la Libertà - anno IV - n. 46 - 14 novembre 1930

Chi ri fa troppo temere, Teme dell'altrui timore. PLUTARCO. la Libertà GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA Un Numero : 0,40 A Genol)a, a Maruciallo Caviglia ha commemoralo Vittorio Veneto aenza fare della politica e aenza dire che la vittoria è stata ripor– tata da... Muuolirri. (LA LIBERTE - PARAIT LE VENDREDI) Il ~ OIDIJ(ll!<I sosrumou Il D I R E Z I O N E E A M M I N I S T R A Z I O N E BO AMENTI ) p., ~ "" ········........ 20 h 60 I,. PARIGI 14 NOVEMBRE 1930 103, FaubourgSaint-Denis - PARIS (IO') - 7de•ono. 'Pro>ena:96-98 AB N Per iei me.i . . . . . . . . . . . . . . 10 h. 25 lt .., l:::==============:ES:=T:ER:0:::•:l:L:0:0:P:P:10:===================================~======•=L~G=IO=R=N=A=L=E=S=J=P=U=B=B=L=l=C=A=IL=V=E=N=E=R=D=I=====:: ALL'ALBA DELL' "ANNO IX • • ANNO DI COMBATTIMENTO" Una vasta ondata diterrore contro gliintellett Arresti in massa di professori, avvocati, ingegneri, in maggioranza reduci e decorati coatto. di guerra. L'ex ministro Belotti mandato per cinque anni Gli arrestati sono torturati. Migliaia di arresti in a domicilio tutt Italia Pal.sità e CM un n.ostro corrlspond.tnte) Altro che Mosca ! Si .capisce bene pcr~hè il_ com: ment.o Stefani non dica i nomi degli arrestali. Questi nomi cosliLuisçono iofalti, per sè soli, la documenl.az1one deJ disastroso fallimento politico e morale della propaganda e dell'azio- fiu~fei~::SiI' e \~l~ìale;i:rr~eir:~11~ italiana. Il fascismo ha sempre cercato di gabellare, all'interno ed all'es~r~. lufU j suoi aner.sari per comun1st1. Ma gli odierni arrestali sono fra gli elementi più noti e reputati del ~~~:r~. ir~: 1 ~;~~~i 1 7 :d~d;~ca~~·li(i;g; niente a!ralto estremiste ; ciltadini della più ::pecrhiala probità: patrioti nel senso più vero ed alto della pa– rola. Pubblicare l'elenco di coloro cbe sono st.ali colpili dalla nuo,·a onda~=! di Lerrore signifirberebbe confes~a~e che il fasrismo deve considerarsi in istaLo di gµerra permanente non sol– LanLoconti-o le masse _op~r~ie.c~·e~– so ha spogliate di ogni dmtto gmr1- dico e sindacale, condannandole alle p1ù dnr.e cond.iz.iooidi lavoro e -ali~ piò ba~sl' mercedi. ma aUJ'efi,ronlrn la miglior parte defla borllges1a, con- reticenza sua casa. fascista dovranno opporre domani, per difendere di fronte a1 mondo il prestigio morale del loro paese, co– loro che più contribuirono a can– cellarla. 9iornali di Trieste - che, tuUavia, hanno l'ordine di non pub'blicare un rigo sulle centinaia di arresti eseguili in questi giorni - assicu– ra che è stalo arrestalo anche il figlio di Cesare BaUt.$fi, Gigino, che insieme con la ma.dre Ernesta, ha tenuto alta la tra.dizione di li– berfii. lasciata in gloriosa eredità da suo padre, e che non ha mai voluto acceUare onori e lusinghe dal fascismo. Con l'arresto di G-i– gino Battisti la rea:;ione absburgi– ca sarebbe completa. Dopo la guerra aveva partecipato alle bat– taglie poti[iche nell'Halia Libera e nel movimento aniifascista e re– pubblicano ardenlemenle. L'audacissimo tentativo diruga del prof. Rossi Speculazioni fallite La Yasta rappresaglia organizzata, ~. 0 ::r~J: 0 ,~a~~~ ~l~~e~ileuC!~al~ democratici, repubblicani e rifor– misti, conferma l'estensione e la sal– dezza del fronte di guerra che, dalle Università alle officine, si leva a fronteggiare la tirannide e resiste, incrollabile, ai colpi più duri. Due delle speculazioni su cui !"im– pudenza fascista ha maggiormente insistito all'interno ed all'estero, ca– dono mi~erabilmenle. ancora una volta : quella che concerne !"assurda confusione tra comunismo antifasei– .:mo e quella che rh·endica al fasci– ~mo la rappresentanza della nazionP: di fronte ai suoi a·.n.·ersari, che sa– rebbero l'anlinazione. Perchè le emi– nenti personalità, che il fascismo ha ~~~3;et~sfeSH~n:~~f à~f ~r~!~igfobiJ~ Iiboctà e, per ciò solo, anersari irri– ducibili di ogni forma di dittatura, nera o rossa : e perchè sono, quasi ~~~o ~~:b 0 :1i1:{o~u;~n dJarae;~Ttrg~: di un giornale o nelle retrovie come Lanli eroi in camicia nera, ma nell<> trincee, ove molli banno lascialo loro sangue. All'alba dell'anno nono, il f cbe si vanta di aver rivalor.· villoria è costretto a se ·are !s sua ofTensh 1 a terroristica contro CO• loro che furono della vittoria gli artefici ; e Ohe dalla tragic a espe– rienza sofferta hanno trat.to una più ferma ed attiva cosci enza de l dovere e della necessita di )ollare, sempre nel nome della libertà, contro un regime cbe restaura, in odio agl'ita– Jiani, l'Au5'lria absburgica e ch'è in. gh:sl iz.Ja,oppressione, minacela eu– ropea di nuove stragi. L'Italia è con i nuo,·i prigionieri. In es~i si riconosc~.e si esalta; pre– parandosi. nel loro nome, alla riscos– sa liberatrice. Arrestatiinviati a Bresciae torturati (da un M$lro corrf.spo1&(fente) ROMA. - Alcuni arrestati &ano stati mandat.i, per ordine di Roma, a Brescia. La sceUa di Brescia non può essere giuslifU:at,a che dall'e– sistenza, nelle vecchie prig'Wni absburgiche, di celle e gabinetti speCiali per forturare i prigionieri e sottoporli a sevi:ie in lUQghi deve è impossibik ogni controllo. A Brescia è stato. manda.la anche Dino Roberto, e~ è stato soUo• post.oad inaudite torture, ad un ve– ro massacro. Dino Roberto è staio trasportato - dc.po un • interro– gatorio • - inanimato nella su.a cella. tutta sanguinante. Il fa$cismo vuole uccidere in carcere, con la tortura, i prigionie– ri, perchè l'alta figura di questi Lo spaventa e incute timore anche ai biechi figuri del tribunale spe– ciale. Il mistffro della morte di Giuseppe Rensi Tra gli annunci a pagamento del Corriere della S era, sabato 8 novembre, abbia.mo trova«> que– sto : an~J'tc~gti~a L~~~~~: 1 ;e~i~~ oggi avvenuta, di Gùueppe RENSI, profe:;sore di Filosofia. - Genova 6 novembre i930 "· Quest'annunzio così misterioso nella sua evidenlement coatta sem– plicità, ci ha percosso di orrore. Giuseppe Rensi, morto; morto in car,;ere; morto senza,.che si di.ca come, né percM. Il professore Giu– seppe Rcnsi, come è nol o, era sf a,.. to arrestato con la sua signo.ra a Genova e trasporta.I. o a Verona. S i d-isse che erano s(. (l.te intercettate sue lettere che aUe slav ano la sua fiera feda antifascista. Si attende• vano spiegazioni e partU:olari. In– vece ci arriva questo sibillino an– nun:;io e a pagamento • tùlla sua morte. Che è successo ? NuUa si sa ~ tutto, quindi, tutto si ptw supporre. Le mura dalle carceri fasciste san– no i p rocedimenti barbarici della inqui.si. :;i-one. Da Firen:;e si ap prende nel modo più sicuro che dei ferrovieri arrestati sono swJ.i sol.toposfi ad atroci torture. Per creare la cospirci.one con– tro la stato fasci.6ta bisogna co~ rare contro la libertà e la vita degli anti[asc-isti. Con tutta la forza della nostra esasperala indigna:Wne, chiedia– mo luce; luce, luce sulla morte di Giuseppe Rensi. Ilcittad1no e il filosofo Chi è Giuseppe Rensi ? Il vol;o g~g'"~8~1i~oi~~~;~e cree:~ i~o;,~o~ fessore di filosofia nell'Aten eo Ge – OO\"ese. !ifa chi ha seguilo Ja st.oi -ia della politica e della coltura i talian a. non ignora cotesta ,•ita tuUa dedi– cala al cuMo delta grandi idee e ~ 11 :oii~l?J!id~iotr.!~ef~~rt primi e piO:ardenti socialish Cloriti sulla tipe del seoolo scorso. 'T!Uiolto nelle agit.aiioni che culminarono nél fatale novantotto, per sfuggJre alla reazione dovette esulare io Sviz.zera. Vi fu accolto come si addieeva a quP– sto nobile spirito, tutto dedito a~ fil~~~}j:;u~ii. ~ 0 ~!~a;~r::t:s:~;i~t: elettive d1 alto ~resligio. Dalla sua fl~mif:t 0:: fi~r~ r:~~Pi~ ~~~; esaminava i proeedimenti e le for– me della democrazia diretta e che rest.a una delle opere più significa– li"e del pensiero politico italiano. f:t~,i~~ s:Jf :1:d::iaz~~cl~~ii~•a~~~~ I secondo Risorgimento le alla critica filosofica. Egli era ar– rivato ad una concezione che si può definire personalissima del nuo,·o scetticismo critico. Il dubbfo emer– gente della integrazione di tutti i contrari libravasi suJ suo spirito, esasperando la analisi. Cotesta posi– zione intellettuale, originalissima e, seienlificament.e, utilissima, lo met– teva a pari distanza del neo-idealis– mo eome dal positivismo, le due fi- L"offensiva eonLro gli oppositori indella da !\fu.ssolini col suo discor– so del 27 ottobre è la più fiera che abbia ingaggiata. Stavolta ba preso a petto gli "' ir– reducibili >1 1 la " borghesia liberale :,8~~~~sJ~oF\~l~:e,». d~aT!.~:• ~! Genova si segnala la valanga degli arresti. ~ussolini fa dalla Stefani annunziare che si tratla di una ven• tina di arresti. Abbiamo ragione di credere che siano almeno dieci volt.e di più. Sono studenti, professori, ex ministri, intellettuali, operai, chr vengono rapiti e scompaiono inghiot– titi dal carcere. Xon si tratta d~i so– liti arbitrari sequeSllri di persona cbe durano a Libito del dillatore, al– cuni giorni o Settimane o mesi, f neppur si tralla delle solite deporla• zioni a domieilio coatL-0,consumate alla cboticbella. a tradimento, senza che il confinaodo sia nemmeno cita• t.o a comparire. Stavolta il « duce » fa dalla Slefani parlare di azioni. e di Tribunale Speciale per la difesa dello SI.alo. ~on bisogna dimenticare Cbe nel disc.orso per l'annuale della Marcia su Roma ha parlato di e, in– collare al muro 11. Mussolini ha sem– pre in gozzo il rammarieo di non avere, nel i922, ineollato al muro i suoi avversari. Stolido rammarico, di ciò, che non pot.è fare, percbè la sua rivoluiione non è stata ebe un cri– minoso colpo di stato consumato eon tradimento in compromesso colla eorona. Il fascismo non è pago del ~~fs~csi:f;{1'~ll;bes;lccÌofa~:so ecoc~n 8 i~ siragi di Torino e di Firenze. Egli anela altro sangue. La rientrala so– lenne del boia nel diritto penale ita– liano lo esalta. Le esecuzioni ultime di Trieste non hanno sazialo la sua sete. Ci vuole altro che sangue slo– veno. Ci vuole sangue italiano, ed i.llustre e purissimo. Cotesla gioventù italiana ingenua– mente ribelle, che spande clande~ti– namenle la parola augusta ,folla li– bertà, è buona preda. Tra di essi si potrà scegliere alcuno per sfogare il ionnenloso desiderio. I moschetti della invitta milizia sono sempre pronti alla scarica omicida. Xell at– tesa il quieto filosofo Giuseppe Ren– si muore senza giudizio nelle carceri. Denunziamo al mondo il pericolo incombente. Dopo anni, la mala si– gnoria fa<::cistasi sente tutta avvolta dall'odio suscitato dai suoi misfatti. Il « duce " l"ha dichiarato nel suo ultimo discorso e ne ba tirato lacon– seguenz.ache il fascismo ha da mclle– re al muro i suoi nemici. E lo farà, se non sarà lraHenuto dall'opinione internazionale. c~~lah 0 a 1gnsol2 f:;.~rtl:firl~~faz\1n_~!~ burgo, li Fapa e i Savoia nei tempo fortunoso del primo Ri:mrgimento; le fucilazioni di ·vochieri, le forche di Belfiore, le decapitazioni di Monti e Tognetti, le condanne dei Poerio e dei Settembrini. l'impiceaglone di Oberdan e di BaHisli. li secondo Ri– sorgimento italiano è già santificato da una somma di martirio più gran– de. E non siamo cbe al princ:pio. Que!-li Sono i titoli per cui il fascis– mo in pieno secolo XX si aderge ad idea universale e sogna la conquista del mondo. Ci sarà una II Europa fa– scista » - preconizza ~!ussolini. Quale follia ! Sull'orrore un;,,ersale che cosa si pub costruire ? Sono i popoli cosi suicidi da volersi dare alla diUatura del caroefjce ? No I Come rilevava un giornale tedesco, ~aasf;an!'du;r~r i~ei~~':fla '!\n°~~~~f~ ~:!z.~oLJb~~&~e~!n~~e 1~os1~b~j~ v~v:fi! stampa, senz.a la libertà della per– sona. sotto il permanenle spionag- !~~• t!~;~or~ae 1:f:i??::1bft~f o. 0 ~r~~~ 0 1:: zione che ammaestra tutti quelli che banno il senso della dignità del'uorno ~j~i;!lJd.1 t~!sdi 0 n1~ri~e 0 ~\ 0 ~~~~ aii eas;~~sdf~-e~i:iod~N: r::~~ ~~afl~ terrore prova anzi chiaramente il :t~:;toirk.~~ il!ei1ud}!~~i~~~e èoi~ fal{o di incontrollabile importanza; esso denota l'acuirsi della crisi che lrs~~~i~ai;ofeaCJieset~a~i~;t~!· ban- no più calma di noi. l'osser.,.azione. La spiegazione che essi danno della nuova svolta del fascismo. ebe non è che ripresa acula e febbrile del (er– rori~o. coincide esattamente con la nostra ed è un fiero ar~omeolo di s.peranza. di fede che tanti dolori non sai-anno vani, che da tanto mar<lirio animandosi la volontà della lotta non larderà ad essere incoronata da!la viHoria. .~sao!i ! VOCIDI ARRESTI SENSAZIONALI (M un 1105tro corrtsp(J1lde-nle) )11.LA ."0- - Bartolo Bclolti è stato co ndan nato a 5 anni di deportn:irme. Tra le altre accuse vi è qurlla di at:cre accettato di çollaborarc. co,i intenti unti/a.scisti, ad una 1·ivista letteraria a cuf avevano assicuralo la collabora::.ione Salandra, Falcioni, Caviglia e Soleri. Circolbno voci im– precisate di arresti sen.sa ::.ioni i che, nalurnlmcnte, è pe r il mom ento im– possibile contr, :iure. ~oa~~~eanc:~ort.e~~. a;~i s!i s~~~a: fl:o!mcees~~·a ~f ~s:1::it~ 0 '!n.Uit¼~!; della politica, per accudire intera– mente alle sue ricerche ed al suo in– segnamento. La sua cattedra diventò la mela di t.anti giovani che volevano essere addestrati all'arte del pensare liberamente. ~l~~ Ben'-i peLQio anaccbismo e: {f • poti trovarsi a certi mome 1 anche contro le for– mule e i metodi di lotta della sua. giovinezza. Ma. arrivato il fascismo. egli non r~t't~~:ara$:!~~o 0 c1~e !~~~rs~~I1o s~~ brutale dogmalismo tot.alita.rio, la. più per1eUa idiozia e il più assoluto antagonismo al suo pensiero, ebbro di criliea illimit.atamenLe libera. Non era più un agitatore : era un pensatore; ma percbè non c'è pen– siero che esternandosi, non sia az:io• ne, egli non tardò ad essere inviso ai potenti dell'ora, che lo sorveglia– vano. Il resto è noto. Tradi1o da1- l'in!ame censura epistolare, il mit& ~~~t~ 0 ~~· ~:;;!f1~lo Pfgt~;~~~e. e ~ ~ Ira le vittime deJla nuo,•a oJiensiva. fascista eontro gli "' irreducibili » contro « la borghesia intelletuale e professionale "· E vi è morto. Come ? Il più fitto mistero copre luUora la sua morte e lascia adito a tutti i più neri sospetti. Ma ehecché sia di ci6 che il pr-0ssimo avvenire deve pure mettere in luce. noi Qià possiamo dire ebe Giuseppe Rens1 è morto come un martire; un martire del libero pensiero, un martire del• l'antifasciWlo. Sulla sua tomba pre– malurat.amente ape.rotalulta la tra- ~:f!a a~~J~~~o sy~~f~id~n~tf!: mendo a gran ,·oee la vendetta dPl– l'umanilà offesa, della libertà con– culcata e data come una prostilt.1.<a alle orgie dei sicari in camhia nera. Xell'albo rosso del des4.ino,per tutte le altt>se e per tulle le giustizie dell'avvenire, a Jet~ere d'oro, scri,·ia– mo il tuo nome ,ultimo martirizzato filosofo della nostra gell'le, o Giu– seppe Rensi. Giuseppe Rensi, nato a Villa:Cranra di '\"erona, aveva C5 anni. Giovanis- fif.S1{~t~N~i,~de?°1~iSwJ;:\~ge nale di guerra. s1 sah•ò in Sviz.z.era. f 1~-~i< ~ioci~~?i~ofa~~nd~i~i•~~.~~11: con_s1:1ccesso. Sedette come deputato ~1a!lsla al Gran Consiglio e fu no-.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=