la Libertà - anno IV - n. 39 - 26 settembre 1930

ANNO 4 - N° 39 Un Numero : 0.40 « L'Italia fascista non an– ticipa e non si illude. Si pre– para. >> FoglilJ d'Ordini, 19 eett. 1930. « Bisogna preparare ad armare più che le mani, gli spiriti. n la Libertà « Amate il moschetto, ado– rate la mitragliatrice e in questa gamma di tentimenti. non dimenticate il pugnale. » ~fussoHn:,dlecorso alle mn!zl.efa.. 5c;-c. 1e, s~ttembn !930. Ii a s~g;~!t 0 scfi1«ic:ti1g3J_asc\st.a, GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA rr============================= (LA LIBERTE) =============================:==,".'~=;I ... ~..... 50STll<ITOll Il Il D j R E Z i Q N E E A M M i N i 5 T RAZ j Q N E ABBONAMENTI l ~::;::.:::::::::::::::::: ~~t: ~n: PARIGI 26 SETTEMBRE 1930 103,FaubourgSaint-Denis-PARIS(I0')-7eleJono.'Prou,nu96-98 ESTERO: IL DOPPIO IL GIORNALE SI PUBBLICA IN VENERDI Fernando De Rosa affronta il giudizio dei giurati delBelgio circondato dalla simpatia e dallasolidarietà dellagiovinezza italian a Vendono a che l opere d'arte ! L'ipoteca !traniera ntl patrimoni, artistico italiano (da un nostro corris1)ond.ente) ROMA. - E' stato venduto al nego– ziante Duvin di Londra il famoso ?1u~~dr~aer!'e~f1~'~~1?ce;ia 6 ~~rg~~r:~ cipe Giovanelli. Questo principotto rovin alo voleva da tempo vendere lui.la ·la galleria agli stranieri e il nostro Chiesa denunziò a suo tempo il tentalh·o. 11 «regime» t rrorizzato da' rdini diaffogare n lsangue qualunque tentativo di riscossa La formazione di apposite squadre (da un no.stro corrt.spond.entt) Ro:.u. - Il " rl!gime u non dorme piu sonni lnrnquilli, e vive di ansie e palpiti. :'iclle « al!P. sfere » si vive in un di~agio manifc;,,to. •>Ila gior– nata, senza dirclfivc. diramando or– dini spr.isso conti-addittori, li gover– no centrale non è plù nellr.imani del ,, duce », non è più nelle mani dei ministri, ma "i sono tanti go,erni e t:anli ordini quanti rnno i ministri, ognuno d~i guaii guarda al suo " ca– merata n come alla pos.~ibile ed c– vefl'l.u:ile villima da sacrinc-are, da tradire, per cercar di salvare la po– sizione propria. di accort_i g~nerali di corte. di pro– vati traditori in camicia nera. e gran ~~~!~f,~t~ pddssii~1ri anenimeot i «L'ufficio \OCi - dicP. quel vile foglio fasci.~ta ceti imana!~ di Roma e organo urnciale della rederazione– liHoria - ricomincia a runzionare ». Il foglio chird" piovvcdimcn(i. im:asori sono "dellostesso sangue e dello stesso linguaggio, intende– ranno il cuore, l'animo e le inten– zfoni di Fernando De Rosa e tro– veranno la tormentala equa:;ione ira l'Accusa e la Difesa. Come po– tranno essi accrescere di un marti- rio {ti più il Calvario 'della 1wot:a di .u_n principe clie fesfeggiav,a. fra f}enerazione italiana, misconoscen-, n_o11\ suo fldanza:nento con la pr1n- 4r> in_ uno _de~ miglio7:i suoi figli ~e ~~~~! 5 fnbi~g~·r:l~~as;~i~1~ 0 l;;~~~= tdealt ragwm per cui ha offerto in sle cerimonie felici in cui i bP.lgi di– olocausto la propria libertà, e la mo~!ravano_ l!na voiLa di pi~, une'n- p,:opri~ vita per la vita e la liberlil ~ 0 1~ 1 ga 3 ~j ~g;~g!~\lia c~a:1i1f1~an{~~~~ dt lutlt ? :illa dmasl:a. Gli è stato impedito di raggiungere Io scopo ma ej;h dPplora il suo scacco. Il quadro celebre sarebbe !=lato venduto per cinquanY:1- milioni di lire. Lo S 1 alo 1'ascis:la ha prelevato dieci milioni per consentire alla vendila e un conte mediato,•p cinque. Si parla con insistenza dell'ipoteca messa su!le opere d'ar>le delle gal– lPrie n-azionali da sl1-anieri a garan– zia di capitali prestati. )la a ehi e contro di chi ;:e que– ~lo ufficio voci è alimentalo da tuffi gli aHisc:imi " gerarchi n che scru 4 !ano !"orizzonte e a!IPndono 11 ,no– Oll!nto di pY,rnlarc il proprio pu:ma.., Jp - più prudPnll! è l'm;o dr,I ~:c::i– rio - nel cuore del « camerala ,., e vicino, capo o gregario? L'atto di Di conseguenza : De Rosa Fernan- a c cu sa do, S'lndente, nato a Milano il 7 otto– bre 1908, è accusato di aYcre : 11)in Bruxelles, il 2-i ollobre. 1929, E si parla d1 un grave scandalo : dal sorfllto del palazzo Caiselli di U– dine sarebbe .sla1o asportata l'opera di Tiepolo e sostituita con una co– pia. Un ministro ramoso per le sue ruberie Yi 6arebbe implicalo. Manovrecoi qaadri La divisione più grandi' rr,gna nel– le oalte.P bas-.sesrere f:'l,chta e voci incontrollabili e incontrollalP, ma insistenti e provenienti dall'alto, af– fermano che " è ura di finirla n e bisogna far piaua pulit~,1. prim~ chP sia troppo lardi. E il primo a dover cs.::ere eliminato è proprio lui, il masninco ". duce ». che. m.al.gra~o i telegrammi - anche quelli m n- 1.Jasso- e le manircstazioni (ealra– ll e fotogranche, e quotato molto poco nella· borsa fascista. Lo speoflacolo chr colpi,:cP gli <des– si fa!"-ci~ti è quPslo ~grctolam,,nto, questo forte odoM callirn di decom– posizione e di fr:idicio che c·e 11el– ariia. E' il di~ordine e la perdita di lesta. La reazione nervos-a di?! IP!T0- riz7:~_to,e n<?n.ral~o. rl,,1 g-ovi?.rnan: e volontariamente, con l'intenzione di recar morte e con premeditazione, 1 ? ;~~\;~ 0 ladipe'r~~~•~\;f• i'."R' 0 IT1~;?~~ Una cristminisleriale ascisla. cipe di .Piemonte; la. deci$ione di commclfere tale delìLlo egli l'avevJ. maniresfala con atti esleriflri rh~ formano un principio di esecuzione di questo delitto e che sono stati so– spesi o non hanno prodotto il lorr. lo. De Rosa si porla bruscaroenle a– effelto sollanilo per circostanze indi– pendenti dalla volonlà.·dell'aufore; b) in Belgio, nell'ottobre 1929, con intenzione fraudolen!Ja e prcmed1lalJ di nuocere. fatto uso, conoscenr\onn la contraffazione o la falsita. di un passaporto contraffaLlo o faJs;nc~1~n della Confedenazione ~vizzer~ col no– me di )larcacci Enrico, por!,ant~ il numero 820.\ e come luo;Q e data di rilascio, Bellìnzona, il 25 sellcmbre 1928 ; e) ne! Belgio. neJrottobre 192.fl , preso pubblicamente il nomri <li )lar- f~c;~is~~ 'i 1 ~ 1 è~~\ : ~:~!i!~dJ!;t ;~~= vincia di Brabante lo dovra giu– dicare. Fa'fo a Bruxelles. al Parquet Gé– néral, il f5 maggio t930. IL PROCUR.\TORE G~ERALE. Anche ai militi ripugna la codarda ferocia dei capi (da un nostro corrt.spcmden.l~) TRIESTE. - :'ion risponde a rea\,tà la notizia pubblicata all'estero del suicidio del padre di Bidovec. E n~n risponde a- rea.Ifa la codarda. reroc,a del comunicato mussoliniano, che ~~m;rc:,·det ~~or~~~i~!t~rT~·tn~~~t tro legali. Ad una gran parte ~egli stessi militi ripugnava l'esecuzione_. Inoltre il contegno dei. cpndannat1, che si recarono al suppilz10 c-antan– do inni della loro terra, impressionò vivamente le squadre comanda– te per la fucilazione. Selle militi svennero al momento delle fucilazioni, e non lutti i com– ponenti delle quattro squa~rc inca– ricate di mir.ire su uno dei condan– nati, tirarono sui disgrazinti. no~ !~~~:r~e~rc~a~~ J~e cg!W~?to1! sulle quattordici 9e1 P!otone. Fu. fl: nito. lui e ;li aliri suoi compagni di sventura, a colpi di pistola. Grandi c ontro il « , /ace » e oiceoer.sa ... Una corrisponden::a da Ginevra a .Paris-)lidi (23 settembre} notando clic. come in Ru.ssia, cosi nell'Italia fascista. è difficile sapere cosa sl.{c– ccde, racco(Jlie la voce di " una cri– si di 9obincUo assai importante "· Son sarebbe sorprclld"'nte il fatto che si potrebbe conoscere presto di 11 .l/ussolini che rec!ama il porlaflJ– gUo degli esteri. Si aggiunge anche che le note pubblicat" dal!a stanipa an9lo-sasfone e che oppon(Jotw G~a11,– di il pacifi91.a a Mussolini guernero volevano essere una specie di pres– sione esercitata sul « duce ,. per me:– ::o dcll'opinio11e pubblica interna:io– nale. Il signor Grandi, .sc1~tc11dosi mancare il terreno aotto i piedi. a– vrebbe giocala la sua ultima carta, puntando sulla buona fede un PC!' Jn– gcnr,a degli inqlesi e sperando di un– pra,ssi<marc il padrone che vorreb– be licen:.iarlo. Quanto c'è di vero o di falso in tutto ciò ? E' difficile con– trollare, mo queste t·oci yfrano a Gi- 11cVra e lumno i·i.pcrcussioni .,,_ Si comincia a ,coprirel'Italia L'Intran.sigeant. aliro . giornale tt~n~id~t~~!'1t,;l1::ti:a1l'~l~1~~fis~: francc.,e s,:oprc con mara-vi9lia cli.e ncsstl-no degli italiani 1Jcns-a alla (Juerra, che 11essuno prende sul sc– rio i discorsi. del « duce n. che nes– suno è a'ntifranccsc e ~w;i9!111lisla. !Ta intcrrO![ati (Jpcroi, studenti e pro– fessionisti : tulli 9li Jt.am10 risposto indicando la grave cr1st chr trnve1·sa. zler opera del fas_cirn10. l'llalia. /.,o studc11te ha detto che bisognerebbe. prima. di tutto liquidare la. mili:;ia fa~c/s~~iattore dcll'lntr:i.n.s,ig-eant è mora-vigliato. Abituali t1Ile-mcn;;og11c fasciste. che compiacc11~cmcntc., i (Jiornali filo-fascistJ- esteri pubbl1co– i;ano. si maravf(Jliano c<,1utatondo che l'Italia non è il fascismo ... J/a ... meglio tardi che mat. Spadoratiper viltà f.,'or(J01tello fa.scfala cli Paria i (Xuo– va Iia.lia, 23 settembre) t:ommenta te Plc;;ioni. tedesche, e sci-ii.:e che la llalia fascista H resta la sos/c11itricc ]liii .sincera e più cmu:_i11ta dclltJ.. pa– ce n e «qui11d1.cmche r;crso la Fran– cia 110n. h1.1. 1111tlatr,ww linea ". Per dimostrarlo sopprime di ~ana pianta. daUa riprodu:.icmc del F·oglio d"Or– dini qua nto riguarda le clr:;ioni te– de.se/te. L'organo fascista si .stampo o Parigi e. fa la corte ai 11a:.io11alisti francesi ... Ii " mi!o u del " duce " è « ine– quf-vocabilmente n precipitato, co– me il prestigio. Accompagnale que– s!o tracollo alla crisi momle e mate– riale che lravaglia il paese e Ye– dr€'te come sor;ano nel buio dei cor– ridoi n,in~teriali e nei ,iceconsolati ~:\~ Jr~~ecl~~;~eor~i .&:i~~iin~a; ~;~~l= flcarsi n e a sacrificare il ,, duce " per cercar di salvare almeno metà della baracca. che scricchiola. Si parla di nuovo governo. di triumvirati composti da vecchie vol– pi nazionali;;te con qualche generale e qualche naccido avanzo del popo– larismo c:illolico che si ripresente– rebbe per conto del Yatic:ino :.,O'tto le spoglie JlOll an.:::ora « democrati– che u. ma nazionalisteggianti; si ~a~~:n~idl~~ln~~iit~l~i~·l~~i~~t~a!c~!/ Yaticano; ~i parla di tante cose pos– sibili o impos~ibili; ma di una cosa ~ola si parla con accordo sorpren– dente : della neces:>ilà. di nl'lndare a :,passo il maguitlco " duce "· A -'>pasrn.dove? Dagli ozi dorati. do, e lo de~'tinano alcuni, ijgli ozi forzati, dove lo df'slinano :altri. Grande m.ano\·r.ac.rii sottili preli, S{; :n~iii 1 ~~.~aan1~;\sl~g~~~n~~¾~; di\•ora centinaia e cenlinaìa di m:– lioni a chi obbedisce P obbedirà.? E queslP enormi band_e JJi ~_pioni famelici. diffusi in ogni amb11>nle. sono diYenta1i, incosciamentP, lianli agwli che lerrorizzano chi dovreb– brro lranquillare :·cr,~retli. pPr bat– ter c:is::a .a dar notiziP, le inventano e (!Inno sorgere, da per lutto e in ogni luogo, fantasmi dinanzi agli oc– chi boYini del "duce n e solfoduci. I quali ordinano l'organizza1.ione terrori si iea, che dovrebbe proteg– g,,rli dalla ribellione popolare, que– sta ombra che va ingigantendo e che non di.=;linguerà rra canonici sottili. agenr i di corte e ~radilori provati i quali si apprestano a massacrarsi re– ciproc-amente per poter pagare la propria saJYezza con la morte del « camerata n. t:n ordine mu.::oliniano ha impo– sto nei vari capoluoghi di provincia J,a formazione di speciali squadre. compo.sle anche ria clementi espulsi dal fasci.~mo e da ,·ecchi arnesi di ~f~~r~ii ~~~1~;, 5 a~u~~:~/!~c~~n~ 0 ~i ri.sco.s50,delermi naie persone, indi– cale in apposite lis.le . In moHi centri que ste squadre fa.– sciste :.ono_già Oré;anizzate; in altri si vanno organiuando. Il fascismo pensa 'lllCora ad affo– gijre nel ~angue l'Italia. Trrt·oriz;a– lo, non pensa che è in qu~si~ SJl1JSUe che può affogare-egli stesso. La « ruralizzazione » fascista I progressi della crisiagricola Rovina di piccoli e imbrogli dei grossi Finora erano solo i. piccoli co!Li– vatol'i - propriel"nri e arnttuali - che andavano a ,;amiJe alruia.. Li– quida,ano JJt>rprimi quelli - m1- merosi - che. contando ~una con-I. i– nuHà rl.egli alti redditi, si erano co– stiluita una piccola ,azienda sen;;:a a– vere tulla la somma ne:::es:;aria per l'acquisto del terreno e per l'orga- ~~~7;~iz~~{ 1 f 0 d~~~a d~b i~ci, i;!:r~i,1~; -,~i\·~= ,,ante ,la ter1·a e lui.lo il capitaic ll•~– cessario Yale.,,an oun o cchio della le– sta'. ~pera11dodi puler pagare senza grandi difflcoltii, prcpar;ilj a ra~e t.utti i $aCrillcì unrnnau,entc po~E'1- bili per Jasciiai·eai fi;li la proprietà. nrlf« da debiti. ~la si! 1·11 be! gior– no. il Yalnre dPlla lira andò in ~u di colpo. r il debHo --conlra-!to in lire nomimdl.- crebbe come per vntù di bacchetta magica. :'\elio sle55o tem– po, i prezzi andarono in giù, il red– dito diminuì, e col reddilo diminuì il valore de!Pazienda pagata tanto cara. Come non bastasse, le .l:lanche non recero più credito con la faciiifa ~~~i'~ t~n~~~ ad u~ fl!elr:1-~ 5 .s 5 ~1":.ll~~I bagnalo piovvero le <I.asse,sempre ~~r;~/: 5 Jf' cinfi!tb'~t~r~p~~,t;•~i:-~ i~~; !~ iufìnite P".llriottiche iniziative fa– scHc. Jnlan~o che sulle innume:·ev(IJi ri– ,•i:.,le ;;enza lettori. i rascisti Yauno ma~niflc~ndo la politica agrar,:i. del regime. 11quale - a sentirli - crea r2mbiente favore\·ole al sorgere e al pr_o~perare della piccola azienda fa– m1ltare, ecco che le piccole atiende ramiliari nmno alla malora, rese a- ~i~~~~cf~11~ll/~\~;f;'. ~~;ril~~o~~hJ~~: LA SOTTOSCRIZIONE DELLA RISCOSSA ITALIANA ~J"!~ 1 ~f;,~7;:•;~~~'rfd',~!~f,";.~\f lmcon1camenle, .semplici lavoratori Per intensificare all' stero eall'interno razione dell'antifascismo come un tempo. Sono afnHuali che i~i~.ia~1ae~fo~~n cg~:rsr~1~~e~af; chita\·e sollo la porta e tornano a la– ,·orare ,, a g1ornala "· . ~rag~dia di tutti i luoghi e di lutti 1 5\~'rttrag'!dia di piccole imprese. d1 povera gente. sui cui l'occhio del ce1·ci.1toreòi gra!ldi avvenimenti pas- ------------------------. ::::ad1.:trallo. Chi se ne accorge? I.. no.tra volO!:tè non 1i arre1la nè ai + + + scl~deq~~s~iotr~~;~~i:~:'~:~i7t~u~~ ~~:~o~:t· d~~~o:::ti·.;;~e:: infiacchi,ce, ma pcr.evera con rinnovato g~a, beec,cogfir~~viresf:~~!fi ennun- l'G fase dcUa balfar,lia a11lifa.scista. nel cuore della •itua%lone italiana per vigore, con criteri dKiai-,i e con obbict• ciano che le <( Bonifiche Ferraresi i► Le presentiamo ar,li amici co,t quc- euere •trumenti atti-'l'idella n~ou.1. e tivi sempre più larihi. - ,·ecchia società che amminidra :l~a~~i~~~ ~~:~r~ c~~;::i:::,:~'; 0 ri- della libertà. Queato luoro multiforme e difficile,da ~rl:: ;:~~~~~i~ad~eFlr~af.~à !!_ 0 t:i~~ spandere : Più la cri•i del fa1ci1me ,i m11.'!life1ta nolgeni all'e,tero e p.z.rticolarmentein chic.sto il concordalo. Si viene n sa- Ancora un.a 'f'olta la Coneentruione nene 1ue forme certe - ini,eria econo• ::a~~-:o:t:i:p::;ta:e~g:;::c~~:~:~'~o! r;r:i \~~e~~ \~ 01 greJf !o~"ieegltfr~t Antifa1ci1t.achiedi! li, tutti gli amici un miu., diaordine politico, ferocia auoluti. mo.ncano : e ,·i ,ono esempi altam~nte ~flio,4'.Sfia::~~~;annoo ~ri !~~~in\s'ì~!= ge1to di fede e di aolidarietà. La b.tta• ::~ ~:d:;t :u::l~,i ::~:::.~toe :~: ammonitori. Ma è ncce:sario che tutti tori. a capo del quafi c'è quel nolo glia •U per entra.re in una faae che esplocle t.lora in manife.taz:ioni .,.;olente a-liantifasci~ti, ae intendono par~ecipare grande affarbla in malcriia di tf"rre- ~:\:;;:::n:!:o;tv:~allf:::i,::; 0:~: - e piU la 1101traWone deve euere e• ;~i~, 0 ~::oe~/:r~~:àc::~!!!~c 4 fi:a:~ if;fe1~~~S~17tE:4!ti~~~t~~~~i irt:1: che aniunge orni giorno nvoYl delit. :::~i::.e::: 0 : 0 :::n~::-:!:ni~e,n::: ~:~ ziario. Oinuno faccia il mauimo sfo~, ,·crebbe in passh·o per oltre 100 mi- ti a quelli già numero1i di cui dovrà aecondo le rispettive pouibilil.3. lioni di lir". ine,orabilmente ri1ponderc, - non rie- in fo nd0• an'interno e all'eitero, li Coniiglio Generale della Concentra. Poco l_cmpo dopo, altra noi izia ice a nascondere le deboleue di una La Concentra.zioneAntifaaciat.a. ha rin. %.ione, rivolgendo que~t'•i>~llo, chiede •· dc1;:~t~Zld~i':~e .,., S~ci~à. cag~1N;~: cri~i apaventosa che lo conduce all'im• n.ldato in questi giorni il vh,colo di 10Ji. gli amici di dare alrr.er.o un11.MEZZA l'outine "· iugegner Anselmi, veni– manco.bile rovina. L'esaltazione nu:io• darietà che alringe tutti i ,uoi compo• GIORNATA DI LAVORO. Quali che va arrC•lalo per avere combina– na.li.st.e bellico1a, la ferocia del Tribu• nenti, con un formidabile « Pntto d'u. siano le condiUoni econoreiche di ognu• ~o una truffa di 7 milioni ai danni nalo Speciale e c!eiplotoni d'esecuiione, :~~=:t: :-m~~~~~i ~":n:o;:o; 1~t~ \:: no, quando in I~lia. Vè _u~p_opolo_ che ~ih~h!o~i~t~~t~~\j ~~~n~uir~~~: ~ 0 ; ~i::~:~ ~~:c:::~~o~it!:t~~•:he~e: duta del faaciimo, ed auicura l'alleanu ::::;i::! 1 ~t::~:e;$~ !::~:: 0 ;;t:o ~ ::: ~fa~e1t~o~l\n~n Gj~!:ocf:rai~f.e1 8 ~f;~: ::i:~~e~:~~r::: 1;;1::: ~ :;: :aie::~ ;pe,Lor: ~~:::r;e,~ ·::i::~::~e r~: :i:!n:c:::!n::olaan: :e.al •de!:r::~e:: ratl~r~in~ ~:o~~YsP~.rc:i,1d~a~~~z~f1~ ~~ an:ti ,i contorce nelle difficoltà aempre liana, qua nd0 p.rà oeceuario dife nd ere me=a riorn-,.t&di lavoro non è uno afor• ~~~lo~'i. fea';11°},.,~~~~l~~j 13e~leett!~g~; crescenti della 1ituazione infornale che la nuova Rep ubblic a dai ritorni offensivi zo che Jia impouibile compiere. non esita a mettere in guardia la eno ,teno ha creato. àella reazione d'ogni •peci!!. L'ora graYe che attraYcninmo impone ~~:~:.~~ghiPf~~tl!It ,,S 0 ri~eOd!v:~l~~a/~ Ml- noi non dobbiamo attendere la ca- E 11,ffincbè queato prova.mm.a comune a tutti di fare il proprio dovere. La Con• la baracca. La riaccenda a\•rà. i! $\IO duto.del faacii;mod;;,.lla cri1i interna. ehe non sia.una vana manife1tazicmeverbale centTazione Antifuci•la, con,cia delle neces~al'io sviluppo - P n~n saremo lo corrode O d&!J"eaaurimentodelle ,ue ma 1i traduca nei fatti concreti, la Con- neceuità d:I momento, chiede .i tutti di noi ad es5er~ jroppo otlim1.s:ti. quan– forze. Dobbiamo 3.gire con tutte le no• centra.zioneha. ti.udo per i prouimi me• euerle accanto con iolid.lrietà, non 101- ~~J~A~ ~a:1:~~r~Ìeml~\~~~z~~~\ cri!': ,tre energie, con tutti i oo,tri meui, ,i un va.sto programm.a di lavoro che taoto morali, ma t-nebc concrete. Ancor3. ~ponsabilità. Ch" inv~slono personag– per affrettare la fiQe della tirannide. leve abbrac.ciare TUTTI i campi della una Yolta,eua. è certa che il ,uo appello ;i numerOfl e altoloca! i. Dobbiamo apportar-e nella.b•ttagli•, non 1106tra azione. nrà larga.ment·eaa<::oltato. ma Fo.:zati u - quella d'!l cel,.,bre

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