la Libertà - anno IV - n. 36 - 6 settembre 1930

~ - 6 •SETTEMBRE !HO t:A LIBERTA' Pio PERLA STORIADI IERIE DI DOMANI che Pio X morl di dolore. Ho saputo dal suo medico. il dol.for ~larchia– rava, mio collega al enalo italiano, che la m3Jaltia che condusse alla morte Pio X minava da lungo tempo il vegliardo e che il lavoro degli ul– timi giorni non polè, tolto al più, che affrettare una conclusione che il dottore !\farchiafava dichiarava ine– vitabile e imminente. LUIGICAMPOLONGHI X e . ~' la guerra mondiale di Carlo SFORZA "Les problèrnes ~e lavie nalionale enFrance el n llalie" li capolavoro di Merry del Val fu la separazione della Chie~ dallo Stato in Francia, cib che - dal pun– to di ,,isla della Chiesa romana che non ama mollo il sano liberalismo del regime di 3eparazione - signifi– cava la rovina economica della Chiesa in Francia e delle missioni in Orien– te. Agli occhi di Pio X, che era inca– pace di rendersi conio degli ·errori Lattici che si commettevano in suo nome, la Francia era respons.:tbile di (ulti gli insuccessi sofferti .a Parigi, che chiamava nell'mtimità 11 la tri– nità. diabolica della ~lassoneria, del– la Democrazia cristiana e del ~loder– nismo n. Il modernismo arrivava a chiamarlo " il mal francese dell:a. Chiesa ,,, con linguaggio che sarebbe parso bestemmiatore in bocca di un semplice prete. Come il passo del nunzio a Vien– na è una leggenda, è um leggenda Quando la morte Io sorprese. il 20 agosto, PioX era assolutamente si– curo che nulla al mondo avrebbe po– tuto evitare 12. disfalla francese; era cosl sicuro come della santità degli sforzi compiuti dal pazr.o Vi\'CS per di9lruggere i preti modernisti. ?'iella sua semplicità aveva finito anche per convincersi che le armi prolestanli di Guglielmo Il non era– no che un istrumento scello da Dio per punire la Fnancia miscrl!den<e e spesso ripeteva ai suoi intimi : « Be– ne, bene, i francesi comprenderanno cosl cbe dovranno ritornare figli ob– bedienti n•.. Tradolto da Makl'rt o/ Europe (Ed. \lerrill New York}la cui edizionelogie– se {El 'in ~13.thews - Londra) è uscita In ~~~~ 1 ~ 1 :ft~ 1d1~~~:mf~ae~~~a f,_l!::i~~!; llevue Fran'ialu - Parigi) e quella tede– sca (Plscher). Sotto que9to filolo, uscira prestis– simo un volume in cui il nostro ami– co Luigi Campolongh_i .studia, n:aet.t~n– doli a ra!Irolllo, queih che egli ehm– ma « i prublemi dell'esistenza nazio– nale francese e italiana " per giun– gere alla conclusione che è possibile, fra i due pae3i, una politioo. 11 com– plementare " e di coliaborazione. fl volume, ricco di evocazioni elo– riche, alcune delle quali impreviste e saporose, è divi~o in r.rarli. Pubbli– cheremo nel prossimo --Gumero il sommario. Il «Mussolini» li rapido esaurimento della prima .)In questa pas!ione non è i1efor.. edizione del Muuolirii di Alceste de mante. :\'on esplode, cioè, in parole Ambrict non è soltanto dovuto alla vePmenli. in t1mte roboanti. contro curiosità- ancor viva nel pubblico a<- la per.:ooa che il Dr .,\mbris " co– lorno all'uomo cht>disonora da otto struisce " per demolirlo; chè allora anni un grande e nobile pae!le come andremmo verso il ptJ rnp lr,t. Questa e il noslro, e neanche all'eleg-anza passione in•;cc~ rr-u_ga r.on la ;:-ual_uce dell'edizione, curala con molto buon I meaudri più riposl i de11'annna. gusto dall'E.S.J.L. di ~lersig-lia; ma rnu,~oliniam. illumina P meHe in e– sopratlutlo. alla lusinghiera. repul~- videnza i tratti me-no salienli della zione che l'autore ha conquistalo m vita rnn,soliniana, dk in~omma ri- JI JOTerno turco ha dichiarato che di- -questo a-enere di Jctteralura, fra tutli lievi enpr;xlei e po~senti al ritratlo ,tin~11 due eate,orie d. debiti : quelli gli altri difficili!simo. ~~;;,;lu!~ie~tvre: ~!~1:11~ 0 ~~: ~ cantntti_ dal~ Repubblica torca. I debit~ di~? :~~~~ ~~\./~~r/i/r'lacin 3 ~ir~?~ latore _ in chi non sia: de?t.ituito di contrat~1 ~I Impero Ottomana e quel!, j)lct PPnere oramai superalo da una dirittura, di bontà. e di gentilezza - repubblicani u.r~nno eei:t.a.ru ~n.t. par•~ iù 'rfronala co.scienza che il giorna- di ripugnanza. C di orrore. - "",r qu,e.nto n~d~, ~b1t1.contralh ~smo ha acqu.istafo di se ~p.:iso. dei Dopp quaoto <..j;, i;lelloe ccriUO -:;uJ dal! Impero per 1 ,001 bi.0101 la coaa proprii compiti e dPlla propr ia re- )1U-:"-~lin1. ~ra d.i-ff;cilP fare -cosa nÙo– cambia a,Petto- .sJ)Ousabilità. P la biogro.na , ramo ,·a : ci-a po::!ibile soltanto fare cosa- che con so,·prch io amore dr Ila òocu- originale. l'lntern~zionale ner l vpra er mettere l'Europa in fi mme menlazionr polrPbbl' inaridirl' e ~,.,.J_ In fon.Jo. h malPria d'arte è crea– l'!re dal lronco della le-Hernturn prn- ta dall'ar1.i!<la. :\'on ,edono tulii gli priamente dclfa. uomini le ::-te---ecose? Artista è co- li JJoftrotti di 1\lcesle de ..\mbris lui che le \'ede con oc:hio cliYeno e 'E:corio - ToltJ.-a·,è un pkc1Jlo (t:tpo- chP le sente cotnP ~e Jr '"~e6!1e per lavoro di que:;lo generi' di lrllerrstu- la _prhna volta. Ciò è ancbe rorigina– ra. rhe io non so catalogare, ;inrhc !ila. 111uum1mmmm1mum111u1111111~1111111mnmmm111m111rmmm Fascistiaustriaci,ungheresi: bulgarie italianimanifestano le intenzionicriminali • « Parate• a Livornoe sanguea Budapest L'eroica ol!ensiva àell'anlilascismo un~~erese pouente, silenzio,:a. impre.:s.ionanti5- sima. Xotizie direi.IP al no.:tro giornale dlcono c he la cit tà. fu i1wasia come da un'ondata di resurrezione. Quanle migliaia erano? Ne!suno lo può di– rt>, anche sr>il comunicato g:overnsa– tf'"o no confessa diPcimila. r....apoli– zia :.i scagliò su quella folla dj !iOf– f Prenli. dai vi<::i smunti. ma <!all'ani– mo indomill. su quPi ,:ruppi di dic– r.i n dodici hh·oralori che, affluili da tulle le parli forma\·ano mi corsi p1·inciJlal1. imprOY\"i:aamente, cortei sflenz10.,i. irogicl ed lmponPoti. e co•pi follemente .. \ cenlinr1ia .;i con– •t.rno i feriti, dUI' morti di parie ope– raia. c:nquanlta~etle per;;one, fra cui ~M poliziotti versano in pericolo di vila. La Collaanonima ave,·a reagilo. Ln posto di polizia fu inva3o e Pe– va-,talo. Le autoblindate entrarono In azione. Questo il bilancio lragico delie giornata di ,ettcmbre del popolo che ru di Kossulh. l' iwv,l,nameido J,lla gioviMzza Il rasci.:mo ha rauo gl'an rumore f~Ìi 1 t~:ri 11W~fia~~ 10 :~1ig::u~~u~Trn~ cando l'opera COl'.Jl'J un prod1g10_d1 <h6i,-teur.acivile. E' una delle sohtc ~~~fi P~~;~1f?~ie~~1ci;t;e~z.~ ~1}~ •uua d1gnrt<i,sono lra:.cmal! m lla- 1 :,~E!~~dt~rgd?/ :1f ia~~l~ll~ ~~t li(•u, e pcl' pcrmrlte1·r>nl ra::cismo di !!~;ttt~-~~i~e:t: 1 il~c /:,~:F<:;c"df~/! s1~: P,efacl'.'nli:, débilllanfi per il popolo 119 81lt°' agosto il " duce n. eome al :::1i~ fu1fla~~c~l!i :n--j;~:le~~a;l;~~:~ 1 t~ fl. no111aprr pcrmeltc>rr òi f,a1•ei !0- lill rfo=cori!ii;ui ,, mal'liri fasci~li " e sulrim11e1·0 romano. Dopo il di– .•corso i nigazzi furono condotti al Ccn:11pidoglio, e i itiornali avevano in– \•italo ~ulU i ciltadlni ad assi:f!.cre allo ~fih1mr11/o.In l'iau:u Colonna - Jicr> il 'fcmpr - , , doYe ern qualche crulinaio dt per.: =o1w.la ni.tnifc5là- 1ione - eh~ .:11 cr~ drva JJ atrioU lca - pr,...c n."Jl"tli p,,!Jlici. 1 ra~ci!li ro– moni ehe lnquadra\ano hragazii gri– darono ca.oli di !lUC':'l'a e le persone presenli !!!nluu:ininocon grl\ndi ap– plau.:;i il pa"::u;gio dt>llebandiere che (JOrlavano i nomi rlri paPsi do\·e i giovani ilalioni ri~iedono n. :C di applau~J ~ crmti di guerra !:alutàv;1no IP bandi~l'e di'! " fo!;cio di :\'ina u, quelli « cor!i n, quel)l n 1rnvoia1·di II f'l'C. )fa c'e dcll'nltro. l.CJRcp11blirtuc. rivohr,.ndot:i allà ::-lumpanazionah,ta frttnc~cscsempre lenPra. p~r r.igioui di parlP, wr?o il fa,;.ci,,mo. publlca una lPl!era cht> rn~co11l11 ,manto. del rP~to. ~ noto.. \ Livorno~ orz:mizzata una «Jeg-ionr>cor.~a "· 1;.:iv\1,,0,pub– blico, è affi ..::o pP r IP \ir di J.ivorno, dov<> r'è li f.i.mo ~o T,·ler,rofo che fa, uuu. "dir.io ne ,, co r.::an.. \Ila presenza j;l1/i~~Wf1.i; ~'IDJr~:i~~(I~tee f?:a"Pe;1~~~ °>f'alonte d••I fasci!\mo allo 8ocir>là òdlc i\"":tzioni (!), Boli.on Pietro: con la prr<ir11rn di tapprllaui mililari br>nPdicPnli C :::talrJ conc:icg-oploun " gadi~_rdctlo " ad un cf'rto .\.nieli )!arco, rappre.,entante della ... ,. lP– gio11r cor:::a w. fra. cauti e iridi di gurrra dei ragaaolti tlP1·ico fo!ci!lì. }; ancora : gli 3lUd<'nl i lJul;ari - natm·.i1menle gli -~ludenti appai-te– ll"llli a famigli1• rjP\"OIC alla chllatura di Zankof e Liaptc,.v - si ~ono rP.cati :i Homa. P .~ono~lall ricrvuli ila! .::o– Jilo ,;c;rcl:.irio Ml partilo fn~cì,ta, inc:mcato di 0."51'quiarP tutti i rap– r11·P~Pntanti ltlcriani. degli " Elmi ,racci:do " e di tutte le bri~an– lP::::f'heditlalurc balkanichf' e dwu– biv.nP. Come !a:z-g-iodi amlcizi~ gli ! 1 ~fi~~i1~e;;;z!o~<i;fi ~ll~à=~~i cr!~~1~t~ c:.intano una in\"erO!iimlj,e" .;umi ma– dea okn'a,c!la 11. E canti di guerra e gridi selvnggi... Oli scnmhi " lnlellelluoli " drl fn- 3cismo inlnnnzionalc non hùllllOche ~~c&!~~[: d~h~Ji~~s~o,f:edi~:eit~\?e tragiche. SIreclamano Hre spese mllilari Il generale Gio,ani )farielli rP– clamn nella Stampa {Torino, 20 ago- ~~0}zi~~r:1~i~hvee;foe~! ~~~~6i!~rt i- 11 La sistemazione difensiva della fronUera alpim - egli scri'oe - è dunque indispensabile in primo luo– go; è difficile, perchè richiede cono– ~cenza perfetta dei luoghi, dei meui da rmg1egare, delle possibilità e del- ~tfr~o;:i~!t~~ltu{:1 t\ èic~siJ:~iJìt; la.mano d'opera, ma soprattutto per– chè es~a de\"e e!scre complelamcnle prrdisposla fin dal tempo di pace a ~ri!"hr~~Ut 'Jc~r:e~z,:gi~~ie 1 1:i~~n~ (iva, a differenza di quanto si veri– fica per le regioni di pianura, do\'e mollo può essere solamente proget– lf1to. ~la - come (!icono I nos:ri vi– cini - l'enj~u vaut bien {a ç_han– delle_. 11 pérch~ non ho l'amore d~lla calalo- E,-:.~ndo ,empre vi5;;uto alla ribal– gazione, ma che e ed un IPmpo ~o- la. come lutti gli esibizoini~ti impe– ria e polilica. '-ludio P, ba:lh1FliR.e OitPnli. il ~lu!!sollni è noto a tutti. Il nel quale il !"P;?retodPI :ucce.::~ocon- )fun:olini è sempre =-:alo. ed è, un si;-:le nel r,er!l'Ho equilibrio fra ~li uomo alla llnP'-tra : un uomo en de– -C?!eml'nli obbiPtll\·i e soggettivi di rui !itJrz. come ucrr1rndicono i france111i. si vale lo !:cril-t.orP.E al JlfJtleotli. :'Ifachi, pur negandogli ogni ronda– io credo, si dt>,·eappunto il succc~'-O menlo etico. ;zii ha ricono;ciuto qua– del Jfutsolini. E' proprio v1>rochP. liCà .cuperiori di audacia. poste al in lettrratura. i riZ1Yvil'inam,.11li più :sPrvlzio delle cau.:e più opposte, me. ai:-5ttrdi~ono poASibili.E però, ;-renon che si idenliflcav~no sm1pre, eia– mi Lrattent>1;Se Il timore •1i<.cmbrare, scuna ;,Ila ,-ua rnlfa. col suo lnler-C?i=– sla pure rollanto formalmPnlP. sacri- se pPr.:1onale: cll'i lo ha ammiralo co– leeo. dirl'i che il .Jlwuofini di oggi è m" 1iornali,./FJ: chi ro111eoratore; fratello al Mattl!otli di ieri. chi com~ con1lullore di folle. Anche qui. noi lro,·tamo le qna\ilà Il Dc .\rnbri"' µ-linrga tutle 'lU~FI~ più felici di Alceste_de .Ambris. Afiti- qunlifà: cc lo mo-.Lra vilP. da~anti tutfo. un'arte squisita - fatta di pa- una ... siringa: lo dice, ed a ragione. ~!~i!zl~n~i ;r-'ò~ia_~b/::u~o~:1~~~~ o::cri!loremedlotr,. ,.d oratorP non ;;u– que-t·arle In grado ms1gnc • vcrrl'1 f~~i~~~d:i 11 ~~:a.li.ita; !egt 13 ce più f~i~pgl~gtl;r.r:~·h:.or/ ce~11 ~~~:~:. ~I ~[m~olini drve la .!Ua .f ?rtu.na :1 1 ;a8Jfe~l::.~inr~ff~c~~~~~sc;f~~~::a 1 ! ::~i~a;ìe~~ .!~1~:;~u<lf!~~ollt~~i~; 1 tsl~i~i~ dare lmporlan'za a parlicolari òi e: I uoi:110 cne non prepal'a gli an·e- !~~~;~ "~/~~fa1~lo~l inl:~:urJr,~~\,ad~~ ~l~~~"'!· .~e c:iri~;. ~p~:rlas~::A~~ti~ persone e~lr2nee alra~gom~n-1.o e; .. _nza a~I ~r~ _:-;r,u_;ta:. l. :;l':;ondo gmffo - a,-giung~rc 11,.,~una hnP:-ar><:~"i:ar.ial~ (1a,e;l1!0 1st11omc:unenle ,la prof!~~ ~~1 r i1°0~ 111~~'i1er'a. PJ:!~~~~~. ~~ :r~r~1~ 1 . 10 t;~ 0 Y~·ri'~~ec~~~;;!~1,-~~,.-~ ri<ralto. Credo. del resto, chP gu11,;tl 11lihro ha UIJ '-~CCP~,o ,li vendita, nei :icompat·iranno nelle edizioni suo- ho delto, comrnc1~ndo. Dlrb. con- ce~!~!Un fallo. anche minimo. ,rug- ~~;-~JcJ~dletf~ia.avra un gi·a nd6 suc– ge allo sguardo '1CUlbrsimndell'auto- 11pubbHco c:h~ non crt>dPlle mal re: nr:-.sun docm11cnto allP ~11"nm- al mito mu:;;~olm1anol1>g!eràquesla nl. Dopo R\·P.rve.dulo e raccoH.o, lo pro~a facile, plar1a, "='orrevoJP. sug– autoro traccia il piano elci lavoro da 1e!tlhn per r1nfrescar--1 la memoria; compirre. di.:l!ribui.:ce li matl'rinlr. e li pubbli_cogro~.m, chi! si lasciò .!!– co3truitce cl)n un !<!"ll'O unlco dPlla tlurre o mcantarl'. IPgJi:cràQU"<:fo 11- armonW'.lr de rr111rmblt'. Con ciil <=lbr~ P"tehè queMo libro - come.Mus– vuol dirP eh~ il De .\mhri~ non a.chl1.- solini - ... .irr:,·a n let,1po. 1.a ii ~uo riiral-!o. co:!l alla braYa. r Ou,.~to Ubrn 3rrl\'R 11elmomento poVprocedt'.! al ~uo perfrr.io11a.111rn10 In cui anchf! i pl_itcrPduli t I p1ù cle... fi~rn:.~~~i~lie; J~\~ ~ rf~~~t 1 ir:1~ 1 dg 3 1i ~h:iis:~:~~ : ril~:a~;;; ~f1.si~ ,'i~rc~:~:~ ~~greto della. unila chr-, comr arlistn, la. 1..'illolo-prl"-.enb pl ù d_ Umacrt!p~. tlcvc nec..,_~:-ariamenle imtniml'rgli, T.'idnlo ha i piPrii cli nr.,nll&, ... Pos:=i- /~ :1 1 U~ ;:.~so : 8 ~r~~n~:·d~ 1 1\c ~~r~ ~~= ~:liu1~~ ?.~~nrcc~i q1~i2~h: 1 !r!·u~I .!ioni. S'3pr1·P !... Attorno al ritrilHo c~l compiuto l_l libro di Akf'~lr c1P Ambrl<=lo ~(',n~I volumP che ci occupa. v,:,dia- clleP. f; P'"r 1JUe~l1> molti lo cercbt..• mo il )lu~•ollnl giÒ,•ine NJ """Uie: il ranno I> lo l~~~e:r,mno. ~!~~;.~Nma~~~:~i~ì '~rl !~in ia('~;t sol~~';c~~1,~1~fi~1:I~ n~•)~l g,~l 18 rl; :i~ gnora !'impac:do dPgli :!Crupoli " chr> YiHiml'. ~ ppr trr,nire argomer.ti di ?, pronto a lutto pur d1 arrivare: 11 11m..:01·P c·di •:eniJ:-11 11. ~~~5 ~~ 1 /1'~ 1 • !~~~l!fo~: r~r 0 i.!'il~~1'/~~i LUIGI CAMPOLONGHL :'.\lnssolini capo di go,•Mno. ora cru– dPh! cd Ol'nli:iffonr, ~ufllcit..'lliPr va– ('UO, istrionico sempre ...) arde kt nommu délla passione cito brucia lo autore. (I/ .\. de .\mb•"'I : .lf!lf~fJll11I. r t:\:J; •; 3. 81\ dc la t:,ird1'ri,:,, .\f:trt,cille>. P~<:>zto: PrJ.ncio. P IJ'.'l~fo @ fr.anchl. .All:i .;.tatl euror,<>i 10 rr.1.ò~l1I. .\mc,•iehca !ra.nci'l.i. SAGGI DI STILE CONilNCENTE OMAGGIO ALLA FR!NCBEZ IL POLSO Invii a domicilio coatto t bolkttini fasci:>! I pubblicano che ~~n~~~,r:}j~;lo~~nfi;i.\"\~:~![:du~~ ~~i prefetto, ha ~~~einti1o al confino di polizia pl'r duro t1nni Gio,"Gnni Bor– dignon di Cas~ola e per un anno Bor– tofo e Antonio ~araggi di Gioballa, pure di Cassola, qnali t>lemt>n!iperi– coln::;i per l'ordine nazionale dello Staio. 1111.i poi inflitto l'nmmonizione per 2 ::tnni ad .'\ngelo i..:nron.Dorn211ico Zonta ,. .\ndrrn Zonta, LUtli di Cas- Ndla provir.cia cli Padova, gli auoc- i,~ 1:di[;'.·~~~i:~:~:n{i perlcolo:!i al- :::~:i .:1!:.,:~m~~-'iucno delle impo•t; DctlP. la loro ti:io\'ane Mà ha invece VentUtlila non hanno potuto P•1ue :r~li 1 ~\/~.i~ifP)~.s~ro g \t!:!i~m~: il crave carico lrib\ltuio impo1to. uQ~lc~~JQdj Cat~f.tia. - •

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