la Libertà - anno IV - n. 01 - 5 gennaio 1930

2 ALLE ASSISE LA LIBE:RTA ( DI PARIGI 5 GENNAIO 1930 Henri Béraud lknri n,:raud. cil:1to dalla difesa, è ru~ nico te,,tu francC:,,C. Il chiar? sc~itt_ore. cho ha fatto J"f"'CClltenwnt('un Y1agg1? Jn I!-8,IIJ. il cui racconto ì· ro11talo al l'ct1t Par1s1cii L'epilogo della tragedia diAlvise il di,·ido ,l'ingrc;,.<I) d<l partii di'! govern;., P r.• ~,1~fn ,wnc a pa1latc, in qualità di te- a an ~lHllW"IC ,ciamrul\: 1mparzwl<', delle con- V <l1z10n1<lf'llllalia .. I J~~ }~/~~1:r~~~"~L~~l1uu~~~\liori~:·u cosa pcn.sa I - lu!lf! lr! dittature <:J lP~rtono ~ulla. Lt~ 1 ,~~' 1 1~:~~;1l:;1~~t~c hl~ \A ::~ r J~,~:c; \.lCt ,. I Jtuil,1 fo~c1~ld E :,,op1attuUo, cw L'insegnamento diunverdetto La vita di quel~'obliquo Sa~·or<'lli, agcn– h1 dcllo spiona~g-10 fasci~!a m Francin, è ~tata dai giurali della Senna hci, Ycnilica– ta. :\"e la pietà del caso. nè la malattia mortale, nè i! :,ingolari~"'imo anelito di un uomo che si sente puro cd ù disonorato 1lalle circosl:inzc e tenta di dare la proYa, che ('gli riLicne supL·cmu, d"lla sua purrz- :i!i ;ru~~!ii ~~\l~ 0 slnun~?ni~~.~~l ia si~~:~~l~: dannalo a dieci anni cli reclusione. Ora si tratta di comprendere queslp Yer- 1lcU.o- rhe si differenzia òi lanlo eia. altri verdetti politici. La nostra pa:-sionc di :.inlifascisli non ha da e,-sere cieca. ma an– zi bene illuminata. ;"\uila di più erroneo che C'tedere di poter fare del nostro senti– mento una legge di ationo eh~ .:>i impon3a ngli al!ri come domina noi. :\"ulla anche di più pericolo:-:o. 1 giura1 i hanno il loro compito. :'l'on già quelln rli <'.~prìmcre \'Oli o simpatie o nnlipntit poli• liche. scbbnne quello di c~primerc 1! f.len– t imenio <le\Jn loro sicurcna sotto l<' leggi <lc!lo S!alo. Per ciò stesso le giurie sono ,·ariabili. ora eslrcmamente indul)l'l:'nti ora. eslremamenti severe, secondo l'indrllnibil~ momento psicologico. Ora questo momento psicologico è stato esprcs,:;;odai i1urnlì nel prces~o Pavan in questi termini: - !\"onvoglia_mo più essrre lui-ha! i dalle 1·ì:::sedei fascist.1 e degli antìfoscisti. }~nep– puro ,·oglinmo essero coslrl:'t!i a :otc)'.!"lierc lra gli uni o gli altri. Yogliamo In nostra }~!~:·i:èN5f~?a~~,!!~ fJ\scJ~~~:e~l~o~~r~;f~t ;\orate di Pavan. Questò ragionamento non può c."srre Yio– fonlai.o. Esso risponde ad nn srnf-lodi !ega– litarismo nazionale che si olTu."ca ugual– polizia ifasci– polizin que– ste a cagione di quolle. Per fare ciò biso– gnerebbe rnggiungerc una esteriorizzazione del sentimneto, una compenetraz10ne della i)assione altrui quale il giurato non si sen– te di fare. Noi non sappiamo se il fascismo in Ha– lia si r&llegrorà come di una vittoria sua di cotesto verdet.it.osopra un suo nvversa– l'io. E' assni probabile, perchò il fascismo 11011ha nò intelligenza, nè generosità, e, ~!\)i~~;,• ira~~:izoil ì;:~~t~et1a~~iid~~i~là 11azionalc all'estero. Ma il vero ò che il processo cd il verdetto sono t'cspre,:siono ~~si~~~~a~~:~t: af 0 Er 1 f1i'.' 0 èlefhr;s~fi~in~ \lcll'antifascismo. colpisce in realtà pri-· mamente la cagiono dolecminante, che ù il fascismo coi suoi metodi infumi, lesivo della sonanilà del paese e con le sue or– ganizzazioni di spionaggio Q di provoca- I !ione. :i~ppuro dalla parie civile, nece;:,i– ta!a a so,,tcncre l'accusa cont:-oPnvan, yen– ne uun parola in onore della vittima e auco1·meno del fascismo. Se qualque cosa nocque anzi al llayan fu la nube di : iospet.to l°l)C un momento egli poles,c averlo 1=cr- ,·1to. <'. ,chr• il dramma di ca,;a f-::f'rracchio– li fo~.;;c ne>Ifine un dramma tra fa.;;ci.sti di una slc~.-:aspecie. Con la ~ua dura ~('\'Cfllit YPr.~o l'iHlCUS.l- 1.o,OP5Suna, ind~Jgcnza il Yerd"lto c;;prime JH!1: la pPnetraz1one fascisla, per la sopraf– fnzJOncfnsc1.,;ta degli ordini repubblicani, pr-r !'erezione di una polizia fasci~la italin- 11aoperante a9canto rtlla francese, per la co,:fi!uzione d1 un piccolo Staio fascista nello Stato della Repubblica, quasi una CiHà Yaticnna in Roma fascista ! Xon è po~<:ibile che m ciò ci sin dissenso. li f:i<:rismo ha stancalo qlli corno ha sl11n• ra!n negli Rtali l'.niti d'America. doYe :"llus. .:;olini ha dovulo sciogliere la. Federazione fai:cisla, di s11a ini;iati!·a, per non essere prevenuto <lalla iniziali"n lici governo a. nwricano, CSfli;perato dall:i infrnmme\itenza fascista ed eccitalo dalle rivelazioni dcila rh·ista lla1·pers J.Ia9a;i11t: che detrrminaro– no al Sennlo di \Vnshimrton le inlerpellan– w lfclfln e Borath e l'inchiesta del i:ena– tore Stimtson. La protesta del1n giuria t'()ll\ro I~ infiltrazioni,(' te usurpazioni del– lr organizzazioni fa,,;cil-\Cdi :-pionaggio o di provocazione in Francia (e, aggiungia– mo. in Belgio. in S\'izzera. ecc.. era, a co~i dirr. iner<'nle alla ; ;te.oa .~a durissima con– danna .Ji J•a,•an. In ,;ostanza - \'llOI dire il \'Crdello - la lolla 1 ra fascismo r,d antifascismo non può tollerar,;i che si Yenga.esprimendo nel- 1~ terra estera ospitale. come un giuoco eh <tuelli prrsona!i como un campo ..:hiuso cli violenze per,;onah. 31a i fascisli h:umo un progrnma <li infll– traziono e di con-quisla imperiale sulla Francia che non SL arrelra davanli al!a f.lcclla dei mctzi. Il governo di noma non jHl!ì conct'pir!l la sua azione diplomatica in J•'rnncin, se non appoggiat3. ai fa,ci, che ,-ono ufficin!mentc per la legge lestè vota– la dal partilo fascista, una 1nili;ia. Il suo obbiello i: duplice; primo, la s.:ir.•eglian– za. l,1 proyocazione, lo. persecutione dei ruorusci!i: secondo, la folta con1ro le isti– !111.ionidemocratiche della Repubblica, per– chll es;;r•eol;Iituiscono col loro fuuziona!'c, un'eccilamcnlo pcrmaucnle di propaganda antìfasci,;ta. E ll fasci.,mo continuerà a tir3rc le fila del suo spionaggio cd a stendere la ro– te delle ;;.ucprovocnz!oni. flnchò. come -sia a,·vl'1w1ulo in America, l'insurre1.ione Yer– rà dai cittadini i; dalle i;,tituzioni della Hcpubb!icu. t..:no dei compili p1l1 mrritovoli della Concentrazione AnWascisln è cli dare tulli i µ;iorni tale dimostrazione dcll'incompali– bililà del fascismo col ,·iverc ch'llr. e dc>– mocralico o dell'ineluttablle imurrczionc llnalc dei govrrni democratici contro co– testa. attiva menomazione della !lovrani:à degli Sla\i che è inseparabile dall'azione del fasci~mo. DIBATTIMENTO Quesla sloria è quella concordala tiegli era piU rìYoluzionario cd era asservilo ai ambienti fascisti. :;~{~!·~~~lidiss~~~?o d31~?nrintui~~~\~o~oili l'a~·-n~~:rè~~I c~ir~~r~affi~rt!;c Pl3~~n:~\ SaYorclli. Poche setiimanc dopo, incon– io~~l~es!;r~.sttb5~0 q~l~,!~?;?o~~f ;i h 0 r 5 1~~ . !~;:~~~t~ ~J 1 ;~\·r~eri~\g~ce esc::~:~~'l;r;~i~= !;,;ele:-.sotto \°accusa di un complotto .su- ~i il pcrchè e Cihini mi di:;sc: ,, In qud– bito smentilo da tutta In stampa. Di con- !'epoca e!'O nndato in Italia per commcl- ~~~~~f:: ~~ 1 ~~o~ii Bdc/~~;;i ~~:b~~o ,~~l~t~~ ~.~~v~nci~;~~~~tlc~~i ifi:a~titg.01;,ctiè no11 m:r~tJ~~l\i 0 l,•\n~i. 1 i:ggi~i~fe fr:~~g~1e~c. nu- Bi~:ri~lfn~~d3~ 1 f~~vi~':!~i;r~t~tiha~~ 1 ::1 ~!Ei: - Io non sono un agente ra~cisla. Sono stilo a\l'a~~a\lo fascista alla Riscossa. i::~~i :~offt~~~-diSerrncehioli e non mi occupo di ~rn;i\';~, l~liN!~~~-l\'~~l~l~~rz~~li•tic~cil~rio;;}t 1 1;· la so!ila ;,loria. impressionanti le imprese f.t.;cislc nel tre– Finzi depone sulrinconlro da lui fallo Yigiano .. \nch'es~i. a domanda dP!ln difesa, del Pavan, subito clopo il delitto, sulla rkonfcrmano la loro stima all'imputato. pori.a di casa Serrncchioli. Egli Yide usci- L'udienza viene tolta alle ore l9 e rin– r~ un giovnne pri,·o di un braccio, agita- Yiata al giorno seguente. Ltssimo. Fu c1uesla tc!llimonianza che pcr– misc di riconoscere Pnvan. - Sembra che al vostro indiriz1.o fos– ::,ero indirizzale le lettere degli agenti fa– sci.sLL Po~~~:~ Gti~·i. Ed entra il numero lro: Il Ghini non dice nirnte di inlcre;;santc. Ripcle lP storielle dr\ complotto di Ber– llerl o rlice di avrr l<•lefonnlo, nel giorno dol delitto, a Savorelli in casa di Serrac– chioli, porchè egli aveva sentito dire che lo vita del Savorclli era in pericolo. I primi testi a difesa Vione quindi sentilo Tito Fabbri, il nu– mero quott,ro della sctie ,•enu\o apposita– mente dol!'Ilalia per deporre contro Pavan. Dopo l'e~cussion<' di alcuni tc;;li secon– dari (la propr!-etaria dell'albergo o,·c abi– tava P:wan, alcun :igenli di polizia, ccc.), f-li inilin l'appello del lesti u dife,,a. - Il primo è Pietro :"llonla.::ini.vice segre– tario <lella Concentrazione. Egli depone sulrespnlrio clande.;;t1no di Pa.van. Dice di tl.\'CI' lt·ovalo Pnvnn in una cltlà dell'Italia sctlentrlonnlc, quando da tulle le parti di Italia plungeYano nntifaschti che cerca– vano d1 cspntriarr. - L'espatrio cli Pavan fu u110dei più diffleili e pericolosi. Egli rifiutò l'aiuto di ~~~Cjio~ iria~~a ~:g~~~· cl~~s~ir\~·gn ~~nl~!~ sce·n. i:: r3ggiunse la frontiera. Xoi jutli .\lXISJ:: PAYAX. La deposizione di A. Giannini Si incomincia alle ore J3 con l'interro– gatorio dell'armaiolo della me Turbigo. ::iorge un vivace dibattito Ira la.<lifesa e In parte civile sul1a data di acquisto d:illa rivollella di Pav3ll. Viene dopo intcrrngalo .\lbrrto Gian– nini, direttore del Bccro r;iall.o. La sua deposizione è lung<t, minuzio!'-rt, documen– taria. Egli rifa la :.toria dello ,;pionaa:gio fascista a Pnrigi ; i nomi dei principali a– genti proYocatori sfllano sulla bocca del test.e, che fu l'autore delle prime denun– cio sulla stampa d<'i fuorusciti. - lo s!e.o;;;o<lubitni di Pa,·nu, perchò mi in,;ospolliYano i suoi rapporti con a– genLi del fascismo. Io lo invitai a non w•– nire più da me, sinchè la »na posizione non rosse chiarila e lo consigliai di chie– dere una inchiesta al suo Partilo. Son certo che Pavan. a.~~ediato d:ii o;o.~pellidi tuUi gli amici, ha voluto riabilitnr;,i. --:---Pa\'an, uccidendo, si è dunque ria– bilitato ai vostri occhi? - chiede l'aY– vocato Gorço11. - Bisogna conoscere molle co.o;c,per po– ter rispondere a .o;imilc domanda. - Dunque, Yoi non ri.;pondctc - repli– ca l'avvocato di Pnrle Ci,·ile. - .\I posto di Pavan io crrdo che non avrei UCC'i!'O. :"Ila è questione di lempera- ~0c~~odr~~lnd~j~l~crgo~i~it~cno\ti~tlLutti so- Giannini de;;crivc ra figura drl SaYorclJi. Il teste ha, a questo propo.~ito, un'opinione ben prcci::a. Snvorell1 era un agente provo– catore: - Io a\'CVOle prO\'e dc! tradimento di Savorelli. Xc feci nn dossier C' lo conse– gnai al signor Lcluc, della polizia fran– ec;,e. Que~la dichiar3ziono di Giannini pro– voca un Yiolcnto incidente. L'an-oento del– la. difrsa. «calla: - Succede lòCmprc co~ì. La polizia ri- 1f :~s \e g~l'~~~n I T~r~~~~~ \\?o i,..~ o:~rjn~;l~g';; C'lrcolare liberamenll'. Xoi abbiamo tulio il <lirillo cli c.;~crc ,.orprc~i <lall'illlmilala libertà che godono prc,,.so di noi gli ageuti e le spie del fn"cismo. Il <lif<')1sorcTorrès lamenta eh('; i baga– gli <lei Snvorolli ~inno ~tali alTrctlnlata– mrnlc prt>-levali e portati in Ila!ia.,.a cma df'i consolalo r,w:ista, senza eh<' lit poli- 1in francc,;e pensa~sc ad e.saminal'c il con., ·Lcnulo. · ln~}~·i;;~ii. \~e~n~a~~r~r~~~1;:~l.C\'a. COSC Xella :-cala. il brigadiere GorcL si aJ,.n o protesta. :"Ila'forrè,; insiste : - E' innamruis~ibilc che un provoca– lore tl0(i:,,.'simo pos~o. boneflciare di una così scandalosa lollcranza. n!i inlerc!'!'.i <lclla giustizia fr3nccso sono <li,:conosciuli. Quando l-i lasciano sorgere in Francia ccr– tì nidi di provocazione; non bbogna .sor– prender.si di certi gc~u. che pm ,,1 1 a~-om1;!J l llE'! due pac~1 o l,1 1ez1on:i òel popolo 1lahano - scnzn c::.,,r-10 I JJohzia ,.. 1 organizzatfi _ :,,coppiera ccilani,.nte, nl.L - G1r>ùclr ,u1 - C'hirrlc In 1, To~ 1 J IO Itall,1 .b sa,,t '-PO!llanea e \JtlOI!O:,,l ~c~~~e 11ii1~3/~~:~;.c~~taJi1~!~ri11i ~P.11; \. questo punto, un. g1mato clucdo ,L piÒ,oca1.iuu,.. ne, ngua1d1 degli avversari ' Campolonghi_ _ .. _ I 'impirw ~"zii _;1zent 1 pro,ocalor1 o - .\ppro,ale \'ui l'alto d1 Pa,an? co.;;tunle uei rrg1mi ~i violenza che non -~l li Prcsi,J1>nlc inl,.1-vienc: ,·,.ggono sul!a vulonta grtlcralc delle popo– - La domanda non può c;. 0 {•re po~l:1. 11 tl'.~lc, ~econdo la :,,ua co::;uicru:a,può nllu– tar.;i di ri~ponderr-. - ?\on ho nc,,~m1a \lifficollà - dice Cnmpolonghi - a rbpomlcrr. fJa.to il re– ginrn <li oppressione che g-ra,·a .wlla mi;, patl'la e tenuta pre,-,,.ntc l'asprezza <lcl!a lotta Ira noi cd i ra~r.isti, che ci persegui– tano anPhc ni'I YO~tropnc,c. non mi senlo di rc::opilJh<'l'C alcun mezzo ùi lotta e non posso sconfo,;.sarc nulla ! La ll"lln dichiarazione del te.~tr, pro– voca un vh·acissimo incidente, il più viva– ci', forse, di lutto il processo. IlaYvocalo di Parte •Civile i11sorgc : - r~· deplorevole che un uomo com'.'; lazioni. llemi Bl:raud dt.,;crJ,·C', COI} un racconto c,.lmo e preci:::o, la \'ila italiana. - In Italia. lulli lacciono, perchè tulti ,;ono ~piali. Tu\ti diffidano, perchè tult_i ~anno cM le spie penetrano ovunque. L,~ Jta\ia che ho \'i-italo pochi me;.i fa, noli G più J'llalia chr ir, ayevo Yi:;to prima. della guerra e prima del r~ci~mo. Interrog:i_to ~ulla sua cono.~cpnza. dellu rimbir,n\r, d1 profughi, Béraud_ ~l1~e~1 ~\'Cl' t:Oq,ù3C'illlu alcuni dt'i fuoru:Clll 1lal1ani cd ,,ze-rnnec: ~:._ To ho , blo un Yecchio amico <lclla. Francia, che fu ministro durante la guer– i-.:1,piang!'1·c me1lll'C parlava. del suo pae~o lontano. opprC'~~o Jul ra~ci~mo. Jmprc1,– sioni di que~to gn1f'l'•' prc».:o un uomo co– n1c 11ucllo col quaJ,,. io._pa~Javo,_ possonu r~r<l~u~;~~~sg?e;r~ 1 g~~~oft v1olent1 da par- La depo~izionc i.li Béra.ud e stata lm.1i;.1 e IIJO\"ill1"lllata: dalle 1·i::opO:,lC <lello scrit– tore francese alle domande della d.ife~;,. è :.C3ILLl'ilaun quadro fedele della ,·it;~ italiana, , i-;la da uno straniero che tl0it è un J"iyo]uzion:.u·io e che è andato in Ita– lia "cnza opinioni preconcette nei 1·igum·~ <li Jpl fu.,c1~mo. rilornandono nemico dl"– ci~o dell,l dittatm·a o dei suoi sistemi. Con Jlenri Béraud Ja sfilata dei tesLi ,, flnifa. Donebbero C."scrc ancora interro– gali ron. Facchinrlli, il prof. Rosselli 1: Carniato di Trevho, ma la difesa, da:,1. rorn nvantata. deYc rinunziare ad es_~1.

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