la Libertà - anno III - n. 52 - 29 dicembre 1929

b 2 .,,.i\a e l'aclkula 1wlla. $OCil"lilno,-Lrn. q t'• moc;l1·ato il pill pronto a(l accogliere le i~uove ~uggcsLioni tlella. rrallU. t:n .::oria- 11-:mo chi'! ria,:sorha in una zo1w inlcr– m~d-ia fr~ il sindatulo e il gruppo libero ~~,\t~~1uJ\ f :ì/~1:;~~I 8~~ 1 t1c 0 ~h'~ 0 ~ 1 iii~)1~1J:: mal/ le c.~pc1·c1nzc di Gicf'nwood (Pcnusyl– :·a111a)nr !-ono un un allro cs<'mpio. Ed il sPmo tiella liberlà. .:;ombravivi.•simo nel .: .orialia.mo . ciò che ::uggcrisce prr c:<,:o i più lieti l)l'C:,aµ-ii.Ora quello che il socia- 1:i;.~o ; :;~·:,iic ;sr,,~1~ir;/t d/,~~l'~~,:i,~;rcl~= IJrn,ti verso lr: ccs])cricn:.e dl"Ua 01·r,a11i:;;– ;;(1:;;{u11,·. - La diffidenza vcr~o J'organiz- 1a1.101H'.. vc1·.so I' H/lgl'Uppamcn!o ò ~lnio spmp1·e il punto debole del liberalismo. :\'<>Ila. ::.ua ripugnanza. per l'org-anluazio– JlC. la.grand" Rivoluzione va sino alla con– < .hrnna.df 'll'.\ssociazion<:: mP.nl!·c il vcc– rllio rnoto dei primi socialbti, e che. Car!oJ l 1 i,aeanc. santifieO in Jlolia cot proprio 11iarliriu : ..ls~ocia:.io11r e i,.,ibcrtù, polr~b– hc a'nchc oggi csserr il simbolo o la for– mula d'una !'Oluzionc. 111;,ommail fa:-cismo ha fallo !)!'C':-lo <• <.:u1Tere.e segnar(' pPr Ci'i·O certi punli. ora 1-i ·traua pe1· l'.-\n1 i fascismo di ricono– :-cr>r::;i ~ rius::.umcr.~i. J:'or.:r, qU"'ilO còm– pìlo locca appunto agl'italiani. che awndo :-pet·imenlala la forma più laida e pili 3- lroce della rPaziouc. possono appunto !ru– Yarc le forme più nlle a, incel'la dcfini!i– vamenlc, anzi a ::;opprimerla i'n culla. Del l'!•sto la rivoluzione Jibzeral" non si com- 1li nf'llo stc;,;:o tempo : <1nzidal wrn al 1860, dall'Iilghilterra, .tlritalia e l'Austria, impiegò più di due secoli a l'iuscirc; 1' :-frut1ò campi r, paesi diversi, nè giunse a<.l u11 risultalo unico. Chei parLiti <lell'Anl1- fasci.5:moHaliaoo nella Rcpllbblica dcmu– cralica e di soslanza liberale - cioè fon– data :=ullcesperienze libere degli apprup– lJa':ll'ehli e de$1i individui - cerchino l(l via di delermmafc soluzioni: qucs\o·S<!la ~1\~ 1 1L~l}~1\~;1: 1 \~~\in~ c~ f~tg 1 \~ui~~lg b t !'amo dri loro restii compianti. )fa l'Anti– f,isci:::1110 italiano do,,rebbc appunto sap••– re chc..csso - come coacervo di par!ili - non' può mirare che a Irr, co:::c: d~1·c: all'individ\10. garantire alle libl!re orga:ruz– :rnzi~ni il campo per tutte le ioro r>!';pe~1en– zr•, e loglicrc, togliere, togliere allo ,'}lul~l h1Ho qµcllo che sarà. possibile togliergli. ARTURO LABRIOLA. FARINACCI Il ministro fascisla della giusLizia. OJ:. }tocco compilat.ore delle Jeggi terror1sl1• che e'rc.staura{ore della pena. di mort.e, a• YC-Ya deciso di tare una gita .a Bruxelles, 11cllo feste natalizie. ' Sulle ragioni di questo viagg_iodel. R~c– co a Bruxelles erano·corsc varie- voei. !5~– <:ondo alcune, il guardasigilli in camlCI~ 1tcra. avr~bbe desiderato_ d,'intrallener~1 1Hwsonalmentc con ,la prmc1pe.s~3: )lar1a José, a scopo d! 'J)ropa-g-,mdapolitica .. Sc– çolldo altre, egli si sarebbe prop~slo cl I o 1 - t.<mere nell'affare De nosa un mLcr_venlo poliziesco, e ,di vedere-se, nella. man1p.ol.a– zioM deJrislruLtoria, fosse stato poss1b1!~ 01•dire qu·alche trucco, respinto finora dai Don fascistizzati magistrati !lelgi. Si era 3.nche ventilalo, nei circoli cleri– cali. di chiedergli di teneJ'e una conferço.– z·a. lJ pili rcazioanri.o fra i capi cattolic1, il conte Carton de Wiart, si ern perfino 1-obbarcaLoa presentarlo o riceverlo pub– lJUe.imente, co,sa che era stata. asprament.c cl'iUcala.- ~c~reta~ente. re:rò ~ore. cleri– r,orum - da pili savi e d1gn1Los1 suoi com– pagni di fede, come l'ex minislro I?oulleL. 'l'utto ad un tratto, Rocco annunzia <:hc 11011 ·va -più a Bruxelles, perchè dC\'C rn– YCCC. recarsi a Parigi. }fa Ja vera ragione dei mancato viaggio nella capitale tclga è la seguente, che a 1JOi consta da fonte certa: il governo belga "li ha fatlo scnLire non essere desiderata fina conferenza fascista a Bruxelles prima del matrimonio . .\.h, queste " fauste nozze 1, ! Qua_nto ]lan già l'aria dj penLirsene nel Bclg10.,. Qiwllo sfaccio.lo di l,"go piclli I ~, 1;e– h11.loa Paiigi a fare il suo c<?_mplimento <JJla Revue do Deux )iondes, che a pomposa- 1ttente chiamato un hòtcl della rag_iopc; fo occasione del ccntcna1·io della 1·wista. OWlli ha. ricordato l'appoggio che la. ~e– , ue de Deux .Mondfs !J,(J. dato .alla voli~1:_a di Cavom·: Homa t.apitale, e libera. C_hie~a in libero Slato. Poi, prevalendosi dt u110 ·"•:rillv in cui ol .nw tcr,ipo l'a'!-tort:; «~ f'ourchade supplU:a,;a «llq, Frartcla d~ n– Jirare fo .su~ truppe d_aRoma, _pere/tè_ la vnilà itfflianµ s_icompuse, a cut, o{la (tnc l1·isarebbe concilialo il Papato, l Owlh hf!, v{.mlalo la Conciliazione _del Lat"tWl~ ?. il Goncorda~o come 1n·cco1m:.a(odalla , a..w- 1wliJ;ta Revuc. _ . . • Lf). disùwoltura del ytoculwrc fascista non. gli approfittò ... Della '.' confcren:.a 1 • Oictli la s/01npa fl'WfCe~p iJ01~ .H ac~ors.c. lf, 4 1it 131cf.nu fo rf1.sfr1b1n m. /lu{ln t,1 ex("flW. LA L!BERTA Intorno all'aiuto delle democrazie AIUTATI CHE DIO T'AIUTA 29 DICEMBRE 1929 I L'Assedio di Firenze ( ora ed a 1/ora) Antifascismo e comunismo

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