la Libertà - anno III - n. 39 - 29 settembre 1929

a LA LIBE:RTA 29 SETTEMBRE 1929 e a Tutto il mondo riconoscere nella civile comincia " nuova civiltà" il fascismo . a conoscere la bieca reazione del passato Il "duce" prigioniero del suo"clan" Il fascismo visto dall'America La ~rovomiong laseisla in S~zzgra li partito fascista informato da Giunta avrebbe imposto le sue volontà li secondo degli articoli del World di Xe?: York espone Ja situazione della stam– pa in Italia: " Per esercitare il più comodamente pos– s?bile la su,3.dittatura, Yllisolini ha sop– presso il diritto di riunione, la libertà di stampa, il diritto di asilo e l'integrità dei fribunali, in ciò s'è mosk-ato più furbo e:set~~ft!, ~tie ~iu!ii~~t~ef~c:~~ hè 11 racconto di un giornale belga lasciala in ~iedi, una dittatura è circon– data da yer1coli e de.slinata ben pre~t.o a scomparire. Dopo aver fallo ciò, egli s'è .B~L~ts, settembre. - l'• autorevole gmdmo estero :, è piulloslo searso, que– .s~avolta, dopo il discorso del u duce 11. I giornali del littorio vanno a scavare qual– che clandestino organo polacco o qualche inesistente fo~io Jiapponc.se, mentre di "'autorevoli giudizi " potrebbero racco– glierne. a f~i in lutli i giornali europei e americani. Per ese~io. la stampa littoria non par- ~se~N~fb~sd!~~ ,,ra:r1~,:r~~•u1Umo di- Lasciamo da parte il Peuple: è un or- ~e'!i 0 te 6 ~~:re~°f~\i:~iAc~ nd !•n·io "'i~it napoleonico. Guardiamo gli a~i giornali, non sospeLti di simpatie ver3o i socialisti, TepubbHcanf e altri « sovversi\·i :o italiani. f'~!:~t!e'fne, rf~i!"t~~iftar!:a e~':!dfa sempre più ditt.atur e il Soir mostra il • • • . La inle- è daLa!a eAvevano troppo varlat-o di questo di~ SC01"30, ne avevano 1ngranc!ito il sig_nifi- ;8~1fc 0 ~i~~éo~~~~tt~fjj~rs~~1~i! sfo disilluso. In realtà non è che il pro– dotto slandardizzal.-0 della relori::a fasci– sta, che jJ a: duce• spacoia di tant.o in tanto per galvanizzare l suoi fedeli e. per lan– ciare i suoi fulmini contro i "'fuorwcili • che, pur e3,;endostati dichiarali morti, non cessano di turbare i sonni del dittatore. E' tultavia vero che, secondo le inten– zioni del • duce n il disc.or.so del !4 set- ~~-0~f:def se,:-:'}~~la~~~~g~ffl! pel successo del~eblsciLo, inlerptelandolo come una manifestazione di de,·ozione alla sua persona, il "'duce • si proponeva di sosUt.uire la sua dittatura perEonale alla dittatura di casla, di clan. esercitala fino ad oggi dal partilo !aSciSta. Un'amnistia per i pretesi delitti polftlcl 1 l'abrogazione o l'attenuazione delle leggi eccezionali, lo scioglimento del partito fascista; eceo gli atti che, !!econdo il •duce» dovenno se– gnare Ja • Lena lappa della l'ivoluzione fa– scista•· Sbattuato di alcuni amici, la cui sola presenza nel governo evoeava dinanzi atll occhi del popolo itaUano i fantasmi d1 ltatleoUi, don Minzoni, Amendola, il signor Mussolini 1nTebbe rappresentato la parte del ,pacitlcalore,' ìnaugurando 1 col ra– mowello d'ulivo in mano. il periodo del "con.solato riparatore 11 della a: rivQluzione fascista •· Non ì'avevano chiamato l'uomo della provvidenza ? Questa Yolta Il • duce " ha completa– mente fallito nel suo tentativo. Appena la ri1orma dei quadri della miHzia mostrò ehe il tt duce • preparava realmente que– sto :y1po di Sla(o contro i .suoi fedeli, r~p :00°:.1J Bi~ctt 0 l°a~~ d! f~~~: tuLU I • -tisafstf della prima ora ,. messi ::, ~~~~ii~ 1~1f:1;r:fd:0Je?~~~ siglio, che il signor Mus,olini aveYa do- ;t':ib~e~~/ 1 a~!"::!:n?i. 1 b~~i ~:r~\~ ritto, dicevano, ques!:umoo che è arrivato al potere grazie alla nostra devozione, pre- 1:11:0~i f ~ardl ~~a::.e: ;? !u~ 0 ~1i~ ~'~~. i;;fa!~d~~adfa~~~d~~!!ie ~~: ,iscenze • romantiche : il regime siamo noi ; noi comerveremo il potere e noi non Jo cederemo. torof~e"' J:iy~~c:!r~:f! 0 r fsit:3C! ~~ .. ~~ e3sere eseguito con fanta audacia quanto energia, perehè il e duce • è stato costret– to a cedere immediatamente. :\la i vinci– tori non si son contentali della capitola– zione del 'Padrone ;,.,hanno voluto garanzie reali della sua sottomissione. Ecco perehè, ali& \·lgll1a ~el giorno de!;tinalo. ad afarire ~\at!~:er:~~~n?: 1 !ts~ 1 1~ 1 f~f dr;J: neva a rinforzare Il suo polere personale, il •duce• ba dovuto rinunciare ai porta– fogli mfaj!leriali che deteneva da lungo tempo, e lasciare i Dipartimenti più im- Il regime capitolare in Egitto e... gli esempifasciati Un giornale fascista di A1es.sandria di Egitto - che con gli a!lri fO$li f~isli e 1ifofascisti che si pubbhcano in Egitto ba ~·;w:raa:~1~n~id!1 l~~tmc:~~r;i~taf:. 0 ; bJ?c~t''<, J'~difr~~!:i:,Z 8 n!f 1 ~i!~ -;s:tnf~ P.sempio di quello che potrebbe accadere ad un cittadino straniero in F,gilto se sot- toposto alla legge comune. • Questo artico~o è riprodotto d3: 1:1D altro loz!io fascista. JI Messaggero Egmpno del 3( agosto. SI tratta del caso del cittadino 1rauano Celiai, condannato ad una multa di 220 piastre d3.pagarsi immediatamente, per ecce.sso di velocità : ,..Xonostante le sue proteste 11 signor Celiai doveU-e rimanere rinchiu..<:<> nel~a c-amera di sicurezza fino aHe tre pomer1- dla.ne. A quell'ora, inqua.<!ralocon gli al– t.i detenuti, fu fatto sahre a yh·a for:za ~~i fdefl:nCift!lJ~f~.e e tradotto alle car- • Colà giunto i! connazlo~al~ pr?tes~ò energicamente, proclamandost crtt:sdi/w i– taliano e chiedendo che fosse telefonato zl con.solalo d'Italia. Tutto fu lnuUI~: Schernendolo. gli agenli lo_afferrarono. gn rasarono, completameole, !I capo! _edopo ~Yergli p.aUcato la puntura ~nhl1flc~ lq soUoposero alla "!sita _med11:a. Om1:d1 sempre rlvolgendogl1 _fra.si lubr1 ~be.ed m 7 sultanli gli f P.Cero rndossare. I abito dei carcerali con il :X+1243 e I? 1nlrodt;ssero in una cella assieme ad aU~1det~ouh 1 pa– recchi dei quali, con~n_neti a d1_vers1. an– ni di carcere per reati mfamant1. E'.gh fu anche obbligato a _sedersi per terra 2.Ua maniera degli arabi. I> Infine arri'•a il padre, paga la multa, e il signor Celiai esce. daJ carcere. I giornali fa!Cisti ~giziani pro~-estanq. In Egitto queMi melodt sono abommeYoh. (Pal"e·sono rose e fiori di fronte a! melo: di polizieschi fascisti, nlle persecuz,oi:ii d~1 detenuti politici.) Nori bis~gna a~ohre 11 regime capitolare altr1ment1 non s1sa dov~ ei ;; :cc~~iliti'roYiamo ne! Berliner Taqé– blatt del O 5eUembre un altro racconto : "Cn r,ra"·e inci~enle è ogget.t~ di d!– -6CU:Sion1diolomalicbe. La polma poh- portanti a qu~2li uomini stessi clie egli ~~ ~~':;::J:j~_a df gscludere da tutti i posti In seguilo a questi incidenti, non restava più al "duce» che rinnovare i suoi ana:– temi contro i •fuorusciti" che, da qual– che mese, gli emissari di Roma sollecita– vano innno di accettare le mi3ure dJ "cle– menza" destinale a segnare iJ principio delrevoluzione del regime. Gli anenimeo– ti di questi giorni, il cui raecont.o, passato di bocca in bocca, sarà fra poco conosc-iu- ~~:: 0 u~~~rt~it:~a;~~~1~'i 1 ~\f! 0 Jr:11~fl~ ~e:rf~s~r;r:.aL~i JU?ai~ ea1Jr~e ut~:e:~= sconde male Ja dittatura della cricca onni– pos;;enle dei suoi ferleli ; ii •duce• è pri– gioniero del piccolo gruppo di polilicanLi ~~~/~~i~~~l~t~t:1~a. 5 Èce~Ofie sr!ift~:r~ reale del rimna.sto ministeriale recente e del di.scor30 Pronunciato dal signor 3!.us– solini il U seUembre ". n fascismo e la Chiesa La Ga;eUc de Cha1!#.Ìl1 .d'altra parte, esamina "'l'equivoco n de\fiìHe.=atra Chie– sa e fascismo. La creazione della Cillà òel Vaticano e ~~nfl~tn~~l c~! 0 ~1a~0~,~~e c~J~i~~f~ portato la concordia tra il papato e il srni~ T!:: ;:tt r:ndi1t~i~iii ~~!~ llussolioi "· pe~fe 0 t>~J:~~~:~tt:lr t1 :jc:ttl! 5 f~~,t clericali, e deg!i stoni della ce~ìJra il giornale belga scrive che "in reait-à og!lu– no dei contraenti ha una concezione radi– calmente diaerente dei dirilli e delle ob– bligazioni conferili da: trattati ratiflcati con una pompa e una me.::sain scena nella ::.~resi p~~~~~:to 1 ad!r1!n~u:elp~b~f:iià personale"· .Il Valicano ba creduto, o ha fallo finta d1 creder& che. la r:Coaciliazione dei· due poteri comportasse implicifornente il rieo- ~H:1:eb;° 1!i p~!~efe~~~~i 1~~~~~aftie dove lo Stato fascista si .sottometti alle di– retu,·e <rella Ghie5a sul terreno relisio30. Le monarchie a.s.3olutedel tempo passato, morale del papa-to,o gli _presla•lanoil brac- ~?!a~t~~~~~:~~f.e~!~ra~z~1f 1 ~1lda~~:~ il monopolio detl'istrwione e dell'educa– zione. In cambio di questi ser-viz.fla Chie– sa so.stene1:a le monarchie ordinando al fede)i di ubbidire ai padroni. Il signor\\lussolini e i suoi hanno so– gnato di subordinare la Ciliesa alla poten– z.a fascista, e di sen•ittene, dando denaro e soddisfazioni, ~rando di avere aiuti, al- ~!n~ff~;~;2:ci~fa at~(t;~e~!i:!~d:ri~ Ma il .,duce o ha l'ambizione di dare al "suo• ·eoncol'dalo lo stesso carallere che :Xapofeoneimpre.:;se a q-Jello del 1802. ., :Egli aU.r,buisce al fascismo le virtù d'una specie di religione nuon, ouella del- lo Stato dh•inizzato.:, • fin~ 0 ~ e:;e~i~~~ We~~~. °i~i!~~3:fo~ non vuol diseutere l'idea che l'insegnamen– !.:;. debba soffrire l'Impronta di un altro dogma, e rnole cbe l'insegnamento reli– fil030 cattolico sia sorveglfato e contro!- ,~;oaii•rf~;fe3 1::;~~~ra~dienza cieca e passi- a I due contraenti non si inlendono che f:J!'r1:i~: 0 a e~~r~~~ 0 :ed}a~~bb:~~g;: piare Il dlvorzi9. ,, Il giornale belga riproduce., brani della ~~1:~~c! l'}~~::;~ 1 :~c~~~iaa~!~!:: te-, che nessun cattolico ohe ha cura dei suoi doveri può sottoscrivere s;mza metter· si contro il legittimo e infallibile rappre– sentante .di dio. Come mai alcuni confra– telli callolici, la cui sincerità non è dub– bia, arrivano a sposare [Lloro attaccamen– to alla Santa Secle e .la loro ammirazione pel Bonaparte romano ? :a tica italiana (fasci.ala) ha commesso un ~~ 0 sia~r~;e:~t:~~ ~~~~~fa d~e~~!: sa.rvi le vacanze estiw?. Dopo un soggior– no di quattro settimane si misero in Yiag- f~ 0 Ji<>ifzl! ?tte::j!ée~::t~1:~cfu1 ~~U:ifé chill!e nelle priJioni locali, poi le tra– sportò nele prl~1oni. di Trieste dove ri– masero undici giorni in mezzo a ladre, o– micide e trafficanti di. cocaina. La loro domanda di informare il con– sole di Germania di '.\Iilanodelrarre3to non fu presa in considerazione. Fu soltanto quando arri\'arono a mettersi in rapporto Cf!i. l?ro pa.renti di Berlino che furono pos– s1b1h passi per ottenere la loro liberazio,.. ne. Le autorità italiane (fascl!!tc) non voi: lero dare nessuna spiegazione dell'arresto delle due signore. E non presentarono nes– sun_ascusa e non offrirono nessuna ripa– razione. n Attendiamo che Il giornale fa;,cisfa di Alessandr:a d'F;gilto... domandi ristiluzio– ne del regime capitolare nell'Italia fascista. ftaJi!313f 1 bu~n~~Jr f v~~l~o $1=0;;~~ La Yecchia generazione ricorda abbastanza per mette,e in dubbio que:ste asserzioni. )lussolini si sforza dunque di di.~tru~ere quesle ePE.sienella mente dei giovani, al– {er:?ndo i -libri di testo obbligatori nelle :u;,~;i; 0 e s1 1l'~!;°~:~d:a,1r:n~ ~:~ 1~= cominciale, con la marcia su Roma, nel– !'ottobre 1922. Solo i libri di tal sorta sono autorizzati ; tutti zii altri ispirati alle idee del .passato sono banditi o mandati al rogo. • Non riesco a CatJ!re perchè i corri– spondenti dei giornali in Ualia continuino a c~fare la stampa italiana come un riflesso del!a pubblica opinione. :XonYi sono che diversi ,·er3iooi del bollettino ufficiale._ « Paritcolari sulle ruberie sono su.s.sur– rali di bocca in bocca. E,,..~berzi e facezie sull'appetito dei faseisti si !anno sentire appena si tro,·ano riunite poche persone sicure. Tutto questo non Yien mai scritto e tanto meno stampalo ; ma forma un ele– mento impòrta.,te della vHa sociale. • Lo ste;;so Mu.s:solini non sfugge a}!o spirito dei romani e dei milanesi... "Poehi leggono i giornali. Un giornale basta per ventiquattro ore, tanto si asso- fc:fl!~~~ :il t~~i edfift:!ìte co°!;r:~ due. La maggior parte di questi giornali è ~~t~z~d~~~~ 1 :u, 5 ;~~;m~~ia!!tI lg;~ redaLt.orihanno ingrosato le fila dei di.soc– cupaU. lo ho riceYuto richieste patetiche di denaro da parte di giornalisti, puri fa– scisti ... Come aHegramente molti di essi avevano organizzat.o qualche anno fa la di– sl!'UZiOne<!eUe tipografie e dei locali di redazione dei giornali ~ democratici ,, ! . "Si possono nali come la S(a il .\fallino una , nali europei, I bertà, ma ia voce è la voce del dittatore. Essi sono stati venduti per !orza al re– gime, ed i loro vecchi proprietari, diretta– ri e redattori vanno raminghi sulla terra . f~rffkc~:;, I\ ;;re::~tra ~~i~a/ s~!: do f~3pressione del duce per ciò che ri– guarda la direzione di quella c·eg!i chia– ma a rorohestra della stampa 11 ~ di cui egli stesso è il direttore. ,a: L'orchestra esalta tutto quel che egli di.ceo !a e tutto quello che i suoi se!"Vitori fanno o dicono. Appena uno di loro cade in disgrazia, è sepoito sollo il silenzio dopo qualche attacco 2.=saiaspro, ma i parlico- 1ari delle sue malefatte non son messi in luce. Tullo ciò cbe polrebbe diminuir~ il prestigio del duce. è bandito. a: A leggere tutti questi lunghi panegi– rici. si penserebbe ~he tutti quel che fa il fascismo non abbia mai. avuto prece– denti.• Il BECCO GIALLO continua a covSl'°el'uovo perchè na&ca il pul• cino. Il lieto evento si annunzia prc~o. Sarà maschio ? Sarà fem• mina? STORIE D'EMIGRANTI La turpe pratica degli ostaggi Nell"incbiesta pubblicala nel Pelit Pari.– sie~ Henri Béraud racconta questo episo– dio fascista ; "'l:'n italiano residente in Francia, un ~i~~!~~~ Wa~!~ 1 ~n 6 .i!Wo~ ~/~~C:{f !~ un aJlro. Durante l'estate l'italiano fece ammirare ai $UOi il bel paese. Poi ritornò in Francia. Tullo andò bene fino alla fron– tiera. Qui un personaggio inalleso sorse ~~aft:!i~r:: J~e~~n~f: i~af';}:~fulf:.e~~:sr~ !rancese e que.sto figlio 4i france.se • ap- -parlene,,.ano - dice,,.a l'uomo in camicia nera - allo Slato italiano" e, dunque, do– vevano restare in Italia. E bisogno ubbi– dire. li solo padre fu autorizzato a passare la frontiera. "Parecchi mesi passarono. L'italiano ri- f:~Ta!a ~a!~rj, O~f,~!n 1 t! srg;;;;taaln s~~ eon3olato tu(t i l documenti ~ tutte le spie– gazioni cbe gli richiesero. !'ieli'aprile scor– so, fu inlormato - e nessun motivo ac– compagnava l'informazione - che sua ma- fi 1 1~ y8 ./u!~~l{1~e~~~i:·a::i f !lf;;~~. 1 ! ; nato il secohdo. "Per chiarire bene questo affare biso– gna dire che l'ilal !2.no, stabilito in Fran– cia dall"armistizio, non si occupava afffal– to di politica. Non era ne fascjsla nè anti– fascista. La misura che lo colpi,·a non ao– parleneva alle rappre$aglie _esercitate coll.– tro i « fuorll3cili ,.. ~ Bisogna dire che. l'italiano non si sco– raggiò ? La famiglia di sua rnogiie, dispe– rata, molliplicava i passi, face,·a agire le•– zi. Finalmente la direzione generale degli !lalianl all'estero rispose alla nostra am– basciata. sollicitala. che a: la lettera di ri- ••••-•••••••••••••••••••••••••- ~~l:~ 0 l1~!if:t~~~ d::t sjt~\!ri.S:t!:t! 1 ~:n; I fascisti a Barcellona {:~rn:t;~}\i;eftoesJ!u~aiJ~~~td::~ f11;;, infine, si voleva dare al nostro rappresen– tante a Roma J'as3icurazione che una nuo– Ya domanda, redatta secondo le regole, sa– rebbe stata accolta. In modo che fra qual– che settimana, dopo un anno di morta!P.. preoP.cupazione, l'italiano potrà abbraccfa– ra sua moglie e conoscere suo figlio ; fra qualche settimana una famiglia france~e r.i,,.edrà la figlia e i nipolini. " • '\J zio~inr~s~ir:.u~i~rcf:~o;~:ol~e~I( ~~;~ \ lini ; <1 Dividiamo ~li itahani in. tre cale– rie : gli indifferenl! che restano m casa ad I r attendere ; quelli che sjmpatizzar:i-oxe! fa- K sc!.smoe che possono girare fuori d Itaha; , ,,(; ~!:\ !~~i~~1~:~~~~-noslri nemiei «i ';-, ~ \ ra~Je ~u~~~~ta~~tTuli1 crn~i:z~t i~o~éi cr._i ?i~~i ~o~fc~l~till!fir~i i~er~~fr:/~e ~~it~l loro dovere è di ritornare in Italià. Trat– tenere una sposa e dei fanciulli è mezzo che i fascisti adoperano ,·olentieri, come i , . .I boJ3e1;yicbi; mezzo che. senza dubbio - ~fa ~rdale u_npo quest.i c:.fom ! spinge parecchi emigranti a prendere J~ çon un~ g!Drnata cos, beJ!a vogliono sen- strad_a~e! ritor~o, .qu:rndonon ~i.~~nge ai lire se 910,·e{daHa Voce di Catalogna.), '-i~~;_o!i ecce~s1 d.! furore e at dispera- Zt."'RIGO, settembre. - La !luc;ca Ga;z.etta. di Zurigo - che non è un o:gano • ro.ssoa - ha pubi>Hcato il 19 settembre un arti– colo nel quale denuncia la poJitica fasci- ~~;tt~ ~fint:ri~oflrn::~~~i :e! p~~~~! d'Italia sulla s,•iuera. "':\'oi YogHamo dire - dic~ il giornale n:i=zero - che que:!to irnmiEChiarsi co– stantemente degli organi di stampa ita– liani (fascisti) negli affari ticin!!Ei, che, per noi, sono affari svizzeri, comincia a di\·entare pesante. E' contrario alle eccel– lenti relazioni ufficiali che l'[talia e la S;.;z:rera mantengono. Leggendo la stampa italiana (fascista) più attentamente si nota che numerosi ma– Jumori provengono da una concezione di- ;;::r;~~: ! ~:~:c~~u~r:rsai;.e ~~ no, ID principio avversari irriducibili del fascismo, e ciò pro,·oca ranUpaLia per il nuo"o Teg!me italiano e simpatia per tutti i suoi avversari. Ciò com~rta una posi– zione spinosa per i fasci.sh in !svizzera. E da ciò gli incidenti ripetuti. fra. i quali J'affare della Sierre non è che un anello della lunga catena. Questo affare di Sierre -ha precisamente dimostrato con quale T~rva straordina– ria debbono essere accolte le notizie di per-secuzioni contro i fascisti. Guardando dal lato svizzero si vedra che l'origine del :~~~n~ nf~!nèt.eafiJll?~~~~t~è a~t:g; ~1ft:;:::i Jt~f~~~~.st?V~1ff~f. :i l: s~~·::a dil!'~~:n;i:r~~;t~hi: J~j:~tt:a troppo volentieri che nH gode dell'ospita– jità e!Yet.ica. Xoi ticinesi, zurigbesi, di Berna o di Gi– nevra, noi cittadini S\'izzeri pensiamo che si attribuisce l'Italia fascista in mo– do troppo rumoroso la pai'te - e si ri– Yendica anche la funzione - di ·tutore della italianità del Canton Ticino. Forse noi non prenderemmo la eosa sul serio se non ricordassimo bene l'attivrtà sovversiva d·un L'llili:OColombi, dell'Adula, della Bon– tempi, ecc.. che agli occhi di tutti gli sviz– zeti neo sono i tradullori dell'ooinione ti– cinese, ma i traditori della loro· patria ; il Ticino. ~oi non possiamo comprendete che s~creda si; dl?vc_rosodifendere e incorag– giare le az1on1d1 questa ~ente che, in un caeo simile, in Italia fasCJsta non potreb– ·bero lavorate un'ora. n La misurala prosa del giornale di Zu.."igo dimostra che anc_hegli organi di stampa più moderati della Svizzera non pos.::ono tmand~f.!1dC~~~ 0 d:~~oi:.":p:~~e f~: vamente impressiOMfa pei: Ja campagna provocaioria fascista. Fa!Iifa, col m!serrimo tentativo dei Riz– zoli, smascherato dagli antifasci.:ti di Gi– nevra, la turpe campagna della slamoa lit.– loria che fabbricava aggressioni colltro i Iascisl i per montare l'incidente, la stampa del "~uce » i~cominci~ la _n~ov~ ca~pa– gna <11rredent1sta 11, I c1Uadm1sv1zzer1do– mandano che le provocazioni fa..~iste ces– sino~e organi moderati come qaello di Zu- ~fTi~~~: l~::v:~ist:~i;c~~df!o~: do visibile ... Una nota redazionale della .Vuova G~– zetta di Zurigo in calce all'articolo ripro– dotto, inoltre rileYa latte le inesattezze e sciocchezze. pubbHcale da que11'asino del sigtlo!' Cornelio Di ~farro, ex segretario dei !asci ali'~luo, sul Popolo d'Italia:. E u.a episodio intere:as:nte risulfa da questa nota. L'3rticoli3ta rileva certi concalenamerf– li di fatti, come quello che presidenl& della Società palatina, editrice dell'Arch.i– vio storie<, della Sviuera italiana è il si– garo Parini, segretario dei !asci all'estero ~ fu!:f: :;n~aT~!i~~~ 0 :n:t!n!':o ~~~:1s~~~ golare quanto i retroscena dell'annunciato quotidiano il Mattino, dietro il quale sta il !ignor Antonio Scanziani in llilano. men• tre il giOl'naleYerrebbe fondato e finanziato da per.::ona a scopo di reclame commer– ciale." II Maaino, come i rios!ri Jettori ricor– deranno. è il giomale fascista ohe que!l.o signor Scanziani, agente del regime-, sta mettendo !U nel Canton Ticino. Vogliouo strappare acche i Sgli allemadri Un giornale belga, le cui simpatie pel fascismo sono conosciule, racconta : <1 Si sa che l'llali2. ò dh 1 entata se,·eris– sima nel regolare l'emi;razione. !\on si f:~,~iU~llèl\~l?~\~i~d~fnt~ 0 ;a,~n~?~t la lroppo lontano; una francese viveva maritalmente io Francia con un italiano, dal quale aveva avuto quattro figli. lin bel giorno l'italiano si reca nel suo paese, ~~r~~!feq~1t;n;aambf!~\ ~ir c~~er,~~~o~ era sposalo in Italia e non vuol .saperne più dell'unione con Ja francese. La quale vuol ripartire. ma la poliz.ia ordina che i :t~ir:1°i~~n~ 1 :.n~ P;;~:ineco;co?}t~ ~a eh! non ha il diritto di riconoscere i figli avuti con Ja doryna c~n la quale conviveva, - sono considerati come appartenenti alla Italia!• Manifestazione antifascista nel Canadà In data Oel 23 settembre. l'Ageniia Reu– ter ha pubblicato da Toronto : • Cna riunione organizzata dal Yice con– sole fascista d'Italia, iniziando una cam– pagna per iscrivere gli ex combattenti italiani nel fasci.5mo, ha provocato disor– dini. La polizia è intervenuta e ha e5e– guito arresti. Gli avversari del fascismo r:n;~~~peed~~~~ ~\~ c;~g1~1 h~~1!~ 1taflana che hanno sosfituita con una in– gle:se, gridando : ~ :'\oi siamo dei canadesi e non fascisti. • • - La . propaganda fO$CiAta oll't&fero va compiendo dei danni enurmi diventando u_n'opcra di .rna;;.fonol~=o~ion'e degli ita– hant. Quuti eJ: combattenti, durant'! Ll guerra, errrn venuti in Italia, anche $P,11;a avere obblighi. Oggi lacerano una ban– diera·ilaliana, perchè 11c;n riconoscono piil. la _lf!ro .bandiera. in quella dove due stem.– r,u ~ndicano gli oppre_s~c,ri, la r;ergogna di Italia. E - u la notu:1a della Reuler e e– satta nei suoi particol!Jri,...... si dicono "'ca· nadesi "· • ,t~l j,~~!~~- amaro tiella propaganda fa&ci- (legli ~lati Unit~ ~'America per raceo– glicrc mille - e glt italiani son milioni _ italiani da CQndurrc a Roma P"• rendere omaggio al "'duce" gli agenti 1tuci1li han– no dov'f_~o !acimo_lare. i peUeqrini fra i natur:1-11 .... 41_1.~1 amertcn~t e J. renitenti di le– va, o.t qualt - purclu: rendcuero 011wggio al "duce" - il faui&mo aveva pr'Ome.tso il condoM della pena. E q~esti • figlt d'Italia 11 corùiu,:e in giro, da fr1pile a R<Jmo., dantj.o ardine o.i (Jic,;– ~;;~::~tfamburare la 1-·Mila. dei pellegrini c~x PH.OVOCA Un perchè italiano accoltellato non vuole essere fascista :-i'A."l'CY, 2-t setterr>.hre.- Nella vicina Li-1 rapente f~eisla. .::i precipfia .rul nostro a-€ verdun era an-ivalo, una settimana la, un m1eo P..lo cotpisee con quattro co!tellate .. certo Spe;"Onia_ Eugen!o. Era rimasto a Xan_- u ferito. sebbene graveme~te colpit(!.- ~~~~n: iff~ro, ~:-~:i~~~~,;~Lit~ i g:a~ a'ì1·o~=e ~is~::~. dai gendarnu. per L?Verdun, doYe si era messo a javo- __ rare. . . Qul!sta t la e-rorv.u:a mo.nlUltoci 'da Xancv . Appe_n;~rrwato a :i;.,1yerdun, que.sto Spe- NaturamlenJ.e t butioni erranti di Pa,cci, ~i~t!, \?;~~fa,~d:r;r~!J>..~[!f: 3 3ef ~~= ~!r"tt~r::n~u:t~;, ":irv,itr:r:r~{l!!f!~ ~~~~t;i~~i~~ f!!'i~ 0 i~~::ier~i ~=?::s~r:'31:!if:i'!if: 0f!:n1'lì~'iJf1 ! ~~ a fare.il s~ulo alla c:romana.~ .al aduee:, pre-tentJJrci come cmUfo.tto dell'anti{<Uci– e al httor,o. La Pr:opaganda d1 questo -:1- nno:, una rina di Le Cannet nella. quale gente. non f~ proseliti e a:_llora lo Spegoma non c'entra a/{atfo la pcliti,:a (come è di– ca!M!a !~g1sfro.. Pe;- dtma.sl.ra~ !a ~~ mo,trai(J), 11,;;n parleranno di que&to yro-– : 1t.ahan1ta ~ ~h! d1. una ~rovme1a g1a t;_oi:_atcre e a~coltetator~ fa.tcilta .. E 1!',i't n~ d~f>1.~~~ _1!ll 1 io~~duì!~~: gu~~:iu~~iti ~7Z;J;[:[~c} 1 &z: 0 :;~::iaf:J1: .,tf:~w;:: t::_ • pa.no ~1 ,•• ,see1t1dal fasci(!_per Ja propa- rito di Jtn no8lro amie-0, al quale marufiamo ~r!a s~~ azd~tkfr:'t~~~~~~- _al!e ore 21, ~'f:%e~rio dj, pna pronta e wmpleja guari• }:,b~~~~,~~~~ 1 ~ 1 fuftt1~~to~d1:ii~nf~; Ma a!Jbiamo beltJ! il Oi_ritlo tli ~rt!_ fa.scisti, tutti debbono ritornar& Jn Italia drr.;e_ Z! vuole arntare_. alle P!ot;OCtU.wn_t accompagnati dalle camicie nere, le quali, quotifiw •. ne,. al_ le c.alunn.ie, alle dif{mna:.tom~ metlerann!) a posto questi ., lazzaroni n di alle._•~iur1e_, allo. lµ7P! opera ili (!,!ltn" dt francesi. Si trova nel-caffè un i3Critlo alla Pf}lzz_iafa,culif ,che d'!71nO /alze tn{lJNTl.a– sez1one italiana della Lega dei Diritti dei- :wm _aU~ ~<,~,:;~ fq,,cul!'- 1)e! qtten.ere i;:– l'l:omo, Domenico B?es.san, il quale, direl- $puùiçm, di !lalwm .anllfa.t~h; ~ mt:"' tamente inveslito dal propagandista. ab- &era!Jile P7!Jli.ca degli O&!?(Jr,~ e: dei rwiUi, sburgico-fa...~ista, :risponde che non andrà al!b.uzm_o ! 18fl(l-!'!J ~ol ptu cwile. _contegM in Italia fino a quando il regime fasvist.a di ito~, ~pzti dt un ~a~e amu:o e cM_ terra incatenala Ja nazione. ho.nno fiduc!o. nelle /.e99r,. d_i quuto pa.f!ae, L'absburgico patrioltone strepita e urla, a, quale a/fida1W la prote-:;;ume laro. dicendo che a.nche il Bre.ssan, YOlente 1J Ora &i aggiungono {,e coltellate. Dopo gli nolente diventerà fascista, e intima agli ~tlentati misterio•i e i 7apJiolfi che fanno jtaliani presl?nti di andare al consolato per 1 prav_ocaw,-i mi boUctttni fascUti, eeco ali, avere i biglietti ferroviari per l'Italia. or,enh acc:olt~Ualo-ri per terrori::;.ore i tw◄ Ne nasce un. diYerbio, il bollente !~cista &tri amici latorat1JTi. • • si p~nde due schiaffi ~ li! cosa fln,isc.eIl. 1Yoi vopl~mo sperare, tu-(tar;ia., che le Tutti crede.vano che I ~1o~e dell age:ate pror:occwni quc;tidiane .siano anMtate e provO""...alore !os~ armai finita, _smascbe- che ~a le!Jge francese alla ~ i: affidata rata la s~ quahla di fa!-=ooperaio. . la difesa dei liberi cittadmi toglia tenu re~d~e '!1 g~~~taJ~~i. ~~:11:~~~t: ~r!,;u~~~if,'f j~~~,1.9"~:!r~C:~~:, era a letto, vorn1(ando mmaccre e mgm.r1e, g!onio, incitano e armano la mano. ·-------------------------------■■------------------------------· PROPAGANDA ALL'ESTERO Squadre sportive fuci!te che provocano e le prettdono in Argentina BuE..xos--4.iaEs, seftembre. - n ruclsmo st3. a\·Yelenando anche !e gare sporti.,.e.Tutti gli anni, da ogni parte del mondo, arrivano qui ~~f:m!~~~hio/e~li c~~1fule•~Jr=n~ ~ Gliaffarivanno bene in Italia L'antica Società Anonima Cotonificio Veneziano. con sede in Venezia, col capi– tale di 50 milioni, aveva i 9uoi titoli quo– tati con perfetta sicurezza fino a ieri co– me que1J1 di un impiego di famiglia. Eb– bene, anche qu!?Slasocietà perde 15.174.420 e M centesimi per l'esercizio 1928. Ma tut– to ,,.a benone n~lla peni::ola ! Un fallimento di 5 milioni E' stalo dichiarato il fallimento della Socie!à Anonima G. B. Bianchi, a )filino. Que&!.aSocietà controllava numeros~ sta– bilimenti di Jan!flcio. Il pas.::i\'Oè di 8 !!l!– lioni di lire. La domanda di fallimento nre;;.enlala dal– lo stesso amministratore delegato. G. B. Bianchi. attribuisce il dissesto a cOndizio– ni particolari dell'azienda ed alle condi– zioni generali circa l'andamento òeiria– du.stria dei tessili. Si vede cbe la crisi è... in via di ri==o- luzione. - Le millirnlerie lasc sle ~elMarocco Gli '?ntusia.smi ridicoli di ~iusso!ini per J"ammi.ssioBedi· alcuni funzionari italiani nella gestione degli interessi internazioilali al )!arocco, ha potuto ben essere condi..,isa da funzionari stessi che Yi banno trovato la prebenda, ma la verità ,,-era sta neile cifre della nostra partecipazione agli ~am– bii commercialf con quel pae.se : ecco la graduatoria : Partecipazione defia Francia .. • delrlnghillerra . degli Stati Cniti , tl,,fl';;if! 0 .::::: Al disoUo de! ~Jgio ! 62.8! ¼ 10;94 % 6.65 1/,. 2.78 ¼ 2,32 % Versamento di rate ! !! 0 ~ta~~ ~ ~~1~ 0 i~:ra ia~~ di ~c~den- ;a, il versamento alla Ban.:.adi !ngbi!t~rra m Londra della !omma. di lire sterline 2.125.000 a titolo di pagarnenlo dell'oUava rata dovuta per l'e.slinz!one del debilo di guerra dell'Il.ali; ver!8 !a Gran ~relagna. » Ottava rata d1 2.fa0.000 sterline. Come dimenticare che nelle oonferenze 1i2~fffa1·lneti1re~%gici 0 !~~:r6rfe~~al~ cancellazione del nostro debito e che !'im- ~i'!-5~,~~~{~~k:~;t~\c}lie~~~~d?° man-. Niente dolcezze Cn decri;to fascis!,1 ordi,._adi non concedere ?iiiJ "!!eenz'! a pt: raperlura di past!c:=e:ie !n .Wll;. (Bastano I gran past!cd !irscis!i.} I.;nregime du:a e !lero eome il tas.:kilanon puo per-mettere elle g!! !t.::H.ani5i a.bbandon!!l.o a!le dolcezz.edeJ!'! pasticcerie. Dehbo!locon. 5ervar-ela boe~ amara. Il processo contro il comm. Rossi e Conven90 .se~ "di.scu.ssione Che le bombe __ non ponono c?si~uire, in tempi normati: ~n me::;o d a.;;ume socù1lisla. .\fa quanao un. governo, sia repubblica– no o_m_onarchico, t:i ·per.seguila o vi geUa fuon él'Jlla ~egge e dell'umanila, oh f, allo.a_ non b1..so9na. maledire la t:iolen:;;a che TlSf!O~dc ~Ila i;iolenza, anche se fa delle t:1.ll1me mnocenli. lfoi dobbiamo comprendere, dobbia– m<, spiegare il faUo. Biso9na dire che la ~olpa i: del got:erno : quando si semina del i;enlo, si race<,glie tempesla. ,. BE~ITO ~fl:"S::OLL'\ì, in Lotta di Cltus~ comrr~tl~~n~~a:~ ! ei~U~~~~~i==mbi

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