la Libertà - anno III - n. 31 - 4 agosto 1929

Il marciume littorio La, mangianza. deigerarchi Glialfarldel '' podestà " dl Milano e i prestitiamerlcanl La Commissione (l'inchiesta nominala per esaminare le acouse lanciale da Fari– nacci contro l'ex podosLàdi Milano, ,u ile– putalo ,, Belloni, lavora per... metlere tut– to a tacere. Il µrimo rlsullato di una com-– missione d'inchiesta fascisltt - li prJmo è l'ultimo - è quello di !otrocare lo scan- ~~\~-.;11f~ed~~~~~t! 1 fa 0 f,J :n:h~.i fei ~~~~ 0 ·c~~~u1:~eyr pc a,ci'Wafl:~'g 1~!fa 3 j; tempo contro le alte gerarchie che man– giano a quattro palmenti. lat~ <i~,r:rce!:r;~;c~~I iN!!!~-s;~;'aadai~ ~{~~~ 0 : J.;P.fti:!!~\!l~S-i:, 3 d~!l-1 J~~ d 0 c è Ponti, Panzarnsn o Be!Jonf- " il più furbo e navigato 11. Cosi- diceva Il Regime Fa– sciltf! del)'i 1 luglio - 11 si vleno a sfatare ~~d~rgci~dd1~:~a~~i~ t ~:1~ f p1~ 1 ~,~~o s~~ prima. e qualche amico - che questo ar- ~~:reah;-p~~t~fl Jf i~~d3i~~o o~~:;~lPo~ veri noi che nbblamo dei conf1da rend!!re, cr:1111.pre1i. ql'ell' {lcl famigerato pre11ito a– mcricMo In Il u depulalo ,.-Bellonl, n questa allusione alla mangianza littoria nel prestito ameri– cano, rispose intimando precise o.trerma– zloni "quel tanto che basll a. le;'lltimare wla querela di diffamnzlonecon la più am- ~~S~~~~1d! a;;talO ~ ri~11b~!n~~s::Vi!; che il giornalismo è controllato dalle alle gerarchie. La conseguenza logica.dl queste pedale fraterne fra i due "gerarch i n in concor– renza, doveva essere, in un regime che guarda con commisern.zioncsdegnos~ agli scandali delle allre nazioui, la pubblicità de~1e~l•~J:lt~1 I Pf:e~~~r:l~a pl~cediffama- Zione uso guelle Torre-Scalera-Impero, in regime fascista non vanno avanti ; sarebbe 1;esposizionedi lutto il marciume. Ed ec– co cho li signor Fnrinacci rl~ponde a Bel– Ioni che•per quanto riguarda 11 prestito a– mericano manda il memoriale al a duce n, •• Contemporanearn1mte fiUI Secolo-Sera 1l « deputato n .Belionl.tuttavia, contrattacca e accusa Il n deputalo 11 Farinacci di ser– virsi della sua posizionopolitica per II l'abl- ~~~~i~~~~t ~~ri~tt:r wi:::~ri~ 1 8neì1e r~;~~= dovo l'abilllà rorense pas,:a in seconda li– nea di fronte a corti privilegi o a certe si\~a~:~ \~~~~~! :Jt~\ti'!.bS~p;ia. l'on. Bclloni che noi esereiliamo la professione con assoluta signorilità e eorretlezza (!). Egli, per esempio, se si trovasc;e a Cre– mona, avrebbe ratto l'incetta dello cause, cosl come ha fatto a ~Ulano l'incetta delle cariche nel consigli d'amministrazione. 11 E Se ba difeso Il Xumerati, Roberto, lo ha tallo per « conoscere i rapporti pecu– niari di Wallcr Numerati con alcuni amici politici dell'on. Belloni ». clif :~~sr:~~ be~~p~i~t~; n!T 1 ~ 0 ~R~i: mente aveS5imoparlalo del preslilo ame– ricano e av.essimoratto conosecere ai con– tribuenti milanesi le offerte della Banca Blair e C. {lettera 4 aprile 192.7) e quelle della nosll"3,non cerlo amica, Banca Com. merciaie {lellera.3 aprile 1927) e 1o aves– simo .coorronlata con 1econdizio ni of ferte, P-da'5~(t~.te,dalla DiJlon Rea1d e O.di ~ew •1~'l'ìtt~ì~~;d"t,1/l ~~.~ . al!erinav:l!"i'o OeJfe menzogne) senza dubbio i mì~r::te~~~b:~v~~'!'Wfn Via San Yi(- lore dove egli ha Il suo maestoso palazzo (lulli aanno che qualche anno ta era dispe– rato eome noi) e lo avrebbero fischiato so– noramente. Comevede l'on. Belloni non vo– gliamo alludere a qucslioni amministra– tive, che non sempre possono essere ri– solto "eccellentemente 11 ; noi vogliamo al– ludere al disastroso contratto da lui stipu– lato a nome del comune con coloro che ave- ~,~~ 1:J~~';'!~ato una società per la net- La polemica, come si vede, lncomin– oJ.ava. a riprodurre almeno una delle cento ~e~~~ c~~oi~~\~~cj: ! l~~~~=~~i ~!Jl~~i~ ma contro tutta la banda fascista ehe finirà anche col vendere Il Duomo. Le II alte,, gerarchie romane furono im– pressionato dalle pedate fraterno dei ge– rarchi in concorrenza per affari, e intima– rono il silenzio assoluto. Anche certi ilt– lacchi misteriosis.simi°delgiornale delude– putato 11 Farinacci contro il a Credito Ita– liano• cessarono per incanto e per met– tere una bella pielra pesante su questo af– fare carico di pericoli ru nominala la Com– mi.!1-sione d'inchiesta che... esaminerà valu– terà, _giudicherà(e metterà tutto a taCere ...) E l giornali hanno ricevuto l'ordine di non.parlare a.ssolulamentedi questo stç,ria. 11•regime fascista non può aprire nep– pure la valvola di slcurezzn; non può buL– inre a mare uno della banda per tentare di sah·are la uave. Non ipuò: se si comincia con uno v.leneruori una concatenazione dl ruberie, dilapidazioni, responsabilità, com– plicità tali che tutto il r~ime è compro– mes::operchè il regime tutto è ratto di rro– de e mangianza. ~a bilinguità abolita aBolzano JJ Popolo U'Italia del 24 Juilio pubblica : "Il podestà di Bolzano, IO conformità agli ordini rice,·uti dalla n. Prefettura, ha pubblicato un manifesto, col quale ren– de noto che, poichè dal primo ottobre prossimo nelle scuole elementari del Co– mune l'insegnamento viene Impartito e– ~Jusivamente in lin~ua ltalian.a, tutti i (~b~~fi, st ~~ra~~-li~i,i~~dJC~~i~~lòhs:~~~ 1 ::r8!: orar1 1 e, in genere,8fu1uele scritte o leg– gende comunque dirC'lteo de,;tinate al pub– blico, anche se concernenti interessi pri– vati, dovranno, d'ora inanzi, essere redatte csclusl\•amente in lingua Italiana, a nonna 19!t '!i.fif1V1J 3cf $~~/lµ~eJ~11! 8 ;\~!~~~!~ Tridentina. Entro il giorno t• novembre p. v. a cura e spese degli inlerc,isati, do\'ranno essere cancellale o sostituite tulle le scritte at– tualn:ienle es~tentl, redatte in lingua le– de~a. Con questa disposizione. che conclude in r,erretla legalità.1ldecreto Guadagnini sul- e~o~~~~ iljadc~lir~e~;f~iir:j,de:c~~a~f~ da Bolzano, e la ci~tà.ripulita dalle nume– rose l~ggendee scrllte m lingua straniera si presenterà qual'è veramente : italiana. • IL PANE u ~~J'e°~:~~o'f!i{::in~o~a /a~~~': 0 cg!u~: :1"3cia ff;/~f;~g.ieJ;o;:::i;::: !ii~~lfJi'à~ Jire 2 al chilo, ovvero franchi 2,GÒal chilo Le 1c;ioni di Torino dello. Fedcra;io,1c pan(Rc'ltrici fasci1t.n. comunica i we:;i del pttne fallo con forwtt bu ona : in forme di 300 !1ranuni lirF" 2'.30 al chilograrq.mo - 3 frgrtchi..al c/lila ctrca. - ui fe>rme pic i;ole lir. 2,50 - oltre. 3 frattdti.. LA LIBERTA L' assassinio dell'equo trattamento Dipl mazia fascista Alla Confederazione nazionale fascista dei trasporti terreslri o delln navigazione Interna il presidente on. Corrado Marchi ha prospettato le condizioni economiche delle aziende. Pare che sotto il ::egnodella più «compiuta. relicità 11 siano dolori. "So nel i !124 ~ ha dello il Marohi - il passivo delle imprese ferro-tranviarie s\,lpcrava, nel suo complesso, o secondo accertamenti urfloiall, i 21 milioni di lire, la situazione alla fine del 1.928ò ben lungi dall'essere contorlanle in quanto la mag– gior parte delle aziende ha esercizi defi– cilnrl." Il giro della frase contorto b ratto per tacere la cifra del passivo, che dal i92.i al 1928 deve essere aumentata in modo... cho noo sl deve dire in pubblico. Nulla di più. ridicolo di coteste confeslloni con. reti– cen:a, cui coslringe il regime. . Le cose non marciano tra le compagni~ ferro-tranvinrle, malgrado ohe a i treni cnmminano 11. Lo si può crede.re._Lacrisi economica ha per primo effel~od1 scema– re la circolazione delle... merci, e, po! ~o– che dei viagginlori, cho'non hanno piu m– l eresse a viaggiare per raccoma~arle n clienti 5empre più rari, evanesoenh e sem- pri, ";,~~--~0 5 ~~1~~re Il restringlm~nto del traffico ferro-tranviario con le cifre del proLesli e dei, fallimenti cho vanno allo stelle. Questo sta.lo 01 cose ~ ha eonressalo il gerarca ) !archi - è dovulo 3; cau~o com– plesse ed alla perdurante_ contra.::.tone del tr~~iii~ il rimedio ? Dove lo si tro,:3 ? 11 presidenle ò.ella Conrederazione nazionale rascisla dei tr3-!iporllnon esita a jndiGarll. Ci yuole un'altra buona stangata ~ne maestranze e precisamente la soppressio– ne degli ultimi miserandi avanzi della tn– mos_a1egge democratica dell'equo tratta– mento del personale, una delle po~h~ ve– ramente belle e buone leg~i s~e;1al_1 del regime liberale, già ridotta ai m101m1 ler– mini. Questa aspirazione di assa~sl~lo si e– sprime dnl presidenlo i';larch1 ~n questa rorma reltilcsca. Cl Questo stato d1fallo do– vuto a cause complesse e alla perduran– te contrazione di traffico, non può es~ere trascurato in una realistica v~l~t.a~1one legislativa e sindacale delle co~dri1001ge– nerali delle aziende private d1 trasporto, senza conseguenza per la loro ,tessa esi– !leoz.a. n Yoi non oapite bene questo linguag– gio sibillino insinua.torio servil.e, che bi~– scica e non dice ? \ oi non capito co!~ si– gnifichi "la realistica valut~z1one legisla– tiva e sindacale delle cond1zloni generali delle aiionde privale di trasporlo " ? Eb– bene, ti segretario generale della Con~e.– derazione, dolt. 'frevlsan, è venuto a chJa– rire e a completare Il discorso del suo pre– sidente con una relazione, unluralmente, dettagliata, circa le trattative in corso e– i!perite d;JJlaConfederazionepadronale (be– nemerita) dei trasporli in seno alla sotto– commissione fnterministeriale ((ate atten– zione a non perdervi nella foresta buro- cratica sindacale)",nominata (la sottocom– missione) por lo studio del coordinamento tra la lcfl{Ja ii ndacale e la leq(Je per l'equo traltam,:,nto. A.ve.le capito, finalmente ? :'\'ella fitta, o scura !e lva. burocratica sin– dacale, I~ conrederatione padronale dei trasporti fa appello per un "coordina,,, mento" tra la legge sindacale e la legge per l'equo trattamento. In lingua povera ò una levata di scudi contro gli Interessi del personale, legali _u all'equo trattamen– to n - diebiarato questo comjl;incompati~ bile con gli interessi. Ecco un altro atle'nfafo ..--.e felino - contro gli addetti alla categoria dei Javo– ralori dei tra.sporti. E~so riuscirà certamente. Chi ricorda la legge sull'.,quo lrallamento non si stu– pirà cho il rascljmo ne voglia dispcrdero ~:Ya 10 in,·e~~if1~oJ~T!~io~:rr~~ 6~~tee~f~~ due rappresentanti padronali e duo ope– rai, Insieme col rappresentanti di lutti i ministeri Interessati, gli interessi delle parli o quelle del pubblico. Era In vera collaborazione integrata dal pubblico consumatore. Lo Stato regolava lo pro– prio concessioni agll imprenditori in rap. porto all'equa conchiusione dei patti di lavoro, cho es.soguarenliva come guaren– tivo. le tarif!e e le condizioni di esercizio per il pubblico, affinchè questo non di– ventasse il capro espiatorio dello contese tra operai e imprenditori. Di tullo ciò non resta più nulla. Il « coor– dinamento 11 tra la legge sindacale e l'e– qu._o trattamento che lo aziende dimondano ha due scopi ben precisi. Primo. Avere mo.nolibera aul personale e sul pubblico. Secondo: liberarsi di quel diritto di. controllo sulle aziendo che la legge dell'equo di trattamento portava e che aveva avuto a suo tempo ~ensazlo'nali applicazioni, come quando si scoprl che una Società che mostrava del bilanci In deficit, lo poteva rare perchò divergeva i 1>ropricapllell e le proprie rendile in al– tre Imprese... ruori del Regno ! Sempre pa– trioltl, quei signori. )lo gli industriali e Mussolini e la Carla del Lavoro proscrivono il controllo sulle aziende per aboliro H quale essi ha'nno ratto... Ja rivoluzione fascista l Mussolini, a cui non bisogna mal chie– dere una coerenza di dotl1'ina, ha procla– mato : 1Y11lla fuori dello Stato, nicntit con– tro lo Stato, poi ha elevato il diritto-do. vere dell'Iniziativa degli imprenditori flno al più ajlsoluto dispotismo nelle aziende, tanto da dare lo sfratto ad ogni forma di controllo, sia di Stato (come era con requo lraltamcnlo), sia ("Jlle maestranze (controllo di fabbrica) come adesso si vorrebbe coi fiduciari. Ora la Conrederazione dei trasporli po– trà. moneLlzzareliberamente contro il per– sonale, contro Il pubblico e contro lo Stalo concedente i deficit dello sue aziende. Principalmente gli effetti della crisi nel– rindustria del trasporli debbono ricadere tutli sulle povere spalle dei lavoratori, ca– pri espiatori di ogni sciagura e di ogni danno procedente dalla follia che sgover– na l'llalla sollo il eeg'nodel Littorio. I governi Italiani prefascisll. ac– cettando un punto di vista più liberale, avevano tolto il dualismo ohe prima esi– ste,·a rra. carriera diplomattca e consolare formando una. categoria unica e sç,ppri– mcndo quel lanto df censo obbligatorio che era prima richiesto a coloro che intrapren– devano la carriera diplomatica. Coloro che avevano abbraccia(o la car– riera consolare potevano salire la ::caladi– plomatica anehe !e non .erano nobili e ricchi. Ma. if governo delrilalia nuova, ~em– pre pronto a dare laute pagnotte agli spo– stali cronici, non risparmiò neanche la op.rri('radiplomnlica o eome ha crealo mi– ,nistri di St;ilo DoVecchi e De Bono e con– siglieri di Stato ~-Uchel!noBianchi e Lupi, eo~\hn lmprovvl$0todiplomallel per I qua– JJ è stato tllolo suffieiente l'iivere diretto una ~quadro.In unti-spedizione punli\'a con re)allvi assa$sinl!. E fu oroata cosi nell'aprile 1927,al nuo- ;~f~~itcf \~~;i~,~~rl 0 n~~\!fla~i~;:1~~- tori e nuovi con$oli generali. llastianini, bombardato <in •egrerario dei {~~: ~'J:i~:r~o~Ì~~f o~?~1if~o a!l'1:~c~~i e poichè il c11.ldo 11.fricanomal $i adotfnva all'epidormlde doll'.eccollenzo,Bnstlanini fu vromosso ambaseialflre a Lisbona. Quali i meriti eccelsi di questo gran– d'uomo? Fra i tanti ne ricordiamo due : la le,g~eda.,lui fnlla vota~e sulla. sn~zionn– liz1.az1ono dt coloro che riescono a rLparare all"oslero e relali'\'o sequcslro di beni In Italia - leS'8'enon più applicala visto che giovava solo a faro nppreztare I sistemi bar.bari dPI governo fascista .- e l'a"ere dati al Dumini, l'assasèino di )falteotli, d!eci mila lire. ~er venire ?- fare lo Fran– cia: una spedmone punll1va con Putato Ylcla e compagni. Venne poscia.nominalo console generole il povero Piero, quello che ci guarda - di– co Jul - di tremila metri dì allezza dove è riuscito a piantare la sua mangiatola di Direttore Generale delle Scuole Italiane al– l'eslero, ci che permette a cote.!ltoem1'rilo somaro dl girare continuamente tutto il mondo a spese del popolo italiano al quale ~~cg~!!/;~fi!fa \ ~tz!~i~!a~f~ 1 ac~:z~o~: cosidetta segrel-eria generale del raeci al– l'eStero. Che diplomatico fino quel povero Piero ! Xon scopri a Belgrado che i Serbi sono ex nemici e che la guerra fu voluta dalla Ser– bia co1llro quella povera e pacifiuima Au– stri(' absburgica 1 Poi venne P~drat7.l 4 qualohe altro, ma quelli che si prcsenlano come i m igliori, i plù puri cnmploni della nuova.ed ecoolsa diplomazia fascista, ~ono Indiscutib ilmen– te Capanni e B~rduzzi. . .. Di Ilalo Capanni ei siamo spesso occu– pali ma 1'occa111one ci ò propizia per ricor• fai~" drhJu~~~~u~~l~~s~ ~\ 1 d~!ffn8toi\n° 0 t~~t alti di squadrlsmo. ar:i!! 0 ~~iiù~r,;~~~j~f;:,~b!~c;~f 0 bi'o::nt~~ su questo cc gerarca» e ricordarono che tu ip Arg,mlinn dal 1.911al HH4 rivendendo cartoline illustrate con predominanza di quelle pornografiche. Ro~°f~ JJ~ ~~egg,,~ 1; J\~~i;::, ;~~glfu~~ •••••••••••••••••••••••••--•••------•------•-•••••••••--••--•-•• gotenente di quel delinquente di Tullio 'famburlni. " f ed • e '' pa~~P 0 si,·~;::~~fa d;lr ra/s; 1:: 0 ·di~~t>.1t~a~ I u c1ar1 - ~w;ec1~ 0 i;ad~e~lll~~:o;·r~~1l! 1ec"l'e~::li~~ .\lelallurglca, di quella delle Art i Grafiche, della Cusa Jlutuo Soccono di 1\.ifredi,tut- La situazione giuridica del lavorafori J gli operai della pro,·incia di )Jilano, che in Italia col regime cosidet~os.i~dacalesi I imrostò _laque~tion_e, dofo. il co~gresa:o (!) g,u~~:f.~~ii~ng~:à~g~t~!{ii~'~t't'r~~E!r; ~~e cr~~:;! 0 n~fi~~ ~~~~~~~~u-;,i:~~~ fa n;:;i: di tamburri ogni giorno s1annuoziauo dei slione è finita nei labirinti tenebrosi, im. nuovi contralti collettivi di lovoro. Chi J)ehelrablli del Comilalo intersindacale, ~i i!f:~: \!!tPr~ic;: 1 ~~~?d~ftf~~a~orc~: ~Pc~,si 1~i~~~11fle~1f!~e~~.p~e~ g ~~u 8 nrr;[ o materiale per l'uso che l'imprenditore che non dicono nullo., sulla razionalizza– fa del cont:atto, non ha che questa via : zlone induc:triale, sul contralti di lavoro, Rivolgersi con un esposto al suo siJ?,da- c~c., ~a ch_e!'on_ n!3 ha ancora eme~so calo ; questo tenta le vie della cone1lla- circa I flducmr1,rinnando da una rlun10- zione ; se questa non riesce, solo allora ne all'altra la decisione. ~.~ff1~~~o J!.~!: 1 ~'fil:e1~~~~a:agJ~;';~oi~1~ diE~rnuz~~ac~i~~~afi~ ti~~a r~~p~:~~~r: f::r~i~!nl~ten!f 0 fra\\~~~ 51 1:e~u~siT~n:a~ 1~e~e~~~I~ j~nf~1;~:1i~!°~~i•c:ricourd~tf. 8 d~t ~a;';,et~!fat~ tt::~~~~o d! :ris~\~~lt~ !jP~~ ~fn~r:!;~ 1~, 01~~~.:viCcc~e~a1lr~ 01 ~~~r~! 1 s~! altro impiego. La cauaa casca, senza mal trapelare che le masse lavoratrici oramai essere stata non diremo giudicata, ma hanno piena consapevolez1.adella situa– neppure Istituita. Dinil!(IO di. !Jiustilia ziono loro fatta dal fascismo, che li abban– flagrante. di cui il solo ad approfittare è dona al dispotismo ed all'arbitrio padro– rimprenditore. Agii operai non resta che nale. contro il ~uale non hanno pratica– mormorare contro gli industriali _chenon mente neppur piu il mezzodi ricorrere al stanno al patti. Questi se la ridono. I magistrato - a cagione della legalizzazio- d~~~f~i v~t~~~~ 1 ~t 11 pl~on~fr;;di~l PJel r: ::!E~~7!fgg/~ig~i~~~:;t; 0 r~;.::: 0 !r :r~= fo~~g Jei;bo~~h!:!:~; ;:s:~,afr 0 Ma1~ 1 ci~ ~;a~On P!fed! :;:l~at~~~!'de.~r~r:~l~}~~~i~ sa conllnua. nari go,·crnativl e industriali hanno in– Dallie dnlli,i "sindacali operai• han- terme a tirare per I• lunghe,ossiaa non no ratta una pensata : concludere mal. u Qui ci vogliono - hanno detto - I ~essun stupore quindi che anche cole- fiduciari di fabbrica 11 )la che fiduciari ? sto modesto reclamo del fiduciario (fasci- f ;gu~~::~b~leN~o~~;~ee~ai~!~~iia? d~ 1 !~t~~ ~!~s1ta~z~~r~:· ;~:as!a:g:t~l\f!s~f:1ta~~!1: nomla nel feroce totalitario accentra- sia del fascio, assuma la significazione pri– mento rascic;l.a ... Fiduciari eletti dal Fa- col<>9ica di un di~peralo malcontento. i-cio,come traUi di unione Lr?- li fascio e D'altra parte. gli industriali forti dello ~ot~!i'i!~·du~1~~j!isde~ fa~\~~ 0 0, ~~mf{oe~ :~~t:, d1~f' ndoelta 1 n~~e~~~~~ :n:f~e rdi tesi, del sindac~to fascista, che è la s~ssa non essere intransigenti. La loro intransi– cosa, sono destinali a tenero In relazione genza ha due punte, quella che manifesta- ~\e~3:~c~~~a~~el')~~~~~a~a:~t~l.e 1i 0 re1;~: ~~'pg~i~1r':ielritfr3~f{{; 0f:1~':~~• fhe: ia:?~~~i ramento, ecc.. e riferiscono sulle violazio- ma che si può .;:ntuire: li fiduciario è uÒ nl c~trat~uall. ~ieote - ~i pro~es~a - altro n fascista 11 che si introduce a con– rht_? r1cnrd1le anllche comm~mm, f11. fab- !rollare in fabrica. Contro!la l'azienda per brrca ~el reo tetl!POche gli operai erano quello_eh~ concerne i palt1 di lavoro degli un po meno scb1aYi. operai. lla può controllare l'o.zienda an- Ma.anche in quesll termini cosl... fasci- che per conto del regime, come un sorve- f~ 1 a~l~:~fi~t~i r~~i!~~~~~ld~reerfl\i~ci:~ip~ial~~ep~f~-~ic~i eq~~~1~· ~,i~a~co~~ro:i td~i di fabbrica, essi grldnno. :\'o! \'ogliamo es- fiduc1_ar1_{? qu_el.Jn che. p~obabifmente allar– serc padroni In casa noslra ; padroni asso- ma d1p1u gli rndustr1all, ben sapendo essi Iuli della in!ziati\'a e dello svolgimento i privilegi che il fascismo è nato per induslrialP e della disciplina nell'officina. asc;fcuroreal capitale sopra i.I lavoro. Pro– Questi rurono i patti per cui abbiamo aiu- babpmente ò la seconda posizione che ri– tato il fac;eismo: pcrchè ci liberasse di bad1~cela soisczi~ne politica della cla~se ~~la~~t~llis::}r1~i?p!itJ Jrr:i!~~o 1 i~~ !~~s~~i:!~:lic~a~~~~~;~ ~f~!ft~~br~e~e~: doni, per J'abolizione delle commissioni pre. quella che anim.adi più la resistenza ~n~i"°c;tf e~ir;:s~e~~ t~ss1orb~rf~~tl i: onrt ~:~Ir"i~t. 1 ◊i~rri!fe ~~n c:S~~ aver degli' def n~stri sindaca.li coi sindacati de_ifavo- Sono co~e che in Italia nesspno dice rator1. Og -nlquestion e deve esi=erediscussa pcrchè nessuno osa dirle. ){a noi abbiamo da slndac.ati a sindacati. Xoi non conogc_la- ~·inluil<_i. _che fid1,c{nri per (iduci1Jri, gli mo~fl •~naolo lavoratore della fabbr1~a. mdustr1a1L,coslrett1 a scPghere e liberi ~1ll3.SOH01 ~ora ba dello : « In fabbrica ~ella loro scelta, preferirebbero scegliere non deve "!'•lere che una 1ola ocrorch{a, 11 regime di una volta, quando le commis– quella. tecmca. e non 6i de,._'r.1117mmeno par- sioni di fabbrica difendevano l~alrncnte Je ~re dl fiduciari. 11 ~eco ti regime di di- maestranze, sollevanoo soltanto le que– r1llo(?) co.nvenuto: '\'onlo la~ceremomano- stioni serie, eliminando subito le fantatti– mettere. !'\o~VOfh~motrovarci a disr~t~- che dei frequenti brontoloni atrelli da r~ c_onun f1duc1ar10 che per_es=ere f1du- mania. di per.=eruzione, e, né! controllo c1ar10del smd.~cato(o.vvero:~=ta del fasci<?) portavano la lealtà elìminante ogni spio– si prei=en~a l!mdu~tr1ale!tn_golocome r1- 1:anio al servi zio d i e~tranei, vuoi che ros– nsllto d1 un autorità. pubblica. Ciò 1.Pd~- s1:ro c~n.corr ~n.ll . di industria o emis.:ari ;;~~~d:a n 1o;t~~bb~}~~~tti~' l\\d:~~~e'~~~ ~~fo~.:t1tipohtlCI o agenti di polizia O del cho rautorità gera,·chiccz d~lla fabbrica. In- Checchesla di ciò fl=slamo ·1 t fatti., c~i ;ub e~se_re,chi deve e_~sereil ror~e segna un punlo di svoltaid~ 0 ~!rm~' flduc1ar10• Il f!11Silore_. ,per abilita e pe~ sindacalo fascista. Lr1dubbiamentenÙi c~ dl..clphna, deill opPra1• E come e~so s1 troviamo di fronte ad una situazione che lrover~bbe d~ fronte al_ copo-squadr~. 0 si ya minando. con una separazione iù capo-:1~a~lo . E come s1 troverebbe l 10- nella del capitale e del lavoro in Ilaria dustr1a e • . . Diet:o quc~ta faccenda dei fiduciari di U contra.sto - per quello che s1 rndo- fabrica mug'zhia sordamente la ma 5 ca "a– vri,a. facilJ:nente - è d1venlato ardente, criflcata, tradita. malcontenta. E gli indu– qlJ,ll.:.l ,•lote.n.f.oDopo 11 Coagr-e~so (?) de- :;triali non sembrano avere nescuo. iole• ~\.a~t1r1!(;,;~s:o~:~~°mt~jq~aiio:,~~e~iE.an- Nel maggio del 1921, Spartaco La\'ognlnl, frO\'andosl solo in ufficio, veniva assassi– nalo barbaramenll!. I ferocis!imi briganli 5pin.sero fl loro riluttante clni~mo al puoto di mettere, raer,:r~r 1 !lt~~a s~g~~~g~i~1 ~e~~Ybdr i~~ affermarono chB il Capanni era alla testa di guella banda di assassini. Una notte a Firenze, in Yia Lorenzo il )lagniflco ru trucidato sulruscio della pro– pria abitazione, il ragioniere Cicelli e le prjme persone che accorsero al rumor,. degli spari. ;i.trermarono categoricamente f/m~:efo~·Jl~ofi~~ofi!f,!~• p~c;:;to allo vil- Le denunzie furono cosl precise che il commissario dl polizia ne reoe formale r~foo:J~ a/e~gst 1 ~r~r~~~d•i•J:;~lg:Oinc ,m- th diamine ! Se Capanni era l'assa!!ino non lo era per fini ,,~ionali 1 Non vi è una legge fascista, fascisli~sima. che co– pre e proteg-goquesta masnada di delin– quenti? E chi ha dlmentlcalo tutli gli altri ter– ribili misfatti dei quaJl il Capanni si è re– so responsabile ia Toscana? Degno rappresentanlo del fascismo a Buenos .\1res dove vivono trecento mila italiani.llalo Capanniha indomlo l'uni– forme del... diplomatico improvvisato ma ha tenuto - corno in piena Camera rac– coma.ndbGrandi - In camicia nera. Di lui se ne raccontano ancora delJe ca– rine laggiù : li pugilato a Buenos Aires ed il relativo arresto prO\'Visoriodel signor console·fascista da parte della polizia lo– cale. E poi, più modesto di Barduzzl, due bombe! )t"elluglio dello scorso anno una bomba ad allo esplosivo scoppiava nel sottosuolo del consolato italiano di Buenos ,\lres uc– cidendo sei persone e ferendone trentotto. Il signor console Capanni rimaneva mi- d~t'~~jf.~iJltai~:~~~ ~erogr~~si:reil ~~~~~~ locale, Atellra, un·a1Lrabomba - addo– mesticata - scoppian, causando lievi dan– ni materiali. Si ricorda ancora Il Lelegramqiamin11.c– ciosissimo del Capanni ciò che non va)so atraUo a fare i;coprlre I colpevoli rrn ie tante per.sane denunziate dal iifnor con- ~~~~ ~~j di~~f!~:~fei~~no1:n~e~i~go~~~~ le indagini, in certi ambienti. non era pos– s•bilc fari~ date le usanze diplomallche cho non prevedonoconsoligenerali con la men– talila e... repidermide del Capanni. Pe:-ò fu :alto sentire al sismor console di smetterla con scherzi di ciltivo genere che costano la vita a tanll disgrazia! i in– nocl!nl i e non ~,:,mpre tanno ollenere il Li– folo di "can,ole coronioso » fino ad ora ~~ re::se, nes::una volonlà di placarla, non a– ve'ndo nes:;un inlerese e nessuna volontà di rendere un altro servizio al fasci:;mo. sc:.'eti8 éido~ac~d~~l~o:~ei~/s:z~ean~el~b!~:i~ il ramoso Comitato intersindacale sulla ~!~~ioan:n~~~1~f~c~~~i·1;ios!a:I!f1! 1 Jfi~~~~ ~~~:01~d\ 0 ~:11a as~~~~a 1 ~e 0 tffm~~~~ enl~t~~1g?~ Jia aveva preparato I lettori al grande re– sponso. Invece non ,·enne fUf)rinulla. Xon sembra che il Comitato intersindacale si sia più. riunito. O se si è riunito, non l'ha ~1~%i s;~M>tcl 1 u~wr7;~~~nf~It:li~ar~1 t!~~ ufficioso d~lle ra11ionidi una parte e del– l'altra : questo rias,:;untofu riprodotto da molli giornali. )Ifa il Comitato intersinda- ~:~i' n!ll!fien~?: e 1_~e~~e;~tt~.eco!'~au;\~iin~ ria tacita degli industriali ? I FALSI Un delitto ... " antifascista" Nel numero _del rn dicembre il Tevere, organo della direzione della. Polizia rascl– sl~ (duemiJa._lirc al giorno di sussidio) pub– b!Joava: u On operaio italiano e fascilla ma,saerato al confiru: franco-luuembur– gheu. (~opo poch~giorni, sempre in pri– ma p~ma, pubblicava (20 dicembre) 11/ delittt ddl'antifo1eismo - [;na bomba con– .tro il giornale italiano di Tunisi. » E ora gli stessi fafcisli di Tunisi hanno ottenuto l'nllonlanamento deJ gran consoleBarduzzi perchè era ormai conosciuto da tutti JÌ dinamitardo...) • La.Libertà S\'entò subito questo delitto politico; csislcva l'assassinio, disgrazia– tamente, ma dovuto a r:igioni intime e lo assassinato era un antifascista. )la tulli i bollettini littori, seguendo la traccia del bollettino della polizia, mantarono il "mas– sacro n al confine rranco-lus~emburghe:;c, eome hanno im·entato altri "deJiUi dello antifascismo n. A parecchi mesi di distanza gli smrmo– rnli compilatori do! bollettini fascisti non pensano più alla favola. turpe del u mns– sacro d_elfnscisla n e raccontano, in data n luglio (llPQimc Fa1ci1tn. fS luglio 1920) la II IJevecondanna a un italiano» che uc– cise in Francia il suo compatriota .-\me– deo Cocchi.Il povero Cocchi era stato uc– cl o da un cerlo Tro yau, am ante della. di lui moglie.Questaera stata.la versione data dal_la Ub~rtil qu~1;1 do I bollet tini della po– lizia degli agenti provocatori fece pubbli– care la notizia del "ma,.sacro del fa~ci– sta 11, ma la II stampa,. littoda continuò nella speculazione. A pochi mesf di distanza non ha ricor– dalo più la speculazione fatta sul delitto e fresca ~rescadd, col resoconto d('Jproee::::;o, la , ers1onegiusta:.. Ed eccocome si Inventano i ci delitll an– ~~:i~~~i,, P. come si !o opera. di pro\·o- 4 AGOSTO 1929 = seguito delle r ste di Odessa :XeJla Stampa Qel 24 luglio ~i legge qu~ sfa cronaca del signqr Pietro Ses!ai V~J.lU[Q da :\fosca. a Roma insieme agli aviatori sovietici: , 11 Appena il nero aer'?P!ano sovie;ico h3 atterrato, la folla. gli s1 ° serral~ .rn!ornq. acclamando, I1 primo a sc~n~re. e 11 e~O.e"' raie Zarzar i~eLtore dcliAviazione c1v1!Q ~~n~~ 3 :~~rll!~o~l~~s~ts. d1_n13~~bo~ s~~~t"i e sorrisi da una parte e dall'altra. I rus~i si trovano tra volti amiol_un_po' c,ome m ;~i!o 11 ! 0 li~~do~csee~~tf 0 ~a~lf~ 1 1°J{ Y{:~:;~ po si incammina.alla volta..del. ristor.1_?te. Qui \'engono offerti ai ~~s1 d_e1 .rtnfre:..oh.f e lii scambiano i saluti urfle1a)1. re~o't!: 0 ;:it/~rzc~m~~n~~ir~!ll{~!il~~~~; ~:~:· J~1f•~t1::r:i!a~i~•iÌ~ 1 '!e~ilf1~~;,a,d~ il benvenuto aff.4.li dei Soveit, ~ offr_ea~l.1 aviatori r11s: si una l ieto. 8 cordiale os1utall~a durante Il loro soggiorno a noma, in ri– cordo delle eccoglionze.simpn.tlche che glf aviatori Italiani o I g1ornallsLI hanno n– ,·uto e. OdeS-8a.Gli rispondo Il .gcne~ale ~:~~arare:d~~~~~d~:r!t~~n~~Ie~~~1e[.ta~~t~ ~~~ r:~~~~e~t1~~cs;~i;ri~~~~&;~~~~I~ volando sul terrllorio ilalhino. SI dichiara lieto ò.i etrlngere nuov;i.mentoal mano al valoroso generale Balbo, che tant{I.parte ~u~~i~•-~,~~~i~.Li~~mi!tl~~~fi'o 6 1t:R!~~ ~g: ~fb1r~~rleaW!l~t~fsi!sao':i\'fttii:.arsh~~~; accennand oalla Copp a ScJrneider,au~ran– do,1. anzi dicendo.si !!curo cho rnvrn::lone d'Italia dl n ancora u na volLa prova. della. ::::nfl,a~~~jt,:rw· ~~~~;~~1~1r:\·g1gi~~;~ri~ Poco dopo, l'on. B.ilbo hn accompagna{Q con la sun automobile I due piloti ru~si verso noma. A bordo dello. ,;tessa.macobi..: na &nllva anche rambasolalore russo, L'np ... ft%i~c~~n:l~o'f:: i 0 t{fotlaf~~~~1fa~}!f;~1 russi Gromov e Rouuenor, mecoanlco. Ha. uno velocità di circn duecenlo ehilomslrl Bll'ora e un pl11fouddi qualfromlla t:netri~ J\. bordo deJl'apparecchio hanno preso po... slo, oltre al piloti. le scguent-iper!on~; Il tr,~eraJ:,~tr;r:n~5t~~~1c~c:J·~r~;~ 1~~ac~: gelschi; i llornalistl G:irrl il quale Ju ~~~~c! ~~r fo~1~. J~alt~f!~t ~T1aa°ft~a:J~ organo del partito bolscC'vico ; Goll'manri i~~:1,zn~~~dn/3:rj:ro~~~e~~~l~~;i\ilj~~ flnorr car!caturistn _drUe llveatia, e iJ di.1 rettore d1 una soc1età di aeronautica oi...– ,·ile. D Il Cbrricre dr.ila Sera del 26 luglio ha pubblicato le seguenti dichiarazioni del u senerale u Balbo : 11 Ln mhsiono russa.- ha dichiarato Bai.. ho - ha 11\Ulola cortesln di inviare al g~c~olu~hl 1 Pe~i:\~t'"rr::er~ 1 ri~i~,~-l~;J~~e~!~J del governo Il quale, acconrliscenden(!o 1'!.I foro desiderio, l'ha i-1ccyufa iera sero. a ~i~ 1 t ~'!J~~~~f s~ 1 il~_i:i~r.'l 0 nidr/~fint 1 l.' 1 L~ 0 f.;: sita ol duce_ ha a,•ulo carall€'rfl di cordiale intimità. av1alorln. li due,. si è lnleree.1;ato delle fa:;i dP.I volo da Mosca a Roma d,.J_. l'apparecchio dei motori e delle o'Va.nit– zllzionl~n\'Je(icheavlnlorle o <,j è poi con– gedato col ,:aiuto romano ol quale ~bbiamo r{Jposlo salulantlo rommuunente t1on 1ol- f!::~ 0 .J;~,~i ci1t::!::n:;c1(}1°R~6tu~nfaf;·~ :~~ 0 ;g~~"~:1n::iiJf ~ r:::. ru,si, ma afltJire, rerl~e~~r1~~~~?:siCi~ 1 r~ ~nl*J!c~f. 01 t-::,~¾~ dell'equ1pa~10 d.i Ali Soui,.licht mi hanno f ~::r~~~fa l~~ir: 1 1~,~~ ~:11~~~~~ 1 }~ f.iJW;~ uno d1 c~~imi dichiarava di nvel' avuto oc– co~ione d1 conoscc:c Lenin, Kemal, Pilsud– ~kt e molli u.omln,di Stato di quasto ulti– mo dl'Cennto,ma di non aver mal :\VUtoJa st>nsuzionodi Corzne di slmpat.ia c:hesca- ;~;~;-~emf~~a dPc1J~0 i~1~\àb/~~adri~c~Pr~nJ~ ~r~:i:1~gmg~me si possa morire per un u ~at_uralme~te- hn concluso l'on. Balbo - S!mlil ~lch1arazionlhanno acceso nuovi ;~~~g11!~',:i ti~f 1~i 1 ~1~t!;~1enon sl spegne-. La minutaglia deaU organetti di Mo,1ea 1tri!lc~à,_ a coma11d(J, contro di noi, colpe– volt di rilevare fatti e/te l'Humanité e altri Ot'(J(mi u!{iciaU dei Sovieti ai guardano bc11e dal mccontarc. Sono '!ate. « invenzioni 11 le accaglien~ entusiastiche delle autorità sovietiche ...,.. non del popol-0 runo - agli «avieri• 'il( Balbo? E perchè i giornali. JOIJietici _,. la Pravda, le Isvestia, o ,n.aoari l'HumanlU - non 1mcnli1eono i fogli fa1ai1(i inveca di lacere 1 • Il 11ercltò è 1emplice: i redattori 'della. Pravda ao,w andati a Iloma a f'tllftulre la visita a Balbo. (1\'cppure wi rigo l'Hu~ manité di queata vi1ita. Oh! ,if.en :.io elo– quente.') Jla ora e/te i redattori della Pi•avda ,o◄ no a Roma - erano fra quelli che 1aluta.., t:a110 cc romanamente ,. 1 - potranno al-1. mc,_,o, ,mentire i racconti fatti dai ";wr- 11al1sll n fa1cibti che ltamio fatto oli onori d~ ca.fa a~ aiornali1ti ,ovictici, pilotati dol 11gnor Pietro ScSta, corri1porulentc della :~~;~~si:d:.i negime Fascista da Mosca, E it si(Jnor Sefla ,a fare co.sl bene Oli onori dl ca.sa che nello 1teuo numero del– la Sta mpa d!Jt:C - datata da Roma ,_ raccontat:a la Cljntinua;ion,: 'delle fe.stc a;. Odeua - scriveva da J/otca: • • 1 < La forza della.Russia dei SovieLè sen- ~•i~i('~o{!e r/:rdW~z~e?,~rci;.~~eit~i~~~e:;ri~- 1; mlnace:1aalla fronli,cra siberiana ___.:, s1 parla d1 scontri sulle rive dell'·\mur al c~nfi~ecolla.)fongolia.- sembran0 minac– cia vive cd 1mminenti, come se si trattas- d~u~elo;:n~rc fe~br::'ecn~. d~gg~nl~~t~am;1v: !'animn del popolo è tutta protesa ve'rso !1 nemico, che non è solo quello cine~e rncombent-csull~ prov_incledell'Asia rieÒ- 11 ~!~.~Ì ~:prr:tt~~op~~gr~~~~o~[ 1 ~h!°~f~ ~~fti"l"!~;;i~~e su .tutto le frontiere e su Il 1i9~or Se,sa, fa1cista, vitol lottara ;;;:;·~i;; capitaU,mo anglo1auo11e. (E t I rcdatto~i della Pravda, a braccetto con Balb?, t;O(lll?no l.ottare contro it faaciJmo. . Gli operQ..t, eccitali. oqni (Jiorno contro t (◄ trad1ton del proletariato,, e gli « al– leai~ clt:lla borghe1ia i, at·ranno compre.so !;;t;.s::l 1 :,a~~:~. si lotta per ••• la diJtqtura

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