la Libertà - anno III - n. 30 - 28 luglio 1929

1 XL :l\lXAH.C:XU:I.Y.l:E x...rrTOH.XO Il fascismo della primissima ora continua la inesorabile marcia verso le regie prigioni Il comm. Pietro 'Belli e un altro giornalista fascista arrestati per ricatto ai danni di un industriale fascista :çeJ numero scorso la Libertù., in una fascislc. bulla per aria ba-racca e buralli– corrJspondenza da 'frieste, notava la pre- ni, ne fa. una delle sue, insornm~ come senza del commendatore Piero Belli fra le quando minacciò di andare all'estero e fe- j~au:ar~}te;l:~~n~ 00 afa;~ac:a!S:rsbe~f~; ~ ii ~~f; .. ~,~~~1~s~~~/(d~::li~~!~ svoltesi da Trieste a Zara sotto la presi- sci"mo strano e a doppio effello...) <lenza del segretario del partilo fascista. Di fronte al dilemma l'u alta gerarchia» ~ella corrispondenza trieslina si diceva : cho proteggo,-n il comme:idatorç B~l_li~o- « La be1lissima fesb non poteva non es- vova scegliere. E fu sacr1ncato 11 p1u p1c– s:erecomplelatn dalle.gite dì et ex mutilati u colo, il ser,,o, lo strumento adoperato spes– faseisli come dice il Piccolo forse ironica- so dal et duco u per ~e ~uç azioni,. il «_fe 4 mente - e « legionari ll trentini non tulti dele i> fascista del pr1m1ss1mor:i~c10 mila– legionari e non tutti t~nlini. nese. ma che conta c~me serv_1lu.mentre m; ~r1~~~1/1;o~~is~;(1 «J:riii:~." i::1~ti1 ~-~idr;:;~~?o~~~ilaf~~~ ~~S~li ~~~~i~= "camerata » Piero Belli, che oggi stampa mente da Roma, do,·e, nella bilancia, il pe- ~~!st:~!~:1c1,fucfuoslt~1:oG~; 1~~ ~l~eadgg~ ;~s~e!'!~ros:;idl\~~~~~i~VC\'a avuto un vuol saperne di proleggcrc proprio tul~i i BiSognava fnr tncere una voce: quella giornali fascisLi, o che ieri fu conoscm- che, a scopo ricattatori~, poteva ill_ust!"rc ~i~i'r~ ~~co~~e!}! 1 ~c:!~~n~~l~ae~e~~~~= ~~lj~ì~~fu~fr~~r~.~-C II fasciste e patriottwhe ~~l~a~~~~e;~~~hi~b~ ~va:~o ~br:~~~~f~ Chi è il comm. P. Belli gran patriota fascista era stato al servizio Il signor Piero Belli ru uno dei <t tasc1.st1 fl~l regio o imperi;,_tgovernator~ a.~sbur- della primissuna orn -o riuntLISI a Piazza g1co.per. tnre u~ oiornal~--- a~L.,t?hano e San Sepolcro per fondare I tasct dt com– l~t!mo_ni3!e net processi pohtic1 contro battimento. Fu una delle lance spezzale g\ ~~~ ~aluralmenle, dellà _comiUm e di x~nii~ 9Muii~ 1j~i•s6~/ifef;~!f:::0° dopo partecrp~ alla.b,lla_fesla. orator_iadel 1e a:e: il ·discorso' 3eua stata di Leonida Bisso– ratta ».:,egretar10, m. t'?11,_rnée d1 ropagan lati un gruppo di repubblicani fondò la da bellica_per la·:· d1_v1s1one del a _tort_a. » Itali·a del Popolo e impegnò una vh·acissi– .. Dopo cmqu~ giorni dalla pub!:Jhc~io~e ma olemica contro )tussolini e il tasci– cl~ques~a.eorr1~~n~enz~ ~lla ?~ertu a.- smoPche allora cerca,·a di na..~ondere res– r!vano I bollellm1 htt~r1 1quah c1_ annun_- sen{a nazionalista dietro un programma de– z1ano COJ'.1- un coi:numcato Stc(am che 11 magogico :Yussolini, inchiodato da precise c~m. Piero Belli ~ stalo arre.st_atoa 'I"~- rivet.fziolli del foglio repubblicano - al rmo percbè_ 111 p:_esom_ fl~le ~icatlo d~ - ate risposa con una querela che non eb~ la s~mll'.!ad1iSa.000 lire a1 danm della dil- ~ il logico svolgimento in Tribunale per- la ~u~~ 1 ~.,~~·un ?llro dei ~7 fondatori d~l I ch~rai\~S:~--B~fi';1~iiSLN~m-;;reini~rl~el\~ :_: rasoio 1Lallanod1 combalhment~ entra m fl1 Quadrùifo _ ratto dal Popolo d'Italia, gal~ra per ~alo çomune. Oramai una ror_- settimanalmente, per cercare di diffamare fiss~!Daschiera d1 co_lof?cb~ fondarono il O in'"''iuriaro li uomini dell'Italia del Po~ mo~1me1~li;> cJ:ie cc snhò I Unila» sono ~elle olo O direltn ~a Cipriano Facchinetli- r~1e pNg1ou1.Yo ne. sono_ancora a piede P 11 •titolo del libello mussoliniano - il lib~o, è vero, ma la, St(!ria non è ancora nundivio _ era stato scelto, diceva il suo llm!a o non è detta_l ul_L'!°aparol~- ; dire~loro "· in omaggio al iprimo esperi- e entreranno tutti. Diciamo t1ttl1, mento squadrista, ~I quale il sig_norPiero "Il clamoroso ricatto J1 Po~l~ d~fi s~f~\~~T~t~u;rinF:~~c;i~ 0 ~~~= La pubblic~lone dei bollettini_lit.tori an- chi. arrestato dopo per chèqu,çs a vuoto...). nunzia elle è stato arrestato, ms1eme al Il primo esperimento squadrista fu fatto Belli. anche un certo Vincenzo Carano. I in Via )lercanli, al quadrivio di Piazza del iJue «erano a~5ai cono::ciuti a Torino. Il Duomo e questa impresa forn1 il titolo al Carauo aveva diretto per qualche tempo libello !allo dal Popolo d'Italia c affidato l'u?Ocio dell'.<1.ae11:ia Stefani di '.for~o "· alla firma« direltorialf' » della lancia spez– ;\'ila dispendiosa o brillante face..-ano I due zata. f~.!°f~is~~~ 8~~~~~\a~~t~a~i~~e1l~!ci~= nate. Que.:;logiornale iniziò una campali:na contro l'industriale Gualino, e trattative corsero fra industriale fascista e giornale fascista per mellere a tacere la campagna. giornalistica. I due domandarono mezzo milione ; poi ridussero la somma e final– mente l'accordo lu raggiunto sulla somma di lire i85.000, più un posto nella Snù, per H Carnno ; un po.:;lo « che si sarebbe limi– lalo M fallo di 1•illrare lo stipendio,,. Inol– tre il Carano, ;mlle i85.000 lire a\Tebbe prelevato 50 mila per sun •t mediazione,,. Col .11outotrucco dell'appuntamento e ~!ena ~~:~gl~n~e~l~t,l~~!si:ff~l~ :~!~~\~ nari app03'ilamente venuti dµ--Ronm. Fin qui la c.ronaca dei bollettini fa.scisti, che ci permeltcremo di COJnpletare. Due "patrioti " di fronte :Xrl n• 19 (20 giugno 1929) del Domani d"Italia yi erano ancora guallro colonne conlro Ja Sllia e contro il signor Gualino. )(a. le guallro colonne erano precedute da 11ue.sto ."cappello 11 : u Con gli articoli che seguono sospen– ùiruno le no.:;lreoperazi:mi di controll!) s=u)– lc, icc nde e sulle faccende della • Snia Vi– sco.sa» . : ~~s~::~~i:~e quello instauralo dal Fascismo nulla può passare inosservato, nu,~l~i~~~~~~i;iele~~~ 0 f! stati letti e se- guiti : attentamente. . . i< Qu~~l•Lpersuasione - che era m noi prima di osurc - h;i reso logica la nostra determinazione. « E ci ispil'a, ora, il criterio di una vo– lontaria inLerruzione delle oslilità ... in at– tesa delle naturali conseguenze. .PIERO BELLI.» Le... naturali con$eguenze del commen– datori' Piero Belli maturavano ... Xelle quattro colonno il giornalista ul– tra ra~ci~ta Belli esponeva i meriti ultra fa!Cisli dell'ioduslriale Gualino, dalle in– cette del catrè nel f9!8 alla seta artificiale e le operaiioni mirabolanti degli stabili– menti. li giornalisl:i «patriola ,. domanda .1e l'intervento del magi.strato ,,. . L'induslri3le "patl'iola" strepita e mi– naccia. ma tro,·a resistenza perchè il Belli è protetto in alto, tanto che nello stesso Domani d"Italia il commendatore direttore pubblica ill neretto questa straordinaria "dichiaraiionc » : 11 :\li risulta che alcuni scriteriati - in circolazione a Torino e in altri sili - V3D– no cianciando di non si sa quali protezioni cd 11 amicizie"',, sulle quali io vinci come ~ogliono rare al margine del benessere al– trui... i parassiti. «Awerto quesli signori - chiunque es– si sieo6 !... - che non intendo esere asfis– siato dal loro !umo. E potrei anche aggiun– gi>reche J?S~i mentiscono sapendo di men- tire. 111 ro ho un:i sola protezione : la mia one– .,tà : 1a mia onestà. che è, poi, la mia ieal- :J1:e~i~ i~u~1fihm~Ù ifasac~~n~~t!~U~~~eed antico. E se mi perme.tto tah·olta d1 dire quaJche amara , erilà, sdegnando i facili accomodamenti ai quali t3luni si adattano, non lo faccio, certo, per la mania stupida di sembrare un uomo di coraggio; lo fac– cio invece, perchè sento t)rotondamentc il mio dovere di cittadino e di giornnlista. Che ci sia chi scambia un atto di onestà ~e;~on e~;~0 rc~iii~ 0 ~~g~:rtf~~n~~~hs~u~!bt lr. )fa cbc ci sin chi si stu_plsccdi qualche mio gesto di personale indipendenza e pre- ~~~:r~ 1 ihoelef~0 ~~;t:~~~oct~l~a!~ ;Z,t1; costui che a guardare !e mi!! spa11e_ ~on u·è che il mio passalo d1 f3se1sta, rec1d1vo in atle~iamenli di Yolontario sacrificio. !.:heSÌPfo\~• a~~~t~uiug~a1i 0 i~apl~; fir~p;se~ ~egnamenlo in line~ semplicemente mo– rare - quando mi batto - sono i galan: tuomini di ogui età, razza e col~rc, s_pars1 e dispersi ovunque, O\'unque te.::~1moni del– l:l mia proverbiale indifferenza d.~ fronte -~I– le po!::ibilitll del succe~o o dell rn::ucce::::~. ~a;e~n~e(Jt~tfi•~r :i~~ t~:~}1tl~ de1~~~~elr::~~ cbn io .'-OllO arl'iH1lo nudo :illa mt!la ,,. "L'alta gerarchia" al bivio La «prott'zione,, era ve~- e ,·~dr~o. in "-·:i.suilo peI\:hl', e il « pa1t:1ota,~1nd':l:ot~ 1 : le preme a Jloma.: o gli .:1-1 l!')t;hedai pie i il camerata Piero Be.Ili_o~gl_1 "molla» P?,– .1eroli( giornali r:i~c1st1::5in11 ~h~ ~nan_zrn: to&u,, la ~ov\'enifonc 11 ptire-cotuc-1El1tuzt1>i1t Una "brillante carriera" Dn quPslo inizio il signor Piero Belli :!1~!~cR~cfat;~!-cv~~t 0 P olob~~!!ì'i~; d~;Ì~~i giornali fascisti, tu m~nd~lo a Trieste, e .-.Jivenne affidala la direzione del Popolo di Trieitc. organo raseisl:i degli armatori trie;:;lini. Quando In II marcia su Roma» consl'gnò il potere al a duce» chiamato dal re, il signor BP-lli!u insi~nilo della com– menda delln Corona d'Ilaha, con la ste.ssa infornata che ap~untò al petto del forni~ torc di areoplan1 imperiali n Francesco Giuseppe ~ grande patriota absl:>urgicoCa– ~,iglìoni il ~To.ndeurflcialalo della corona d'Italia. riconoseenle per i servizi res-i a– gli... Absburgo dur.inte la guPrra dal y. pa– Lriota" fascista. E il commeodator3lo al signor Belli era ben meritalo. L"Ema11cipa;io11c dei repubblicani lrie– stioi, la \·occ nep11bblir.ona di Roma aveva– no. rovHaoùo Ira gli archi,·i, trO\'aLi i ,·erbali di un proce.~-=o politico contro gli italiani di Fiume, durante il quale il si– gnor Belli c1·a slalo tc.::timone del gover– natore auslro-ungarico contro ;li ilaliani. E il sigMr Belli era il direttore di un quo-: tidiano ratto dal governatore contro gh italiani! L'l figura del II palriola » è ben chiara. E queslo a palriola. » era uno dei -fedelis– simi «patrioti" fascisti della primissima. ora, uno dei rondatol'i d§.1movimento che ha ii sal\'ato l'Italia n, Il marciume littorio Oggi il uduce n protettore ha dovuto ablmndonare alle manellc il suo fedele, ce– dendo alla pressione di una minaccia mag– eiorc. Il comm. Piero Belli va ad ingrossare Je file già. numerose dei fondatori del fasci– smo finiti in galera per ridurli al silenzio, per ricatti reciproci, per vendette. . ~on è cerlo uoamerav1gliapernesmnod1 quanti conoscono il (a<:cismoe i suoi Belli, che que~ti commenda.lori siano dei rnlgari ricallatori. Quando fu letta dal «due~ li la li::la del– le -'.100 comparse da far plcbiscitare duran– te il Consiglio ra~cistn che dovern ra{ift– carla, il capo del fa ~cismo credeva che nes-– suna 0"::crvazlone fos.se talla ai nomi da lui scelti. )la nel " blocco granitico» vi so– no ricatti continui e inimicizie terribili. F'arinacci, quando la lista fu !ella, doman– dò la pnrola e di,.,se che si maravigliaYa come nella lisla fosse compreso il nome «del '()iù grande e conosciuto ricattatore,, uno dei condirellori del bollettino littorio l'Jmpc1·0. Il 11 duce n, evidentemente sec– cato, cancellò il nome. Ma il ricattatore è ancora a piede libero. Anche lui è µno dei fondatori del tasci~mo... Xon abbiamo notizie precise del signor Yincenw Carano. Almeno che non si3 un certo ~ignore che, al servizio di Ricciotti– La Polla ru in Francia ad incitare ad "::-.– zioni i·h·oluziooarie » provocatorie... In questo ca,ooil quadJ•odi questo marciume ohe .sommerge la 1e Xuova Italia,, sarebbe completo. ~ta il sig.nor Carano .era direUore della Stefani a Torino. E fu licenziato perchè aveva giil c~lorlo danaro all'indusfriale rasei!la un:a averlo i:crsato all'.·1mmini– st,·a.:io11c. E' stato licenziato non pel ri– catto, ma pcrchè privò l'ufficiale Str.fani, del frutto <Jell'O/llll'C ... LA LIBERTA Il lavoro forzato Cillimamcnte aUa Conferr.n.:.a Interna~ :ional1 di!l Lavoro si è trcrllato d"l la\·oro forzato delle colonie. In molte parti del mondo csis(e ancoro la ~ehiavitù, propria– mente della la tratta dei neri. Fu deli– berato di portare la qur.slionc. in, seconda lettpra - come prescrit-c il Jf~9olam~nto - all'anno vent1uo. Jovhau:c. il icgretario uenerale della C. G. T. di Fra,1cia disse lltl– te le ra(Jioni di sdeono e di pietà u»Mna, cltc il tema suyqeriva, vero i11terprctc del– la cosciema delle moHitudini. Di fronte al– le Conucn:.ioni lnterna.:ionali e/te ricono~ sco1t0 il fatto del lavoro (orzato, con ano– dina promesse di adoperarsi per rililtrlo u1·ad1wlmcnte, Joultaux sostenne la tesi più radicale ecl umana. Ora sape(e chi ebbe a 1101JenerlQ ? 1 rap– presentanti dell'Italia fascista. Il dcleyalo aovernativo, d1J!l- Giordo.ni, ol{n·mù che ;:,.~:[t~" alt!:b!t/;10:; ~;~t t:t::i o:;~~; nelle colotiie •· Espr'!.fSC il voto e/te la Con– [erema eon·trib1d1ca. con le sue decisioni a trovare una soddisfacente solu:ione del problema. E il dclcyato, per modo di dire. ope,·aio, il signor Ra::.a, eletto dal governo e riconosciHlo solo dalle f'apprc,entan:c pa– dronali, lta reclamato, a sua 1;olta, la sop– pressione del lavoro for:ato. 11 L'elabora– zione di una con,ven=ionc intcrna:ionale - !i;e~~~i~en~h;i,g~:~t~~~o'!f:l~:,.;~ f ~~= ilito dei popoli che non pouono difendersi da se stessi. » co;f~~s:•l {:~'~fr~:,!a:;~,f',}ligC:;~r?c:~ le colonie, so~lOvcramenl~ i1n1>agabili di sfaccia(ar,pine~ Per efsi è un modo dema– gogico, di fc,re bella fi(Ju'fa di umanitari sema costo di spesa. Le colonie italiane non cono.teano il lavoro for:ato. La tratta però si fa. corrente-mente in J\bi,sil}ia, con la qtl6la noi ob!Jfomo ta·uo uni, O.r.:ltana ac– cordi di amit:i:ia e di protr:iQnc, che ci do1;r~bbcro spionar la VII'! od uwi pcnelra– .;«mc. J/f7, a presdntlerf! <la cU,. rlt~ rosrz è il fascisnM SI! no" Upiro et l1u:oro for:atQ ,. j! Cna 1:ol[11. Citi! è proclamatQ nella C11rl11 dr,l ~,~::;i;,:~~ ~a~ ~~ ~n7:;~ 1 d ~,if;'rs{!~Z ~~~ e i~ J!arlilo fll.;lcitln.. il « lr.ll: 01·0 for;ato n; cioe 1l lai;oro 1111poa10 s,:,11:a air.111111 co,1ti– dcra=io11,;ddl'inlf!re11Ìe u i11divid111111J » tlcl lavoratore, c'i: lulto- /.,a i11crimi11a:ion" dt!l– lo sciopero dà al "lavoro {or;at,, 11 fft 8tW stimmate focnnceUal,ilr. /,a 1,roil,i;io,1,; della u cooli;umo ùJJ1:i-aia n co11{e1·mala schiavitù df'l lavoro e tl•!l lar;orotorr: o.J&f!r– vilo allo Stato, c, P".r l'organo df'llo :::ìtato, agli imp1·t•1uJilori privati. i:na tlelf,; 1:orvli:ioni c,1ratle,.isticlv: dt!l– la sckiai:ilù è l'obbU90 fatto al lav(;ratore di. abitare in trn d<'l•:rmillato l11c,(Jo.Tutti i pl'(n'tJedimc11ti fn.~e.i-'ilipresi 11'.'l tumulto degli amori .fchillviitico-uf}rm·i, prr ru.i ai pNnroede a.I, rr.foulemenl dc!Jli (Jprra, fa campagna ed a/lit coc,·ci:i011c elci r eroulé~ a vivel'c co11firiati in u11 <~~(vrmiuato pae.fr, eoncrefono tiµicamcutc ,! ... diritto ammi– ni.strati-vo della &chfo.vilù, di:l lnvoro for- 7 ,ato. Accresce l'imprc11io11ante t111alo9io, l'obbligo tll"Ua tas1a:.io11cdegli operai r)l•r tributi cositktli sindacali, anche quando non ,ono acCf'tlati ,1cl sindacflfo. Or portando con sè quc1to . bag(l(Jlio 1chiavistico JJf!r i bianchi, per !lh ita!i<mi, per i com1a;;ionali, i 1io1t1·i bravi fa1cisH vannQ all'e.ftero a com11wovcrsi ccl 11. tuo– nare contro il lavoro for;ato dei 11eo1·i del– le colonie I E: h.aJJno l'illsiyric impostura di seconàare ili qursto Jouho.mt, tton vr.- ff:~~jigg;~i~~~~~~=j1~;Jgr:/i~ 1 :f': ~~ is! 1 tsf,~! dacalisla f1·ancesc per i ,i-:ti dell'Africa e osteggiandolo fcrocr.1,u:ntc per quello che ,o.,leneva p,;r i bianchi ... d'Italia, nella ,tessa 1·aawn.c di pe11siero, ,iello .ftcsso slancio per la libertà umana. Nelmisterodella tragedia sindacale Convegni notturni e discussioni segrete Nel sacco Xon è un romanzo, ma va.avanti a pun– tate. E' piuttosto un dramma oscuro e mi– sterioso in tre alti. Il primo si è svolto a )lil;_monel _pom8~so"co_ngresso dei s~n- ir,ti 1 M~r:i~g 1 » _d,ir~ 1 ~~~t~~:~nd~tto.Pf ~'·!~= greLario sindacale, Benolli, un commis– sario, Fiorelli, il bon ù tatti fniJ•e, :;oltose– gretario al ministero delle Corporazioni, il giovinetto Bollai. Il primo !ii s~aglia contro i datori del lavoro che non rispet– tano i contratti di lavoro e chiede i fitlu– cipri di fabbrica. _ll se~ondo !}O~ dice nè ~\r~~d 0 e 0 / d.Joi-fd~~;v~r~.d~!adis~~J;~~ la loro ostinala ripugnanza ai fid:uciari di fabbrica. Il secondo atto hn per i:Cf'naRoma. Luo- ~~a~d~i ~ 0 nst~n?.c~~~!i3!~;:!·j~rl~i~~~~ deraz.ione dell'Industria, che difende I da– tori di lavoro concPdo chP. i patti vanno rispettati, ma' respinge i fiduciari perch~ gli imprenditori dPbbono eg,-cre J?adrem nell'officina; il BoHai, che, tra. )hlano e Roma ci ba 1•iflettuto, che si schiera con Benni'. Ammesso che i contratti vanno os- ~:~:~~tl~Ji~fc~':;~c~ 1 ti~ ~er 0 àl!-?~~-~-~~~~: degli industriali a dirigere od a orgao_izza.re come loro :pare l'azienda. Que!'-lO, aggmnge, è il preciso volere d~l II duce 11. Atto terzo n Roma. .Palouo Vidoni. scena è al buio. Si svolge nPl ))ili.grande mi.stero, sollo la prec;idema dr.I •(d!-]Ce »._E' la riunione del Comitato Centrale mtersm– dacate. Una co,;;pirazionP nera come una riunione d('I Gran Gonsiglin. li IPma gene– rale inwlge tullr, le questioni alt!nent_ial– la applicazione dei mclc,di d1 rai::on_ahzz.a– zione. La discu::sionc è intpPnctrab1lP. La }i~~a s~~~ tr~~~';,~ji~~aW:futc;~~f~~i inluiscono chP ~i tratta di rendrre il lavoro ~~~~ ~;~~of/\o\ 0 ~e;;;~i~· 11:J.?rr~~ot~c~f é condizioni precedrnli alla r~z1onah~zaz10- ne. Cosi i conlralti sono rispettati nella forma e traditi in pieno nella .:;oc;lanza. Cotesta mano\Ta "::ige ~ _lo ~i. ca1;>isce: - il mistero della notte e 1I s1lcru:10 d1 ... gior– no... )fa il conHgno in.ler.:;indacale tira avanti a. sedute molto inlNmittenli, P, in luogo di una dichiarazione generale .e comples– siva come richiede la materia, partorisce a getto continuo dei piccoli ordini del gior– no. staccati ,che non "-annodi niente. Ecco quello pubblicalo sulla questione del con– tratto collettivo, dopo che il <I; duce» ebbe parlato un'ora e mezza - senza che ne.s– suno estraneo sappia dire quello che ha detto: «Il Comitato inter.:;indacale Centrale, preso in l'samc il proble'!la della ~lipula– zione e dell'o:::sPrvanzadei contratl1 collet– tivi di lavoro afferma che le trattali"e deb– bono procedere con la.m~ima spedizione, ~~~;c;~alral;~e~~:i 0 dT~!d:~;~c~~~\e!ii~= mente in .precisa norma di Jeg;e l'obbligo, che la « Carta del Lavoro ,, impone alle A.ssociaz.ioniprof~ssionali nella sua XI di– chiarazione, di regolare mediante contratti colletLivi i rapporti di lavoro. dell'omicida ,c Il Comitato inoltre afferma che il con– fratto collettivo, vPr1\ e propria legge pro– fessionale, deve ~;::sm·erispettato con as– soluJ.nlealtà da ambo le parti, essendo pre– feribili aperle df'nuncic e revisioni di pat– ti. anzichè inadempienze o ,·iolazioni di– rette .o indirette. e dichiara ohe il con– tratto collettivo di lavoro de,·e consen-are integra la sua \·alidit.à. anche oltre la data della sua scadenza, finO a che non sin so.sti– t.1ilo da un nuovo contratto.,, E si annunzia che la nuova riunione del Comilato lnter:-indacale anà Juooo meroo– Jedl 2-'i foglio. - .E' da questa che deve u- ~Iei~be1:;:~~a~n~ sw b~iit 0 ~ia~ ~: mentito o se )fu<:::olininon ha già cambia– to parere - ~appiamo che prr volontà del «duce » ::arà contraria ai fiduci(lri di fab– bri.ca . ancorchè il Lm:oro Fascista abbia dichia rato che la nomina dei II fiduciari » non spelta alla m 3eslran1.a dl'lla fabbrica. ma al fa;; .cio.os ,-Ja non 1"i riduca che :tlla ~t~m;~~o~ilou~3rl~io !~~~~n~l~ol~~~~t~~~~~ Tale il dramma teneb!'OSOdl'l lavoro e diremmo anchr-. dcll"induslria italiana Soi; lo il tallone Jellu lirannia fascista :lla ap– punto 1)Crch6 si tratta di un drammn. le cose non vanno foce. L'idillio fascista del– la «collnborazionc Ira capita IP.. e lavoro " ~reme lagrime c,I :wcenti d'ira. Jl poeta "Qnticodice\·a. : Q1ccia Ja natura, anche con le forche, cs;::a. ritomrril sempre. La lotra di classe è in.sopprimibile. Ii Giornafo cl'ltalin incaricalo dei boni– ments sul "1rado di cfflcirnza ra:z ... iunto dal n~;::troorganii:rn(! sindacale li, J;po a– ,·rre. 1Jlu::-frall! lo ~e,occo genr>rico ()rdine del giorno ~ullO:'.::er\'anza d"i contratti :-m·– r!Jlo~tato, si 1~ ... ch, si.:apparc que,:IP.rifle.:;– s-1001 che meritano d1 e:-sere sottolineale : et E' naturale eh,.. non ~i ,·ada ver.:o il nuo\·o ordinr in un'ntmo.;fl"ra carru:_·vole e median te dbcus-.ioni aJ lalle e mielP. I conlra.sh de\·ono N5erci ; ~e non ci fos– sero dov rt'mmo for:-c t.lubitarc delln !'-in– cerilà e della pa:sione drgli uomini che so– no di fronte; ma con molta buona ,·olontà mollo si può fare e numerosi l'lemrnti di dissenso pos;:ono r;.sere eliminati nel eo– munCeinteresse e della produzione nazio– nale. nLa presenza del DuCP.- aggiunge il giornale fa<:ci;;.la - g.irant.isce la ùrvoziri– n_e _assoluta di lutli gli organismi pi:odul– tin alla causa della :"iaziouce dà.alle riu– nioni di per sè sola. la necesaria atmosfera di cleYalezza ai <libaliili. 11 In lingua po\'cra. tutto il sistema si ri– duce al "duce i,. ossia la tragedia sì svolge intorno al pernio della tirannia che sii-an– gola tutti per la propria conservazione. 1..3. e collaborazione n coatt.i è· il vero sacco dell'omicida dove la bc.::tiae il condannato si straziano a vicenda. Ah ! no ! non ci può essere in quel sacco un'atmQ.tfrra care::c- 110/,c;discussioni. al lallr r mir.:l<'. La fiera antitesi de;li inlerc:-,:i di cJa...::ro, compre.~::i !f e!:::•t~:r~~lo~~sc!~W~éa~t:sd;fe~~t~~~~ che ha bisogno delle tenebre nollurne. Po,·ero, povl"!ropar:-e no.::tro; poveri, po– nri lavoratori di no:::tragente ! ·--------··. ------- ···--------------------,.·---- - - ----- --· .... CONFESSIONI L'agricoltura 28 LUGLIO 1929 == Lettere svizzere Dove si tJede che la propaganda fascista è un'ottima propaganda antifascista r,;t:GA.'id, (G. T.,. - Il f)Oela Francl'~CO Cbie~r,.ticinro~r. è un poeta eh~ h'.t !>entilo la po2~i.tdel r:isci,.-mo r la r<.alla .. UJ'ar~uo. Crrti poeti ~ono un po' come i tenori e hanao bi:os no di p ubblicilil. A noi non inlere,;~ano atrat.lo gli tmlol'I fllofa:=,cic;II del poeln e Jr, suo n rce~:;ilà pubblicitarjr, ..\la ad un cerio punto il vatr, perdendo il senso della misum, .. ~crivl! in un giornale ta.~cista del Ticino, la Gn;zelta, chi! la po– polazione ticinc:;e ò aut italiana e per quc– ~to l'antirascismo ~i è impadronito del– rambient~. e dislrtbuPndo a de::tra e a manca patenti di antilaliaoilà il siauor valo e inciampalo in un piccolo intol'lunio. Fra gli 1< antilaliani ii, la colonna JlOl!tka dPJla.propaganda fa:cisla in lS\'izzcra. ha it.!Pnliflcato BrennQ lJ.!tlo11i, consis.Jicrr. ..ioli Stati di parte liberale, il quale non ha la:::cialoche la licen7,a poetica del propa– gandi:<lafilofascista a\·e,.-.sc libero e meon– lra::-tatocorso, r('lj)licandovh·acemente. In– tanto il Berloni fa nolarr- all'immemore ,·ate Qelfa.scisma in cerca di e,pa~sione al– l'e~lero, che i ticinesi sono .::,latisempre coi profughi politici che hanno combattuto per la lilwrtà italiaon: da Garibaldi a )Iaz– iini o Cattaneo. Sono ~tali sempre llali;mi, dell'italianità di... Gnribaldi, Mazzini e Cat– taneo. S'! ogg-i Il poeta trova. un eslro liri– co che Io i.spiri nel lillOJ'iOo \'UOIC inneg– giare. iu sonetti con la coda, all'italianità dei Giampnoli, Rossooi, l'arinacci e com– ria oni è aft'ar suo, ma do,,.cbbe pur persua– d ~r.si che l'italianità di co;:;toronon è cosa pr esen tabile. .Ad ogni modo il con.:;iglirre Bertoni, sul Dovere, ha ricord ato al ca.olo re delle gesta tascisle, un altro pnrticola.re : e iì ~~r~!!u~ ~t!ril~:io~Vad~J~v!~f!z;ub- bfica. italiana che \"ibraYtrno~ulla mia ca~.i. come di vita nostra. Ilo imparato ad ama– re l'Italia a traverso le poeisiP,di Berch~t e di Brofferio che ful'ono o~pili in ca~a mia. Ho trasalilo con la mia generazione alle strofe vibranti di Gio,;u~Carducci. So– no figlio di uno che i commenti della f:io– vine Italia. e quelli dell'.\rehivio di Vier.na concordano le dicci volto a segnalare co~ r:1e!t~n ~~1°LfC!t~oc°c!gJ~! 0 ~o Fdo~,} 0 a~~; lasciato una gamba alla. presa di P3lcrmo ebbe tre ferite al Volturno», ecc., ccc. a !s~~rig~}!f;;t\1~:ri.~~~c~~~n ct~~~~L~1 mettere la sua. if.,nanilà. al pari di colol'o che scambiano Farinacci con Farimila o di quegli allri Giampaoll che dolla llnlia– nità h3nno fatlo figura di sigillo o turpis– sima bottega "· u La nostra legge co.:..lanlr ~ relcvazionc spirituale della coltura al disopr.i drllc cul– lur.e, dell'umanesimo al di-=oprad"!llacon– cezione zootecnica della l'azza. ,\ qursto ideale de\'e P$Sereeducato il popolo nostro. La nostra italianità è perfettamente com– patibile con que.slo elvel ismo in quanto la Jlalia da Dante 1\ligbieri e da )lar;:;ilio da Padova fino a G. B. Vico, a )lazzini P.d. a Garibaldi è la terra dell·umanesimo e del– l'unh·ersalismo per ecctllenza, malgrado lutti i s-uoibestemmiatori. "~ in tale opera d'educazioµe, alla qua– le indegnamente miro, dove.:1-:i aver con– i rari tutti i licine:-i in:..igni p_l'ropera di ingegno non sarebbe una ra310ne pen::h~ vi rinunciassi. La salute _puòvenire dngli umili, dice il VangPlo. Ohi sa cbe non pos– sa. ,·cnire dall'islinto profondo delle mnsse in di.ssemo coi milionari dell'intelligenza?» L'articolo di Brenno Bertoni è slalo 1·i– prodotto e lodato da un grande numero di giornali svizzeri. Quel poeta filofascista, quando ci si met– te, sa :Seudere preziosi:tsimi servizi alla propaganda antifascista. E ci :permettiamo di pregarlo di conli– nuare. . .. Altro piccolo incidenk. L'AU11la, rivista irredenli.:=la - on-ero organo di propa- 8'anda fasci.sta che vorrebbe p('r~u.:1der~i I icinesi a p3s-'arP sotto il regno d,.11~ « più compiuta felicità» lilloria e papalma - non può ess-cre più vendula nf'!.lo~laz_inni ferroviarie della Svizzera.per d1!1po::-iz1one delle autorità. Ancora il poeta Francesco Chie;:a non ha preso, sdeznoso. la lira 11erlancial'e la ;:.ua ::"comunica terribile contro l':mtil:llianità delle stazioni ferroviarie, ma in compenso parla il Giornale d'llulia <liRoma, che ~ca– rica una bordala di ingiurie ti·,1goro-.econ– tro ln Svizzera verchè non perin"llc allo organo fasci5la d1dimostrar", m f('rra SYiz- b~ffà~~~ ~:~~i~~;!r~i~•~~~r?~;;,r~:ip;~: biscito organizzato dalle camicie nere. an– nes<;ial regno littorio. La .r,,ova Go:.:.elt(1di Zuri(JO risponde al Giornale d"llalia e agli altri bollf'llini lit– lori che domandano, facendo i fini i lonli, dove :::iaandata a finire la Hbertà di .stam– pa della libera Elvezia : eh~ del Giornole d"Jlalia contro il. provve– dimPnto delle Ferrovie Federalt per Ja .-ldul(l. 11 Giornali! d'ltnlia nvP,va scritto : « J.'tldula C perseg1.1it3:~d_a.tul~i i !e:-: deschi s,·izzeri e da tutti l tiemeiu ohe IH sr.ntono H::diani .soltanto al 2 per cento. Ora :,i organizza l'odio.:ta misura n,ntil_lbe- 1'3ll'l rd anLidemooratic;\ drUa. 1 :llrez1one 1-' ..F. Q\·e va a finire Ja Jibrrta doli~ stam- pa svizzera ? 11 • li Giornale del Popolo afferma g1ll!ta-➔ mente cbe la italianità del Ticino • Ja di-1 fendii-mo noi ticinP:si II senza bisogno de( consie-li nò dell'aiuto d! np:r~uno•. \"itll -''uow appcuva Bertoni. IJ Citt(Idiflo. 01rano liber<1lr, "{'ri\·e : « Ben :i proposito Brenno BPrtoni ha ri◄ S"po.~to al poeta smontando il pnicolo~ bisticcio dell',mtifa:;cismo e dell'antilalfa, .. nilà licine:1e, e difendendo l'cl\"etismo e la democrazia, che devouo guidare noi, 1ta– liaoi di sangue, di lingua e di costumi, ad fi~~:ffs!~~e:~~!"~~!r~e~d ~~t!, 0 ~ip~o::~ insinuare, che chi ciò compie, offende la italianità nostra, più vecchia comunque del tasci.smo, storia di ieri. E la polemica chia◄ ra e vivnco che fra i due uomini è !orta, conduce l'opinione pubblica ticinese a rie--– saminar molto opportunamente lo nostr€5 relazioni di svfazeri-itali;;mi, con il vJcinCf re!r:amore e la simpatia per l'Italia non: deve in:,omma vietarci di criticare, nelle'. forme più corlea-! e discrele, !lenza sc2n... dero nelle piazze, il :,istema politico in... ~~::rc~a! ricljb~~lall :o~st;~ò<=p~rito ';;; che nella patria di Garibal.d.i e di ~lni, duri a lunc-oun modo di governo, che pur. nel desiderÌo di far più ~nde !'Itali&. ca1◄ pe.sta le più elementari ltt>l'rtà, un parlilo ohe si vanta d'aver e3ncellato il rico:-d!l della demoerazia e drl libcrali5mo ! "Xon saremmo veri amici d'Italia !',j proprio sulla .scorta del P"DSiero Olo!oftco di coloro che fra noi si !'ono rifugiali nel ~~; 01 ':n~?f:.S 0 ta~ifm~flwg~;S(~a r!~°!1~te~. per que5lo .:;tatodi CO!C P se non dovusJ-– mo formar voti pcrchè l'Italia, mac~lra. ii l ,opoli. riesca ad aver pre~lo un governo di iberla .e di democrazia. « Difendiamo, sl, con ogni mezzo, cort immutata fede la nostra italianilà. che e !:i-r~~r:i:a:,~~Li~:.ssf~~~i~!niu~~nY~ni 0 ~~ d~ 1 tafi~ni~:d~ch~~':n~ui~ap 1~~1~ st ~~ ~~;! la cultura e la civilUl di Rema, ma. guar ... diamoci dal confondere ciò che e l'Intimo, ciò che è il succo dl'irilaliaaità, da una for ... ma di governo, che i fascisti dicono vo.. Iuta dal popolo itailano che potrà durarQ più o meno a lungo ma che non. è l'Italia d"i martiri, dcgh Proi del Risor,gimento 1 dielro ai quali marciavano anche uomini dt no::tra terra, che non ò l'Italia per la quale i nostri padri sopportarono I rigori del blocco austriaco e sfidarono le minaccic del potent~ imperial regio governo di \'jPana ! ~ . .. E anche iJ signor conte Pignalli - quel-1 lo dr-I di.scorso alJa.Camera di Commercia - ha la 5Uaparte . L'on. )lazza, parlando al Tiro Fed!'raJe. ha voluto rispondere al diplomatico litto... rio, dicendo : «Xoi dobbiamo mantener la tribuna. de( Tiro federalo 1=pecialm"ntein un mom,.,nlo in cni dobbiamo a':'sistere allo !petlacolo insolito di diplomaiiei che credono di po– ter C$po+repu-9''91icamentc il loro pensiero o la loro disap_pfò,·;i.zlonr, sulle parole. su– Fii alti dì uonuni rivestiti di cariche pub.. olit:he Che.risJ,Sondono del loro operato al - la loro coscie11ia ed al popolo che I i ha clP.tti _enon a1 r.t]JPrescntanli di potenzo straniere. 11 Il porta Cbif'sa non ha ancora protestafQ contro l'on. )lazza. La liberale A.vnn(Jttnrdio. :i:pproYando il discorso dell'on. ).lazza, commenta : « Gli svizzeri e i ticin~i sp"cialm1>n{e, hanno assistilo nelle scor;::P S"ltimane a una campagna aslio.~a e impudente orga... ni1.:1.ata contemporaneamente all'estero ~ all"inlerno contro il no:;ITOpaese. a Il no~tro pae.:=c è .stato accmalo di non saprr salvaguardare i diritti dei rnoi o, spili o presentato come un paese seh-ag..; gio do\"e la caccia agli .slranierl, non ~ol◄ tanto è permessa, ma favorii a; le nostre autorità vennero stacciat.;imente accusato cli proteggere, se nou di aiutare, ogni ge– nere ùi per secuzio ni. "Accuse fai.se :.e come lali conosciute ; Pppure dif fuse a .ll' e~tero e ripelute all'in– lemo. " Il rappresentante di uno Stato stranie◄ ro ha. o.salo erigersi a giudice di alle per .. <:onalilàpolitiche noslr~. di alti magislra..; li. di aulorita. liberamente sc~llc da noi 4 Ciò che finora la pili. elementare norma di correttezza a\'eva sempre impedito di fare.» « Quel foglio italiano si l'Ccila a c3us.1. di una misura. che comunque non sarebbe stata applicala in Italia. Xon già perché sia troppo rigorosa, ma perchù è troppo mili'. Se un toglio pubblicato in Jlalia si E per finire : t.:n siornale di Zurico 3-4 permelle.sse lulto quanlo da parecchi mrni veva pubblicato che il capo d('I s"n-izio si permette l".Adula, i ~uoi redatlnl'i sarcb- dello :;pionageio fa.::cista.dott. Si,:mori, ad◄ bero zià da lungo tempo a domicilio co~tto d,..lto alla legnzione fasci;:ta a Bema, era. sopra... qualche isola del gruppo dcli~ Lipari riPntralo in sede. Tutta la stampa ne anva e la ::lamp2.ria.C"heosasse dare alla luce domandato la e.srulsio1)e.Appf'na diO'nsa!'i un tal giornale lradilore sarebbe sfa ra"a la noi izia del ritorno del ~1gnor Signori, al suolo. un comunicalo ufficiale ha avvertilo che :Xoi conosciamo la vera tendenza d~lla i_lSignori non era tornato. .ld11la dn Chiasso a Ginena e da Dasilra a Le male lingue dicono che era ritornnto, Zurigo. :"iecono.sciamo in modo preci~•) il ma che era r1parllto m s1leuz.10 e con sol..; mantello e lo scopo. Sappiamo .iuch~ JlPt·- c1tudml'... chè !k}i_ svizzeri ledC!Schiche d_opolutto, . Il poela Francesco Chic;::anon ha ancoro:1 nel 'l1cmo sono nella loro patrrn, mentre 1mpu$'oalo la penna. per difendere ... l'Ha-i i regnic~li itali~ni nel :rii;,ino rimungono I liani!a del signor Signori. stranieri co~e m _qualsiasi all:o Cantone E la propaganda fascista contiou3 .. \. ra ... vengono cons1dera~1come tacenl1 parte del- ,·ore dell'anlifasci~mo. :\'oi siamo infinita .. l'i;tcN::ne~i:°Jit~~~;l~. eat olico, d'a\_l~a ~jf1t~~~~~tiar 3 ;~L~~g~~~tt~ 0 i~nne, Wl pot parte, respmge con md1gnaz1one le enti- d1 mento è anche :mo. ---· - ---- - - - . - - .. --- .. ----- .. - . - ... -- - -- .... --- . - . ·- - . - - - . - - --- . - .. - Continua il marciume 1345.000 lire sfumatenellemanidiun gem __ - I li e{ gez:arca '! dello ~ort e dell'asricol- . I tu:a fascista di Prato, Xicolino Xiccoli. ,i LO Stalldalo Pente d lla cinematografia è (mp.droruto di 315.000 lire ai danni del, In seguito allo scandalo della mangianza atrent.e della Cinemalografia, di pubblico dominio e non più comprimibile, sono S"tat i arrestati due disgraziati d'impiegati, l'inge– gner Enrico Bartolini e il rag. Giu-:eppe Rest.ivo. )fa il papo - il sollosegrelario Risi - è stato soltanto udimissionato 1► o cun ptov– vcdimento del 20 luglio soslit11Hoda un <( commi.:sario straordinario II comm. Gior– dani. )ia nienle paura il commissario straor– dinario non è di polizia. E.' incaricato sol– tanto di meltPre lutto a tacere. Bon1ccorsi A conovaldo Questo ,w11L,; che sa di _cnroa11n. è qu~llo tl.-tl' aggrr:s,ore d,r,ll"on. Jl,.f1tti a /tomu, eh,; insier,u: al « consol-P » Ca11ddori. prr ordi– ne di Jlussolini, ebbe a rand,r,Uarfo: cr,,n lui, pubblicamente, si conarat11lò <Ml'im– prcsa i{ «duce». Ora egli fi!'JIIM t1rl Boll••tu110 d-:i wo- 1••.sli cantbiari di Bolog11a J)e1·cluc rff.-tli WlJJa[Ja(i di L. 165i5 CiaSCUllll, 81101111. (Tift11.q,~'?.,t(tcnnn91io. ~~~tr~~-granaria fascista della quale era Il «camPraln..,, Xiccoli aw,va finalmen– te trovato il mezzo per rendere produlfh<l la... et batl3glia del grano i,. Il civile " selvaggio "

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