la Libertà - anno III - n. 16 - 21 aprile 1929

no episodi ila laèlri di Pisa - dimosLrano in quali mani sia stata consegnata una na- zione civile.· - • A proposito degli episodi giampaolini si iparla della scomparsa dei due sicari Volpi e_Poveromo _eh~non sono più in circola– zione. C'è chi dico ohe sono stati arresLaLi, ma c'è ehi atrerma che sono scomparsi per ;meUere ln salvo H bottino giampaolesco. FRANCHEZZA PLEBISCITARIA In un giornale fascista della regione dei laghi lombardi, - La Gaz::eua di Intra. Pallanza ,e CaonobiQ, - si può leggere il 1·esoconlo di una assemblea del fascio lo- 1Jale, indeLla per preparare il plebiscito. lliiporliamo integ·1·almente il resoconto. "Ne),la seconda pai•te 'del 'disco1·so, 'il Segretario fedci·alc, si. è i11ti·atte1mto sulle elezioni plebiscita1·ie prossime, facendo 1·i– levare il particola1·e trattamento che 'il Go– verno ha adottato pe1·la p1·ovincia di No– vm·a, assegnando ben cinqu~ Deputati alla mtova Came1·afascista. Ha illustrato le qualità e le doti dei sin– goii rappresentanti al Parlamento fascista, assiciwando che essi non mancheranno di dare la loi·o valida ove1·aver il beni: della nostra provincia. Fece poi delle vere dichiai·a::ion'i 'fasci– ste sull'atteggiamento e sulla sorvi:glìanza che, gli organi fascisti ed i gregari, do– v1·anno svolgere in occasione aelle elezioni. Le dichiai·a::ioni del Gc1·ai·ca,su Y.alear– gomento, furono accolte dall'assemblea ed in po1·ticolar modo dalla vecchia Guardia Fascista. con immensa soddisfazione; es– se 1·(desta1·0110 nel cuoi·e degli squadristi il 1·ico1·dodelle vecchie battaglie. Ha ordi- 11oto.che nessmw aoVl'à disertai·e le ui·ne, trllti dov,·anno compiere il pi·op1·io dovere, in qilest'ora solenne in cui il Govenw chie– 'il.c la sanzione delle opei·e compiute altra– ve1·so. il plebiscito del popolo italiano. Fra l'altro egli ha detto che, in quel giorno, non saranno i:mimesse lt1 gener,iche attenuanti, per certi « pedoca », di accusare l'imvos– sibilità di recarsi al seggio pe1•aver·e fun– rrhia incarnata od alti·i malesseri c~nsimi– l.i; per costoro provvederà il Comitato elel- 1 oi-ale iL quale an.drà a preleva1·1i con u1>-< posito «fw·rroncino-Croca Verde" e li por– terà ad csptetai·e il lo1·0mandai.o. Alla frase logica del Scg1·etm·iofederaie, 11oi squadristi aggiungiamo, che, quei tali (mim.qlati non di fisico ma ài mente, prov– i,edcrcmo a po1·ta.rli ai,1·ispeltivi seggi, non in automobile, ma. coi biroccio munito 'd,i buone sta11ghc.Questo p11rparlarci chia1·0 .cd int1mdc1'.ci'!_)rima. » • iPer parlarci chiaro,.. InfaUi ci sembra chiarissimo,' Plebiscito fallito all'estero '150 elettori a Tunisi ! Nel primo anniversario di unattentato L'inaugurazione della Fiera di Milano Il re interviene con l'assicurazione ohe i fanali sono sorvegliati La 'decima Fiera campiona,·ia ili Milano è stata inaug1irata solennemente 'dai fàsci– sti, chi:, naturalmente, si att1·ibuiscono il me,·ito di aver organizzato questa Fiera che 'data .:- o pe1·iàdo del bolscevismo nel quale nesmnò voleva cii-colare per le stm– dc - 1wecisamente dall'anno 1919, qua11do il « duce » era ancoi·a nella fase terribile 'dell'aboz.izioné·del Senato, della confisca dei sovrap1•ofitti di guerra e la cacciata dei preti dali' Itaila. E .se le date non sbagl.ia – no nel 1919 vi era a Milano un'amministra– zioné « bolscevica ». L'·inaugm·azione della aecima Fiera ilo– veva esse1·e, a i·i{Jor di logica, anche la com– memorazione di ven'titre cittadini mo,·ti pe1· lo scoppio di una· bomba, situata in 'uÌt fanale del viale Giulio Cesare e che i bol– lettini fascisti disse1·0destinata at re. Gli ai·resti pe1· guesto attentato f1trono nume- 1·osissimi. Le_accnse i·ivolte ai « f-norusci– ti » fiwono tei-ribili. Il signor Arnaldo M1tssolini spiegò nel mo bollettino, con 1ma chia1•e;;zainesorabile, chi aveva ispi– ''fl(O l'attentato, chi l'aveva prepal'ato, di« sposto e organizzato .e 1•ichiamava le ter– i·ibili vendette del regime sui i·esponsabili. La speculazio1ie più odiosa fu fatta sulle , bai·e dei vcntìtrè citl,ad'ini vittime dell'at– tentato. E' passa:(oun anno. Abbiamo letto tutti , gli articoli dei bollettini fascisti milanesi sull'inaugui•azione della Fiera. Anche quel– lo del doLlor (ma dottoi·e di che, gran dio, questo povero disgraziato, e da quando ?) Arnaldo Mussolini, che doveva ricordai·e; per lo menQ, quanto aveva ffi•ma,to l'annp sco1·so. "Ebbenein nessttn a1·ticolo, in nessu·– na delle cronache della ina1igu1•a7,ion'e, in: nessun disc01·sosi è pot·uta trovai·e una pa- 1·olache ricordasse le ventitt·è vittime. Tut– ti hanno dimenticato, obbedendo·con disci– plina all'ordine di dimenticare. Soltanto, pey ce1·cai·e ..di salvare la pudici;ia il po– destà De CajlWitii )si è ,·ecato, ·prima del– l'inaugu,·azione a po1·tar11 una corona sul-. le' tombe delle vittime, clandestinamen·te. LA LIBERTA Concentrazione Antifascista ----------------- Concorso della sottoscrizione straordinaria La SoLtoscrizione straordinaria, chiusa il 28 marzo :1929, ha rag-. git.inlo li totale generale di Fr. 122. 665,75. Dallo scruLinio compiuto, sono risultati vincitori i seguenti a.bbonaLi: i• -premio : Fr. 500 - Tintori Rito - 25, rue Saint-Gcrmain, Nanterre. Il vincitore ha indicato la cifra di 122.694, con uno scarto di 180,45i 2° I premi di 100 franchi ciascuno: Fai:>btizziGiacomo - Auboué ('M. M.) - Cifra : 123.000,- Scarto i Fava Secondo - A'Ubcrvillier (-Seill'l) . .Ll » 123.126,- » Vjrgili Albe!11.o - Tolosa ,.:.,., ..•. ,.:-1~:., ~ ·,-,, 123.126,80 ,, iRasponi Gino - Parigi 1 ,:,r,:•J• .c,:c,;,:•t•M 1-- " i21.694,- » Mello Remo - Parigi t,::e,,~•=>!.•:.:•:r.::•,,x,J:-:-1 ,-..., .»; 121.702,- "· ·3° Aibbonamenti: .V-alenzaniGino - Cherbourg ~:•:a•= ~ '.Giorgetti Carlo - SainL-Denis t><•:•x❖, Almagià Vincenzo - Lilla .... ·•.,:•t•X'l•·•: ,....... Teggi Giacomo - Brignoles ,-:-:❖:,•.;.z~ -; Randi BaLtista - Vincennes ,,:.:-:,,.,., .. , Venturini Lorenzo - Parigi •r.•:•:-:.;-:-::c-, -; Coronelli Giuseppe - Parigi. .,.,-,-~-:•:•: Tunina Antonio ~ La Ferlé t-r•,-=-t❖l Bianchi Gaspare - Montalban .. :,x,,,.,., Prinèlti Paolo - Lione ..... -.· ..... , Calvetti Palmiro. - Lisle-s/-Sorgu.é Rodara Giulio - Lione c,·.:-:-1,:•1•:•:,,,1,.,: Rataggi F. - Toulon ... -.· ... •.•·•:-.•:.x-r,:,, 1- Mollari FraTioesco- Awbrives =· .,,:,, ~ JlioLrassino V. - Lione .... ,.-.,,r,:<:,:,.-ii Tramonti Michele - Arras r'!•r❖:•:•ir.•1 Soldi Alfredo - Brignoles 1-:•=•z•l'I~ 1-, Cerutti G, r Bron:x .•.•:-:•:•:i:r•:<:• •rlI!"rn H Lorenzi L; - Parigi ........ 1 .,.-.-.,,-,:r.•:-:,: ..,_. ìlfa<ld ii Attilio - MonL'béli.erd..... . ·)>1 )) )) " »' l) )) l) )) )) )) ,,. ,, )) )) )) )) )) )) )) 123.650,- 511 123.742,40 )) 121-4:12,50 ?' 121.000,- )) 123.963,- )) :121.264,- ,,. 124.080,- ,,, 124.124,50 )) :124.226,- )) 121.056,- )) 120.848,- l) 124.542,- )) 124.732,- ,,, 120.564,- )) 124.975,50 )) 120.340,- )) 125.000,- )) :125.000,- )) :120.200,- )) :120.000,- )) 334,25 460,- 662,05 971,75 963,- 984,25 f.076,65 1.253,25 i.265,75 1.297,25 :1.401,75 1.1114,25 1.458,75 1.560,25 :1.611,75 :1.817,75 1.876,25 2.066,70 2.10:1,75 2.309,75 2.325,75 2.334,25 2.334,25 2.465,75 2.665,75 'La Commissione lii Controllo : BALDIN,I- CJHESA - TURATI. Due bei sesti Siamo lieti ai comunicare ch·e l'amico Rito Tinfori, al quale abbia– mo subito dato notizia della vincita, ci ha dichiaralo di lasciarne l'intero importo a favore delal Concentraz;iope. Altrettanto ha fatto 'l'amico Nello Remo, vincitore di un pl'emio di io O franobi. Ringraziamo cordialmente questi due amici a segnaUamo H. -loro ges~o com!\ ... un esempio e. come '.un atto di fede, -----------------------·-········-------------------····-····-·· LA CATENA HERRIOT E J PROSCRITTI Perchè mai qu,esto riserbo e tanto oblio sulle "ventitrè •bare e sull'attentato per il , qual,e fm·ono invocate· le ter1,ibil'i velldettc ' e le (ucilitazioni nelle schiene dei e, fuor- uscilti" ? •' çcComrtnuti>>° • che sono repubblicani ..· Fo,·sc la pol-izia fascista ha trovato '.i. UNA NOBILE MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' O MOCRATICA responsabili dell'attentato ? condannati dal.Tribunale Speciale Forse questi responsabili no11,possono essere giudicali e passeggiano indisJttr- iI bollettini fascisLi hanno pubblicato la bati ·per le vie delle città italiane ? notizia del processo dinanzi al Tribunale F 1 t • t ·t è i t • • • Spe'Ciale contro "quattordici •sovversivi Tu;,;1s1, aprile. - II signor console Bar- . orse c,ic qillel~ 1 _pen t r n ?r il si ag- • colpevoli di intensa attivil>à comunista duzzi è triste, e nel cranio imperiale ri- giun{Jono a qiie i pm numero s i, e te "2le- l' Il v · a· 1- . Domenica scor~a, a Lione, aveva luogo il Congresso Federale del Partilo Radicale– Socialista del Rodano, e il presidénte d.ella L.I.D.U., Luigi Campolonghi, si trovava in una sala attigua.. pèr abboccarsi col sin– daco della città, on. Herriot, in ·merito al prossimo congresso che )a L,I.D.U. deve tenere coJà. d •t sano,, su~ fascismo? svo •~ ne a enez1a 1u ia ''.· . bolle· la promessa di Lerribil-0ven e. a con- Forse che il re - contro il qiwle, si I comunicati del Tri•bunale Speciale vo-. tro i felloni. Arrivalo a Tunisi accompa- disse rivolto l'attentato che è opera ne- . gliono .fare apparire tutti -per comunisLi g!.i gnato da gran cassa e tamburi - ma an- randissima "di provocazione , terribile de- oppollil-oriche le &pie,gli agenti .provoca– c~e dal racconto delle sue ge~ta Il'ia~•siglti itto di torvo e fosco ambiente di'pòlizia lori e il Tegime poliziesco trascinano di– :µ - voleva passare alla storia fascista e • fascista ::_ ha ricevùto l'assicurazione, per nanzi. ai so~iti generali Saporiti. I « quat– " camerata" Chiuréo come il console a- , potersi 1·ecare all'inauguraziolie della de- .tordici comunii,ti ,, giuliani sono autenticl fricàno, come il fulmine di guerra che, do- cima Fiera, che i fanali sono ,sor.v.i:gliatis- repubblicani, già iscritti nelle organizza– po una settimana, :ivreb'be poluLo le!e'fo- • • d Sta a e? zioni del P. R. I. e redattori di giornali di nare al «duce,, : veni, vidi, vici. Ma i coJ-, simi, ora, a... • r c questo partito. Infatti gli « accusati.di al– pi di gran cassa .e i rulli di tamburi, se , tivilà ~omunisl.a,, sono : J'avv. G. Dattisla hanno fallo sudaro sette camice ai' gian- Trenta111·nqu· e man1·gold1" 'Giaoquinto, nato a Trapani, ex redattore di nizzeri del Consolato che, si son sgolati a , U Vigilia e della Voce Repiibblicana di Roma, gridare "evviv;1 », non hanno celebrato il PellegrinoLti Ettore ·da Venezia, Scadellaro 1-~·ionf~ del _signorconsole,.il quale ha tr~- Ti·en(acinque manigoldi fascisti sono • •Luigi di Codroipo (Udine), gH1.segreta- ' alo 1ambiente «_filofascista" <? "fasci- stati vresi a Milano e mandali a domicilio rio' della Federazione repubblicana della ~La" :- _ovvero d( C<?loro _c-~e vivon~ at- , coatto coi •soli,li sig1emi: La deliberazione regione, 1 Benedetti Pietro da Mantova, ta~calt ai consolati di Luit1 i gover_niper dei famuli della Commissione, che i·esta Franca. Vittorio da Vinezia, Marus Giu– st 1 app~re un fav~re, ~na d_ecorazione e sempi·e segreta q_uandosì tratta di antifa- seppe, nato a Londra e residente a inagari una c_orrez1on1: d1 cer~1fleatope!!ale scisti è sta,ta 'questa valta com1micata ai V~nezia, Gava8'I_lJn Arm:indo da Vene~fa, - m~Ho~e)li~lenle ~ 1 m.etolil1, ))ar~u;zian!, I r.iom~li'. Trucco tropp_ò,,o.pertoperc'M~i:m- Fars'èLta Carlo e .Daldello Carlo da J,rev1~q, che ~1. atti:gg:ia ~ p1ccolQ_ d'.ittlitore e uo- , trogli. Si vitò]e che qualche· imbecille di- Vodischa Giovanni da Zara, ex dlÌ'etlo1'e~ ~~~d1r.o~ratodalla Provvidenza del Con-. ica: ,_ Ah!_ vedete che qoverno gi1!3to ~ dell' Emancipa,zione dei , :repubblicàni' èlì questo 1ascista • sa punire anche i suoi Trieste e ,collaboratore .della Voce Repub:- Malgr. ;ido q11eslàresisteoza•il,,consoJe ge:. ! . L ' , • ... ' blican'a, • Ca,pànni 'Riberto· da Forli, Cèron nerale di Tunisi, vo11e tentare il colpo quando mancano. . d grande, Le disposizioni ricevute da Ro- . -;.S~, quan_domancan,o a l~t. Ma q'.~~ndo Antonio da Padova, Zanotto Vincenzo a ma gli assegnavano un compilo formida- qu~i ti entacwqui: m~m?ol~i lo. servu;an~ Venezia e'Rosenstok .Ugo da Tr-iesLe. bile: si trattava di inquadrare e condur- pe1 bastonai:e gli av1'..e1sari, {aie da c01~0 • 'I .primi nove sono. comparsi all'.udien– rc alle urne plebiscitarie di Palermo pa- plauden~ (!,i -gera1·ehi, or!Janizr;~rc l~ tfi- za del 12 aprile per ris_ponde1re, come gli rccchie inigliaia dl cittadini italiani resi- mos_trazwm spontan_ee,sa.echeggiare i ne- altTi cinque che compariranno in un gior– tlenLi a Tunisi, per dimostrare lii "lividi go;;i d~lle cooperative,_ ncattai·e, ½i gen,te no seguente, del delino di cui ilgli art.ico\i fuorusciti,, e al mondo at.Lonitp',che gli oncs_ta, (!llo1·a cra~o m palma 'd_i '!i~rw, 63 del c. P. e délla Legge 25 nov. ·19~5 per ilnliani, anche se in Jiberlà; al sicuro degli tritli_ eroi de_ll.a~r.i!lia o:a,_c~pe~ti di t?ll- aver concorso alla diffusione di stampati nr,, .. omenLi persuasivi della i:nilizia fasci- mun~là pe: : delitti P di, biglietti da rnille conlenonti incitamenti all'insurrezione con d L I ppr i se1•vi·1 LTo i poteri dello StaLo,e ·alla guerra civile,, sta, volavano «sl » pel _uceimmor a e t ltf ~ ·? rtonchè di oll'ese al Ca;~odel µoverno, an-· pei soLtoduci africani.. - 0 •a 0 !'a • 'd. 1 •·t •t t , • l I tL 1 "28 'r i te 11 programma plebiscitario offerto 011 .-'- 1·a i m.an! go. i ianno a1!1tto. i or. o .er10rmen e a se em re " a, r es , console· generale agli italiani di Tunisj _ .4i r~stare f~deli _al loi-o cap_o in disgraz:ia, :Venezia e altve località vicine». lJarecchie diecine di migliaia _ era, in- il pian_1paol1e lft. rumoreggiai·e 1-1er. la ma !L'atto di accusa contro i cc comunisti » vero, attraente : !:>ancheUo _ gratuito '-; mistenos~ spa_nzwn,edalla scena milanese. •iii, risu!Lare che la massima parla degli serata di gala _ gratuita al teatro :Mas- Ed eccol! acciut[att. E sutl~ strada della imputati è 'repullblicana. Molti ex combat– ·simo di Palermo, con dimostrazione entu·- depo_,·ta:wne,qvita_nq.o la un,ucasti·ada one-. Lenti già ader.enti n.ll' Itaiia •Libera, « tutti siastioa preparata in onore degli elettori' sta _in un 'l!aese civile, la strada ch_econ- acerrimi avversari del regime n. L'ex presidente del Consiglio vollo che l'amico nostro entrasse ne'lla sala e - fra le acclamazioni dell 'immen.so pubbiìco, in cui si notavano i senatori Godart e Rolland e. i deputati Massimy, lfogat e Lambcrt - lo fece sedere al banco della presidenza. Indi cominciò il suo discorso salutando con nobili parole le democrazie !La1iana e spa– gnuola, !!)erseguitate. ~ Io saluto - -ha detto !'on. Herriot - Luigi Campolonghi. La nostTa amicizia e il nostro aiuto si sforzeranno di fargli scordare quello di cui lo priva l'esilio. Sen– za du?;)biol ,in virtù del diriLto che banno i popoli a o)sP,o~redi se stessi, noi ci guar– deremo dalf im!lllschiaroi nella politica In~ terna dell'Italia. Tuttavia noi abbiamo di– !I'ilto di Testare fedeli ai nostri runici e•dl saluLarli in Italia, nelJa Spagna, nel Por- 1 ogallo, dovunque un velo copre la statua della Liberl.à. E assicuro che Ia democrazia ,f;ancese saprà. spendere tutto il suo cre- dilo politico q)er ,tutelare il diritLo d'asilo dei proscritti. Le caldo espressioni di solidarietà de– mocratica dell'on. Herriot provocarono nuove ent.usiastiche manifestazioni per la causa della, libertà italiana. IJ. sindaco Herriot ~ trattenendosi 1>oi col Campolonghi - mise a disposizione della L.•I.D.U.i locali pel suo Congresso e manifestò il desiderio di ricevere in Mu– nicipio i_congres'sisti.-Si polè stabilire cosl', il programma dl11Congresso che i lettori troveranno Ml numero vrossimo della l,i- berJà. • • {u:O.isini ; riduzione del 75 per conto su'! duce ~l Tnbunale, 1!e1·1fn esa:m_e g~usto e Il Pellegrinotti, che ha éonfermat.o di viaggio e, per compensare la piccola spesa P!lbblico t!-elle loro re~ponsa'lnlità 1.n fac-• essero slato iscritto al P. R. I. è accusato del 25 ,per cento e le spes~, un premio in ci_aal co~ice penale. s_is~ che nella mal~- òi aver racco!Lodenaro !!)el'alcuui inviati L'elez1· "Ded1· Narb"na <lenaro importante. Un premio maggiore vita le 1:isse tl'a mafiosi sono frequenti; a domicilio coatto, ciò che egli ammette. Il v v a chi fosse riusci.Load inquactrare elettori ftequent~ le v_ewj,e~led~l sangue_.N,ess_un Gavagnin, già aderente alla democrazia so-, pel plebiscito persuadendo i restii e i ·tie- galantitomo pi.glie1·a mai per ait1 d1 g1u~ ciale. afferma di aver avuto scambio di id?.e ~ pidi. • ' ' • • sLizia ~oteste v_eiul~t_te. Il fascismo non clln l'avv. Giàcquillltoper far risorgere un L'assolztta aisc1·e::ioneche ci imponiamo Il consolè generale impérversava con concep_iscela g_uistiz1~_chq a .111ododella. movimento di idee contrario al regime e cfrca 'gli avvenimenti' della politica fran– eircolari e appelli ora lirici, ora àll'eltµosi, 11uttavita. f;-:51toi (fCS~t !I~ g;mstizta non so;) ·amme:Uedi-ave;t flrmato Jl manifesto con- cese, np;i ci (IJ•atterràdi dfr_ela nostra gioia a volte minacciosi,.. Le•circolari che inci- no che altn gesti_di crmiiue. . . . itro il fa.$cismo.L'a,vv. Giacquinto ha con- pe1·chè un fedele amico nostro, a cui gli lM·ano i yic{r.conso·Jia compiere con zelo . -:-- çomu?W(tc, dovr~ste esse:e liet~ che fermato di 'avere espresso con gli'· amici antifascisti non hanno mai fatto ricorso l'opera di réclufamento sommano a cen- tivi siffatti siano tolti dalla circolazwne t idee sul modo come si dovesse condurre In> !invano, Leone Blitm, il g1·andc leader so– tinaia. .- _N_oinon siamo lieti di 71essunain- .Jotta con&roil regime. Il Daldi:llo è i'l li-:., , cialis_ta,rientra il'.! Par/amento a capeggia- .Ma il signor Barduzzi è rimasto solo. r;o gw.sti;;w. . ... . ,.. .. pografo accusato di av_erstampalo .a Tre- re il suo partito. stato ma~iore di cavalieri .e affarìsti che - Teo1:1a. lh pr'aticl!-··· . , . . vifo i. manif~St i, . . . 'La sua battaglia lwaviito tin'cco che ha Yive àcoaulo ai consolati e rappresenta la In p1·atica; non possiamo clie f1·emere al . Nella ,prima udiem'.a 11Tribunale ~pe- 's9011finato non soltanto dat suo colle!]io lii colonia uf!lciale lo· lasciò solo a dirigere pensiero che quei manigoldi mggiunge- cia_Jeha c~nd annato _Giovambattista_Giac,-, l'iarbona e dalla Francia. Lu, stampa ita– lo sbarco ple'biscitario a Palermo, Pare 1·dn~o all(!. isi!le i npstri c_ompagnie fra- quinto a cinque an:m 0 . 1000 lite di mt,1!- liana è stato costre(la ad occuparsene sia dhe vi .siano state discordie in famiglia d telh confmi;iti,. che li,?·att~iste:anno 1:01_1 la I~; Ettoi:e"PellegrmoL~i a- L~emulle lire pure a denti stretti: • • ' • ·1 h , l 1, a ~•l è t b , Idi, mu!La; Armando Gavagnm a sette e 0 .,. , . . , , riflessioni su'I pro e I contro, e e ma.u- oro prese.~•. e: c.,•. iJ~ vi a i~e avvicina- tmille lire di multa ; Garlo FarseLLa a due ,. / sfrel.tiss_im~-Pe.r_quanto 'dall alti-a l'/lrono in una lavata di mani pilatesca. ,mento. fens1a~no pe?'s.moche se al con-: 'anni, set.Lemesi e cinquecento lire di mul- par~e delCe Alp~ si fa~ci_ape1·fOffocare l~ Tuttavia In 'Propaganda era tale che un f.atto _coino~tri !llartir~, _qualcu,10 for~e de~ ta; tutti alla sorveglianza speciale 13 al- v'?ci libere del! estero,. il fascis!llo è O[(nt giornale francese di Tunisi prevedeva la ntlOVt confinati sentira spuntare i,~ se l'interdizione dai pubblici uffici. giorno battuto ~n brecci!l dalla npe,:cussw– :partenza di µn migliaio di elettori, cifra qualch~ vergog?ta del s~o passato e ~li! fie- Scadellaro, Benedetti, Frucco, Marus e ne delle gl'aiuli ba/taglie democraJiahe del mfcri"ore del 75 per cento a quella previ- :vole bis_og11;~ di ra_vve1imento; alti:1 mve- Daldello non sono sLaLicondannati per non mondo. Sopratutto, de?la pro11aganda pi:o- sf.a ,dal Barduzzi e promessa alle, cc supe- ce tra ~ Pt(t _pe1·v1caci no7t ~e1ise1·a. che a ,provata reilià. • r~mpe~~e do;lla realta delle I competuw-. l'iori gerarchie». Ma, destino crudele, al P:Ocacciarsi il perdono e il ritorno in gra- •• • ni_poiit1che u~ questo grande paese repub- momento della ,partenza, il bluff del console zia del «_duce», faceilflo ~el~ zelo e _della .;, . bltca110cost vicmo che è la F1·ancia / Jlan- afrjcano apparve grandissimo : centocin- provocazione co11;tro i noftrt. I quali non ·* * . no wi bel mettere tu(Je le sordine , cer- quanta elettori parLirono, recluLaL/ fra hanno a(fatto bJsogno di cotesto suvple.- tAfl'tidie!iia ciel i5 aprile sono èomparsi care tutti i diversivi, gittai·e la derision~ impiegati dei consolati, banche~ ufll_c1 con- mento 1t molest!e. . , . . in istato di arresto i repubblicani Giovanni scema; l'esempio di coteste libere lotte po-. frollarti dalle agenzie consolari, 1v1 com- - L osservazione non manca 'di gw.- Vodiska, Alber'to Capanni, Antonio Ciiron, litiche, 'dove ttt,tle le idee e tutti gli inte- presi gli uffici dei fasci e delle... agenzie stezza. . . Ugo Rosentok e Vincenzo Zanotto. i·essi si scontrano alla luce del sole, sul di inforr:pazione. - Bisogna capire. In ~efSUn m~do, d~- .Un capo di accusa è quello di essere a- giornale, nel comizio, ccc., non cessa di E da .Roma avevano mandato un trans- ta la sua natlwa, è possibile che il fasci- miei dell'avv. GiacquinLo I L'imputazione fare riflettere .e di enJUJiasmai·e scg,·eta– al.lanLicoper trasportare le migJiaia. Che smo compia :un'azione buona. E' la sua <pTincipale è quella di aver diffuso mani- mente Le povere masse italia 11e, ridotte al- S,Preco: tastava una tartana, a vela, pei condanna, fesLi incitanti alla rivolta e offensivi per l'ilotismo del plebisci(o totalitario, dovç ceniocinquanta « obbliga.ti» a votare. il Capo del Governo. Il Vodiska risulta gi•à solo i bfrri, i preti, i.e camicie nere e i bu.: Della numerosa colonia sarda neppure Un'altra domanda di estradizione ammonito pei suoi ,precedenti ~olitici. Lo roc1·atici divoratori del bilancio, hanno· il 1ino ha voluto recarsi a votare a Palermo. , 1• • avvocato di.fensore parla dell opera del dirillo alla parola per esa'tare la ti·ranni"de P er un reato po 1t1co v di k d • J J t ' E degli italiani residenti a Tunisi neppure , o s • uran,e a guerra e a sua par e a- che deprime, com.prime, avviliscq, e rui11a l'uno p.er cento ha partecipato alla spedi- avanzata dal governo fascista vuta nell'il)surrezione di Zara nel 1918 con- ~utlo e tutti. zione. tro gli au st riaci. E molti fra ~li imput,a.U ITrattandosi poi a.i u1i 'socialisla come Ecco un'alLra pi:ova del «consenso,, MAR.SIGI,U, aprile. -:: Per ordine del liii- dei due gruppi sono volontari di guerra, Leone mum, cioè di uno dei più nobili rap- .falla. nistero degli Interni, e su domanda di I funzionari di P. S. di Trieste e l'ac- presentanti de{la democrazia dei lavora.tori .ILDEPUTATO FASCISTA LANFRANCONI AGGREDITO AUNFASCISTA A Pavia il deputato fascisLa Lanfran– coni è stato aggredito e percosso dallo stu– dente, laur.endo di legge, France~co Zo!l,i, .fascista. Il deputato fascista fu msegu1lo e fu sll.lva:LClc4a1l'illllervento di miliLi e cara– binieri che arrestarono l'aggressore. Il quale fa lraUenuto malgra'do che il Lan– franconi avesse dichiarato di non sporgere querela contro lo studente. Per 1Jercar~ <li dare una spiegazione '!i questo fatto lJVoHosii!l,putbiic~, le_auto– l'ità fasciste parlano di « malattia d1 men– te,, dell'aggressore, ohe sarebbe un pazzo. )TI' strano, tuttavia, che U!l, pazzo foss.e sul punto di esseri\ Iaur.ealo m legge. NON PRENDETE IMPEGNI )1el 27 aprile. Ricordatevi che dovete autti inte1·vènire alla festa per la Li– Ì,ertà e la Concentrazione, nella sala del Petit Journal (métro Cade~)', esLradizione del Governo italiano, è sfato cusa all'armano che gli imputali sono pc- in lotta contro lo sfruttam'ento capitalisti– arrestalo a Marsiglia il compagno Zanello ricolosi antifascisti e il Vodiska è il capo co, i nostri poveri operai e contadini, viiiti Florindo - membro del Comitato Sinda- del movimento antifascista di TriesLe. La e imprigionati nella camicia di forza dei cale Italiano, compagno delle nostre lotte. accusa, senza dh!l nessuna rprova sia ri- sindacati fascis'ti, # esaltano. 'La caùsa co-• Egli venne i)OClhimesi or sono condan- • su!Lata, domanda la condanna di tutti gli nmne abbattuta in Italia ha splr:,ulori 'di natò in contumacia a 13 anni di r.eclusio- imputali. l'I Tribunale Speciale condanna vittoria nel faesc vicino; e .ciò è pei• essi ne per avere partecipato alla difesa 'del Vodiska, Ceroni ZanoLLoa tre anni di re- un incoraggiamento ed una soddisfazione ,proprio paese, Serra di Lerici, nel i922, elusione, 1000 ire di multa e 3 anni di vi- f da , ·tt f · d" , ll contro un'incursione dj un'orda fascista gllanza speciale, assolvendo gli a! l.ri per pro on ' c,ie_gi a un ascio i •Uce nq, a ,proveniente da Spezia. -non provata reità. tenebra dt:l loro squa,l..lore • ili compagno nosiro è sLato rinchiuso Pertanto non ci sentiamo inéliscreti, ma nelle carceri di Ab:, a disposizione dell'au- ----- soltanto sin,ceri se, interpre(i fedeli di lue- torit.à che <levestabilire il valore deIJa ri- Condannalo per sfregio s.ti afflit(i, noi esprimiamo per essi, a eo~ chiesta di estradizione. Da parte dei com- ne Btum, e Q}, partito socialista 'di Fran- :pa,gni già pratiche sono sLaLein merito In un paese dolla Sabina una notte n g.lo• eia, strenuo al(eato nostro 11ella lo'tta rniziate e Je sezioni della !L.T.D.U. italiana rloso • gaglllnrdelto • Littorio fu asp_ortatoe tccipazione alla loro g(oia per la grand.11 e francese •banno preso a cµore questa buttato in !!Da fogna della stesa oasa dove vittoria di Narbona. ,questione. t)ra JIFasclo.Fu tratto in arresto, sospettato, li -A.IComitato Ceni.raie è sLaLacomunica- cittadinoPrcmoli, J1 quale era tasclsta, ma vo– '1cm protestare contro Il s~grctarlo del fascio. la una rela;,;ionedettagliata e il segretario 11 Tribunale assolse il P.remoli. Ma •l'eccellen– della !Legafrancese e il deputato di Marsi- tlssimo PubblicoMinistoronon poteva mandar glia, on. Tasso, si inLeressanno afflnchè sia giù qu(}Jgagliardcllotrovatonella... fogna, elio difeso iJ nostro compagno dalle insidie che, - inflnc- raccoglievalo scarico fascista, c. d'altra parte, sono state sventale, in pre- quindi, Jlltorlo. E ll P. M. appello', sostenendo Ccder 1 t 1• nasi di reati politici impu•taLi ai il reato di sfregio ad un •gagliardetto" nero " e sormontatoda un tricoloree un dlllorio. profu~hi ilaliani, <!aliaCorte di Aix.E nep- La Cortedi .t,ppellodi Romaha dalo ragione puro m queste ciTcoslanze la magistratura al fiero Pubblico Ministeroo ha condannalo il 1rancese cederà alle domande fasciste che Premolia quattro mesidi detenzionesenzaper- c'ercano IH perseguitar& i proscritti. dono, por " sfregio u aò un «gag,!iardiltto ,,·, 'Un grana.e cinematografo ai Parigi pro-– 'ictta fo " attualità » cinematografiche e in– 'titola q:uel{a che ritrae la visita al papa-1:e di cinquemila cattolici franco-belgi !i i vo– lontari del pnpa ». 11 1 olontari del papa-1'c ~ E' una r'ievoca-– ziO?,te ,-, chi/. sarebbe di pessimo gusto ,– o ~na an:(icipazion~ - chç StJr.ebbo l'.li tfU..• &to-ancora rpiù discwtibil~ 21 APRlLE 1929 DISCUSSIONI La questione delle Minoranze, Una soluzloné deflntiva del problema delle Minoranze non ò possibile oggi. Essa sarà sperabile e, secondo noi. realizzabi– le, soltanto quando in ~uropa tutLi i p~esi! risolte con la democrazia le loro quest1om interne, si saranno federati in quell'orga– nizzazione internazionale a cui Mazzini diede un nome : gli Stati Uniti. FatLa questa premessa· - che fa l?en– sare ad una conclusione - occorre aggiun– gere cbe, nonostante la complessità del problema, esso è parzialmente risolvibile anche oggi in quelle nazioni che hanno la fortuna di essere .e:iàrette~ da regimi de– mocratici, e lo sarà più tardi nei paesi che riusciranno a liberarsi dai governi dittato– riali e fascisti. Diciamo subito che la que– sLione delle Minoranze, come tutte le altre questioni, non è affatto risolvibile, nè to– talmente nè parzialmente, nei paesi retti a dittatura. In questi paesi, non è questio– ne di risolvere questo o quel problema particolare, ma di all'rontare in pieno la lotta. per tutte le libertà, contro tutte le ingiustizie. In Italia, in Bulgaria, in Un– gheria, in Jugoslavia e in mo!Cialtri paesi, non vi sono soltanto delle Minoranze op– presse, ma anche delle « maggioranze » op– presse. In questi paesi, maggioranze e mi– noranze soffrono delle stesse persecuzioni; per esse si presenta un problema pregiudi– ziale : rovesciare la dittatura per creare con la democrazia, integrale e completa, il r~ime adatto all'esame ed alla soluzione dei vari problemi. * * * t:he cosa è il problema delle Minoranze ? Senza dulrbio esso è uno dei problemi più complessi che siano oggi - e non da oggi - sul tappeto della politica europea. In ogni paese, presso ogni popolo, il pro– blema delle Minoranze si presenta sotto aspetti differenti. Intanto;-'vl sono Minoranze che esiste-. vano wima della guerra e Minoranze sorte dalla guerra. Vi sono Minoranze etniche (\ nazionali e Minoranze religiose ; vi sono Minoranze ohe si sentono offese nei proPJ:i diriLti e Minoranze che non avanzano al– cuna rivendicazione, perchè si sono già si– stemate entro i confini degli Stati cui ap– partengono. Vi sono Minoranze che recla– mano soltanto qualche provvedimento le– gislativo in loro favore e_Minoranze che domandano autonQmie regionali ed ammi– nistra.!,ive; Minoranze che vosliono appar– tenere ad altri Stati e Minoranze che vo– gliono erigersi in Na;,;ionilibere ed auto– nome ; vi sono lllinoranze che confinano direttamente coi loro paesi naturali e Mi– noranze che formano delle vere oasi in tnezzo a popolazioni che non bahno con esse nulla d1 comune. E non parliamo, per carità l, delle Minoranze di colore, nei pae– si extraeur.opei, delle popolazioni dei' pae– si soggeLLia Mandato o delle Colonie. Si vedrebbe che non si può affrontare a fondo il problema dell.e Mmoranze senza affron– tare il problema stesso dei rapporti inter– nazionali tra tutti i paesi dél mondo. cali venivano redatu in francese. Chi. sl recav11.ad Aosta aveva subito l'impress10-< ·ne di trovarsi in una città. francese. Ap,-< pena •fuori della stazione, era accolto dai un manumento « all roi chasseJ,ir », che er~ poi un re della ca~a Savoia; e, inoltran-1 dosi per le rues d1 Aosta, giungeva sull~ placc ove incontrava il palazzo del Comu-:1 ne, ovverossia l'Hotel 'de Vi(le. Oggi, in regime fascista,. la ~in~rapz:l francese della Val d'Aosta, srno a ieri Lran-1 9uilla e non animala da alcun sentimento 1rredentisLico, soppo'i;Lain silenzio - for-1 zato silenzio - tutte le oll'ese che ·iJ fa-; scismo ha creduto di arrecarle. Una seriè di decreti impedisce l'uso della lingu_a. francese nella scrittura degli atti ufficia-< li, nelle scuole, nelle chiese, nella deno-< minazione delle strade, nella stampa lo-. cale. Un altro decreto invita (vale a dir~ obbliga) i valdostani a italianizzare i pro-1 pri nomi, sino a ieri quasi tutti francesi. E un decreto di pochi giorni addietro, vie– ta l'ingresso in Italia ad un giornaletto che un gruppo di emigrati valdostani - clericali e fascisti - stampa a Parigi, nel-, la lingua paesana, cioè in francese ! E non sappiamo quale fine abbiano fatto le scuole ed i collegi che sino a ieri esiste– vano in alcune località del Mezzogiorno ad uso della Minoranza albanese tra_pian-; tata da secoli in 'Certi luogl}i dell'Italia del Sud. Molto probabilmente, quelle scuole e quei coll~i saranno stati chiusi, e gl~ albanesi-italiani, che non avevan mai dato. noia a nessuno e di cui pochi in Italia no– tavano l'esistenza, saranno staLi costretti\. ad « italianizzare_» i propri nomi, la pro-< pria lingua , i propri costumi. Non pochi di essi - questo ci risulta in modo certo - sono andati a far compagnia, a Ustica, a Lipari, a Ponza, ai confinati politici ita .. liani, unicamente perchè il governo fasci"' sta di Albania vedeva in essi dei fomen– tatori della rivolta deg.Jiavversari di Ah– med Zogu. Ed anche le Minoranze religiose - sino a ieri libere, rispettate e pacifiche - si vedono persegui tate. Sono stati soppress~ :i pez,jodici_protestanLi che uscivano in'. certe valli piemontesi, e la stessa fine han-< no fatto le istituzioni culturali e sportiv~ ,proLestanti affllia>teall'Y. M. C. A. 13 al~ l'Esercito della Salvezza. Sono stati sop-1 pressi quasi_L1,1tii giornali ebraici; sonQ slate « fascistizzate » le Comunità Israe-< litiche ; si è impedito ai metodisti di eri-< gere un grande collegio su Monte Mario a1 noma ; e ciò per fare un favore al VaLi-,i cano, in vista della « conciliazione ». Cosl, mentre le vecchie minoranze eL-1 niche francesi, albanesi, ecc., alimentanò oggi propositi irredentisLici e volontà sopp_rimibile volontà di riscossa, a cui il ft1:lc1Smo contrappone un regime più be~ l'\VO!La, risorgono in Italia le lotte re!i... g1ose, mentre per la prima volta si affac– cia ,nel. nos~r~ paese la vergognosa piaga dell ant1sem1t1smo.Tut.Lele Minoranze -, religiose o na?ionali o linguistiche - sono oggi perseguitate ed oppresse. Precisa-. mente come la «maggioranza» italiana Il fascismo, anche in questo campo è vera~ mente LolaliLario. ' La guestione presenta in certi casi degli aspetti paradossali. In certi paesi le « Mi– noranze» sono delle vere. « maggioranze»; in altri, la somma delle Minoranze - di- * verse e spesso in lotta tra di loro - su- * * pera l'entità· numerica della forza che go- ii\Ia il. problema più grave, più impor.. verna lo Stato ; in alfri, non esiste una lanl~, più urgente è quello che riguarda forza nazionale vera e propria, essendo le Mmoranze tedesche e jugoslave venute lo Stato formato da popoli diversi, nes- all'Italia coi Trattali del 1919. Esse non suno dei quali ha un('- prevalenza nume- solo sono numericamenie più importanti ri'ca sugli altri. delle .alt1·e, ma essendo più re1Jente alla. Questa succinLa ed arida enunciazione loro 1!1clusionenel Lerritorio ,italiano. Ja. del problema dimost1-a quanto sia dif!i- . lo~o ~1t1:1azione è resa più _grave dalla Jorc, cile arrivare ~ una soluzione unica per •ln~oppr1lnibHe 'vol6ntà di riscossa'. a ctri i1 tl!tti i ~asi e l_)er tutti_ i paesi. Aggiun~ia-, 1 fa?c1smo /.?pntrapP,op'e. uri regime• p1t): be~ mo anz;1che C!òè oggi assolutamente 1m- sLiafe e P)U -fel_'.oce <11 quello appHcatO'In possibile. tul.le le altrç Tegiooi. 'Ed è anche per noi aifficile, se non lm- aJl'llalia':coi Trattati del 1919. Esse non possibile, discutere csaurientemenle di Lui.- solo sono numericamente più importanti ta la questione delle Minoranze europee. 1elle ~ltre, ma essendo più recente la !oro Una discussione di questo genere richiede- mcluswne nel territorio iLaliano, Ja loro rebbe non già qualche articolo di giornale, situ~ione ò resa più grave dalla loro in– ~a studi lunghissimi ver i quali_le ne!)es- sop~r1mibile volontà di riS'cossa, a cui il siLà della 1otla pol_ltm_anon ~1 _ lasciano fa~msmo 0?ntrappone_ un regime più be– tempo ; doc.umentaz1om e sLat.1st1cheche sl,iale o prn feroce d1 quello applicato in difficilmente ci i)ossiamo procurare, cono- tut.Le le nitre regioni. scenza pr_o~ond~delle. diverse situazioni, Queste Minoranze meritano quindi un e-, che no~ c1 11lu~1a~o. d1_ avere. . same più aLtento e detlagliaLo. E' per que- Dobbiamo qumd1 !1m_itarci ad esaminare, sto che noi ne parleremo in un articolo , dal nostro punto d1 visla e tenendo pre- successivo. PIETRO MONTASINI. senLi gli obiettivi a cui miriamo, il pro– blema - esso pure complesso - delle Mi– noranze che interessano l'Italia di oggi -~◊;~!n\~Leresseranno ancor più !'Italia di Minoranze e revisione dei Trattati Affrontare l'intero problema e\Jropeo delle Minoranze sarebbe per noi estrema– mente difficile ; ognl caso richiedJl solu– zion t diverse. Guardiamo dunque il problema soltanto nei suoi agpelt.i che si riferiscono al no– Sl-roPaese, * *"' In Italia, un J?roblema delle Minovanze, esiste ; Mussolim, nel suò non dimenticat.o discorso contro l',t\ustria a proposito del Tirolo meridionale, ha negato l'esistenza del problema. Non crediamo però cho ci ·sia bisogno di molte dimostrazoini per di– chiarare cne anche in questo caso la pa– rola del Muss.olini non meril-11, alcun ere- .dii o, essendo essa menzognera e blufflstica. Il iiroblema esiste. Non esisteva fino al– lo scoppio della guerra ; dCY!?O il con- •fliUo, la quesLione delle Minoranze ha as– sun'to in Italia 'Una importanza ecéezio– ;nale, sino a costituire m certi momenti (,prima e dopo-l'avvento del fascismo) una causa di. vero turbamento per la Nazione, sopr~ttuLtp nei suoi rapporLi con gli aJl.ri paesi. Negare l'importanza della questione è assurdo. Eppure, il fascismo nega ; l\'lus– solini dice che la popolazione iL!lliana co~ sLituisce una unità etnica compatta; che le insignificanti - secondo lui - Mino– ranze allogene entrate dopo la guerra a far parte dello Stato italiano sono ormai stat,e assollbite definitivamente, con gaudio immenso degli interessati e per merito, inutile dirlo, del regime fascista, che pos– siede il toccasana miracoloso per guarire I utti i mali e risolvere tutti .i problemi. Il fascismo ci ha abituati a ben altro ; P,OS– siamo quindi passare olero, tranquilla– mente, alle sue negazioni, che hanno per noi lo stesso valore delle sue affermazioni : nessun valore. Prima della ~uerra, le Minoranze in Ita– lia non costituivano 11npr·oblema ohe pre– occupasse il paese. A parte le Minoranze religiose - sopraLLuLLo ebraiche e prote– stanti - per le quali esistevano sufficienti garanzie nella libertà ad esse concessa, tanto che non si ebbero mai nè l'antise– mitismo nè le lotte religiose, esistevano in Italia alcuni gruppi allogeni che si era– 'no perfettamente adattati alla vita nello St.aLoitaliano, non g1à perchè essi aves– sero rinuncialo alle loro caratteristiche ed ai loro bisogni, ma perchè lo SLato a– veva provveduto alla loro sistemazione, riconoscendo ad essi tutti· i diriLLi legit– timi. Mentre le Minoranze religiose pote– vano esercitare liberamente il loro culto, tenere le proprie scuole, puibblicare i loro $:iornnli anche in lingua diversa da quella italiana, le Minoranze etniche erano t.raL– taLe non solo umanamente (cosa che o~;gi non avyiene col fascismo), ma secondo giu– stizia. Il nucleo più importante e più com– patto era costituito dai francesi della Val d'Aosta. In questa zona, nessuno ha rnai Cfil'catodi imporre alle pof)olazioni l'uso dP.lla lingua ilaliann o la rinunèia ai ca– ratteri particolari delle popolazioni stesse. Ne_lle sc1,10Ie si inseg!la".a in francese, nello chiese s1 pregava Dio m francese, gli aLti ufficiali dei Comuni, e de.s)i altrL enti Jo.., So_lLanto in. rparte io sono d'accordo con l'amico Franco Clerici circa l'avvenire del-, In question_ealtoalesi_na. Egli afferma chi'. « non possiamo aderrre alfe domande ir-1 redent1stiche » degli abitanti del-l'AltoAdi-1 g~, p Tirolo che dir ,si voglia, mentre iò ritenll'o perfettamente il conl!rario. Non ~Obb\amo infatti dimenti-cai-e i postulati 1deah con C'Uii democratici che nel :1915 i)rop:ugn~rono la guerra contro l'Austria, la g1ust.1flcarono, postulati che si riassu– mono nella liberazione dei fratelli di razza italiana dal giogo straniero e con la reden– zione <li tutl i i popoli oppressi. ìlla con la. fine della guerra, dovuta al Lraco!Jointer– n~ de_g!i I1:1p~ri~entrali ollre che a ragio-, 'Ili n~iliLarr\ 1 Ilaha conquistava anche una! rporz1oned1 territorio abitato da secoli -da, una. popolazione eminentementp tedesca, territorio 1.?he _nonera mai stato « bagnatQ d!]-s~ngue_1l~llano », secondo la Lermi?lolo– g 1a imperialista; la conquista !Lllliana su◄ rp_ertì ogni pretesa ed ogni nostra aspetta-< tiva. .qra, se noi ci _meLtiamosul terreno del dm LI o delle genti, su quello cioè che forma. il _subst. rat.oe~ enz[ale del problema delle, mrnoranze naz1onalr, non possiamo non ri-< conoscere agli· altoatesini il diTitLodi de-, cidcre I!beramenLe circa le proprie sorti, salvo stirpulare poi con trattati reciproche garanzie di frontiera. E' indubbio che unaJ delle ragioni principali, che rendono cost instabile e rpericoloso l'attuale equilibrio europeo, consi_steappunto nell'avere il trat-1 Lato 11 Versaill.cs ed i successivi aggrega– l<?mmoranze tedesche e salv.e, costituenti 'C1_ascuna un tutto per sè sLanLe,a nazioni di all,ra razza e cultura. Quindi se la tu– tura Italia dovrà essero basala 'com'è no– stra comune vivissima aspiriÌzione su princi.pii di libertà ed uguaghanza do~ran– no quosti prin1Jipii valere in confronto di tutti e rendere possibile anche a~li alto~ atesini di riunirsi ai propri fratelli di rnz.. za e coltura tedesche ; sarà questo il più alLo.ed ~fficace co!1trjbuto_che l'Italia. pri-< ma m c10fra tuLk gli altri paesi, darà alla. o~usa della pace ~uropea e del comuno pa-, !Jlfi'çO )a_voroper 11progresso di tutti i po-, poli e c1garant1irà meglio di qualsiasi trai.-! lato contro i pericoli dell'irreaen-tismo. Chè l'appellarsi n cause di strategia mililare per negare ai nostri fratelli aUoaLesini il diritto di disporre di se stessi rwpJ)Tesenta in fin dei conti un circolo vizioso cho non potrà mai avvicinare le nazioni a!I'auspieio 1~e~ledella fral_ellanza umana e de)la defl.'.; nit1va soppressione <lella guerra. V.M, Voglfamo avverti1'c subito che cio che cì fa 1·cspmgerele «domande irredentiste» dc-. gli_ altoatesini. - come di tutte le. al.(re, minoranze etmohe - non è già perchè na contestiamo le intime 1·agioni. Ma perchè la revisio11edei frattali poi-tata sit tale tcr~ re110, reca difila10 alla yuei·ra. o,;a la guer ... ra n91_i solo non dcì nessuna fiducia del 1•i-,• stabilnnento della giustizia, ma nella gueì•◄ 1·afennentano lutti i principii di <littatu-1- ra c!ic minacciano le libel'là dei povoli. 1'1 fascismo ritrae per buona pm·te d.ell'essel'c d~lle c_onscgiicnze_della (J/ten·a. Per noi i4 bmomw cc pace.o li'òertà » è indismmsablle,

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