la Libertà - anno III - n. 15 - 14 aprile 1929

b 2 o 1iertauto la sociolà abbandona il pro– gramma adl'iatico. o « col coliscnso del no– -➔tro governo nblJiamo rcccutomcutc- codu- 1 a la no.stra partecipazione, i11qucslò all'are ad un (l1·u1iposi,•anta,·o. E' ùn pll5$0 dolo– )·oso, di front-e a,J quale ·1a lui.ola dei v.o~tri interessi non ci lrn consentito di esilaro:·" 1 ùanni appol'latl sono gravi: l'istituto arcva 60 "filiali acll,~ provincia. I poveri deposilnnti avranno sl o no il /10 por cento se la Cassa di l\lspurmio int.erverrà e gli ammiui~LraLori dolla banoo. dissestata ver– seranno ciascuno una grossa somma ... Il fascismo ha <e meseo a posto l> anche i comuni :'.Ifa figurarsi !· Questi dnlmntolili ~i<le- 1·urgici -hanno ben-0il diriLlò di YCnder·cal– lo stranie1'.!)l'Influenza In Drtlmaiici : l\au– llo gfa venduta tutta l'Italia, a col conscn– ~o <le I governo »... L'ufJitlio~a ,lgenzic1 <li Roma puobl ica u11 cl,mco dei principali comuni in deficit. Il I titoli ribassano in Borsa quadl'(}-non ha bisogno ùi nessun com– mento: Il -set'\·iziodi statistica elci Cousiglio pro– , inciale clcll'J::Conon1iacJl Milano coniuni– ca l'indice generalo del corso dello uzioni ll'at.late nelle Bor~e. ti corso, in segno di 1;iubilu per il plebisciti~simo. i-i-bassa. lli– l>assauo i lltoli bancari, mag,giormente. :Poi , minerari e motallurgiri; i Lessi-li; i va– 'lol'i clcl h-ici. E 1·1-bassaanclte il conso- lidalo. • Le banchehannobisognodi denaro lJ carlello intcr,bancarie ha dcli,bcralo. 11cr1'ichiama1·c i depositi nelle onsse degli ,istituti. di aumentare .il saggio d'inleresae ~ui depositi a cominciare -àal 1° aprile, tlfll qtrnrlo al mozzo per cento. « Bal'i: entrate 3:J,215 milioni, spese H.649, disavanzo f J J.34 milioni ; Bologna: entraite 78.025, l'·pcsc 10!t.189. disavanzo 26.-ltH; Dt·esci::i: entrato 38.587, uscile :J6.202, a,·anzo 2.385 ; Catania : Mtratc 42.778, u.:;cite t,2.S62, disaYanzo s:, ; Fer– l'ara : entrate 21.79;i, uscito 32.347. disa– vanzo 10.552; Firenze : entrnt.c 98.669, u– scite 106.032. cJisavnnzo 7.363 ; Genova : cnl.ralc 205.139, uscllc 2li2.403, <lisavanzo 37.26ft; LiYorno: cn·tralc 3Uì5<i, U$Cite 31.849, disavan1.o 195: ~lessina: entrate 25.210, uscile 27.166, disavanzo -Ul56 ; Mi– lano : entrate 413.932, uscite ::;39.518, <li– saYanzo 125.686; Kapoli :enti-alo 196.395, uscile 194.776, avanzo 1.6i!J ; Padova : en– ll'ate 29.281>. uscite 33.743, disavamo 6.457; Bancheche saltano Palermo : entl'at.e 74.976, uscite !lt1-876, di– savanzo ·10.900; Roma : entrai.e 402.446, Là B::11\cadel Piooolo Credito di Cuneo u,cil!l .\80.860. disavanzo 78,414 ; 1'11ranlo: Jia chiuso g-li sportelli. La Banc::iaveva un ent!'alc 14.138, speso 15.909, disavanzo .,apitale <li dieci milioni e un deposilo di 1.771 ; Torino : enti-ate 177.250. speso 120 milioni di o!llpitali. Un fallimento di 238.555, disavanzo 6i.296·; 'l'r-ieslc: en– banoa cal;l,olioa aveva dato un colpo grave trale 89.991, spese 91.216, disavanzo 1.225 ; alla banca di Cuneo, che invesliw, i soldi Veneiin: entrale 73.404, spese 102.04.4;µi- fa speculazioni molto sballate. l savanzo ?8.550. » ········---------------------···------------------------·-······ IL TONO MINORE (Postille al discorso del ministro Mosconi) La pr-opa,gauda eletto;•ate fascista ò stata fa,t,ta prcvalcnlementc da ministri e pre– fetti su un solo leit-moliv: ln miglioratn ~ituazio110oconomioa iLaliana nei oonfr-onti del 1022. E, natut·ahnentc, ì giornali della Jlenisola hanno illustralo H teit-moti-v con ~chomi iraflci oudc i progressi compiuti sol4o j_l regime maggiormenlo avessero a a'isaltare. :Ili sono accinto alla fatica di Jeg– '!!erc tutti i discorsi ministeriali al-Io sco– i"io di lrcrvaro una dimosfra.,,ione dell;as– :$UUlo.~on solo non ci sono riuscito, ma aio- nolat_oche il [ono ora vcramonto Jìac– '\!O, si direbbe di gente ohe fo Ili\ la consn- 3.ievolczzaòi dil'e delle cose elle non sa– ~·anno c1·edutc. Oh Dio, che dei prog,ressi siano stati fatti non si può nogarç. Sol: f.anto ohe csai si sono verificati in qu_e1 campi nei quali sotto quaiunquo Gover– no avre,bbero dato risultati migliori. Per converso là dove solo al règimc avrebbero 11otulo essere attribuiti meriti p colpe, lvi ~a situazione è disastrosa. Prcncforò, a questo propoisto, il discorso t>be il ministro delle finanze ha pronun– cialo al s. Carlo di Napoli. Il sen. Mosconi ha affermato ohe 11el pe– a-iodo•19H-i923 i 1 debiti pubb_lioi salirono ùa 15 a ()5 miliaToi !) mezzo, mentre suc– cessivameùle al 1923, essi andaro.no ~rada– iamente diminuendo da 95 _milia1'<li e mez– ri:oa 87 circa. Nulla vi è di più difficile ohe trovasi d'aocorQo<lonle cifre dei debiti de– gl1 Stati. Tuttavia da tre fonti risulta ohe la dichiarazione -mosconiana ò falsa. L'on. l'aratore relatore alla, Camera sul bilancio del 'l'esoro pe:r l'eserclzio i922723, allegan– c!oalla sua relazione una tabella .compara– tiva dei debiti nei ,p1•incipali.Stati a,vn:nli o dapo la guerra; dimostrava: ohe il debJlò pubblico ilalianç, era di 1~.P71 rnilioni al !lO giu~o ·rnu e di ':106.427 all11-st~sà data del f92L Quest'ultima- cifra,-àla. dm1<1ue, :i dimostràre ohe ì governi dell'epoca prè– rascista avevano saputo Tidurre il druiito \li i:J, miliardi {quando si accetti lo, cifr:a di 95 miliardi e mezzo data dal ì\losco111) i,5cnza bisogno di nicorrere alla dittatura. D'altra p~i:ie, nel 1926 lo. SoeieLà delle :Xnzfoni,Jatltuendo una tabella compara– th•a dei debiti dei di-fferenti paesi, dava per ~'Italia le oifre seguenti (in milioni) : al 00 giugno 1924 lire 93.163 ; al 30 giugno r,t 92Cilire. 90.847 : al 30 giugno 1926 liro 04.038 concorrendo a forma1•c quest'u1ti~ ma cifra un debito estllrno di 2.729 milioni. Infine un reccru.c documenf.o riportat1J ~!u l'Oble1·vateui· di Bruxelles o dovuto a degli •esperti americani, dimostra co'.moda! j!l 922- al :l:928(81 ottabr.c) attraverso- fasi varie il deibilo ,pub'blico italiano è aumen– lafo di· 2.506 milioni, monllI'c se diminu– :-iionevi ò stata per i pe~iti verso _g)i i~li– it.utti di crediLo, essa, dt 8.94.8 m1l10n1,.è ùovuta unicamon!,o al decreto di stab1hi– nz!one· ohe annullava di colpo un debi_to tli 4.229 milioni verso la Banoa d'tlaha. Ciò ohe il ministro ha, nnt.uralmcnlc, ta– eiuto. La conclusione è, dunque. che H debito \'.lello Stato, consotida{o c. i•edimibilc, è ml– ~ncntato da quando i' fascismo è à~ pote,·e. Il minisLro si ù cbmpiaeiuto di diohia– ~·are che la percentuale di i-app~rto fr~ i_l debito fluttuante e il totale dei deb1t1 o 5c·csoda'37 ùel 192a a meno di 2-50 attuai~ ~nente. La percentualo non è esatta, :111a ) – \SOiam·o anda1·e. Il fatto ò ch:i tale l'!duz10- i1e è dovula in grandissiima parle alla con– versione :forzosa, decretata alla fine del 1926, di 23.50-'tmilioni di b~gni dei Te: serro in consolidato. Può dire 11Governo d ! avei· faUo ùn buon affaro ? Dal punto d1 vista della Tcsor.er!a_ciò ò jnne~abilc _: h~ ehiuso gli sportelh 1.n fa*1a at c1·cd_1LCY!1 immediati dello Stato. i\ia dal punto d1 v!– ita della morafi,t,à statale o della economia 1>ri\•atolo escludo. Giacchè, ~ra l'altr(!, q_uel <locrcl.oha. causato una s~r10 Junglnss1ma :i.lifallimenLi. . • Il sen. -MOS-Ooni ha vantato il fondo d1 ·tassa di 1.765 milioni esistente alla fin<: Idi febbraio. Il più modest~ mercante. <I 1 alimentari sa che l'avere m ca.ssa I1'!1lle ,1ire non co.st_ituisce \JCI' _lui unn rn_a15g1~r.c 1·icdh-ezza se m cambio d1 quelle mille_lire vi è nel 1iortafoglic_> <lì U:nttB_ancao d1_un [lrivato una cam'll1~lo <la lui sotLoscr1ita per quell'importo. Ugualmente 11fondo dt ,cassa dello Stato 6 costituito, in buona par- 1e da crediti aooesi presso la Cassa De– ![>Ositie Prestiti e gli a!:Lriistituti finan– :r.iariche ad essa f?nt10~!!!Po·. O,ra, a quant_o '<lmmontano questi deb1t.1d1 resorer1a _11 )ninistPo non lo ha detto. Accennando allo, rfform~ fiscale che il governo fascista ha m a111modi tare, _1_1 scn. ~fosconi ha diolliaralo oh_eossi:, p1u elle su nuovi aggrav~ dei contr1_bucnt1o su neazi.011i di nuove imposte. si ,baser1\ s_u lUna migliore distribuzione dei_tributi _cs1~ 'stenti. A 'lparte che quMto _hngua(fg10 e I-sullabocca di _t~Ui i_Govcm1, sta dt fatto che nessuno v1 o mai venuto meno_ q~,\ll– ito 'Quello fascista. Ho avuto n?~o d1 ~[1-mo- 1SLra1·Jo 1·ecenl.cmcnLc e uon UH r1pet01o. Ma Ja nuova riforma non sarebbe, per caso, ijctJata da)la-im-possibilillt pel ~on_tr1bue:n– ·111 italiano di sopportare ulter10n oneri ? ;J~tto sta a vedere. qu-a_ntirnnil.<lnti àl fl– soo saranno scova~1e, moll!r~, qu~nto co– sterà la nuovn polillca mvcst1gatr1c,cdella :finanza fascista- . . _ . Una •battuta di moda in tu!Jl,1 1 d1scors1 !fascisti ò ohe la stn,bilizzazjon~ è intangi- 8>ile. Può darsi cl\o ta_lc sia _11_ P;o.pos,lto ~cl Governo : ma la, !_ira rcs1sv<'1à . E a àn•ezzo di quali sacr11!~1 ?_ . . sono stati dimostrati ~li cllett1 do_llasta- 9,ilizzazione sulla bilancia. commerciale. Lo ilsl.ituto Centrale di Statistico._è vènu_to ~ offrirne la 1•iprova.Nel mese d1 gonn~10 <~t 'quest'anno il de(icil. è aumenl,ato dt 29! millonl 8-11.483lite m contMuf~ òcl eo1- r,1 pondentò -pertodo, del ,J_928. _l!, ,un ;!11:~ tnnn,nicpl!J '1~1!,lf ,, :-IP.J:1111,, 1.i < ,,no <Cl , che il deficit 1,or il mese di febbraio è stato di lire 525.319.367.Di modo che con– tinuando con questo ritmo la bilancia com– merciale ilciliana alla fine del 1929 sarll de['icilai·ia 1,c1·cii'ca {O 1,iiliai·1li, 111enLre lo era stato ;pc1·sette e mezzò nel 1928 e per 4.265 ne).,1927. E ciò si spiega quan– do assistiamo a fenomeni come quello cho ci tiresenLa la Svizzera. Il commeroio il-:t– liano coli queslo paese ò sempre stato al– livo.. Ma l'cic0cdenia atth'a che ora di 130 milioni nel 1926, è scesa a 110 nel 1927 e a soli 59 nel 1928. Andando avanli di questo passo ::inche la Svizzera òiventel"J. nostra credtirice. Ah, lo so ,bene. Anche lo. Fran– cia nota uu aggravamento della sua lJilnn– cia. }fa bisogna vedere su quali generi di merci si eserc:it:i,la maggiore importazione e su quali la minore c::iportazione.Si obiet– terà pure che la differenza passiva del com– mercio estero si salda con le rimosso d!igli emigrati e Mi dena·ri la.sciati dagli st,rn– nieri in Jtalia. SI, una volta. Ma adesso ? ]\' notorio che le rimesse de,gli emigraLi caland e cb~, 1icr <,011-lro. i rimlborsi da parte tlegli bLituti di credito che fanno il s0rvlzio di doposito degli cmi~rati aumen– tano, e che di turisti stranieri in Italia ne vanno sempre meno, 1iroprio anche a causa d.eila valuta elevata. Gli albcrgato1'i -po– trebbero dire qualche cosa it1 proposito. Il ministro delle fillanze sf è so'ffcrmato sul' bilancio dello Stato ohe segna un a– vanzo di 103 milioni alla fl1~cdi febbraio ~ cM dovrebbe arrh•aro n 271 al 30 giugno. Anche questo '[)Unto è stato illustr;ito a proposito dei nuovi aggravii fisca– li. solo <11:razic ai quali sarà posi;ibilo al 'l'csoro di mantenere l'avanzo nei limiti òel jlL'CYentiYO. Ma, a1imte ciò, è veritiero il bilancio dello Stato ? In quel rapporto d! Clsperii amoricanj cui. Pfi_m?.,acqep!lav~ r1sulfa-va ch'c ·solo 111 v1rtu- d1 esped1ent1 di acrobazia contll!bile,il bilancio dell'eser– cizio 1927-28 poteva figurare di chiudersi con un ::wa:nzo<li 2-27mUiot1j, mentre in rcal!-il.nasoondeYa un disavanzo di 5-rn mi– lioni. Come si v~de il sen. 1\Iayel'o !'on. •rumedci ucllc loro 1·elazioni al Senato o alfa Camera non aveyano torto di d0man– dare al ministro Vo[,pi una maggiore ohia- 1·ezza-nei conti. Sen'ibra ~erò che il Séna- 1 or.e Mosconi non o.M,iamodifloato le cifre del suo predecessorer di modo che -l'ingan– no o il falso continumo. In un 1•a1Yr-onto ra finanza eil ecollomio. lo slesso Mos1Joni ha acoennà<l,o al lema oh-· bligato della bonilìoa intesrale. Lo rilevo non per l'ipotere coso ormai noto sull'ar– gom<rnto. ma perohè questa politica mi– naccia di inaridire le altre font.i produl– tive ilaliaue. Io non so se molti se ne sono accorti. essendo la notizia stata conffnata Lra i « Ì'atLidiversi » : uno dei soliti docr.._,l.i catenaccio ha stabiliLo. a part.iro dal 14 marzo .J'aumot1Lodel tasso di sconto della Banca ·d'Italia dal 6 al 7 per cento. E non o'era una parola di commento. Sfido ! Co_megiustillcar? questo aum~nt~ a poco ,piu di due il'les1 da quello d1 cmquanta cente~imi òel 5 gennaio ? E' noto ohe, l'au– mento del tasso viene .deciso quando si vuol impedire una forte domanda di cwp_i– Lali. E siooome. in questo can)l)O come m Lutti gli altri dell'economia, Yige sempre la legge della domanda o dcll'ofi'erlà, il_tn~so ' elevato corrisponde a una grande r1ch,c– sta di c::i,pit.alie, correlativamenLc, a una scorsa disponibilità di es~i. Ora, secoudo i dati ufficia!i, il risparmio pu!Jblico è in uotevolo aumento. Ciò non può non ,ippa,– rirc contraddittol'io : se i capitali aumen– tano 'ì,JCI'Chè restringerne l'impiego? peli': chè ridurre le possibilitit di sconto ? (xll è che nella nuova ,politica del governo fa– scista è facile sooprirc un indiriz1.o pre– valentemente e 1·1solulamo11Lc agrario n danno dogli uJLri i-ami della produzione. E il credito agral'io, cssenao a lunga scaden– za, se sviluwato e<,>c~s,ivamenteimpedi– sce alla industria o al commercio di attin– gere alle banche. A proposito di i1ìdust1.•ia, :iioj, si ha mod(! di i.irenàere in flao-rante d1 falso i grafici del Co1>rie1·c della Sera. Uno di essi è si.alo dedicato alle costruzioni marititme. Una linea continuamente ascendente ne denota il progresso cost~nte. E~en~, nel f 928 )o cost.ruziom navali manlt1me m Italia han– no segnato una diminuzi.~n~ in confro_n~oal 1927. Infatti uno dei pm nnportantt 1s,t1- Luti inglctii, il Llo_yc!'sRegisle1· o_fShip– ping in una stat1st1ca della \ll'Oduz1onena– vale 'mondialu stabilisco non solo che l'Ita– lia è stata uell'anno tesi.è decorso al 110110 posto venendo dopo l'Inj!'hilterru, la Ge_r– mania. l'Olanda, la Dan11na1·ca, la Svezia, Il Gia,ppone, gli Sla.LiUni-ti e la ]'rancia ; ma che mentre in tulti questi 1iaesi, ad eccezione degl iSlali Unili, _si ~ a~uto. umi progressione nelle costruz1on1, I Italm ò passala da 101.07G tonnellate del 1927 11 58.640. E, 'iJOl'l icolarc intcrcssanLe, cl i que– ste ben \8.1,3G sono state costruilc nei can– Lieri di 'l'ricsL~e di i\Ionfalcone, mentre so– lo J?er di~ci mila tonnellate hanno concorso i rnnanenti cantieri ilaiiani. Il che prova luminosamente come l'Italia navale sia <1l– le dipendenze della « Oosulic.Jl» contro la quale lo altl'c ditte m;1llapossono manc?ndo <leicapitali necessari al_r1?rdmo ~ np am– modernamento dei cantieri e, q~md1, alle nuove costruzioni. Continuare nelle postille? Lo ritengo i• nuLile, tanto più che_noa _mancher~ l'oc– casione di tornare sui vari prohlem1 della finanza e della economia itàliana. Per ora ba~la di aYci· dimo$trato, come il solito con le cifre, che il poco calore dato alla propaganda cleUor·alc fasoisla nou è diilCSo che da una sensazione della gravità di una sit,uazionc che il Govemo e i suoi corifei si sforzano di fnr ~-ppari:'c I ranquilla e fio. -rcnlc. SIL\'10 BARRO. LA LIBERTA CHAMBERLAIN EMUSSOLINI L'incontro di Mu,ssc,lini e cli Chambcr~ lain a Fù•enze ha fatte, scon·ere no1i i,oco d'inchiosli·o. Il comunicato della confei·cn– za non dice assolutamente niiUa: il solito sac1·ame11taleaccordo sii tu/Li ( punti di vis la. I co1nmenli ? La stampa italiana si è wlope1·a_lu a ~pic_– !fare l'inconll'IJ come 1m allo sociale di 1·t– ve1·cn;a del niinist,:o inglese al minisJro italiano. La stampa inglese. il diplomatico Dai!y 'l¼llegraph i1, tesla. al contrai'io. si è affret– tata a considerai·e la visita come un allo di i·ivercnza del ministro itatiano n. quell~ inglt:sc, vennto a passl!1·e trcmquillqmen(c le .mc vacan;;e 1,asquali a Firenze, in seno allei sua fainiglw. La stwn.pa {1·anccseha udnto nel !festo di Mn~solini l"inlc11;ionc di sollecitai·e l'ap- 1io(Jgio i111flcseitei negoziati in c01·so IJ•a /a Fi·anciù Il l'Italia, i qnali tirano ·in l1m– yo. Alla fine dell'am10 scorso, l'ambascia– to,·e francese a Roma, de Bemimai·chais, avci·a pi·esentato un mcinuri(l/e. Si aspetta che 1in co11ti-omemoi·iale italiano sia pe1· essei·& vi-esentato - sulla lirnilazione dei confù1i della Tripojilcmic,. c della 1'1misia e sullo statuto dc(Jli italiani a 2'unisi. La Journéc IndusLricllc fc, caso di certe in– 'fonna;ion-i della stmnpa tedesca, secondo le quali il ge,w,·alc Bado(Jlio con una mar-' eia s11t (CJ(JuTchad dovi·ebbe mettere la 1"i·ancia clcwanli ad vn fatto compinlo. E vuole ·vedei-e un nesso tra qnesli p1·o(Jclli (?) e la vis ila di Ffren;e. Questa s/01·ia, smentila dalla stampa ila.– lia1rn_.ha ben l'ai·ic1 di 1rna... stoi·ia. Il Giornale d'Italia, con l'inlen;ionc cli (JOnfiai-e l'inconti-o di ~'irenze, e JCJ:Sciando_ c1·ede1'e all'intei•vr,nto inglese nei i·apporti franco-italiani, si è lascialo andam a sc1·i– vcre che « l'Italia non rifi1ila. ma anzi dc– sidem di a,•ri'Vai·e ad 1m chiai·imento so– stanziale con la Fi·ancia" e che ad esso si deve arrivai·e « per le sles_sevie già indi– ccitc dall'l1!!fhitlerra ». Queste pm·ole 1m pu' sibilline che. si sono volute intei·pre– farc come wi ballon d'essai cli un trallalo cli alleanza italo-inglese, che si sm·ebbe ventilato a Ffren;e, hanno subilo tii'ato al– l'imprzidente (Jiumale romano la aulica smentitci dct 'l'imcs : Nd, nesszin t1·attato italo-inglese - avpena un ' J.lu' piil, fondala t'idea che L:Inghiltei·ra abbia desiderio di fa~orfre i neyoziati franco-italiani; ecco t'agyetto delle com;ersaziotii fiorentine. Tutti però i giornali francesi si acco1·– da110nel i·icordare che la situa;oine del ministero consen·atore inglese,· _alla '!)Ìf!i– lio, delle ek:ioni generali. che non -si an– iwnziCJno PP1' nulla favorevoli acl esso non conscntirebbq o, Chamberlain di assume1·e i1npe(lni. . . . . JJirebbr:1·0 i !fionwli francest: v1sl'la <11 cortesia se non si indurtia-~scro u i·ichiamarc lç imprudc11ti pai·ole di Mussolini conti·o la lealtù degli uomini i,olit ici di fughilterra all'epoca del distocco dell'Inrtkiller;•a dal– l'llalia, in coercn;(I, di questi fatti: il se– condo fl'allalo ,1,; 'Til·ona. l'accui•do navale f1·w1co-inglcse. il passo, compio lo rlall' Jn– rrhilte1·1·a e dalla F1:ancia cont1·0_la~ulga1'ia in pMtcsta dell'azionr. dei co1nitagi ruace– tlo 11 i dal quale posso disscn/l 1·umorosamen– fc Mussolini prende11docon nn bel f1·acasso sullo la sua' 11rolczio11c, la Bulgaria e l'O1·– ganizzazione i·ivotuzionaricL macedone, ope– rante ai confini jvgoslavi. E' certo q,wsta ima 11/oltJnotevole di antecedenti da le(Jitti:mai·e la idea di un riavvicinamento dell'Italia all'lnghillen·a. piuttosto che dell'Italia alla F1·ancia .. Jfa la f,·eddc;;za della stampa inglese sla– i·ebbc a dimosl1-a,•e che l'idea a Londra è cNmpedire quatttnqne cosa ove si suppon– ga che nasconde w1ci pniila clii-ella contro al F"iwicict. Pel'lan/o la cortesia di Jbissolii,i, che ha tutto l'aspetto di nn'impe1·iale i•itfrata, potrebbe anche 1·estarc se11;a nesmn seguito. Che cosa ne pensa la signora Chambei·– lain, net cui uno1·e fu organizzato a Fi– ren;c imo speciale spettacolo la vir,itia dcll' inconil'o di suo m01•ito cot signo1·Mus– solini? Davanti ·agli occhi cstei·refall~ qel– la signora fui•ono fatte passare in nvtsfa le avanguardie femminili in piena_ effi– cienza cli onnamento - mta fantasia fa– scista, di r,usto orientale. che la povei·a signorn a J. ,oru.li 'anon avrà mai avuto oc– casione di vedere. U1i paese mediterraneo che coltiva il genere « amaz;oni » si col– loca bene nel quadi·o variopinte, dell'iin– pc1·0 britannico, che conosce tante genti, • tanti cost1imi, tante or~fJinatil& di uomini, e di donne... La r1entiie signorn avrà da fai· s(upii·e le amiche del suo salotto i·ac– contando ciò che le hanno fallo vedere a Fii-en;e i fw,cisti ... ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••n••• POLITICA ESTERA w~ ..._ Il « duce ~> discute con Chamherlain e Bethlen col « duce >ì, ··-····-·--·-·--··-------------·-·····--·--·----------·--------· Dopo il colloquiocon sir Austen -·- IL « DUCE » AMADRID ? Ho)1.,1, apJ;,i-le. - Si pwfa _ coi~ (Jrwi se– yreto, fa al,ti cii·co/.i (ascts4t, di 1n·cpai•a~ tiv·i per la par(enzci del «_d1icc !' d_aBoma 1ie1· intervcnii·e alla 7n'<?s$vmc1 nn:1.w_ne _del Consiglio della Sociela delle i\ azioni a Madi·icl. Dopo il colloquio con sii· Auslen Cham– iberlaiu il «duce» vorreobc, dunque, com– '[)iere un viaggìo, 1ier affermare eh~ egli, ai 1iaesi direLl.i ùa un. ~ittalorc, puo 1:en: dere l'onore dl una v1s1ia, che le naz1om vilmente democr-al.ichc non pòssono spc- 1·at·e. I\ generalo Martincz Auido, i_lcapo dei « p1sL0Jeros» d1 Barcellona - 1 I vei:o inventol'o dello squadrismo e capo del _pr1_– mo fascismo europeo _- po\rebb~, qumd1, accoglierlo con grandi onori .e_ c1:condan– <1olodi quelle stesse preo~uzto111con le quali, da qualche) tempo; circonda la suo. stessa persona, _ _ _ _ Ma in questo progettato viaggio v1 e qualche cosa che va oltro il _tentativo c~i mostrare che il «duce,, pleb1scttato puu uscirll dal suo rifugio custodii.o. Anzi forso il progettato viaggio tra– monterà e un allo papavero fascisLa po– trebbe essere incaricalo di recarsi a Ma– drid per lancial'e un « bluJT» desl.inalo a rialzare le sorti delle dittature, ])erchè da qualc:hc settimana le ~ircoccupazioni clct– Lorah dei consorvaton rnglest sono gru– ,,issimc. Ed è necessario che un gesto col– legato tra conservatud inglesi, protettori di tutte le dittature ohe possano sostenere gli interessi imperiali da occidente ad o 7 riente, sia compiuto per rialzare le sorti cieli'inLcmazionale reazionaria. La situazione spagnuola non è affatto mi– gliorata, per la diltatul'a, dagli ultimi av– venimenti di Ciudad Real e dalla soileva- 1.ionc degli studenti. La situazione C!'a ed ò graYe, ma abbiamo assistito ad un c~m– biamen to di scena nel teatro rnonarch1co– ciiLto.lori'alc.Come i nostri lettori sanno re Alfonso, in seguilo allo sollevazioni _popo– lari e alle sdegnose proteste, con d1ch1a– razioni anLimonarchiche, di Sanchez Guer– ra del conte llomanoncs, di Melchiades Al– va'rez di 'l'oca e tanti altri uomini rap– presentativi delle ex schiere costituzionali che rompevano ogni legame con la mo– narchia, aveva pousalo di giocare la ~_o– lit.a carta del sacr1flc10della tesla del dit– tatore IufaLti assislemmo ad un fallo sintoma– tico : certi corrispondenti di certa tampa cslcra arrivati a Madrid chiamati dall'uf– fioio stampa del generale primo dc nivera per difendere il regime dittatorialo - e che avevano inizialo a scrivere i loro 11r– tiGr,li in difesa del ùiUaforo - cambia- _1·0110 ùopo i primi articoli, nllegginmenlo, e « bruciarono » I.a ditta( ura per. ricono– scere n fallimento di questa e la necessità di una conversione verso la monarchia « coslituzionalc » e il ristabilimento delle liilerlà elementari. J~ra il colpo del mo– narca elle, al momento del pericolo, cerca– va di liberarsi del suo se1·vo, per cercar di salvarsi. ì\Ia ad un trai.lo il gioco di Al., i'onso si arresto'. Qualche cosa era successo fl'a re, ditta– tore e consiglieri esteri, che potrebbero es– sere_. in prima linea. italiani, fascisti. La corona ha cambiato rotta, cedendo a.i·con– sigli di non abbandonare la dittatura. noi inomenlo in cui la caduta del regime as– solul o poteva costituire un colpq morale forle contro L.uttii regimi siini ii ? '.Pult.avia',sebbene le manovre nazionali e internazionali siano attivissime, la si– tuazione spagnuola non è affatto mig\io– rala rispetto alla dii laLura monarchica. E' falso, corno vuol lasciar comprendere un comunicato del direttorio pubblicato da lutti i giornali fascisti e filofascisti, che le « personalità uniYcrsiLarie » abbiano mandato un indirizzo di solidarietà al go~ Ycrno. L'indirizzo ò Jìrmato dai rettori no– ininati dal gove1·no. Invece lo stesso Tiines pubblica che il ma/essere nei circo),i uni– versitari persiste e il licenziamento di ol– tre diecimila studenti puo' avere ~ravi i– percussioni. Un indirizzb di solidar1elà con gli si.udenti si va coprendo di firme o i pro– fessori di due univcrsitii hanno protestato contro l'indirilzo inviato dai rettori no– minali dal govei·n.o al dii.Latore.La repres– sione stupida da parie del /iOverno conti--. nua specialmente contro gli intellettuali. Lo scrittore Valle Inclas, che aveva criti– calo la politica governativa durante un banchetto, ò slalo arrestalo. L'eminente giurista madrileno Ossorio y Gallardo ha protes[alo presso la. commissio1fo governa– tiva delle prigioni pel trattamenlo al quale ò sottoposto dal 9 marzo Sbert.- i\Ient-re la reazione, quindi, Lenta l'ul– timo sforzo per mantenersi al potere e ar– ginare la sollevazione nazionale, influenze cslere interessate al mantenimento di go– verni reazionari in Europa hanno fatto scegliere i\ladrid come sede del consiglio della S. d. N. Moltissimi giornali francesi ed esteri hanno protestalo. E. Herriot ha seri lto magnifici articoli, come quello pub– blicato dalla Dépéche di Tolosa, st1l cam– mino « verso la libertà» che, malgrado lutto, i popoli sottoposti a diUature ini– zlano, e pl'oteslando con1ro !e complicità estere alle dittature. Ora il signor i\Iussolini vorrebbe recare il suo aiuto al collega. spagnuolo, che, d'al– tra parte, faceva bullaro a mare dai suoi bollettini. Puo' darsi che il cc duce» uon vada a Madrid, ma resta il fai.lo di queste manifestazioni di solidarietà affermata contro i popoli, delle fol'ze reazionarie eu– ropee. alle quali i conservatori inglesi che swlono r11mo1·ccl01forale, sorridono ill– coraggianli. SUCCBSSI PASCISTI NBLSUD-AMBRICA Un fìasco in Argentina i\[olti italiani di origine. naturalizzati argentini, secondo la legge sull'emigra,.. zione del 1927, per ottcne!'e il passa.porto dovevano uniformarsi all() disposizioni fa– sciste, perchè !() autorità_ non ricon_osce: vano il vassapo_rto arg~ntmo. I pr111)1 cast furono l1quiùat1 con l' mtervento dc, con– soli argentini i C{Ualintervennero p~r _ol: rtonern il libero imbarco a quei c1Uadm1dt origine italiana, ma naturalizzali argenti– ni che, r-ecati~i in Ilalia, si vedevano ne– gato l'imbarco, pel ritorno nel Sud-Ame– rica, da)le autorità fasciste. Ma noi 1928 le opposizioni delle autorità fascistfl originarono un conflitto. Parooch1 argentini, figli di ilaliani, furono respinti all'imbarco e diffidat,i ad uscire dall'Ita– lia, perchè i documenti argentini non erano riconosciuti validi. In seguito all'intervento del console ar– gentino a Genova, l'ambascialore a Roma ,protestò energicamente presso il governo fascista, ricevendo istruzioni preciso da Buenos Aires. Intanio l'Ambasciata argen– tina ordinava al console di Geno,·a di non vidimare nessun documento per i piroscafi in partenza per l'Argentina, e due vapori, il Conte Verde e il ({folio Cesare rimane– vano fermi. Il governo fascista, per mezzo di un suo funzionario, proteslò, minacciando di... so– spendere il traf1ico con l'Argentina, ma <1ueslanon si commosse e mantenne le sue 14 APRILE 192!) dis_posizioni dioiliaran~o che le av.re ~bt:l ritirate solo quando 11 go~·ern'! _ fa~c1~ta. avrel:ibe abrogate tutte le disposlZl(_)ll_I che. ostacolavano la liberfa dei cittadm1 ar,. gentini. ·Intanto un nuovo incidente era s~c--, cesso ;i. Co!)'lo,dove un cittadino arg~ntmo di origine italiana, era tratlcnuto m ar– resto con tutta la famip"lia, perchè passava. il confine con 1>assaportoregolare delle au-,j torità sud-americane. In seguilo a questo nuovo fatlo il go◄ vorno argentino ~rdinò la rapp_re_sag)1a. su tutti i passaporl I e documenti ftalta111 _G l'Ambasciatore a Roma iprolcslo energ1◄ camcnte. Il ~ottoscgretario Grandi, di fron .. te al contegno energico,_ si profuse _in i~– chin i, in gcntilczzn o in 1scuse. Le d1sposh ziòni fasciste sono siate ritirate : l'arre– stato di Como parli con lo formali scuse delle auLorità locali ; ed è stato ordinato alle aulorilà. fa$clste d'emigrazione di ri– conoscere i passaporti argentini anche al figli d'ila! iani. I giornali arg-enlini hanno diffusamcnt~ scritto ~u quesCi incidenti. J~d è facile im– maginare come ne esca malconcio il pre– stigio di un governo che grida e minaccia, ma poi ritira. prudentemente le corna ~ fa le scuse. Nel Brasile Per Jll'Otc~tare contro le manovre fasci– ste nelle organizzazioni di italiani all'este~ ro, contro il governo fascista e la monar-. chia, il ciUadfno italiano avvocato Corrado Limongi di Rio de Janeiro, con una fiera lettera al console fascista, ha. restituito la sua croce di cavaliere, diohiarando che ·Ufl ilaliano, oggi ,non può essere ohe antifa◄ soista e repubblicano. -------·····-·--·------------··---------------------·-······-·-· Da un regime all'altro ______ , ____ _ L'elettoralismodei lavori pubblici La professione di «lustrascarpe» non è più, fra gli italiani, quella di un tempo; dopo Ja « rivoluzione » fascista essa appar– tiene non più agli umili lavorntori che la esercitavano e la esercilano materialmente per guadagnarsi da vivere, ma alle cale– ~orie degli uomini di lette1'e e di sapere. Gli stalli - potrebbe meglio usarsi il femminile - parlamentari, accademici, sindacali, ccc., sono i posti più redditizi che il governo destina at suoi servitori to– gati, fra i quali emergono coloro elle pel' un trentennio seppero usurpare, anche per la flessibilità della lo!'o schiena, la fa– ma di colti l.l di sapienti. Così, ad esem– pio. si conferisce la dignità 1:lellaticlavio a Enrico Ferri e a Innocenzo Ca,ppa o si aprono Je ,porte dell'accademia a un Fran– cesco Coppola e a un Marinelti. Il fascismo Ira sta'bilito oramai ùellc uor– me sicure per quei cittadini che desideri– no essere inclusi nelle gerarchie dello Sla– t.o : non è necessario eccellere per ingegno, coltura, nobiltà di spirito C' diritLura di vi.La, ma basta rproclamnrsi fascisti e ser– vil'C la fazione e 1:>pecialmenlc il suo « du• ce » ; essere cioè degli ielanti « lustrn– soar,pe » » : sono gli uomini che hanno la colonna vertebrale a cerniera e che sosti– tuiscono alla rettitudine l'Intrigo, alla coe– renza il più Òisgustevole opportunismo. E' questa una del)e più grayi e profonde crisi morali pot'tate dal fascismo nella vi– la itali ana ! L'ingegnere FiliJ)po 'l'ajani, iusegnante al Politecnico di :ll1!ano,si è anolle lui de– ciso ---,-e non da oggi - ad abbandonare ogni ~udore di tecnico e ogni serietà di stu– dioso per mel~ersi anima e corpo a servi– zio della òittatura. ])gli era del resto fa– scista pri!l'la a~cora, che il fascismo inc,eP.– diario, sawheggiatore, assassino si costl– t:uisso : era un avversario iri:educiliile cli tut-te fo conquiste economiche .()i,oliliche delle cla6si Javoraitrici, perchè dt spidto greti o e retrogrado. l\fa anche con questa ,mentalità egli ora rimasto - per quel tan– to che il fascismo lo consente - un poco disoosto dalla turba degli scribi prezzolati. Ultimamente aveva pubblicato· de!)'li ar– ticoli in materia di traffici e comumcazio– ni, il cui contonul.o, se non in Lutto. in par– te, confer.mava amaramente la trisle si– tuazione in cui sl dibatte l'Ilalia. In mez– zo agli osanna della st.ampa fascista o.s~ òire ohe l'accresciuto <l.rafflcodel Porto dt Genoya nel mese di settembre-ottabrc del– lo scorso anno era di-peso non dalle mi– gliorate condizioni economiche ilaliano, ~ specialmente dallo sciopero dei portuari marsigliesi. Il tempo ha finito di corrodere quest'al– tra anima in pena. Con flfscistica impudenza l'ingegnere Ta– jani iha rivoltato la casacca, e, il 5 di quo– st.o mese q1ascril.to sul Con•iei·e dell{t Se1·a un articolo di Lre colonne, nel quale - pa1•lando dei lavori pubblici in regime fa– scista con una foga di vero "galoppino elettorale » - più che cc dimostrare » i progressi avvenuti fra un « regime e l'al– tro » 1 fra una legislatura e l'altra, si affa. Lioam lodi iperboliche basate su afferma– zioni generiche, senza alcunn consistenza di prcrva. I « valori morali" del {ascismo cost.itui– scono ,per lo scri~tore tanti dogmi di fede. Per il vu-lYblicoche Jeg~e sarebbe slata utile una dimostrazione d1 questi « valori morali ». :Q_el resto, l'affermazione supera qui" qualsiasi dimostrazione. Ugualmente disinvolto ò l'accenno fatto alle du_e opposte concezioni del1o Stato :, quella di Lassalle, sintetizzata nella for– mola: «Stato vigile notLurno», e que)la che vuole lo « Stato partecipe in ogni fai.Loe– eonomico » .c. « ohe conduce al collettivi– smo». L'ingegnere Tajani aITerma ohe « il fascismo non cede nè nell'agnosLicismo del IJ)rimotipo, nè all'intervenzionismo distrut– tore del secondo ». CosicC'hèper il sfgnor •rajani il totalilarismo dello Stato fascista non esiste in Italia ; il fascismo cioè non inLerviene nelle vertenze fra capitale e la– voro, non nomina dei fiduciari nei sinda– cati, nelle banche, nella scuola. nella ma– gistratura .e in iutte le attivHà pubbliche e vrivate dei cittadini italiani I Si può es– sere più scioccamen(c negatori della realtà evidente? Salvo a soffermarci altra volta sull'arti– colo dello si esso autore "Le ferrovie e il regime» pubblica-Loil rn marzo, vo~ lia.mo oggi esaminare brevemente quello mtiLo– laio : ,, I lavori pu11J~icie jl regime». ""* J:l fascismo, secondo l'autore, in mate- ria di lavori puhblici, non ripole quello che :wvcniva sotl.o l'antico r~ime ; esso 11011 tollera le improvvisate decisioni poli- 1.ico-elelrtorali nei problemi tecnici e, al guadagno parlicolal'e di speculatori pri– vati, antepone l'interesse collettivo della nazione dhe all,ri governi democratici elet– toralistici mai vollero disconoscere. Un ;porl-0, una stl'ada, una ferrovia, una bo– nifica, non costituiscono più come costi– tuivano prima del fallCismo una fonte di speculazione personale cd elettorale. A que– sto volgare '[)atteggiamento, l'elettore ita– liano ha sostituito un'interesse molto più vast-o che non è più quello di ottenere una ferrovia o un porto che fa•cilili il suo com– mercio come si faceva dai ~overni liberali che, '[ler soddisfare clamori di piazza at– tuavano iniziative condannale dai Loonici. Col regime fascista non vi sono più pres– sioni elleUorali, e tutti gli interessi sin– goli o generali ~i s\'Olgono sul)o stosso piano. Ohimè, quanto dista dalla veriLà queslo quadro di maniera, attuato alla vigilia e per comodilià del plebisciLo I La verità è che In pol!Lica dei lavori pubblici non fu mai m Italia cosi parli{ìiana - nel sonso più meschino e fazioso ctolla parola - co– me da quando è perpetrata dal governo fa– scista. Prima del "'nuovo regime» in q~tasi tutti glj ottomila Comuni e nelle s.essan• tanove Pr-ovincio del regno i goy,erni demo-1 liberali doYevano essere in grado di con-1 cedere qualche opera di pU'bblica utilità, in 'Corrispettivo non. solo dei bisogni g~ne.. rali di quelle ii6polazioni - luce, acqua, ser\·izi sanitari, scuole, trasporti ,- ma. altresl delle [asse loro imposte. :'.Ilada quando il fascismo è diventato governo g!J interessi delle collettività foca!( sono slati su'bordinal i alle speculazion{ Sfrcuatc di tull i gli avventurieri e froda-1 tori clic lavo!'ano e s'irr~iinguano all'om-1 bra del Jilrtorio ; e il piano delle opere ,qmbbliche non è concepito in funzione del bi,sogni real i delle ponolazioni e dello esi.. genze obiettive dello industrie e dei com-1 merci, ma in ragione dirc;tla dell'appetllo ùci gerarchi e delle necessita. blufflslichei della tirannia. r bilanci comunali e pro .. vinciali che sono in uno stato di ve!'o fai– ! i men Lo, dimostrano fino a che limite S\ spinge l'arrembag-gio fascista. ai danni del--1 le finanze locali e degi'interessi nazionali. Le grandi opero del fascismo .csalLatcda t 'ra,iani sono : la direttissima ll-oma-:\ 1 apolì, In Bologna-Firenze, la Cuneo-Ventimiglia; lo sviluppo dei porti : "Genova, giunta ad un grado dr al,lrezzamcnto che può esserci <lavvc1'0 invidiata, 'l'riest.e, Venezia, Na... ~oli e Livorno, con in seconda linea Bari, Pale1'mo, Messina. Catania, ecc. " Peooato che alla elencazione furfantesca; mancbil10 : l'acquedotto pu~liesc, il dop~ pio binario Bologna-Brindis1, il monumcn-1 to al « ~a'Clrcdella pat.ria '», il palazzo di; giustizia di Ro!}la ... dell'epoca demo-troe– rale._ « Opere irandiosc » del fascismo ! Quali ? vove ? rn materia. di opere puh..– bl!oho faacis!J),non vi sono ehe_; J~ 1 gi ... §l~'Uzione'defla èc,nuovaPi;edapPio ,; ,s~-1 struzlo~'e della 'nuova stàzionè f~rl~ iJJ'l~ di ForlI ; il fnantenuto sussidio tli'-2 m1- lioni annui a fn•vore degli esercènti i sel'-; vizi automobilistici e di quello di 135 mi~ lioni a favore dei concessionàri delle fer-< rovie private della cui Federazione è, me- 1·itatamenLe. pr,esiclento lo stesso ingegne... re Tajani. Senza contare ohe alle grandi opere compiute dal fascismo bisogna ag-< giungere, m materia ferroviaria. la i,po◄ glla_zionc,ai danni clel pcr5onnle delle fc!r-< rov1e concesse, del suo contralto di lavoro. collettivo e di tutte le altre conquiste mo.:. rali e giuridiche oUenuto attrav,erso ,enor➔ mi sacrifici e decenni di lotta. I gerarchi fascisti non domandano I~ concessione del tronco ferroviario o la co~ stiluzione d'una strada per valorizzare il loro rpicoolo l;)Oterc: dice Tajani. Gi-à I ~ , g~rarohi stalb1liscono in modo più tangi,. bile le loro prebende. La società Fnriuacci-1 Osio e compagni, la società che legava. per succhiare mifìoni ai milauesi, l'ex ségre~ t.ario fascista Giampaoli, l'ex podestà Bel-. Ioni, il neo senalorc Purrioelli e "nostrò fratello » Arnaldo, sono la documentata te-, slimonianza del sislcma nuovo praticato, ll_on1)-eimotnenti elettorali della vita poi.i-'! t1ca 1taltana uello passato legislature ma. tuU,i i giorni metodicamente, dal "nuovo regime » cosl amato dalla classe industria.; le ilaliaua. • E dcll'afflnili1 tra ferrovie e porti, dei problemi del .Mezzogiorno,delle autostrade e_dell'in-ciusLrialìzzazion.odello acque, eh~ dire? La poliLica.portuaria italiana è connes– sa a_quella generale del traffico e del com– mercio. Salvo il porto di Genova - il cul aumen4t-to traffico, !]-elioscorso cserclzio, non è dovuto al fascismo, ma allo sciopero di Marsiglia - Lulfo si riduce ad ·una vern. repugnantc cqmmedia elettorale. In tutti i. porti la dlsoci:U1pazione supera il 60 per cento e i salari sono ridotti ùal 47 per cento dopo il 1923. Il fascismo per rendersi sempre _piùcaro alla ~lasse de_i «trafficanti» sciolse gli « _Ent~Pqrt~ah » che erano i_lpresidio di d)fesa ~e_tlav~ratori, creand~ dei Consigli d Ammm1straz1onc Autonomi che sono i.I cenliro delle rapine più vergognose). Qnanto al llfeizogiorno non è ceri.o con In costituzione dei «provveditorati » e con l'annunc_io pomposo di opere c;llc riman– gono ,p01sulla carla o che sono destinate sollanlo ad arricchire imprenditori e ge– r?1~hi che si ri_solve \I vasto problema me– r1d1onale ohe 11fasctsmo, con le sue vio– lenze, le sue corruzioni, le sue frodi, ha materia:lmcnto e moralmenta aggravato ed esas.peralo. I ciarlatani eletlorali dicono che anohe pe!' le autostrade e l'industrializzazione delle aoque il fascismo sta lavorando. :m lavora intensamente. Per le prime ha crea– lo la « Aziencla Autonoma Sistemazione Strade» - aftro raggru,ppnmento di Ja.– <lroni in camicia nera - ; per la second~ h_aemanato una le!ige con cui si vuole ar– rivare ad una specie di statizzazione doll<S acque pu'bblichc e privai.e, ma non già la forma generale ed equa, ma solo contro la piooola p1•opriet'à.che è stata spogliata dl ogni dirttto a favore del latifondo. Ecco a ohe si riducono - quando dlOU si tratta di lavori iniziali e-ci a'VViati a com– pimento l'lotlo i passali governi - lo 11 GTandi opere » del fascismo I E non ba-,.. st~no _le mcnzog-nc elettoralisticho plebi-,. so1l.1mee le pulcinellesche contorsioni del signor ing-.•rajani a mutare in reallà del!~ cose, a far.Qdel il)iombo oro di zecca. G. SARDELLI. :/.'umli ilugusto seg1·ctal'io generale del z>. N. F. ha dii-etto alle Piccole italiane una pastorale per invitarle quando escono in divisa a poi·tare ta gonna lunya due dita_ sotto il ginocchio. ll pudico sey1•etm•iola fP, da vescovo e da sarto. Con{usionc di molli 7iole1·i.

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