la Libertà - anno III - n. 12 - 24 marzo 1929

• I 2 Il Plebiscit.o e I confetti della Conciliazione in. alto Adige ,\.vcvamo posto a noi si.essi la questione se tra le p,opolaiioni dell'Alto -Adige, cosl fon-orosamenlc caLLoliohe, il Concordalo tra il Papa e Jlussolini uon .avrebbe in– conlraLo favore. sollevando i cuori e le spo– i·auzo. ln seguilo a pl'ecisc informazioni che ci sono arl'ivale dobbiamo :>redcro che nessun oLLimismo si è soll(lvalo neppura fra qualle genti oosì devote ; piuttosto, nazi,. diflldanza o timore. Se si rilleLte, era da prevedersi. A quei pov-0ri l.orlurali dalla snaziona- 1izzazìonc, ~i .proibisco persino di pregare nella propria ling·ua, di insegnare 1:1 loro religione ai flglioli nella lingua matema, a cui -hanno cambialo [.utto. dal nome dei loro paesi ai loro nomi di famiglia per farli suonare ia ilaliano anc:he quando sono Ledesc·hi da cinquccenlo anni. Pe1•si- 110 nei cimiteri sono andati a grat.tare le 'Pietre se,polctali per italianizzare i... mor– ti ! Snazionalizzazione e rinazionalizzazio- 110 retrospettiva, eoncepila secondo il fu– l'orc Lorqneniadesco nella sua follia del s~naLore Tolomei. Orbene a quei poveri torturati, subilo dopo il pateracchio del ]Jalerano, il Papa per prima cosa non ha -sapulJJche mandare una pastorale per ri– cordare loro il dorcro di essere buoni sué– dil i di !.\Iussolini, di osservarn lealmen-tc i loro obblighi v.erso la nuova patria, ecc., ecc. Una pasl.orale di intirnazione .o quasi cli minaccia senza una parola òi pietà per lfl loro sofferenze. Tali i primi confetti del!:. Conciliazione in Alto Adige. Tullo fa intender.e che ce ne saranno degli altri. Come ci ossena qualcuno di laggiù, flnchè la Chiesa si teneva dislinla, indipendente dallo Stato, il clero non su– liiva le influenze della poliLica di snazio– nalizzazione del fascismo. Jn parrocchia, il prete continuava a of– tficiare cd a lraU.are coi fedeli, cd anche :i fare il suo catechismo in tedesco. A<.ms– so cerlamenLc non sarà più cosi. Fino a {JUesLiultimi tempi, in questo caso come in altri consimili della storia la Chiesa 11e!Jnsua anliles.i con lo Stato, ha funzio– nalo in certo qual modo da l?rotetlrice del– la nazionaliLit, sopraluLto dtfcndcndo con- 1ro LuLti gli oLtacchi del regime la istru– zione religiosa da impnrlirsi nella lingua materna. Ohe avverrà ora ? Il preludio non lascia illusioni. Il farocc senatore Tolomei, l'a– nima dannata della snazionalizzazione, può 1·allegrarsi di avere trovato in Valicano, dO'po l' 1:1 febbraio, de~li altri famuli al– l'opera sua di naidonal1là fanatico, da ag– gim;tgere ai prefelLi, ai commissari scola– stici ai segretari dei fasci ed a!Lri insigni torturatori. Il colpo, venendo donde me– no .era aspettalo, ,piglierà in questo caso agll &tlar.chi di coloro che lo subiranno, il caraUere di aboondono e di tradimento. Le conseguenze ? Lo Stato fascista non troverà cerlo perciò un maggior numero di seguaci. Anzi. La violenza sua non gli sa– rà perdonaita per ciò eh.e si>··à approvata cd elogiala dulia Chiesa. i\la anche la Chie.– sa, apparendo in questa qualità di pronla complice dei torLuraLori, non mancher-à di scapilaro n,ellc coscienze, perdendo influen– za. Quando si congiungono a· fare il male lo StaLo e la Chiflsn, chi ne tipprolllterà alla lunga saranno i ribel1i dello SLato e della Chiesa. Quanla povera fl piccola gente in Allo Adige che aveva fin qui pregalo devota– mente e aveva c1·eduto il suo Papa un di– fei1sore dei suoi diritti, vedendolo abbrac– ciarsi coi persecutori e subito ?le~Lersi al servizio delle loro brame vorai:A,ri volgen,– do ad essa parole di m'Y_çrl if1:1~1 o..Jlhe feJl– lono il corruccio e l'ìmpos1z1one,.non sa1·à ira~ta a cominciare a dubitare .., dell'infal– libifil.à del Papa? Anche la coscicnzn più semplice, più bigotta di montanaro sa cho uon c'è nessun mule a pregare, pomamo, i1clla lingua dei propri padri. So ora vien il Papa a sostenere quelli che. sosteneY!lf!O ohe ciò ò un deljtlo, da pun1r,1 con la pri– gione, la coscienza. _ripetiamo,. anche più semplice o ma~ari b1gol\,a, s1 r1b_ella;.n~n crede più, capisco che 1I Papa mfal11b1le si inganna o che l'inganna per dei motivi interessati, per esempio, percM gli hanno daLo due miliardi, pcrchè gli hanuo rifallo il patrimonio ecclesiastico ; percl1è h~nno restituito i beni alle sue Congrega:i1om, !{lerohè gli hanno attribuito onori re!iali, eco. Non fu la simonia del clero lo spira– glio attraverso cui si aprì la via il fiume le • minoranze dcrlla Riforma ? Il giorno che ricorrgiun– "'endosi nella tirannide il Papa e Musso– fini, appaiono ai credenti torturati e per– seguitali come un coomplesso unico sta– bililo ai loro danni, lo spirito antifascista sollevato per itnnLe pene, si va a foderare di un flero spirito anticlericale. Nulla in– fatti di più violante che l'anticlericalismo dei cattolici quando si vedono turlupinati dalla loro Ch1esa. Dante lo mostrò con le suo ihvèttivc. L'eresia prorompe e, pro– rompendo, assume a volte gli asJ?ett.i $0- oiali -0 pomici più impensati e r1voluzio– nari - come fu nel medioevo tra le sette religiose, ohe staccate dalla Chiesa preten– .devano applicare il Vangelo seoondo la sua leLl~ra e secondo il _loro spidlo. AppnLo perchò sono più semplici e rngenui, quan– do i montanari capiscono di essere stati ingannati (e proprio da quelli in cui mel.– •Levano più fede) diventano i più lel'ribili alla riYolla. Noi siamo convinti che alle arrend.avo– lezze dall'elemento eéclesiasLico, comanda– lo dal Pa·pa, Yerso Io autorità fasci;,t,e per servire alle loro richieste politiche ai dnn– ni della popolazione dell'Alto Adige, segui– rà falalmenle un processo primo di mera– viglia, poi di m,ormorazione. in - flno di distacco. Le popolazioni anlifascisLc non guariranno doO'antifascismo. ma appren– deranno in Alto Adige l'an·ticlcricalismo, ·o tullo il reato. Sono certamente questi presagi a lunga distanza. E non giova esagerarli Per il momento· resta interessante ve– dere se, come e quanto i preti in Allo A– dige si adoperano come gahlppini eletto– ra-li del plebisci,t,o pagano e fasci;la del 2'1 marzo. Laminoranza tirolese contro il plébiscito fascista ì'iello scorso nun1oro della Libei·tù abbia– mo pubblicalo una dich ian1zione del pro– fessor P. Udolf Innerkofllor contro il ple– biscito fascista. Questa dichiarazione assuma una note– Yole imponlanzn, non solo p.crcbè in essa ò del to che la Concentrazione Antifascista è ormai l'unica tribuna dalla quale posso– no parlare gli allogeni tedeschi dell'Alto Adige, ma anche perchò il prof. Innerkof– fier non ha fatto la dichiarazione a titolo personale. Egli, profugo a!Loalesino rifu– giatosi a Vienna come molti altri allogeni per sfuggire alle persecuzioni fasci~!e, è 11capo au{orcvole di tutte le organizza– zioni che rnppresenlano la minoranza tiro– lese o ohe, essendo state sciolte dal gover– no mussoliniano, hnnno lrasporLato i loro org11ni direttivi fuo1•i del territorio ita– liano. u prof. Innerkoffler, ahe por la energica campagna antifascista è spcsso violente– mente attaccalo dalla stampa iLaJiann, ha valuto, con la sua dichiarazione, non solo riaffermare il tenace spirito an.tifaseisla delle popolazioni dell'Allo Adige, offese dal fascismo nei loro sentimenti o nei loro in– teressi, allo stesso modo che le popolazioni dolio altre provincie, ma ha v-0luto anche dichiarar.e che ornai Lutti gli oppressi dal fascismo rivolgono le loro speranze alla nostra Concentraziona, che rappresenta di fronte agli italiani e di fronte nl mondo il primo germe dell'Italia libera del domani. Una leltera ~ell' on.Reuth Nicolnssi Dopo aver leLlola dichiarazione inviataci dal Capo delle Minoranze dell'Alto. Adige, l'on. dottor Erloardo ,l;\eut,h Nicolussi, c,he rappre-sentò afla Camera italiana Polinllo– geni di Bolzano, ci ha intlirziz • . . - tera di saluto, nella quale, dopo aver del.lo che « l'Italia prafascisla era ben lun~i dal– la •politica di oppressione <la cui gh nllo– g~ni del Sud-Tirolo sono ora cosi crudel– mente colpiti», e dopo aver ricordato lo « spirito di larga comprensione » del pro– blema delle Minoranze da parte degli uo– mini che oggi dirigono In Concentruzione, cosi commenta l'articolo da noi pubbli– cato nel N. 10 della Libertà: « Quanto viene prospettato nel detto ar– ticolo corrispondo alle prove forniLe dai passalo e non può non rinforzare le nost.rr. speranze che le popalazioni tedesche e sla– ve viYcnti entro i confini d'Italia avran– no un ~iorno condizioni di vita più umane di que1le creale cfalla barbarie del fasci– smo.,> --------➔~-------- 11 nemico La più fo.rte delle mutue italiane in Argentina strappata lf scismo _\ Parigi. nella sala delle So&it!tés Sa– vantcs la Lega dei Diritti dall'Uomo ha convocalo un grande comizio in difesa della laicità. Hanno parlato Emilio J(ahn e· Frol, Frani;ois-:A.lbert, deputati ; Caba- Gli iLoliani in Argentina hanno co- tt•ès Jean Bon, Jacques Ancelle. Tutti han- no 'esposto la Jott.a ohe il clericalismo con- mincialo vigorosamenle, trion(almenLe la ciuco da trent'anni e lo sforzo per annui- riscossa delle loro isutuzioni coloniali Jar.o la laicil.à. Hanno dimostrato. a pro- dall'oll'brobrio della servitù consolare fa– iposiLo del recente Trattato del Lalerano scista. Non ò guarì noi salutavamo la vit– ooncluso tra il Vaticano e il fascismo che ~oria degli_ antifascisti di .B.a.ttia ~!anca la Chiesa o il fnsc1smo hanno gli stessi 111qu_ella importame. assoc_1azw_nc ilaila– pnLeressi nel mondo. I n?, di_ b~neflcenza: U!)a v1ttor1a ,ancora Alcuni fascisti o rea1isLi francesi han- ~iù. significante. 01 viene ~egnalata alla no sostenuto il oonlraddittorio, ma non So~1et~ "Mutual_1,tàe Istruzione,, d1 B_ue– ltanno, ingrati !, sostenuto i fascisti e il nos A_ires, la J.) 1 U forte delle. mutue ila– fascismo italiano col quale dicono di non hane m Argen_Lma. I fasclst 1 v1 hanno toc- wer nulla di comune. cal~ 'l!na disfatta completa, assoluta, ' " Sdhrncc1antc, Si t1,atlava dell'assemblea annuale per de- Una sorpresa cidere dell'indirizzo della Società. Vi in– tervennero più di 1200 sooi - numero dell'ambasciatore di Londra mai visto. Fin dal prinCiJ?io dell'assem- e dell'apoliticità bica ·si scorse che ; fascisti erano una _,_ esigua minoranza, ma appogiati dalla pre- Lo,mn.,. marzo. - Per parec-chicseLLimanc sidenza lentavano di abbandonarsi alle l'organo do! fascio di Londra avcvn sudato ca- peggiori manovro ostruzionistiche. Allora rnlcoper assicurare l'esito dcllares(a dell!lnuo- un socio •propose una mozione perchè fos– Yaorganizzazionedi cx combattentialJ?ln,,,. che 1 , so destituita la presidenza. Fu approvala cornotulle quelle che sorgon,oper Iniziativade con 800 voti conlro 120 I fascisti, fu presentala al pubbl)co como una . . . organizzazionenpolll!ca. perohò I lettori sanno Allora lo stesso socio com111c1ò una flora che a prqsentarle con lo stemma del !ascio il requisitoria passando io rivista tutti gli fallimento è nssieumlo. . , . I atti por cui la minoranza fascista aveva Alla festa orga."!1zz.:ata intervenne. I ambascia- viola:to il cnraterc apolitico dell'istituz!o– torc col suo seguito cousuetudlnar10e, ad un ~ f . 1 , • • d 1 certo punto, dovcvu calare il siparlo dell'apo- • llv per ari!~ un orgimo _a ~ei V)Zl~ e litlcità e scoprire il fascismo organizzatore.)!n consolo fam1oerato ~apanm, d1 cm I mgc– il solito trucco non aveva tenuto conto di un renza nella_Federazione è _notorta. Denun– gruppo di operai, elle presero parte alla fcst.,, z1a coma . 1I governo fascista ha sospeso credendo che !osso vcramonle una riunione o~ni concorso alle scuoio italiane in Ar– ap~lltlca. Questi ingenui, appena senlirono lo 1 ~ntinu, quando si accorse ohe non poteva prime note.d1 • G1ovlnez~a. " sl ";isero n °111!- I riuscire nel suo inlenLo di tirarle sollo la ta,·o " Band1ernRossa• dmanz1ali ambnscl~lot o . . L' . che si agitaYn,congestionato,rosso, poi bianco sua dommnzwne. _oratore e, oca la sLo– v infine Yerdod~lln rabbia. rlll. democrat1ea e liberale della « Mutua- Naturalmente l'organo del fascio cli Londra, lilà a Istruzione » a mostra come si tenta pubblicando il resocontodellllfesta non Il~ p,r- di sviarla da questo Ì)]dirizzo, proprio n_el 1ato dcll'ù1cidente.Ma la notizia s[ è spar,a co- momento che dovrebbe affermarlo con ptù mo un fulmine in. tutla la colonia, e lultl ne forza di fronte alla sconcia a,Jleanza del parlano e ne ridono. fasc1·smo e del Vat1·cano Cira il poliziottume del fascio è in grando • . . movimento. Ma cosa vuol scoprlrc ? Non lo sa Intanto le manovre ostruz1001sle hanno JJlicgli operai emigrati sono antifascisti·/ fai.lo assottigliare l'assemblea. Gli operai, ••••••••••••••••··•··•••••••••• essendo avanzala la notte, hanno dovuto TRAGICO COMMEDIANTE rot nv.tn• •n• ,_ -?tu◄ ~ ~( ~ '-f ~ ,q .. °'r! 'lfl, \=i' --~f::-_. .•· ~-., . ' . ~' . l7 , (Dal JournaI du Prnpl~.). allontanarsi. :\'on imporla. La vittoria sa– rà ugualmenle imponente. Venuto infatti a volare sull'opera del Consiglio sopra 560 presenti, votano per la destituzione de) Consiglio 3i2 a 187 cont.ro . L'assemblea è sospesa e rinviata per la nomina del nuovo Consiglio. Va sotloli'nealo il fatto che a questo ri– sultalo contribui l'indignazlonc suscitala ora dall'esecrato trattalo del Laterano. E questa indignazione aumenta man mano che i particolari doll'infame morcalo si fanno noli. Anche il partito socialista ar– gentino, che ha una sensibilità proni.a_ e squisita in questa lotta, ha indetto sub1t~ una serio di conferenze Lenute da oratori autorevoli, che ebbero il più !ì"l'andesuc– cesso, trattando il tema « F'RScismo e ole– ricnl ismo ,>.. CO LA LIBERTA "Se benessere esiste in Italia esso esiste solo per le classi borghesi " Parole e cifre sulla situazione economica italiana L'on. Do Slefnni da quando è riuscilo a l'ar sbal:iare dal ministero il suo sùcces– sore alle finanze, il conte Volpi, è diventalo di un ottimismo tulo roseo e di un scmph– cismo edi0canlc. La Libertà ha, varie \"Ol– le riprodotto brani di articoli che il sue~ ce'ssore di Luigi Einaudi ha pubblicato sul– le colonne del Corriere della Sei·a, nei quali articoli la situazione finanziaria ccl econo– mica italiana a,pporiva sotto una luce ul,l po' fosca. Ora sarebbe un po' difflcilo va– lersi della prosa del professore venalo per combattere il re"ime. Egli ha trovato. a– desso una formofa da adattarsi alla produ– zione' o la sostituisce a quella ben nota d<Jll'on. Nitti : « ProdurPO di ,più, con– sumaro di meno. » Per l'on. De Stefani (lo sono un abitudinario o non mi so decidere ad• adopc.rare il partitivo con lclLcra mi– nuscola e con l'apostrofo in luogo del sem– _plice prefisso come il mio ex pi'ofossore ba fatto dopo il suo ing_res~oa Montoc1- Lorio) per l'on. De Stefarn, dico, lil fo_rmu– Ja va modificalo nel « produrre d1 ptu per consumare di più». Cons:imo in.terno'? Consumo di esportazione ? Non lo dice.. ìlfa ci gira intorno e ci giuoca adopran~o, l)nt• tandola una ~rta filosofia econonuca cara al Messedl)glia del qual!}_egli ama.- non sappiamo con quanto dmtto - chrnmarsi discepolo e interprete fedele. Ma la filoso– fia - almeno quella economica -:- non con– senl.e di dimenticare i problemi. Ed ecco, allora il De Sl.efani fare dipendere quello produ'ttivo italiano da due fattori : fisico, llaturale l'uno, inlernazionale l'alt,ro. l'ion ò una scoperta che ha fallo il Lardo suc– cessore di Francesco Ferrl)ra. E' una cau– salità che gli serve p,er dire, ~ngçndo di, non dire, per accusare la terra e ti (?Jeloe 1 _am– biente invece del regn!)e al quale egl_1ha volalo la sua anima d1 conserrnLore irrc~ quiclo. . 1 11 La situazione italiana, secondo t co a– boralore del Corriere della Sera, ò la se– guente : « abbondanza di uomini, ~cai;si~à ai territorio produttivo, va~tc re~1om m condizioni di povertà agraria, un atrezza– ,tura capitalistica inad,egnata alle necessiti tecniche un risparmio annuale spropor– zionato Ìii suoi desiderabili $Viluppi ". Che fare per risolvere questa crisi ? si doman– da il De Stefani. E si risponde che ·n~n c'è che aflldarsi u alla collaborazione _det due. grandi Callori : il risparmio .e l'agr!c.oltura, alle gestione prudenfo del ns!)arm1ç e alle meditale e inflessibili audacie, private e pubbliche,' nell'utilizzazione del suolo ft del– le acque"· Parole. parole a parole. Oggi il probl~ma economie? iL~liano _si traduce in una cifra : selle miliardi e me:izo di sbilancio commcrciaic nel 1928, segnan– ti un peggioramento d•i oltre la melà sul disavanzo' ,dell'anno precedente. Ora, per– chè non tener conLo che nel 1928 ha ~-lUO– cato in pieno la stabilizzazione dcli~ u.ra? Essa ha influito decisamente sulla dm11nu– zione dollc esportazioni e sull'aumento del– le importazioni. Sulle pruno iperchè ~~ fatto rincarare i prodotti che erano sohi1 a passare al dilà delle Alpi. sulle soaoode .pcrchè, con. una moneta più valulat.a, si poterono ar.quislare ad un. pi;-ezzommo~e 1 prodotti cha erano· sol,ti ad entrare m Ilalia. .Ho sempre deploralo di non avere $Uf• Jlcienli dati stalislici sollo mano ; ma ~uel– li che posseggo-mi bastano a dare la dimo– strazione def mio assunto. Esamino le importazioni. Le cifro si li– milanl> al confro'j°;I primi mesi del ,1.~i:; 8. M· ohe n~l resto de.l– i ann~uàzione sr aggravata. Rilevo subito che gli alimentari (bovini, uo_va,bur– ro, semi oleosi, zuccherò, patate, riso, _ton– no e sardine in scatola) sono passati da 87i a i.059. Questi generi si possono consi– derare di p.rima necessità. _M~ ve ne s~no altri poco m uso nelle fam1ghe proletai i~. I crostacei, gli ortaggi o la frutta (freschi'. .i funghi e le pru~ne (secc~i). sono p~s.sat1 da i2'a 22 mlliom. Di altr1 cmque )l1Jl_1oni sono pura aumentate l? imi:>ort~1om ~1 altri generi dilusso qu_al!la b1rrii _mboLL1- g)ie le sigar'elle e i v1111 spuma~ti. si è parlalo di ripresa l~dustr1al_o.S~ le cifre delle importazion1 dt macchrnari lo possono, da esse ~ole 1 )ndlcare nolo un P,:ts– saggio ~a 68 e ii~ m!IJO~I.Ma nolo, altiesl, che le im,porlaz1om dt aulomob1h SO!l0 •alite da 36 à 69 milioni. Quasi il doppio. ' E ancora : una maggior iml)orLazio!ledi tessuti s.ta ad indicare uua ripresa mdu– striale ? Giacchè questi prodotti, sia in co~ tone ohe !n lana che in seta, sono pass~~t da .218 a 300 milioni. E trascuro I mobih 1 i pianoforti. i grammofoni, gli apparecchi radio, le pell!cole ci"1en_1alçgrafi~he .o foto• grafiche, i g1oca(.toll, i g1ornah di ~o?e per i quali -oggetti l'aumento ~ s_tatod1 38 milioni cioè di oltre duo gumt1. Ma non va trascuralo che le pellicc1e sono passatç da 9i a i39. milioni, gli orologi in casse di o~o da Si a ,,o, i gioielli da i_86a 287, per– chè queste cifre stanno a dimostrare, più cho lo altre. come. nonoslanlc il suo osten– tato patrioUismo ·e J'imposlo nazionalismo, lu. borghesia italiana pref~risce fa:e _isuo! acquisti all'estero, trasfenscc, c1oc, 1 suoi donari all'eslero, alimenta, quindi, la pro• duzionc estara anzichè seguire il precetto fllscisla in favore del prodotlo nazionale. Non si tratta, come moslra di credere uno seri! Lore nazionalista italiano. « di esoti– ~mo e di incomprensione", ma di loma– conlo personale. La borghesia, che è flglir. dell'uLilil.arismo di Benlham, fa i suoi af– fari dovo maggiormente rendono. Ora, ,e una copclusione debbO'tranc da queste ci– fre, è la se~uente - alla quale, credo do– vei·oso aggmngerne, non dò però valore assoluto : « se benessere economipo esiste in Ilalia, esso esiste solo per le classi bor– ghesi». Conclusione che ò fatta per non $tupirc tilcuno dei mie i lettori. Per i prole– tari, no. certamanle. J~ lo dimostrano le cifre delle esportazioni che stanno ad in– dicare il fondamento della crisi economica italiana. Prendo alcuno vooi solamente. Queste si riferiscono ai primi undici mesi dei due anni 1927 o 1928. E per prima quella del– lo.zolfo. Non è qui il luogo di intrattener– mi sulle vicende di questa nostra grande industria estrattiva che si è visLa gradata– mente restringere i propri sbocchi dalla concorrent.e industria americana ohe non l'Ila ancora uccisa solo grazie a certi ac– cordi internazionali ohe la garantiscono solo precariamente. Ora, per questa indu– stria lo imporluzioni sono diminuite di 22 milioni, come, ctel resto, per tute quelle che non vivono in regimo di monopol10 in– ternazionale, il problema nbn è tanto di aumentare la produzione, come sostiene, con la sua formula, il De Stefani, ma di diminuirne il costo, ossia il prezzo sul mer– cato. AJLreltanl.o dicasi per la seta. Essa in– dietreggia di fronte alla concorrenza slra– niera. Il totale della seta semplice e di q.oella torta esportale nel 1927 è stato di i.336 milioni e nel 1928 di 1.155. Tra i _prodolti importati ho cil.ato i se– mi oleosi che sono aumentati da 609 a 620 milioni. Questo aumenl.o ha la controparti– La non solf.anto iri una con(.razione delle esporlazioni dell'olio d'oliva da 90 e 14 mi– lioni da un anno all'altro, ma nelle oospi– cne quanti Là di olii rimasti invenduti in Italia. Il che sta a provare, nel suo insie– me, che le masso popolari aboliscono ad– diriLLura, il consumo di un grasso nazio– nale per esse diventato troppo cosL0$O o lo sostiluiscono con i prodotti dell'indu– stria olearia meno costosi, ma anche meno nutritivi. Cosi l'It.alia indietreggia, n causq degli alli prezzi, nella esportazione· del riso da 397 a 3i.8 milioni. mentre si noia una im– portazione di qualche qualità speciale, e da 340 a 220 milioni in quella della canapa. E, infine, tanto per non ,prolungare que– sta enumerazione, mentre,. come abbiamo vista, la importazione delle automobili e– stere è aumentata di 33 milioni, la espor– tazione di quelle italiano ha subito una ri– duzione di 106 milioni, essendo passata da 4i7 a 37i. Io non credo che occorro spendere allre parole per illustrar.e di cifre che mi scuso di aver riprodot.lo con una corLa !l'bbon– danza. Parole sono guolle che il prof. Do Ste!a:n! accumula nei suoi articoli. Egli fa aJ,Jpelloal risparmio individuale e al~'!m--– piego di questi capitali nell'agricollura. }!o dimostralo, in un recente arf,~colo,0J1e il, <pìccòl'o risparmio diminuisce. La causa sLa non tanto in un senso di sfiducia dei i;ispaPminfol'i, sempre pronti ad àffldaro i loro capiLaU a chi promette una buona ri– munerazion'e, ma nella mnnoanza dei caipi– tali. E' l'industria che, non potendo espòr– LaT,onon può produrre altro ohe per il consumo interno, limitalo nel numero de– gli acquirenti e nelle quantità di numera– rio disponlb!Je. E' l'agricoltura che si vo– de costretta alla concorrenza col grano e con lo zuochoro esteri e per solvarsi deve imporre al Governo misure restrittive af– finchè i suoi prodotìt,i trovino acquirenti, almeno sul marcato intel'no, se non più in quelli esteri. E, inlanto, in questa poli– tica, forzatamente di piede di casa. - ah ! llne s-rottesca e tragica insieme dell'impe– rialismo fascist.a - i lavoratori, vedono di– minuiti non solo i salari, ma il loro potere di acquisto o i commerci,mti, tra le ban– che non scontano, i fornitori che non pos– sono attendere i saldi e la clienlela che riduco gli acquisti, falliscono. «Produrre di più per consumare di più.»• ìlia bisogna aumilntare i salari o ridurre i prezzi ! Bisogna lasciaro alla lira la li– bertà di staibllizzarsi automaticamente e naturalmenle al suo valore reale. Ma, ne conveniamo ,sarebbe questa la fine dell'in– cantesimo, il crollo dell'economia fascisf;a. Si comprende che il regime si sforzi in iulti i modi di ovitarlo. SILVIO BARRO. •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••n•• LA. C..A.TEN9 .A. ____ __, _____ Un incidente? L'Agen::ia Telegrafica Svizze1·C1 pubbli– ca la seguente ool,a : « Secondo i giornali il signor Hauser, presidente dol Consiglio di Basilea, rispon– dendo aò una interrogazione ha qualificato, mostruoso uha cosa che passa ogni limito la condamia dello svizzero llofmaier, pro– nunziala dal Tribunale Speciale. Il ministro d'Ilalia - (fascista) - ha domandalo informazioni al signor Motta, iÌ guale non essondo in grado di dare schtarinÌcnti. Ji ha domandati ~I governo del cantone di Basilea. » A proi,osito della condanna del comunista svl;:ero ll,of,nq,ter, della quale abbiamo par– lato net numero scorso, Libera Stampa di Lu- ga'.~Laosf;f~n;la a 15 anni e m.ezzodi reclu– sione del giovane comunlst<lbasl!cesc llofma– lcr da l'llrte dc! Tribunale Speciale è oggetto cli amp, commenti della sfarnpa svl::ern. La quale, In generale, insorge contro l'enorme 1)C· na inflilta all'llofmale,·. f,iteressaate è il commento cteW01·gano con– servatore Vatcrland d! Lucerna. Jll!eva che l'llofmaier fu pedinato quando era ancora nella Svl:zera e non /ti pltt mol- lat~it si è lasciato tranquillamente dlstrlbulre te I/re i00.000 fra I suoi correl!glona:ri, lo si lascio' agire colla masslma Libertà c poi fu preso. n suo libro di notizie e l'elenco degli lndlrl:zl e tutto il materiale a lui sequestrato servi' a fare vere retate di comunlsti. Com'i: noto, it consigliere nazionale comuni– siti Waltl 1>1terpelta' il Governo di Basilea per sapere se non intenda di far~ passi onde attu– tire la sr,rtc del condannato e quel Governo promuic ,l suo interesamcnto nel srnso cli pa– trocinare lri favore dcUo stessoun'amnfstla.. Abbiamo l'Impressione, manifestatll del resto da altri fogli socialisti, che con alquanta leggc– re:za ! comunisti /1am10 esposto l'Hfmaier alle çrav! responsabilità delta difficile propaganda m /taUa. Fa poi Impressionedi vedet•c ! commtlstt bol– scevichi «fflclal! rus~! accoU! e. riconosciuti c vc;:cgglati da Mussolini, mentre , scmplic, gre– gari che giurano e si espongonove1· ,lfosea,1 sono condannati alla 9alera. • Mentre il « duce » parla delle condanne pronunziate dal Trib1:Jn1!'~Speciale - po: ohissime : guai-che m1gha10 ... - e cerca di far risultare il triplo di assoluzioni (e ciò è !also, perché non si tratta di a,sol/ 1 .ioni, ma di denunce che non sono state seguile da procedimento, i soliti generali Ciaccio continuano il loro ufficio di tirapiedi de) boia. Sono stati trascinati sul banco degli ·im– putati cinque operai accusati di propagan– da SOYYersiva » e LcntaUvi « comunisti » e arrestati dalla ~uestura di Firenze l'an– no scorso. La polizia non riusciva ad ar– restare Gino Bozzi, riparato in !svizzera con la moglie, ma le auioritlt. svizzere, con un allo che l'opinione pubblica giudica P,– normCl,espulsero il Boi1zimettendolo ... al– la frontiora iLaliann, dove, naturalmenle, fu arrestalo. . Il Tribunale Speciale ha condannalo Gi– no Bozzi a 7 anni, e sei mesi ; Armando CastClllanio Gino Mugnaini a 5 ; Luigi Pez– z,mti o Primo Calosi a 2. Il 'fribunalc Speciale ha condannato Pa– celli, Falchini e Scandigli ad un anno e un mese di reclusione. oltre la sorveglian– za e l'interdizione. I giovani toscani erano stati arrcsl,ali e imputati di « propaganda sovversiva» e ricostituzione di organiz– za<1ionidisciolle dalle leggi fasoisLe, La paura che scappino ! Il " governo forte " ha lalmente paura che l " sudditi Italiani" scappino dal dolce • para– diso fascista " che ha ora stabilito perfino un:t "carta di Turismo Alpino" della quale dP>;ono munirsi tutti coloro cho vogllon fare delle e– scursioni, delle gite, delle ascensioniin monta– gna, so non vogliono esser !atti discendere In gattabuia. Le " carlo di Turismo Alpino• potranno es– sei· rilasciate ai soci del Club Alpino,della Fe– derazionedell'Escursionismo e del TourlngClub, ln seguito alla presentazione di una domanda alla Questura o all'Ufficiodi Pubblica Sicurezza o al comandodei Carabinieridel luo.:o di resi– denza dell'alpinlsla. ?\ella domanda ì!evo esser ben specificalala zona olpeslro mèta dell'escur– sione o deYeesser Indicata s~ essa rientra nel lerrilorlo di due o più questure. Perchè occor– rono tanti Yisliquanti sono le provincie che la zona dell'escursione tocca. Per poter dedicare qualche giornata al suo s~ort !avorllo, !!poveroalpinista !tallano dovrà d ora in po! ammattire e per un tempo Immen– so a girare e rigirare per gli ufllci di polizia in cerca delle carte e dei visti e dei timbri che la follia ombrosa della dittatura mussoliniana !rnponcl 24 MARZO 1929 Bifrontismo sovietico ,il Congresso bm•bussiano di Bel'lino, nno che si scagliò con particolare furore con– tro ... l'antifascismo è stato il depiilato co– munistC1 al Reicltslo(f, Willi JJiin;enbery. Di costui le Informazioni Internazionali, che pubblica il Segrcta,·ioto delt' lntcnwzionalc Opemia Socialista. ci infon,1a che è stat_o il ve1·001·ganizz11to1'c ,Jet Congresso col d1- chiai•ato p1·oposito della _solita manovra. di « fronte unico"·. Ma (Ili opera, socrnl1sti non s, sono lasciat, pre11derc. l soc1at1slt austriaci si sono ·,·ivottati cori w, netto ot– '<linc del giomo cont1·0 i cosidàtt, « comi– tati a11lifMcisti » - ù, i·ealtà mitisociolisli ed antidemocratici. Anche la Commissione Internazionale di difesa contro il fascismo di etti fanno parte le milizie di difesa ope_– raia ai,sthaca, i Reichsbanners di r.enna– nia, l'Unione sportiva e milizia operaia let– tone, la milizia operaia belga, aveva de– libuato di non nwndai·e delegati al Con– yresso cosidetto antifascista ma essenzial– me11ta antifascista <'fl antiden:i,ocrqti'cp . di Berlino. Tutte le aUi·e orga11izzaz10111 in– tcmazionali si Mfenne1·0 ugualmente. Il deputato socialista sviz:e1·0 1Yicote ha di– chiarato che delegato in su« o-~scnza da u.na i·iu.nione di ,·apprcscntanti di 01·ganù– za:ioni ostili al fascismo di i·ecai·si a Bci·– lino, iittc,uleva si ti·attassc di scopo iufor– mativo e di intensificare la lotta cont1·0 il fascismo con lq, co1u;olicla:ione del Pai·tilo Socialista e non di indebolire il Partito So– cioltsta - sotto pi·etesto di antifascismo - seminwulo ziz:ania. Le Informazioni Inl ernazionul i citano dal foglio cornimis /.a Der Kampfor delle linee da cni 1·isulta apertamente ohe il ()ong1·cssodi Berlino era consuierato co– nia un « potente principio » delta mano– vra di fronte unico per « rompet·c » la coa– sione delle 01·ganizzazioni sindacali e so– cialiste. Insomma, un conu1·cssoantisocialista sot– to maschera di un cong1'cssoantifascista ... Riusci come doveva 1·iuscirc - un sc1·– vizio al fascismo. Il Conyi·esso internazionale dell' Antif a– scismo lo farà la Conce11t1·a:ioneAntifa– scista o.lleatC1a tutte le 01·ganizza::ioni so– cialiste, democratich·e, sindacali, le leghe dei diritti dell'uomo. E sai·à veramente e soltanto "antifascista,, e trascinerà t·iit(a l'opinione antifascista in(ernazionatc, che ha accolto l'annunzio del proposito delta Concen(razionc con la l)iti. fervida simpatia. La 1·az::amaglia del piccolo comunismo strafalcione, negli articoli dei moi gioma– ti a catena, a proposito della nostra Con- antra:;oine 1\ntifascista e riel Conr1resso barbussiano contro il socialismo e la dc– moc1·azia tenuto a Berlino, oppioppa alla Concentrazione dolii'inc ed opinioni snl fascismo e sindacalismo, sulla questione dette Minoran;.e, ecc., che non solo non 1'i– spondo110al pcnsforo 1·ipctnlCJ1ncutc1 11 si~ stcmaticamcntc a1;p1·('ssodalla Co,1ccnfr(I., ::ione nei suoi al ti e nel suol giornale 1·ico-1 noscilLIO, ina ne sono la 1,iil sfacciata con– lraffa::ionc. Inutile difendersi, Sfidiamo quei qior– nali Cl 1·ip1·odun·c i lesti dcll1 idee che ci attribuiscono. Rileviamo sen::a stupirci di nulla. La lattica di « 1'ÌCOIIOSCC)'(/ i capi» di co11traf– fai·c te idee /itnzionr, in pieuo. La ra;za– ma(flia di cui sopra ha {atto sno il motto : Calomniez, calomniez, quCllquo chosc y rc~tera loujours. I {1Lroi·evipe1·ùw del piccolo conmnismo contro di noi si combina allcg1-mncnte coi favori che il conwnismo yrnndc continua a 1·endc,·eal fascismo ed a Mussolini. ;IJenti·c la vovei·c, piccola 7)/ebc comm1i– SlC1dei compagni dell'ass,,tsinato (;astone Soz;i, com.vara davanti al Tribunale Sp!!– ciale e si pi(!lia i 15 anni e D mesi dello svi;;zero lloffnwyc1• mcn/1·e gli altri si pi– gliano i 5 e i 4 e i 3 anni di lavori /01·:ati, i yrossi leg1imi conuwisti sovietici vanno a Rom.a a coltudc1·c con le inchir.ste se(Jrc◄ te del rrovemo {~cista. I tovarisch sovic– LiciSamoitovic e Cil,1mowski hanno fatto gim·amento nelle mani di Mussolini che non ?'ivelcranno 111aiciò che hanno depo– st o alla Commissione di inchiesta sulla spc-. di;;io11e dell'ILalia ol polo. _E' sempre quella stessa politica comu~ msta che invitava l'on. Jlussolini a ba11- chct10 all' Am.basciata sovietica a Roma it fl'cn!esimo (Jioi·no dell'assassinio di Mat~ teotti _e, come diceva il comunicato, du.. r~nt_e_ 11bai1chcUo regnava la mnssima cor-; drnltta. Altcgi•ia, possiamo noi aggiungere. E cost che il (!rosso comu11isn10mosco– vita - passandQ sui corpi della povera piccola ingenua. plebe comunista, che fila negli ergastoli di i1Jussoli11i - continuC1la su" lotta contro ... l'àntifascismo, contro il socialismo e la democ,•a;;ia. Lingua in boe◄ ca tra Roma I! ,ltosça. Il 0011gressodi Berlino è stato un altro servizio amichevole, cd una eloque11tccon.. ferma del ... passato. E gli attacchi co11seguenzialidella 1'a;;-, zamaglia del piccolo comunismo sti·afo.l-< cionc, negli articoli dei suoi giomali a ca– tena. contro di nQi e la Concentra:ione, con la di{famo::ione delle nostre persone e la eonfrClffazione delle 11ostrc idee, formano. la confcrmC1della ton/erma. -------- ---------- La Cambiali firmate dal «duce» I Jet.tori ricorderanno il processo svol– tosi recentemente a cu1·icodel prof. Pialro Cantaluyi, il pittore Francesco CalYani o l'avv. Ugo Bassani, imputati di aver scon– tato cambiali, per un milione, presso la Banca di Credilo Nazionale o la.Banca Ita– lJ-Britannica. Le cambiali, secondo l'ac– cusa, avrebbero portalo una firma falsa di Benito Mussolini. l lre furono condannati, dopo un processo dove i magistrati fasci– sti sudarono lro cnmicie nere per imp~– dire che si parlasse troppo della famosa firma {alsa, ma ora è stato discusso il ri– corso 111Cassazione a gli avvooali della di– f~sa hanno sostenuto la ragiopi dei loro c1ienti assicurando che « il falso in cam- littoria la conclusione dal licio cvcn,to e dclrasso~ luzione generale. Il luogotenente di Giam– paoli, ing. Greppi Filippo, già doLenulo p~r allr.e !mprese simiJi, ò st.ato imputalo d1 corre1tit m truffa e falso in cambiali avendo fatto scontare, in correità. con al~ l,ro fascistone della mangianza giamoaoli~ na, cambiali all'industriale cavalier Ta– roni Giùseppe, cambiali che risultarono fals@ e .che erano sUate fatte dal Greppi d'accordo col Barella nenza. M~ Y_cdreloche il ';r'ribunalc, passalo iI Pleb1sc1to, assolverà. 11 Greppi 1I Barella a tutti. ' LALORO GIUSTIZIA biali non esiste», E la Cassazione ha oas- -•-- salo la sentenza ordinando un nuovo giu- Ila pàrla• ~o.il ' Duce. E ha impressa la dizio. gr~nde idea cqd della giustizia ll,'l, ij 111 fa 11, Allora la firma di Mussolini sullo cam- .l SC1smo.E ha '!)roclamala la mai;ntmi4'9:l\f;l. hiali ò vera? E' verissima, a qua11Lo pare, ~Jralica che il fascismo ne fa. '<"<:t \lift r tre imputati, fascisti, non avevano fallo ,Wsi pa1·lassit. Il DucP. dimenUoa tropµo che quello che hanno $empre fallo gli in- sovente la sua 1·cgolCIdei. sile11:ia1·ii., Ha caricati del oapo del fascismo per simili fatto il quadro del settennio trascorso. In briJJantisslme operazioni finanziarie. Pri- posn, avanti lo specchio, ha acclatnato se ma della « marcia su Roma » il magnillco stesso. Lo spccch Io •ha servi Lo.Ed egli ere– " uuce n seminava çambiali, presso banche• dc, - o fa credere di credere - ad una e presso privati. Queste cambiali, natural- grandezza che il suo delirio gli rappre– mente, non sono stai e mai •pagaLe e i tre senla . imµutati di oggi hanno avuto il forlo di Sogna una « lit.nlia risorgente», là ovo non... Yorsarc il ricavato ; ecco lullo. ogni ~iorno si accumula maggiore e irre- «· parabile ruina. Ma Io specchio riflette l'im- " •» magino che gli si proietta. A Bologna si è svello il proaesso conlro cinque l,ra cavalieri e amministratori del– la socielà Salus, per truffe consumate. Lo amministratore delegalo, cavalier Biagini, e isuoi complici, tutti fascisti, avevano vo– latilizzato un milione. Personalità del regime arrestata per truffa e falso A Reggio Emilia uno scandalo, annun– ciato da venti giorni dalle voci che, non osi.ante le precauzioni dei «gerarchi», cir– colavano in città, è scoppiato. Anche i fogli fascisti cittadini sono co– stretti, sia pure con est.remi tenl.ativi di limitare la portala dei fatti, a darne l'an– nuncio. La Banca Agricola Commerciale, impor– tante islituto assalito e fascistizzato, ave– va perduto ils uo caralrlere ed era diventalo una delle tanLc mangianze littorie. Licenziati i vecchi amJY)inistratori e im– piegati, tutti coloro che, aYendo al loro at,t.ivoun passato di bastonatori o di inoen– diari, volevano un im,piego, si presenta– vano :,lla Banca, co nun biglietto cli qual– elio gerarca locale, e la direz.ione li assu– meva. E furono moltissimi. Tra e,si il uoto squadrista rag. Arturo Tara·busi, uno dei fondatori del fascio reggiano, più vol– te sagrctario del medesimo, rx assessora del Comune, pezzo grosso della Milizia, amminisl.raloro di diversi enti locali, ecc. Ora, lo scandalo colpisce proprio lui. Egli è staLo arrestalo nella sua abi-tazionc il 12 corrente, in seguito a mandato di cattura ome~so dal 1?iudice istruttore die– (.ro denuncia della Banca Agricola. TI Ta– rabusi - che ò anche segretnrio·del Sin– dacalo Bancari - è accusato di truffa, ap.c propriazione indebifa continuata o falso in atto privato per un importo non ancora accertato, ma ohe supera le t1·cccntomila lire. E' da nolarc che il Tarabusi, licenzialo dalla Banca appena scoperto lo scandalo, fu arrestalo quindici giorni dopo. E il giornale fascista ha lardalo altro -tre gior– ni prima di dar notizia dell'arresto. Dalla banca /\ slalo licenzialo anche un certo rag. Simonini, ax segretario del fascio e « gararca » fascista ... Un « giampaolino » arrestato per falso e truffe II ,r gerarca» Staraco ha sospeso l'epu– razione ... Ordini venuti dall'alto hanno so– speso l'operazione di gncriglia tra la fa– zione giampaolina o qualla an!.i 0 iampao– lina. Il ,capo più \'Olle plebiscitario del fa– scismo m1lan-0se,quel Giampaoli al quale furono dedicati libri e «vile» plutarchia– ne, è ritornalo agli ozi indorali della Ri– viera ligure, doYe sciala da gran si'gnore noi gradi alberghi di lusso, spendendo i sudati risparmi ... Belloni, compromesso quanto Giampaoli, entra nel listone delle comparse ; Arnaldo continua a fare il comodo suo, ovvero mi– lioni, e le brillanti operazioni che costano al comune di ~lilano parecchio centinaia di milioni. riprendono. Gli ordini dall'alto sono di lasciar dOJ·– mirc Lutto. L'operazione plebiscilaria per dimostrare che il governo di lloma veglia per l'integrità del pubblico denaro è faLla e ohi si contenta gode. Tuttavia qualcuno era già dcnuniiato fl bisogna rappre~entar la commedia fino al- Qui, fissiamo. del discorso, la parte che interessa .la rubrica. • Il Duce ha una concezione della giu– stizia. Riconosce che « gli uomini hanno biso– ' gno della sicurezza e della giustizia». Non ò nuova. Per questo bìsogno gli uo-. mini si sono cosb,iLuitiin società. Passan– do da Dio imperscrutabile e dal re dalla. volontà m;bitraria, al comando imperso– nale, la legge. Ohe - da nousseau - do– vrebbe essere l'espressiono della volontà generale. II Duce annuncia - a soddisfal'b il bi– ~ogno dogli uomini - la nuova le 6 g.e di l>ubblica Sicurezza. ~a _gius~izia- cioò il rispeLto del diritto dct sm 9 0(1 - aLl.raverso la le~e di Pub– blica Sicnrczza. E la lqgge fasc1sla. E-ccpl'idea della giustizia. nel regime ta◄ sci~ta.. Come negli_antichi rrgimi, la leggo che è a) volontà d1 uno. La loggo contro il diritto della generalità dei cilla/!ini, sot– tratta alla volon,t,à delle assemblee l'ap– presenlative. La lc~ge ad uso della ditta– tura o della sua ·clientela. La legge fasci– sta che colmerà le lacune della wecchi,i Ièqge, allo scopo di meglio servire il fa– sctsmQ nella sua funziono di difesa esLrc.., ma. contro ogni libertà. e ogni di rii lo Nisi porlassit. Perchò il Duce celebrll, nu– che la giustizia del 'l'ribunale Speciale.. Strano r.egime. che dovrebbe avere con– quislnto, per le sue g)orie e le sue ricch-ez– ze, anima o cuore d1 tuLlo 1! po.polo iLa◄ liano, che ha tuttora bisogno di una spe– ciale o " se'1cra » difosa. Dubbiosa sicurezza di ritrovarsi nel prossimo quinqucn io. se Ja rinuncia alla armatura di oppressione e di ferocia, ò suborpinata alla rinuncia degli opposiLo'ri al loro diritto di opposizione. Vacillante f11:LL0 compiuto, sa dagli av– versari attende il i:ioonoscimento della sua. irrevocabililil,. Trepida consapevolezza di mediocre li– r~nno, se deve celaro il rigore di quell'or– d1ll'nospeciale cbe il il Tribunale delle ca– m1c1e nera. Il Duce hn pauru, sino a mentire a sò, all'Halia, al mondo - dolle cifre cbe esprimono In tortura infli(l.a agli spirili liberi d'Italia. Su 3046 arreslaLi. o!Lra 4000 sono stati assoJLi. Nemmeno il Tribunale Speciale, nemmeno l'inquisizione dei giudici isLrul– t.ori han trovalo nulla a loro carico. E per– chè tanti e tanti sono stati arreslati ? Pe.r– chè hanno subito le lunqhr. e gravi sevi-" zie di ingiustificallile prigionia? A che è ridot.lo in ILalia il dirilto del cittadino? . « B_an. 275 ~ono slat_i condannati n Pene 111fcr,1ona d1ec1 anni.» E gh al'lri? - E pcrchè ? Per aver_l_eltoun giornale, per aver espresso una cr1l.1ca,per avere aderito n<,una associazione ·t E i condannati a 20, a 30 anni ? E Zaniboni, o Cappello? E i deputai i_ll0l!)Unisti e ~Ii allri socialisti o r.epubbl1cnm e anarch1c1 condannaL1 a ne– J1e mostruose? E i morti in carcere 1 E le centinaia e CClnlinninmandati a mar– cire nel domicilio coatto? E gli ammoni– Li? E i perseguitati, terrorizzati in mille manie1·c '! E gli ostaggi ? Nisi pai·tassit. No, no. II regimo fascista si scolora solo di vargogna e di paura. E col suo ultimo discorso il Duce non ha davv(lro eretta la diga che potrà. ar– ginare l'irrompere della fiumana di mal◄ conlenlo e di sdegno. L'AVVOCATO DI TURNO.

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