la Libertà - anno III - n. 11 - 17 marzo 1929

17 MARZO 1929 LA LIBERTA LA CRISI DELLADEMOCRAZIA predicò_ il patriottismo integrale, la lotta ~ • contro i sovi;ersivi, la 11ecessilà di accre– scere le prerogative della corona e quella d• sopprimere il parlamento. Si rccat:a a d La C!i~i che travaglia la democrazia mo- dì quella che tramo"'" de,·e fara·, ban-·•,· _ ~ • deporre fiori sulla tomba del soldato sco- erna e 1mpulab1·1 Il f u'"" ~ " ~ 11o~citito e a l>'a.cann-0rbi·cchieri di wiskv • • e a e orme in cui la de- lrice di cio' che nella Storia è universale d P tnrocofraonzd1a ,,s1organizza oppure a cause più ed eterno. an soda, o sen:a soda. nelle assemblee di e . ~ -ufficiali de//ri riseri;a, r:hc. comr è noto. so- l L'opinione co_rrenle tende ad addebitare ". + ntirn 11_0 (Ili clementi più. bellicosi della popola- a parlamentarismo ogni I r l - - . . . . 1,., ,I ;1on~ civile, percld: sono civili soltanto per della democra· ·a • e~ pa. _eonci L-l crm della democrazia non e dun- Wlll, V ~eta. A>'dente propagandista, oratore in- dono in· e-- r o_rgamc~,a esempio,_ V~- que la cri,i del parlamentarismo o di que- ; fiammato, uomo d'a:ionc; Htlorio Bar- nata la qu":"? f pdetra di _scandal_o, elni:u- sto o quello schema formale ma beosl na- -----------"-------' kcr diventò il capo dei fascisti ing/c$i. narc nor a e a emocrazia potra funz10- s~e dal trapasso dell:idea di autonomia po- . . . . In malmeulc. . . _ lt~1ca dalla borghesia al proletariato. I- 1110 od og(/1 l'In1(iillcrra no,1 ot'eva e- r:uomo nuovo era sorto. La m(J,Schcra cau~egJ~f_re l_u~Le le mlerp:elano111 delle Se la classe che sorge acquistasse di sprc.1so la grand,, figura clrl ritmov1Jtore 11° 11 era im])criale secondo il modello mus- zia -n e _a crisi -~hE: lr~va~ha la democra- colpo la coscienza dei suoi compili uni- fa.~cista. l.-eU'inesoraòilc. si·iluppo dl!l f(I- solinimio, ché. an:i, oltre il passr, equi– lismoonb,anno 1 p_iu lll la dt questo forma- Yersali. s~ la fiaccola della libertà abban- scisma intcrna:ionale, ai:evanw visto .sor- voco - giustificato dalla gloriosa ferita ,•ede I e O n_e rmnovame~lo degli schemi donala dalle mani di una classe in decaden- (}ere dQ{lli ùnbro(Jli vari e assorttii Hitler e caduto. - l'uomo nuovo avet:a due occhi cris· deasahezlz_a. In real_l3:la c_a.usa_ della za, fosse risollevala subito da quella che iu Baviera; svola==are nel ridicolo Primo fili po' pesti, le guancie un po' colme. e il m 1 Il m~ra ica non r1s1ede ID ciò ma incalza. la c:-isi non si manifesterebbe. de_Ru;era in lfpagna; spuntare dieh·o le oltre le guancia erano colme 1Jnchcle spal- La o O P!U C?mp \es.sa " profonda. . . La crisi si manifesta per il fallo che ba1on_clledei nte(·cenari V~demarus _in Li- le e quel che sta ,otto le spalle. Jlo. infi- d . causa_ '._i ricercata nel modificar, 1 la classe nuova slent.a ad acquistare co- tuama, zankoff rn Bulgana, llort,, m l7n- ne, chi ci dice che r1on vi siruw stati i m- ci rappo~l1 d1 quell_e_ fo_rzcche cosl1tui- scienza dei suoi compili. La crisi della gheria. Vedet:amo agitarsi, f,·a e{llut:i pro- peratori col t:olto piuttosto femmineo e i droenmo~f00 . 11 lorodequilibrio la b?se per la democrazia è nella lenlezza con cui la co- • fumati, la figura napoleonica del ca110del fianchi colmi? il preSligio dcll'unifor-me fo vv~ta mo_erna. Qua1;1do. s1_parla ~i scienza del proletariat-0 afferra il senso dei settimo e non più. fortunato dei sei prece- e I.e decorara;ioni abbo 1 idanti, c/Pl rc st0 , morzde~ 1~lognalmlend_erne il s1g01~ca_lo ID I compili umversalmente liberatori affidati denti fascismi francesi; dalla Jugoslavia, rassicuravano gli inglesi. Gli ufficiali di h o i_negra e e cioè fone ~oc1ah eh~ alla sua classe. intanto, le mascPlle imperiali stritolavano risen.:a non at·et:ano il nunimo dubbio, per– a~o - 11 lor? fulcro n~lla cosci_enzadegli La crilica radicale <lei vecchio mondo i corpi putrefatti della libertà. Ma in In- chè l'ufficiale di riserva noit si permette ~?~llll, C?_sc1enza che ~ delermmata ~alla induce in un primo Lempo ad una ne:ra- ghilterra i Britìsh fascisti apparivano co- di 01:er dubbio dinanzi ai distintivi di un iswne piu O meno chiara dei loro mte- zione ingenua di tuUo ciò che a qu~to mc una società di divertimento per l'in- (}rado superiore, insegna della gerarchia e ressi. . . . . . Yecchio mondo si riferisce. La classe ope- coraggianumto della razza dei fox-Lerriers base della disciplina militare. ~ C~tsi d<?lla ~en_10::r_az1a s1 SYtluppa raia dimentica, in un orimo tempo, che o come un club per il consumo di gin. Man- Tutto andava bene. /l"oppo benP..Ma ecco ~lassamiQsural 10 cui 51 ?''tluppa la !_olladj essa non da realizzare nessurr ideale col- cava, al fascismo inglese. la figura storica, che il signor co/.onni:Uo è chiamato da un e. · ues O parallcllsmo sugçer1sce d1 locat-0 fuori del mondo. ma ha da portare la maschera imperiale dell'uomo nuovo ch_e giudice per un fallimento. 1Y011 .si presP.nta; per sè che la so_rgeote_del!a crisi v!l r1- alle su<: estreme conseguenze ciò che è so,·geva dalla folla e stal:riliva la nuova ci- è arrestato. E tutta la gloria militare del si- c~r~ata nel modificarsi dei r:apport1 so- già celalo nel mondo. solo che vi è celalo viltà. gnor colonnello cade con la si:esti:ion.e del- ciaLh 1 1ra borg~esia e proletariato. in forma non razionale. Ebbene, quesl"uomo nuovo è sorto. l'uomo nuovo fascistr,, il quale, anzi la a .>~rgbe_sianel periodo eroico dcìle _\Jla nc..."'aziooeradicale e ingenua se- Ed è una donna. quale è una donnrz. Donna, sig110,·i miei, sue origm! ~ 1 prese!}la come_la rappres~n- lnle in un vsecondo Lernpola ncgaziooe cri- C'na donna, s,gno1·i miei, speciale. Il co- e neppure tanto nuova. Il padre d, due ,,,_ L~te_ degli _mleressi generali della società. lica. :'\on ciò cbe di universalmente n u- lo,mcllo \"iltorio Barker ern un colonne/- neri figli dit;enta la madre di due teneris- f.-0~1verdsalllitàLempo_rane<!-~ella funzione mano» è nel «borghese» deve essere ne- lo coi fiocchi, per Mi 1 qualificarlo con quel simi pargoli, ma interviene l"e:;; mariio e s_ rdt~a _e a borghesia comc1~e CO!} la ri: !(al-0:ma ciò che di « borghese n é nel- complenw_nto tufl_o masc?lino c~,e_ i soùiali assicura che i suddetti pargoli non sono ,en icazione da P,~rt.e sua _di q!Jei valori I ulllversale umano. usano nei loro lrngu.agg, colont1, sebbene suoi. Forse pc1' questo la madl'e voleca far che, esprlmo!lo CIO c)ic .dt umversale è La liberi-il.di pensiero e la libertà po- non misiirali e non adatti per famiglie. (E da padre. 17nvelo su queste questioni fa– n1 _ebll ul?md~: 1 a~lonomia mlerna: ossia la lilica non sono manifestazioni «borghesi» 11011 si può usare il complemento soldatesco miliari. Solo t1011 possiamo tacere il sc11.:10 1 E:ra 1. pen_siero_ ~ l'autonomia esterna ma universali, laol'è che la borghesia le anche perche, sissi(Jnon, era proprio quel- della nostra più. viva marat·iglia. elle 11011 o~~a 1 1 :1 llberlà pohtica, la democ.azia. ripudia appena esse urtano conlro il ca- lo che mancava al siv.no 7 colonnello Bar- é esente dall'ommira.:ione<: si è vrcsentata . ·"'.1- emanc(paziooe borghese è un'eman- rallere "bcrgbese,, dell'uomo. ker.) fl colonnello Vittorie Barker, qu-al- anche la moulic del signor col-Onncllo, oi;- cip~ione sezionale ~ questo carattere e- Il proletarialo in un primo tempo non c!te anno fa non era neppirrc semplice sol,- vero della colonnella. Pere/tè la signom merge col sor~ere dt !-Jna classe che in- veòe cio'. non sa distinguere nel ,·ecchio dato. Jfa sapendo che non si è mai serviti Barlrer nel 1923 aveva condott.o a (JirLSte ~rpora le es_igeoze di un·cmanciJ?azione mondo ciò che in esso è ewrno da ciò che cosl, bene come da se stessi, si promosse, 11oz:e una signorina, divor:iando dopo tre ,eramenle u_niversale ~ _assoluta : _1Ipro- in esso è transitorio e cade nel particola- a scelta, maggiore e qu,indi colonnell-0, e anni. Tre anni di luna di miele, ha detta la le~iato •. Sviluppandosi 11prolctar1alo, la rismo proprio della classe che deYe sosti- ad O(Jni promo:ione si appuntò sul petto signorina. la quale ha espresso al magi– umversall~ del_lafunzio!]e li)?eralrice del- tu ire. gagliardo un.anuova decorazione. /n brevis- strato tutta l.a sua sorpresa nell'apprendere la borg?esi~ si. lrasfcr1sce m esso e la In questa lentezza nello svilupvo della simo tempo, quindi, fu l'uomo più. decorato che il suo e:,; S/JOSO era una signora . .1\'oti borghesia ripudia le sac antiche conqui- coscienza del proletariato è la crisi della d'Inghilterra. Alto, piuttosto cfrcioso - e se n'era mai accorta. E q11e$tOè quanto ci ste. . _. democrazia. crisi che nasce dal Callo che quc~to incicciam.ento è una dcUe preroga- riempie di maravi(Jlia e, anche. sì, di am- Col pale~ars1 sempre p1u _chiaro del ca- la borghisia non è più democratica men- tive degli alti gradi - ai:eva soltanto un mirazione. Per ambedue gli sposi, an=i, le TaU_eresezionale della _funzione rivoluzio- tre il proletar-ialo non lo è aocor-a compiu- passo che sarebbe stato piuttosto preoccn- spose. nai-1a borghe~e s~gue 11. ripudio da parte tamenle. pante per un figlio di Marte, se il. sigM"f 'Con questa situ.azione di pochade che de– d~lla _bo~besia d1 quegli ideali uoiver;sali :'\ella misura in cui il proletariato acqui- colonnello non avesse avvertito a tempo ve - shoking ! - fare arrossire perfino il d1 cui s1 era falla banditrice nelrebbrez- sler'a coscienza del suo compito la crisi che uno glorio30 ferita e un.a caduta da decano di San Paolo, che- p11re non si ver– za delle sue oriiioi ri,•oJm;ionarie. sarà superata e si vedrà allora che non cavallo - che dimostrava il lealismo 1•erso gogna di nulla, neppure di lodare il fasci- :r,a_prova del1'universalilà dell'au!ono- nella modificazione degli schemi formali la casa reale e la dcvo;ion.e al principe di smo - tramonta, sotto una gonnella tm– mi~ _mlern~ ed eswrna, ossi?. delt'univer- ma in questo prOC"~Sodi sYiluppo spiri- Galles - cos1ringei;a110 il prode al passo posta dalla legge per ristabilire uno staio ~l.l_a del lt~ero pensiero e della democra- tuale, in quesl o prender coscienza dei equivoco. civile colpet:ole di bluff o di spaccio di ses– lta e _proprio irr questa abiura. Gli osser- compili che la Storia pone alla ola.5se Un colonnello cosi giovane e tanto deco- so a vuoto, l'uomo nuoi:o del fascismo in– valori _superficiali invece deducono da que- che sorge. sta la soluzione del problema rato ncn poteva restare i11sensibile al so{- glese. E tramonta in un modo perfettamen– iila abmra un preleso carallero transitorio poliliC-Ocentrale del mondo moderno. fio della nuova civiltà fascista. Vittorio te gustato dagli inglesi, che sono umoristi ed empirico del pensiero razionale e dP,l- !Ifa percbè la crisi possa essere superala, Barker afferrò a volo le nuove dottrine; nati. Ja democrazja quasi che l,abbandonodella perchè il proletariato,possa acquistare co- •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••-•• haod!era de)la libertà da parte di quello scienza del suo compito è necessario che classi ohe più non rappresentano interessi emerga il caratlere universale dell"aulo– llniversali significasse qualco~a di diverso nomia politica, è necessario cbe si ~ppia c~e la decadenza inesorabile di quelle clas- svincolare quest'idea universale dal,a .:ri– si stesse. tica di quel mondo che quest'idea ba han- li ripudio della libertà da parte della dito. bor~e~ia non sigoiflca già una decadenza La crilica del mondo borghese non deve del! umversale idea di fibertà ma nienle coinvolgere ciò che di universale è in quel altro che una decadenza della borghesia. mondo. Se la borghesia rinnega la slemo– Quando una classe cessa di essere la pro- crazia quale stolido errore immaginare che lagonista della storia - ossia cessa di rap- il proletarialo di>bbr,fare altretlauto. presentare le esigem;e universali '- è La borghesia rinnega la democrazia ap– chiaro che deve trasferirfl alle clasSé n:io- punto perché la sua funzione storica Yolge va che sorge il presidio di quei valori che al Lramonf.-0e il proletariato - secondo della storia sono il senso e lo scopo, ma alcuni spiriti ottusi - dovrehba rinnega– per la stessa ragione è chiaro che una re la ragione del suo il'fompere nella sf.-Oria elas$e cessa 1i essere la protagonista del- unicamente perchè la clal!sc che lramonla la storia proprio quando è coslreUa a tra- abbandona la libertà ! sferire ciò che della storia è universale Se la borghesia rinnegatrice della libr,r– a uo'allra classe. L'abiura della libertà là cercherà d1 pel'])etuare il suo dominio da parw della borghesia è dunque non la con la violenza, il proletariato dovrà rea– prova della sua forza n:ia bensi è il sin: girc c_onq"!ell'uni~a viol!Jnzacreatrice e r\– tomo della sua abdicaziono dal ruolo di ·voluz1onar1a che o la violenza posta a dt– cla~sc rappresentante gli in!Alressiuoiver- fesa dell'auton_omia, dell~ democrazia_.O!.!e– sali ~lena società, e il sintomo, in sostan- st.-0devo fa~ 11 prolet.ar1at.-0e ll?n già rm- za. della sua decadenza. negare la hberta e la democrazia ! ·una borghesia che abbandona Spioozà, La borghesia può rinnegare l'universa- Rousseau, \'ollaire. Kant., Hegel. etc., per lità. del pensiero e dell'autonomia poli_tica rifugiarsi nel Sillabo non alle~ta già, c~n p~~hè essa. secondo_la. forte, esp_re~1~11c cio' il lrionfo del Sillabo, ma al contrario dz :oau Paolo, vede g1a d1elro I uscio ! p1c- rd.testa la decadenza di se stessa. di di coloro che dovranno port.arta via. Bisogna avere chiaro il senso della Stor\a ~Ia coloro che ~tanno dietro l'use-io po- pei- non idectillcare con le vicende lra!1s1- tranno spalancare le porle della Sloria so– torie di una classe ciò che cella Storia_ è lo sa ne sapranno evocare lo spirito. solo crealivo ed eterno. Solo se della Storia se si faranoo e-ssi portaf.-Oridi quelle idee non si ha la coscienza, solo se in essa non che una società moribonda ha bandito. si vede che un caolico s~guirsi di vicende Se noo sapranno fare ciò, il mondo assi– senza senso_ nè SC?POsi può cadern ni:I sterà a qualcosa di ben più lremendo di curioso equivoco _d1Mefistofele seco!1d 0 1 ! una vacanza di legalità. Il mondo assisterà quale : « tuUo ciò che esiste merita di addirittura a una vacanza di Sloria. a una essere dislrullo- " .. ._ . . . stasi nel processo di sviluppo del divenire In realtà Lullo c10 che ~iole °2erila di che allro non è che il progresso nella co– essere portalo alle S!-Jeull m_iecrnseguen:e :;cienza dP.)la liberlà. e quesfo è appunlo 1I compilo cella clas,e SPERTIA, che sorge, la quale, di froolc all"abiura -------------------------------------------------·-----------··· La "r.oova co!tura politica" f sci sta oa Menenio ,grippa aCorradini Insomma (vi ripev, che è Corradini cho parla) le libertà degli individui in regime tascisla sono quelle che occoITono « per– chè essi possano_ e~rcilar'? nella s-,,cietà nazionale le funz1001 proprie ad agm ele- __..,_ mento vitale della società cui appatlen- Come regime, è innegabile che il _fasci- 30 o 0 '?-rcnenio A{l'rippa, o apolcgo appreso smo sia una tragedia; ma come teoria, !! 0 : sui banchi della terza elementare, chi lo me si può, pe1· quanta b~o~a volontà ci si avrebbe mai detto che sotio il nome di teo– mella. 1,rendcrlo sul _serio ~ ù' _ ria biologica della società noi vi a\Temmo _<\nzi.u dire la verità, cs~o st esso _imo ritro,•ati a base della teoria nuoYa (nuoi:11, slra di es:cre incapace di pre nd2 rs 1 sul la diconoi che « procede di pari passo con serio. 1. lt· l"bro di Cor la rivoluzione fascista» '! Vedere per credere u imo 1 .- Ecco : il laYoratore è il braccio che la- radini la Riforma politica ili !!iuropa. Qg'? vora. ed ba la libertà ... di farsi sfruttare ; con quel linguaggio pseud 0 :-S? 1enti~~o : 1 il capitalista è lo stomaco che digerisce; càvadenli e degli estirpacalh, i! fa:!C_t,mo_: 1 ed ha la libertà di ~fruttare il lavoratore; rendo addiritt.ura in giro: mclfe 1~. evi-: il fas<:isla è la bocca che man~ia ed ha Pd tullo il ridicolo dei suoi co:.idetti la libertà di sfruttare l'uno e I altro ; ed enza • • delle sue pre- • · principii. tutta la miseria_ .. - d' Enrico Cor;-aoioi c... tese concezioni nuove,. rim:i;;ticatun_:. 1 Riconosciamogli. poyero Corradini. mol– medioevo, autent_iche cicche del pen,iero la buona volontà. -'la egli ha torto di indi– dei tempi ba1-bar1. . . f?lla,·si quando lo_si ~e<:usa_ di ayere _pla- Gorradini poYero vecchio - augur 1 an 1 o- l!'ialo. col suo naz1onahsmo, 11naz1onahsmo gli di n:iorir primfa· di vefda~ic~r0J~~r~i:v~f: francese. costruz10ne - a una • . f - li nazionalismo, grida Corradini, è rh·o– ancbe lui, pe~· dimostrare che 11 ascismo luzionario e imperialista, mentre quello di ò • oluzzone )!aurras è conserval-0re, pacifista. tradi- i~an~~vche tulle le rivoluzi?ni sono s!-3- zionalisla. deceolralore, aristocratico. fe preceduto 'ùa un periodo di prel)arazi~-: Ycramenle la parola «rh·oluzione » è • Il t•- le da una elaboraziono I entrata net vocabolario di Corradini dopo ne mle e .uad_' ·r' mc L:i « rivoluzione " il fa~cismo. La mise di moda, forse con la programmi e I ri or . • • avvonuta come d fascista im·Pcc no: Pra1 1 n 0 1aaecercarsi un pro- •r-reta intenzione di otren ere il signi– molo poi ha com1D~1 . a- fì<:ato,applicandolo alla marcia in sleeping- cram~rn a chiedersi : perohò mai e a qu car su Roma. j' ~• <:oooscoppiata? . f Il fascismo non è conservatore? Ma se 0 sc~ptc ~ che non sou~ io che vogho .-a: è s~rto per conservare nella sua iu~e~ità derii ;pirilo. Questo è 11succo del pen_ie il sistema economico della borghesia ila- d. Corradini. . d liana ? ro J ndo. l'Europa in parl1colare an a- I >O!} è_pac_ifisla _?.\ par?IC no. ~!a in p_ra- ll mo mano rimbarbarendo, fino a_Uo I lica e ptu 1·111unc1alore d1 un "Yile soc1al- ~ano -~~Ila zuerra. :'\on _cc_ ne _ac~o~gc, a- demo,-ralico" e se arrh·erà alla suerra. vi scoppi noi to'i.·naYamodntlt ùr 1t~1 a c~- arrivcrii con un pazzo terrore. Ha mollato ~o. 1!1_a Dico cannibalismo cosi per .. 1- lutto ... ai soldati del papa. mbah:,mo.; ot-rebbc dar~i che_.p~r Corra- :'\op è tradizionalista? Ma se rimelle di :r _pere~~ N fascismo, il cannibah~mo non moda tulle le anlichità dei secoli trascorsi? _nu e_ P • lll ,intorno di barban!'... . :'\on è decentralore? :'\O', in teoria. :'>1a iu sia 0 allallfa ta.-uèrr::i. Ja corsa alle barba1:!c pralica ogni ras è pa.d.rooenel proprio ter- -?P 0 fi " hè rrtalia « spezz;} la propt ia 1·ilorio. conhnuò. inc •tà olitica con le al(re na- Xon è aristocralico? E i nobili di Ar– C?nt_cmpori3~~-1 ò / fascismo. Qual_che_ allra ~elata chi li ba inventali? ~a è Yero : il ZJO~l)) ~e~oò di imitarla. Per: CUI,db par fascismo è, in realtà, bassamente, triviat– n_az1. 0 i:i~ . E ropa og:::inon ci sareb ~ ? ~ mon!e plebeo. ~1civili 111 ~c ,i a,'\:i:ino verso la CtYtlta Però il nazionalismo francese, siamo \'.1~~~~it1~ 11 BuÌgaria. n::;!lgheria, la Spa- f!'iu;;ti,non è arrivalo all'apologo del ~onte • d"•so Ja .Tugo~lav1a... . -[ . i sacro. gna e: a --: Ìn"'hillerra, Francia, '~~~ ria. I Povero Corradini. Ge_rman1t<la_1·na,i Bclzio. Olanda: :svizzera Ec,-li d<~ve,in mancanza di meglio. rap- 'Pae-1 •car • - li barba.n~ - l ·1 I - - -e·ipilando n!' a . ••• preoen are " 1 precursore n e ,, 1 pensa- ,taruio JHer~bbe avvertirli. perdio ! . tore » del fascismo. Tra le Yechie scarlof- Bi,o_g~ bia coltura politica eu_ropea cor fie che nessuno mai lesse egli tira fuori . La ,e~c on ,·edere fra gli ind1v_1du 1_e O adesso qualche suo puerile pensiero di ven– Lioua a 1 ° ioni che non siaoo d ordme_ 0 ranni ra e con una smorfia da comme– ::,ta~0 1 re a;iuridico o politico '? ~ 00011J!co dianto dice : - Ecco ! Il fa...<:eismo )o ha -;oc!a ~ - 0 date che i• Corradini che_ ice attuato. - e ,1_m11 1., (Ba io.' [nYeC'! ,•• sempre lui che :\fussolini. che ~a paura di Ro•si e ùi que,tf- 1 : 1 ~uov,; collura (badat_eben_c, 11':~- Giampaoli, ba ragione d1 ooo temere S!– parl\ai~ana che a procede di pari pa,,o mile concorrente, t"inve~tore ~ella teoria r;;a, 1 1 .. lu-ione fascbta 11 ,·edc sopra- , nuovls--ima. n di M-"n.,010A!I'1ppa. con la rtt'? ~ or~anich" nel ""Il!'() pro,. A. tuHo 1 ·a!az101H . e > yri< della bioloi,1:1. LA SITUAZIONEITALIANA Il mondo iolernaziooale, In genere, co: nosce assai poco rilalia e. gli ayve_nin:ienti che vi si svolgono. n fascismo e giudicato all'estero in maniera. straordinariamente superficiale, secondo i luoghi comuni del– la propaganda ~be. il regime alimenta con grandi mezzi. V è, senza dubbio, una va~ta parte dell"opiniooe pubblic_,t inl-2r– nazionale che condanna senza rel1cenze la tirannia del fascismo, che protesta_ eonlro i delill i delle camicie nere. che ~1 senl_e inquieta davanti alle incognite della poli– tica mussoliniana. ?>laanche tutlo quest_o mondo. salvo eccezfoni nobilissime e s1- gnifical!~•e.è con no\ e con la_n_ostra,causa assai ptu per I mot1n generici del! aUac– camPnto afla libertà e alfa democrazia. del– l'avversione a dispotismo. della solidar_ielà con inermi elle osano sfidare la form1<la– hile atlrezzatura mililare e poliziesca del regime. che per la cono!cenui seria, pro– fonda, documentala della situazione ita– liana. Ogni ambiente inl.ernazional~. de! reslo 1 giudica il fasci~mo secondo rl1vers1 punti di Yista e una sensibilità ohe varia da pae– ,e a paese. Se in taluni celi o in una 1;1ar– le del mondo può fare cirello 1:agil'.1Z1on~ della queslione morale, la cron1s_tona dei delilli, ta proYa del caraUer.1i nnmoral~ e criminoqo del fascismo. all'.oni questi m<t h·i troYano una scarsa risooa!lza, e preval 0 ono le considerazioni d'ordme e– conomico. o finanziario, o sindaca!~, o (;iu– ridico o mililare. I banchieri amer1can1. 111 gran parte. non !)anno _dato p_resliti al_~a– ;cismo pe1·una s1i:npatia l~orica o poltt1ca por la diltatura dl )iussolm1 : ma sopr~t– tullo percbè questa assicura,·a loro un 10- Yeslimenlo di danaro a in'_e,esse molto al– lo e abbondanti commissioni bancarie. La propaganda all'estero, qujndi, _deve sYolgersi su toni diversi e ~on d\ve'.s1 clc– ment.1 secondo l'ambiente m cm s1 ,--uole agire, si vogliono cioè dist!'llgge'.e delle Calseopinioni, allirare delle s1mpal!c, crea- re delle solidarietà. . Giunge quindi mollo ~porluno, spec1a\– menle per quella :parlc d1 opinione pu?bh– ca che cerca più 1 !etti e i documenlt elle le affermazioni retoriche e vaghe, !"opusco– lo scritto da Eugenio Chiesa su « T.,a sil)/a– tion politiquc, économi(fue et financiere dc l'ltalic "· per incarico della Concentra– zione Anlifascista. Chi meglio di Eugenio Chiesa poteva !raltare nello spazio di cioquaola P!lgmc questo argomento vasto, complesso, mlr1: calo in modo da mettere in evidenza glt elementi es-senziali e caralterislici. i d~;– cumenti su~gestivi. i parLicolari che p1u colpiscono la ragionP. e il senso morale e che riescono quindi maggiormeole_ effi– caci per la propaganda nel mondo inler- nazionale che poco sa del fa,;cismo e che vuole essere illuminata e informata ? Giornalista -.-h•idoe nutrito, della scuo– la impareggiabile di Dario Papa, indaga: tore scrupoloso e paziente. ricercator_e 1t documeoli, analizzalore di bilanci e d1 C!– fre, egli è stato per tanti anni in Ilaha - chi non se ne ricorda? - il fu.tiga– tore implacabile di tulli i politicanti_ af– faristi, di tulli i manipolatori disonesti _de! pubblico danaro, di lutti gli avvenlur1er1 che <:iservivano di mezzi loschi per con: quislare posli e ricchez1.e; e dai banc~1 del Parlamento, dalla tribuna dei comizi, dalle colonne della stampa onesta ha coo– dollo haLtai;lie memorabili, - sollevando odi a~anil1, pro,:ocando duelli, accett~do -polemiche ardenti - contro la coITuz1o_ne e l'affarismo che banno infestalo la vita del nostro paese. li fascismo è lo sviluppo e la sinte3i di tulle le nefandezze pubbliche e private che possano compiersi da una band.a di awen- I lurieri in un paese ridotto alla schiavitù : pol-eva tacersi la erilica scarnificante e suggesti\·a di EU$enio Chiesa di fronte 2!– lc iofamie compiute dall'oligarchia domi– nante e dai suoi satelliti, a detrimento del– la liberlà, della prosperità, del diritlo po– litico, ecooomico e morale del popolo ita– liano ? Eugenio Ghiesa, esiliato per se: conda volla, continua senza un istante d1 riposo e con un vigore di movimento e una fresc!Jel?la di atteggiamenti che possono fare_10,·!d!a a molli !!:iovani- la sua bat– taglia c1v1le cootro 1a dittatura. nalilà di ::liussolini, le viola,,ioni coslilu– zionali, il bilancio dello Stalo, le diffico!là eeonomiche, il debito pubblico. l'o,gaoizz:i– zione sindacale. la potilica internazionale - quesLi e tanti altri aspelli del regime diUatoriale sono considerati con traili ra– pidi. incisivi, pieni di forza persuasiYa. L'opuscolo è scritto in francese, per es– sere più facilmente diffuso nel mondo in– J,ernazionale. ~fa può essere un'utile guida ..;mLifa..scist-ancbe per gli italiani, che vi possono trarre elementi preziosi per la quotidiana propaganda. Dev'essere quin– di letto, meditato, diffuso. Sarà uno sfru– menlo efficace dell"azione comune. "E non sar'a il merilo minoro di Eugenio Ohiesa, quello di averlo scritto. m. P• L'opuscoloè In vendila presso la Concentra– zione Antifascista '103. Faubourg Saint-Dems - Paris 10), al prezzo di franchi 2 la copia.Pc~ le spedizioniall'estero aggiungere le spese r:o– stalf. PUBBLICAZIONI The cotporoU•·• Slale h1 fascist !laly, _- Pimo fascicolo(a-cnnaio 1929)· della collezione - !– tal:,-To-da:,-• (edizione a cura delt"a~socia– zioae • Yriendsor ltalia11Frcedom• d1 Lon– da·. - Editore Y. )1. Crawford - 32, Cpper GloucestPrPiace - London X. \\'. I. - Ab– bonamPnto a dodici fascicoli che verranno pub!:llicati nel 1929 : scellini 5. Economie f/11/y in 1928. - Secondo fascicolo (febraio 1929} della suddetta collezione. La beffa det Plebiscito. - Opuscolo edito a cura della ConcentrazioneAntifascista 1 103, uc -du Faubourg Salnt-Denls- Paris 10) - Df~tribuzton-c ~alulla. La SUWlfionpolittqur. éranomtque et flnaneiie de l'flalie. dt Eug1?nio Cheisa.Volumetto pub– blicatodalla Concenlr:iiioneAnti!ascisla (103, rue du Faubourg Saint-Denls- Parts iO). - Ogni copia : 2 franchi. _ Lo fpionag11io fascì.<ta all'estero, di Cam1llo Derneri. Edizlon~della Casa Editrice • llalin Lihera• 13, Boulcnrd dc la Corderie- )!ir– seillc. Og111 copia : ~ franchi. PROSSIME PUBBLICAZIOl\ì Fascist clectoral methods. Terzo fascicolo(mar– zo 1929) della collezione • !tal~ To-day• di Londra. Js Fasc~m an economie succes< ?. Quarto fa– scicolo(aprile :1929) della collezionesuddeUa. Antonio Piccininl, martire proletario delt'anli– fascismo, di Pietro Mont.a,alnt. E:1izionedella Gasa Editrice • llalln Llbcr.i• (3, Iloulc\'ard "dela Corderie- è\larseille). Avvertiamo gli editori che non pub– blichiamo receruioni dei libri che non sono inviati in omaggio imper• sonalmente alla Libertà. E LA RESTITUZIONE DELLE ONORIFICENZE ?. Cara TAberth, Ho letto nel giornali che il pittore t:mbcrlo l'runellcschiè stato ratto cavallercd•lln Legione d'Onore.Ma polchè il Brunelleschi è un ffcrls– s!mo fascista, sono rimasto alquanto sorpreq di non aver letto negli stessi g!ornJli lo sdc– i:mosoriDuto di una onorlflcenz;1 che. venendo da un regime di putrida democraziae dopo ras– soluzionedell'assassinodel console:-.-ardinl. non \iUO' che insozzare la... camicia nera del pit!oce Brunelleschi. ~fa forse costui ignora cl,c i suoi fralelll di fede In )lussollnl hanno proposto di :imaadare alla Francia perfino le mecfaglleal -,a!or mllltare. Bisognadunque !a.rglielo ,;a pere. percM non cada nell'errore a·accett.:re una decorazioneche ogni buon fascista de\'e profon- damente spregiare. Tuo : Coto:so. Un avvenimento! Il 27 anrile i 927 GRANDE FESTAI a favore della ConcentrazioM ... Grandioso programm_;, . .ittrattive slraord1nari!l Sorprese sl,alordili\e I crimini del fascismo, i preparalh·ì m:-i Jilari, la penetrazioni! clcr1eale, h per•o• \;;;;;.;;.;;;;.;;;;;;;;.;;;;;.;;;;;;;.;;;;;;;;;;;;;;;;;;;.;;;;;.;;;;;;;;;;;;_;7;;,;..;;;;;;;,: 3 La battaglia per l'ignoranza ILTESSERAMENTO DELL'INTELLIGE L'Ilalia. terra d'arlisti, non produce or- "Dopo un.a brei:e ri{lcssionJJ aggiunge, mai più che int,cllelluali tesserali. La fa- « - E anche i miei via(Jgi in Alsa:ia. miglia artislica italiana è diYcnt.ala un « Tutti tacevano. Falcuccio parve in-< gregge di medioc:-ità. di nullità, d'ar-riYi- tei-ogare la memoria; a un tratto disse: sli. d'opportunisli, d'ignoraoli e d'impo- " - E perchè no•? sicuro, sicuro. Anche tenti. Le rare eccezioni sono formale da qvclli in GcrmMia. A11:i, in tutta l'Eu,. tre o quattro illustri uomini, talmente YCC- ropa centrale. Ed orientale. E 1tf'll'Eurt:F-< chi. esauriti ed immobili che sembrano pa occidentale e meridionale. Ed anche celebrità impagliale; e da alcune austere tutti i miei viaggi fuori d'Europa. flgu~e le quali non YOlleromai piegarsi al « Terminò la scaloppina, dette un'oc◄ fasc!~mo.. \fa di costoro, la~iù, è proibito chiata ai circostanti c. diventato ad ,m di 01scorrere anche percbe appartengono tratto confiden:ial..e, s1 curvò alL'arec- al periodo prefascista. chio della zia Giuditta e disse : L'Halia è diventata il paese del grv,;iore "_ In fondo vede qu,estc scaloppine intellettuale. Persino :\!arinelli Yi fa la al ?tlcufrJracon patatine mi ricordano an◄ figura d'un morllnizzalo. e/te le volte che non viaggio. Chi sia all'estero non può farsi che una « _ Forse _ disse la zia Giuditla iàea approssimati,•a di quello che le grandi le scaloppine al madera con patatine so– mostre ilaliane riuniscono in queste an- no una specialità di tutto il m-OtUic ì nate di fascismo ; ma i cataloghi, i reso- "_ ,Yo - fece il dottor Fa/cuccio - conti e le impressioni dei visilalori iodu- sono io che m.angfo sempre scaloppine cono a credere che tali manifestazioni ser- al niodcra con patatine.,, Yano semplicemente a documentare la de- Si dirà : ma di codesti brani. io un vo-s cadenza intellelluale del nostro paese. Gli lume di 358 pagine, se ne troreranho a1tisli che vi,·ono in Ilalia sono disgustali pochi. ::'\iente affatto. Il volume ne è zep◄ delle pressioni falle sui crilici perohè si JlO. ùl è un o zibaldone di "per finire " occupino soltanto di coloro che si moslri- senza nesso. una mescolanza di scempiag– no fedeli al regime, delle parzialità delle gini, in!Alrcalale a storielle da commesso giurie e delle loro ostentazioni di morali- Yiagiatore, un'insalata di idiozie da butro là, dclratmosfera opprimente e delle ca- d'operetla e di corbellerie da almanacco morre. _\nche nella famiglia artistica ci per balilla. sono coloro che « non ne possono più » ; L"autore, questo Fratellini della !elle.. e vanoo. profughi, in allri paesi. ratura italiana. è però un giovane intel- Atl'estero è pure difficile rendersi un Jigeote : tanto è vero che ad un suo per– esatto conto delle condizioni dle teatro ita- sonaggio fa dire esattamente ciò che egli liano. Si rappresentano pa/recc'hie com- deve M·ere pensato di se stesso : medie nuove. è vero, ma quasi nessuna ri- Senlite : mane sul carlellone. Le Compagnie dram- « _ rcrgogna ! - disse Falcuccio a m_aliche sono iu crisi._La prod~zione stra_- Batfista che chiedeva di riposare. - lo mera c_ontmua ad alimentare 1 repcrto_n 11011 riposo. Vado un po' a casa a lavorare . Il fascismo che Yoleva Lullo n~1?nahz- 1 Debbo scrit:erc un roman=o. Ho già ttttlo zare. dalla moda. alla scena, non e rtusc1lo pronto. eh;. ad_oll.enerc m q~esfo campo l!i messa "_ L" argomen.to ? ali_1Dd1cedelle cre_az1q01drammatiche del «- .Yon mi mancano che l'argomento ptu 1ll~~lreautore 1l.'!-l1ano, R_ob_erlo Bracco. principale e i particolari. Il 1·csto c'è, me- ~la ce UJ?aproduzione art1st1ca ~hc _pas- no il titolo. sa le fronl1ere ~ cbe può ~ere gmd1ca_ta « _ JJa allora che cosa c'è di pronto? da lqntaoo : ed_e la produz1?ne l~lter~na. « _ f,<J. carta, la penna e il calamaio. L_1br1_ ~ alcum ass~1 appansC1:nt1. ~h e- « - Queste cose le trova anche qui._ d1t~n s1 sfor~aoo di. dare vesti leggiadre, «_ Bene. uuciatemi tranquillo. Fa- \ah olla magn_1ficbe ~ ciò che slampa_oo. )la temi lai•orar-c. Datemi la penna; datenii 11contenuto_ e quasi semp_re meschmo.. il calamaio; datemi La carta. Aspettate! Quando ~1 è a.pparienu_t1alla generaz10- Mi parei;a che avessi bisogno di qual.che ne ohe ass1~Lelteal monment-0 cosl dello altra cosa. Ah, ecco. Datemi delle idee. sommarugh1aoo. Yale a dire, a quella fase "Si mise a scrivere. ,, bril_lnnlissima della nostra attiv_ità le~te: Il libro di Achille Campanile polrà for- raria d~rant.e \a quale_allo!-'11? ai nomi d! se far ridere: ma quello che è certo è qarducc!, d_1D A~~Z)O, di Scar!og!10: d1 che f& pietà. Ed è probabile che ]'aut.oro ~enc1on1.d1 ?dartm1, d1 Panzacch1. d1 \ er- sia inl1mamente ralli-islat-0 del succesao ga, di Capuana, di De Amicis, di Guerrini ché il suo romwo ha avuto poichè esso più ferveva la curiosità di tulli ; quando è la prova del bassissimo li\'.ello inlellelp si sono seguite le baltaglie della Voce, le tuale dell'Italia di oggi. polemicho:-di 'I'hovez, lo ondate di poesia ¼ del Pascoli, le esplosioni sconcerlanli di " ,.. Papini, si prova un'infinita pietil per la Questa Italia si lascia menare per n gioventù italiaoa d'oggi che considera, co- naso come una creatura da tre o quaUro me un avvenimento letterario tanto la com- Setlimelli o da un paio di signore Sarfat– parsa d'un libro di Viani quanto quella di li. -{lerlutto ciò che concerne il gusto ar– un romanzo di Campanile. Usltco o la moda lelleraria vagheggiala li fenomeno Yiani sarebbe sopportabile nelle alte sfere fasciste. Ciò che essi bia– in un paese saturo di accademismo !elle- simano. tulli. cri 1ici e pubblico, debbono rario. E' uno di quei fenomeni che si spie- iro·;arlo bia.<>imevole ; ciò che essi lodano, gano soltanlo se si sviluppano per reazio- ognuno ha il doverc,..di lodare. DP. Il ja::-band, che è fallo esso pure, di Dato queslo stato di cose, dovuto al sprooosili e di idiotismi. de,·e la sua Yoga tesseramento. si capisce perfcltamenle alla -stanchezza che i tzigani aYevano dif- che, quando occorre di dislrarre il pub– fusa con le loro molli sviolinale. :\la la no- blico con un libro leggero. si invilt un s-l.raletleralura non era in condizioni tali Campanile e non già un Pitigrilli il quale da far sentire al pubblico la necessitil. di è sempre stato .:;ospeltalo <li anlifasci– uno •file e d'una forma da bifolco apuano. smo, di fare un romanzo umoristico; che Perché dunque Yiani. questo disegnatore Campanile « senza avere l'argomento prin– verisla che fu un Yiolento tribuno an&r- cipale nè i pari icolari e senza idee,; but– cbico. dopo essere stato medagliato dal li giù ciò che gli ,·iene alla penna e che « duce n come pili ore, viene proclamato un editore stampi il volume. :Xè l'editore dai critici un « innovatore della lingua nè l'autore possono temer che la criUca italiana n ? E' chiaro : perchè si è unilo li altaoohi : essa avrà l'ordine di portare all'arn1ento fascista. alle stelle il volume. E il pubblico Jo com- L~tt,,rariamente il caso ,iani non è dun- prerà.: e Qlte5to ò il fatto più <le,miante. que più curioso nè più interessante. ohe Quando pon,;o che 14 mila ingenui (un ,o ?. del caso Augusto Turati, di cui !"Ila- fascista direbbe con l'abituale cr,eapza. i4 lia in camicia nera pretende di fare un mila fessi; hanno comprato e forse letto novello CiC('rone, Se la luna mi porta fortna, mi chiedo se " la classe degli inlellolluali non slia per " • fondersi con quella che é fedele lellr;co del barbau,:ra ... Veniamo ad Achille Campanile. TI suo romanzo Se la luna mi porta fortuna, è stato. fino dalla sua ai>parizione. slrom– beHato in tulle le canlonale. E' edito dal– la casa Treves ed è giunto al u• migliaio. Campanile era noto come giornalista umo– rista : la T,-ibu11a ne fece il suo Clemenlo Yaulel. l:n inlelli>lluale, elle vive a Roma e che venne a Parigi or non è molto, ad una mia amara rifless1on<'sulle condizioni del– la nostra attuate letteratura, replicò cosi : • Abbiamo però un grande scrittore : Cam– panile ! » Ebbene, volete sapere cosa è il romanzo di questo « grande scrillore » pub– blicalo da una delle magt?iori case edi– trici e arrivato al 14• migliaio ? Ecco qua. 'fra i tipi che vi s'incontrano più spes– so c·c un lai Batlis!a. gio,·ane, limido, senza me1.zi e innamorato, che cerca una occuoazione. Il caso gli fa conoscere vari indi\;idui insieme ai quali ha le piX in– ,·erosimili o balorde ncende. Codesli pP.r– sonaggi vh•ono nel romanzo come certe flgur,\ assurde pas~ano uei nostri incubi notturni .. l.d un c·crlo momento. !"autore, che ha stiracchiala, diluila, resa cretina all'eccesso la sconclusionata storia che ,i i- accinta a narrare. dichiara che non vuo– le più mandare a\·anli il romanzo. E' for– se il solo punto umorislico del libro. ?ua poi riprende i fili dei suoi buraUini e tanto sforza le situazioni da arrivare ad una conclusione qualunque. Tntlo C!Ò è racconlato ora con andamenlo comico, o– ra in forma senlimentale, ora con proce– dimenti parodistici; ,•i ~ono pagi~c. s~i– pite. allre talmente crelme ohe s1 e lll• dotti a domand,1rsi come mai si sia lro– ,·ato <'h" le abbia ~tampale, altre infine abba.staoza bell<', originali e ingegnose : ma queste _Pochissime pagine non ,ono che "sensazioni di cronisla » che il Cam– panili! pubblicò nel giornale romano e che poi hr, in,erile nel romanzo. come un 01·tolano che, in un mazzo di ba1'batietolP. <'ardi. agli, rape. sedaJ?i ~ cipolle_ ~bbia int\lnlo due o tre rami d1 gelsom1D1,un garofalo. una tuberosa. qualche rosa. Si può credere che io esageri. Ebbene, riprodurrò qualche brano del iromanzo. :Xon,celgo ipiù idioti, scPlgo i più corti. « Q11dL'uomo, quando voleva, era capace di attingere dai suoi nervi ,ma forza di vonlontà spave11tosa. « - Adesso vado a mettermi 1111 po' sul lrtlo - di.ssc a Battista. - F,-a un'ora mi chiami: mi chiami a voce 1,o.<sissima. pere/tè w,n vorrei csse,- -~Ve(Jliaio. i'oi mi chiami di nuoro donwltina . .Ili chia– mi roi nomi vii, dolci. "\"olle che l'altro si co1·icassc nel letto 1:icillo al s110,per es.sere più. cerco di ri– st:eg/ia,-si prcHo, <: ,i fece mcttcrr, -~o- 7;ra la copel'la, la giacca e il cappotto. Per ,tare caldo ftJce aggiunge,·r al cumulo i pa11taloni, e, 110n pnrc11dogli di essere ab– bastanza cop1rto, le scarpe, il cappello e il bastone. « Quando aprì gli occhi, era circa me;– zogforno. Battista dormiva pro; oru:iame11- lc. Supino, sotto la mon(Cl{Jlla delle co– perte, che non lasciavano {ttori altro che la pt1nfa del naso. il vecchio piqro griM : « - .~fascal:one, mi faccia alzare! « - Lei faccia al:arc me ! - disse Bat– tista se-n=am1,oversi. « - lo le dò uno stipendio per questo. Jli faccia al:arc o lo getto fuori delia fi– nestra. _',Ji prenda a calci! e - .Von posao. Prenda lei a calci mc I « - Ma io la prendo a calci, se nor, mi pi·ende a calci ! ... " Altro pezzo spiritoso : ,, Vennero delle scaloppine al ma'ilera. ,,- Queste scalop11inc al madera cr,n patatine ~ disse Falcuccio - mi ric>11·– do11a i 111iéi ·i•iol!(fi fa 11·onna1ulia. Comunque, io, dopo aYer chiuso il ro– manzo di Campanile, ho riaperto quello della Sgnera Catta1·eina del buon Testoni e, !l.nalrnenle, ho riso. " "" .\himè. l'Jlalia leUcra.-ia dei nostri {dorni mi ricorda quel serraglio di be!,·c che. dopo vent.'anni. rifece il giro delle cit– tà d'Eur1:1pa.Era stato famoso per la va– rietà. e 1I numero straordinario dei suoi animali. Tuili rammentavano gli enormi elefanti, i magnifici leoni, le Ligri, le pan– tere, i leopardi, ;i:li orsi, gli ippopotami, l rlnoceronl i. i coccodrilli, i gorilla cbo vi ~i f'rano ammirali. Quando Il serraglio ritornò, fu una Yera delusione. Y'era ri~ m>1Sloun solo decrepito elefante che agi– lava faticosamente la proboscile per af– ferrare qualche crosta di pane ; i leoni erano pochi e vecchi : c'era un orso mez– zo calvo, una tigre sfiancata. un serpente addormen!alo : e nelle altre gabbie uon v'e– rano che scimmie : scimmie al posto del leopardi. scimmie dove avO\-ano urlalo le pantere, scimmie do,·e erano stati i ri– noc.,ront i !l i coccodrilli. Che pietà l Un identico seMo ùi pietà suscita n panorama df>llanostra letleralura : le più .alle statue sono scomparse ; pochi sono i robusli scrittori, che hanno sdegnala la t~"Se!'~ fascista e che la stampa ha l'or– dmc d1 trascura.re; " c'è una folla di mez~ ze figure e di ragazzacci presuntuosi e maleducati. D'Annunzio? Dello giìl. tullo, o non gli rimangono chP. fondi di casseUa. Da Ve– rona? malgrado il suòardiro fascista do– po quella ~ua sciagurata Lettere d'a'morn alle sai·li11c non è riuscit-0 a redimersi. Xon ci sono grandi poeti : Pastonchi, Gerace, Jlenelli scompariranno senza cbo sul Parna$o ven~a issata la baodiera a mPzz·a~la. Si è ridotti ad ammirare Tri– lu:!sa. Di un Sat•:ator Golla, di un Beltramelli, di un Lucio D'Ambra non è il caso di par– lare molto seriamente Rimangono pochi altri. t"go Oelti ma– gnifico prosatore. aculissimo in9egno ma è del periodo prefascista : Luciano 'zuc– coli. il quale adora il fascismo ma prefe– risce di vivere in Francia ; egli è diso– rientalo a la I segno da pubblicare. dopo lrc anni di , ila parigina, un romanzo sul– le ba<:canli <li noma antica. Poi c'è Mario Sobrero, c'é Daldini, c'é Comisso, c'è rau– triM di l><l{Jlll'C " tacel'e. B se Yolessi additare anche alcuni mi~ nori figure della lclleralura italiana o..– dierna, finirci per non ricordare che due Q tre nomi. E' un panorama che non susci{a nè iit– r ercssamenlo nè curiosità. Anche all'e– stero la noslr-a po,·crtà inlelleltuale vie– ne da Lutti rilevala, in silenzio. Aprile m1 giornale letterario, sfogliate una rivista 1 non una parola sul noslro movimento ar– tislico, non una « lettera da'l'Ilalia ,, l'iaturalmente, se andate a chiedere· "àl– l'_on._ Bollai, so~tosegret~rio alle corpora– zioni, se Il reg,me fascista sia d'incorag– gia~enl? ad arLisli, letforali, musicisli, poeti. v1 mostrerebbe l'elenco dei tesse– rali inlellelluali e vi risponderebbe ripe– tendo forse le graziose parole che trovo in uua sua prefazione ad un opuscolo di Adriana Dualdi : - Uunlone fra bohème e salario ò non solo possibile, ma il paleracchio è già. co~binaf.-0, a;cndo gli sposi, arte e sindacalismo, trovato nel sistema corpo– rativo un terreno di feeondo e saldo con– nubio. - Del'zio-o, non è \'Cl"O? C, G. SARTi.

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