la Libertà - anno II - n. 39 - 7 ottobre 1928

=2 ILFASCISMO EL STATO a La provinccia nel regime rasci.~la II è il tilolo di un articolo cho Muu=olini h.i re– centemente lascialo o:tamp:ire In r.rrorchia e al po.sto d'onore sul Corrifrq_ e larg.i– me'nle riprodotta da quella stampa estera chi' è ~u---,idiatadalle .-\mbao:ciateilalianc. l:.'.Siocontiene un tentativo di masche- 1 aro la ditlalura dietro In prcl1>sanovità. di istituli di diritto amministrativo ma ar– fcrma anche alcuni principii che sono as– ~ai in!<>rcssanlinon tanto }Jer il giurista - al quale dubitiamo forte che il II duce,, 110~::-a dare qualche lume - quanto per il polil i('o interessato a cono:cere le \'arie forme e tendenze del regime che soffoca ;1 no~tro paese. In questo senso mi .!=embrache sia la 1,rima volt.a cho il capo <lrll" camicie nere, che già si acconl4"nlù di minacciare bi– vacchi nell~ aule del Parlamento, azzardi quakhe passo incerto sul terreno teorico. E' vrro che qualcuno gli ha suggerito <I i comballere Gian Giacomo colla scorta ùi Areoleo (Diritto Co!lituzionale) ma la grazia maldestra colla quale egli si accin– ;;-e ad avanzare su questo terreno scivoloso è veramente di !Otl1le inlcres!!e per lo psi– cologo. Perchè egli non ~i limita ad affermare che la !!Ovranità. popolare non può essere !onte di potere (è o irrealizzabile per la mancata unanimità del concorso degli ciel– tori n) ma vuol andare piU in là. ed af– fermare eh-e egli sta creando l'istituto che sarà ed è già fonte unico e legillima di Cigni potere. Dopo aver po:;to un podestà dov'erano legali consigli e giunte comunali, limi– tandosi a farlo controllare da due sottopo– .~li anch'essi nominati dal governo nei cen– tri piU popolosi, ora il dittatore prospetta la composizione degli orga'ni ammìnistra 4 I ivi di ogni provincia, nel modo seguente : la Deputazione provinciale abolita : al suo posto un preside ; il Consiglio provinciale abolito pure : al suo poslo un rettorat.o. Ecco un i!sempio cospicuo di quella che Alberto de' Stefani ha testè chiamalo 11: leg– ge di mobilitazione», soste9endo impavido che - dopo sei anni di dittatura - all'I– talia occorrono oggi le~i di tal natura e non altre. E sopraltulto niento novità pericolose rul t-erreno dei metodi reazionari. Abbia– mo una buona vecchia scorta di più del mestiere nella legislazione della destra italiana e sarà concesso tutt'al più di cam– biare i nomi pcrchè le cose rimangono immutate. Abbiamo a"\·uto. assieme alla legge sullo stato d'assedio, le Commissioni straordi– narie clte sostituivano i consigli provin– dali ed i Commissari regi per i comuni. ~on ~i fa. allro che far diventare regola quello che per la legislazione reazionaria era eccezione di tempi specialissimi e di momenti particolarmente gravi, cambiar un poco i titoli e renderli più pompo!i e la l(!gislaziono ri\'Oluzionnria fascista è bell'e fatta. '.\la, creda pure Mussolini, non c'era bi– sogno di rompersi la testa a leggere libri di diritto che difficilmente si capiscono se non si ha la necessaria preparazione, per fare una scoperta tanto peregrina. Bastava dire : al poslo di una legislazio– ne creatrice di istituti giuridici e di gue.– renthne cestiluzionali io fnecio il vuoto cd in queslo vuoto tengo s08peso quattro ex commissario di P. S. o segretari del fascio, a mia disposizione, a mio libito, comè dei !-=Oltoprefetli, cd era subilo rivelato il gran divisamento del nostro napoleonide. Perchè è inutile che il grand'uomo si ngiti " ...voler paragonare il rettorato pro– vinciale nominato dal governo fascista con la vecchia commissione straordinaria, o il podestà col vecchio commissario regio, si– gnifica n·on aver compreso nie'llte di niente òella. realtà della situazione : ciò che del resto è un'abitudine degli intelletti astratli, dei puri giuristi, di coloro che scambiano il i:egno colla cosa,,. Non abbia timore ~tussolini che lo si scambi per un puro giurista od anche sol– tanto per un orecchiante d1 cose di diritto: fra !a cristalleria delle qur,slioni giuridiche egli si muove veramente colla grazia d'un elefante. ~fa ~aremmo curiosi di ~apere in cosa difTcriscono i nuo,·i reltori dai commissari straordinari ed i podestà dai commis::ari 1·cgi. In una cosa sola. dice lo slesso genitore di questa bella riforma ... rivoluzionaria: nel ratto di es'"~re nominato da un gover– uo fasci~la anzichè da un go\'ernaccio bor– ghese qualu.'nque. ::\'on crediate che si scherzi. Xell'artico– Jo ò proprio scritto cot'iì. La fonte di pote– re che 9econdo quello sciagurato di Rous– seau scaturisce dal t>opolo, oegi scende come una manna dal go,•erno, semplice– mente pcrchò que:ilo è governo fascista. Questo perchè solo il governo fa.mista ha ,.ffi!tlivamenle « a sunto la rappresentanza organica della personalilit dello Stato». Di quale Stato intende )fussolini parlare ? Dello u stato di diritto» o solo dell'orga– nizzazione burocratica '3latale? li primo non esiste efT-etlivamente più quand'è pri– valo di ogni entità che lo co:itiluiva e non .•olo la sua Jegi.-Juzione è dbtruUa ma ne isor.o anche formalmente di::;trutti anche ;:li organi e ciò avvenne atlra\'erso la vio– Jrnza armata e la violenza aneora peggiore I.Jei pron·e<Jimenti eccezionali. Uallo stnto di ,jiritlo il nuovo cesarismo J1a !ascialo .wssi::lere solo rossatura mi– litare e burocratica come .!e avesse agito per un·e~perìenza lampante di marxismo applicalo ... alla ro\'escia. Sopra questa macchinosa costruzione si :icc:: :ur.pa il governo fascista, contornalo dal Gran Consiglio dei "pronti ad ucci– dere e pronti u morire n. )1-n, direte, un controllo c·e : la llonar– c-hia. Già, ma il dUl"" in quell'articolo fa d<>l– le dichiarn1-ioni pseudo-giuridiche che potrebbero forLare una situazione di fal– lo che nr,i ràpporti colla monarchia. q va intorbidando a s,antagf,:"io ,!i·•ldiltatore. 1.c dichiarazioni tli • fedeltà monarchica no!! hanno mai sonalo lanlo alto. La par– f Pripazione del faQci.~010nlle sagre del mi– litari,1110 mai fu tanlo alli\'a. La po~izione di qur,~fe due forze ed i loro r,,·('nfuali contra"! i :aono d'inlere:-•e saliente per lo e:.-am'! fil"lla situazione politica italiana. Ora e curio~o il modo col quale )lu.s:• solini lr>nla di cJr,Jimitare alla massa il nUO\'O diritto pubblico che non ~i fabbrica oramai più per decrrli ma perfino con ar– ticoli di g:iomalr>. Po~ilionr• dl"I governo rasd-la 1wi confronti (Jr>lla monarchia. l're:-t,> d'lto: r~-o e aut(Jnomo. Cnica fon– te d1 potr•r1• P.~-.11 non può av1?re poteri su– perirJl'i nè· 1·,,ntrulli. L'aficl'mazio'lle è gra– ve wa inequ \'oca!Jile. u )ion soltanto il gc,verno non è più uno ~1rument-0 esecutivo dipendenle dall'arbi- lrio dr>ll'.\""Cmblca : conviene per:-uadersi chr.: r~~o non è nemmeno il semplice stru– mento di una volontà estranea: non è privo di vita propria e capace di ricevrrla solo dnll'alto e dal di fuori n. ]~eco : ,, non funziona com~ ""mplicc ~frumento rl=rcur ivo della Cam,.ra dei De– putati e nPppure quale ammini~tratoM di reP"alie ». i::· un governo pi~namcnte re– spo'n<.abile ~ non può e:-..c-rvi re~ponsabi– lità dove non c'è autonomia. Le parole ~ono as;:iai chiare cd a.~sai fa– cile il no.~tro compilo di ri!C\'arne il pale.se significalo. E' un grido di 1, il padrone sono mc », goffamente coplUITalo in ve~te p~eudo-;iu– ridica che non aggiunge allro che ~::ipore di curiosità alraffermazionr>. Che è sintomatica, ma che ne,.:uno in llalia, iiuri"ta o meno, <=i è guardalo hene dal po!ltillare. F. LA LIBERTA Imbarazzi finanziari ROM.,, oltobre. Il s111•1;r>s:-,o di \'olpi, ~cnatore :\lo~('o·n:, ha. ~ià avuto l'abilità cli cascare in rnrna rJi,~TaLia del I>ucf'. Il ~lo~coni 1100 ili ha JJOl'l:t!o qu"'i piani mirifici di r,,1ahii:– menlo fi••IJ'1•rario cl1r, :i.tussolim ,i àS,Pfll– tava. l\i-:ullato: In man('anza tli !TIP~lto~i ricorre :ili,.. la!-~r. Xon e m10,a ! e il 1J11re aveva ai t"nli di lu.'!'lio ~olennr>mf'nte ga– rantito ,'Cra <lrlle fass.-. (!ra dr>flnili\':1- mr_nt.-. rltit.Hl. Hadlioppiata la la:;~a dei cc– liln. q11a"1 ra•lrloppi:tla 'fU"Jla &ul pane, ag-gra\'alc qw•II,.. sul!,.. be,:rnde. è tutto un J}iovero Mli ba,llnalo. La , 1ta rincara f' la lira '<i lif'nr> <.u a furia dri '-l)!i1i "'Pf'– dirnl i. Qwl cinico di \"olpi ha b1m \'Oluto mar('a1•p lu eua perrnna mandando a Mu!– <.11linidoprJ la seduta (lr,J Gran Com1iglio .fa'lrista. qui'! tel,.,gramma, do\'r ;di inge- nul non hanno ,·i~to rhf! _l',:, 0 pre~!';ion~ d'!I soliLo stomncl1f•,·nlf' !'ir>rvili.~mo, ma d1J,·f! i più scallrili hauno lw_nvisto dul} co~e: 1" il !!aiuto b"trardo d1 chi è u~dto dal maM n1agnl) d"ll'1 1!irflco1ta e ,·Nlr, r·on iiioia ;.di altri ('hr> ci ~nnrJ fino :il rril!n : :!• un allo di prr•·au11onr- p<'r a.,..·•Ìf!lrnr-; la tranquillila della dig~stiooe dei miJi,;ni accaparr:1li. Il GoH•1·no iJl:;11110 fa r,uM,li,·rirr dai ,iiiorna.li lislt., l'11r, 111,n fìni . ;.,;:onornai tli la– vori pubblif-i p1•r l'inH•r111J. 1'1. il JH'r>l1>-l1J della. nuova granrl111,._ <11l.all~r falla JH<nn– bare ~111 pop<J!I) ilallano. Quanlri ;il farli sarà 1111 t1H ro pa1· di 111nnid1P. Sarà ronir• pl'.!r In. 1lin·lli~S!rn:11Jolt)f,:"lla-Vi1'f'lllf',tli Clii fn f'mf'nlda la !-o.~1"·11•i1in'' dt>i fo\'ori .-.ol– tanto pt!rclu"; fn a111111u.::1ala . .)fa la 1wti1.ia era csalli~~imo. Ad op1i modo il Go,·nno rl~,·c IH"PQrru– parsi dr,lla rJi..<JCC•Jpazione n~i lll""'i dPI pros.::dmo inwrno. CONTRO LO SPIONAGGIO FASCISTICO IN SVIZZERA Ledenunzie dell 'on.Motta elerivelazioni della stampa elvetica La 1:tam1)a italiana ::i è limitala a pub-! Wnll,.r Turba, chi:i ~,·e,·a !icernto dal f.iscbli IP le agr\'Ola1-ioni rii frontiera carlr, luri- ?~!~l~~ ~~ 0 ;p~}f~c:l1~ 0 ~~~~~1~~t~tod~!i\/f~= I :;~~~ar~Cf1e~!,.:i~~;cc;;!:a~d~~-;r~;nl~~~ns~~ari' ~~\:!~~·1·ft':W~~~;J.o~~tt;:~~~~l~i p~;;g~~~ terpcllanzc presentate al. C(?nsiglio ~edc- ~f 1 }G~~;,uWf!n:r'.1 1 ~/~~~ 1 ~~~ ~it\.oE 1 ~ 1 ~?."t 1 11 f!: ~.igOro.:;o.-~on_ b ~he !Jlla no~a,' !ln fa.<=~idio :aie su l~ scandalo del iap1mr~llo ù1_ C~- l!Cnle di pollzla al srrvizio. drll...tLt>giizloncila• ,ecato .a l.int1 piccoli operyu ~1 f_r(?Otl~ra, ::are noss1 e delle mene fasclst1co-sp1oni- liana n Berna. A finuco d1 co::tul • Ja,•orava • a ta11t1 modc~li commerc1anli t1cmes1 e ;~~t1~e!~e 8 1~1di~;tm~nitl~ ~~~a~1~~i 0 d!~1f~~~ ~g~i;~~zz~o 1 1~~gcl~~~tì~~j~ ~ 0 ~:~c,t:~hi~~: 11 ~·1 e,~~ ~taa~~a~1i .~nfal~ 01 :~, 1 {~ee;;;s:c~~~ 0 ;i°ce~t 1:,: terpcllanti e appeua si cucina 11 discorfo bacchi del govrrno Italiano, a )ldltle. Qu<>st a lici di lavoro o di commercio. L'ira del cicll'on. ~Io_tta - il fasci1ta di ;1tiro_lo - ~i:~~o~::i~a a~~tia ai\:~P~ 1 rtf 0 ~ 1 Jltl~ 0 ~~ .'i_umc 1fu.~solini è st_ata fulminea. E' la come ~O_ chiamano - capo del D.part1me~- ziou~ di Berna, e dall'altro al commissario )ras- r1spos.t.a alla figuraccia che, malgrado o– to poht1co federale. M;i. per quanto " ami- !iei della Questura di )lilano, ollre. si ca.pisce, ai gm riguardo del fido Molta, ha fallo il ~J,~\l,a cfr~ f·~itr?~aàfchf~dt~gd~\·r: 11 ~~~!:u~ {~~s~J' a~if~~dd/i d!Jroi~~i~::;g;f~e}!: MOTTA La aota Jiplomatica ·., Il 19 settembre - ha detto ron. ~fotta - Il rappn?sentaote diplomalloo s,·lzzero a Roma ha coneegnlllo al Govcmo llallo.noun3. !\ota del Com;igllo Pederale. Questa Nota contiene un rapporto sull'arresto di Cesare Rossi e della ni~i(a1?a~~n~òn°lhrat~/ et:s~!.J:ie dd!~a p~ parati,•i fatll In territorio svizzero In, ,•ista d! quell'arresto e un rapporto su clo' che accadde al momento del tra.spo1·todelle persone arre-– State aUraver&o il territorio svizzero di Lugano. La Nota dichiara: poi che da tulio quanto pre• cede, risulta con evidenza che sono stati com• plull atti sul territorio S\'lv.ero da agenti di polizia Italiana o da pcr!one che agi\'aOo di concerto con quci;ta, miranti a. pro,·llC3.rc e ad a551curore l'arresto sul ti:irrltorlo Italiano di persone rlcerc:ite In ItaUa. Il Consiglio Fede• ~il!nr;~~ea7iav:1;r1ri1,1°::;it~ri~1~"dec1i! 11 s$~~ zern e che per conseguenza sono contrari al diritto lnlernuzionalc. Altre rimostranze • La. Lcgaz!onc s,•izzera a Roma. C stata lnol• tro Incaricata di richiamare seriamente rattcn- i•~~c ,~rlo 1 tf 0 c~r> 0 \~rna 0 u1~~.'i 1 !n~"f~~e 'ri~cri~ a\'ulo recentemente conoc:ccnza.di altri casi ancora. nel quali organi ufflolali italiani i'i sono servili di agenti per pralicare In Isvlv.e,r,, un serl.'!zlodi Informazioni lllt>cilo, clo' che ha co– strelto r~cent,·mcnte Il Con<=lglioFcd~r.·11' a Intimare la cspnls:Ionc di due Haliani dal tcr• rilorio svizzero ~. Hilornando al caso Rossi il ~Iolla !'ii è scagliato contro questo « indesidcrablle » che non merita alcuna simpal ia. • ~on è n('Jipure pos<,lhlle 1l1>finlrecs:attri– mcnte la 1iarle rappresentata dalla ;:11;1 compa– gna. di ,•iaggìo : era. essa. una spia cl1e :igi\·a di concerto con I nemici di Cesare Rossi o era essa 'itessa una \'itllma ? Sa.rPbbedel re~to ,·1nr, e Sr>nl'.:J grandi' !mporlanza r!cPrcarc flU:tlepuo· ~~~~~1.:; :1~! 1 ~~n~ ;~~~~"K~~~ ;df nj~~a;{' o~~ j:Jni della polizia Italiana, Il colpo preparato contro Il ll.ossl non sxebbe potuto riuscire. Le r,er!one che llaooo organlz.za.to la sua CJtlUr:t sul no:>troterritorio e la cui lclcnlllà non imo· essere stabilita. rrano, do,·e,·ano CS!"rre in ~lrrt• Il e continui rapporti con qu<'<:11 organi : que– !'li ultimi erano stati prf',·enuli In :mlicipo e SQnostati neeessariam1>nte lmplicall n<>gli a.lii ~~r:r~th1n~~e 0;~ 1 :~tJ 1 f~i ~~~ft~ 11 i·a~~~ris!~ tcrrHor!o Italiano •· Nel covo spicnristico • L'dtrarc Ro::.sinon C chP bf'n poco in rap- ft~[1':!1fo~.r'tac1~1r:d'.~~::ioda~.l~'r,;51~~re~~,;tcl Cd~~ ~-~g P~~~ ~~~ir2:'et;1,ec,i!.fir~!2 1 ~~fl,t s~ 1 if1~}i t~f: 11ese " del Procuralore dello. Confeder;monc su allri falli dcplorr>,·oli.Dai documenti nelle mani dcli.-. a.utorità !-,·izzrre risulta che I duo ;~lii~~ ~ ~wc~~~~fc~i. d~1tfc10 i:~~~~c J gl~at~ lmpUcale nello ste?so atrnrc. Il Consigli., fedc– rl\lo deve ancr.,ra prendl're una dcclslonr. a loro ~~~r'!~[!~O E;i:~ -~ 0 todii~l~~!io~I c~:gfi 11 oir~!:J~a'.~ llanl di JJOlitia.,\ on t &tal,Ulto se fili c,r9ani df– plomali.clo con.solaridel /legno d.'llaliaabl;la,10 .~piegata una atlii;/ld car1trarlaal dlrlllo inter– na::lonate •· Non ò €!abilito ... Il signor con.:iglicre Motta. è un uomo prudente, e, com~ detto, un amico d"I f.isci<=mo ... Ma da chi dipende,·a l'ntti\'ilà .<=pianistica della maf– fla fascista m Svizzera !e non dalle rap– presentanze italiane ? Che se queste - par impossibile - non ne sape\'ano \'era– mente nulla, dovrebb,.ro e,;serc cacciate per deflcienza congenita... A cominciare dall"Ambasciatore italiano a Berna, cui il ;\lolla ba decretato !"elogio di « amico sin– cero della Svizzera ". 11 re.)to del cli~corso Motta è composto di benevole esorlazione al GovPruo fasci5la di cambiar vita e condolla. Pl!r intanto, ll titolo di incoraggiamento, il Consiglio ~;~'t~r:;l:1 ~~;.seiiJ~:~ G~:!~ 1 i ~,~~.f~ct~~= sta sulle canagliate fascistiche. Uno stralcio di rioelazioni sui cali V tzzari t Vernizzi Allrn\'erso le stes~c parole mi~urate e ,1:1:revi romc piombo del .\fotta si indrwina l'e•ten:-,ione della piaga spionistica fasc:– slica rn s,•i1-zera. Cn giomale dice "da 111ollolempo nel Ticino iii viveva sotto una pc.sani~ almo.s:f,•ra. di ~pionaggio ». Un ~fornaie di Basilea. Falce e Jlartello, fa queste rivelazioni, che non sono che uno -sviluppo delle sospensioni del discorso Molla. Dietro le rl\'clazionl del glornalal1>Iuga.neso per l suol ser;-lzl del denaro personalmente d~J scisla in S\'iZ7.l'ra Pd al rnpimento di ce– ,.,c .. e'ti":~eda disponeva per II suo ., la,·oro., sire Rossi. Che p~n~are ~i uno Stato,_ di ?'n~~';' t~ 0 fff~ 1 J~ 1 :: 0 ~ 0 n:1ì't.1:::1.i,~1t!f{::.~ ~o~s~tf:::7:;itt}~~~ :;:;~!~;t~bdi ri~g~~~~ t,ati henchè al.>llianoconfei;s:110di essere al colo e dcmocmt1co pae!C. con siffalte m1- ::.er.,.iziodella banda di spirJnaggto per 700 sure angariat.rici ? La condanna è nel fal– r_ranchlal mese - l'ex anarchico Luzzl, .Emi• lo stesso - meschino e brutale. Ilo Colombi. l'avY. Pedronl. Il possidente H1m- derllng, un pittore di Bissone del guale cl srusse Il nome, l'albergatore Otta\'lanl, ed altri. all;eL'~;~~ st 1at~rafi°r~~o !!l·~c~~~~~ladl z~~~ dl frontiera. In territorio 1fa11anoe svizzero : una a Sondrio. dlrettQ.dal ~oncelli, già famoso nel movimento proletario !tallo.no pu Il suo lavoro di pro\'ocazlone ; l'altra a Xovnra diretta dal questore Ca\'. Marra e dal commissario di Domodossola, I quali si appoggiavano at \'lcc– console di Locarno. Il Soncelll si è spinto ri– petute \'Olle fino a Lu~ano per coordinare l~ sue canagliate con qucrre del \'ezzari-\'ernlzz!– Camerani. Le spie fasciste, beochè avessero la loro b11.• ~~e P~\r1tpasl:1i!~/~n~l~e!~.noz:r1i~~n°e~11:!: don• ~1 rccarnno spes-=o; qualctu! volta nr1i– ,·aronc, sino a Parigi e Bruxelles. ln i.olle que– ste città C"~erccseguh·ano del pedina.menti, as– sumevano Informazioni su profughi Italiani e anche su persone di naz!onalllà s,·izzera, !r.J.n– ce:.~,tedesca•. La piccola venàdta Piccola \'r>ndctla. ben mus~oliniana. I giornali riferì-cono che so'no soppresse tut- I compensi le paghe per il rapimento di Cesare Rossi Ro:.tA, ottobre. Voi seguirete mPglio che a noi sia con– ce:;so gli sviluppi che ha preso affestero la faccenda del ratto di Cesare Rosai. Qui si sa !-'oltanto cho la Svinera ha preso un cappello formidabilr> ; che ha mandato una nota di protesta fiammante ed ha cacciato due ag-enti fascisti e minaccia di cacciarne degli altri, ritenendo lesa la propria so– Yranità terrilor~le. P('r i riflessi interni vi posso assicurare chQ tutto rafTrtrG è stato condotto da una équ.ipe di poliziotti italiani al comando di un vice-questore. Questi ha ottenuto in premio la nomina a questore, una licenza di un mese o un regalo di diecimila lir~. Fortuna e dormi. . . -·· -- --- -- -- . -- - -- -- - ------ · ----- . -- -- -- -- - - - - .. UN GRANDE COMIZIO ANTIFASCISTA A TOLONE Un discorso dell'on. Renaudel « Noi ci opporremo alle mene ollìcio,e od ufficiali del ftl6cinno italiano in Francia. « U szualmente noi ci opponiamo a ouelle domande di estr-adizione, bcuate sopra un delitto di diritto comune con le quali ,i vaol mettere la mano sopra $!li esi1?liati ». I fascisti focali. più ,·olle tentarono lnnno rvmpcre la cerchio. de!l"ostili:iindifferenza del :~ti'i?co~olonese, con qualche loro parata Jo L'ai:sunzione del nuo,·o \'ice Console. certo cnY. Salali. uno del soli proflllatori del regi• mc. doveva cs,crc pretesto di un nuovo ten– tativo. l"n grande banchetto al Chti,lc-au•de-Flor- 200 copcrli - l'inlen·ento delle aut1Jritil fran• Cf'Si- prefetto ed ammiraglio - musica e discorsi sulla amitit fra.neo lta\lana, era Il pto– grnmma :;tabilit!l. Tutto qu"~'" \'enne largamente slrombazzalo sui giornali. L'Jnnuncio dato dai giornaJJ, ha pero' olle• nuto J'rffetto coulrario di quanto 'il attende• \·ano gli organizza.tori del banchrtto. Alla provocazione, la Colc,nfa llallo.na si rl• bt>JIO'. IM'lConcentrazione Anlifascista, con l'Jncon• d[z!onato ;;Jipoggio del P;;.rlili francesi. rispose oryf°'t~n1:r~~,ft~aidde~~ 0 ';;~~~a~i f:s~~i st ~On è pa1:;;:1to ìnos,;<>natoalle outoriW. pl'r cui vhe ~'fr~"r1~!:N! f!'Jcdr~:1~~?~~n'i1.°n escluse le minacele \h. non ~i il 1>0tulo,·ictare Il comizio. perc!J'.i orfl:111iz;,;.1lo :.r,lto l'egida del Partilo Soelalfsla ~~/;~:;.?;;, 1rf1H~1r,~~~dostato vlelato qualsiasi I .\llr, on• 10 di domenica, malgrndo l'lncJe. 111,·nr..1. dd cielo, numerosi italiani e francesi ri,-poscro all'o.111ieHo del Comitato, tanto da ri<:lllpircl'am)ila sala della cx Caserma Gouvlon– ~Jint•C~T. Il cou!iiglif're comunale Toesca apre la sc- f"~\~ ~f;~;~Ìnc~~'"~ '~~ 0 ~!~ f; 1 ~f~ii~7~ 0 ~a,?iffs~g: zione fJ-.d:,IJ. Il rlotltJr Rblcrucci. assessore comunale di Tolonr. con appas.:.iona.ta.oratoria. spiega lt dirrercuza d('lle due manifestazioni. La prote– sta. dri 1a,·oratori Italiani pro~crilli lrO\'(l l'cn– Lu-.!:i!itlco eon-.rnso del trancc~I IIIJerl, cd ar. ff'>l•ma cùn c,1\orc, fra gli entu.:;iasllcl :qiplo.usl, eh" "" rl fianco del fascisti vi è l'cgo!srno na– zlonali<.l;i.a fl_ nel) ùci r,roscrilli ltalt:111i \"I à la Fr,1n(:1n. ri,•oluzionaria che tutto f.ir :t amnchè prc~to il , e::-,;llloro::-,;()ùel Socialbmo JIOS!:a 5ventol:1rc '-Ull'Jtalia liberata. Cessali gli applausi che corona~ono la c.ilo– rasa peroraz.lonr>.ha la parola. 11 compagno no<=tro l)n, .\ml'df'l'.1. Jn llaliano, malgrado i! divieto. cgll fa un ,·irn quadro della !'ilwizic,ne no~tra, ,;lh~atl1..za rorcra del Con..olo.lid1v"1.1utl eo,·1di sp1onag. gio o di pcrsrcuzioni. Dimostra. la nC'ce.ssltà che incombe -.ugli v11crail.inlo Italiani elle tran • cesi di oppor~i risolutamente nlle parale fasci– ste che \'Ogliono fnre della Franci~ lc1 ·rn.di conqul~ta. fa un appassiona.lo appello Qndc ln– tPns,tkarc. l°AZlonr.di pro,. ganda ;<111ifri<:clsta, r!con:Ja. i !iacriftci dei compJ.e::nicb~ gemono uclle JJo.lrir.galei-e e nei domlc1IIIco:tlli. Dopo g!I .1J1plauslche coronano la chiu;;:adel discorso del compagno nostro, in un !mpt·essio• n.iote 5iJcnzio preBde la parola !'on. R,..naudel. • Sous ,wu, 01,p<,scronsauz m<'llf<'s o(ti. • cil'WH'"ou o(tlcie/les du ta,clmie 1t11/ien en • Fronr.:c •, dichiara li ellladlno Henaudd. FJrr>anche solo un bre,·e riassunto dPl suo magniJlco tJi<=corso, sar~hbe uno sforzo troppo sure1: 0 ~rr~~1 1 ,;/~~e d~ 0 si~·~ia1dicci anni I pro- ,;cr1ri1 drl dl,·cr:J paesi. IJ0"90no In Francia ~~e~~g~1\~c~fr 0 :de, ~;::;1. r:!~l~~lti 10 Jgi ~1~ 1 :~11 loro paesi. cc~~i1o~!dpcetf!cn~g~~oft~~i!~I si debba fare Jla~o,c~;8a5rc~ :~e1~~a~ 1 eèn~s•rr=~~ri~ ~!i che per questo egli ne abbia a subire delle conseguenz.c'. Fa In seguilo un·ampia anollsl del mo\'/. mento ro.sclst.ae dello. minaccia chi:i Incombe suJl"Europa, og;~i~~ ~f"m1~°J~O~\{~,;~~\~Cg1:~:~~ai z~;S;;.i~~~ quel\,: \'r.!·sone e quei rappresentanti dPI po– polo Ila f3111) che non sono disposti ad accettare Il nuO\'O r1;.:m11· <· dom,1nrl:inoa noi a!=ilo •. Il fa<;ci.-.ruo e un dan11npermanenti?nl)nsol,> dell"llalia, m,i per la 1iacP.curo11e.,, i! una mi• ~!~~ ;~fe~~~-soclalc e dcll'emancipazio• pi~~I dir::s~lsc:~, ~~:~ f: 31~~~eu1:Ìt~l;na2~11~ 0 ;};: ganizzazlonl noslre, politiche, sindacali. coope• ralive. J::vocacon viva emozione Il martirio de! ~~ra 1 ~1g1~~~~ot'!~f:~~f'~~e1Ìee 1 l6rt~~~~~i s~ no soggetti I nostri prigionieri polltlci. Fa la storia della Confercn.z.aInterparlamen• ~ai~h!~~j~~~(J !,~~n J;~gBrod:tP~1~~3:d~~ ~~l:! llE.\'AL'Dt:L meschino. flgurl\ falla dnl rapprescnlanlc ila• llano, il quale tento· di giustificare il !Jsclsmo, dicendo cli•~ esso è Incompreso. O~gclto di lunga ano.lisi sono le ultime dl– ~posizioi;ildel Grande Consiglio Fasc1<=ta. che sarà Il solo o. dirigere II paese noslro, usur• pando le StPS!-<l prcrogalln.: reali. • lo nClndJrcndo cerio la ca.~ della mo- ;~~c~ra;ier~~~~Ìin~:;t~ ~tc:;::ioc~~i~~el!~l~p~i vcdnc un giorno la fronte di )fus~linl cinto della corona rC'alc,rilrggerc i suol articoli trr• rorbtlci, da lui redalll, per i r1uall c:::sopure ebbe a prendere la. \'la. dclrcsilio •· 1\cccnn.i al pericolo fii una c\'enlu~!e guerra. in 'JUCSlalorment11tn~:urO!)a; le dichiarazioni di :,\!ussoliniche 60 m1llonidi uomini polranno !.ire pesare la Jori, forza i.ug! I (l\"\'Cnlmcnl!po– !ilicl CUf"OJJcl, ne è la prO\'ll. • ){U!"solfnl i! la minaccia della p;tCPdrl mon. ,10. dall'allo drlla trl6un:1 1;:i.r/aml'nlnrClo lo dcrlnii • Il cane arraT.,biulo d'Europa ·"uffJ~~o 0 1~.:1~~'! 1 71i~-?e r,;o'::tili c;~1t}~!~}1i~~'.~,~~ che lmprc~sionauo tnormem1>nto11pubbllec,. .-\ccenna ancora allo. unanime rilJi'!llloncdel pooolo ni;,J.ardo alla ;:ola.notizia di una e\'en• tu81e yenula di :\lu~-.olini. rn~W! ~ 0 ::,/ 11 1 ~:; !i ;i~~~~a {/~z:/1~~1lt~ 1 ;:~ ~~ .. ~ prrSOllflQ(li r,fflciali od offi1;iast trnlmo 71/r9are gli esiliati llallanl. Questi proceflimrnll riti'! 11t;i con.slderl/Jmo lnamm/s.slhill, nc,i li porltrcmo al– la tribUTl!J, alfa co1wsren.:adcU'upinione 11uO– Uica, alfi11ech,. la vrr ,te.st, ,nostrll pana sd.pe. rare le liorrlerc, JlO-~-'"' col1Hre il l"Uoree l/J fronle fa.~elita. ed e&screba.sedi ri~cassa deL popolo ilallano nella conquista della .ma lf. ocrtà•. li discorso di Rena.ude! lnlcrrotto a pH1rl• prese di calorose O\'la.zioni. è alla fine salu– talo <la un ,·ero ùl'llrlo di applau,1. po1 come eletlriv~'lla lo: m11sH1. sca.lla 111 pir,Ji comi:iun sol uoml) ,.,,1 lntuonn l'/11lcr,w::l1.1w1lc, tra lo .sventolio del C:l]IJl<'lli e grida coutro H fasci– smo. L,'n1.1:·e\"f' incldl'ule r_onu11comuni~IJ.prO\'oca una \ 1hr.1t.1replica d1 llcn.1udc:. Per la cronAca, Il lianchello !ascii.ta cli :!00 coperti ~i è rldvllo ad U11J. cinquantina. e nella serata qualche cazzottalura. ben data h3 acc.3· re:?Zata l'epidermide dl parecchi reduci dal banchetto. Gli an!Hascisli italiani aPari~i Una lettera di Turati al Journal Pori9i, 26 -'''ltr.'mbrc. Si!J. Dirrfl,,r" ""' Jo11!'11al. Lt:q90 Orrt n•·t .Jourmd tl'irrf l'o/frr,, r;1,l titofr., "{;jj 1\1111f;i-<-i ,I i Jl~lirini "· 1111 pri- 1,w arfi,;ofo, in r11i I/Ti 1,·1J8fr1.1 cr.,ll,i/11,rall.Jre si pr1,pr,m,. <fi f11r 1;0,v,,r:,,re ai lPfflJri i 711•1p,,r1tti r,o!tfi,..; ttrtf10.11i. H?li o{{r:rmtL ,mr,ifl1llo cl•r: il /Jlflt1lfJrt: i11Jl1yr,() J,it cli– winato fotti - ,, rA1.J1tam,.11tc lulfi" - i s1u11· avi;crAo.ri JJ 1 1f1tiri: uuo. veritu. clv: avrt:bbe dovuto ,·,:udcrlo cailont,: a pro– rltmwrr il rf'1~1r111! f1.UciA"1 ., J:"9iui,: dl!UO. 8fr11n;;1t "· S1r11rr•;;a pr!r r;hi{ O pivtto- 1to. 1ir11rP;;a contro citi, J•,-,i. 91,iit,,t'-' da un fjitJrnai~la pie11tun– t11,: rh,: 111Jn n1,mina t: rfir ci {:scono&ciu– llJ, CH:f'llfioci1:i~ti, rrm1'r9li dier, in una birreria, cuo ichi;;a fo: no6tro. wgoma non soltantc, /UU:a - drl che non avrei ca– yione di dole,•mi - 1,rn prl'll!nde 11Jo;u,rc allrc_,i la w;slra fi911rfl politica ,: morale. P, ci prrsent11,.com,.,: uomini ui1e18ionali dall'imagine e dal ric(Jrdo d11l lr.n-o « anti– co compOf)n(J n divcnlalo D1ltatorc, pa.ra – li::::.ati dal su1J uwgm:lUmo 'ìi'), i111:idio1i della. ,ua vita, e dte ,i affretterebbero a fU!J(Jtrcse pl!r at:ventura <>9li entraHe dal- acf,c;':c,-;;nt~i~~a~Ì~!l~~el f::::::i~~ (ltQ polri.J.bemi furw.rci aU'e8ilio e rhiu– tlr.re &oll1JchiavuteUo tulti i nostri amici rimasti in Italia, ma ch'e9li è alla sua vol– ta 1lrettamenle pri(/foniero dentro il suo confine, che a neuun pre::o potrebbe var- tr!· ,:ii : 0 ":~~ ~! 0 ~~~~;~~~n;i !!rl:ri:~ 9ià come un amico cl~e ha tradito, n-:aco– m1 di un amico che è arrivato•. Noi r(mpian!{'!remo insomma quella u piccola vita di potiticanli n clte, a suo dire, con– ducevamo nel 1101tro1,aeae. E ciO è tutto, sig11or Direttore ! Il vo– stro collaboratore nc,n ti cu.1·òdi parlare con noi; cqli ii sfor;a lii ignorare, si ri– corda di dimenticare, citJ che noi eravamo ~o::t::i~a•cf:c ~:;i c~~b;g~cr:::ontr:a;:r/J;~ eia, l'a..:ione, q1U1l ch'ella 1fo.,che spieghia– mo pubblicamente. ti·oi non saremmo che dei piccoli re 1poueuati, che mettono in mo,tra la loro mi.feria. lo non ho il dirtUo, &ignor Direttore, di &ervirmi del vo&tro giornale per la nollra propaganda : temo tion vi sarebbe ben ac– cetta .. /\'eppure vi domando di rettificare tutto ciò clre vi ha di arbitran·o nei no,tri ritratti, nei di-tcor&i Citi! il vostro collabo– 'ratore ci presta.. l'l'on fa egli parlare, co– me ,e foue attualmente presente, un d-J– putato catl~lico {Mig~~oliJche fu espulro dalla Francia, sono 9,a parecchi me,n, per le sue _prt:tese rela::ioni coi comuni.Ili e elle risiede nel Bel9io i' Son dà e!Jli come pre $en.le un ez Ministro italiano (Labriola) c~e ci la&ciò da u;-i anno pl!r recarsi a di– r1f}tre un r,ra.nde giornale di .l'\·ew-York e che ora è profu,,ore alla "Scuola depli Alti Studii n di BruzeUe, 1 E non arnva sino ad informare sulle condizioni di fa- 7!'-ig?iadi un già Presidente del Consiglio t~aitano ,- anche questo un piccola poli– llClmle 1 -, .sb(l(Ji1andoper&ino il, nomi– gnolo che gli affibbi/; il fa,ci.smo, privan– dolo di uno del suoi cinque figliuoli. fa– cendo viaggiare il suo primogenito, come apo,tolo antifasci.lta. in Inahitterra, dove - in tale qualità almeno - non ha mai messo il piede 1 Qu~ati 'f!G'"licol.ari, ne convengo, hanno b~ poca tmportan::{i - ,ebbene es.1i for– mino a un dipreuo tutto il contenuto del,– l'arlicolo. lo mi rivol!fo aoltanto, signor Direttore, al vostro gusto estetico, a quel sc1tso della convenienza di cui 'debbo __, sino a prova contraria - credere provvisto il Direttore di un 91-and.egiornale parigino. E vi do– ,nando_: è tu.tto C:ttJ degno di Voi, del vo– &tro giornale, del -z;ostri lettori, della vo– stra nru:ionc i' J:>e,:seguitati dal nostro Governo, lpro– prtatt della nostra patria, u SPw::ional1:.:a– ti n in diri.tto cd in fatto, eliminati (il vo– stro colù;iboralorc lo confeua} unicamente ~ ca.gionc delle. nostre opinioni politiche, tl gionw che et vedemmo1costrelti a ri– nunciare all'e&erci:io, in patria, di ciò che C _non ~-ldirillo m~ i_l dov~rc (li ogni citta– dino di un paue cw,fo : difendere la libt!'r– tà della propria terra. !Tliadag1iammo it li!rrilorio francese, come tanti altri emi– grati politici dei pae&i privi di denU>Cra– ::ia, lascinndo in o.staggio al nemico le no- ~t;,~J~Yti1::• ;~~lcpg_,~~/i e;/g f!~~c~Ja~:c. i:i siamo rifu(Jiati qui clandesti,urrncnt: col rischio della 110$lr{lvita. Voi ce,·lo ,w,; ir,norate che - in quel 9ran carcere che l'ltaliQ.. è diventata, cloi:e non è più lecito ai non-conformisti nè rimr.mere con di- 911_ilà,11è andarse11c cc,11 libertà - l'espa– trwre se11:apassaporto - quel pru,apor– to che ci e ricu.sat,, - è punito con anni di Yl:clusi!inc e, se si i: colti in flar,rmt:o, per– smo con la morte. Fummo accolti in Francia. da tutti i vo– ~lri ~o.rtili di demc,cra:ia, e (l11clte, lo deb– bo dire, dal vostro Governo, ,1011già come usp~ti tollerat~, ma _veramente come fra– teUt scent11ralt, Abb1au10 fatto della Fra11- cia la nostra sr?conda pat,-ia. Riconoscia– mo Lutti i delicati do,:eri che l'o.spilalilà ci consiglia, eh" Cc,ilio - qflesta pena atroce, piÌl, atroc,: e/ella morte. e che la civilti.J.1110der11a ha cancellato dt1' suoi Co– dici - pllr essc,i,to noi de' buoni Italiani. a11::i9iu.sluppunt,., pc,· questo - sio11w i 11_eMici d{chia1:ati di un conflittv fra l'Ita– lia q lif f ru11cw - quel co11flillo che l'im– p_crial_1s1110 fascilla. P"r I suoi filli di poli– ~1co.u~tcrna, tanto sovente mif'laccia. (;i tngrglilam/J solta11lo - nella misura assai m_od~sta ~lei m'!;:! .df cui diipo11iamo - dt tll1w1marc l'Jp111to11cstraniera sulle condizioni. troppo i911oratc.del nostro pac– s,: r '!li rifles&i clit: la vittoria df'l fasci– unc, riµercuotercbl e .HL le altre 11a:1oni e s11 fa prtce i11ter1w:frmale. Ji~·;:1:t!i~,i: :;;~~~ d!fa{;,~gft~: 1 1~ ';~!Jc':J:~ d, tutto un pfJpolo, che rra l'amico d"lla Prancia, cltc 1:orrrbb,- ~,,crlo senlprc~ e ~;;ii;~~'d:t1~ 0 :~~l~i~~ ~:1~1~;;'ta{:!~c c;;1r~t1~ C,ovcrno. e dello SJJ(WC11toso terrore con ,;u; questo lo op·;uinw. _ .\'011 t:i pore che una tale &itua::ion-::me- 1·1.t_cre~IJc t!i ~ue_re _apprr-;;al(~con un po' ~ti, di ,er1eta, dt d1l1ge11:u,di cquanimilil, e/te ,iou faccia il i:ostro collaboratore f A <111al~ interessi, a <1ualisuggestioni - ,ug- 9cstio11i no1l certo "fra,v. :e.si n - obbc– di.srr egli, Cl)Jl.,11µ•:t·fllm,.nf,-r,ppitr "'-' 1 .\'ori vi dommulu di rispo11dermi. \"i do– mm,~Jo cli rispo11de1·c alla vostra u11elta COSCl"ll:a - a \'oi S("SSO.Difendendo 1Hl 1,r.ico i miei co11111ag11i d'esilio, se,.to di ren– di:rc ~manio al t:ostro giornale, ai 1.:ostri lrttort, a. q1trsta grandr e ge11erosana:ione cltr.. ri. çispita e ci protr(Jgr. l O!]lwlt.'mi crecl'!re, &if1norDirettore ro.uro cordialm"nt,. devotO: FILIPPO TURATI. Deputato italiano. SEGNALAZIONI 7 OTTOBRE 1928 RIVISTA DELLA STAMPA ❖ L'lnNir<Jll.l.7.irine C:I 'JUl'l Ztlgu d.i .\hmed in :~:;~~'~, 1 ~~:i~~~~-~1:J~·~g~r~._1,,ri;~;~r~J:i\ cre~~,,:~~ 1: Il 7.eu 'o• a,~1ru~.-1 cl,'! la r,omm" a ~ del ?"· tr<,!10. f3,.<.c1sti7..L:1l•..1 -OH<>ro d1:I fa.sci,.ml) P"tr, •m1·nr,;i11izzalh di t'Ni,r,1 w;m.a • la q ,lu.ti ,;1 ~~~,:~;,eì~~l;~~f/~11;1 r... ~:~,i~~;n~~•,,'IJ;rd:?1ttì hnr,i rll p-rnfQ IJI \Juuollnl. )fa ,:'i! ora l'E1i. r,,,,.~ C<'ritr-.d".: f'.<1flJÌIJ J/Jl'.: l"l/j J:.,Jcani da m'!l- ;""~1~~/tl'Jt; fn~dt~,~c:t;~!,;~,.ia: riii1~" &:~~~: ,,,Jt.-d1!JI'.: C!ò=S'•r1; 1 <i.-.1,, fu ,,,nnmi non dissimili: ma. c/1I lti f,,r:.i. : Y1,1·...:= qu.,lche pa~rlota cro:i• jf}, nM1 f'~•, i .. ~randl dJml(.'<lt-Orf di que!!th– ,,. Iriti r,wz:c,nall. 1,·a!ln p<lrte, e'f! una dlp!,,. 1naz.i-1 rh,. lavoM1; a ~tf.,care h voee del buon . •·r,Y; J•':r n,:,n :t,-.f<;t~real r,!':(.r.,..., falllmen!.o 1J1· 1 rwoi 1,!.,-:il assurdi ; o cr.i~1 !a causa de-11 ... ~ t,alciuwa - ed curor,ea fu con~gueoz..i - t s;:icrfllcah •. XrJl 11,:,nC1Jm{1rendi;,mo la np-ion'! dd pec• ~11111.~mo dcll'or,rcanou!Oc10SI) cJt·J • duee • : i'.l -;-1~~ 111 :0}lr; \d~~ \!~tn~~ tt 0 ~i~tc,d'~~f:· ~; ~i'1~si~•~,,1 "'~nu~ì ~m~\1~c,,J~~~r~~~1J'a';dge~: lii Croazia Il duca d'.\osta. Perchè non lo fl ? Perehè non e·c petrolio In Croaz:11e n trust o.merieano non permetterebbe ! Ad ognJ modo f~i'::;~ ~~~~ee l~cbf~a~ ~r~~~&~= (VI sarebbe l:t. que"tlone secondaria della 11p– prova.xlonedel pc,po!o croalo, ma for!e che li fascismo bu1a a qu>?ste sc!occh.ezz.e 11 Qu~t... ~f pJu:rJrr~~:~,.:C\'ra;·:;;~nt~ 0 ;g~d~to ~~ rti;rno Ili Croazia al quale dare, con rapprova– zione del nazfonall.smo ltdlco, aoeh.e Fi\]me. E' un'Idea che Il na.zJonallsmo fasclSta potrebbe riprendere In esame... + Mcss1 a. p1Jcfo l'Albania, segnalo n destino della Croazia, il sullodato organo del • duce • è costretto a crJUca~ &'!'\'erameotc ratti;ggfa– mento Inglese. Infatll è meglio parlar chiaro, ,·isto che I'-! tandonl~ non attaccano. 'fntU I lxillctunl ta.scbti, Infatti. avevano pobbllea.to In questi giorni, dal /'opolo a'llalll.1 aJrd.lUmo lmpPro, che l'accordo nanle frlucr..,-lnglese, ,1• Ela l'impte<=!i:IOne su!'icllal.1 a noma. era stato rncsso da partr. Sembra, Invece, che sia ancora ln piedi, e Il Tei;ere non nasconde il suo mal– contento. • Osserviamo con freddezza ed al lume del più crudo realismo polllico Il gioco f~ 3 Jf h1~~ 1:7n~. ~f~~~:ito ~~o:~~Topo ::i~i che b successo ,. c.lOJ,<J quello che oon è succeso - Intendiamo alludere alla irresoluLa e lrrttol– \1bfle questione del rapporti fran~ltaHaoJ - sarebbé come parta.re del moto perpetuo. RJ– mandlamo li blocco latino al duemila...C'na po– liUca di Intensa e falliva e onesta oolJ.abon. zione italo-Inglese è cosa da. des!dt.rare. ma. non f~t:~ed!n~~~h~ f.fn "":tes'i1~!r..1dr;il·!~fzi! ~ d~~·frigl?~!rJ'.nig~ ter~ 1 :er~ 1 ~i~ ade 1 ii;. b~g~~i:ra• ~en~~~s.1~~:~~~l~ :~rd~t~ zlosa e plalonica amlclz;la loglesc della. QU.:lle molto si parla ma poco !I fa •. Non seguiremo tulio Il ragionamento 1; le esclU5.lonldel bollettino fascista : conclude, in– fine, nel dlre cbe l"llalla fascista de\'e pen• sa.re a Berlino, Angora. )losca e )ladrid (ma ~~l~~rr: :o~erit~~o a~1l~t:~faJnlif.~rt llb~ c·è da stropicciarsi gli occhi I I conser.·atort ;~rs 1 ~J :~:::a~ !c~~n~vlc~e°:.,l)O~~:.:~ a memoria tutti gli articoli scritti da.I bolJet– tlnl fascisti sull'amicizia Inglese, tradizionale, grande, reale e perfclt.a, articoli cbc commen– tano le croelcre mediterranee di Chamber"alo e le simpatie del Church!I, Hles e .Amer ... Tullo _passa, ahimè, e I conser\-ak,r:i In::-Jesl hanno giocata la carta fascista con Io sf~so sorriso col quale si rsoea Il due di briscola. ~fucf& if/gifi!l&:~~c i:~:1m:°Jei~~~~1o~ a MO.!C..'I per ricordar loro che Ieri, f 1 f e·:a'ri~ 11 fii~~fit à/Pt°nna~ clare la Turchla e far da gendarmi nella cln• lura lngleso allllrno alla Russia... pctia~i•~~~e~hizisc\~cc~~:~~;_r~~ ~; un Bollettino, In uno dei tanU attacchi contro la S. d. X. fa delrironla sul discor-5'0 di Briand a Glne,n. : " Pra I fulmini del discorso di Gl– ne\Ta. Briand non ha dimenticato d"a\·er v'- ~e~g:~,r~c l';;"u~~ ~tiniI!:e n~e~ 7.i~ pulo arrestare '! C-è un po· di esagerazione In queste affermazioni brlandiste. La Società del• le Xaz.ìonl ha potuto infierire con!ro qualche !?~~:pr~:nii~ ~~fr1C:,iad;!i 1 ~s~or;:~ 1 d~1l:t!~= ,·enlre nell'incidente Italo-greco ehe fu rego– lato direttamente fra le due potenze... •. m~:01h~àntu~iclo~r'Ù~ J~~a/t!lftcr~P~a!!d~\~ ulllmalum al governo fascista. intimando lo ;N:;::e~~al~:;::1~at~lrori~~ Coa~}:mr7.1e~: Il •due~• 1mperlale, per non far inten·enire la S. d. :-.:.sgombero' in dodici ore, dando pro\'a ~;! 1 ~o. s~~~~~~::<~i~~~1f':~g1:1:~ 1 f:C,';fre 41 d:~~~ ~ri; ~f.!:l~fe r~~c~;~;~·ad~l~~a';~~laotg~~~ figura : fu Infatti la. mediazione di Polncarl! che fece passare alla Conferenza degli Amba– scfal(.trl la decisione sollecita sul C3.SO In mo- LE COLLEZIONI DELLA «LIBERTA» La nostra amministr.:izione ha fatto rilegare un certo numl"ro di collezioni complcle del 1927 della Libertà. Esse sono a disposizione di chi le vo~lin ac• quietare ai. noslri uffici, alle s;gttenli condizioni : Rilegatura <li lusso, fantasia, con dorso e angoli di t<"la, Fr. 70. 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