la Libertà - anno II - n. 38 - 30 settembre 1928

=2 LA LIBERTA teri del capilalismo statale. che si ebbero col colbertUmo, col mercantili.fmo e con tutte le forme economiche del dispotismo politico. - Ora fra questo capitalismo del– la preistoria e il capitalismo contempora– neo dei grandi sindacati internazionali c'è manifeslissimo contrasto. Il mondo con– temporaneo tollera il fascismo, prima di Lullo come un cnso italiano, cioè come un caso da popolo barbaro ; e poi come uno spauracchio contro il sociali~mo dei pro– pri paesi; ma se ne sen~e lo _sc~i~o_ e il disgusto. li puritano degh Stalt ~mlt che sbarca a Parigi, in primo luogo s~ reca al nostriboli della capitale mantenuti espres– Samente per lui ; poi si ubbriaca nei caba– ret~ di Monln1artre. dove egli si reca per fare le più larghe e ripetute esperienze personali sull'uso delle bibite " intossican– ti» ai sensi del xvn emendamento; ma, naturalmente, nè il po::.lribolo. nè i caba– -reù sono da lui considerati come una scuo– Ja di morale e di sana condotta. - E lo stesso la gente per bene fa col fascismo. Ciò il fascismo l'avverte, e si pone in un alleggiamento di difesa. E' questa la pri– .ma, più owia spiegazione del suo contra- LOSPIONAGGIO FASCISTA INISVIZZERA sto al patto Kellogg. . Ma la seconda spiegazione può offrire qualche maggiore inlere,a.:e. Esso n~n è lo Stato borghese, nè un fallo ;::pec1~cata- ~~f~:at. ~!~~eda~f~!~i~of;f:::e~~~ 5 ~i ~!; iocietà., che era oramai priva delle forze di equilibrio inerenti ad ogni so;•ictà.srria– menle organizzata, nato come banda o!ma– ta che mira al potere e lo consegue ; 11 !a– soismo è un fenomeno storico particolare, che si spiega con una essenza di militari– smo. Costituitosi come organismo a parte nel paese, sfrutta il potere per i fini par– ticolare della. banda ; e come trO\'a una so– cietà borghese già costituita, è ai se_rvizi di quesla società borghese che esso s1 po– ne· pure con autonomia di organizzazione e c~n particolarità istintive di. ~enlimenti! dipenOenti dalla sua natura militaresca d1 banda armata. Il fascismo-Stalo non può far guerre, perchè, circondato dall'odio ge– nerale la guerra sarebbe per esso la cata– strofe'; esso lo sa, vuole evitarla, ciò che del resto risponde alla sua indole poltrona. I capi delle battaglie contro le ~~re de~ Lavoro indifese ; gli aggressori d1 venl! armali contro un inerme ; gli eroi degli assalti notturni alle case occupate da don- 11P e da fanciulli ; i somministratori di olio di ricino · non formano stoffa di soldati onesti atti a sfidare pericoli seri. - Ma il fascismo Partilo, il fascismo-banda armata ha una psicologia torbidamente militare– sca. Esso scherza con i fucili, ama le pa– rate militari, si ubbriaca di marcie solda– tesche, strepita alalà; e non capisce la pace, esso che si è arrico~ilo con la gu~r– ra, specie con quel tipo r1pugna~t~ ed m– fame di guerra, che è In guerra c1nle. F,cco perchè quando sente discorrere del patto contro Ja guerra, sogghigna e ne fa beffe. La. pace ? Ma esso s'è ingrassato pratica– mente con la guerra civile I . . . LAREAZIONE ELVETICA Bisogna rileggero la formola del comu– nicalo ufflciale con cui il Consiglio Fede– rale lunedi scorso decideva l'e::pulsione di due canaglie di spioni fa<:cisli dal territo– rio della Confederazione elveliva. In detto comunicalo era detto che i due miserabili personaggi avevano ,e sul terri– torio svizzero a<:sunlo informazioni in ma– niera inammissibile su cittadini svizzeri cosl come su italiani ed allri <:trnnirri ed hanno comunicato le loro os•ervazioni e con que<:ta lesione poslo in pericolo la si– curezza esterna rd interna della Confe– derazione n. Il Consiglio Federale pertanto (< in applicazione dell'art. 70 della Costi– tuzione federale n :iseva deciso !"espul– sione. Recentemente noi scrh·r>,·amo un arti– colo su tutta questa iml::·o~liata e -.loma– che\'olc faccenda della pulizia fascista in Belgio, in Francia., in Svizzera ; avvcrli– vamo le reazioni cui e~sa doveva per forza di cosa dar luogo, come dimostrano i lut– tuosi casi Pavan. a Parigi, Delvecehio, a Bruxclle,:,, cd avverlh·amo i respon~abili di coteste manovro di mutare sistema. E' impossibile che gli Sta.ti liberali e demo– cratici si acconcino a vedere istituita. in casa loro una polizia straniera. sulla poli– zia dello Stato, a vedere il tentalivo tli stabilire uno Stato (estero) nello Stato (nazionale). ljna più evidente \"iolazione della sovranità dello Stato non si può con– cepire. l\'cssuna abiHfa può mascherarne il contenuto altamente lesivo di siffatti procedimenti. E couchiudevamo cho gli -scandali che quelle manovre avevano de– terminato erano opportuni. Oportet ut scan– dola eveniant. Allora scoppiò Io scandalo di Cesare Rossi, attirato in Svizzera, seguito, impac– chettato, rapito in un'automobile e porta– to a Campione dai banditi fascisti ope– rampi in Svizzera. Tutta la Svizzera si sollevò, senza di– stioz:ione di partiti e di nazionalità. L'in– sulto era veramente troppo temerario. E ,·ile, anche. Poichè lasciava, con la sua sle::sa oltracolanza, intravvedere che ii Governo fascista. non credeva di fare com– !imenti con la Svizzera che è un picco!o paese, democratico, senza eserciti e senza flotta. Il deputato ~launoir di Ginevra, un con– servatore, presentò un'interpellanza. Altre interpellanze presentava.no i con– siglieri nazionali Schmid e Zeil, chieden– do che cosa il Consiglio Federale conta di fare u per fare rispettare la sovranità e la dignità della Svizzera" « per togliere via gli abusi degli agenti stranieri nel Ti– cino"· Il nostro amico Graber, consigliere nazionale chiedeva rose prpsentata cc una relazione sull'attività dei fascisti in s,·iz- stargli che II degli agenti di spionap-gio a– venti rapporti continuati con delle per– sonalità ufficiali, sebbene secondarie, di Svizzera e di Italia, praticano lo spionag– gio in fa\'ore del regno virino contro le persone sospelle di attività ostile al re– gime. Ii Consiglio Federale si è preparato a rispondere con l'applicazione dell'art. 70 della Costituzione sui motivi sopra tra– scritti. i quali ri.~pondono esallamenle alle preoccupazioni esp1·esse dalla stampa e dalle interpellanze dei deputati. Ci sono indiYidui che su !Prritorio sviz– z,.ro a~sumono informazioni in maniera inammi~ibile su cittadini svizzeri, italia– ni e altri stranieri. fo maniera iJwnimis– sibilc. Il magistero di polizia l il più deli– cato dello Stato. Es::o di :;ua natura non pub che es'-ero unico. I cittadini lo 1·i<:pet– tono pcrchè (J supposto servire alla gene– ralo sicureua. pcrchè quelli che lo ~crci– t:rno rbpondono ad Oçlli momrnto Yer:-o il Governo e \'erso le leggi del Parse. Pe:-cib si riconosce alla polizia il dfritto di in– formarsi su tutti gli indi,·idui che ,·ivono nel Paese. Ma un cliritlo di privati e, nel caso, di stranieri a !:!eguirecittadini o stra– nieri, a penetrare nei loro all'ari, a car– pirne lo intimità della corrispondenza, ecc., con scopo di sorveglianza a profillo di uno Stato straniero, questo è inammissibile. Le reazioni a queste molestie cllC preludono ad attacchi più i;ra,·i in occasione che gli inseguili e sorvegliali si dirigono nello Stato vicino o vi si attirino con lusinghe, con violazione flagrante delle regole inter– nazionali di estradizione, tali reazioni pos– sono dare luogo (e danno luogo effettiva– mente) a fatti turbanti la sicurezza interna. Le uccisioni dello spie fasciste Sa,·oi'elli o Ccstari e tante altre manifestazioni di insofferenza, costeggianti il delitto, che e– lencano i giornali fascisti, dìcono qual– che cosa... Da una parte coteste soellerale manovre beffano la sovranità dello leggi locali, rendono illusorii i trattati interna– zionali per la regolazione della vera cri• minalità, per le estradizioni, ecc., dall'altra esasperando le viltime di cotesti inquali– Qcabili abusi, spingendole a risposte de. litluose, costituiscono un fomite di cri– minalità che mette in pericolo la sicu– rezza interna. . ·essuna esagerazione nella formola del comunicato elvetico. Con le informa:.ioni, con le dela:sioni, ecc., gli agenti espulsi dello spionaggio fascista hanno messo ia. essere una lesione che pone in pericolo :a sicurc:za it1terna Pd esterna della Co~ federa:.ione. In Svizzera.si può dire solo potenzialmen!e - fino al caso di Cesare Rossi ; in Fran– cia ed in Belgio, effettualmente ; come le cronache nere dello spionismo fascista hanno messo in luce. Cosl, ai due estremi, l'essenza anormale e patologica del fascismo si rivela. 11 mon– do contemporaneo avverte che Il non ci :r: c~! ~i~~:;~ ;d~d 0 1F~a:~r: s1°:s~~ ~=:= te ohe esso non appartiene al mondo con– temporaneo, sl bene alle epoc~e torbide. in cui si formava l'onla predatrice. zera ». Il capo del dipartimento di polizia del Canton 'l'icino, callori, dichiarava con- La formola. svizzera può diventare Io esemolp della motivazione di tutte h reazioni degli Stati offesi dalla impudenzt fascistica. ABTORO LABRIOLA. LIIITf ELIIGDl NfflOHLE Chi erano le due spie f}Spulse La scoperta. cli un covo spionistico in Isvizzera e la espulsione di due spie è sem– pre oggetto di molli commenti. Riproduciamo dalla Libera Stampa di Lue-ano alcuni cenni sulle due spie. ·•Quelle care, timorate, neutre, serafiche a– nime trillng1,1l e trletn!ohe che sono I reggitori della libera Helvctia,si stanno agitando in ma– niera indecorosa e morbosa contro la vicina Italia, una delle tre nazioni che forniscono la lingua, la razza, Il carattere e la ragion d'essere alla libera Helvetla. del leone,e non bisognacostrln,-:ercla ricord:ire L~o~o •.ctle li Ticino i: una provincia lom- Sccondo un suo vecchio sistema lfu -so– lini prima ha fatto s~rivrre l'artic·olo poi ha ratto seque~lrare 11 giornale. E que!:ilO per avere il diritto di dire a Bl'rn::i.: - \'P– detf". ropini(lne pubb.lica ilalii'.l'll.:>. è esaspe– rata. ma sono qua 10 per tenere tutto a freno ... Netta risoosta Ln giorn~ir: consrrvatore S\'iaero, il Bu,nd, risponJendo ad un attacco del Po– polo d'Italia, ha .,:-ritto : • Xol si:imoben lont,mi dal dir<•:11lerc R'ls!'/. Per noi non !:ilgiiific:i n.h:nlc ::e P;tl\ f-h. da di- ~pfe:1~1~t~~rc:1[a~on~,ç.;:n~'rfn'~r~u t:~wQ~) !~~ liano. cio· rhc de,e ~uscii irr !mpre"'-lnnc li ~~~~,:~ t~t~o 3 s~~;r~ 1 :?,~a{f:~uf~;1~ 1 ~~\~:~~;~~: tunc energiche rroU•-;te •- LA "OAZZARRA MHIFASCISTA" DItilZZA NELLE AMEHE DESCRIZIO~I DEL SIGNOR CHAUTARO :\'1zl.\.settembre. Il cittadino Pani Chatar,I (sta,amo J)P,r dire il camera/a, secondo lo stile che lui prcferi~ce} continua imperterrito sulla Li– hcrU: la sua opera di denunda degli ani i– fasci:,;ti italiani e france~i delle .-\lpi '.\1arit– time, i quali - senza che le aulorilà della Repubhhca se ne accorgano - svolgono una perfida opera di agilazione tendente a r:~;~~~Fai~rirra1~a 1 1a:fs~~- yr;i~~~rfh:~~ tard deve credere a quello che scri,•e; e- ~~i:,!~~~"!e~!\e8J~ii 1 ;:ic~n ~~~~ 1 ~J;:1l~t to è pacifico e liscio come l'olio ; eili te– me, senza dubbio, che in caso di conflilto vengano a cessare i rapporti puramente sentimentali, si intende tra la /,ibcrté pa– rina. e l'Ambasciata fascista. di Parigi. Riconosciuta dunque la... buona fede del signor Chautard e il disinteresse della sua campagna (della quale, fra parentesi, si è accorta soltanto la stampa fascista italia– na, mentre tutta la stampa - anche filo- AL TRIBUNALE SPECIALE UN PROCESSO INGOLARE CONTRO GLIAFFILIATI DEL "CLUB SPORTIVO MUSSOLINI " L.Ambasciata di Vienna, a m1:zzodi un segretario dott. Co~t i, i'nvia circola_ri a ~i;-– pelizione come uscissero.da u_oam_1tn:iglla: lrice incitando i connaz10nah ad mv1are 1 Joro figli nelle 5cuole italiane al!'eslero. _ L'ultima circolare, fra il re;,to, dice : • La Segreteria Generale dei Fasci all'este– ro ha purtroppo dovut_o m~lle -.:otte_con– statare come i connaz1onah res:de'nt1 al– l'estero continuino e preferire per i loro figli le scuole straniere alle locali -scuole italiane. Ciò è deplorevole, non essendo concepibile che un. buon italiano istruisca i suoi figli in una lingua non coni:or~e allo epirito e alla sec~lare cullura ~tahana ~– E continua annunciando che a Vienna esi– stono scuoi':! italiane ric~n:1;osciu~e dalle au-: torilà austriache, con dmlLo d1 essere _PO! senz'altro ammessi alle scuol_e super1or1 austriache e finisce col fervorino che alla cura marina e di monlagna saranno prcfe– Tìli i bambini che frequentano la s~uola fa-: scista, ooncmdendo però c<;ila r.~1 fascisti dobbiamo dare buon esempio n. A.reatidi pubblicità della.. SquillaItalica • Il principale personaggio a.restato dall(!, polizia cantonale è tal VezzariSantorre. li cui SI dà. lropp:i Importanzaall'arresto di Cesare Rossi: si arrossisce di un preteso scacco poli– ziesco, e più ancora di una pretesa menoma– zione di sonanitd. Si vuol reagire con energia, alzando la voce,come fa Il nanerottolo di fron- Xon dic:cutiamo l'opportunità che i figli d'Ùalia pÒ.:,.:anogodere anche ::i.l!'estero la possibilità di essere educali ed istruiti nel- la lingua materna. . Ma ciò ebe forma il colmo ~el!?,sfaccia- ~!flri: ~~~~~~at1ci,h~af1~ 0 ':~~le 10 fuq~(!~~ ca.loben un quarto di milionedi_ suoi eil– tadini tedeechi e gettato sollo 11 tallone ra~cista, mentre e.;so fn5eismo si regge_sul diritto del più forte, istituendo .scuole ita– liane nel cuore di quest?, _capitale rossa, col conscruo dei democraL1c!che govern~no questa H.efJubblica,costruita sulle rovme :::~~:~~~rcrd1~e::i;~u~f!bfe1~~b!s 0 nili; provincia neltamente tedesca eh Bolzano, Elabilendo per legge, essere diritto di ~tato, anche il s~mplice in:::egnamento privato della lingua materna del ipopolo di quella provincia. . . _ .. La condanna a cinque ann~ d1 dom1c1ho coatto imposta al dotl: N4:>ld1_n .1i Salorn<? e Io mollo condanne d1st_r1bu1tea ~odest1 insegnanti per il semph~ fat~o d1 aver dato lezioni di tedesco, privatam_~nle e ~U?: ri delle scuole, sono le ~rove prn ta'ng1b1h della sfacciataggine fa~o1sta. _ _ I Giarratana cbe s:go,·eroano I.aJ?rovrnc~a la Balzar.o con sempre magg-10r1r~tr1- :~r{a~~h~ieeill~i[f~ln!et~~iga_;/~~c~~~i~ ri dell'Eritrea o dei !\~gr1. del.la ~o~aha, senza parlare della caccia .cne s1d~ ai pro– letari di quel paese, co~t~1113en1c.!1 alla fa– me o alla fuga clande.slm?, ali c:iterc::i,do– vrebbero prendere e,-,emp10 d8;1_la. hbert~ che vien df'lO in qm•.:ta Repubb,1ca ~ tutti i cittadini e•teri di poter educarsi nella lingua. materna. taS~f5c~es1r t~~~s~~~ ~~~~~fi'!:sre~~ \~~, Lener schiavi. . . Questa è la 'acuola al_Jaquale 11ra~!!mnc::i ~re~~r~~~~~bita~la~ig~~~garr~v~~~~~ 'ia 11 ff ~ bertà di una libera educazione. varcando i confini dell'Italia d'oggi. ERRANTE. Un fiduciario di Toeplitz arrestato Il Brillantr, <:ottocoda meridiano del-: n,,,pcro, pubblica: ., l~a un~ yentma d1 giorni il signor Bor~am, n~t1ss1mo a ~o– ro:? come ,, uomo,,_ d( Toephtz. è stato ar– re.stato sotto gravissime accuse ». 11 sottocoda imperiale non vuole spie– ar::; maggiormente. E. un vero pe<?Calo. fi::fo che Toer.litz è sempre uno dei pa_– dr0ni d'Italia 11pubblico anebbe anche 11 dir:tto di sapere qual! .:iOnO que'ate II gra– vi::.:-lmearcuse ». ~t~m!rioof: ~~~a d! 10 eo1! ~\tr~~bli~fli· 2e'tf; Squill.à llaliaca Era t8"requentemenle nel Ticino, dovea,•cvarelailonl già.accertatecon tulll I capi fascisti e col vice-consoleSaladlno di Bellln– zona.Nel 'ricino.come In altre parti della Svlz– .icra, aveva anche I suoi fiduciari, ticinesi e Italiani. Le notizie le trasmetteva a un fun– zlon:i.rlodella Legazione italiana a Bema, il auale era poi ln rapporti con le aulorllil lta• liane. Il giorno In cui Il Vciazrl è stato arrestato, doveva Infatti recarsi a Mllanopresso 11 ... capo del ser..-!zio. Lno del fiduciari di questo arnese di pollzia è quel tal Turba \Yillll'r, giornalaio, elle nel ~~~"Z~e~or1~1~ 51 f~1°e~a a51;·~~~"lQ~g~;~o g?d~ ,·anotlo ha spllllto agli spioncellistranieri di– versi ~ualtrinl e ha dato anche molle lnfor- :~~~ •p~~i!eè"!fitoevfrit~ 10 din~~~~~~io ~ut~ cercalo di neutralizzare, pres::0 le ,•lttlme, Il danno delle sue delazioni. Il Joooio Mioco del ,iornalaio La sua entrte nel mondo spionisticocomin– cia con una scritturazione presso un ex capo f.'lscista luganese : Il commerciante. Ernesto Dc Vito. La dlsoccunuione e la m1~er1adel Turba sembnrono nigionl convincentiper ln– gajlgiarlo. Fatto il contratto, con lo sborso di alcune somme. Il Turba comlncto· il suo_scrv_l- ~10 i!1,la ~:!f1~~~ 0 ch':~F,~~e~ 11 c~!ni~r~zi~~~!~~ tlnelll• e che dava Il suo Indirizzoa Sondrio. Spillali alcuni quo.ltrlnl, il Turba, dopo qual– che mese. si ruppe col Dc VftQche nel frat– tempo era st11.to espul!.O<lai Fascio per indl– sciplina e che con una squisita. e fa~cistlssl– dipen<lenzedlretle del sìgrior \"ez.zari,agente della SquUla e flduclar10della Legazione di Be,~r1Suo scM·lr.\o è stato incaricato<limolte In– combenze. s~l~·1%~~~~ 0 s~f~~m~~gr~s!u r!~ib~1fc~~~~;~: ~~ts!~tea !- 0 K!~ln:m~: sr ,Po~~~~~ 1~i~ar'~~~ zionl su un certo barone Schoenenbu~g.sul c•:munlsll r1•~l<lenil ,'l Lugano e a Beilmzona, tLc!!J.e?'!, llalianl. Si ,·ol,:va saµrrc c•,rne o.vn· - ;l~~~~!i.1 g8:i~sa~t i c~~l ~rs~~l\e <lkl~~!l~ncch~: ~hc:'°f~-1l? 0 sa~nn11 ~l 13 trJ;;inaJ~ei;'pe~la:;~ttamento Oualchei.llformazionc ru <lata,molte.In man– c..·uiza J.Imcgl!o,furono in'"entate. Bastava che arrivasse la bu-;tarella. L'articolo dell'lmoero '.\lenire si aw•nde_ di CC?no<:cere !'e.silo della nota diplomatica !s\'Jzzera.a Roma, eeco che cosa pubblica. Plmpero : ~~1~1 ~~ff~t't~ c}~cr&l~o; 11~ si~•ui:i-~l~.on un pie- Il mlnuseolo, traseur:i.bllcepisodio di poll– zi:i. viene cosi innalzato a dignità di Incidente di lomalico,e si la,·ora di stampa e dl tic- fa•cista - france~e non J"ha ancora p:-:'!~a .:iu! serio\, r•saminiamo anrhe que~ta :olla le ~olenn1 c Jrbe!l<?rie c!Je que-..to lu1i1mare del giornalismo france:-c e, indip-endPn:IP. » !''Ti,e rnl ronto dei nostri amici italiani e franl·esi che a complottano• a Xizza. . Prima di tutto, vediam~ a che co.~~si ~~1~t~~ t~J~; \?:-~~~~r a1i~;l 0 d~i a~~ 1 :1~i Chautard : te L"agilazioi:i,e, invece .cli_ca!marsi, au– menta ogni giorno, le riunioni succedono !l!~i ri;;1;l!ri~~it:\•1,~l:,~~ifl~i/;~~ te~. d:;~~~= tutto. l'impunilà stimola l"audatia dei di– riur:_,ntiil mo,·imrnto che non si curano più dì di~:.imulare i loro piani n. no1ir:e~~Ì~i dà? ki:: 1 ; 10 1, ft.:'nin~~~jfcri~iu~ ~!1n~i;i1lf"'r1~~~~sc1~ 1 t e! 11 ceoT:rn}~11~i at1~~6 m lutto il re;::;todella Francia; « di-tribui– ::;conodri manifestini" che !;Olio ~lati pub– blic-ati con tanto di firma da un Comitato Francese " rhe l'autorità non ha mai proi– bito. tanto che es.si \'ennero riprodotti da 2 1.~}it1!,if~~nia ~o~~~~t 3 si 1 ~u~~~tr;r;;n~7 di--.~imulare i loro piani" e con questo di– mo~trano di essere dei cospiratori di cioc– co!nlo. TI bello P"rò viene dopo. La LibertP :i.s– sicura (e se lo dice lei nessuno può solle– vare dei dubbi rhc noi siamo ., costituiti in centurie». Su que'."lo punto. evidente– mente, il signor Chautard è stato in9anna– to da qualche perfido antifascista. rncari- ~~t~ed;l~~~~l~f~~ei ~;,~rNt!fg~!~ib~~rai~ non sono nostre ; esse sono, senza dubbio, quelle che il governo fascista di Roma or– ganizza,1a. sino al i926, per mezzo del suo ~i~n:;n Rl,~\~ 0 t~i d~} ~8:i~~~!: ~ (~? 1 :ad~~; ~: !~~ff/!~~is~i" ir·t~o~~";~d~. te j':!~~~;ic~ dunque, esistevano, ma erano state creale ~~s~~fl~f:;~n~~~\e c~~~ ~rig~o~: 1 !er~~~ Chautard. Dopo queste osservazioni, non è il caso di insistere sul resto delle corrispondenze della Liberté, a cui nemmeno la slampa italiana - e,·identemente delusa - non dà più rattenzionc dei primi giorni. UNA RETATA DIREPUBBLICANI A TRIESTE Nino Vodiska e sei antinazionali deferiti al Tribunale Speciale TRIESTE, settembre. La polizia ha proceduto all'arresto di otto antifascisti ben noi i nella nostra cit– tà e li ha deferiti al Tribunale Speciale. Essi sono : .'.\'ino Wodiscka, ex direttore del:'Emancipazione ed e:t membro della Direziono del Partito Repubblicano Italia– no ; Umberto Felluga, da Isola d'Istria ; Alberto Capanni ; Antonio C:iron ; Ug.:t Rosenstock ; Vincenzo Zanotto. da Venezia. Tutti gli arrestati hanno dichiarato di professare idee repubblica'ne. Annunciato l'arresto, il fascista Corriere ~e!~n::::n;~r~i~: d; Liafc 0 ~~zit~~~ovael~~~~ elementi indicali quafi anlifasci,;ti aveva– ~rf~ri:(.. ~- frequentare un caffè in Via litfo,h~:~~l~ui;itgof~!~~-i~i':.5~ 0 dtrr:~~fl~o~: :Jo~le~~~a~~1L ~ f;~ buna1o Speciale. Inutile dire che la stampa del regime iip~~i 0 b~~laa;!Ì~~~3J!r: 0 ~bee 0 ,~~~1:;loana;~ uno degli animatori dell'irredentismo rnaz- f·~~~~f:i/ifu ~~~s/igo f'tn )f !f/!Lg~il:~~b~t[è neffesercito italiano quale volontario. Quasi tutti gli altri arrestati sono n~lle stesse condizioni : volontari, ex combat– tenti, mutilati. Il flore della canaglia anti– na:ionaLe arrestato dai gentiluomini che ieri facevano le spie per conto degli Ab– sburgo ed oggi continuano lo stesso servi– zio. per conto del nuovo padrone. il ~g;;~~'ro°soag!l~e~f;~: ~~f1,;~~~i~!i;f;:; repubblicana di Trieste, era stalo condan– nato al confino nel 1926 ; a causa delle sue prr.occupanti condizioni di salute, egli fu, dopo un anno di deportazioce, rinviato al- ~~if.!~~:ni~l~~è. sempre sotto il regime 30 SETTEMBRE 1928 L'Internazionale Sindacale cristiano-sociale contro il fascismo .\ )lonaco il 25-28 settembre si è te– nuto il Co~grP~.)Od~lla internazionale so– cialista cr1st1ar.o-5ociale. OP!' t:rm~~ri~;((~~n!f° d~fEt~tru·a:lo:C1e~ la,·oralori in Ifalia : a Il movimento italiano che è stato eom– plrtamcnte distrutto dal fa,cismo è stato escltuo dalla lilta. I lavoratori non !tanno in Italia la pos– sibilità di organi;;arsi cri.stianamente, co– me non hanno il diritto di esprimere le loro volontà. Il capo del Governo perua per llJro, de– cid~ pt!r loro. Anrltc i potenti dirigenti chr si va11tanodei foro milioni di oryani:– ;ati, non hanno e/te od ubbidire, ad ab– bassare la testa quando Munolini 1t1ma e/te una ridu:.ioM di salari è neceuaria. .Yon t:i è nulla di straordinario che la yrcm partr rlri JltJdroni e specialmente i !Jiova11iintellettuali. per i quali una tale dittatura umbre eHere qualrhe cosa di nwraviglioso, si(mo in adora:;io11eai piedi drl fa1cismo. /,i Italia tutto va moUo me– glio, tutto ha un'andatura mar:iall! a dif– feren:.a degli altri paesi ove i problemi d'!i salari e della durata d~t lavoro sono discuui coi searetori 1indacali, dove gli scioperi dùnno spesso la ,olu:Ume. Jluuolini decide con un tratto di penna e in Italia tutto è in ordine ! .Ycssuno sciopero, neuun dilordine, nes– .sunaemi!(1'a:ione, t1enun malcontento, ne,– suna loanan:.a ! Tutto questo è sparito. Il Duce lo dice lui steuo•: a I lavoratori. italiani non han– no la Carta del Lavoro ? n. Che volete ancora di piit 1 Parlare di libertà, di diritto, di diritto naturale"! ,Yon si ha più il tempo per que– sto i11 Italia ! E poi... è proibito di pen,arel ,Yoi che abbiamo il dirittO di pensare, che abbiamo il diritto di dire ciò e/te pen– &iamo, ti.on po.,siarno fare a meno di com– piangere la sorte degli operai italiani. J\'oi non po8&iamo riconoscere l'apparato car– nevalesco che ,otto Ia dire:ione di Rossoni si vanta d'essere un movimento sindacale. E. anche se que1to dol:t:'&&c durare ancora ff ~~~:;1/~~c~iti i~t~:1:t~~i "Jft:ft/!~';a":i~ no rico11quistato la loro libertà e •i cree– ranno secondo il loro lib:ro arbitrio, le loro lib.cre organi:;:.a.zioni. E 9uel giorno t'Jnter11a:.ionalesindacale cristiana sarà pronta, se è necessario, compiere dei sacrifici a(finchè in Italia un ,movo movimento sindaaclç cristiano pos– sa ,1vilupparsi. Un amminiatratore dell'Impero condannato L'n certo signor Quattrini - tutto un programma di fascista della primissime. ora - era amministratore di un giornalu– colo semi clandestino, che maxbondeggia– va fascisticamenle : il Tfrre,w. Il fiero bol– lettino fascista aveva. a quanto sembra, a– bitudini contabili molto gaie. Morto il Tir- ;:~a. r~~~~~~i~:e~~iis~di~~nt~~int~1reu! l'amministratore, il Quattrini, che, manco a dirlo, diventò amministratore deU'/,n– pero. Dopo cinque anni finalmente i giu-– dici hanno inizialo il processo. n Quat– trini, contumace, si era rifugiato a New J~~~· e~;:di~f~~!ar~!~~~t:~ Il! promesse dèi dir-etrori deff"fmpcro e ~ ne, ma contumace è meglio, tanto pifl ohe l'Impero. rha fatto una campagna per~ non è giusto che un proces!"o si svolga in con_tumacia II e vi sono ragioni morali (è ;%~!li ll!u°Ct~~~ai 0 ~f~~iccrdi i~~~re8~~ 0 r~ h non han[lo potuto fare a meno di con– dac.naro: erano stati domandati Ire anni e me?zo di ga!Pra, per il Quattrini, e il TTi– bu!lale ne ha dato uno solo... col perdono. Tullo è bene quel che JlniS('e bene. Il si– gnor Quattrini, fascista della prima ora, f.Y~:;~~~ 0 Ò~~ ,!a~enrrttorrdn~~~~\~~~ ~; dimostrare la sua fede fascista e la compe– tenza per dirigere 1 libri cassa del foglio imperiale. U " L~R~ " LIBERTA' BI STAMPA La. Tribum1 <lei 9 eorr. ha pubblical-0 il seguente lr?Jllatto che riproduc!amo senza un commento. A che pro infatti ? Ecco Il traOlelto : • 11, tema di. dlsclpllna della staml)t! e In diretto rarfP'-):-to con lt dlscuulonl che sl &Col– gccano suU'aryomtmto, abblaulo riportato gior– ni or sono un casoseonatatoda Roma fascista. Queellodi.un glanw.tistaf~cl4ta dt t.ccchia e procata fede che si t vi,ta prorx,,-re la propria ~=~n~li d~ttt~'f:ot;:.~ :Jf!a".'~eC::~t ,,:~1:~~ lh:a • delle gerarchie Localigli iscr;m che 111- iclat:a a giornali f«1ei5tl, Casi .simili,e tQUlfl• ml"f!te degni di r/Uet·o, sono ora denun.:iattdal Corriere Adriatico, nel quale leggiamo : • In più di una provincia è attualmente In vigore una dispo:.!zlonefederai~ colla quale ù ~Y:,~°na1t'~ og1~esfip~Jri~~~d:n:~1fi15f1~~rr1~ spandenti locali della Stamp!;!. - di non tra– smettere corrispondenze di carattere pol:tlco d~~~e.11prcvenU,·onsto della Segreteria Pe- . • Cn glOrnal!Star3sctst4 (di O lndiÙunà fed0 e di non meno Indiscussa moralità.civile e po– ll!lca), ptr a,·er pubbllcalo In una ru1odlm,. e brevissima corrispondenza di cronaca che Il Direttorioùl un Fascio era sto.tosclollo • senu motivazione• si è ,·istodefinire- in un comu– nicato ufficiale della propria Federulone - tal() noUzla • tendenziosa• cd In seguito a clo' è stato sospeso • slnc dle • d'.11 Partito. • Un prefetto del Regno, dopo aver letto Jn un giornale fascista una rispettosa, eorretUs– s!ma o documentata critica ad un solo pro..-– vedlmcnto - critica che, per quel che cl ri– sulta, abbiamomoth·o di credere giusta e fon– data - ha fatto arrestare, e trattenere parec- ~~~cf~~d~iloin_a~~!•~~O l ~~t~f,~~1~ 1 ~ ndrin-:,!: fl~!~enti anche più sc,·crl,non escluson • con- • Il 9/ormilc 119(Ji.1tn.9e: • Sono p!ccoll fatU che rlle,·Iamo non solo per dlmoslrare come cl!mo facill e antlpallchc certe deviazioni dal ,·l'l'o sllle e dalla essen– ziale dlsc!plln1 del Fascismo, m:i anche i.,er- f~~1~!/e:Ub;toc~il~e e" 0 l~~rao r~~ìi:1!ario~ h1-.u;matrascurnre nemmeno I piccoli fal!I e gli cJ)lsodlche pos,.onosembrare minuti. Le nostre cllnzlonl1.os~ no poi anche seM·lrei ~~~c1i;: f~~1t:t:fJ~1 d~ i~~:11!~/~~ibe~ /Jscista • della stamp.3,senza ferire i prlnclpt ~~li! feCJ: /lsclpllna e i fondi.imentalldogml Disinteresse li_nuorn podestà ~i .'.\lilano, signor De Capitani d'Artago "111ìzla la sua fatica" --:-<:omodi,·r il Pupolo ll'ltcilifl - con una d_!chi:ir:iz!on": " I;n3 d, 0 lle prerogati\'e an– t1pat1ch~ dei :::umuli antichi delle cariche. f"ra. me lo ,-1 lasci dire, anche il riflesso n4:>n tanto oµ-,;:-ettivo. dei cumuli delle p!'O- ~~~fa ea~:ff)~à e~io:~i6:n :ti.eg 1 1? 1i~~~o ,faj1 mi!a. lire di '-IJe,sedi rappresentanza d1 pr<:!H<lrnte<lt-llaCz.:i.~a di Ri:-parmio, cari-. ca che conser\a. Ch.e dis-in~crc~sato <li un De Capilani l La~ua ~i mila _hrc per prend2rne non solo ;l ~~rl~~o() ~ltr~ iii a?!~~!~). l"Omepodestà

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