la Libertà - anno II - n. 33 - 19 agosto 1928

2 LA LIBERTA AL CONGRESSO DI BRUXÉLLES Il discorso di Filippo Turati sterni di statolatria " di dittatura. Fino a che que~to ,1urdlo non ~ara stato drcl,o, la gran lolla per il sociull~mo soffrirà. di una stasi. della Il saluto Concentrazione Mal com,. in questo mom"nto il problf'– ma dl?I socialicimo &i pose comr un pro- blema r!l<>rnzialf'<li_lib1•rtJ. e rii r1nlrrnomia. Dopo l_ace,Jula inaugurale dr.I Con- Filippo Turati ha pronunciato al Con– J!'r'·~~o drll'lntPrna1ionale a Bruxelles un rn1po1:1anlc di?c0r!-0. ricorrere, impazzilo dal terrore, a tutti i mezzi, nr:-!.uno r~c1u-.o, a tulle le scon– fe~s_ioni_,e ai rinncgamrnli i più invero– simili. 1 pill abominevoli, per:,i_no- e 9ui sta l'essenziale - contro I suoi propri m– torcssi, e, ad ogni modo contro gli inte- dislrugg'f'l"f' : fn.rr, la ~olitudinr e chiamar– la : la pacr!. lln rlo, ·u.to di!!lru~gne tullP– le conqui,.te dl'lla civ1llà, non ijoJo quelle socialislr., ma onche qufllle delle r1\'olu– zioni horf,l'hesi. Libertà drllo spin_to, l1brrla poiltir:l, Il- gre'-~o d1 Bruxi>llf'~, il ~".t(ri>tarioge- bert~ f'ronomica, hbrrtà social",. ll~rrlà. nerale della Concf!ntralionr ha invialo dell'mdl\'_iduo o libf'rlà rl~i pop~h rl1 <.h- al Congrrii,tJ 11 ,-Pguf'nlr l~lrgramma sporro d1 i.A 1slr~s1.Tutli qur~11 lPrmuii dir~ fu 1,,110 fra ~li applau i da!'pre!l- sono indi.cisoluhilmcnlr unili. SI! una di dlé!ntoAbrarnovitch: r.~11ha commcialo coJ ~ingraziore il C~n– grrsso per l'onore che gh aveva fallo clua– nrnnclolo alla presidrnia o por avere con– scn nto alla delcgnziono socialista italiana 10 i'l<'!1~n umero d1 mandali di prima del– la òillulura. cc Noi non disperiamo» Xni. non abbiamo disperalo - aggiun~c Turai 1 - noi non disperiamo. Al conlt-ano, ~ytsc5~i:r1~i~(\~1\1~ct\~~~vifi~~~~:1~{~1~ bg~; darsi l'illusione d'allontanare, non fosse che per un giorno il pericolo che lo minaccia. R !larebbc ingenuo pensare che la bor– ghrsi.a ~i opporrò. prrchù cs~a non ha al– cun inlerCS!!Oa ristabilire la schiavitù del lavoro, P''rchè Il lavoro degli schiavi è il meno produlhvo, ragione per cui fu abo– lito. Trovrrrto In risposta nei folti. Labor– ghrsin ilaliana ha favorito la vittoria drl fa-;ci~mo. E~~a se no penle, ma troP.– po tardi. Il fnscismo dopo averla servila per libernrla dallo rorw sovversive che i:?rano ari un tempo dello forzo d'equili– brio r degli stimolanti del progresso eco– nomico, ha rinnovato la favola del ca– , allo che awva oJTr.rto la sua groppa al cavalier,~ e s·era lascialo metter le bri– glie. JJ fascismo vollr viv,.ro por sè solo, al disopra e contro tutte lo classi, al ser– vllio della eia~!-('politicn eh.,_ e~so forma. La. borghesia impara, ma troppo tardi, ciò che (hcevp. Faust in Goethe : che è ns- Esso ha :tbolito Il Parlamrnto rei rlf'g– gc esso i,lcsso i suoi. .. f"lctlori I Aholl!,ce la. Costituzione, fa degli schiavi del suol magistrati. SopprCRRala libertà di stampa, quella che garentiva tutte le _altre ; ciò P– qu1valrJ a dire che esso ha in~taurata la più abominevole dcli.e ~ohiavi~ù, quella. da~;~:dr~ rni~~~laes~~ll~ 1~~~?'1stituzio– ~~,~~nf.~? (> 1:n1~ :s~~~la51~ro 0 ~~~;~•tocll1e_;lt ~~~tr~~ 1~f;i' h\ui d 0 o 0 ~~:c~~~~nz~i:p~la~i quPlla che fu la nostra lra15cdia. . . Per voi - come per no1- lo centma1a ~r 1 p~~:~~\1fC:{ti~~:-I~f01~!itifi~iwo;r~~i no:-;lri condannoli :1 un quarto d'ora (gli an– ni, Iu detto sovente, sono i minuti della 1;\nrin) cli silenzio forzalo o lugubre, sof– fr,rnùo il più terribile degli esili. l'esilio 11clla propria palri:'.l.; per ,·oi come per ~1oi, cs.~i popolano qul'!sta sala, essi rispondono "prr~l'!ntc ! " nl vostro appello, e5'.~iparla– no prr la noslrn bocca, e vi dicono le loro iwi>nture, quelle che hnnno ,·issuto e quelle <"hf" vivono, e vi dicono al tempo stesso le loro izpcranze, i loro meni di lotta, In loro cr.rtcua di viUol'io. - della loro _edella vo- ~~~~1~\~~fi~allc 0 qit?; ~~ 0 es~~ù ,:m~~f~ 8 ·dt pr•mlc. Jlni~ Jt~r~:,~~l~a_:1f~s;i;lf~[e 0 ~a~~i 1 ~iùc~~ quanto vi crede mrno - !1,0I ryons1_a~10 or– mai chr d('_isoprn\'vi~~ut_1,de.1pallidi spel- ~j-~•~or•r:i~:~~~~~1j~~r~~~1ilo ~tcr~f Pt'};ct~~ !-Ututto un lavoro di meno secolo d~ lott.a ~ Ji ~::r,ara~~~~Jg~at~al~~ei~.cld:~t~h~'.~{~~ grazio ancora. ha avuto la bontà. d1 r1cor_– darlo - io ero qui, con Volders e gli altri, ;il CongN>~o:o del 1801, poco dopo aver fon– dalo Critica Socialt: ; - e su q~esl~ ~e– z;r,rln è slato spa~o il sale che 1sler1hsce l humus della terra. . Non soltanto g:li individui ~ono s_lati.di: ìEe:~~o~f :tt:rJ:1lip! ~F.PT ~U~ f: n 1 ;;n~z}6~: t.ezze sono state rase al suolo. Quel_lasu: ~~t'iPizi~~t~~t?~r~i~~~e 1~n~~~~e~al!;ede)~ I'Italln un secondo Belgio, non dirò pm 9ratidc, perc_hè. il Be)gio. !In\. punto di_vis~~ ;~;~~~~t~a~;~,Sl~~O ~~ J)~efg\~CO~~~Cdv~r~~ " tutto quel socialismo che f1or1rn sp~– cie nelle campagne e che sembrava._un_m.1:– racolo perfino ai socialisti delle naz10[1tpm e,·olutc tullo è stato distrutto. Persino !a bft1;° 1 : ;; ;g,~ia/~(~ 0 d 1 Ì pèro~~~cf:~~~ip:g1~: :;;ac~acandidali a tutti gli ollraggi, a lul!e lo torture vi consacra ad esser sepolti vi– vi ni>lle ialere, o inchiodali - Prometei Ì~~fgt~i1\~lett~~e~i~~ Cai!E;e sJ~f!\i:elle Perchè scegliemmo l' e•ilio Xoi abbiamo sccllo l'esilio, con tutte le cue omarezze, tutll i suoi sconforti, non ~;rc~e!~~oe 1f n~~i~~ ~-1::l: l~~~~rr~il(~~= d~mi~~ch:~~a~fi'-i~~ot'e°:za°~~s:~sl::~ ;~; Ja.vorare con maggior efflcacia d'intesa con i noflri compagni rimasti laggiù (cosa eh~ noi continuiamo a raro sia pur nei 1imlt1, abimò troppo angusLi I, dei mezzi di ~ui di• $poniamo) alla. riscossa immancabile ; e ~D4e.,pl~: O:~r~ 1 ':fa\'ti~ie tfe}s.s~ff~i s,tesontf per l'~t!a'~~vir:.1 ohe nso Ogi, 11 terrore solo regna sul paese do– v,. e.on rarancio fioriva la gaiezza e sor– rideva la speranza. In questo paese se do– vulo proibire la be~temmip. col codice pe– nale come al tempo delle vecchie_ leocra-: ~:Tlt~ 0 ~o~mie~~fa;1;~e i~u~~a ~~11 1 b~t~~~ mia di disgusto e d'indignazione. In questo paese, da u~a p~rle. si sog– ghig_na d~ll'altra si 6osp.1ra: 1I riso ed Il i;orr1so v1 sono soppres3t. Ho dello che il terrore solo domina, ho errato. i l1~i:i~ ~!i~trf 21 PJ~rf!~r:~vi~~ d~~~~ a~ot~O ~~~ n;: 1 è°st~tiur1 1 ~ac~~~, 1 ~l~e 3 fife~~= prav~ive, che vieta nl. rcgim_e .di modifi– car.si ; è il terrore degli nguzz101o del car– nefici. Coloro che fonno tremare tremano alla Jor volta come te'nui steli, come debìli a~Y1~ft ~il.ia?f ~ 0 : ;p:1~e~z~~ra 0 ~ te~~~ 0 def~~~~ !t;'t'o c~l~~~;:ceresip~f ~:;tit~od~~Yf:1i 1 b~ar'[{: puzzano e 0 si steS!li di morto. Io prendo que::-lo posto, o comp3$fii fr~ di voi, nel nome dei n_oslri martoriati, dt coloro che gemono e piangono. Ci banno percossi perchè e_ra"'.amofo:,u e pr.rchè lo divc'ntavamo ogni giorno p,u. Ci hanno percos:si J?Crchè noi av~vamo camminalo più svelti che gli eventi e le concllzioni economiche del paese. Si è vero quanto dice\'a \'andervcldc, che ~r!:~t:m?, d~~[fL ~i d~ts~~:sino!~a\it"' c~i: talismo non ha aarora :wulo che uno svi- ~}~Piei~~~~t:tl~•ss~~.~-~f6netu~~i~ng~~~~ 1·he cib è vr.ro a condizione che le forze 1~a';oenni~~~~~~f~ 1 ieCl~ j~il~fRiiJ~gi ~~~~= )ni~~/;~J'v~e~~ antiriJ)alo sulla sloria. Il verbo biblico allora si realiua : i primi di– vr.u{ano gli ultimi. Noi avevamo compreso ~;11f~g\'~?~;•iv 6 0Cfnrne~~n~i~•~1iuf>~;~t;'hst111 mcnzot"na e sull'inganno. E' quindi la no– :-1.ra.forza chi! ha ro.usaln la noslra debo- Ife•W!• n~~l;~ ~~[~r~ ~f1j~~i èe ~~s~\~~~i.nza I nostri errori Dopo ave-r affermato t"llf' gli italiani so– no :11Congre:<soa buon d1rillo, Turati pro– segue : Si è molto parlato dei noslri errori, se nr. parlerà ancora; è bene che se n~ parli. Solo quelli che !1fanno con le brac~ia çon– :-erte non ne commettono e n~n r1schrnn~ ~li commelternf'. To conosco 11 valore d1 ~r~}:ta~atg:11~a f~~-~.~~~l~aO~~::,~sa~~~~~ f.uprcm.1 _!-a~ezza. Siete be!1 cerli, signort ~~~-rc;itJi 1 ni~ ~g~~!f[er~!I i~o;:i~~~iie v- ~la U fenomeno il~llan~, r.ur ~vendo co-: )ne 1u!Li i rr.nomen1 sociali dei c~ratLen ~:!{i~izc:/~.rica~!~tiig~ 0 :v 0 ut~\1~°:~~?~la~e~W; psicologia di questo popolo, nll ?mb1enlo non ò afratlo un fenomeno esclusivamente itaòii;~·a lebbra si roduCI'.",pi~ o m~no visibile aJrepidermid~, ovunqul! .1I c,_1p1la– lismo, {!~generando in plutocra~ia, !l'I lro– va a un l'erto inoll•, 4l·Ila !lòtoriache .nnn :;;;~b~a ~:~te_i!lg!,:~;/~::f<:• .-~ n~~eaeg~ltp~~= vislo r, avf'ndolo pr!'vi,to. ,r.n;a_ at·"r (1Jl– pr,•8l'lk ll!tlf' l1• fol":.·· llffl_'. ,·arte ad tt/111 .)!LU~i'/li~': c;~Jt;t1:~ 1 ~0 d.r~~_ 0 J i tef!)POs_les– ~~\'ri;~~~fi1~;;i:e::ipi~p;~~::~~W.0c~:r~;!1~a~ r!;~:~kmp~/lfepr'i~?1~:~escl;0Joa;i~~ ~ ~~~è ~~t\'~~~ic~f fr~[)'~;gaf~l~~~cc:i~i~ 1 irfo 1 , 0 ~1 sai più facile evocar il demonio dallTn– rerno che di ricacciarvelo una volta evo– cato. I Fal,i imbecilli Ecco dunque il fnscismo : il fascismo co– smopolita, il fascismo uno e mulliplo co– me la Santa Trinità. Parlando di questo fascismo si parlerà di tulli i fascismi. la~~cork~P~~~oda1i~tut~~z1~::1st~i~~o. ~·~; non è altro che una decorazione esteriore, la ma~cheratura d'un istrione: bardato d'un corporativismo o sindac~Ii~mo di _Slato ~h~ è semplicemente l'abolmone d1 Lutti 1 sindacati, un istrumento di spionaggio e ~·~1f~0 d1°~t~~i: ~ r ;~~ofl~ 6J>i,~!i· r~~~~; della. città. assediata. una facciata senza edificio pf'r ingannar.e _gli imb~ci!li e per dare ai falsi imbec11l1, astuti, 11 mezzo decente d'asservirai a\. fueismo dicendo che s'ha da essere obbiettivi, che esso è un soggetto d'esperimenlo,. ohe bisogna aeguirne il fenomeno come s1 segu!)OO tut..- J.~?11:U~a::;;•~h~;;!~~ !è. Ecco il fascismo che avendo soppresso tutti i diritti dei lavoratori, inalbera co– rno un alibl la.pretesa Carta dal Lavoro al 1~ 1 ~:c~~~f:lt!~e~~:1e_~t~ 11 il 5 i~~~r!~~~i! ancora un qualsiasi dmtto di c1llad10anza nella galera. faccisln, men~re .a, chiu~que non sia r::isc1sla è negato 11 dmtto di la– vornro, di pensare, di gu::idagnarsi il pane, di vivere. · Questo à il fa!"cismo, che dopo a\'er so– stenute Je tesi più demagogiche, incorag- f~~l0 i:11:~:3l~:. PJ~ ~~~~~~e s~;;r:t~i~:i;t na nazionale, da n~mico giurato del bol-: -scevismo, che ha aiutalo a nascere, o d1 cui ha adottato i sist~mi più odiosi. senza neppur avere la giustificazion~ mor~le d! una finalità luminosa che Lenin e I suoi seguaci si proponevano, sin puro avendo t~ctlif c~~t~~fig1~~gue~i1I~ ~Òt~~1•ada cho non Nè fascismo nè comunismo, ma democrazia socialista Se il fascismo dovesse durare a lungo e compiere lutto il suo sviluppo. non a: vrrbbe che uno sbocco: il comunismo, d1 cui e$SOha. agitalo lo spetlro per spaven– tnre e ricattare i timidi d'ogni strato so– ciale, E' percib che esso ha col bolscevismo questa divi~a comune, questo dilemma menzognero : o com1miimo o fasci8mo. E' il motto di Muc:.solinicome lo ù della lii Internazionale. Dimeni icando cd espressa– m,.nle t::icendo rhe fra quesli due teri:nini e contro lnlc anlitesi c'è il lerzo termme : i! sooiali:,mo della democrazia 1 La demo– c:razia socialùta. A una condizione e cioè che e~sendo veramente socialismo, es~o sap– pia C :jscre.al tempo stesso la ~en:iocrai10, ic-enzaequivoci e senza conces~1on1 opvoz:– tuniste ; la democrnzin. di cui 11 ~ocrnh– smo è il coronamento logico e necessario. E' vero, fino nd un certo punto, ciò che Vanderv,.l'ldc ci hn ''"lto, rh•olgt>ndosi spe– cialmente n. nol, nella seduta d'avanl'ieri, dicendoci che noi avremmo balluto ~[us- ~f~it~i,ocor~~eicfi1!P~f~~~~ee;sc~:~èa,~~~:ns fasci;;mo è un bulanghmo che s::ireh~~riu– scito, un bonapartismo seconda ed1z1one: che tulle J,-, sue pr"tr~e novità sociologi– C'l1enon rnno che i più Vi'CCh1ritornelli delle più vecchie canzoni che si credeva- 't\:;g~1~$ :1 1 •:,(,~~n~lt~bltCs?i/,t~~l~o uc~~ ben vecchia storia, que8lo Medio l:vo che si tenta di galvaniz.i:are o di rimettere a nuovo. m~~~fi~.isffttos;,~~a!t/ 1 Gri&~~Ìt~~~ ~~l~: immer nl!u. t:no stes!'O fr,nomeno ripetuto in epoche diver~e della ::itonn.non è più lo sle@so fenomeno. u,sogna considerare che al tempo di N'apol~one il Piccola e di Bou– lnnger i proletariati - anche quello te- f1i~~g ~u~{i(~i ~~~ ~unn~~c~~~ ~;~e~~;at~ d'ogni mezzo di 1•eprcssio1~e. J'inLimida– ziope, di ~cnore e di conu1.1onc che 13:po– lil1ca e la lecnica contempor::inea fornisco– no agli oppressori, questo Medio Evo Mo– f~;{:r,~_vle è un )lcdio :Evo... del secolo ven- Qu::indo si predica il nuovo Romano lm– p,.ro, è 0 olo II Ba<=~o Impero c~o si pub r_i– ::u~1tarf'. :\on è più questo 11 t~mpo m cui I ltomani 1,;,ano 1 :,Oli relal 1varnenle civili e I Galli i t.:elli e I licrmani d·.\rmi– nio nano I bÌ,l'hari. J..1 parola di ;llnn:. secondo cui ogni f_e– non1<·110 s1 prc~rula u, n volle nrlla 3torrn, la prima come dramma e la seconda come poclta<Lc, ha del vero anc,he nel nostro ca– so. Solo, qui, si tratta d una poc/iadc che sa d: putredine e di sangue. ~ulla di più debolo che. il fa~cjsmo se si concidrr::i chr> p"r con!OI1dnrs1 ha. dovuto orribile df'l suoi dehtti, quello (ii cui le con!'le;:n1cnzo saranno Il! pii.I dirficili a can- ~:!~~ts~:lOe~~Pe"n~~ i~~~~~I~~;~ edli;e~~= narchia col fare del sovrano uno spl'!rgiuro, i:tro hdef1~ st 1u 1 t~f:e~~~bbri:aul~~l::::~ i! !~fi~'1)e~ 0 c~~:dc/:ri; 0° 1 P~~~gr~o~~o~!~bt perderà. rorsc nella guerra che esso teme, che non desidera aJTalto ma di cui, pri– gioniero di se sles!lòoe dl!1 suoi metodi, e.~so prepara tutti g:li elementi per pro– lungare, nell'agonia d·un popolo la propria agonio. Ma tutto ciò •;3istP 1 tutto ciò dura, lullo ciò è tollerato. Di piu. esso è pcr)iino giu– stificato e adulnto all'estero. E allora, se ciò gli riesce in Jlnlia, come in Bulgaria, in Ungheria, in llomania, nf'lln Spagna, forRe nella Polonia e altrove, I)l?rchè non 1~olreb– be varcare un giorno questa linea imma– ginaria che Vandervelde tracciava come un gran Ru)?icone dall'.-\tlanlico sino nlle Indie, ove s'immagina che un pnlo di con– fine gli intimi : Non si pa!-sa ! L'anlico Cc- ;;~: ~~1~~bt~r~~ 1 g~~~ 0 fe'tt:a:-~ ~~~~~ ~:: do, perchè le sue forze sostenute dalle Banche americane e dal Conservatorismo inglese e l'indifferenza delle altre nazioni, che diviene complic1là, aumentano ancora la sua forza e diminuiscono le resistenze ... La lotta fra plutocrazia e proletariato Turai i ricorda di aver nnalizzato al– trove lo cause del fenomeno italiano e di non volersi ripetere, quindi ,prosegue : In tanto, un problema si pone, in tutli ì paesi. E' il <1uarlo d'ora di Rabelais: chi paahert,. tf' spese di rico8truzione del dopo 9uerra 1 La plutocrar.ia si rifiuta ; essa prende ma non dà. La piccola borghesia - che d'altra parte un certo socialismo si ~~~~~;e_: ie;t~~~a n:lle 0 :err~cc~a s~~l~u~ir; ~ua \'Olta. Saranno 1ìe larghe tipolle del proletariato che sopporteranno tutto il pe~f~ una. lalo iniquilà. sarebbf' impossi- ~n1ltii~f s~fJc;~~i~~q~~f~ 10 dt~f~~1~~!~ J: associazione, di sciopero, di parola e di slampa. r;cssuna monarchia per quo'nto di– spol!ca. potrebbe imporre una simile in- ~~~Ui :1~~~~nlriri~i~~~zz;o~fnt~~":S1:}~n:c! l'intervenlo di que<=l'armata. d'occupazio– ne cho è stato H fascismo, finanziato, in– coraggialo, sicuro dell'impunità. di tutti i suoi delilli. Aggiungete a tutto ciò l'ondata bolsc~– vica, eh~ invase l'Europa intern col m1- !~[Fd1~s(~i c~ 1 i\~1j:nigb3i1e;~~dg:J 1~ 8 f~~~ popolarità, la crisi della democrazia o del sistema. parlamentare che non 1'cbbe la l&p.r03-~ 0.il. ,col'~Ct't'..; re W ~ modo radicale ; unti. - certa t1c- (lUi:ce!t~1~0~~~ dJ;fc;~l; ~t salvatore della sotielà, anche se sia arrivato come il fascismo itnllano con In sua rivoluzioM in &trcpi11f}-car, chiamnto dal re pavido, che doveva dive– nirne il servo, anche se sia arri\'ato - di– cevo - quando ogni causa di dlsordinr era svonitn. Non nvete voi forse di fronte ~u~ua~~rnod;~~if~~~fo ~~e~f:1~~t~t~z~~iep;~: ~~iF~~le1~ 0 ~~ 1 ~i 1! 1~r°a8~~o;l~:i~t~r~~~~tg;~ me l'Halin fu tulla\'ia comune - e lo è ~j~~~d~1~~bt~• d-;m~nt 1 i6r!~ ~;~~~~ti. :! una nuova guerra ~coppia:1se e so l'Inter– nazionn.le Operaia non fosse capace di im– pedirln? E,i,te un solo problema : fcwcismo o democrazia Ecco perchè, comp.igni, ho tenuto a pro– i,:,ttare sullo schermo del Congresso, in modo (orso un po' brutale. le grandi linee dol fascismo italiano, modello, sintesi. an– tonomasia di tutti j fascismi del presente e dell'avvenire. E mi di,;.penso dal trarne le conseguenze, di suggerire i rimedi e la profllassi. Essi sorgan!' da se slcso:i. Cib eh.e mi pare u~– gente e cho si abbia la COl:'C1enza del pen– colo. della sua gravità, della sua immmen– rn. Che non si lascino prccipilsr gli eveq.ti . xc,suno, suppongo, sarà formali.!:la nl punto da rimproverarmi per chò Il tema ~~!o~3i~~sde~;i~~n~ de~w!i~i~:~!'d\~c::!~1~~ ni. '.\'on c'è, non costitui~ce un tema se– parato, perchò entra in tutti gli nitri le– mi e ne è per cosl dire la tacila pre– me~!'<a. Effetlivnmente, nella loro cs~cnza pro– fondn, tulll i problemi che inlerrssano go~~;~~;~~ri:t?il,r9ricl~:te 0 ~ep~ipi1 1 t d~~:.i~i~ risolvere - poliLica mondiale, movimen– to operaio na1.ionale e internazionnle, pro– blema ùrl!e otlo ore, disarmo, guerra o pace, riformo elcUo~all o r!torn~e mili– tari, pro_blcma colonrnlc, !?m1grozionc,. fi– n.inie, 1ntunlion,. "rononHca post-brlhca 1 condizioni della dQ1ma, ~li sl<>~siprobl~m1 drll'educazione drlla g1ovPnlu e dcll'm– fanzia, tutti quPsti problemi si riducono in questo momento a uno ~olo : fascUmo o dentocra:ia. Tulle le vecchie formule r. lr, formule nuo,·e sono subordinate 1 non hanno im– portanza co_ncreta che in funziono delln soluzione d1 questo dilemma precedente e fondnmcntale. li comunismo e la sua tattica, l'impe– rialismo moscovita e la rivoluzione cinese, lotta di classi, o guérra di razze ! questi fenomenL e molli altri ancora non possono esser giuslnmente apprezzati, non Si può toccarnn cd esplorarne il fondo 0 ollo la masche1·n delle apparenze ingannatrici se s! ra n::1trazionodu qoanlo e 0 si nascondono Cldalla loro minaccia d1 fascismo e di an– ti<lemocraziu. L'nntico ciucllo, elle sembrava semplice e chinro : Rocinlismo e capitl1llsmo, classe ~r,cr~'ìi~1izfo°r:'lh~si~iv~fi!\~~~!e ~~~~~giila~ rovvi3oriamente almeno - le sue linee n~~~~~r~~~;;ll~ 1 rt~~J'1m~t) :I u~ 0 I't~~~ 3 una part~ la plutocrazia, che non è la hor– ghci::ia, per quanto ne sia. una r:nnnazione, ua "pi!rnomrno, - nRwmali!,llW, 1rnp~– rial1.-,1110, guerra fra i _popoll. µ,uena c1n– Jr•: 1n 11un pn1:01a, faschmo ;.ilall"allrn par_- te,L~ ~ircc;1~~lfl~~ ~~~;~~i~~ 1 i\~1~i C~oei~I~ ~~o~ S1~ad!~u~~e,~a~fr~nl~h:r~~ cr:;~~i;:!~~~~ che d'altra. parte - in ques~o Congresso lo _siè giè fallo notare - non e~iste qua~i piu. Esso ci vengono da tutl"àllra. parte: da tendenze vieppiù accentuate verso i si- queste librrlà crolla, crolla tutta la ~,.rie. Presiden:a Co11r1rn;$Q lntrrn1J.:iona- * le SocilJ.lista - flru:ullcs. * • f.,r1, Co1rrentrfJ:fone Arilifa8ci8la Ancora una parola e finrà rulLima. Italiano, profondrmv,r1lc commos&a te~r~~/1~ st i)1°!!/~ii~~ti:ar:i~;1u~~te 'd~7 per l'alta paroltJ. di Vanderveldc e- no,;lri avvertiari. 1<:<.so ci rafforzano, e ci vocrtnlP angoscia r, 8 fì"rrrn:;r, popolo ritemprano; cs:-e sono la noslra bussola. italiano e per l'evoca;fone davanti Ma noi temiamo brn oltrimentl certe ol Con9rrno del auo eopr; as&entr concessioni .... r 1 nr.mico, che vengono dal e presente GitJcomr, MollPolli, sim- campo "oclalbta. bolo di tullP fo i:itlimr dPl frucismo Fra fa.'!ci"mo o socialismo. fra fa<icismo invitl aL ConurPssr1 il sua M1lulo &o- c libcrlà, non po'>sono l.!"'!en·1termini tfw- lidafr. dii, niJ L<'rrf'no di tran~:lzionr.. O <la una Sella b"llo9lfrl r,nlifascisl{I. la parlo o _dall'altr:i. Q~alun<!u••conc?!-~loM, Cr.mcenlra:;ione u" eh" l'tJSa pw/ con- volontarw o no, dn·1,.ne in quesl ora un tnre sulla incondi:ionata solit/r1.rietà tradimento e complicilà. rJr,l movimento sodalisla cd, es,a Fra lib,.rtà. e statolatria, bisogna che la tiene Offffi a rir.l{fcrmrue, d(lvanti ai Internazionale 81 decida. drlegali sorialisli (lrl mfJndo intero, Il duello è lo ste-'SO ovunquf'. Tutti i che r.,;sa ;, inf[,.f;.,i/.,ilmt.:nlc drcisa a ~~riliL~ons~lfd:!~ 1 j~t~o J!~a~~~e~~n ;~~61f1~~ umlinuare lo balltJ(/lia fint.i al lrir.,n- d~rr:tna id~r~·on~~n~~J:;:~r? J~~-:;n dx~~~ fZv~:!,:;,:c:;~tt~:rL drmocralica dei ~,~i~i:~. qri~~r~~ 1 ~lo 1 Ò ~~~~~ 3 ai ,·~~a:i"litnr:. _______________ !!~!!1-.~-~~~~-- La Socirtà. d1>lle X azioni non è Corsi'!una .\""lit.:acque dt Pola il .sottomarino F. H, forma d1 intrrvcnlo pcrmanentr '! E cho invr.slito nl!t r.orsfJ rii ,ma mflnoi·rr.r, è colo– cosa reslcl'rbbe della nostra lntenrnziona- ti; a picco. i(; eono stati ,;enli$elle morti. le se e.s!-anon lo fosse cgua_lmrnte? Esq~ Vrnt1Scllc 9fovirw;:.f' (JfJftliord_", sacrificate si rvaporer,.IJbc nf'gli spazi i intci;:lrllnr1. all.4 iT11,prri;ù1 d"i r.omonrla11ltfa8cis/i. Il problema che il fn~c1smo pone o.ll' ln- L'ian9iamoli ed au11urfomori r.h-: 1ia trrnazionalo è questo: ESSEHE O :\'O~ ptuuima ttna &ori,,ta m cui ne qucrrt, ni: ESSERE. prrparali'l:i di our.rra mietano tale umane. -----------------·······-------·--------------------------- FIGURI Balbo A Italo Balbo, intult" e <111<,ilfrini. Con dc– CTetodi Mu11olini, ratificalo dal r", il 1ot– to,c(Jretar(o all'avio;.ione è nominato, a 32 amn, (Jent?rallJdi. 8quadra aerea, la più alta carica mililarc ncll'avia;ione. /l «gentiluomo» Balbo meritava que,to onore. IA ma &torta ita in poche righe. f !)ftb!!~c~~t· ilc(J,~~rrU~'arl'~}ut~fd!:0° :oc~ ~~~iz;~~nt;;gui v;gì "tifo% 1 !ir.- ~':4uC;~~~~•b:: '22 I: fra i ci quad1'iunviri,,. Nel i 023 è ci ye11erali&&imu ,1 drlla miti;ia. Ma vien" l'a41auinio di J.laUeoW. Soffia sull'Italia il vento della riJco&aa.Tremebondo Mtn,otint liquida i suoi amici e 1icr.om1.: la Yoce Re– pubblicana ha mruo in mala po1tura Bal– bo coiì. a,iche 1l "ornrralissimo" è man– da'to a &pa,.so. l:n prorcuo i11tcnlato alla Yoce e8auri1cc la nia li9uida.:.ione, mo- 8trandoltJ quale è, un vi9llacco cltc ,i val--= del potere per far ba.itonare i suoi avver– sari. 11/'l'o;!l ~~ 5 }!/a:~~{I't c1/'f;!:!c ,~ v!i; tac,:re (Jfarinrlli, De Bono, Giunto, Bano e tutte le canaglie di qttc&to 8tampo) hanno il premio meritato. Og9i tocca a Balbo. Buon pro oli faccia. },la il oiorno ,ion è I.ontano ill r-ui noi gl~ chiedrrem.o stretto conto del ,angue d1 don lfih.;oni. Bigliardi U,w noli:ia a cui b .stata data pochi.s8i- ~iac!:"'J:;~i1':1~~1c\!t~r1:~~ giornali fa,ci.sti. Solo la Sl~mpa dt"l 3 a{l~– sto, reca nna brev6 e SCPHlla&coatacorri– spondenza. da l'orma : 1, Oggi l'on. Tm"(lti Jta comunicato allo on. R!li1tcri, U!Jrctario fedrralc. la riam.– mis&ionr n~l Partito delt'on. Antonio Dt- 9liardi. La notizia è &tala apprc!a con viL-o favore in tutli gli ambienti cittadini. ove ton. Diqlicmli ha inl:iato la sua attività fasci,ta. ne~ i920, IL segretario federale ha comunicato il felice coronamento dei voti di tutto il Fascismo parmense con una af– fetluo,a lcttr.ra all'on. Bigliardi"· /..a r(a;,unissio11c del Di(Jliardi non ci sor– prende af{atto; un 110,tro amico l'avet:a prc;;f'd11taollrr 111t anno addietro sulla Pa– gina ltaliana di .Yi:;a. Dopo fa riamnti&sio– ne di Barbiclli11i. di Arr11:abcnc e di tanti oUri eroi del diuitlc11tismo fasci,ta, la ria– bilila:ionc di Tonino Bi(lliardi 110,tpoteva tardare. U,i nostro compaono che con08CCmolto bene le avvc1it11rc e le iJnJ)rese di questo canipione del fa&cismo emiliano ci vro– mcttc, per uno dri prouimi numeri, 11110 bioorafia dcttaaliata e documcniata del mcucre. Per O(J{Ji ci limWomo a ricordare che il deputato lli(Jliardi fit e8pulio l)"r in– de9nit(l dal Pa1cismo reggiano nel i 925, in s/Jguito ad una ,errata. e documcntatn. cam– paana. svolta contro di lui, &ulle colom1t! della Voce Repubblicana. dal t1o&troamico :i:~i~~~~?~1t'ù~r9? c1au~},~ sf:i%ra~g;g e',:'; oveva i:1v"11tato 1m mai e8Utito atte11ta~o contro di lui, che era un mandante 11ello ~:;;~~~~ 0 ~hc d!rcti:~~tgns~brfec1Jdt't~:$S::: sinio dcfl'op,.raio &ociali&taGiit1rppe Ma- ;;;~o!~ g;t:~~~~! 0 Jr::/l;:'m~~~e ar;:aJt~i capitano, una promo;:;ione per merito di {J1Lerra,qualche mecla9lia al valort:, tma croce di cavaliCTe cd il titolo di dottore. Da notare - in attesa della rdifica11lis– sima bio(Jrofia che 1Jl'omettiomo oi tiostri lettori - che il Bioliardi è stato riam,nrs– ~o... net fa..scismo di Pormo, mc11ll-c r9li ha semvre o))partemito ol foscismo di Rf'(J– (Jio, mentrr coli (lbita a Poviqlio, i11 prr,- Ì~~%Lamllj r~;i1!~1·/ l~ir;,:rd!~1:irt~;/t ::; nel frattempo non ha cambi'ltO rc&idrn;a, uon i: stato riommrsso 11rl frtscismo delfo sua Provincia'? .!}istero ! Evidentemente. il fascismo di Parma, oià coll'ludato con l-1 imprese dei /.,usignani, dei Rai11rd, dri Pon=i, dei Forti, dri G11erci,dei Br111w;:.i, ccc. ha lo stomaco mc110 delirato rfcl fa- 8cismo reaoiano, il quak - d'altra parte - nmi vanta certo dei arandi titoli di Jm– re:.::.a ... Chamberlain eMussolini Grande di.,corso Chambcr<oi11ai Comuni. Il pun{o h'afic11tc è un accordo t·ancu-bri- !-~1/:~~gs,S;'riiL a;/,1~~n;~'t'~:1:;~~'bacll•1i~'11n 8 1~;;: si fa ncp111irc 'il 11ome. Conu: 8C non NL– stesse. Si pc,•(lc il 11elmucchio. Chambcr– lain 11011 moslm alcu1i rispetto pcl' it suo servitore .\Ltt,ssoli11·i. C:9ualnicnte, dopo avere tirr,lo Musso– lini come mt vauallo ù1 Cina al sito finn– co, Chambcrlail1 O{J(Ji parfrl di ricon118cere la Cina 1111ova.Q11e1t10,1,·d1 flmboiter le pas agli Stnli L'niti. IJ_•llis~imr; at1cyyio- 111cnloeh<! iH,lrl a11cltc Il G111ppr,111J cc,u ,,. :i'~-f cv;,~~/[ d:~t~ 1;1~?(1/:~11 i/i 1 ,~~<;~l} 1 f~f!~1?,t :;~7,,.;;7:!11~ i .~:r;:~? ~ .:r.'.,~•:.lnJ~\it~r7:';1:i~ qru•sto rli8i.;Orsu Ch1m11Jt:'rlai,i l: il pi-imu chi: ;:i ~;J:i'!~~li~i,i~1/:S:isf;ri:,~~l~ig s~tfi:1 .. 1:cedi~ a tutto il mo11do, si proslcrna1:a addirit– tiil'a dava11ti all'lll(Jltiltcrra, naitoudonc la amici;ia tradi;ionalc. i\'cmmc110 11ominnto I Piccole miserie delfascismo nizzardo XJZZA, agosto. Mi&eria numero uno. L·inleressamenlo delle organizzazioni i- ~~!andee1!·a~~~~:lsfaerG~~Ja~~re ~~~r~f1f:t carnefici faEcistl, ha evidentemente urtato la suscettibilità dell'infaticabile Con1>0l0 fascista Lodi-Fè, il quale, dopo avere inu- \ :r/:df:i~~e m::icr;i~n sf~r~ 1 ~o~~~!s~•:,~ rr~t~~~t~~~c!~~~ ~~~ 8 t~ 0 nzl~lrv~f~~~fs'l;!are Giorni fa, uno sct"itturale - fascistissis– simo - del Consolato (un certo Di Marco, non meglio identificato) si scalmanav~, con ~~tl:'a~~~~f~ 0 e ~?a~;- c~~~!~:n!~ sfa~~~~~ir~~ ~: 1 ~~ t~:~r:l~~ -;i1! ~ \i: J~F~~~fs:::o~;:~ as;;1curaro che ..: la vittoria del go\'erno fa– sr1sla. nel caso :\forelli era ormai certa». Ed aggiungeva che questo affare di estra– dizione <1 costo.va al .iroverno italiano alme– no centomila lire». TI signor Di Marco ter– mjnava poi il suo sfogo - agitando nervo– samente unu giornale antifascista in cut era annunciato l'intervento della Lega dei Diritti dell'Uomo in difesa del lforclli - scagliandosi contro la democrazia france- :fa" F:~:ci~ :~i;ar;~~s:c!::~;é de~t~ 0 d1Wì: collà. quando si tratta di assecondare gli sforzi del governo fascista, ecc., ecc. Il signor Di Marco non ci intere!S3 afJat– to, come non ci interessa il suo int..erlocu– to ccn un -fG PI brt- ~!?f~~;r~0nfd~i r~~~~J~~o 0 n~eir~:;tn~ ~~\~èigi~l~~~n~h:hc:!r~nv:ft~e~t: !a;g:i~: chiare n nelle spese. Yogliamo soltanto a!"sicurorc il signor Di :\tarco e il suo canoccia. Lo-Di-Fù che l'an– tifascista Morelli"non è aJTatto stato estra– dalo, per il ~cmplice motivo che la giusli– zia francese non ha ancora esaminato il suo caso. Miaeria numero due. nacconlammo tf'mpo fa il caso acc::idulo al banchetto della u Filorkammatica lla– liana" di :\"iz:rn. li Con~ole faccista Lo-Di- :~~rer~ i°r~~n;r~~ie~1 8 ~ 1 :tcl11:~~"i:~~z~~ roni...), era riuscito a far espellC're dal banchetto un 1·cdattoro del J>ctit .Yiçois, re– §~~~~~~nlo im·italo dal !>residente della Domenica scorsa. altro banchetto d!'l ge– nere. Era !a volta della. u Sohdarielà 11, una vecchia Società ltalwnn di lfutuo Soccor~o complelamcnlo facdslizzata. Anche qui, il })residente invita la.!lampa, romprcso l'an– tifascista Pelit Xfçois. Il redallore di que- ~~st~0a'°fi~nc~8~~?~~~\0~~11~~-.!?d:sf{:ft1 giornali local1. Finalmenle nrrl\'a il Conso– le Fì-De-Là, chr. si accinge ad Occupare ,a piace al banchielto. Egli perb, appena giun– to, riesce n dore un'occhiala in giro; vede proprio di fronte a lui, cnlmoe tutt'allro che spayc~ta~o, il r~pprr~cntanll! df'I gior– nale od1at1ssimo: s, \'Olla e vc<le, IJeati e sorridenti, diversi soci ben noli prr le loro opinioni antifasciste. Questo sgunrdo al... panorama dr.I banchelto basta al Console squadl'isla per prendere la sua eroica de- ~~5/~~;- ~~v6Ji~:1rf!drrs:,g~.e~~o P~!ifcice!.~ della " Solidarietà", "roga con lui tutto il sno rancore contro l'antifa.scismo, minac- ~~~/~13/~\~f~:t~~~:a d~~f~f!~~tt~l:s~~~~ cd l\'aluralmonlc, il banchclto hn continuato lo stesso: l'incidente non nvr-va fatto di– minuire l'appetito ai ronvilnli. Ai disror;;i, qualcuno ha dello chiaramente che l'atto Yillano del rappresentante di '.\lu::solini " di Dumini non rati ristava ne.ssuno. ccIl Console se n'è andalo? E chi se ne infi– schia?». Miseria numero tre. Accennammo dur. o tro seltiman,. fa nl caso dell'AEsociaziono Smobilitat I Italioni di :"iizza, il cui Pre!-idenlo - l'ex sovver– sh-o ed ora fascista Ynnnucci - si era pre– so la briga, senza interpellare nè a!'<~em– blea nè consiglio, di portare nl Con~ole fa– scista - che non ha alcun diritto di immi– schiarsi nelle faccende dell'As:,ocinzione - i libri. la bandiera c... In cassa della " Smo– bilitati». Le. nostra. pubblicazione. si capisce, fe– ce andare iu beslia. il signor Yannucci. Sic– come però egli si è hrn gnardato dal chia– rit·e, sia nei no!i'lri 1·ia:uarcii,sia nei l'iguar– cli della "Smobilitati II il suo operato ... ec– cessiYamenle faccista, ci viene 1•ifcrilo eho un numeroso gl'uppo dl Soci ha prosentnto (o sta per prei=enlarc) tina dctlng-!iata de– nuncia alL-\ulorilà franresP. Della rosn - clic sembra dil~gare. in uno .~candalo tnl– t"all,·o rito li~n•--:- ~1 Manno l•Cl'upanrlnan– che le 0:-t::tn:llaziont dei Go111b::iltcnt1 fran– cc:;i. Il J,.•llu i• ch,. a! Con,,,lJuro (i no• tri 11 occhi arrl\O.llo a .~r,·1!lare '-ino 11cll"ìnin– nC1,lell·impc1wtrahi11• fortìlido cl ·I b,ufr- 1:artl Ga,nb('tlf1,' :m:-ir111·:ino di non awr n– rc>vutoche i liiJ:-i r la bo.nrtie··:i. ! Tul!a rn– ba... non commcrci:ihilf'. PoE-<.ibi!? ·? l:l qur– ~,o raso, "orrhhf'ro dunqufl ci·ratP. 1,,no~tre informazioni ·? La ca.~.rn ,!ella 11Smobililnti,-, si tro,,erebbo <lunqnc ancora prc!!'<O11Cas– siere della SoclC'là? E m questo caso, non si potrebbe sapemo il nomo 'l Ad ogni modo. il riror!o all_'autorilà fran– cese rbponde1·i1 o tulli questi intex-rogali\'i, 19 AGOSTO 1928 RIVISTA IELLA STAMPA + .A.nchl! L'Ami du Peuplt •I m'?ttt a dilr t•,i~:~n ro~~~!r:i:Jil uPri=a'.11! un:!u~~ frane~'! - che pure ln fra I suol TP,daUorf un Jtal1aoo rascis.a. nrm surnctrnti>m'•.'L• cr.,p.,,.11) i:r111 :Hg~m~a ~ri~~~g~e .. ~f'1:i~:r 6e1~;~lx~ grande mutilato frane~ ... • rorl,,~·a;,np";;iii?kl ~\ ~=~h'ii; ~hc"~1'::b~anau"aJi~ na!:i. romc quella dPJla !--ala Borrmninl un inullblo fr;inCf'st sarebbe s!al/J di lrappo. • Ha ra;ri()M dl protR.strac Jl giornale rorrP.100, J1 ,;J~nor DP.lcrolxnon è uo graodP- muUlato rrancr-Q'e : ò belga. 1ut inpc;rn~rti~!fila draA~ 0 rm.etif:~7o GA~i ~r:r ff1ff;:S5art_ 5 P/1nto ~ ~;~~omr-.~i?a~ • l'ora <ft parl: :i.re •.._ 1J:011Ui trc.r.e la sua. rni– trh! nelia vita pol1llca. li mlnl61ro neutral..511\ ~~ ~](fi~?a~~f, l~ a 1!:1:'d!1 p;~i~~\~ l'on. Ciolilli ,.i acl'inse e r1U•"l a lll'juldar~. In modo ,i:::,a.i;troSI) I nr,i.trl ln 1 •:res-il adriatici, faC'."ni1<,r1 perd.,,rl! la Daim.az:a e t'lume. Per rul1e1rcIn qunto lntenl() r,0sl" fatali! si gtun&I) ~;~m~~o df sJ~~/~ 1 ( dil~r~·C(n:1~1 !~1 italiano. G,ll nella r,,-,lit'..-a infr•rn1. Gir;HUI lloV"'\·:, a,-uto roccupaz:one d~lle_fabbriche ~,1 anche 1n gur– sta. occa"lon-esi v1d'! come la rama dJ gran,te polltloo che godr,·a ron. Giol!U.IfoJ&e u~ur• fata. tg;1 non comp:-r:ndc"ç'a più la &eDS1blUtà e ~~~~'!1asi d;~~~ ~fj~ ~~;zi~f"rt,..f/fn1; ~~~: ~o~~~g~~~a,s,,J~e ~efiò'61. u,.mqu';fJ:,r'~~i: f:~ ~5oded~~tfflufa~~t;ta,.pattuglia audace di Tante parol". tante bugie &paecil.lcIn p.-r. fctll~lma mala !l>dr. frnme tu perduta dAI Patto rJI Lon<fra, nPgozlal-0 <f:i nazl<mali"òta Son• nino nel HH:i. Ul Damazia ru pPrduta - l'!ffi- f,~Jl t1t~~tt ~~~!'!1,~:d~. 'r' f:~r:.~/~~~ r:!~~!~~!~a~rcJ;~.~~~- ~O CO~ sa 5 ~~ romana • il govrrno_ rascist.a neve r1oun- f~!~L1~ ~Dil'ai!rro~:,r!Jt;Jl~.1:•~:c~i'~: J~ r-:.-ttunoaveva rinuncialo a ~ebilili dal tral- }~~1,%0 ~r:a ~i:~f~~n·te Cl ri;;u~~f:tarl::eol! trechè saggio rornano anllco. Ii liquidatore d1>li:t • pa.s!looenuma_na• - un generale - fl! dal rasclEmo nom:oato ad un posto di fiducia. e locarleato di mls!=ioni. L'occupazione della tabbrlch,. fu volata dal rascltmo - e lncomloclo" e Dalmine - ec..al– tata da )lussolinl, e que6tOlo &anno lutti. I~ e)e.ziooldel HJ'!t, poi. furono quelle che mandarono • ben 35 ra~cli,tl • alla Camera, ma questi • ben 35 raaeh.tl • enlrarono alfa Camera attraverso 11 • ll1tone • fatto... dal ?i~~~u~u~i~ 11 ~~1 J:rb}~cc 1 ; .el~.zt~~k dl~ 1 /o~~ reazionarie, nazlona!lste, rase1,1c. hbrrali e pseudo democra!lche (co~tH.w:1onaH) El allea- if1~ 1 ~t!ri;~ari:i!•ud~~\ l'ec~~a1~J/Joefe~l camion sui qu.,Je fa'!'elttlarmati e earat>;nlerl.– tecero le elezioni, Incendiando, J>utona.ndo,ar– restando f' uccidendo. E da qursto seandalo u,:cJrono,stentatamenU'. I • ben 35 • deputatt ra~stl, !!gli dei • blocco •. pr;;:~ J\u~~ r!ie c:r?i~ct~ l~~t~:rl. -~ I à ❖ Qu%!1 nazionnll!Usono dell.zi06i.Ee(:I)che un ,·eechlo zarista russo 1! rlval,e alla 01pltale ~,~!lo~{;:.ni~u~ 11~~ ~~~~!rf 0 co!t~t1n&ch~~ • bolset',·Jc:hl • hanno sah•ato l naufraghi del :gfr. ~~uazore;Ù ~r. K~:::-Cia1e c~.~~v•r;~ ufflc!ale delre,.ercllo ruuo. Sono i ruul cbe hanno sal\·ato I naufraghi, rUftl che • hanno ~o~~ift~.z~~ u~~ S~tt~ed,::;t~~l~ll"I~ie~~~~ nale di Mo&ca•- Flnlomota, dunque, con la dlc1>r!ache I bolscevichi hanno salvato i fa– scisti. Sono I TtUsl. Resta. stabllto, clonondt~ meno, che gli ero del Polo 50bo fa,cL!tf. 1otmi~o:r°le)c'ti J;~~l~m~ 1 6~";i· :~:,~~~ ~/~! Joa;~e!Ufj~.c::.1:s1:~ 1 dr·o.:r~1~ ~ to,:no 0 ~r;e~,e~e.cad;~n~~a rTt~~~~..:'<W~~f~ onnal sterminato I suol nemici più terribili e di a,·ere rfdotto con la roria e con il terrore atrlmpoll'!nzal 6uperctitl. )_lo. vi è aempre un temerario naSCOi!lo che primo. o poi 11 crg_e ~j~gldeell~:SS:!Sì~~gic~I~f~o id:r~Ugi-i:n~i~t~~ :~nf dfJ~11io~tPJf:o:p~~wc:~~~ha[.:P~n– fa;:rsl r.u~,ro~ 3 'p~f[i~~oeowe n!!,~o~::ip~~r~ di voler conservare • Il piombo • di quuto pezz.o: puo' servire. + Del Mangiare : arte fosel5l1. YI sono i gloroall dei mruilenutl a mezza razione - e che aspira.no alle due ra..z!onlrcgolamcnt-srl - da qualche tempo si sc:"!. "lla.no rr,.cce av•:elc– nate contro l • pro!lttalorJ •· Ecco per esempio 11 Stft:a9glo tosca.no - ,·ago foglio che si ~~~"::trio dllo ~~;fli ~(mg~~ri~ : In p~~:, ~~~ mosl!e... - il guaio luoM : • tfn'n. volla FI diceva • mangiare a quattro ganaec!e •. J n se~u!to allo rceenl!sslme no,•ltà lelterJrle dl\ ~~n~'i!~t~esl 3!? ,;,~l~~aro;~,.r~n~lt;. ~~Ji~ ~rEe:~~~ ,~O ~~~C~':ip~ll~::n~r~e-;ll~~a u i ~I~~ rarca • del libro : • Belle prodezze fa Ck1r– lan!lnl In America! A Buenos ..\vrrs la :i.tostra del Libro, con tutti gli aiuti chi- tta uuto. 1\ il chiusa con un deficit di circa CMltomllalire. • r~r~a~!ool à~u~ n~~1~ell~le• :e• ::ab5fl~d~en~~ • ruoli • ,•er,1mf'ate~spellai.I nella vita lta– ll!ln:1.C"P ti ruolo dr-1gN'gerio; albi chluel : chi è di I~ è di là, chi è di quà è di ~à : ge- f~ti!;;ta~I ,·~~a Bra~-r~\o~a~g~• ~~è~ ~~~gllt,~g!i - ma a tutta pro,·n, m1:. - C'è Il ruolo dr! ~!~~~ def! 2 ~ri,rraiia~f .tu: 1 ~ui1ia '~n. tn~~: rcnnl ptr omnia &ecula1aeculor11m.

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