la Libertà - anno II - n. 30 - 22 luglio 1928

=2 rari. 5 dello Slatutn; nella polilica in– t,.rna il suo progrnmmri. f'ra ,, torn:1rc al– lo Stalulo n; nf'\la polilka flnanzinria i suoi proposili "rano : avocazione totale al– lo Stato d('i sopraprofitti di gur>rra, inchi<'– sla parlamC'nlor" sulle !'P<"'(' <li gu,.rra, ina,primrnto della la!-:>'adi rncccss1onc. nominuvila dei titoli, abolizione del pl'czzo }JOlilico del JHlllC'. r;;li si po~c d1 fronte ai problemi òi or– dino inlcrno, con la mC>nt:lli1ildel rnoo. ~ I,'nomo dei brigadiere t:eulanni - ~cri– ve, a giustamente l't\.t:a11ti ! - non potrà 1·isolvcrc una situazione !,:{Oricn 11. Soltanto i socialisti prendevano posi– zione contro di lui. Il 22 ,1'iugno(mentre a ?lli!a'no cadc\ano in un crimino~o cecidio cinque operai) il gl'Uppo YOlaYa In ~c– ,gncnlc mozione : • Il gruppo p&rlamcnl.1resocialista ra, \'is:-in– do ncll'atlua1e ministero Glollttl, che sorge fra l"lnnovatl cecidi proletari, il blocco borgh,.se contro Il Partilo sociallsla, p,.r cui, ùi fronte nl p:-olr:-t:irlato In marclJ. si accomunano nella ùifcli:\ del capitalismo l più accaolli accu~a– tori coi pili colpiti degli arcusat! ; ,,riafferma la propria condotta. di recisa op– posizione parlamentai-e; "ammonbcc Il Go,·ernoche. di fronte al falli di Libia e di Albania, d'accordo con h Conre– <1eratlonegenerale del L:i.voro e ·,a Dirt>zio11c df'I Partito, ricorrerà ari ogni mezzo pcrchi.: il Paese nr,n sia trasc!oo.'o ia ouo,c avvco'ure surrr,.l 'ir.hc• · r; .. avventura guene~cn u paventala Ua1 sociali~~i, P,ra,quella albanese, impopolare ;11 sommo. ]~-.ercilandovi una specie di pro– t<!tlorato, l'Italia aveva profusi in Alba– nia molli milioni, compiute opere impor- 1.anli, ma senza guadagnal'-i le popolazio– ni e seniR. poter vincere l'o:.Lilità degli al– banesi abilmente i, lavorati ,, da altre po– fenzf".Giolitti !lla\'a ri.~olvendo la crisi mi– nisteriale allorcM ~i ebbero i segni I)re– monitori di una insurrezione. Xon c'eta che una fOlu1ione logica, anche --e n sca- 11ito d!>l co.sidello ,1 pre~tigio nazionale" : abbal1donare il protettorato, piuttosto che affrontare i rischi e l'onta di una repres– siom• su popolazioni, le quali, mellendo a profitto la lezione dei •t sacri diritLi "• vo– levano comandare In casa loro. Giolitti, nel dh-cor,-o-programma ehe fece alla Camera, annunciò la rinuncia del prolP.ltoralo. Le condizioni d('I pai>.se gli impo--ero di r.ir presto, ond'egli mandò a "Vallona un di– plomai ico, a trattare e concertare l'eva– cuazione. '.\fa un tallo estremamente grave - sin– tomo della (lisgrcgar.ione dell'esercilo, co– minr.iata con la ~pedizione di .Fiume - av– veniva nel frnltempo ad Ancona. Alcuni 1·rparli dell'f t • ber:;aglieri, designali a parliro prr l'Albania, si ammutinat·ono. La l'ivolta di Ancona - nella quale ci fu– l'ono 4 morti cd alla quale srgul lo scio– pero generale - determinò una situazione politica. e!';tremamento tec::a Ma la batta~lin si c.~auriva in Parla– mento dovo i sociali!';ti chiedevano cd ot– trnevano il ritiro immediato delle truppe dall'Albania. L'otto luglio, Giolitti ave,·a a,·ulo una note,·ole maggioranza parlamentare : 265 ,·oli favorevoli contro 145 ; egli si appa– )'e(.Chiava a superare la tase caotica con l'antica. prudenza, indorando la pillola del– l'accresciuto prezzo del pane con la nomi– natività. dei titoli e l'inasprimento della tas~a. di succe~sione, promuove'ndo la in– chiesta s.ulle spese di guerra e sugli scan– dali bancori, dando assicurazioni in Par– Jarn-cnl-0di voler tutelare la libertà di fnt!i. Yl '.\la divenh·a sempl'e più evidente, nella parte re.azionaria del paese {alla quale por– fava un prezioso concorso l'esasperazione patriottica {joi ceti-medi e segnatamente degli ufficiali smobilitati), il proposito di risolvere sulla piazza e con la forza il con– flilto con le masso socialiste. 11 13 luglio a Trieste, fascisti importali da Fire'nze ed utflciali, avevano assalito t>d incendiato il "Balkan ", definito come il rovo degli slavi cd avevano minacciate le organizzazioni operaie. Il 20 luglio i nazionalis.li romani aggrc– Oirono i tramvieri. suscitando un pulite– rio nella capitale. Essi dettero l'assalto an– che alla lipografla che stampnva l'edizione TOmana dcll'.4.vanti ! I deputati Modigliani e Della Seta furono aggrediti mentre usci– vano da :Montecitorio. La polizia lasciava tare, nnche perchò fra i nazionali~ti erano molti ufficiali in divisa. Ques!i talli tra– sformarono la Camera in un tumulto per– manente. Come risposta all'assalto dello .1wmti ! era. stata volala all'unanimità una protesta contro « le violenze usate contro gli organi della pubblica opi'nione "· Quan– to al Capo del Governo, Si limilava a pro– lm,te ,·erbali. ~ Il Governocompirà Il suo dovere e cercherà (li scoprire non solamente I colpevoli ma I mondanti che debbono esserci. Per parte no– stra assicuriamo che non guarderemo io rac- 1.fa a nessuno e se vi è chi credesse, col ml– Uar<li guatl,1gnall, di potPt· influire sulla ,•ita pubblica del Paese, costui si Inganna~- :\la i1cmandanti II erano nello stesso pa– Jaz1.oViminalo, erano nello Stato Maggiore dell'e~rcilo, erano nelle bj3nche : essi era– no quindi u intangibili». !\cl paese la situazione era tremenda : dél.una parte la spedizione dannunziana a :h'iume, dalrallra l'occupazione delle fab– briche, nel Sud l'agitazione dei contadini contro i latifondisti. Gioli!Li doveva risolvere la questione di Jt'iume con lo due cannonate del Natalo 1920. Quanto a]Ja occupazione delle fab– briche egli trovò prudente, f().ulc de mieux, l'Ome ha raccontato nelle sue memorie, di Ja~ciar fare. E' un capilolo sul quale, se mai, si potrà tornare. Limitiamoci og– gi a ricordare che l'agitazione prese fine ,ulla pJ"omessa del Governo di introdurre per legge il controllo di fabbrica. Viltoria. dello Stato quindi, cosl a Fiume, come a Milano e 'forino, nonostante che la. stampa liberale e democratica d-ell'epoca accu!las~e diritti di essersi posto al ser– vizio della. rivoluzione. uO instaurare il prestigio delle leggi e l'autorità <lello Stato governando util– me'nle, o laeclare la somma dei poteri e ar:-llcresponsabilila alle torr.e che battono alla JJOrta ,>. Co~l scriveva il democralico Secolo. Ed il liberalo Corfiei-c dello Sf'l'a aggiun– geva rintaranclr> la dose: <( 'rutto è pre– feribile a quesla vita grama, a questa ago- 1;ia vergognosa. Non sarebbe assai meno pericoloso, più forte, un governo sociali– fila compo»lo degli uomini migliori del so– cialismo e della organizzazione sindacale di quanto lo sia un governo formato di gue.sU complici della nostra perdizione?». Giudizi amari che valgO'no a ricordarci ìl mara~ma di quei tempi, ma che erano per certo esagerati e, forse, volutamente esagerati. Alla flM del i'320, s, l'uomo di Dronero, fo~~,. ~lato un vero uomo di Governo, ca- 1,:1r" di guardare lontano e di giocare ,;:ro.:»o,poirva avere causa vinta. E.'rli nvr,:1 !'"otmontaln la ra~,. Ù"lln or– c11pa,.ionr ,ti,Jle fohbriclll', ri,1abilila di f1_1tto r>rii diritto (l'ratlalo ,li Rapallo) la ~1tuaz1onc di 1-'iumt>,mitigalo il di"la,·anzo. J.1, ma~c:i: opf'rnic rrono dic:illu~c. Su di f'.'-•r.rlrn•f'va rovMcian1i (gf'nnai1J i921) il flrt~f'llo ,!"Ila c:ri~~ionc ('hr. ini1:ia la para– boln cli~cl'ndcnlc r>la Cl'ic:idi:-1OlOYimento sociolii..la. ,1a Giolitti nù yj,]r lnnlano, nt: srppe giotnt gro<-::io. li ~uo odio ccmlro i soci;1]i-li. il suo di– spello <:onll'O 1 IJopolal'i, il suo b;tinlo di conservatore', lo gellnrono nello braccia della reazione. Egli ~oncrp\ allor~ il diobolico dic:Pgno cli -~f'rnr~1 ,Id la,ci-,.1110pe1· abb:.itlere il so1~iali1unn. 1wr 1101:t':i~idr•r~iarbitro fra i l'Oll\l'ndl'lllJ. lla1rgrnpp;1nd11 le forti" più di-parut(', dal Cori·i,•rc cMla Sem al PoJ)olo 1l'Jtalio, da Cornag,r.riaa Mu,-•olini, "~li inizi~, sollo il 3imbolo df'l Blocco '.\azion:tl,., la crociala anli-~ocinli•la, culminala 1wlle inlt>rnali elcLioni del maggio 19:!I. \J[ Le cletio11i th•I rnuggio ·21 furono la ririma g!'andc proYa del fasci.-mo. Pùlizia, P.""rcilo, ma~i~lratura c:imii-,Cl'O allora agli ordini dr.i F..i-ci. che pr..1tic11menledires– St1·0 la lolla. Ln dbtl'ihuzionc Jrl](' schede fu difllcoltosi~!iima. ~lolli candidali socia– listi ebbero i)iibilo racce:,so nelle loro cir– coscrizioni. Le seOi elettorali furono ~pc~– so a-,salile. Pr1· tutto il prriodo in cui ,lurù !.i campagna fu una successione di lalli ili sangue .. \lenlre i comunicali ufficiali Uavano le condizioni dell'ordine pubblico come soddisfacenti, a Pisa veniva assas– sinato il maestro socinlisla Cammeo; a Livorno si sacchP.ggia\a la Camera del La– \'Oro ; nel bologn,.~e si assalivano le coo– prralivc; a Bologna !';j registravano lrc morti e molli ferii i ; in lutto il siracusano le sedi socialiste erano distrutte ; gravi violenze avvenivano a Savona; a Torino s1 incendlavn la Camera del Lavoro; altrel– lonto av,·eniva od Oneglia cd a Foligno. ).todigliMi e sua moglie, '.\f.alleotti e la S\lft vecchia mamma erano aggrediti ; il compagno Salvndco erano barbaramente a~s11ssinato in Lomt>llina.; nel Polesine il compagno Ermenegildo Fonsalti veniva trucidato in casa di notte a bastonate e gli scherani degli agrari gettarono nel Po il medico cpe, avendone constatata la mor– te, aveva osalo denunciarne la causa; la i:oda,done Qella Sci11lilla era distruUa a 1"er1·arn; morli e ferii i si avevano a Con– versano, a Mondovl, nel Biellese, a 'l'riestc, a Car!'ara; nove laYoratori uccisi a Ceri– gnola ; sri uccisi a Spezia. '.'ionperlanlo il proletariato socialista as– ~icurava un clamor,no .~uccrc:so ai !'OCia– li~li con 1.569.553 voli ai quali bisognava ag~iungere i 201.0:,1 voli elci comunisti (nel JOi9 il Parlito unito aveva arnto 1 840.593 voi i:. "I proletari d'Italia hanno seppellito con una valanga dì schede roc::sela reazione fascista n, scriveva l'Avanti! E' purtroppo dubhio se la vittoria dPI maggio '21. P"l' l'uso che se ne fece, gio– vas::.c al Partito. t;n fatto è certo : ed è che sollo ln ,·alanga delle schrde rosse fu srppellilo GioliU i ed il suo miserabile, me– schino calcolo opportunistico che consi– steva nel servirsi del fascismo per battere il socialismo. La Camera, aperta l'U giugno, lo rove– sciò. Egli non doveva più tornare al potere. )In la breccia era aperta. Il fascismo po– teva ormai contare sulla complicità. dei poteri statali. L'abdicazione dello Stato li– berale davanti ad una fazione armata era consumala. Ii mago di Dronero aYeva tal– lito alla prova. I suoi luogotenenti, da Bo– nomi al po,•ero Facta, non ebbero nè più fortuna, nè più volontà. Quando, iniziatasi nel luglio <iel '22 la crisi dellnitiva, tu fatto nuovamente ap– pello a Giolitti, il 11 vecchio,, era a Vichy donde scrisse al 1,caro Malngodi » che non c'era fretta. Egli si riserpava ... La .\farcia su Roma venne a. scuoterlo dal sonno. mentre a Dronero si festeggiava il suo ottantesimo anniversario. Troppo tardi, pcrb ! Di fronte ~I fascismo al potere Giolitti non rjcorso ad un atteggiamento di oppo– sizione che dopo il discorso mussoliniano del 3 gennaio f925 e fu una opposizione blanda. e di parata conchiusasi poche setti– mane ta col discorso in difesa dello Sta– tuto. Un dettaglio, nella tragedia. vm l'alo la figura e tale l'opera di Giovanni Giolitti. Essa dice che se il nome del furbo picmO'ntese fu legalo, dal mao al 11H2, a tutte le riforme Jiberali, che sono la pre– messa e la condizione di un regime parla– mentat·e, vano però sarebbe il tentaliYO di riavvicinarlo ai grandi fondatori dello Stato inglese o francese. Gli mancò l'acutezza e la vastilà degli orizzonti, dr! vero uomo di Stato. Uscito dalla hurocrozia. non fu al potere che un burocrata.'.\011 ebbe mai coscienza che la salvez1.a del paese e la forza della demo– crazia, dovessero avere le loro ba3i grani– tiche nell'auto-governo del popolo. Fu un abile guidatore o manonatore di mario– neUc e di elezioni Tutto fu piccolo e me– scbino_allorno a lui. Su tutto egli lasciò, o tentò di lasciare, il marchio del compro– messo. E' morto ad ottantasei anni, dopo avere assistito alla distruzione dell'opera sua, ombra di un passato che non tornerà e quando già egli era u'n sopravvissuto nel mezzo di una battaglia di cui la posta è la libertà. degli italiani e la mèta la l'epub– blica democratica dei Javoralori. PIETRO NENI\l. Cordialità franco-italiane a St-Louis ST-Lou1s, lug!ioJ rr~::cg;~ad~~n~i~•1ltt'd!r,~llcirr/oa :~f~°r~~~~ dare con una commovente cerimonia che !'!lringessc i vincoli che legano gli emigrali ilaliani ai fralelli francesi la data tati– dica. t·n bancilcllo intimo raccolse poi la mu– nicipalilìL di St-l.oui;s e molti cittadini in– sieme alla colonia it<1!iana. A un discorso nobilissimo del Sindaco, risposr> applnuditisslmo, a nome dei pro– fughi italiani, l'amico nos~ro Mario di Ste- fano. ••••••••••••••••••••••••••-- In questi giorni la noetra ammi• nietrazionc hn spedito a tutti i riven– ditori il conto al 15 luglio (numero 29 compreso). Preghiamo i nostri amici che si sono assunti l'incarico della vendita di regolare il conto al più preeto. Do• po il 31 luglio earemo coetrelti a eo• epcuderc l'invio a coloro che non avessero aucor.:1 pagato il loro debito, LA LIBERTA Un Pagliaccio S. F. 'J'ittm1i, prc,ùlr11f,: <id S"•lflfO Jrn fw11/111,.11/1• 8e11f1t,)rum,,r,. ,. lht 1/url .P,·r– fl'llu JJQrJ'ioer:ir., fhr 1~ /111 cr~<foto di. ca– ,:,11·1,111o_ ~Oll, 111111 Jrn•tl'fl1_1. • ,~ rh /l'n_ /11 ,•,1•t'Qro:1011f' 11I P11rl11111r; 11 to wy[,,i,,· d1•l('1111pr1r111fl r,rr:.ti, r/,1 T1//1,11i, (fllllll– rl'cr11 1111111sl1·11 ,1,,,,1, ,:i,t,·rt 1/i. N,lli, v•:rso le vo11ofo:io11iofl1Jf11•w• dt'/l' ..\llo Arlir,", ùn– Pf'(J111J forma.li! pt'1' il rispf!tto dt!lll.l loro llll{/ltu, ddfa /1'11diziv1H',l/f'i CQ8lltmi. Si. 1111 r,uaf,, .~io stalt, itwt?rr! h, politici, {flliCt!I/IJ. e 1Jtt1mfo (t Mussoli11i t:f]li lto. 9iu Q/'11/11 oc1·01Jw11e di tlire clt,· <Jllf!fJ/ti1ttf)e{Jfli 1101, lo co11r:f'r110111J. Hoba drl vecchio mrmdo! L' ~i,, /1111'"· J/lt "Hi r,m,:el'lll.'rcmno almeno S. H. Tit- trJ111. fl'. rsrJ1111g11i,, (1'11l/on10l0 cfrt n·9imc. .,oss1!Jnv1•i. ,., i,b119liulr;. 1\11rlw 1'ittu11i .1r: 111• fovo lr. mrmi. H,:,·o il "r:r,m,1,1ir11lr, n cftt• IJli /i11 fo.tfo cli,·am"r1• dalla ;-;tcfaui : • u Già prima di Lord Parmoor, altri a\'e,·~1 ricorrfatu le p:nolc da m,! pronunziale :Il 1'.arlamt>nloilalwno n,-1sctlemhre dr>! 1!)19 <·1rcuL\ll_o _\d1_~c. e giit io avevo arnto oc~ c~~1oned1d1chrnrarc <"ht:! qu,-Jle pumlt:.>, che di recenti: ho r1prodolto mlegn1lm1•11l1? in un YOl~ml'!,_ch_c r_accoglievarai tni('i di;;;corsi r>(! ;d\r1 <.cntl1, 1·1gu1.ir1Ja,·ano (•~clu">iYomi:n– lr_' il P<1rl:imr11roitaliano, al qu:ilc ernno r1_,·?llee non ;1d 1.1lll'i. e qumdi non dav:mo ,1ir1Uo:id alcun~ Polr>n1.a"Stera d1 inlerve– mro nella qucstionP delJ'.\.lto Adigr>, che aL /01:a. e si:-mpreho con~ide, alo come una que– :-,! 1on_emtrrna 1lalitu1a e che nessuno puù ton-.1der:irc dn'cr:-.1.Hnf'nte 11. ,Yon ~J()l('n_do rima.1_1giarsi le sue 1iorole, s.. E. T,tto,n Cl'N'(I dt (1(/f'IIU(!r~ 1,,portata. lf1g1tardavono il l'11rlo1,u1110 italitmo /Echi lw moi d"llO il contra.rio ? I( mo11do Jfa app1111toronstatondo che rl'(Jnam!o. il re fr1~ci~t_a \"iftorio /Il, co,; Jlussofrni II d11cc n r. T11toni presidente di!l Se,iato, ali ùnpegni 1n·csi d11vanti al Por– lr:mento d'Italia in 11omr riel Governo d'lra– lia, ,10,t sono pili, rispettati. (!iò, eh~ del_ rc.,to crea 1m prcccdrnte di c11Ll.ant,fascumo no1l ma11chcrà di ser– virsi. Dedicato ~igola e Qia rfo:::.;l'i,,}:;·x~~ 1 ~ ~;1~;~;,,:;1?:',:;;,17,r,~~ll~lr ,t: {l'l. com1m1111fr1 d, 1:1·11111,·11 1 J,, ~'"- .11i ,: Alrr.t– tu ut/f/r11~,. f11111rli,·r1 ,: t1·e_111faUr~f1. I /11.,.·nf! /,J IN,1·r11w ,,,,nntar':u11t". 1/11 n1111iwir1(() ~<lilla \lil!zia: •· .\011_ ;n_pp1;1m1J w·i-clw 1 \·,·cr!Ji c11nfl!– df'rati .~,.~iun,J ril!IJll1 ;1 Crlll\l'o'ftfJ; o. per dli' 111f'.'!"l10, tfll'l'IIHllnlJ in1Jl1hnt>11lr• ]i ~lt– f~trlo ." !J'._j\"(>j_'.-n_ l!IHI lllll,?a :JJfJZÌOIH'appro– ,al::i all unan1mrta. Pr1· qnanlo ,I trn!li in -~o_~t;m1,(1 d w:nli:i a--... 1,l11t1mw1111: <Hldorn1•– ;;~1c;LI~ e pe_1· qu~nto, 1l1ri~r•11_li ...; ~_rc,rnno di d:111" IJ,11'11 !IC'l'Jtti I" IJJl(• d1·ll!,1•r.tl.1'HII liii lo'nl) pf:lr:ito ,. !o;l'l""IIO. Jl/Ji 1!1Jtwmr/iamo ~,: JJ1·1Jµ1·10 !<ll.1 rn•r·r-<1~.ir111 n('lla ,. ita il.i liana (1_u 1 ·-lo or;:a1111-1:10 J11•1llro. ni• 111 q:1:1 11i: di la, 1'11p VfJITf'bJii: !·appli"H('J1la1·1: 1111:1 1·i~f'l'– \àll.-,,-!D1a OIJP')-11.1011" di pnncipt11 ,. Jlhll'– Hl" llllll ;1111"'-irmr: ~r•l!J(Jl'e 1! jl!'ll\l"ÌIJÌIJ id -1_:;tern:1 l 0 fJl"p(1ral1\/J I! ai l\f'~lltlf'. :\,,j di– ciamo t'11'! la ~t~~~n slruUura l•Jl.d1laria d~l !t",!!1111e,~ la 1:1•lln1,:.1i1,.1!1~i,,11,: iJ'hi– ;nona, 11011 con,l'nt,1111J i nwzzi con... i•u~i " Jr, m1•ae coll11bon11;ioni. ù 1-i e :111n11111enle 1·01 F.t~ci-1111, o -,1 i• 1•1i11lro il 1·;1-r1-rno. •~·a~~i1ld~r~~ 1 t 1 r~ 1 n:~\:~b.i 11 /r~-i~1~,-~~ 1 tii ~~·,,,~~~ dt e~'; ~'tl~~~ l; 1 ·:J /";;1~,~;/,.~~:tp~ll\ 1 i~~ 1 .gig::: g,•nerare dr•gl1,-qu1voc1 i: :timi• uture fal:;c ideolo;de. Il clilrmrnn l· du:iro n. ~ li ctif,::mn11J infolfi è rhio;-i.~simo I' it ren– tlcrlo 1ii1'ichfo;-u è ittlen;-:1111 t« ftt Tribunu– Idea Xa1.iona!c. Cosi è. Cosi docn;a essere. A vole,• stri,·c ?l('l mt?zw, ,breva. Awllolc Pra.nce, si riscMm10 k sOtMi/1".dcfl11 rivo– l11:ionc e le pa.flottolr della rca:fow. Pubblicazioni Bulfl'lin ll'/llformotion dcs .Vinorités Y11- 1,osU1t·es: direltore Dr. Janko PrPtn.ir. Edilo a cura. dell'Jc::lilulo ))"I' l:1 difrsa dri Diritti delle_ '.\fmo~~ze (Sclenburgo– va ul. 7/11, I...ubrnna,. 'V1rncspedito gra– tuitamente diPtro richiPSla. Terrorismo Fascista. ···••· Le bombe di DuE~OS AIRES, luglio. Xci c::oltosuolo del consolalo italiano di Buenos Aires è esplosa - camo sapete - una bomba uccidendo sei persone e fe– l'Ondone trent'otlo. Giorni dopo, il 28 maggio, in cai:a del lenente colonnello Afcltra un'allro bomba scoppia,·a cau,anrlo d:inni non gravi. . I~ sl~mpa italiana, approfitla dei due mc1denti per scagliarsi contro l'antifasci– smo "dinttmitardo n. L'opinione della stampa .inlifa-.cic:la ilalo-argentina non è !ar;!;tf;a° ni~c~1~t 1 ;0Rà~ ~ms~~~t~~bbY~~n: origine degli attentati. A(tentati di marca fa.acista ? La bomba del consolato tu depoc:la in un cofano occanlo all'ufllcio dei possa.porti, presso una s1·alelta segreta. Il luogo_non era aperto al pubblico e il pene! rarn non }JOteva essere cosa. facile. Se la bomba fo.Y'leesplo~a nt>lla sala co– mune del consolato, luogo dove certo se non è tacilo non è impossibile dcpoJitare un gro!';SOpacco senza df'slare sospetti, la tgrros;h~b~r rJ~g~a~~~ af~~~~g:~~tif~è ;: pubbl!ço, che il portinaio del consolato a– vesse istruzioni precise e tassative di non !~sciar _entrare ncll'edifl.clo nessun indi– viduo, giovane o vechio, uomo o donna che portasse con sè un pacco qualsiasi. ' Come allora gli antifascisti sono potuti en~rarc nel con~olato ? Pc.rchò il porLi– na10 del consolato è stato arreslatb e trat– tenuto? Il ccuo Aie/tra Chi è ~\feltra? Chi è que!':to signore che :~~~!t. ;timalo degno d'un allentato per- Afeltra non è a~solutamenle una per– SO!)alitàdel Fascio, che possa esser cono– sciuta negli ambienti antifascisti. E' individuo da essere odiato da allri fascisti per beghe interne. Per l'antifascismo Afeltra è un Carneade e perciò noi non esiliamo a all'ermare chC mai degli antifascisLi disposti a portare la Jolta 11uquesto terreno avrebbero scelta questa figura, nemmeno di secondo ma di teno o quarto piano, come obbieltivo di un'aziO'ne violenta. Costui è noi fascismo un rlfugiato. un inserito dell'ultima ora. Costui dichiara alla Nocion d'essere addello consolare e ulla Pre111<i d'avere col consolato relazioni di pura amicizia e di 1c rendere al conso- ~~~o ~.f;~i::riv:~i~i;~~nari~~~:iaÌ~ 1 !~ gli e- 5'-!nza comm"nti I La sudicia figura di ~fo6;~ 0 enl~ 0 ~lli 0 ;u:i n~it~ei~ ~n~ 0 ~:r~ 18 rt cordando che egli fino a poco tempo fa fu un massone dichiaralo e un feroce anti– fascista. .Tl~Ui coloro eh~ presero parlo alle riu– nioni della massonflria di· via Rio Bamba se lo ricordano vio•lento avversario del re– gime fascista. . ~ontro costui, ora gonflo di cariche, 11:n avver;mrio. non è impossibile cbe si sia scatenato l'odio d'altri fascisti. Poi la bomba di casa sua si è... compor– tata i'n un modo ossai curioso. Nel sopralnogo fatlo dallo.polizia in Ave_ nida da PJata, sono stato rilevate alcune cose molto inlcressanti. noI~ ~~~~~1s~~~?;m~~~~ 0 }orsC:l'f.~t~to d~~~ l'esplosione, come se la bomba. fosse stata posta sotto il pavimento e non sul balcone. I! _balc~ne, è bene ricordarlo, si trova quasi al J1vcllo d'un metro dal pavimenLo. Afeltra nel primo interrogatorio tentò di far credere che la bomba fosse stata col– locata contro il canafo di ventilazione, che secondo lui si trovava nel muro sotto il balcone. I tecnici dopo una ispezione hanno con– cluso che mai sotto il balcone è esistilo un similo canale e che lo scoppio era avve– nuto sollo 11puvunento. Chi ha collocala la bomba? Certo no'n è facilt> portare in una casa privala, in– trodur1·e sollo il pavimento una bomba chr: dai tecnici è stato siudicalo dover es~ sere stala di almeno dieci chilogrammi e di proporzioni equivnlenti. Poi se la bomba fosso stata collocata .su! balcone i proiettili sarebbero pene~ trali di fuori Q{l'i11tcn10 della ca.sa . Invece in ca<>aAteltra è a :venuto il con– trario. Le stesse flneslre sono slnte scardinate dal di dentro al di fuori della casa. Autoattentato ? Da tulio ciò nascono '>O'lpetti: ·l• che non fu eseguito un vero aUen– lato contro la casa del colonnelli :\feltra · 2° che la bomba fu collocata non suÌ balcone, ma sollo il pavimenti); ' n/~c~rae ~:s~o~ 1o;sas~i.ono fu fatta da per.so - l'o~:~~!!1j~~~o,dr~~cupnr5~j:~alle1;in{;:~1 cbe J'Afeltra si eia. autoattcnt:i!o o Per Buenos .Aires farsi della reclame o pn ~ttcucrc un cou1- ~ft~sot~4!1~~v~~~~e~·:;~is;~Ì>r~~~!l~fj~d~o~'~ tro gh ant1fasc1st1 esuli. La spedizione punitiva fa,cista in Ara-entina 11_ fa~cio cli _co3tl è diviso come tulli f fal:c1. da grav_1 dic:corùit> inlf'rilr>. Rqua– dr1~ti Oella prt!l}a ora, IIH,f'nli drJrult1mo periodo, maugiatori '! digiunatori della greppia dcll'éra nuova, c::iazzuffano conli– r1uamcnto per nobili questioni di preceden– za... pappaloria. Su t_ultidomina I~ figura del dPlìnquenle ass~S\DO, c~nsole Capanni. Il capo della spedmone dt Rocca Strada è giunto co<>tl c~n ordini precisi da adempiere. E li adem- ~.:eng~n~~~e~?~i 1 f ~~:Zi,eaf~f:if 1 fn ~~gt~( sistema d,.I suo Duce. ch~i~mo costretti a pen~a1e ciò dal fallo 1• la bomba df'I co1Folalo può esser stata ~~g~;~fut~~lia~~~ a;r;gr;~ ~~~el~~;~c}~a uii '.u~~o1~iu;tr;riliJf 1 A'.tcfl~~cs;~esenta lutti 1 caratteri d1 un aUcntnto addomesticato. Gli arreati di antifcucini Capanni, _ilcon_solee~ quadrista, ba pre~ senlt!,lOla l1s_tn: d1 delazione alla polizia ar– g~n_lma e dmge person::ilmenle Je inda– grn1. C~! primo ~atto si spiegano I granchi prcs.1d~lla pollZla argcnWna rhe fa 120 ar– resti d1 persone che non militano nem- :~o :~i'~~~JfaJ,~i 5 t~~vo1~~~~=~!• ~e! f~~ sc1smo. . Col se~ondo fallo si spiega pcrebè i ve– ri autor! non so_noancora puniti. . E <:0~1sarà ~mchè Capanni dirigerà le ~~~tff 18u~t'1fl~~tmai una litpa ha man- Al consolato ora so~iornano squadristi f;"1e;zt~;~~j_f~~s~~j~.;e~fi~a~Pfa 0 ~~~~gn= ni 1! qu_ale 1n fallo di bomb<>,assassinii, attenlnL1_non ha ucompelitori n. I! fascismo non ha hai ind1elreggiato in– ~~~zdf ;:..,.st~~~~smino per quanlo orrendo, . Fra i rottami. della bombn del consolalo e ~lal? lrovat?. 1I passnporlo di Nino Sac- f:1St~1~~~eJr~~se5f~c~~c~~ig~~ ~ii~iua~~ f~rcea:~n~t~;~~~ 0 n~~ft~·x squadrista. in- vialo in sped1Z1onepunitiva in Argentina due. bombe esplose in un modo... un po 1 equivoco, molti _antifascisti arrestati. fii– cordando tutto e1ò non pos.siamo non cre– dere che l'affare delle bombo di'! conso– l~to e {_ii Avenida la Plala an'à dflgli svol– Jlment1fp_rac imprevisti se ~i cercheranno 1 colpevoli nel c;impo fascista. ILLEONE E LA PECORA .Ha1111? i:nicss? _un nuovo tipo di mM1ela d1 ventt lire vl1lt:zo1Jdo un co11iogià fotto dal. R':m.iar,noli q11ando f11rano presentati van tipi per la vrima f'missio11c di queste monete da venti lire, Il nuovo tipo porta d~ twa parte la testa del re con l'elmetto di ferro us,olf! dai fanti in 9uerra. Dall'al– tra parte eè 1l fascio con 1111a eno1·mc scu– re, cd un{l lesta di leone fa cavo al manico dellll. scure. S!fl~a sc,ire si lC(J{Jeuna frnsc cara a M1usoltnt: "Meglio v1vcrc un aior– no da leone che r1>1llo01111i da pecort, " Anche. m quest(i 11w~lf'la circolr,, aià · la s11_1I. storiella. Son due toscani che parlano fa';ce;~: 0 ?: 1l't,;l~~~. ~r~~~~~•9:aa,u}i~a ",,~~~ nela, e mo!~rando il re : Eccola, bischero ! A pro~JOs1to <fi frasi eroicllc, .ml monu– mc'}_lo (lt ca,b~lt ~h Prati (il rione <li Roma) o. \ 1a Cola dt R1enzo, ùumauralo rece 11te– "!e11tc dal 1'1', si lernc : li paradiso è al– I ombra delle spade Ci slia ! · L'OMBRA DIDON MINZONI 22 LUGLIO 1928 DOPO IL CONGEDO DI VOLPI = AGRARI CONTRO INDUSTRIALI? Ci .~on<J <lf·;;rli .-,,i ·if1 <'h" nrm Fip-!irmo ;_1rJaltar.-i alt'i1-razir,11:1k, dw µ-o,·t'rn;.,. Ja, /t;,,lic1. JJi tulle J,! r,,-r: !J;,n1t<JJJi-<JlnO di <liir.-i uno, -pi1•µ-;,zi1mr Jr,~it-r,. ,·r11l-r- 7u,•nt,,, prop-ramrntJ1i1·n. Co.-i la .~parizio– di \.(JJp1 ci.il mini-t<·l'o, J<1. 1·r-tro1;r,~-,fonc di'! Br·Jluzzf> flall;~ ,-co11ùrni1Lnazio,rnlc alla j,,,!Jur.iour• ,,u!Ji>li<'o, la 1;1n,zion,,. rii una m,,.zza nidialit di ... ,,lto~,,,rr.ta1·i tra nii il mollrJ di--1·11_,.,~() lfo.-!Joch r. l'a/~T,tl'iO P'.h:.~.tnci Gu ult111_, r•i:c., p1·r· quf'.'',fJ spi– r·i!i ~,,or, fid!i fatti rh,:, ~i ... j-,f"mnno e '-i 1•ù,1rdrnanlJ In lùr•r,, d;1111lo all'nn·r•ni– mr•nto dt>lla. ,·.,·1-i u11nilor,, di nwl.11.wnc di prn,er:.tm11n f: (JIJ;1~i di un (ll'Ì'·nl{l– Tll"nhJ d, l'J:1--~r Si lrallcr,·bbP. 11iPI1{Pm,.11<1. d1e dd fr<q ..i-,.~,JrJrlla 1·gr·monia. politir:a dl'lgli 111d11 ... lriali <IJ!li '!gr<.1ri. C<-rf'rl' in luogo rh _\luwna -~11µ-IJ altari drl LiltlJl'ilJ. Il fa,.,ci,JJ11Jd,:Ju~o dai di.~r,:..triindu-!Jfa.li– flnanzwd l<,rnr1•f'bb1: allu. »u<1,;ullo: ;tj rrJmpi, ll'tt IP ,;amici<· JlfTe dt"!J;, prim,, or<.1. tra colùro chr> bandirono .\fallf'(Jll1 dal -~uo pae~,,, p, im&. di a~:.a~.-i11arlrJ, qll"lh che !':t11la Yalle del Po :--uCtn<1ro110 la d!ana dPlla l'i~c<J~~apmprictaria con- trcér:~1f:~o;i~~~a:11~,.,1~i~l~f~~;~ n~dut" ,·"- di,1mo u11 po' di abu"o di metodo 11110 .:,·olnstici5mo utile prr la. rhiarifJl;ozirJ– JJ_C dei co_ncetq più che per la i_nlerprela– ;,:wnc dei tatl1. Per noi l'irrazwnale d"l en~cbmo prodwe l'irrazion<ilc dei .,uoi ri-,uU.ati. Per noi è molto piÌI .:;rmplice i,~tt>nderr, come abbiamo df'lto, la •·ac– <·i;tla di '(olpi come il portato dt>I <Ji~a– .-lr? sc~u,to alla campo,:ma per la l'iva– lor1zzaz1onc e la c:tabil1zzazione - da. principio ,•oluta dalla banca e dalrin– d11:-_lria. E' pos~ibile che Volpi non fo-~e f'O.-., ma!to da volere, proprio lui, la riYa– lor1zzaz1one a 90. :\la una ,·olla che il Duce fu abboccalo :;ul prestigio no:;io– wlle della ri,,alorizzuzione della lir:i do– P'~ ~ht: no~ c'era più da. P"ma1·c :il 'prc– S~l:JW na:;wnolc df'lla 1:ontinua r~porl.t– zJOne per cfTello rJcl d1unpin9 inflazioni– .-~a, _a causa delle cCtnlro mburc prolc– ;:10mste pr~se da tutti gli Sfati, em na– turale che 11 Duce 5;ognasse la lira a tiO centesimi oro, rome avPva uua volta in uno dei ~uoi primi discorsi prome~so e che il Volpi non abbia saputo tratte– nerlo -come m·rcbbero rnluto fa!'C i ~uoi manda!'ti - al grado giu.:.to. Certo e che Volpi doveva pasiarc per il rc– spç,nsabile della crisi spaventevole se– guila alla :-labilizzazione a 90 e dove,·a c,.s~re 1!1andato al diavolo come capro csp1ator10 ma non dt>l lutlo innocente de! disa_stro, ~aratterizzato dalla pioggi,.{ dei fall1menl!, dalla rhim;ura dei mer– cati e.=:;t.eri. dal mezzo milione di dboc– cupati, dalla ribellione dei prezzi tanfo tcl dctt~glio che all'iogro-,.-o (e Qui al dct!a~ho) alla prrte~a <·he ~i riducco;;– .,ero rn proporzione de1I'aumc11talo rn– lorc della lira. Ser.~c poteva !arr. ballerc il mare, per punirlo; ma il fil-.ci,mo 1101_~ puo' fa_r ~atlert>. con le H'J'ghe i P:ezz1 pcN"ho :~1 i·eg?lmo ~ccondo piace a1 co_mandanh. JI ius nw.rmunmdi 6i e~~rc,tava sommesso, ma non senza su– ·.'-c!t8:rcechi p<.H1ro,.i 1 che aggredivano il ~rn1stro delle finanze anche per lo sfog– gio sconsidero lo della. sua. troppo re– cente ricchezza imperiale. Aggiungeremo che il Volpi a,·cva o– rnai dato lutto quello che poteva dare per l'alienazione dell'Jtalia allo stranie– ro. li paragone con la Francia dimostra che errore ingenuo sia. ~lato il con~oli– damento d~l debito italiano di ,vurrra con l'America, mentre più che mai il r~pp_ort_o. tra debiti di guerra e 1·ipara– ='"l01U s1 impone, e il piano Dawes è ri– messo io discussione come ineses-uibilc e_ 1:e_lezio!}edel Preiidente degh Stati Unili puo presentare tante possibilità. ancora! Il mezzo miliardo di dollari assunlo a prestito dalle banche ameri– cane per fare la rivalorizzazione e la stabilizzazione pesano su tutta Ja nostra economia e i prestiti conlratti alla slcssa. ombr<_Lper le no.sire iodustrie at·evano esaurito tutta la fiducia e gravato di ipo– teche tutta la no5tra. produzione. Cc n'era d'avanzo perchè il capro espiatorio - e tut_l'altro che inn_o~~nte, se pur non di prn~a 1·esponsabl11ta. - fo.!l..seil Volpi. ~gh a~c,'.a mancato alle attese degli m~ustr1ah e delle banchej ci aveva ridol– fo 1Ica::;fclletto nelle banche di America· ayeva_ insomma fallito in pieno Pobbiet: hvo 91 qucJle cricch_c che l'avevano por– t~to _in su, ad eccezione dei gruppi spe– e~fìc1 _delle _banch~ .e. delle compagnie eh ~ss1curaz10ne, c10c 1gruppi dei deten– tori dei depo~ili. ~Ialgrado lutto ciò, i critici cui abbia– mo accennalo, nella cacciata del Volpi ~ del _Belluzzo,. amano f1gurar:,i un'in– ::iu_ri:ez1one _sp_ec1aledegli ae-rari contro gh mduslriah, quasi che gh industriali ~~!~r?nittikfffcrilà. in danno degli a- Ciò non sarczze fasci.! i.ta . Ciò ~a– rc~be una lol\a d\ equilibrio politico fra ceh o calcgor1e d1vc1•.:..o secondo il gioco parla~enlarc. Il fascismo è imparziale nel distruggere le basi stesse della vita da qualu~que parte si affermi. Vera è !a 1!1agg10r proclività p~icologica del f~sc1smo verso i ceti pili arretrati ci– v1lm~ntc1 come gli agrari. ).fa. questo ~a.lo e permanente. Ammettiamo che po– htic~mente parlando, accenni a rinfor– za_rs1ancora. ).,fa in~bliamo a dire che p-h allacchi _al Volpi 11011sono spccifl– mcnle _agral·1. Le blando critiche di Dc Stefan_,. sul CorriPrc della, Serti contro la politica 110/pina sono quelle i•itu::ili del pr0:dece:;s01·c ~ba.ncnto. Alla sle:;sa cat~gona po:::::.iamo preventivamente a– scrff_ere quelle che farà il \"olpi al :\lo– scon1, che gli ha pre:;o il cndrc""hino. Sono cos_c che non si dimentica ne;,,so– prnlutto rn fasci:;mo. (_,.l chi l'Jtofia? .t noi I-:-- dic? il p-ri~o di 'guerra drlle o;dC; non d_1~e ai 110,"ilrt successori). 1 n Senato le cr1t1che del Loria erano e,senzial– me1~tc e precedentemente tccuiche. JI ~or1a, mentalmente, è un anlingrario. Si r1co1:dano _lesue anlichc campagne con– ti~o 1\ dOZ\O sul ~ra110 - gran cavallo ~1. b~!tagh3: dc~l1 agl'ai-i. Il :\fcher, di Pr1e::.te,antico dl!'etlore del Piccolo non è un agrai-io. l<"u semp1·e una lancia ~pez– zata. della alta borghe:;ia. comme1·ciale iricslina. 'I'riesl_c s~lfl-c. perchè sofTrono le :.ue compagnie d1 nangazione e queste soffr_ono perchè è ad un tempo e:;linta l'~m1gra~10ne dc)le br~ccia c l'c~porta– z1one dei prodotli. Le rifle~-:ioni del ).Jc– ycr nella discus.::ione del bilancio in Se– nato ,,c,_·lirono intorno ai fondi destinali a!la ~~::.a di Ammortamento per il de– bito mlerno. Vero, veris,oimo che gli agrari hanno lro\·ato lultn i/)Oll'l'nto Rl momc,ntn l'he C'~:-.1 a loro _,•,1 la :-i l;w ·i:1,;r:i1, [)('J' trn– ,·a1P-prc;:lih iu ,\mcl'ica. ).l:1 la h,ro dc• Jri-i<Jne f: 1a dr'.lu-i,Jnr, gr•nr-rale. r...·.\mc– l"il'rJ.è ~lanr:a di dtcre qutctlrini all'Italia. fo,.ci;;(;J. Comincia arl oprire ~li ()(:rhi -11idin,,·fizi di".] 1·r·,zim1,,,. (;iovanni Gio– litti, il morto illu~trc di ieri :-:ole\"a dir~ dir• il peggio nr-1 .~i;,!i•rna di ,·J\·"rc dt dr•!Jiti 0()11 ù fanlo fl'•J pu.garJi, quanln clw a un c1.:rlo punto n'1n ~i. lrov·a. più ,i farli. La cri~i Haliar1.:t ;, un lt:.>rribile iniJ;i– lorio e h.1polili(·;t di reazir,nr: ad oltr:.1nz<t rlPI fo.-,·i,m<J fa < fomanrfo.rc :inl'he ai band1ieri tli ..\m('l'ira qual -~JrPbbc J;t ir·11r(·zz<L del loro df'naro inve~tito in Jlalia .-r>dovP:.:-•· prrJdur::.i un rivolgi- m"nto ,·iolr,nto dr:l rt:p-im~ minato. Per– ciii, ecco i vfo7"i a vuoto del comm. Ra– nnn11, ~P."rPlario drl Vùlpi. a );r:w York. Ereo l'arrivo d"I ,:,omm. Uiannini in llA– li,,, ,r,JuléiltJ tOm" il 1trau JJ:inrhiP-rf?<fol– l"Halia nuorn fa:::1:i~la. Di~,raziuti~:,im,, lui, malgrado si affretta~-~,; a telcgrafarP in Amerita r-J1r• il .c.:uo ,·iag,uio in Italia non <.1v1wa. lcun ,,copo di Affari, ma. di ~:-~cR!-~e1:~~n;tofc~c;~i~'l:,zio,1:tc~ 1 ~t nando una d;uringoladr fantastica. df'i .-.uoi titoli. XQn si può dire (·be « poichC l'induc:.tria italiana ha a•--:orbito tulio l'as!<orbibile in America n or:~ tocca alla agricoltura. Ci vuol altro. S,, hanno rhia– malo il H.o.~boch,crPatura. di IJc Ste!ani, cioC l.Tl'<dura del Presidenle del O>n– ::.orzio :\'azionalo dt>llc Bonifiche r: il C.1.• salini, o;;cgrt>lariogPnt:.>rale d,:,i bil'ticultorl ~~ 1 :~~fo.~~:ef~~.{ugi~e]~cr~,p!ri~:,,. p~~t~ 1 1 ~~~'.i i?'Ro~';:~~\!c~cr"~~ 1 "dl· ~t~;t <;he flnite tutl'allM che brillantemenl~ P"" lui. ,. l'altro. il Ca<.alini, reca il ri- 1':ordo Ocllr ~anguino~e "fledizioni not– turne nel Pole,-;in<'. hr!.--tino a rilrow1re le sorf'enli del PattoJo americano in fa– ,·ore df'Jla 0:-rerc ilrtlii::a. qu.,,:-la ,;ar:, una illu"'i'Jn" di più, piantata nrll'/i11m,,.~ dclrirrazionalc fa~r:bta. ChP il Belluzm .sia trasferito dall'economia all'i."ìlrt1::ion,. prr a,·t'rC .,pinto all'induslria.Jizzazione dell'Italia e ciò ~i voglia con~iderare co- ~~l ~onnao -~~~P~~~!~:!on~ll~at;u~a1i~~~!i~~: dell'Italia ci sembr·a una generalizzazio– ne troppo arbilraria. Insomma, che nel terremoto dl'I Ser– raglio fa:;ci::.la determinato dall'imuc– ce~so di V_olpie dalla cri:-i si rnglia tro– vare una 1mpo::ilazione co:-i razionale di lcnde!'z~ come una lolla politica Ira in- f~';t1r!~I'~ :r;~~~o~ cl~~~:ci 0 :~~~1a~~ approfondh·a con i -suoi occhi d'aquila, c1 ~embra una fanla.-,ia sbrigliala e pe– ricolo~a. Jl fascismo non ammetl~ rotc– :te tcn_denze p:oprie drgli Stati liberi ; 11 fascismo puo avere delle velleilà rhe ora !-i suggcstionaoo alla terra. ed ora a!l'?ffìcin~ ; ma neg-o:1.ndo "!l'"o, in pri11- c1p10, ogo1 autonomia politica di svilup– po, le .::olTocanel suo tirannico irrazio– ~3:1<! :;ul loro na~cere. Perciò la no.::tra rr1ilca non deve lasciar:--i de,,-iare da troppo &Jltili anali~i di tendenze basale :--opra faltcrelli di cronaca o indicazioni fuggernli di per:;on('. La nostra critica. 9cvc i!Lvcsli!'C :::empre e co,.tantomj,Qle 11Ul::c1tSmo rn ~è. Il no.. trl') i;iIMp-iAml')., •~ '.-erra h'ionra;!ncnle tra la cai,.1one ~ef– fetto, tra,la llnerlà. coarlata e il disastro conseguente che si abbatte inesorabil– mente su tutte le manife::.lazioni della Yila ~COJ?,Omica .. politica, intellettuale, operaia, rndustr1ale od agraria del no– !-lro pae;;~. Volpi, fascista, ha tradito la banca e I mdm,tria. che l'avevaoo portato al_ Gover_no : Rosboch e Cm:alini, !aaci– .::11, lrad1ranno l'agricoltura, se è vero che_ son? 7li agricoltori che li hanno des.1gn.a~1. Il denominaloro r,oscista è la J1?~l?d1z10.necomune che co pisce di ste– r1hla ogm CO!l,alo- se pur questo arrivi a ~oncrelars1 politicamente - di una razmna!e levala di scudi degli intcres.si c?nc_reh d~l Paese, da. qualuoque puoto d1 vista .,.1considerino. Il fa~c~s~o è 1~ l?mba d! ogni razio– nale div1s10ne d1 mterc!-s1 economici. Per no1 anche la produzione della ric– r~ezza non Ya considerala che in fun– zione della libertà . RIYrnTA DELLA ST rn A

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