la Libertà - anno II - n. 14 - 1 aprile 1928

---- 4 LETTEH.E BELG]H[E COM.E VIVONOGLI IMMIGRATI IlRt:XELL&S, marzo H)~S. Questa permanenza brabanlina mi dà modo di adoperare s.pe~ so il mjo dialcllo. Francamente, non mi di.-.piaccn circa mil– le chilomcl•i dalle cupole di f:. llarco, "cn– lire e i?arlaro la lin~ua di Pantalon. lnl"– ,Hamoc1 : si trnl la, più ~ovcntc, di un Pan– talon provinciali'. che va tlullc prealpi car– niche e cado.rinc alle p1ccolc Dolomiti vi– centine, dalle malariche zone adriatiche ai boschi della Tridcnlina ; ma, non per questo le mie orecchie di veneziano si seotono meno accarezzate, tanto più pen– sando che papà Goldoni e, qualche secolo dopo, il buon Gallina i loro personaggi lì ~~;~~!'dg:c f°pc~~i7.f a, ~;~~ ,i\ì~e~ca~~ r,i e dove ancora resta qualche :::ohtar1a costruzione palladiana che il turisla della rapida sei cilindri non ~i cm:a di_guardare, e per la quale il tranquillo naggiatore del– la linea tramviaria non si degna di alzare gli occhi dal fedele Ga:.;e:•i,10 ... Accidenti !, mi lascio forse prendere dal– la nostalgia ? E" ciò pennesc:o, è cib pos– sibile in terra di volontario esilio? Gli emim-ati e la patTia E' una questione che è stata posta infi– nite volte. L'uomo, l'operaio emigrato, per lavoro sopratullo, si sente legato alla pa– tria che ha abbandonato ? Bisogna distin– guere tra. il sentimenti:, c~e germina: dal ri– coroo di tante cose mtune, affettive, fa– migliari, culturali e ~elio che co_mu!}e– mente si chiama il sentimento patr1ottlco. Se il primo esiste, il secondo mane~. ~ella emig:razione in g~ncrale: in q~ella 1tahan_a in particolare. G1acchè 11fascismo ha svi– luppalo questo distacco dell'emigrato dalla sua terra natale. E' superfluo indicarne le ragioni, troppo ovYie di per se stes.:;c. Il lavoratore lascia il luogo di origine, tron– ca rapporti famigliari per ragioni preva– lentemente economiche. Non potendo vive– re nel suo paese cerca lavoro altrove, dove non si corre il rischio di morii· di rame. Chi parte ha in visla, ò vero, la speranza di un ritorno con un po' di denaro, ma quanti son quelli cho debbono_ ~ery pre.st ~ accorgersi che, nonostanle tutl1 1 r1spar~1, meglio le privazioni, ancho del n~e~s;,mo, il gruzzolo non si accumula ? lin tempo c'era l'America, ma anche essa ha finito di essere la terra dcll"oro. Su un e~ig_rato che ritorna a casa con qualche b1gl1etto da cento dollari quanti ve ne sono eh~ con– tinuano a condurre nel nuovo contmente una vita di stenti e di miseria? E nel vec– chio continente la situazione dell'immi- f!~~ht ~er;;i~!g~if~eu!1i~ 1 ct°e~~~;,a:;~lo ef~-~ digeno. Cosicchè constatato c.he lullt? 11 mondo è -paeso il la\'Ora.lore s, acconcia ~ re.stare dov"è e talvolta, conlraendo·nuov1 legami affettivi, si fissa stabilmente neI posto e finisce col perdere volontariamen– te la sua nazionalità. La Francia è, a quc- stEPu~·~?ii;\i~~o:~~~:~~~ ~~~~~ei~l~e rosamente gli emb:z-rati non sono il fio~ fiore della mano d"opera del paese da cui partono. Tolte alcune eccezion_i_di. operai qualificali. si tratta per. lo piu d1 _brac– cianti, gento senza coltura profes~1obal~ nè generale, pronta _ad entraro 0~1_pozzi carboniferi o a scaricare le merci 1n un ~:rros~frrr;~ù :~:sci~~t~~arlaa dsic~:1a;;~ f-abeti e. quel che è- pegs10, ~i gente md1- sciplinala. L"emigraz1one ilahana. per for- i non è tutta cosl. Da preval entemen te ni~r!i~~• ~::::;:-oa/ a.ri ;t d;~\ttf ~~rQaùa ~ sono quelli che Eono uscili _dall'Italia fi'e.:r-·Yion subire il g:ovemo fa..,;c!sla ? Co– storo, è doveroso e confortante riconoscer– lo, hanno fatto mutare ~arallere a_i loro oonnazionalt Per la maggior parte s1 trat– ta di e::corganizzati al mo~imen~o P'!lilico a sindacale che ranno sforzi per md1r1zzare la massa emigrala ad una vita più uma– na. ~fa gli altri? Come si inf{af{f{Ìano R'li stranieri Lo dissi nella mia lcllera precedente (Li– beria. del 25 marzo) : qui nel B!,!lgio tro– vale italiani, franresi. ledesc~i, olandesj, lussemburghesi. polacchi, russi, unghere;:1, marocchini, algerini, congolesi. _Yi _è gente venuta non sapete nè come, ne d1 do\"e ; che raramente si stabilisce in un poslo, ma ,~~ilft~e~~ ~inti;~~~:i5;1~'a~~~ _ 1 :a~bi~~~d; col domicilio, magari anch~ 11 meet1cre. :\folli di loro sono con scarsi o nessun do– cumento di identili1. abbandonati a se stcs: s_i o, peggio, ad astuti. e PC?CO s~r~polos1 ingaggiatori e padroo~ rc_:s1ard1t1 d-'_lla mancanza di uoa leg1slaz1one prot~tt1,-~ ~~fl~~Td~ggi 1 ~~j~ed~~arln~~e a~?r~'hbe~~: àl contrario, bisogno di assistenza, almeno nei primi tempi. Tnvec<!. tolta la convenzione franco-belga <iel dicembre 192',, da me già citata pre.::.c– oenlcmente nessun"allra disposizione pro– tegge l'imffiigrato uel B~lgio. L'll~lia pr~– fasciataaYCYa, in proposito, un ottimo 1;:~1- tuto: il CommiS;-oariato 11cr J"Emig:raz!one che vegliava acchè il lavoratore italiano non si allonlanassc dal paese senza avere, con regolare contrallo, ao;sicuralo r_imi?ie.– "0 L·ìstituto e.si: te ancora, ma po1che 11 ~fs~er~gn f}~~!l~n~:°i~~fo ~a;;ì~fi~az~~~~ oElante la proibìtion'3 di emigr~re 1I nu– mero degli italiani che c.:.patr1an.o cl_an– de:slinamenle aumenta sempre. la le__gfe ita– liana sullrt emigrazione non viene più ap– plicata e rilaliauo _all'cst~ro è _senza pro– tezione. Del re;::to. 1ntcnd1amoc1. a'nchc se esistesse. tale protezione ;:arebbe tempo– J;"811Ca. Il lavoratore 11artito dall'Italia col suo conlrallo è protetto fino a che rimane alle dipendenze della impresa che. lo ha ingaggialo, ma una volta ce~~ato 11 rap: porto di impiego <'~h '-i trova come tutti ili altri, gettato .,~I merca~o di lavoro pronto a darsi a chmnque gh offra da la– vorare o a qualu'nque prez_zo. E' questo il momento in cui gli ingaggiatori attendono gli immigrali. Ln mio corre3ionalc mi narr3:rn. i_lsu'! ~!!f ~~~1~m~c~~lii ~~"~~~~r~/1~,;~t~nt le,c-,c-i ci ~ono, ma ... con quel chr> ~l'g-_ue. E SI', f)('r giun_ta, il disgr.iziato non ha I snoj ùocumenli rn regola ollrf' :Hl altri riich1 corr~ <rnchr qu('llo della c~pui,;ionc. Di qw'~la mnncanta o rii <!UC!:ila insuf– ficienza di documenti i padI"oni approfìt– lano 11rr pagru·e l'immi!:!T3lo m('no dell'ope– rnio brlg.i. <' coslituirc con "-~--o la mas;ia di manovra contro relcmrno indi~rno chr, at– lrave1s0 le ~ur-orgnnizrnzioni di clas~e, re– clama migliori conditioni di vita. In ta– lune zone l'immii:i-ralo è pagalo da un quin– to a un quarto in meno drli'operaio bela~. gli ste~-=i operai qualificali strani('ri gua– dagnano da cinque a <=cifranchi il giorno in meno dei Joro compa~ni nazionali. D'on– (1(' urti. antipatie, diffidenze manlenule an– che per 11 ratto che ~li immigrati. nella. loro enorme maggiorama, sono refratlari alla organizzazione sindacale. L'immigrazione Lo i=tec:sccondizioni di vita degli stra– hieri lasciano molto a dei;iderare. Passerb, per quf''.'-'lo,la penna ai belgi. Ho sollo gli occhi delle relazioni :=critlc da organizza– tori. :\'e dò degli estralli. « '.'-l'ellc Jocalilà dove non sono ancora stabiliti degli stranieri - ~criveva nel '2'1 ~~l~c~~ft~~~~r~~ J:~~~~~~i;i~~o1!!ì:~r~~= vono in uno stato di tranquillità e di si– curezza perfette. Disgraziatamente non è cosi dove essi si sono stabiliti in grande numero. Quivi. dopo aver speso il sabato sera o nella giornaa di domenica cib che loro è rimasto del salario vengono spesso alle mani, il sangue 6corre, le popolazioni non si sPnlo'no affatlo sicure n. raf~ d!f;\~~i~cattb~11iei:;I~~~ndi ti~~i scrivo a sua volta : " Gli italiani man- $\n~a~~1~01~1ta;i~~~~i iff!!1~~06{i fn~~~~~~ cono nei loro alloggi donne di facili costu– mi o si battono spesso tra di loro per dei furti che si fanno \"iccndcvolmenlen. Giudicatemi come volete, ma •ho biso– gno di soddisfare il mio amor proprio nazionalo dopo tanta tristo dipintura._ u Gli italiani che sono qui - scrive il segrclario della Federazione dei ~inda– cati del bacino di :\lons - sono tult1 sen– za famiglia . .-\lcuni abitano in case pri~ valo e si comportano molto bene. .\Itri abitano in baracche di proprietà delle mi– r..iet·e tenute, del resto, con ordine e pu– lizin. Per divertirsi si ritrovano il sabato e la domenica nelle loro baracche, ~iocano a carto o bevono, sopratutto del vmo. In generalo sono puliti e hanno un cont~gno con\"eniente. F~nno parlo dell'orgamzza– zione sindacale, ma sono pochi quelli in regola con le quote"· {Endentemente c'è sempre qualche cosa che non va.) _ E lasciamo staro i polacch1, i marocc!11- ~[ t~g1f~i~igaer~r~nsa~h~I ~~aj~~~is~gab discutibile, veramente, del confronto. Ho dello sopra dello sfruttamento pa– dronale a cui gli immi~-rati sono sotto– posti. '.\la non C il solo. Cn altro vo n'è, e Rbt~~~~~· 1~?~a~~:n~olfi '~t:;~i 1 ~~.~~~ in baraccho o case. specie di falansteri - d: propriefa dell'impresa. Xaluralmente non è questa che <lirctlamPnte gestisce gli alloggi, ~sa li affida a dei pri\"ali, più i::pesso,connazionali degli operai, che non hanno altra mira se non il lucro, trascu– rando, per questo. anche lo norme più. elementari della pulizia e dell'igiene, ol– tro cho della comodità. Lo sfruttamento di questi gestori. o cantinieri - oome ,·engono comunemente chiomati - arriva a tal punto che in queste baracche vi raonodPi dormitori a letti multipli che sono takolla occupati tutti il giorno e tutta la nollo da tro persone con turni differenti di la,·oro. Yog_liamo vedere, in cifre, il guarlagno di uno di questi cantinieri? Tolgo anche ciò da una ·delle relazioni rit.atc. ci .A Bray, certo '.\t. possiedo una casa ad uso commerciale; iotorno alla. casa ha un pezzetto ùi terra ; su questa \"i ha. costruito un baraccone in cemento lungo 25 metri, largo m. 2,50, alto allrettanto. Questo baraccone si dh·ide in due parli : nell'una ,·i è una stufa, una tavola e qualche sedia sgangherata; nell'altra due letti, o, più esattamente, due giacigli. Quc– ~li tuguri ;::enza pavimento ~ooo occupati almeno da quattro persone che pagano 13 franchi e meuo alla settimana. Il ('ho \·uol dire che ogni gabbia rrnde al pro– prietario 54. franchi .illa settimana, ossi.i l.808 all'anno. Ed essendo il bal'acconc did50 in dieci gabbio no risulta una ren– dila annua di 2g mila franchi" ! Lo sfruttamento '.\fa vi i! di peggio. Gli inquilini di quasi tulli questi f~lansteri non _godono c~1 al– cuna hberta. :\'on possono, cioè, acqu1st:ue bianchl'.'ria. nC abiti, nè calzature. nè ali– mentari, nulla. se uon dal proprietario o attraverso a questi. .Ancor più : Il venerdì debbono consegnargli il loro buono di la- d~I~ e:i~r;~a coan l~~~~~ta;: it 11 :afait;i~zi~ri~ consegna all'operaio dopo aver dclratto quello che questi gli deve. E talvolta ac– cado che l'operaio rimane debitore perchè ha consumalo anticipatamente tutto il suo salario e qualche cosa in più. rnutile dire che queste cantine sono ollimi covi per gli _ingaggi.itori. L·immi– grato nuo\·o che a1T1\·a. senza alcuna co– noscenza del luogo, nè della lingua si tro– va. subilo a suo agio in un posto do,·c sente o può parlare la sua lingua. Il can– tiniere premuroso gli offre l'alloggio e il ,·ilto a credito fino a quando a\Tà tro\"ato laxoro. L'operaio accetta, passa là lo sue giornate, be\·e quando ha ,·oglia o anche quando non ne ha perchC trova sempre il cantiniere compiacente che gli riem- C!-~t~~ b~f ~!~~c i, 0 c~~t~~ri~e s~~-st~~i, u~~ lunga colonna dì numeri e minaccia la denuncia, co:-icchè l'operaio è coslrctlo ad ingaggiar_c:i alle condizioni che up. _ap– po::.ito incan('ato d'accordo col cantm1ere gli 11:::sa. In qucst·opcra di ingaggiamento o di sfrutlamenlo si distingue nella regione di Charleroi un ministro di Dio. Carità criiitiana ! l-'ortunatamenle. ncll"ariùilà del deser– to c·o :;empre qualche oasi. E' ad essa che, prima di continuare il viac-gio doloroso u tri~tr. voglio far ripo.~are I lettori. ic .\ Brax - è la stessa localifa citata più sopra· - la ca.nlina della miniera C un grando fabbrirato somi~lianlo a una n~~~g_ta/i35;;:-Un;~- !1ì~ è fl~,;t~g/~c~~lO it~; catri' o da restauranL è appc::;o il rilratto di ~[atleotli. Là allozc-iano una cinquan– tina di persone, la maggior_ partr italiani. Stanno tre per stanza e d1"pongono, cia– ~cuno, di un letlo in ferro con un matr– ra"!'O o duo coperte. Pagano dnquanta franchi alla settimana di prnsion" .. \Ila mattina ricc\"ono pane e cal!C a ,·oJon:à. Il loro pranzo ~i compone di zuppa a vo– lontà, carne, legumi, talvolta palate o pasta alimentare. pano o birra. La cena di pesce o carne, formaggio o marmel– lata"· li quadro è del 1!12\. '.\fa è forse, l)Cl' questo, me.no confortante? niera del bacino di Charleroi guadainando ,tiscrelamentc. Ln giorno gli si presentò un ingaggiatore che gli propo~e di andar :, lavorare altrove guadagnando mollo d! più. Il mio corregionale ci pen_•ò alcui_n giorni, si consultù con la fam1;ha d1e \"\– vev;i. pre~so di lui e finalmente accetto. )Ia, per prudenza, pensò bene di andar .:;olo pc 1· farsi un'idPa dcJ nuovo l_av~ro. ~alvo a far.:;i raggiungere dalla fam1_gl_1a _quando avesse cbnstatalo chi' le condwoni rrano veramente quelle dcll'ingasgintorr. E di-: falli non e'era da Jagnar.:;1. Guadagno d1 ~an lunga superiore a quello precedente, una. bella ca;:a a buon mercato, che cosa poteva pretendere di più u_n povcr~. ope– raio con mo!!he e fl~li ·! ~cn~se perciu alla famiglia di i=aggiungPr!o. ~la ~eco che col– l'arr1\·o della famiglia, quando questa C 1,cire installala, il _snlario non è più qurl– Jo delle prime sell1mane. o p'cr un motivo u per un altro continuamente cala, cala, cala, fino a r1dur~i ali:'\ m~là di quello promesso ~ ad .e~~re 111fer1ore a quello che q~el d1a;graz1alo guadagnava a Charle– roi. Cambiare ancora "! E se.capila pe_ggio? Voi domanderete: ma non .;j è mgaµ-– riato con un c~ntrutlo? :\'on vi sono giu– dici per rari~ r1:opcllare ?.-~miei mi~1, tut– to il mondo e paese, tutti I paJ~On\ sann~ fare dei contratti a to:o ,·antag~•o, 111~utti i pa"<=i ci c:ono degh au:ecc:ig.;rbugli, lt' SILVIO BARRO. La /i(Jlia dd ,1Qstro omfrQ Fusi, spo– ~ota al si9i1or J11lcs Enicit Dacfrl lta datQ alla luce un ,,w.schi~tto al quolc è stato posto il nom,: di J11rqws . .\ll!"fllri. 1.A 1.IBERTA Per la "t·b t' " 1 era SOTTOSCRIZIONE fiamo 11,-11 f.f1 S"Jrn3lare que..ta ccltirnana la. note\·olc ohlazionc Jm·iata. tl;dla. -.ç-zion.-: Gi,tcnmo : \IJ.tl< ·olli • del I\irlito :=:ociaJl<:l.1 l'nilari,i di Hur-no1-.\ire<:. comr rk:nato della P,•sta indcll3 pr•r celebrare il io• ann.... di J-'flippo TurJU, f('Sla di cui dPmmo n<,117.l.t nf"linumeri precr-dentl. L'in\·lo dt'lla i=tJmma e1·,'l accomp3_1!nato dalla !elitra scsuc!lle, di– retta n\1"011 Tur;.,.\i: Bt:BOS .\mES, febbr;,.io J ~28. .I/nutro amatissimo, Qut$la sr:lont, c/1'.~ìrollflodarr wm proca tir/la dr1·0:ltìne r drll'af!tllo rh.f" r, porta. oraonl:;o•, In Qr,c(l.,Jonedtl t·o~trQ 70• com .. 71/ramw, 11nri 9randt manift~ta;lo11e che 11 ulrbro' In urei rlrl -i corr. Lo :tprtt11rolo, inr.Jrtlo ht ,·ostro ,more t 11 l}P/lt'ficlo ,tel ylornale • La. l.it.iertd . ' SI ltllne 11rl Ttatro (."(Jllun. Vi riuscita, dal punto di i:IM,z spirituale rrl antifascl.,la, fu ma9w(lca. Il Dr. Paloclos, prti,_entalo da /'arwir,noll. porlo' tlell'owra Vostra in modo dt(!no tfl rloq1untr. Il /ratro aremilisslmo. cou ,m rre– setn1o emo:1ow.111te, in11egat0'co,itlnuamenlt a 1:01. Sernlfl indlm,.ntlcabUe, dl cui i:I slamo orali, per l'nfferma:lonc di fede e speran;.a fatta In l'ostro 11omt. La eronara r.kgli ai:i:enimenti polrttt rlli!l"arla dal ta9llandl dri 9/ornnll cM i;l atleghJamo. Ct prnntltiamo pure di rfmrtt,r– LI t:agUa IJancario di franchi qw11lromlla. perchè l'Of}llat, trasmtllerlo all'ammlnlstra– :ion, dt'lla •Libertà•· Cnn oli auouri plU alfelluosl, t.i int"famo I saluti della sn:lo11eIUtta. Per la Se:lone • Giacomo .1/attrotll.• del Partilo Socialista t..:nllario, Gn;SEPPE COPPOLA. no-~~! Je1ri~ 1 i1ncl!\!f{~nles~r1!\;~~s i"ii~cgStri rlngrazi:imentl più fen·ldJ e I saluti più !r.1.– terni. Somma precedente .............. fr. Cii.SIO,Oj VILLENEUVE (Suine). - ROMA.IN ROLLANO, salutando , La Liberti., J00.- ~10:-.TBELI.\RO.- :\13.ddi.\ttillo, 5; L. I. D. U. Adunanza plenaria del C. C. e Convesso Generale della Lidu Ll.l Giunta E.,,,.r:ufit'r1.nrlla &!lfJ. ri1mio11c dPl 28 morzo 11. s., hfl prCMJ ,,. 8P(JUC71li tlr– libf'rn:;ioni. ullfr q1111li richiamiamo l'at– tc11:Wt1c ddlr S";foui: J• Il C. C. è con\"ocato in adunanza pie– na.ria prr il giorno :?9 ::aprile p. v. in Parigi, nel locale che verrà n. .<-uolempo indicalo. .l qur:~·ta .\dunanr.a plenaria debbono c,s"'- 1•,; pre1r11ti anr.he i rappreaenlfmli dellP F,.deru ;ir.mi re9ir,11ali "')Sliluirc, designati ,i,.lla pl'opor;ionc di 1rno og11i 200 wci ,: fra:.io11c, r( nonna dell'art. 11 dello Staluto– Re9oltl1r1e11to. Si rammenta chr u qut?,Li rappretr:nlanti ~~~f!~I? ;;~e;zp~;;~~1~::~~ ~~•:~!~ 0 ;f ~ i:~ li. di persone inscritte olla L. I. D. i·. n. Quc-1ta disposi:io11P rr!]olamPnlare permet– te alle Federa:::ioni. rli dar l'incarico della rappresentan;;a a soci di loro fiducia resi– denti iii Parigi, q1talora rion possano ,op, portare la spesa del('invio di rapprcse,1tanli della regione. Le Fedcra:ioni sono quindi sollecitate n dr:.ri9nare i loro rapprc1enta11li, {Pnendo conto che l"annunciata .Adunanza plenaria rivestirà particolare importan:a, 1pecial.– me11tc in vitta del prossimo Congresso Ce- 11erale. 2• Il 2° Con,:re!=òso Generale della L.I.D.U. .:=i terrà nei giorni 2, 3. 4 giugno p. v. ll presidente Campc,lon(llli resta incari– cato di fare le pratiche necessarie per sta– bilire la località del Co11greuo, che verrà u,11/ermata dal C. C. ,1ella sua adunan.;a J lenarfo. unitamen(P alle mOllalitil e al– l'ordine del gionw definitico d11lCongre110 stesso. L'ordine del gitJrno provvisorio vçrrà pubblicato nel prossimo numero di que1to giornale. R!lmr,1r11tiamo intanto che saranno am– messe al Congresso .rollanto le rappresen- :\!addii Amelio, 2: Montnnari, l : :-;-anniDino, 1; Palaschini Luigi, 2. 11,- ;,ai~~~tfoq;~•lf•~s~~~;: 11 Jcfh;9~f 1 'S~J{fit~~~~ S,- r:;,~;fut~e qt~~:i: d~~~~:\ ~~~n;:~o hs~~,~~ Zt;RICH. - C. Ehrenberger p:isando l'abbonamento :\L\t\DELIEU. - ~lontani Egidfo Invi– tando gli antJ!ascislì df'II" duP AmeriC')lea sostenere la LIBERT.\' DRIOL"DE.- E. Cigolini cambian<lo ùulit(liv rwolacrulosi ol tesoriere Fcrdi– ~.- ~~:~1 ft?)~o - 1 ru.c des Prouvaircs - indirizw __. lO,- :\L-\.:-;-DELIELl. - :\lontani Egidio solle– cil:>ndo i comp:ignl a sottoscrivere P.-\1\IGI. - ,\ mezzo Berlone : rrc~chi .\dl'.'rilo, 5; Ermellndo, 5; D. D.. 3; •.- ,\nteo, 3; .\rgentina, 3; B. X. l... 20,- :\IAHSIGLI/\.- :::iM Plerre . . 5,- \"It:X:-..\. - Jnn; S1,iesler rinno,·ando r,1hbonamenlo ...... _.. 10,- nt.:EXOS AIR~. - La Sezione • Gia– come MaUeotli• del Partito Socia– lista t.:nltario ; ricaYOdella grande manif~tazione al Ct.iliseo In onori! di Filippo Turati nel suo 70• COlll- pleanno 4.000,- CLA.\I.-\RT. - Rocco ,·a1entlno . . 5,- Sl-GILLE:::.- L"n lhornese, Internato ma sempre pronto, salutando :'-lodi– gllnni ,\RGELES- SL'R- :\IER. - Venturi Dante, 5: Uargelllnl Quintilio, 5; Menlchl'lll Paolo, 5; :\lenlehelli :\li- ~!;;:~. a J; p~(~!.zi\lg~~flo, 5 ~: p~n~lt chelli Olta,10. 5; prendendo le tesse- ,,- re della Lega. 5; 45,- ARGELES-SUR-:\IER. - Morganti Ar- mando, 5; Ec~edenza uglla. 5; . . 10,...- \"JEN:-.E. - Cr.1,·lolo, 5; Rlnolfi Glu• i~P~fui~~. Tt 1 &~~~er?·n~c~r. 0 i 14.- Totale .. ..• ,. ... 72.055 05 LE CONFERENZE DELL' U.G.I.G.A. Blasco lbanez commemorato da Luis,i Camaolons,hi Monsis,nore (?) Torricella è un a{!ente del proaeliti~mo fascista? AGn-. 28 marzo. Il r2,erendo (mon.~ignore ?) Torr1cella - che, in epocn e per ragioni che noi igno– riamo. ha cr~safo di rnppresenlare qui la "Bonome1li n - ha aperto qui uno 1tudio, o qualcosa di similP. nel quale si occupa :-Jnche del collocamento di agricoltori ita– liani : cosa che. secondo le ll:'!~gifrancesi, è illecita, soprr.tulto se è praticata perce– pendo compensi. qu~~at~ ~~~c~•~gfl~~~I ~~c~~:~~f• non_ è di Ii reverendo (monc:1rrnore ?) Torricella, che a,·P,·a sempre oc:tcntato una certa neu– tralilà. tra fascismo e antifascismo, nel– rambjente italiano. m Francia, da qualche tempo S\"Olge volentieri - presso gli a– gricoltori italiani chè vengono in contatto con lui - un·azione di... persuasione, per convogliarli in que~ta... o quell'organizza– zione locale. che i faFcisli- cercano, con scarso ~uccc~so, di mettere su fra gli emi– granti italiani. Ma, per ciò che fìn qui ci risulta, egli lo fa con circospezione, cer– cando di nascondere la sua mano in questo intrigo. -E' oiO che rimprovériiimo al l'h-e"rendo (monsip-nore ?", Torricella. :'-ion gli cont~- ~;t~0i/1c~t~t~e~·i ~~ti'= r;iJ~7" sdf'fi1~ -==ua co.:=cienza.Ma niente giuochelti e rim– piattino a n Mubfc /ace,. ; e con l'intesa che se egli si c11.ccia.nella misch-ia. nalu– ra1menle noi aHrmo il dirillo dì picchiare ~do {e ce n'è materia) anche su di lui. Xon creda don Torriccna -che noi lo per– diamo di vi-la ! Una sezione della Concentrazione a Lione L10:-a:,26 marzo. O~gi si è coslituilo an~hr- a LionP il comitato dr-Ila C"ncentrazione. Ro:;pubbli– rani" ma";:imalirali 1lr-~i.znr-rannon1>llaset– tirn ;i.na i lo!'o drJ,,gat'. ,_h maniera. che la nuoYa ~<-zion" po:a:~a 111111arP il .~uo fun– zionamr-nto rrgolar('. inten-<1fìcaudo·la pr0-– pa~anda. V na serata artistica alla Les,a Unstherese Solto il patronalo delle !'lignore :\feoard Dorian, Anatolc France, Yi('tor Basch, Ca- ~~~j~~ J~~olyi, la lega ungherese dei di– ritti de!l'Como organizza per sabato 21 aprile alle ore 21 nella aala delle feste del P,;tit Journ«l (Rue CadeL 21) una. serat.a artistica seguila da ballo. Il prezzo d'ingre:o:.~o è fìs_sato in Fr. 10 per gli uomini e 5 per le signore. Si trovano dl3i b1gliotli alla sede• del~a Lega, l28 Av. Yiclor Hugo. Boulogne (Se1- ne) e il 2t aprile nll'1ng~raso della Sala ~e fe.ste <::__p~etil Journal. NON È LUI Ci viene ~ritto : n Nell"ultimo numero della LibertiL vedo un lrafilelto dal titolo: « E' lui ? ,, dove si parla del u ragioniere Ubaldo Domini "· u Il famoso Domini Ubaldo nc,n è ra– gioniere, mQ yeometrçi, quindi è da esclu: dersi si tratti di lut, ameoochè anche 1 titoli di studio siano messi in valore fa– scisticamente "'· (segue la firma}. 1' APRILE 1928 E Zumbo e P. 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MORELLI 3, Rue du Rosiers • Pari• ( 4•) PARTITO SOCIALISTA UNITARIO rn, Archiveo 64-33 dei LavoratoriItaliani Sezione di Parigi Tulli i soci sono ln,1tatl all'assemblea che a·. rtt. luogo, bato sera 31 marzo alle ore 21 nel locale della ~ope (Boulnar~ di 5tcasbourg W) per discut_ere Il seguente ordine del giorno : 1.o Ammissioni. 2.o Xomina del Probiviri. 3.o Primo )lac_gio. -i.o Comunlca:z.1onl sull 'adun:i.oza del Bureau ciell'Jnteroazic,nale Operaia Soclnlisla. .'.\fl-ntre si pre-','"ano tutti t compagni di non voler m;i,ocare si ricorda che le nuove le&sere sono a disposizione di tutti coloro cbe aon le hanno ancora ritirate. lznprlmer!e du Ceouure, 17, n,e !..a. P #rou.se , Pari,. Gbant : ~1AP-CEL Cu.AP.TRAl!i. 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Bla~co Jba– nez, testè dolorosamc~tc rapito all'arle ed Jlla gloria, ha detto m ruc Trt!tai(!n.C una ~~~~~~-~~~\,-~~~os~C1foie~;agd~uo~~ 10 sie i~~ LETTERE CORS( MARIO MARIANI DOTTOR B OSIO quadrb nella sua costai/:: lolla per la li– berta. nella solidartetà con tutti gli e~uli e con lutti gli oppres.sL P_er l:ii rartc non C slata uno svago di perd1giorni, una ca1·– riera di anwseur di volghi ricchi, un ele– gante .umanesimo; ma fu impeg-no·di co– ,-cienza, apo,-tolato e fervore qi battaglia. Se il 7,ampltlet Alfonso Xlii sm!ISrM:rllto, con cui bolla o denunzia con 1.-t dittatura il sovrano eh" la impm=c non l'l'l;FC artisti– camente ai Q11allro Cavolieri tlcfl' ..\Jloca– lissc, ~i può dire che lo supera come lc– stirn-. nio dei tempi. Ho scril~o un Jib~o non polr-ndo dare una b:alla~_ha - la.sciò scritto Gucrrazzi. '.\laci sono libri che rnno battaglie .. \nche un tertamento r-uò rs"ere ftte~;~;1:~I~ ~~e if1~~~:~ba~1 1 !~ 0 eh~ "i1::i~ non fosse il suo corpo mai portato a gia– cere in terra !;pagnuola fino a che dura Ja V"rgog'lla e il danno è una tale br,ttaglia. Tultn. In.figura umana di DlascoIbanez, \'h·ace cd ardente, vista allraver,~o la cor– nice Mc.a.vigltosa d~lla COie d'.\zur, ani– mata da aneddoti e da uifatti <'Ompr;,n– sione :-piriluale della sua opera. balzi) da– \·anti :!gli uditori nella conferenza di Luigi Ca.mpolonghi. Il pubblico m_im,.ro~o ed a.t– fl'.'nto rimerilò il conferenziere <h caloro– !-i<..~i:niapplausi. Conferenza Smorti a Nizza X!ZZA.29 mar:zo, La Commb'-io:i.c an~;ra~"i~ta di '.\'izza a– ,·e,·a invitato il compagno Filiberto Smorti_ u tenere una conferenza sulla U1t_ta d1 classe r il f1·111m,,.,rnantifruci:fla Il nome d~:rottimo amico no.,lrn valEe a richimnarr nella .:=o!ilasala ih>l Cnf,: dii Trtwtll"O!/ 1m pubblko numP~o~o e _attl'.'nl~. Lo Smorti ,o~lcnne I~ lf''-1 che 11 fa,-c!– smo fu Jo :::lrumf'nlo dt cui la bor~hr.~ia itnli:ina - :c:;paventala dPi pro~rc~s, fatti cl"I prolelaria_lo nel campo .<l"II org~n1m.1: :-:ion" cconom1ca " rooperal 1,·a - !-'1 ~f'r\·1 Ùer :ibhall"re qurlla c_hc ~ le_i ~cmbra\"a _ rd rr:-t - la fnrn11dab1lc J;'llp;.!lcutura ,!i un nuovo rdirlcio ·olci:,JP. La rnnferenza. dello Smor!i, dr-tta con };,1;.~~j'::-i"mf~'\~ti~;1:\ 0 ~"Sr~~.if: 1 xi 3 ~~ad~r;~; di'-cu~ 0 ionf' a cui parlt!c1parono B__ald1n1, Tcrnpia. ~lontasi~i ,. l'arntco an·. ~nndro Pl'.'i-ltni, rhe pre.~1cdeva. . JI P•1\:J1i - applaudi_lo - o~~rr,o cl!? ,r, ia dif"~a dP.l proleta1·rnto fu scana, c1u ~. dr,n;!!c Jl folto che molle delle :-uc con– qui~tc nano <..t: :a.te con~e;n1itr troppo facil– men'.r. J>"allra pa1_-leirsmJacalismo _troppo mat,.-rialisla prc~1calo e_o;r:niito dai. ia,·?– ra.tori non lrorn c:uffìc1en_l1correll1\l 111 Le~\ 1;,.c;/i~~i~~~~~~li~d:l~l 1 ~·1au~iti~~imo - con un saluto a coloro chr res-1stono e lot– tano J;'.'.'1' la libertà a co~to di crudeli sa- 1.:rillc:. f<i• 1 {~.~r;,~lr,~;ic:, ¾;ic~~ii;i 01 ;,~~chtc~~'.1~~ 11r0Jirir:U1ridi terre. Ora la Confecif'ra:.(o- 11r,della Pf'.fCflha o{ff>1•to !l'l. to1cra al prrn– civino tli i·r1inr. Cltr: 9iorflT1f)II? fortu_,wlo qw·ato 1,1•r11rr: ! I.a confrdcra:tnnr ~Jlt o/--; Jrl! 1,, tcs::.rr11di pr&catorr:. La flotln rlt w•sra l'lir, offrrlfJ. Jtu~_wlini. i111pa~r~,11e11- dosi di r·obfl dr(l'crnrt(I, ])•'r fnu,~t1:,:,,1rf' i zirrw:i snrr,i1Jrdi. lsoL, noss.\, ~arzo 1928. in ';~~N;, i!lso'i~"~~(]1~~r~t~otn~ro~I p:e°i!i~rage~ varI BaUl(l.Slar1ce e com_pafini.1 hruU:i. a pro- fi0~~~,.~~ Pfa~~i1 ~~~it:~~~i~~i t~tll~rs~~i: ~~--:: c!f p~~:;;tn~ 1 ~~a :}~~~i ~~1:ie dia 3 cf1J~~oÒ ,era J>Jnace:i. ed il tocca~mnn. di tutti I mali rhc, prirtroppo. li affl!gFono. .Non ~ In una scm- fel!~~ucs~rr~~P~~tn:~ali'!'" nèi f1~ss:n~ofn;11;,:n~~ I.i grnesi: e Jr. 1-:1giflnl che ci rtctta.no la pre– senli.; sono ill lutraura sp"ci". Sorao cioè, lmpc..ste lla qu,Jramor~ ,,,iscerato per la verità e d11> - fedi!!" allr sue tradir.ioni - il !a– s.::1~1110 Ynol ('·:poYol(('er,:,, facen<loapparyre una Corsica itallnnl.:t:slma:nnendente a br3cc1a .1.pcr- 1.-. un :'lttt~Follnl qu:i\unque che le !accia sparire in ti ,,re !a mais.ria, l 1 mancanza di comuni– cazioni. lo spopolamento. ccc. L3 vcrllil. ,·era - ed è doloroso constatarla, lnquMJ\ogli Italiani sono sem1,re Yenuuti qua a J;"worart!, cd :i 1m,durrc 11 maggior parte delle ricrhe1.ze Isolane - e che tutto quanto è Ita– liano è ùetrcgglo.to C dctiso, se non nddirutura odiato! - Xon sembri lroppo forte l"aggelliYo. 1~– quan!o \j è In tuUa l"i<=ola innato un scnl1- menlo spregiali\"O per tutti gli italiani i ~11:-ili }i~ti 0~:'n1~f.r~~~~i ~h;u,~cl;~~\-i~~i[ 3 ct°&~ccae}:~ !"empr~ man<lato nc!l·isola, per la produzione del carbone ,·pgrtale. e che, appunto, In rùgionc t.li detto m!'stiere costringe i l!a\"Oratori a !are una Yll,1 da ht.,tle. - sr?~\~r.a.1.n~~•ri~-~~~ul~ a~; s~~f~~n~i~l~em~/. ! ~~';,.~ lt•m:i tli r.5'serc!,mf'ntili, che non Yi puo' essere r;~ft.,y~:~1~~~~:L C~~~r~~~: i~ 1 ire~~~:t d?1 S;·,~w~ IJ:,.11:i. scor,..,_ C!'ilalc fino n qualche 5iorno, Il giorn;i!.-. , Il _T~lrgrafo ~ di I,h•orno, pubbll- ;i~~-;~ ~u~~nf11fì:?a'd~ 1~1i":~- ~f!~? i~ 0 t~la 1 f!~!1~ On q:.i, .:o ,riorn~le i: proibito in Francia. u., qu1\rhc st'ttnnnna, è compan:o un Iussuo– i;o lihro - cdlto da una casd. Jiyornc-~e- In ~:,u u~! ;~¾at?fi:foe •i~~ly~~!i~t~ ;/n"z.ici~~~~r:;i'i'~ quanti lnd1nzu si sono Jiotutl avere, In ll:illa t~l III Cor!'liCa. Dello Jihro si rompo~c quasi csclush·amente di dialo~!ll fra il compil:i.tore e pnesani corsi; rd .i.ttr"-'"r:;o tlcl lìri<:i dltirimbi sul • pa.r~~armlo i·,.mm,.nte italimw , • pa,•llJt,i t.·eramrnte iln– fmn,1 . ,. ~olr 1;rramr11t~ italiano• e<l altre fr:ici romanlichc • t:era11(enltitaliane possi.• ;1~0 /!'a~f, .. r;i~i,~;:;~!L~1 ,.~;~e:t;,fc~~e / i··':~ Fr,1nri1.1 nu n'nrrmo clie scrncroni ('(J incapaci. .1-1,rtt,.mn/Q s,m7;re u cmnrmno rlt f('rro d11 r;1;1.¼1mcclfl a /Jonifado e nu ai:emo che l.io ::u e 1•~1111 ! l'tr l1rdr Il lrcnll in Porto Vecchio cl bolt u .J/u(S(;/mi ! •· La st'rna q 11-1c:c:i. in Bonifacio e chi parla •~ccondo il \"agabondo ~_? 1 è un corso. li ver– nacolo cor<:0 l: dl'.'llo'-'Cr1ttorc. .\Jlr() sccn,. 111 tnl gPner,., il vaga.l.londo(pl'.'r• eh.:: non ml'llnc 11 nom,. "! cc le scrh·e dal 1,unli pii! disparata d~ll'i!'-ol.1 : Calvi, s\jaccio. Ba<=lia.Corti'.',con l"CY1dente intenzionc di far credl'.'t'I'che il ri"enlimcnto per la Franc!a è pr•r tutto ugual". Per chi cono!-C("', anche superficialmt>nle 1.1. Corsica e 1",1.nlma dr! corsi simili ha.,c-~lanate r-1nno S"mplic,.mrntt! ridl'.'re: ma, mafaugura- 1 uncnte In llall:l <=i scrin! su 11113. sola !nls;1ri,c-a, e non sard 1llrflcllcche J13recchlpr<'ndanoJlCr oro colalo Jr v-:,rahondatc dello ;:.crillacchmo. che ~lcuramrnt,. lurtcrà :ibhondantnmentc nello ca<:'-'C del )linblrrn cll'gli !-:Steri,rd in quelli dCU~/~~i1'la~i~1 .. ~~Tib~}~ f 1 ~::1r?.qualunque fasci~l.1 "hr: \"1.,11,i In Cor~ic:i. la. pr1_ma cos;i, eh<' f,1 quando monta In battello a L1\"orno, è di !t!\",'tr,;i Il di~tinli\"Odall"occliie\Jo. In Cor~i('J. Yi soM parccdil !a:;c!~lf,m3. dl– stinth•i non i =r.ne vedono ! L-: conclusi'.!nl oss-~tth'c IOJ trag-g_a il lettore. I Qaaduni dell' antifascismo 1) IL VINTO - 2) MATTEOTTI 3) LE ORIGINI DEL FASCISMO Ogni QU1.dnno Fn Tre Domendult ; Llb"ri& Eitore OecCOlll 8 1 ruo Pouchet. Pa.1'111 li Gratis a rtchle.t.a Cat.slog-ollbr&rto MACCHINE DASCRIVERE E DACALCOLARE Affitti • Vendite • Acqui5ti Laboratorio speciale di riparazioni Forniture generali E. BUHECKER f3 - Faubourg ~lontmartre - 13 Te!. Prov.: 53.23 Volete gustare un buon piatto di -v.ere tagli.atelie alla BOLOGNESE? Andate al Ristorante " SCHIAVINA" S(. BJ Didttot Mitro Rewilly e CaredeLyoa S.1.rcte sodidisfatti pe.r la 1u,1, g~tositi e pei suoi pre:u:i Otleslissim.i MONTEBELLO HOTEL 30, Rue Montebello, VINCENNES (Prh de la. 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