la Libertà - anno I - n. 26 - 23 ottobre 1927

2 f' -.jlunziono geografica mollo rsposlo. del– . l(1tlln ~ !'IArehbr _f11cilm~.ntc riuecito, -..ia e i)~ blocco cconorn1co. l' srn col ricor:io a P 1 U ~<•veri mezzi milila1·i, di por termine allo "-~pcl'imcnt_o. Ciò che non è riu~cito r~ntro In nus1i111, sarrbhc ~lato as"ai- fa– •ilf' contro l'Italin. Mu~;.olini non si rf'i:jle ~ 1.1 llu!1I(!~on l'olio di ricino e altre porchc- 1,iesm~1li, ma a cagione della benemerenza che .. i;li mos~ra l:i. n civilizzata n l:uropa. 2 1( Dà _Leimol_la imporlam:a allo .status q11n 01ltc m Russia e in lini in?., Innanzi lutto non i! lecito mettere nello ~!C!lSO mazzo ILalia o nussin che hanno lltl passulo e condizioni pre.Sonti di csi– l'lcnz_ulnn~od\Ycrsi. Lo status quo ante in l\_U~lilll, pr~m,l del mnno 1911, era lo Zn- 1'1,-m_o ; ~1 sn che noi lulti ne deprechin– mo 11 r~tor!lo, i\la fra il. mano e l'ottobre d1•\ 1911 01 furono avviamenti nel senso de_ll(' is~iluiioui democratiche ; o che que– ~h :wviamcnli furono slroncali, io lo de– ploro profondamente. E per quanto possa f'~scrc difllcilo di apprezzare esaltamento ~~ e1•~lu8ri~~f1!'.od~ap~cr'\oc~~~~d"~'r~~~o rreè nessun clubbio che l'cslstenin dell'ltnlia con istituzioni sollo le quali si potesse sc1vere e leggere, e con le quali un uomo potesse comballcrc per le sue opinioni ~C'nzn essere mlnaccinto nella vita era ns– imlutamente possibile. - Certo, O caglon della guerra, l'Italia ha orribilmente sor– ferto, ma anche altri paesi. che hanno al– treltnnlo !!offerto - ad esempìo la Ger– mania e l'Austria - hanno potÙto ~upe– rare le catastrofi della guerra senza di– sl ruggere i fondamenti intellettuali del– l'ei::istenr.a 1..11nana. 3~ u Voglinmo :1.,·er fiducia nell'opera di lui (Mussolini). la necessità di e!sa e ri– convocare la disperata capacità. dc!' nostri coiidctti. socialisti, sinclacallsti, comunislì. nnarch1c1, etc .. etc., etc., non soltanto di complelarlo. ma di comprenderla : oppure vogliamo noi continunre a sirillarc che l'assassino della. libertà e di )lalteottì cal– pesta l'Jtalia.?,, (NoT.\, - Nella traduzione della. Go::.- ~~~;~ 1t~{rf{~ 10 5o~°J' 0 oi:c~:; 0 :: j';~ss~!~~~~ "e di ~l8tlcotti "· - La Jetlera di G. B. Fl~aw ò una porcheria, ma la stampa f:i- 1,~1sta,con le sue falsiflcazioni. l'ha resa p1b porca ancora. 11 Tradultorc.) Certo. dopo fa guerra, le classi lavora- tri:~:1.t!t~111.;0~tn~~ic~fa\~~ssge~a~~~~r~~i ~;f{';~~ ;ct1\~ Ììt~~O ct:t! l~r~s~omli~t~~Ji= gllani dimostrerà come di questi errori fos.!!econsopcYole la tendcm::a di Mal!eottì e di Tul't1ti, e combatl('sse oontro di essi. Ol!esta l~tl<;iinterna giunse sino ad una du– plice !;c1ss101tr•,non ostante l'ardente a- 1~1orcdell'uni~.à cli~ ~ni!11ava proprio que– sto gi:uppo _d1 s0<:1ahst1. Certo _gli operai c~mm1scro 11\ ltalla gravi eITor1, e la rea– iione non mancò di !rame il più gran profitto. )la dobbiamo perciò tristinna- nwnlc l'~"'q"1Cnard a lr'll\eraro il dnlillo c-)1e, {Cl'llZH' ~ quC'gli errol'J, potclle più fa~ c1lmen1c lrmnfnrC' ? Mollo più che non i ~nn~rntori hanno pcocatn le classi borghe~i ll_alian,, con la loro tolleranza e con ~li :uul1 rhe 111111110 dato al fO!"cismo. Gonsla– lare_g:li {'ITOridel PR,"Sato può C'SSCro ulilr ad mtcndere una s1tuailono storica ma q~e~li errori non ~ono l'unico crl!crl~ per ~1ud1ca_redei fini, che noi ~i poniamo nel– I avvemrc. - Quando puro rosse vero. co– mC'Lei pensa - ciò che io nego categ'ori– camente - chC' i lavoralori sono stati puniti de! loro cn·~rc con In perdila della democ1·azin; non èl sarebbo che un unico mcz7,(!per niutnre. i lavoratori a ripren– d~r.e il loro cammrno, e questo è il 1'ista– b1l11ne,1to della democrazi<t i;~ Italia. .'i: ''. C~e eMm c'è d1t aspettarsi da so– cial)St1, 1 quali nè possono go\'ernarc, nè capiscono che cosa voglia dfre go\'erna– t'e ?... Tutli i socialisti che non a\'evano nè un soldo del pubblico dennro da ammini– strare, nè un amico operaio da. impiegare (;:enzn parlare de! sottoscrivere una con– danna capitale) ... " Penso che questo sin il punto in cui non c'è più da. prenderla sul scrio, e in cui Ella cad_c 1Jl quel .metodo dolio pungenti esagerauoru, di cm 'Ella è un maeslro. - Per quanto io ne so, i socialisti sanno am– ministrorc e governare tanto quanto un nobile o un ~or~hesc,. purchè ce ne siano 1. presupposti, cioè I appoggio della mag- ::~r;:~::ug~1sfg,Pf1:~,~~1~:~fi ~eann:i~o ~:= no, o sono spinti ad usare. la violenza · ciò che si YCdc non SCllonelle Lcrre dei r~:;cismo, mn anche In l\ussia. Se io posso c!Lreuna pnrola sul mio proprio paese, io Le propongo l'esempio di Ferdinando Ha– nusch. già semplice tessitore e socialista aut1didutl_a, div_c~tnto poi, dopo la cnduln UellAuslr-rn. ministro per l'Amministra- 7,ionc 1-oc1ale, il qualo a giudizio non solo deg_li ?tnicj, ma specialmente degli avver– sari, _ha. dimostrato che un socialista può egregiamente ed onorevolmente ammìni– ,;\rare. }~se Lei vuol vedere come i socia– listi sappiai:i,o_ammini!llrnl'O il pubblico den:iro, e dmgcre mi;l\aia 4i impicg1t~i, venga a \'edere l'nmmm1straz1one ciltad1- na di Yienna. Quando l'.Italia venne spintn n~lla grande guerra, ru 11 tanto da. Lei ammiralo Mus- 1;olloi che condusse principalmente que– sta propaganda. lo non so se Ella lo am– miri anche per queslo. Ma noi ci sentiamo solida.li . con. q~1eiSOl?iallsti, i quali, quando allora I prum segni del suo cambiamento app11rvero. cacciarono ?lfmsolini, con ver– gogna o dl~onore, dalla direzione dello Avanti I; con quei socinlisti. i quali è da sperare, fra non molto, lo eacceran!lo dal governo di quctrrtalia, che natura !eco un {)aradiso e ora è governata dai figli dell'm!erno. Ooo rì.!!petto (flrmalo) Fr:mm1co ADL..BR. SERBIA, E EULO-ARIA········ I Comitagi macedoni e Mussolini Letso .::ullo. Pr<mla di Belgrado una con– cione piultosto violenta. tenuta. da un ora– tore SPrbo in occasione dei rune.mli del generale Kovaceric. Un'o.sse1·,·az.ionc immediala: i fascisti bnnno fo.lto scuola anche nell'arte oratoria. ~u!al ti l_'omtC?re di cui leggo lo sprolo– quio, '.\fariano\'1C di nome e di stato co– lonnello in pensiono, ha adottato ~er il suo di.$corc:o il sistema di Mussolini d1 interro– gare la folla. « A chi l'Jlalia? u « A noi!" 01·a Mnrfanovic domanda: 11 Di chi ù t~,~~l~~t d:tf 5 ~f~~~i?nf 1 ! 1 1,.g(e-:~:e!1t''lilj ;~m~·oc~1 ~~fi~N:,a~~~~n~ 11 ~~: ~: ~t~a~t calo sonunamcnto oltraggioso non solo pe.r 1,m serbo). 1>ovoroDuce! Tulle le volle che ammaz– lm!lO qualcuno, dan?O la. colpa proprio a lui., che, ora, ha unparoto :i.d andar in cluesa e fa dei figli che si chiamano Ro– rnano. Certo non 8:P{)Cnagiunse fa. uol izin del bruta.lo ~ssass11~10del generale serbo - in ~~ 0 t:;~;tit~t~1l s~~~~t 1 ~!1~~~ei-~\~~ r;~; boicottati - subilo i giornali avantarono l'ipotesi che la diplomazia rn~cisla a,•esse I~ zamp)no nel!~ fofmidabilc ripresa d'alli– v1là dc, 11 com1lag1 11 macedoni. Poi dal- ~ifc°a\cs;,~ 1 :l~~1~r:!~1}~~r~li di~'f1~8. ll~~~ ~~dt~;; (~r:~ci;~~\g1~d~u:n:J:f:1~~co~~er 1~ Jugo!:ll!Wia i si!:=lemidi Maria Dc Yccchi io Somalia e non si accorse che a fare il p1·e– potente continua ad accumulare insucces- 6i). E' alla politicn che Bodrcro nei Balcani. sonia dubbio di f l:lal duce tanto ò caotica clic si (l(!YC: il rinsnldar~i della n– sa r>d H tentativo di riav,·icinamcnto frn Bulgaria e Serbia sinora acerrime nemi– chr. 'fall' infal li era l'inlenzione della nunrn magg-ioranrn democratica che dopo le ulti– me clciiomsi è riunita :sottoDaridaicper l'atlua·t.ionc di un programma di amata– mc1:1tonazionale e di pace cogli altri po– poli. contro i manc1gi a ~lile raseisla della ì'at~,~oeB!f'}~~;•p~~~b::a~·~ei:ss:~~zf! 1 ~t:~ Slownia d,illa gran~c organizzazione nn– :donali!:-ta. di quella de!Olaln regione balcanica! . E' notorjo eh~ ~ostoro avevano una par– l1oolarn d13posmonc ad ammni:zarsi fra di loro. magari anche all'estero. Ric~rdo il. ca1<0_ di quel po\'ero Ciauleff, assassmato 111 .\filano dn un suo correli- t~~i!n0;loi1~ i:~~e p~~. ~ses~lltid~~t•o~~~~-:Ii ècll'immnncabile Innocenzo Cappa. nicorclo anche lo strano interessamento ù~l p~ruto, fascista in qnc!!'occasione che &! .spm"'c smo ad una minaccia. di espul– sione dal pnrlito doll'ou. Laniillo che aveva ncceUa.to di soelcnerc la Parte Civilf:. Comunqu~ qucslo è certo: dopo tftr.tc lolle sangumose fra loro i <e \'oivoda » si sono messi d'acco1·do. !fanno tcnulo pcrsirro una specie fli Con– gye~so _in Gorna - Djumajn - cd oggi i ç1orn:d1: anche i piò. seri della Jugoslavia. fanno r1len1re che (]UCll'aiione conciliatri- ~l~:o;:.1i~ ~ll~~~;}~~a dle1sF~~1:~o c~{l~c~st: sale alla primavera scor!:'n e colle sue mi– naccio di guerra contro la Jugoslavia. Oggi la coi-a .!!iripete, .La diplomazia di Belgrado, sostenuta in pieno dal Parlamento, cerca di concludere ~i~ ~~,tll~~c~\nl>~1~~n~·~c~~~~opi~o\l,~rfc~,:; 1mpcnc::aladrlle bande macedoni con carat– tere di ver:~ " propria guerrit;!ia, caraL- ~~frat~~.~~,ti~~~1o?ualo mai sin qui tale E' proprio in quesJo periodo che quel figuro di re Bol'is Ya a trovare il suo degno compare a Roma (e ci lrova come att.ratto clall'odore di polvere l'allro assassino della Lituania). . .•\nco ~n.pi~ s.tr.ano è. J'atleggiamento dei f~~d~~~I ;~~ 1 ;:ia~;n~a~~ ~~~niod~rnt? ~e1i~ le ragioni dei macedoni. Ln loro pros8. pare un'eco di quclln df'i giorn3Ji .rh•oluzionari macedoni. "Fin quando la Jugoslavia. non ridarà. :~z~ig1~a~~ ~i~~ffica~t~~~ccdoni tale agi- Guarda un po' ! Proprio i fascisti che ~i preoccupanodellescuoleia Serbiadopo nverle sistematicamente tolto agli slavi ed ai teàe.schi d'Italia ed R\'ero cacciato in esilio centinaia di insegnanti ed al con– fino un paio di dirigenti del mo\'imento sorto coni ro la. barbarie f«scista a doman– dnro il rispetto della lingua. materna per i nati in Alto ,\digc ! / « Comitagi » Il sabotaggio della pace :::\ta ceco inlervenirc, a rompere la tramn nei Balcani nppena cominciata di questo bel piano di D'Rllra parlo è convinzione in buona nvveniro pa.ciilco, gli aUcnta.U di .\lacedo- part~ r~ndata, dei _ci~coli politiCi jugoslavi ;~;i;~ 0 il ;~~~~~~~1;~ mJ~~c~\~: 1~ dc~!~o:tf~ni~ji r~cBlu~~i':i~,l~~~o1;~~~~1\rt1~~1~~'ta d~/~~~~ guerr:i. !ul:.1Jal ministTo ~ul~aro che anche oggi Intormaiioni assunte presso esuli mace- 111s1slcnello sue dichiarazioni pnciflste e ~~ 11 ~c°rb~ 01 ,~~:· 0 ~~~~ng~'~niu~i1t\'~lufi~ 0 :~~ ~~~. ~!~~~\i~·a;~r 1 ~~{int~'t:1~a j~i:Os(l~~-o t~~;a1~ una buona :1pprossimazionc le forze cd i avncmamento dei due Stati o per cnncel– metodi d'orguni:mizionc dei famigornti co- lare lo flato di tensione, arlificiosamcute mii agi, all'epoca pre3cnte. quando il fasci- creato dAi politicanti fra i due popoli slavi smo sembra intcl'essursi di queslc squadre che parlano una lingua pressochè comune. che, se non meno brigantesthe, sono ccr- Senza prendere per seri i piani pansla- lamcnle meno vili delle sue. \'ist1~i di Radic o le invocazioni nlla 1iadrc I gioYani che rormnno queste bande ap- Russia, certo qualcosa di positivo e di partengono. per origine. a tutto e tre lo buono si andava costruendo per la 11ace regioni in cui I) sfcnmta la Macedonia al- nei Balc ;i.ni . l'Cfiom in cui è spezzata la Macedonia al- Sarebbrro quindi alcuni circoli mili– dbminio Oclla Jugoslavi:1, della Bulgaria e tal'(, - capeggiati Si dice dallo stesso Re j.lella Grecia. noris - che avrebbero !a\'orito la for- ES3l' sono orn .~0110 il comando di un ;rnazìonc delle bande sul 1erritorio bui– Mio o Voivoda li (duca. duce) che risponde garo a flne d'impedire quella politica e vi nome di Jlautscho '.\Iichailof. Da questi, secondo il mio modesto avviso. al fine an~ che !'Urebbc il '.\lu:;solini dello squadri- tlH' più Immediato cli ottenere un :mmcnto ,;mo mnci'dOn". pm·lnno 1.r!i ordini che ven- d~llc forze militari bulgnrc dalla Commis– gono ;1cccttati con mm di~ciplina ammirc- ~101w_ Int<•rfllleula di controllo, col prete– yole dalla '-OtlopoHla gerarchia. hto, .m ca,o di\'er.:o. dell'impossibilità tli (j :~,:~{~.J~\'. 11 ;tN~ i~~~;~o i1~ i ·~ 1 1,!:u;~~e~c~ re:1~1~ 0 sf;nt;i?a~~~gi:;n~id~l 11 :~~;~a~ìcel. 101'0 :doni : Oricntnlo ed Occidentale. Ln rrima ambiente. Un nmbìentino nel quale il si– è sollo il c-onnmdo rlil'elto di ~lichn1lof e gnor -"ussolini si trova n casa sua. la second:1 lrn pe1· "Yoivoda ,, il conosciu- Questa polilica - quale cufumi1:1mo ! _ t.1s.~imo:igitatorc macedone Giorgio Chri- può però conLinuarc all'infinito, fino alla stolT. guerra !orso, me. cl'edo cho riuscirà. assai Ma quello che interessa veramente in nssai pri.ma del compimenlo di questo scel- ~~~~s?rii~!:n~tin~~::}~~!~~ al~m~~~i~n~'. ~ehi~tiidJf 0 t~ 0 nl~a ng~~r /~~rv~~z~~n~~oba~j j fini cd i meni dell'odierna riprc.::a im- crnto '()er cento In dittatura personale di press1onant,. <l('ll'atlhità ri\Oluzionaria '.\luc:.::olmi!n Italia, non certo per sostenere rn·1cedon1• queste inconsulte provocazioni contro na- zioni rhf' ~t:umo ralicosamcnte cercando Lo zampino fascista . I ~1r~ C'~~il,alJrin. d! pacll ncl!a r<'r;lonc che fu .\ntilutlo: l'Ollll' :-i ~ono potuti mcl1r>r mp il fo~olaw delle eucrre. d'arrnr,11, fpt I.li IQI'V i ca11i rivoluzionari t FRN'\'CO. LA LIÈERTA r SUCCESSI I DI MUSSOLINI VERSO LA RESTAURAZIONE DEL PAPA-RE? .. - - . - --- . -- .. --- . - .. -- . -- -- - . ---- . -- ... - .. - .. --- -- -- - - .. - ..... -- - TlilllUNALIDELDfGIM.f Nove feroci condanne di comuni• •li al Tribunale Speciale HoMA. - Il giorno 15, come preludio a! p~cessonc contro lo Stuto Maggiore h~1':;~~'~\c1~:~ 0 1~ 0 ~~~;rln:1\ 1 tB~il'~~~i~ij~ 'l'onon, .,fancinelli, Jrrnamorali, Pellegrini. ~;uge!.f~i1\!n~ 3 ~:fi?;r~i't F°f~~ i;i:,'\e~:~u: ·~~'. Gricco e I::midio Zaun ..rini, ex segrolario del partilo ilOCi:.llisl:i. unita1·in. Salvo gli impul:di Bernal'dini e 'l'onon cho sono negativi Jlf'l'Chè in r>ffe1 li mai milìlal'OI\O nel partilo COOHtni"l:l,lutti .... li alLri impllltiti rivrnd!c:mo e l'adesione° e l'attività svolla nel loro J)arlito. MrL essi fnnno osservare - inutihncnlo purtroppo che si rimprovera 101·0unn. alti\'ilà. - il lhl\'agnan per CS"mpio è accusato d'a,·er collaborato all'Unità di cui era redattore e fu anche anche gerente - da es.si svolta alla luce del sole, quando il partilo comu– nista non ern stato posto fuori legge cd aveva suoi giornnli e suoi rappresentanti &Ila Camera. Infatti Il materiale su cui c::j basa l'accusa conc:i~le in stumpali che fu– rono !=equedrrlli nt>I e-iugno Hl?ti. r.:accusa ,, ~tata ~o~tenul;\ dall':wvocnto 01ilt!are ca,·. _Fallace,:,La dife.::a, costituita ,.wglt avvocah Della ::;eto,Ascarelli. •rrozii :::nlgiù e RedJamare 1 ba. tentato fo,ai10 tll far pronunciare dal presidente una. sr>n– tcn;,;a di as:'.!'oluiionc. Il presidente gcn. Sanna ha Jll'Onuncialo la seguente sentenza : Gi_-iecoRu~ero, contumacr. Ml anni 17, mf'!=t G di dctem:ione. lire 12.750 <li multa r1l :~ tre .anni di vi@"il:1nr.a spf'Ciale; Moli– nelh Guido cd Innamorali Francesco ad anni H, ii mesi di detenzione, 7.200 Jiro di r:~ 1 ~\~tat~;;:;o d~ n~i;~~~I 1fcc;~:.~J ;);1 1 Ì 8, mt:~1 6, ~nomi 7 di detenzione, lire 3 ..f.75 li.i mull:1. f>d a. I rf' anni di vi~ilanza spe– C-Ullè: .\ngelucci \lario e '.\11mclnèlli Al– fredo :id :inni G. mc.;i fO 1\i dC'lcnzione ;J.'.3~ 111·('di rnul!a." a. anni di vigi!nm~ "l?eciale: JlCl'n:mlin1 Pr1n10 ad anni 5, nw– H. 2 e giomt :J di Jctenzwne e :?.G~S lH·c th rnulta. Zarnv'l'ini Emilio, con1umace a mesi 30 di detemÌOllf' e 3.000 lil'e di l~lUllR, . ifa dichiarato assolto, per insufficienza d1 prove, 'l'onon Arturo. L'euaaione dell'on. Nicolus&i. h':\'ODRt.iCK. - E' iui ~iunto assieme alla B~ 1 Ìz:::il~li t'1:~,t~:!~~r~!~~ l~e~~;ft~o:~ ostante la sorveglìama raschta. ~nlerrotmto dui giornalisti egli ha di– cluaraly eht' 1\ impo----i))ilo\ Ì\'Crc in llalio. e che mtc1:dr>dedicarsi alla. dif<'~n dei dl- 1•ilti delle rninor;inzr nazionali tedrsrllc op.prcs,.,e-Jai -!aE.oi::-LL 23 OTTOBRE 1927 = L'assalto brigantesco LETTERATURA FASCISTA alla casa di Lussu La sentenza della Sez. d'Accusa L_a. !=rnlr>nza - 30 ma1n.:io~cor.~o- <lr>lla Se1-1oncdi .1..ccu.<1n di Cagli:1ri che rinvia,·a gmdi:do l'on. Lussu per omicidio acceda i scgucnLi ralli. .\ppena giunta notiria. ,1 ... 1:·attcnt:,to ,li Rologna le autorità capirono chr) <1ualehi, CO":\ "potc\'a av,·enire n nf'i pres~i df'lla tar-a òcll'on. Lus"'u e mandarono rinfon:i f 6 1 d:t 0 ~!;ri~n~~t~iiis~Jf~i~;la;{~lu~(ingbJtt~> 1 ii Lussu " Jasdarono u esploclero il J.f>nti– menlo cli giusta. lndlgnazlon" u ma "alle e~pres;.,ioni di legitlima. pro!Ps;ta rillr-rna– vano ancho gri_da o~l11i ». Abba:.so, rnorlr, forco. ecc. pel' Lussu. Dei fascisti irrompono nella. ca"'a "!'òa– lendo Jr i-cnle fino :11 primo pinno o,·e i· ~b~~ft~'tt1~:l~~o1~: 1 ~:~'~;e[,·j 1 t~u~~~ 1 f,~1)':.e~ 1 ! ~I erano pro\' dr.ti d1 bssloni e n\·e,·nn<, c_hieslo arnesi e un palanchino tii coi_nqui– lmi. I carabinieri accorrono e ricaccwno i f<t<:Cisti.Allora un fascisln - cf'rlo llatt isl:L J>orra - dalla piazza dà la !=Calataal bal– cone mentre altre' tenltL darKli un bastom: pP.rChè P?SSa sfondare li, Jlnestr:-i: (' il fnsci<:ln già arrivalo al h:tlconfl in, ila altri Ml imilarlo, mentre i carabinieri dal basso !i oppongono. A questo momento il Lu"SU spnrn 1111 SillO C(JfJ)() di Tf'VOl'VCI' che "perfora in lut– to il suo spessore il listone di lcg:oo drlla ringhiera del balcone r, e eoltanto dopo <' andò ad investir<' il Pnr!'a » " lo ucci.~e. Vari colpi di 'rivoltella furono tirati contro la casa del Lussu e nel frattempo, 1, un al– tro gruppo di uua diecina di fascisti por– tatisi sopra un baslione soprastante stu- ~~~~fo jiu~~Id~e~i l:t~1t~~g~I~; C~~~rgri\~= terno. Xec:sm1<luhbio, dice la sr>nlenza, che si Yoles~e raggiu111ero a qualunque coslo il Lussn per compiere ..-atti di ,·1olf'nia con– tro la di lui pen,ona » r dte per Ji J1iù,. il numero degli agenti df'lln rnrn pubblica ern insu!flcenl(' ». PC"rconc::egucnza la .sen– lenza afferma !f''-lunlmr>ntf' : .. Invero t1cllll acc,.rtata cirN,.tUm:a ir f11ffo ,, poiiti1'a– '1nrnte itabiliff> rhc il /,ff.ts11 111 n1omcnfli d<>t doloroso cv,.,110 .~i. tr,n;,ì .\'ELLA .YE– CESSITA DI SALVARE LA PROPllLl PER- ~~:z~ s~!r~~,/~':::~,~:a~:~;~,t":.'t16:c;',,t; <111clladi difendersi. rl" f (l.fl' pe,·icolo al q,uùc crrtamcntc uou nrct·n rlato cat1.~u cd a citi 110:t aveva 1/lOclodi .1-ottror.li se non mcditMlc uno PW'rgicn rro:ion". ,½(;, CON– SEGL'E~'TH.Uè'.YTE ,YELf,R CIRCOSTA1Y– ZE PREVEDUTE SELL',\H1'. 49 ti• 3 del COD. PENALE,, che i: qriello della le9il– tima difeso. ~a In scntr>nia continua che la per1,iana nou m·e,·a uncora II comincialo n cedere" sotto gli srorzi drll'Rulorc della scalata ifh;Ori)e;{ir So~t s~~l~~·~ 0 ~;:~1iè 0 ft~a?~ 1~ ~ steccn <' !-lecca della p,•rc:1:ma(e rlimenlica ohe fu tiralo contro la ringhic1•aì "fu 11n ytdo il <11wl,. A PRESENT.\.RSI S01'TO UNA. 1,r;CE SFA \'ORE\'OLE ecc"dC i. limi– ti tlrlfa 71t'Cf'SJità. ». E eo.!!lLussu andri1 in .\ssise òa,·nnti a giurnt i fafcisti. Commenti ? Due soli. Questa sC'nlenz.a ricostruiscC' uno dei mllle episodi della seh·aggeria fascista non del periodo «eroico» (? ?: quando c'era il "pericolo" (·~ ·? llolsccvico. ma del ~c:~~l~O 1 {!~~r.:, 1 (~ .. tJfa~c1:1t 0 f1~~~r1~;~'l~nti~ del l'egimc contmununno In ~te~o a dire che in Italia J'ordim• i• ristnb1lito. ln secondo luogo non ~ruggiri1 a nessuno che Ja sentenza è mostruoc::1. :'.!:li legittima dires~ sarà :::lata mC'glio accertala e meglio descritta. ì\la per prochunarla oi volc\'R quc.I /an\o di coraggio ci\'ìlc cho i nrngi– straLi al soldo òcl fascismo non possono a.vere. E allora con un ca\'illo masehino si rim·ia a giudi1-io la viLtimn. senza oecu– par~ì, nemmeno, dcllJ 1,er!=one idenlìficn– tissime che hanno parlecipoto a\l'attentnto criminoso conlro la casa di f.us ~u. l: non si dica che critichiamo un'opi– nione legittima di un giudice perchè la sentenza stessa con !e.s.sa - senza \'olcrlo certo - che il cavillo ron cui C'vila di as– solvere senz'altro il Lussu è una mostruo– sità giuridica. Infatti la senlenia dice che le sue ragioni valgono in quanto siano prP– sentate sotto una lticc sfavorevole all'im– putalo. Ora da che mondo è mondo. nel dubbio. si inV>rprctano le risull.anr.o Jcn:o- a/~ol3;cc~~ìi~'~itS~,!!!~n! !~I~ ~ ~it := -Iando:::in qunlsia:.j imposi1.ione - in un caso di legiLtima dif~a o di fronte ad un uomo come il Lussu ohe. se non ricordiano male, ha cinque decornz·ioni di guerrn. 1n– vece Lus.su sarn processato e la famiglia di ohi voleva as.sassìnnrlo ollcrrà. una bella pensione, e i complici dell'assalto brigan– tesco andranno al processo a far da tesi i– moui e ad intimidire i giurali. PERQUISIZIONI A VICENZA ---- Y1Ct:'.\l(,\, ottobre. In seguilo all:i pubblicaziono sulla J.i– ~crlà di .uua n?lizia. da Yicenr.a riguarclanle 1l pro;:s\mo )1crn1.iamento dr] scgrr.tario f".'(lera\c fascista dottor Garr.lli, occusalo d1 ~yerc ..ormai mangiai~ abbastonw, la pohtia :::e messa alla r1ce1-ca affanno!=a òegli informatori dC'l nostro giornale. ~a– luralmcnte. ha prr-;:o granchi su granchi c le perquisizioni compiute non hannO dato ne:-:.=un J'i:.=ultato. Ln. Yigilam:a :illa posla. è di,·rnula .meti– colosa.; tull~via. di un centinnio di copie d~I :10;:.Lrogi~rnale invinlo n diversi indi– r11.z1d1, rns~1~ti e 110n fascisti, la poli1.ia non è r1usc1la a. ~cque!;!r:irc che cinque o ~C'i çop1e lunedì e nltrcltantc merC'olcd\ m:lllllUl. Dedicato gli "all\iCi e camerati diFrancia" :\1. ~ongrcs:-o demog-rafìco t.li 1n·ofr>~8ori f~sc1sl1,. tenutosi in, Homo. alla pn•~C'nza. di at~l.0~1tà,:!'OVl 1 rnul_l\'C, l'oratore che pro– Ollll7.I.O 11discorso rnaugur:tll'. disse : 1, Siamo molli. è ,·rro. nel nostro pae~l': ma s:ono anche molle da noi le terr<' nu1I colt.iva.tc. suscellibili di miglio1·lc " ca– P.8C1 d1 dl:lro.~03tentamcnto 11 una 11opol11- uone _be~ p1u numerosa dell'nttunle. La mal~r1.n ~1 sottrae ancora ,·Mt i terreni tra 1 m1gh~r1 ; mn p('r redimerli tJn quC'I ma– lnnno ci. è pur?. necessario disporre di una po~la~1011~ pm numero~n. secondo una ,·er1tà mluila dal ~tnchiaxelli. il <tu11lear– ff'r1.nava cho i paesi malsani d1,·entnno ~nnL quando 1111amoltitudine di uomini ,, un !rallo li occupi. bonifict1ndn la lt•rrn ~ purificnndo l'nria. "Qmrndo il nunwro degli Tlalinni :m– da_;,.:1c _ollrc la po~~fhililì, di nutrirli in pn– {l'1a, 1 aui:nentala poll•m;i gio,·C'ri1 n far ol– t~ne1•e più fncilmcntc, pC'r In eolonizrn- ~~?~i -~~~~e i~p~d;g~i1\n~~1~\ 1 s~o;~~t 0 l~!c~ 1 ~ pnc1 d1 popolarle e di renderlo proclutt ive m grado elevato. , "Probab)lmcn,f? ~!l'estero sono git'l. fin dora ma01festaz1on1 di paura contro Ja nostra futura.~ ii:icoercihilc espansione i r~ccntl .1entat1y1 d1 :i.donestnro o di nccre– d_1taro m Italia la pratiche neo-mallhu– s~ane. Jndamn si <ipera che gli Ilnlioni siano dispo-.ti ri sacrificare le loro virtù fi~lcho e- morali rill~ mirr> obliquo " intc- 1·c$sa~e di slranicri m,uffìeienli e dege– nerai!. C:rescerc in numero, presto o gran– de_mcnl~.~c,·c <'S~erl!•hmquo jl do\·('re dc– gh Itaham ,._ Romantici, neoromantici e novecentisti . • La scuola dei conigli e quella degli aaini. Florilegio poetico dell'Italia nuova . . I romanzi in « 1O ». lo vole\'o bcno a Dino Bonardi 1 e glie1~e ,·01·1·1•i :ìncora e:,-, Jlor<>nle corn'ii di gl°'' 1 - nPi:m " di salut" non ~i fO!l'lO adattalo r::ivf ~a~i~r n{i~tfci~~~a~-~ i r~~a~ri~?;~;~ su! più ruffiani fogli del regim,.,. .. )fa il 1-uo Cuori: dc.serto la.iiCIU.\'3 g'lU. prC\'edC're la rapida cnduta del suo autore. QlH'<;ti /.doyani \'enuti al Socia!ism~ un po'. j,f>1• seni imento, un po' per s;nohismo, , 1 <-ono rimasti finchè non coc:\aYa nessuna ratica r c'era modo, scri\'endo sullo mo– de~le pn1tmr dei giornali proletari, di !bar– tnr<: 11 lunario. Quundo rc~t11r Socialisti cominciò a si- ;n~?;:,~~u~~~::n~~~' 12~is~iet~;~~inÙ~f:~o~ f'Ctcllcntc ritrornto che as~omiglia al fu .. mo rh,:i non ~ nulla. e serve a nascondere i' n naqcondersi. Quesli gio,·ani, che Eapcvnno scrivere, che a,•rèlibrro poluto ~ dovuto dare all'Ita– lia una letteratura l'ibelle - non ribelle nel ,;enc:o cretino del futurismo, ma ri– bf'llc all'oscurità e all'infamin che sla\'a ~aJnnd('I .~ulln vita morale e civile italiana - questi giovani si !=onodati all'arte pura, che non ha ni· scopo nè contenuto, ed è prrciò \'Cnto ~h." soffia 1. pas•n, quan_do uon !=onovrcc1p1tali nel r1d1colo atteggu1- m~l0è d~c:•.if;1~:(~ 0 ~~;~;\1~~~kè la giovane lf'l!('ratura italiana do\'l'ebhe dare alti ac– centi di ri~co,;;,,.,a,ci dà i Cuori de,crti, ~~r~~i ,y;: t:;·~t~i~u; 1 i~n~io;~rr•cciequd~ r,il1 gio\'aU(>par..,,·a promcttC'95f' co!l bene) f'trrmo inlrug:lio di lirismo fllosollco o filo– •ofin lirica che dir si voglin, o quelle Poc– ~i,. d'Amore di Carlo n:wasio. chi! il suo ,mlico Bonardi già proclama altic::simo poc~ la, l' cbe non dice. in versi ora discrel1, ora brulli, niente di niente. nomaolicismo. questo ? .\la il Romantic·smo contribul alla ri– ,·oluzione ih11iana. Questo neo-romantici– !=mo ci conduce al rammollimento cerc– br3le. HornanticL neo-romantici, novecenlisti .. 1 Qunndo P"li :<crillori non sanno più scri-– vel'E', fondano una scuola. :-i:el '600 tonda– \'ano le Accademie. I grandi scrittori non hanno scuola d nocademin : sono di tutte le scuole e di nc~suna. Ma in Itnlia oggi non ci sono grandi sciltori, o quelli che scri\'Ono apparten– gono a due grandi souol<1,niente affatto nerr1:iche: quella degli asini e quella dei conigli. ~lellia,rno in quesl'u!Lima, tanto pel' non offenderlo troppo, Dino Bonardi 1 e i c:uoi amici neo-romantici. E nella prima. cataloghiamo, i;en1.aesita– re, :\lario Carli, condirettore dell'lmvero. Luigi E'ederzoni si chiamò da. giovane Giulio dc Frenzi o scrisse anche dei ro– manzi ; ma quando aspirò a. d:ventare un ~i~~ cÙ~1~i~fò\~~s~!ig~:Jo~\~e 1 ~hl;t~hl; commesso in politica boiate minori ohe in letteratura.) Enrico Corradini pure fece dormire da giovane i pochi ingenui cho si mette,•ano a leggere le sue fole. Ma, in generale, questi sornioni rinne– gano i loro errori g10vanili, e cercano di fnrli dimenticare. Mario Cnrli no. E siccome, c\'ldentf'– mentc. è yiù. esaurito. e non pvbdttto più. cito I~ corbellerie ohe scrive Eull'lmp~v. ~~;~is~ ~i~!~n{f~, ri~b~n~1~e r~1U~~far~i Mirva!la, mistc,·o d'amore, e che aveva già. pubbhcnto dodici anni or sono col titolo un po' più serio di Retroscena. ?iforio Ca.rii, invecchiando, è diventato più bufl'o. E lasciamolo stare, per carità I C'è di peggio. •♦• In Italia i libri di versi piovono che ~ un diluvio. E osiamo dire che le lettere ilaliRne sono in rovina ! Parole col-Or di lillà ,m poco infroncio&atc, che spargo11con soavità ,,. binibc corteggiate, .. bfusctta colo!' di lilfil. f~SSl~(a. d'(WÙl e di fiori, c,vria colo,· di lillèJ. . . ,,. Oh, questo color di lillà! F. pR_1.iem:a. ancora questo signor Aldo [~l;}l~l- c~t ~:~olni~\1~~~ ifgct~et~fnt~ SCrl\'C; ' ,,i Di<;on che le move11:e del tuo corpo ~1dt1le, $nello. fresco. provocante m ca1'nc traduccon l<, vita in.:ort'a. · ,.,, or .tPì. morta... ~ Dicou ch.'01· ,,. 11" stai f,·cclda c,l immola 11~ lo sco,_ito ca11ton d'1111 cimitero .• 1ftsf0Ua u.t tua beltà fatta mi.stero, or clt,,. SCt 11101·1,1, .. n. Ya. \'a a n:isconderl i Ùi t!IIQ .1conto cat,~ lo11, o poeta ! • ..

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