la Libertà - anno I - n. 25 - 16 ottobre 1927

-==2 sappiamo quanto il Centro Cattolico di- t~~dba~~~ ~·~~iCBl~~,i~r~ 0 i1a~~c:à\n~'i~ 0 :i~t~i~ lico o i! clero. :romano lavorano per Ja re– stauraz1ono d1 quella mona.rchia bavarese che dovrebbe r1formnre il grande regno bavaro-austro- ungarico, ric3uma11do Otto ~f~~~9~: 6~~1~ i1e~;~~irtg'iù 0 ~:~·:;~n:~r. 0 f ~ A:ustrrn, anche senza osservare le ragioni d_ella1rece~t,osommossa, una organizza– :uono fascista e naz1onalista ha tutto lo ~EPa 0 ff~lo ~t~ 0 o;i~~iio~~tg:;r:t~fA~io~d~i fascismo italiano. In Ispagna l'alt.o clero è favorevole e sostiene il 1·cgimc di Primo de Rivera, 1ml quale I~ hcnodizioni !aLicane piovono. co~a~~in:h~ 0 t1: cl:r~ ! fl~~g egpi;~o!'[~ &l~~;•~ 0 {J ~z?f~~it 0 ~ i ~ 0 :a!d~~~ 0 sot tanto al .Messico, dovo i preti - con l'ap- tltCaf1~~b~ig~ ~~ c: t~c~sii fac~~:~~; politica antireligiosa, perohè noh esi5te ~~~h~ 0 \\ti~fer~ 0 ~~~ 1 ~~~~~ :eirc~!~'eJ'i ~~~ prire le azioni dello Standard Oil per la conquista del pet.rolio messicano. E il cle– ro publ)J,icamente organizza la rivolta con– tro il primo presidente eletto regolarmenle dak~~~~~~o cb~i~1r~~ia bisogno di altri esempi. Lnseiamo slare, quindi, la casistica. La religione e la morale cattolica e cristiana non c'entrano : noi guardiamo la politica valicana che è olericale, in tutto 11mondo, e schierata col nazionalismo, col fascismo ~ oon Ja reazione. Del resto il Papa sta per lanciare u'n do– oumen~o sul nazionnlisn:io. Vedremo in qual modo ~I Pnpa _darà.ragiono a Donali o al– l'anonimo sor1t.lore e se - que5to è il f'f allf.porlunle - allo parole rsrà seguire Rimano un'affermazione dell'arlicolo a– nonimo ohe è grave : Il cardinal Gasparri, che sareb_bc. ~t.ifascista (il soli lo. giO".,P delle parlt) inviterebbe alh\ non resisten- 2.a e alla forza del patire. Il fascismo non ~t~:~:d~~r ~~f;:J:~~~t c ~1~~ 8 c \' 1~tP& rnsomma. J?erconcludere. quale •lcn, c~– sere l'atteggiamento della -Conccnt.razionc ;~~ri~e ial~ro~lar ca~~;ì711°~~m~ 0 ~\ 1 •~:ri~ 0 ~ corno '.\!arco Sagnier, per c5cmpio. sono sulla. linea della Concentrazione. 'l'ulli i democratici c11ll0Uci possoho - e lo !-ono - essero con noi. Ahche in nome della morale cristiana o cattolica. Ma se quesLi cattolici si organizzano in un pa.rLitoche non ubbidisce a questa mo– rale, ad un programma dcmocralico, ima si inchina senza diil-oulcre alla politica clericale che il Yatioano ha fatto, fa e forse farh, sr questo partito org:altizznlo e che ubbidisce a nomtt ,·at.iinina deve r~i;>presenlnrc la l!'ipetizione di quella po- 1ll1cndi accaparramento e di dominio che ru una dçllo. uauso d~l J.)rccip~re del Par– lamento ilahano, no1 r1spond1amo cH no. Noi diciamo ohe nella Concentrazione non c·~_posto per coloro che, doma'ni, In pre– v~s,onc della caduta del fascismo. si pre– '?1p1tcrebbero rra i pari.lit.idi sinistra per iucatenarli e mantenere la politica italia– na sollo il dominio clericale. 'l'anto più che ò evidente, oggi, In iden– Ufloa7Aono del fenomeno Cascistn con quello clericale. AURELIO NATOLI. L'AUSTRIA E L BACILLO FASCISTA VI~"NA. ottobre. rn Austria. tutti i parliti son d'accordo su un punto : li~uidare al più presto gli slrasoiohi delle giornate di luglio. Non lo dicono, ma lo fanno capire tutti. La stcs– Ea stampa di destra, nelle sue elucubra– zioni reazionario sembra pervasa dall'idea ~rl\i~id;i1;,8rn~~:. til 1 ~/n~r!~~)~e ei~el~~ ~rifa t~~!lst~~::i o~nf a sf~~~~e 0°~o~~ st l; misure di p0Uzia 1 o sono lo cronache dei tribunali o sono i dibattimenti parlamen– tari o cho altro so io, fatto è che la cro– naca, bas!a o alta non importa, è costretta a Tamwentare oiò che si vorrebbe ad ogni costo scordare. E' come un'ossessione, un incubo che perseguita lutCi i momenti, ~~o 0 r~~ d3:1~ào~~e~f:~~u~~ie'~~rn: ~~~~!~ Una liquidazione difficile Via, via, con qucst'angosoin, finiamola èou questo estenuante tormento, si tiri uu velo sul pnssatQ e non se ne pa-rli più. I sòeialisli, con invidiabile spirito di pro– fetica comprensione, intuirono questo sta– to d'animo oggi generale, subito dopo le tirieti giornnle o proposero ,un'inchiesla por assodnrc le l'Osponsabilit.ù. e liquida– ~ CQJl un colpo solo lu partita. -ili,, io.verno, però,. non, voHo.,-6.3pm·no : i'iaoh1osta - disse - la faranno i Lribur:a– ,Ji. I socialisti si adattarono. E si ebbe que– sto allegro risullato : il tribunale ò impo– tente ad assodare responsabili tà genero.li di sorta. Esso puù, t.utl'al più, co ndanna.re gli indi\"idui che gli vengono presentali, ~uac~~~ofro~1ki ~~r: ~~,~~rn~n ° d:si lll~~~~ messa. La polizia si è afrretlal:i a fornire nl lribunalc molto materiale. Ma - ohi- ~tt~ ~::ri~~i~r?n~~\ s:i':n:f~t~~~r;o~~ e m1serab1lc cosn. Basta scorrere i reso– conti. dei processi per persuaderne. La maggioranza degli accusati furono p,ro– sciolLi in istruttoria per inesistenza di reato (e tra qucsLi tJroprio coloro ohe dovevano essere i veri o principali col– pevoli dQlla sLragc, come, pel' citare uno -sul conto del quale la slampa reazionaria aveva ballalo un osceno Cha,·lcston, il fe– rocissimo comunistn Fiala) ; altri furono rig:~~ti ri~;i~t~~~· 1;1ug~c~ll1ot~o i~ b~~~ d~ pnragra(I adaLlo.ti ner !~occasione. Si elc– vO,.per esempio, accusa per il crimine di ricatto a coloi'o clrn avevano costretti gli cltauffe1irs nd adoperare le loro aut.o per 1·accoglìerc i feriti o portarli all'ospcd<\le. Atto - come come si vèdc - più. pietoso che rirnluzionari6 o che se anche riveste i;-li estremi di un crimine di pubblica vio– Jenza, non potrà. mni raggiungere' quelli del ricatto m qunnto. pur ammettendo il dolo, 'Vi manca l'avidità. di Iuoro che dc– v'esser Ja base per un lai crimine. Non– ostante i ~~gli commessi nella formazio– ne doi lJ.•1,b 1,1ali miSLi (i- lavoralor.i che davevattirc er -thfamati''a-cotn'potrti tali !r~l~~\t~(~ut: 9 c~~lt:Jrr!'t\e d1~àv1t~:~ reazionaria) ;1 tribunale non _potò-infero– ci1•eoontro gli acCuS'titie pur dimostran– dosi severo, · In ·sentenza più grave che pronunci❖ ftnqra è .s.lata qyeJla di quattro Jncsi di carcere. Certo, certo: il lribunalc avrebbe col- f~;g, ~ineza·Jll 0 ttuioi~nz~r!~~~riN ~~s~g~ ~fa~t~i ria 0 ~iog~~\~...m;:~~~g;l~cif1e" al: Jribu1va loro; ma poichò nè congiure, nè preparativi, nè nitre coserelle del genere vi furono, ne consegue logicamente che Lutti gli sforzi della polizia cadorio nel vuoto o che il 1 ribunalc deve assolvere o condannare a pene che, mc.!lòse di fronte alla tragica mostruosità. di quelle giornatc 1 nppalono irrisorie. Due campi agguerriti: l'amnistia Cosl, l"idea del go,·erno di affidare l'in– chiesta al tribunale, fallisce. E nel suo fallimento esso rende ogni giorno più as– sillante e pili tormentosa l'altra idea : quella. di tlnirln e di liquidare assoluta– mente Jo, giornate di luglio. Tutto oiò, \'isto con occhio supe11ficialc,. Oovrebbe co ndurre a una colossale cnt.a– slrofe. Di conver.so , avviene l'opposto. Strano, mn 1) proprio c osi. Ognuno capi~ce che conLinunndo di questo passo, Ri va diritti a bnllarc sopra un \'Ulcano o che la conclusionf" non può essere che mm rovina gener:-tlf'. 'l'utti ,·cdono e full.i ca- J~s~fi~°J~i~~f:l.~. I~ r!;i2~: lf1nJi1asf~ci}~ non ln vuolo nessuno. Neanche j più sfe– gatati reazionari. Per evitarla è neces5a– ria, quindi, essere ragionevoli. Ciò che vuol dire smetterla con la politica del– l'inflessibile rigidezza reazionaria cd ac– cettare l'alLra J?Oliticu, quella della reci– proca comprensione e del comune accordo. La base di questo accordo la si dovrà lrovarc appunto nella liquidazione delle giornale di luglio. L'amnistia generale proposta dai socialisti dovrà. aprire la. màrcia al resto ccl essere il primo passo vor::o un nuo,·o oricnlamento politico più proficuo per tutLi. . l'otto t'l·ò 'f\l::t egl'e(;'lamente-o C::Hra.feòza fare una grinta, come un guanto. Dato che c'è l'intenzione e c'ò l'interesse, al– l'accordo cd allo paoincazionc si arriva cerlo, Il ltuciamo estero alla riacossa Ciò urta mollo il fascismo estero. Tanto Mussolini quanl.n Horthy hanno interessi del tuLto opposti. Ad essi occorre ohe in Austria avvengono torhidi. Quest'oasi de– mocratica proprio nel bel mf":r.1.0 dell'Eu– ropa e tra due Stnli f:lsoisli è un vero scandalo. Lo hanno dello a chiare note tulti i giornali italiani <luro.nLole gior– nate di luglio. Il Corriere della Sera ha parl~fo (per incarico direlµ> del "duce ») con sprezzo profondo doJla democrazia. nuslriaca, irridendo e sobernendo i più elementari prinoipii della convivenza ci– vile per esaltare i sistemi antropofaghi applicati in Italia e in Ungherin. Giorni sono, sul Lavoro d'Italia, il fa- !~~~\:itci~g~f:S~s\11!0Nia1f~1 e 3J,~~;hfi•~~ devono opporsi con tutte le loro forze al~'Amchhus pcrchè ... t\h il perchò il fa– sc,sln. horLhyano non lo dice mu risulta ugualmente chiaro : l'Austria non <lev'cs•– sere annessa della Gormnnin pcrchè quc- ~;~e~d~co?a~cÌ~[~~ f~~seff··d~~~~~h?i1/\,;!1reO mollo appetito. Appetito che nelr:.irticolo 1 del Honjn Si manifesta chinrnmentc più sot~o. là dove dice, per esempio, che l'Au– strrn è un covo di bolscevichi o che, pre– sto o tardi, l'lingheria e l'Jtu.lia avranno il compilo di andar a farvi... 11 ordine n. Ciò che \'UOIdire : - ohe peccato che in Austria non Yi sin disordin<' (Come in Hu– lia e in Ungheria, ller esempio !) e ci offrn cosi l'occasione a noi fascisli di ro.1e i nostri affari conditi con slragi e rubP.del Durante i moti del luglio, il rappresen– tante di Mussolini a Vienna. certo Giacin– to Aurili, propose agli ambasciatori czc– coslovacco, francese, jugoslavo e rumeno, ~~~f:~ 0 il 1~;~\~tac~~~g~~~cssco~nj~o:nl'1~~~~ pazionc dell'Austria da parte delle t.rupoc ungheresi o italiane. · r tumu\1 i viennesi offrh·nno a l\lussolini e nd Horlln· una bclh1 occasione ... Peccalo ohe non htinno continualo Ancora un paio di giorni, 11elqual caso - chissà ! ...... forse sarcbbc)'O ri\1scili n persuadere In Francia o la èzecoslovncchin di lnsciarli agire. co~u;;:er~• 1ro~~~\~L~l/~·o;11vJ~!ìnoa1~o~\~ tuapone creala da uno $Callo della folla indighata rompendo lo sciopero· generale e ristabilendo l'ordine. Or,1 il\ questione si mette anc6r peggio : i partiti austriaci s"incamminano verso la p~cillcazionc o con In liquidazione deUe giornate di luglio, ,·errù. tolta anche hl probabilità dl tornar da capo cd offrire ul Casoismod'oltre conflnc nitre occasioni. E' vèro che una marcia sull'Austria provo– cherebbe incidenti internazionali e met– terebbe in pericolo la pace europea, ma è ancor più vero che tutto ciò entra nei piani del ,f1,1.scismo italo-ungherese ... ' Horthy lavora Per il ffieciimo è dunque indispcnsabilè ohe l'Ausfria sia. in perpetua crisi e che vi avvengano tumulti o il più spesso pos– sibile. E poichè questi tumulti non avven– gono, bisogna fare all'Austria delle inie– zioni di bacilli fascisti, che vuol dire an- e~~ufis¼~\\;);~ ~~Se;t~ltii~l~~\~t~ 1 ~/~~;: stria in questi ultimi tempi migliaia di ~ft\~~t~~itt~aici;~~ngeJ!fnt~iJ~:c~~1g~tf~1~ governo di Horlhy per cccitaro tumulti e provocur disordine. I circoli monurchici sono inYnsi dn propagandisti ungheresi che, ~u territorio aus!riaco, .!lòisbafano laute prebendo per inH1ltar In Hcpubblìca cd esaltare la monarchia (con rurnessi boia e forca) ; lutto Il conflne è assaltato da individui che esaltano le glorie del siste– ma di llorthy di fronte alle miserie della Repubblica austriaca, quale suprema pro– vocazio ne, lo ste330 Horthy in persona, ~• ~uatt.ro chilometri del confine austriaco, t iene u n discorso alle associazioni mili– tari nel quale additando l'Aust.ria, dice: 1: Voi sapete qual è il vostro dovere! n. (Questo dovere, pel' chi non lo sape;;se, sarebbe quello di strappare nll'Austria il Burgcnland, terra prettamente tedesca, per darla in mano :11cannibalismo magi:lro !). Il hncillo fai;cista all'interno e In pro– ,·ocuzione armata al confine, ecco la po!i- ~:lcu q~i/tt~:ri1~re;~~~~~i :l di~ i;ir~f~ :i ~~ da qu"I salame impagliato cl.le rispondo al nome cli Ioni nothermecrc. I piani fascisti, giova ""pernrlo, cadran– no nel vuoto : l'Europa, quantunque poco in chiaro delle mene e delle mire del fa– scismo magiaro, sarà cosl accorla, è lecito indurlo, da impedire che quattro oial– lroni :i.vidi di preda meltano a sacco e a fuoco una popolazione di sei milioni di anime e pro,•ochino un altro macello euro– peo. ,-r~gg;~u!~~CI'~ :i?/1~~Yes~egh~ f;~~~o ~,t schio d'essere turlupinati dalle sciocche chitarrnle d·un pagalo canl!\slorie. UMBERTO ERRANTE. LA L!BERTA CRONACA DI MARSIGLIA ABORDO EL PIROSCAFO ~ PREVIDENZA " Chi comanda, il R. CammiHaTÌo italiano o il Capitano franceae ? M.-\RSIGLIA, ottobre. Con ouealo titolo il giornale Le Radical di Marsiglia, in primf\ pagina; dà comuni– zionc di un inciàente successo n bordo del piroscafo « Provvidenza u, trn. il personale b~!~gi~n~f R~~?g c 0 i~:fffs~~io 0 Tt~:f:rio !~; ~~ f:~i 'tofc~tt;~n:~scs~'ILlll~p~~~':n~ 1 dfti~:g: rin.li del governo fascista, arrivando al punto da esigere Il saluto Rlla romana da ~r~~~ri~fc° J\r:ec 5 o~ndr~erii~~- sudditi dcl- M1gliore nostro commento ò la pubbli– cazione delle stesse parQle del nostro con– fratello Le liadical : ce~?~c~a ~~;~~~~ta;'iG~~o\~,~d~;p~J~a~d allr1. po~t1, per prendervi gli em1~rant.i u ~i1~~~~zii~c C~~ 1 1~is!~f; 1 ~t:Ìia~~. 1 1l1n~~~~~ calo dal suo Governo di fare eseguire i con~ratLi che lrgnno la C.ompagnia di Navi- ga~,1Q~~s\~1 à'3~~~:g d~bt~~fi~1~z~f~\onipic il suo mandalo alln. lettera : ò il suo mc– s,tiere. ".~ noi dobbiamo 1:ic,onoscero che per !ac1htarc questo compito lo Compagnie in ogni oircostanrn danno prova di molto tat– to ; senza che_la loro dignità tuttavia pos– sa soffrirne. u E' molto dn rammaricarsi che le cose non siano passalo così n bordo del piro-• ~~~~~o" {~t~!ifc~z~~~o<l;J~nJe~:p~ro~ta~!= zioni ratte dagli esponenti più qualificati e degni di fede dei Sindacah Marilt.imi. CiO che eaigeva il R. Commiaaario "Durante la traversata il Commissariò ilaliano ebbe a torto o a 1·agione a lagnar– si di un _cameriere del rlstoranlc ; que– stn cameriere non dava al rappresentante dell'Ilnlia, il saluLo che qucst'u!Limo esi– geva dal personale di bordo. "Colpi~o _noi suo amor proprio, !'allo delegato mt.1mòallora il comandante della nnve cli spost.aro il cameriere e di met– terlo in servizio soprn il ponte. u Intimorilo e senza dubbio pel' evitare ogni seccatura. il comandante si sottomise da~~t:,t ·1~t~ 0 . irrti~:~-~~·1/ 1 ~~ra r1sct 1 ~1~ 0 ~~~ rifiutò il scrvi,dr,. u li conflitto minaccianùo di aggravarsi, al garzono cosl :,postalo si do\'ctle ridnrc il suo primo posto. Dove si abusa della credulità dei marinai "11 sel',·izio l'ipresc dunque il HtOoorso nol'male, ma ciò meritava una lezione. Fu– rono chiamati gli asienti del scr'l'izio gene– rale. A loro fu data In promesi;a che nes– suna sanzione disciplinare $arebbe stata presa contro, alla sola condizione però elle llrmnssero una cttrln nc•llaquale avrebbero riconosriutr, Il loro rifiuto di la.-oro. ,,·PiJenti in quf"sla prome~:5:1formnlò. akuni fìrm:u·ono (lcltn c:1rta. · «Alloro :..rrivo a Nf"wYot·k essi furono sbarcati: ;.:-rnvrmi·nra poichè implicn un rappo!·to ,11r11111r,·ipfio11 Maritimc; l°imp::– trio con le spese n cal'Ìco dclln ,;barrato. 1, Ciò che cr:i 5tato form:ilm<'ntc promes– so non fu dunque mantenuto. (< Ecco dunque una Comeagnia di Xa– vignzione La Compay,iia C171ria110 Fab1·e. che tollera a bordo dei suoi bastimenti un'autorità superiore u quella dei suoi ca– pitani - finora riconosciuti padroni u bordo dopo Tddio - che fa delle promesse ai marinai e non tiene neppure conto del codice di lavoro mnrittimo. 11 Ci basterà senza dubbio di segnalare questi abusi pcrchù in avvenire non si rinnovino più, cd evitare cosl a bordo dellf' navi francesi tale razza di umiliazione che portano pregiudizio al noi:;tro onore na– zionalt. ». TlllDUNALI DEL lll:GIM.E Il 11roceuo contro Giulietti ROMA.- Il 20 olLobre, dinami alla 13.n sezione del 'l'ribunalc, presieduta dal com:- :~~~;.L°Ji~~:~~Gitli~~[t0~:~ni.l Krii::d~ Raimondo, l'industriale comm. Carlo Rag- f~0Bf;~esà?A~~l~is;i~o(1,i~~f1~g~lol,p~;~!~ gato bancario Francesco Ameglio. Giuseppe Giulictti, secondo l'alto d'ac– cusa, deve rispondere di appropriazione indebila qualificalo, consumata con l'ag– gravante del valore ingente, per essersi, in Genova e San Remo, in tempi diversi, ~=to:~ 2 !f~d!ifgt 1!feffaop:~:t~ia~\1:e~r~t~ grctario della Federazione italiana dei Ja– yoratori del mare, e cioò di L. 162.000, importo di azioni di società editrici gior– nalistiche. di L. 362.000 o di L. 10.174.000 in titoli del Consolidato italiano al 5 per cento. L'on. finimondo deve rispondere ili cor– reità. nel delitto imputato nl Giullctli e di appropriazione indebito qualificala cli ingenti ,,aJori, per aver disposto fino alla concorrenza di -1. milioni e mezzo, del d~– posito faUo presso l'in,r. Carlo Roggio, dei fondi pcrtinanfi alla Fcclerazione lavorn– lorj del mnro, in g11ranziadello differonzc a suo carico in opornzioni di boraa, abu– &audodella. ragione professionale di awo– calo, per la quolc avevo.a disposizione quei fondi. Carlo Raggio cd Ernesto Pellegrino sono imputati di complicità. nel delitto ~ddebi– tato al Giulietli é di appropriazione inde– bita semplice, ,per essersi, in Genova, ap– propriati in danno della. Federaziono lavo– tori del mare, di L.0.11,.000 in tiloli del Consolidato 5 per cento, convertendoli nei primi mesi dell'anno 1924 a proprio be– neficio morcè ripo1·ti. m::sa1t~~se~~~~ l~~~~~~~g~~~li~t ili:pn~: la.ti l'on. Bruno Cnssinel,li e gli avvocati Tod aro, Erizzo, OJJ'cnheim, Bianchi, Disce– glia, Pellegrini, A.meglio. La causa avrebbe dovuto essere t.rnllata a Geno\'a, mo, su richiesta. del procuratore generale, la C orte di C as;;azionc, in data <'.i giugno 1927, ordino.va che il di,ballimcn– to si, svolgesse dinanzi a l nostro 'l'rilrnnnlr. Un segretario provinciale faacista in Jiagrazia Yic~z.\, oUobre. Ormai ::,i dà 3ier decisa la liquiclnzionc ~f11/el~~~~~li. d~ 1 t 1 t rri::t~zi~~~efii. 0 t1~~ egli fo.:;sc caduto in disgrozill, lo si ern compreso dal tono con cui lo nllaccarono Yari giornali, specialinenlc il Corri,.:1·e Pa- f.:;tm c0~~ nè af~gg~it~nc~~ri~ag~ftt:~~i~~~ sles:: ,O.se costui non è allo ,·igilia del ca– pito mbolo . Si cominciò ad accusare il G:t– relli di aver diff'SOcome testimonio in un processo un imbroglione, rhe il Trilm– nnlc poi eondannl1 e di m·e1· proibito al giornale locale cli dare il resoconto del dibatlilo. In 1·ealli1 le accuse di immoralità. mos:1e 1~;c~t~('cl 1 ii 1!~f~~rl~~~g,1 ~'. 0 gf g~ !~ofl~coi~t.~!~ prendente. rn1z10 la sun forltina t'Omc us– s1;s1:orc: ai la\'(!ri pubblici neWArnmini- 111.!lòlraz1onr, fa:-cisl:i, ~ in 111!0 veste ;;i se- -~~U~ò r~ic!-'~1~cWi\;rgp~1~~~Y.~f~~i 8~ ~~~~ris~ una fomigcral:1 dilla fa::!l'i.-ta,la cosidel.~a Coupl'rali"a Pull.aclio di propl'tetÌ\ di ccr• i Fugognolo. allora dispc-rt1tie ol'a milionari E~;1r~~~11Ì 1 ~fcii'1~ 1 dci~~~at:1iicK;;,~\~~s~r~~i ricci brizzolati di un minislro. Come ~cm– prc av•:ic11edai tempi dei ladri di Pisa 1 ,_iù ta~di il Garelli divenne fiero u,•versa~ no dei Fugagnolo e la lotln durò a lun"'o /~~;t~~ il Garelli sembrò avere la prev'e- Ora, egli precipito. Con pnr~cohin inabiliti, egli ha cli re– cente ncqtuslato. a nome del padre modc– slissimo impi1:gat~ in pensione, uria villa g~~nlft~~~n~~ 1 i~rgh: ~~o~;;::;i~a~1~i!f~ abbas_t.an~a,e che è ora cbo lasci ad altri la maog1alola, GESTA FASCISTE! Come fu aggredito !' n. Yacirca Questo il racconto di Vacircn. Notiamo che l'agg"ressione ba coinciso con l'arrivo a l\'ew York del brigante in camicia nera De Vecchi. A Yacirca i nostri fervidi auguri. I/ antifa1ci1mo al Messico ILFASCISMO BANDITO dall'Universita' N zionale Tn seguito a vh·o interessamento Ji al– cuni elcment i influenzati dalle autol'ilà di– plomatiche italiane al Messico il Rettore dcJIIUui,·crsit.à. Nazionale ave,!a concesso il permesso di tenere duo conferenze " il– lusLraUvc" sul fascismo nell'Anllleatro ~f~~~ sà~s~~o~~~~~i~la°<i~'~irf~ui~bs~~i- chc poi sarebbe un criminale assassino di~ ~.\Wtiil~~ ~~~:ge 1 ~o~ 1 j~ci:~~d~~~~tfoe~J~ eam1c1e nere. Appena dato l'annunzio sullà stampa, il n~stro compapio Castelli, che· dirige da circa due anm la campagna antìfasoisln. al Messico, inviava una fiera lettera di pro– testa Jl Rettore, Pruneda, moravigliandosl come ie autorità universitarie mossicanc avessero dimenticato le vittime ratto dal ~~c~!:Jei{t~!lefi~~eadel!~eini1eg;:r~iés~od~i tenere _delle conferenze ad un volgare nv– ,·enturiero. Nella stessa stampa. locale la lettera di Castelli trovò eco, e le due con- ~1~~~~eosi~f~0C~~Te~fid1~~•isfe~~c p u~finzf~ concesso iJ cont.radillorio da ])arte dei Rettore dcll'Unì\'erslt.à. Pefò siccome l'Al- ~~a~~~ n;J;:::;~l:~~ ~? 1 p~~ls~; 0 hti~f)1~,itvi( Rettore revocò il perm~sso accordalo, tuÌ1lo per )e conferenze fasciste, eh~ per l'nnli– fasc,sla. La lc~azione fasoistn, allora, si inleressò perchè 11 figuro 1·omano parlasse u tutti i costi, assicurando ohe non avrebbe trattalo di J?Oli.ticae che avrebbe solo spiegalo le rag1on1 morali (l 11) e politiche del fasci– smo. Ottenne quindi che il Fabbri tenesse la sua conferenzu nel Salone della Facollà di Legge, come una lezione di cattedrn più che come c~nre~e,u:n. All'orolore tu impo– sto anche d1 scrivere la conferenza dare il l~stp al Direttore d.clla .Facoltà, pc'r In vc– raflea, o leggere poi fedelmente il lesto al pubblico. Però anche in questo caso Oaslel~ li insistette per tenere il conlradittorio e minacciando l'inl~r\'enlo della Alleanza an– Lifnscist.a, che è composta. anche da. mes– sicani. In vista di ciò, anche il Direttore della Facoltà di Legge vietava al Fabbri di far uso del Salone. di modo cho il misero porlnvoce delln dclinquenzli fascista è ri– masto una seconda· volta trombato. Questo fallimento oratorio non ha fatto cessa!'c l'Alleanza antitascisia do! l\lc.!lòsico dal compiere il proprio dovere, e Castelli ha chieste al nett.orc dcll'Uuiversilù. di lenc~·eun ciclo di conferenze sul fuscismo, s~udrnndolo sollo vnri punti di vista, nelle diverso Facoltà. Si attci:idc r~sito, cd in nltesn, giU si è U\"uloasstcuraz10ne che il nostro compa"'no potrt&.fare uso del Salone dell'Ist ituto 0 cli Scienze Sociali e della Socictì1 per gli stu– di Storiei del Messico. Caratteri (r~~ce~~mfg~;;~ ~~~d~~~~ 11 ~cfn~~~i li~~;1/~ comia:ionali 1·if11giali n,.:t s1ul-ot:cst. ha lT(!V~lo echi entus,ias{ici nei. oiornafi fa– sc1st1. Quegli stcsn gwr,wlisti che ancora recentemente s~riv,.i:ano (o iiroposito di Sacco e Van:ctt1) che 11 dovi: è nu italiano i1ii i: l'Italia n, 11011 ltmm(, esitato (IIL asso4 ciai•si alla campo911<i .'l'cnofoba comloflc. confro i 110s ti·i. · Fra coloro che hanno 11icssomollo fiele nella cro11aca e nei comme11li e',\ il siy 11 o 1• Concetto Pettinato cor1'is])o11dcn1e 11ur1g1110 della Slampn. .Eppm·e q1iesto sig110,·c. ai·dentc d'cntJl– siasmi fascisti dalt'ottobl'e 192G ancol'a ,iel P maggio 1925 teleyrafava ad'AvanLI ! (Si8sig11ori all'Avanti I) di voler essel'e con– siderat_o presente "nel primo maggio im– bavagliato dei lavoratori italiani n. Evidentemente il si911or Pettinato cam– bia d'opi11io11i piit, spesso clic di camicia e forse non i: pii1·0 caso se le site opinioni si co~fanno. ,empre cou quelle dei padtopi che il destino gli accorda. Ieri Fr(Ulsati. git :~~~iroi·rc. 16 OTTOBRE 1927 = Affissioni "Siamo poveri ( - scrive U signor,.\. O. Olivelli sul Popolo d'IYllia. - E che eosu, 1.mol'dire ( .','.on ci sono forse i "denari dc9li altri?» Ric01wsciom-0 unft eocren:a 1·igidi1sima al s;ignor Qlivctli. cx teorico del 7;JiU rivo-– luzio)lario dei iindacalilmi ,:ml{Jrati ili tsvi::aa. Queste idee lui le ha sempre {tV1tle. In lsvi:.:.c:ra ·ebbe am;he quolchc. disavventura a p1•oposito di francobolll, per e.wmpio, ve,• çssere coc,rcntc. L'As,:;aJio, giornale che si app'ella u sodo•' 7mbblica una fiera 11ota di u,t suo redat– tore e/te è studente di wiivenità. Lo stu– dente scrive che 1( proprin in que1ti piorni debbo sludiare 'il diritto cosliturnmale, ehe. ,ion all"onoo r mi riporta, ma all'anno f8lf) o r,iU di li. 11 .Yoi approviamo sen:a riserve la prote1ta 'dello studente fascista. Infatti perchè nelle 1miversit1, f,ucisti;uJlc fanno a11cora lttL ... diarc il diritto costifu:ionale 1 (Sen:.a co11- f01•e, in linea subordinata. che si potrebbe domandare pere/tè ci sono ancora le 1mi– vc1•sità...). Un telegramma at duce per la ,1a1cila Uet suo ffgliuofo llomano: (< Osa1111n. Dio. vuole– e provvede, Ave, Corwole Ciolti u. E che la Madonna l'cuaiata., questo Ciotti. .. E' fin·ito il tempo, scrlveva recentemente ~!~~:f%:i cj~~l sf:i~!,~n~:I~~}~~iv~~~~ p~:J:: vàno tempo. In regima fascista un decreto e 111 flo è fatto. Qneste parole commenta. .... vauo l'islitu:.ione del famoso comitato cocfio1·ativo per i prc~zi. che 7l1~ugt:;g:~ 0 S 0 !~~~;~1a~~a J'/J%1%"::. fo1·mato qualche tempo fa. Che h.a esam'i– noto un vasto materiale' raccolto. l(Natu ... ,·almente fo merito a ciascuno di questi 1>rob!cmi 1wn si arriverà ,ubito a conctu ... sioni definitive e tonto men.o a provvedi– menti di governo"· Si traua, dice il gior- 110le. di ,·enderli conto degli clementi eco– nomici. E il foglio 11f{icialc del faac!nno ctmsiglia di noii avei• fi·etta, perchè c~tc qrtcs_tfrminoti si risolvp110 in _uno,. dtte.,.1:. tre mesi. E' finito il tempo clclle commiuìoni e delle chiacc/ti_erc... ,Wlissimi calmmiaJori .cra,w quei u.. fu.o.. ntscili » che scrivevano che l'Ambasciata di Parigi era divcnf.ata nna diptmdeM(t della Banca Commerciale. Le solite calun ... 11icdei 1( nemici della Patria ,, - percht la commerciale, ora, fa parte inte[1ran(e della patria fascfata, e anche l'lmpero I diventalo tranquillo e non domanda più l'arresto di Toeplit;. A pl'oposito di queste vilislitnc cal,mnic o~port1t_na è 1l!za. pubblica:.io11capparsa rici gio1·nal~ fascisti:_ 1c Al _po1to lasciato in noma dal compianto mgc(Jner Fcnoglio presso la Banca Commerciale sarà chia,.. mato il barone Romano .4ve;;aria aiù am_,. basciatore a Parigi. n ' lin giontale fascista di provincia M.Ji,.. ciira che lta ricevuto « direttamente da ~ruzclles n it manife1to della Concentra– :.it:?_11f! Antifascista. « Se l'opera del fuoru– scitismo stesse tutta qui non ci sarebbe e/te ,·allegrarscne; ba,,terebbc pubblicare integralme11te il manifesto per farne fo matte_ ris!,tlCe vcdc1·e con quanto poco fu– ,,~'? st alt.mentano r,li odi anlitaliani della ftl~t:l:tt:f:una;~~t d~ll~ : ~:t~-~~~~~c:= .;ionin. ,. . .:Ya allora perchè tw1i pubblicano il manb– fcsto 1. L/ ~i:wfu~~ ~ f. :ferg~t'~dwe~~~~~:rc-; l'importan_;o._della .110.\'.traa:ione segreta. - (< E po~ t sollot1toli : (( La necessità di 1t!J'~ionc aperta. - Persecu:ioni poli◄ :1e1chc. - Come avvenne la mia fuga - 1 vincol~ segreti col paese. - Messag(}i e 1·apport1. - L'emiyra•ionc 11. fJue_sti sono i titoli e i .sottotitoli. pub– blicati nel ... Popolo d'llal1a, il quale ri– produce le memorie di Benès. Bene_, benissimo. Rin9razìamo il gior– nale dt Arn<;1ldo per il contrib.tito alla no– stra batla9lta. · li Tenre ~ tm gionwlc /ascistissimo. Se s_entc nommar la F1·a11cfodiventa ttna bcslta. Tanto che dopo averla sentita 11omi- ;:f,{~ fie~elicf;iJi~1~~;fbr:g;~ ~~ft;~::Ìf:t~~ E pnbbltco, questa cronaca mondana · . '' ~•~ppod~?mO sarà. (CO lo augurinmo) !l~:;~ll~~1-~~~ i,}/grg::~a ~:fl~ta~~8~nfc't v11Iegg1atura. non mancherà di brillare di nuovo SJ,llCndorc .. 4.lle Cnpannelle vi sat'à un meclmy che nntìeipa la sea.rori Giochi scomme~e ... il bi-ookmake,• ha un bol tem~ perarc 11 c,:(!yo,.,. La sua non è eerto lu funz1o~e pm interessante. Si giocherà, vero p10, come sì gioca sempre. Però sono le totlcJtes delle signore che (le toilettes perch.è nl? le signore '?) susciteranno il m°:gg.10r JJ~tei:cssc, se decideranno della qu1~t10ncpiù importante. di ~~~:~~~~àda~à~1 it !f Paeci~!. ~ =tiff. Signore, bonne chan:e I i• A!~, i .cafoncclli che sciorinano il loro na.nonalumo... ·

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