la Libertà - anno I - n. 19 - 4 settembre 1927

2 LA LIBERTA 4 SETTEMBRE 1927 ALLA CONFERENZA INTERPARLAMENTARE Unattod'accusa contro il fascismo delComitato di difesa delle vittime delterrore bianco La Con{cl'e11:;a lutel'pal'lamentare ha offerta l'occosioric per rinnovare ancora !fM volt.a. rii f1·oit/c all'o11i11io11e p11bblica mtcr110:tonale, l'alto di accusa contro il fascismo. Abbiamo pubblicato la settimana scarsa la protesta c11er9icae docmncntata dei de– p1aati esiliati. Diamo oggi l'alto {l'accusa del !C Comilé Bo Défense dcs Yiclimes du fascismo et.. do la Tcrreur Bla11rhc ». Signori, Ci permettiamo di in\'iare il nostro sa– luto alla ,·ostra Conferenza che è convocala Ef:mfsd~W~~:ceì /~ r~ 0 ;ttsfizft\~tcf~~= t1onale. i\[a noi vogliamo allresì portare a vo– stra conoscenza, dcnunzianclolc, in forma del tul lo obbietLh a o documentaria, io condizioni della vila politica in Italia. Koi neghiamo ai prclesi rappresentanti di d~ 1 :: 1 tr:V.?;ituc~~: 0 si~r;s:1ei 1 t id à~\~~o n~~i~~i eui appartrnete. l"ioi affermiamo - e ne ~or~iremo la prova - che i "delegaLi » 1tahani non sono i deputali del popolo iluliano. Essi non sono nemmeno nominali d~l Parlamcnlo italiano, poichè_non csisle pm un ,,ero Parlamento m Tlaha. Vog!ialo dunq110 p·ermeltcrci, Signori, cli tracoiaN.' un brcvo co;poslo delle con– dizioni politiche interne dell'Italia dal J!l22 e, in modo speciale delle elezioni polili– ehe che hanno avuto luogo dopo quella da!a. La Camera Italiana « un bivacco di truppe» Fu alla fine dell'oltobrc 19:?2 che il Ga– binetto Facla dimissionò. 111 quei giorni, Mussolini passava in rivista a Napoli le .sue u Camicie Nere,, e tornava poi a Mi– Irmo per dccidPrvi la " Jforcla. :<u Roma ,1 che polè compie1·::.i con lanta maggior fa– cilità in quanto alla propo~la di dichia– rare in Ilalia la sta.I.o d'assedio falla dal ministro Pacta al Re, questi aveva rifiu– tilo la propria Sl'lnzionc. slc~~i'fil~sf~:Ì~7° df 0 fo~-n~ 1 a~ i\n~~~~~v~l1t .nistero. Fu il i6 novembre 1922 che Mussolini, come cApo del Governo pronunziò il suo primo discorso : « lo potevo fare cli qucs"ta sala so1ila C ori9ia 1m bivacco per le mie /ruppe, potevo imprigionare i membri del Parl(l)nenlO e costituire un (;ovc»JJOesclusivamente com– vosto di fascisti. Lo polrvo. Ma, alme1101>cr mÌ1f~W~~it:ff 0 ~1i: 0 ~~ul~~tglì~fl:~~~ 1 a fallo .subito lo ha fatto in seguito. E a poco a poco, egli ha realizzalo il suo program– ma di sottomissione totale dell'Italia sotto il giogo della tirannia fascista. In segu.ito ad un primo rimpasto ministeriale, i po– polari e i liberali furono esclusi. Nello stesso lempo, ad una ad una tutte le am– ministrazioni municipali furono sciolte e, per questo fallo stesso, 'le libertà comunali 80ppressc. Ora i cittadini non godono più del dirilto di nominare i loro amministra– tori col suffragio universale; è il Podestà designato dal Governo centrale che escr– oila I suoi poteri nell'e1 Comune dive– nulo di fallo il suo feudo. Vi erano in Ita– lia -più di ottomila. sindaci e delle decine ~~e~!~~~te d~1ii1~ 8 1~~e~ilr;dj~fi 1 0:~. l~~~ più consiglie1•i municipali e non più elet– tori : c'è il Podestà ; o'è l'inviato di .,rus– solini, che regola senza controllo nlcuno tu!Li gli affari locali. Qual'è In conce:done fa~cista Oel Go– ,·crno? Essa è dcflui1n. da Mussolini stesso in un opuscolo ufficiale pubblicato n spese dello Stato e ohe ·11a per titolo: u Inchio– darli alle ffl:igini » (Roma 192il). "Il fascisnw è l'antitesi del liberalismo. Esso non è 11.è tollerante, nè obbiettivo; al contrario, esso pr11ticct l'intotlera.n:a. "l!.'sso si richiama al ,, P,·i11cipc " <li Ma– chi4vclli, volontario. astuto, forte e, quan– d'è necessario, opp1·essorc. Esso Si mos,ra come la ncga:.ionc tli. tutte le democrm:ic. il d.istmtto1·c di lJ"esta mari.onelfa che è ii cittadino sovi·a,to )). E, questa volla, Mussolini ha mantenuto la sua. parola_. Sapendo che non poteva ap– poggiarsi sul consenso del popolo, egli si ~rtgfa 0 fii~\~ast~ 1 ~u~~~i~~:· cfiS~~l~:iad~g~ supponeva essere poco fedeli alla sua causa (dissoluzione del corpo della Guardia Re- ~~t?,e:e1~tttid~~\? :~sm~ni~~oq~~sl:ffit;;~ egli ha trasformato la Guardia armata del- ~1fi~i~fe~ri:0~•iN~zi~a~~1~~r.,eii~te::1°;:rm: curezza Nazionale, che comprende attual– mente più di 600.000 uomini. Quando ha credulo di essere abbastanza forte per af– frontare il rischio di nuove elezioni, egli ba imposlo il volo di una nuova legge clèllorale secondo la. <iUAlè, il f.1:"lrlito che riceve il maggior numero di voli di ognuno r,~~ 1 !~!i pd!iti;;;a~~at\ ~ift}i~~~l~~\~l~c~·= che se ha raccolto meno voti che l'assieme degli altri partiti. Volala questa legge, Mussolini fissò la data delle elezioni al 23 aprile 192L Muasolini fa a&sassinare Piccinini e Matteotti Circa queste elezioni, noi i:.i limiteremo a dire che : nessun partilo polè fare la f~ta~~~rra~!~dt :1~~i~~ .. ~\e be1it'o;t~~rz1o~~ rischiarono g-ìornahncnle la morte per il solo fallo di o~sere candidali. Xoi non fac– ci.amo affermMioni P?lemiche, "\_'i sottop_o– niamo solo dei falli : a Reggio Emilia, qualche giorno prima. delle elezioni. i fa- 1-cisti assassinarono il candidalo socialista Piccioini ! Malgrado queste lerribili violenze, più di due mil'.oni d',.leltori f>l,bero il corai– gio d'affermare _la propria volontà sulle 11ste dell'opposiz1one. J·: 150 deputati an– tifascisti salirono alla Camera llaliana. Per descrivere qued(). >!lezioni ìnfcrnnli, noi non aggiungeremo che una parola sola. : preferiamo attenerci al contenuto <li un documento storico che è costato la vita nd uno dei più stimali ,, più valorosi uomini (li>J Parlamento Haliano: il compianto Giacomo ~lalleolli. .\"oi vi indiri1.iiamo Ù~i~/atf:1i ~~~~tla~~~f:1~~ 11~~l~«ii 11 Ji[:o~:i relativo alle elezioni italianP. dPJ 23 aprile 1924. (Testo :itenograflco del di~or~o pro– nunciato dall'on. Giacomo :'ilatleotti alla Camera dei Deputati il 30 maggio 1924.). Quallro giorni dopo, il 4 giuE,'llO,:'ilatlootti i~~:~n~i 1~nalo d!~~f:;~~~c a.?~1ò~~:li. con Il tiranno arrabbiato abbandonò la sala <lelle sedute gr·idando : « Il fascismu sarlt vile se lascierù circu– l..a1·e qiteslo 11emico u. E il 10 giugno, per ordino di Mussolini medesimo, i fasoisti sequestrat·ono Mat- ~~0J!i f~ ~ui~fasfo 0 ~ 1 ~~~~~slrial~. 0 f8oif;g~t~ la documentazione completa di questo fatto nPllo studio del Prof. Salvcmini - il ce– lebre ,;torico italiano - comparno nell'H:t– ropr l'l'ouvellc del 15 genna_io 19-'!6_,. ,1 :'ilatteolti morendo e il vwcitore ! "• gridò al Senato il conlc Sforza, cx amba: 8crnOOre ed ex ministro degli Aftari Esteri. Ed infa!li la responsabililà. diretta dì :'llus– solini in questo delitto è sempro più evi– dente. E' Dumini, il capo degli assassini, il sicario di ~Jussolini (che era. slato messo in libertà do_po!a tragica commedia dei processo di Cl11eti dove t: stato difeso dal Segretario del Pa1·Lilo Fascista.!), è Dumini che, poi, confessa la colpevolezza di Jlussolini, ciò che gli ha valso di essere ~~~~~~1~~\1~~I ~f ~i JI\~f'j~n~iuf °a?c~i~~i~~ mediante un allo legale noLificato al Sc- ~i~t~f ii~~li!~~L:to Fascista nel quale il 1. che ha ricevuto dalla direzione del Partilo Fascista la somma di 65.000 !ire; 2. che egli non accetta la. nota l'elativa alle spese del suo processo (32.754 lire), af– fermando che questa non lo concerne per cui egli la indil'i:lza al Segretario del Par– lito Fascisla, che è tenuto a pagarla. (ALI.o regale registralo a Roma il 1G settembre 192G, Ufficio degli Atti Privati, N. 5.555, volume 356). Altri deputati assassinati : Amendola, Pilati, Salvadori Questo episodio vale per lutti. Esso ea- raltcrizza i pericoli che corre qualunque deputato dell'opposizione quando compie il suo semplice dovere parlamentare . .Xon accenneremo che en passant qualcuno fra altri delitti perpretati dietro ordini di– rolli di )lussolini : la morte del deputato liberale Amcndola avvenuta in seguito alle ferite riportate dalle numerose aggrcssio– i~icomandate da .Mussolini ; l'assa<:.sinio del deputalo Pilnti - gran mutilalo di guerra - massacrato nel suo !cito, a colpi di pugnalo e dì revolver, in presenza della moglie e del figlio, durante la notte del 3 oltobrc 1925. E' l'epoca dei u :'llassacri di r~~~~~e ~~e~~g,cae nfò'\~~~?~~1:~:~e fu~~f~n~ parecchie centinaia violentemente percos– ~e; e nella quale moltìscime abitazioni privale, uffici e magazzini furono saccheg– giati. L'ultimo attentalo contro ~lns.solini, commesso da un (lio-,;anetto fascista, sedi- ~f[~~~'.o 1 \ 1 ~f8. ~:~ 1 b~~~n~obb)lu~~~fi 0 ni ilni~ fosse slato colp.ito, lo Zamboni fu selvag– giamente 1lU~na!ato sul _posto dici ro ordi– ne di Mussolini. In seguito a questo atten– talo uno stato dì terrore att·occ che durò tre giorni fu scatenato : daJ 1.o al 3 no– vembre, oltre 5.000 abitazioni o studi pri– ,,ati furono inva.~o e messe a sacco, e un r::~i~l~s~~~nd~~~:~a. d~a r.~r~ 0 ~~~i~tri~1t~= sassinale. i'.on ricorderemo qui cho l'ucci– sione dcll'avvocalo Salvadori. deputalo; il tentalo assassinio del\'on. Oro Nobili, la invasione seguita da vandalismo r saccheg– gio dell'nbi!aziooe del prof. Labdola, ex ministro e deputato, di quella. del senatore conto Sforza, ex ambascialore, di quella. del deputalo Roherto Bracco, scrillore cd autore drammaLico, e di quella del sena– tore Benedetto Croce, ii"notissimo filosofo. Deputati decaduti dal loro man- dato, imprigionati, deportati, esiliati A queste be.rbarie « illegali » che veni– \·ano compmte sott.Cl gl! ordini personali di :i.\lussoJiui, s'aggiunsero le vendette le– gali: a) Legyc- srtlfo perdil(i della no.zi ()nalità. rntata il 29 gennaio 1926. P applicata ìl 19 ollobl'e 1926 per 15 ciUadini e nei pri– mi del 1927 conlro altri due. (Fra le per– sone colpile da quesla legge scellerata ,:i trovano cinque deputati o ex deputati, professori d'università, giornalisti). b) Am111llamcnlo del mamlo.lo di depii– talo, cho ha colpi~o 150 del)utali liberali, democr.itici, massoni, soc1aldemocratici, popolari. socialisti, comunisti (legge 9 no– vembre 1926). e) Relegai.ione a domicilio coatto (de– creto "per la sicurezza dello Stato,, : 9 novembre 1926). 1n virtù di questo decreto oltre mille';pcrsone, ex deputali, consiglie– ri comunah, giornalis1 i, operai, ccc., fu– rono deportai i in isole inospitali o alle colonie, lontanf dalle loro famiglie e con– fusi con i coalli per reali comuni. Fra i deputali citiamo : il deputato popolare UbertL il deputalo repubblicano Jlorea, i deputali socialisti, ìng. Romil.i, avv .. Man– cini, ~Iomigliano. Conca Cavina, ccc ... i de– putali comunisti. prof. Gramsci, dottor Maf~. avv. prof. Riboldi. avv_.Alfano, avv. Giulio Volpi, Borin, :'ilolinel!1. Picelli, ccc. d) La pe11adi morte (legge 25 novembre 1926) per chiunque alten!i alla vita o an– che alla libPrtit personale del re, del reg– gente, della J"cgina, del principe eredi– tario e... di ì\lussolini H (Arl. Lo). Altri ar– .!.icoli di qucsl~l stessa. JC'ggccontemplano : c)La crca:ionl' di im « Tribunale Spe– ciale" di cui i ;iudici non ,;ono magi.strati ordinari ma ,c ufficiali della milizia fa– scista! ,1. E' prccisamcntn in base a questa legge che sono stati imprigionati migliaia di cit– tadini. Decine di deputali furono arrestati ])rima ancora che fos,:e pronuncialo li loro <.!ccaclim1mto<!alla carica o dopo una par- d~~7~ig~l~\~dJ~.~0~!~f b::;~,, 1 ·;,\~;o~ii, 8 ~~= fano, Enrico :F'errari, CoEtnnlino Lazzari, Do Gaspcri, segretario del partito popolare. Pur avendo elencali decine di deputati assassinati, deportati, percos~i, privati di cittadinanza, ccc., il nostro elenco potrebbe essere assai più lungo se noi avessimo In possibililà di controllare più rigorosamente ancora ciò che accade in Ilnlia. :'-la queslo controllo ci è impossibile 1;1crehè.tutta la stampa antifascista o apolitica è sl,ata ~op– pressa. i\on bisogna dimeuLicarc che un gran numero di deputali ernno i-iuseil i a passare i!legaltnento la. frontiera e a rifu- f~i~si f:~, ~t~~f Ì ~.~i~\~~t?f p~xil 1!!~~f:Ì;~;·; del Consiglio, !'on. Filippo Turati, le(l{[er ilei parlito :-:ocia!ista rifol'mista. i deputali 'J'reve;,. Jlodigliani, 'l'onello, Yacirca. l'ro!a, Dc Ambri.•. Ciccotti. Bruno Bnoai, Quagli– no, $a1·delli, Bagicalupi, tulli fncPnti parie del gruppo parlamentare del partito rifor– mista; i! Deputato .\liglioli, (-IOpolare. i dP– putali Gennari. an-. liuffon1, prof. Croce, dottor Gri<'eo, comunisti e anche il depu– talo fastista Massimo Rocca. Signori, Alla l<'ltura di tali atti al'lJilrari e delle ~~?eci~t;~:n~i~l~i c11~bittdpri~~~?ci~~ ~~i parlamentari Ha/inni non puù trovar po– ~10 fra vof, fra gli elel\i dei ,ari pac~i d..,l mondo intiero. Coloro ohe avr<'!Jbero il diritto di se<J..,rr fra voi. eorne delegati de! Popolo e d,.I J>al'laniento ilali'.uw, )<O– n~ stati a;;sa!lsrnali e nposano, alrnrn\ nei cimiteri, c.ssl si clwunano G1aCOf!10 .\flll– teotli e Giovanni .\01(::nt.lola,I.u11:,1Sl'llva– dori, G.i.elano Pilali, l'icclnmi. Le pi_it illu-lri pr•r.'oonalil/t itali:rnP d<'l- 1:i politica, della :.cienzu, della JcUPraturn, Ccl giornallimio, <Jr,J 1,1, oro, sono state ur– cise, oppure es:;e sono imprigionate, con– finate, esiliate. I personaggi che 09ano scdPrc a vostro fianco sono rappresentanti del regin1e fa– _,cisla, e cioè di>/la tirknnia elle ha. lra– Mormalo il bPI pnP5e d'llalia - la patr-ia di C<",at·e Bect'ari:i, ,!i c;in~rpp,:i Jlazzini. dl li1uc:;eppe G,11 ·1bald1.di (i1acomo )lat– tcolli - lii una i1n.n1ene.i pl'ig"ionu dove 11 popolo è tenuto in. ir-eh1a.v1Lù. Signori. La pace e la. giustizia i-aranno rcatizza- 11' dagli uomini degni e di buono volontà. :\:oi vogliamo erodere che voi avolo a cuo– re di compie!'e questa alta grande mis– sione umana, ma noi pcn~inmo cbc non sia possibile compierla col!nborando con i rappresentanti dell'ingius:tizia. Praditc, Signori Delegati, ecc. ecc. LE CmÌtTI:: DE Df.FE~SE DES :VlCTl)!ES DU F.-1.SClij.\lE E DE I..-\ 'l'EllnEt;Jt BLA~(!HE. GLI PSEUDO PARLAMENTARI ITALIANI Una lezione di diritto parlamentare Quella povera d.elegazione ila.liana al– la Conferenza della Unione Interparla– mcnlarc ! Vi siete voi accorli che ci sia ? I/a. essa osato di dite la sua parola suU'i-m.portantc tliballito che s'è svolio sullo. pace e sull'incidente franco-te– deuo? S'è, almeno, falla vit:a pe,- dire che la. protesta dei nostri am.ici deputati e del ((Comilé de défcnse des viclimes du fascisme >1, el'a. assurda. ed insigr1i– fica11tc ?' No. I signori Senatori Ancona, Garofalo, :Ctr?~i!??is!f)·iJ~1d!t', 1 °a~n~1I'e: 1 t:;in~d~~;; st cij/ i~u;i z~~~~c~;~fiiccl~:c,ile~ 0 ::0~r~J:ts:i sono sb1•acciati a fm: intendere che essi non sono fascisti. - Moi fasCiste? Jamais <le la. vie ... - J/ oi comprendete, caro amico. Il fascismo lui solvato l'Italia dal bolscevi– smo. Quand memc ... Faut pas oublier ... Ma io ho sempre disapprovali i melo"di del fascismo, la tirannia politica, la esclusione dei deputali aventinisti, le violenze, gli esilii . ___.Moi je suis un vìeux démocratique ..• Il fascismo 11011 può essere che una pa– rentesi, per evitare il comunismo. Ma bisog11a tornare al parlamentarismo, alla libertà .... Non bìsog11a credere che flttti ali italiani siano fascisti. Tonnerre de Dieu, on a quelque _chose µans ·1e ventre. Mais ... E giù la litania dei ma. Insomma uno spellacolo "che piU buffo non si può immaqinarc. Cosl che, ili dcfrniliva, bisognerà pre- 9are i fascisti di mandarne in 9fro di z;;,;:;ferode~e7;:;r,~·~r1e,de1I:t~~zi~~~? 0110 Una, per csemvio, di diritto parlamòi.– tare fu servita ai fascisti dal Presidente della Camcl'a, francese on. Buissons. Le sue parole meritano di essere tra– scritte, formando il pili 'chiaro cpilo_qo alle critiche che l'anliparlamentarismo fascista si compiace di sollevare contro il. rrgime parlamenlm·e. . lle;~~l~ef~;~~- r:;;~·r;;t:i;;~eetÌ:: a ?~i e !. fica. E_qli la sollecita, anzi,· pcrchè $ai "che è feconda. Dipende da noi di 1lèrfe– ::::.ionarelo stmm.ento che abbiamo ri– cevuto in eredità. Dei grandi spiriti~ nei paesi più diversi - io penso a Jì'errero, io penso ci J-Vclls - o·vevano pensato 'di soslif11irgli qualche altra cosa. Ma essi hanno dovuto convincersi che pel' l'esi– stere alle imprese convergenti delle dit– tature troppo reali, per esercitare sol– tanto la dillatui-a della rogiotie, il regi– me parlamentare è il più comodo e il più. semplice, come è alfrcsi il più adat– to ai bisogni di nn Govrmo moderno, il solo cioè ('/,e pcrmellc al popolo sov,·ano ·di escl'cilarc il proprio controllo ... n. J'a.ntc parole tante mal'frllatc assestate sulla tesla dei fascisti.,filofascisti, cd olll'i sert,,itori del fa .,cismo. Quei. cosi– tlclli rappresentanti del gnq1po cosidetto parlamr,n/arc italiano offellavano di guatdarf' in aria come se il discorso rwn fosse stato per loro. Sbafatoridi rappresentanze 11 manifesto indirizzato dai deputati italinni rifugiati in Francia ha saputo ca- 1·allcrizzare la posizione miserabile della delegazione ufficiale fascista. alla Confe– renza rntcrparlamcntare tenutasi al Pa– laizo del Sonato francese. Hanno di fatti arl'isehiato di parJaro al ~·~s1~ 1 ~~b~~f~a~~b~; 1 ~f!f~·edr~~:fi~~ l~ Jf1~; direzione 9011a Stampa. che ha subilo le sue diminuzioni in Italia da pa.rte del Fa– scismo senza una parola dì protesta, sot– lorneLlendosi legalo mani e piedi, e il se– natore Garofalo, anche. lui spodestato dalla. presidenza della Corte di Cassazione e ac– comodatosi supinamente .il regime. G!i allri senatori sono dei décavtis come il Di Stefano, l'Ancona, il Luiggi, il Liber– tini. il Supino. tulLi n1lliés al rasesimo, il quale li ha dimenticalti malgrado i loro serdzi di lucidatori di scarpe mussolinia– nenP. C'è anche un sonatore Nuvoloni, venuto c~m fl~Ho e moglie, il _quale è nei nostri r1eord1 per certe collus1oni po~lclcgrafiche coll'ufficio di Oncglia le quali gli hanno 1n·oeurato la fama di imbroglione emPrilo. Cn senatore Di Rovasenda è il consi– gliere IHlono a pa.':"arncnto per tulle le ~oeictà finanziarie buone o bacate, uon im– porla. 1-'ni i deputali le più insigni nullità han– no cercat(? posto, coi:-ì il Dudau. noto iet– tatore pol1t1co, cosi il Di Fauslo e il Dian– rhi e lo Sohironi e il Leonr - chi li ha mai sentili nominare? :\'ean{'hC nelle fila ilei cani. Si è in_.sinualo nella Sl'Jicenlc rnppi·P– scnlanza 11 Ccle,,i;l sot\o.:t•gi-P!nr·io rl'{us,; dal fasciMuo ma pronubo al <\el'\·izio di r,~;;o a qual1111qucprezw rom,. lq c1·a stato pt·irna df>Igiolitli-mo; 1111 .\llìlio Fonlana già (lit_dlnn: delln l'l•1•sf't"f'1•(w;a, accid1•n– lato l!bei·alf! ~onsen·ator" fa,;ei;;ta _JWI' amore di ~rr·vili,-mo. un (.;1 1 n!1lr ,.x mini~ fili-o plf•rHpoll 1 nzia1·io (dOU} rnai ?,, " Jl<'!' colmo ligur-n anche 11 d1•putalr1 alP:;1110 avv. Cal"lo 'l'1nzl. del <1ualepropi-in i1_1 f\11"– slt Jl:IOl"lll :-i lP;:rge Il{'[ f{H>I nali: fa,c·1~1a ili flolzauo, c!Jro lrn nolitlcnlo al pr{'fetlo fa sm1 1·irm11tia ad in!,·n·1•nin· alla 1:011ft'– J"f>llza fnlr1·p~1damcnlun•, prrclii• nnn ,i credl'•.-c m:1i che egli vi porln""P <pHddw accPnlo di dis-cn<..o col G11wmo. Cliii ne dice il suo collrga Vilfan prote,;taln 1 il•. il quale figura_ purr> nella delegazion,. con nipote e mogltc, ma non ha fiatato"! 'fuU i in~irmp q_uesli _senatori 1i rl<·pu- 1al1 pos-.1mn quallflc11r-;1 corn~ •hafatori •li r,iJ)JH't'•rntanza incM1i!,1. co~i corne ili U_am·helli ~ di 1·iccvimPnl i. .\c~:-.una digni– ta, nP!>Suna oncst~ pol1tica, un troiaio. svi•elJbe ElcUo:Paolmo Valera: Alla gogna UNA LEGA PER IVENDICARE Rube tu che rubo anch'fo Xenofobia L'INNOCENZA DISACCO E VANZETTI Ilcrach dluna baqca salese r azionaria Il cc cas " Sncco e \'11n1.elti non è liqui– dalo con rrsccuzione. L'agilazìone conti- ~~~~ d 6 a1fii;~~~~~e~~~·nt~ 0 /!t~~fc&e/;ol1~u~~;~~ il de!itlo ha potuto maLU!"ar.sie compier,ii. Continua per rivendicare, anche giul'idi– carnrnlc. la memoria dei dllc as::;a:;sinali. Domenica scorsa i corpi di Sacco e Van- 1.etU, che anche no!rora estrema riflutn– rono il conforto bugiardo dei prnti, furono cremati. Lo ceneri di Sacco saranno custo– dito dalla famiglia, quello di Vanzctti tro– veranno riposo nel cimitero del natlo paese. Contemporanenmente alla ce1·imonia del– la cremazione, il Comitato politico di di- ~~s~la~~t\'~e~~ psitc~t~ \(al~~~1ff1~r!~= guenle progrnmma: 1. Hivcndìcarc l'inno– cenza dei giustiziati; 2. Oll-onero un'in– chiesta senatoriale per costringere il Di– partimento di Giustizia a pubblicare i documcn! i segrcli da cui risulterebbe la pat·tecipazìono di agenti s1atali federali al complotto per coinvolgere i due italiani 1)c1delitto : ~. Nominare una Commissio- f:n~i giub!)!~i~/~;.aiz~~~1n~~~\aeieraSf/o~!~= minare le decisioni del Comitato d'inchie– sta coiwocato da Fuller ed esporre i si– stemi di persecuzione poli! ica net :'llas– sachussetts ; il. Creai-e un fondo pensione por la famiglia cli Sacco; 5. Erigere una opera sociale di beneficenza in memoria <li Sacco e Vanzclti. La proposla ha raccolto un gran numero di adesioni. Essa ha il nostro plauso incon– dizionato. Prima del!a cremazione. i cadaveri dei clue ma.rliri furono esposti a Boston per 48 ore. E sfilarono, davanti alle due bare, a decine di migliaia, i proletari, compa– gni di faLica o di aspirazione dei due ita- ~i:;/e a:;:~n,~~~·s~t~ur~ ~~~l~~agJ111~~•z1~i di !lori dai nastri rossi. Cosl, nella capitale stessa del Massa– chussetts, il governatore Fuller ha dovuto tollcraro l'esaltazione dei due assassinati, per i quali una nuova vita. è cominciata, quella dell'immortalità . CONTRO LA PENA DI MORTE Mentre Mussolini ristabilisce la pena di. morte 1lei <(suoi» codfri, la l?rancl4 ge– nerosa prepara la cancella..;iooe 'della pena dì morte dol suo. Meravigliosa impl'essiorumtc coinciden:a, Il nostro aiitico, l'al4erc deputato socia– lista Picrre Rcnautlel ha prese11tato una mo.:ione_ alla Camera francese che "sarà disciissa alla sua riapertura per l'aboli– .::ioncdella pena di rnorte. Gn'allra propost(i di legge nello stesso ::r:oD~~~!o;/;. essere presentala dal dep1t- A11.ii U Comi!ato tli 'difesa di Sacco ·e i~~::.if~:~ s~.!t~~~fo,f!t!rac:(~:~;sip~~ 1 [~ abz~.::ig~irid~~aÙ~~a 8iné1?:1~· du Travail "domanda u ai lavoratori del mondo intiero di u11ire loro sforr.i per o({enere in ogni paese, la soppressione dell(t pena 'di mor– te ". Essa ha deciso di portare la ques– tio11e: davanti alla Interna:.ionalc srnda– cali?. Tutta la stampa di sinistra appoggia caloi·osamente il movim.cnto~ n Quot1dicn, l'Oeuvre, t.a Volonté sono alla testa co,~ lo stesso entusia.!mo gene– roso con cui si lanciarono nella battaglitt per Sacco e: 1 Vani.eiti. Notiamo l'articolo di Interim nel Quotidicn e q1icllo di Alberf ft~~~l~~tl~~~~~;Ì1Q q(~tl~rgfs~%cJ~':;t S~it quello di Gustavc Té11~nel L'CEuvre, e la magnifica in"tervista della celebre poetessa Mmc de Noailles. La lezione del dramma di Boston ha dato i. SIWi f1·utli. Così la m01·te se,·vc le ragioni della vita. hl paese ((i libertlt e di civillù ... Tu1tc le libcl'tà SQllosolidali, come tutte le 1·eozioni fo1mo blocco. Mussolini p1·odi9a la pena 'di morte. l,a Fra,1cia ~ta per sopprimerla. Nell'America stessa 1m yrandc movi- mento si fo1·ma per la 1·ipara.:.ionedei suoi codici e 'della Sll(t pi·occdura. Dal sangrtc brulicano i germi del rin– novmncnto. Vfotor Hugo ha detto : Dapvertutto dove la pc11n. <li morte. è prodigata. il:i la lJarbatic domina. Dappc1·t1tlto dove la pena di morte è rara, "ivi la civillcì. regna. L'l.{alia fascista aspira al primato della barbarie. La Francia al primato della civiltà. ·~Degli uomini, ha detto in una Intervista la s-rande poetes!,la .\I' de Noallles, non bonno il <ltrlllo<lipri\'are della vita altri uomini. Pri– ma, perc.llìi essi si possono ingannare. La 11ena 1~ /{ 0 i~~ ~e!funz~iu 8 i!Fz~~ 1 . 0 lcr'i1t r!~~;sì!:~onti una cosa abb!etln, ma la pena <li morte non è essa pure un assassinio? ... lnollre, l"espe– ri_cnza è stata f~tta. E. slnla soppresso la pena d1 morte in certi paesi. La crim!nalllà non è aumenl11!11 ... D. Non si potrebbero riassumere In _più. poche 1·ighe le ragioni isu11reme della ragwne civile che condanna !! carnefice. E' al tutto naturale che gli uomini che go– vernano in llalla ,·i restino insensibili. Delizioso quel questore di Roma .., Tl questore cli Roma ha descritto ad un giornali.sta i brillanti sen;i.;i dei suoi. pat– l11glioninotturni di. P. S. E' ttn q11,adrodi costnmi barbari, tJ..>li:ic,so. ,i Ogni ufficio 1·ionale di P. S. - ha dello il signor questoro - ha due patlu– glioni : uno fa .!;('rvizio sino alle 2 di nolte: l'altro, sino alla mattina. Il loro compilo è hcn d"Jlnito. Debbono girare ronlinuamcnte per tlllle le vie del loro distretto o sol"vcgliarc ogni cosa. fer– mare le })('l'Sone su cui po~sono nulrire soo;pellì, fare lulto 4ueJJo chP occorre, in– somma, p1•r garanl ire il sonno di tutti i galnn!uomini ehe rlormono o quelli che, S~~;,~~gir;i':,~t~ 1 !~evi1~1t~t~;toc i~e~;i 1 /crn:~\~ e t>Orf(ltud,mti·o anrhe il yala11llwmo. Ma si lrnltn. di rt1,~irari. "l paltuglioni 01mi notte fermano e ronducono in camera (li ~iClll'C'zzn da 1lt1et·rr,t,1a trerc11to ù1dividui, quasi tutti prf'g!l1dir·ati: su tanti si dà i! cac:o c,hp :-.olo 11,u, o d,,,,. non /u simw e vc1· questi {;1~ ;{ft::1~~i.;J/~~i~~~(~; /(}li r-ffdti mo!fllt- .\rl'lr r11pitu l)f'w• f '/'111/1' fr 1101/i II Uomrt 5i ai-restano da du1• 11 lrf'c<'nto prrsorw. B .\U//(J qua,-i t11tli 111•1•r1iittficnli. Chi uv,·,·b/Jer/r>lfr, eia• Ho1,111 fm·ri,'do fus– sc ,urn lfomfl tost tl'imi11olc i" Cuu [Jli 111/risu1w poi 7J1·esi wiclw dr-i !f(llu.,1t1wmi11i . .llu. qucstu non ha ,iessnna Ìlll.f(~1'.:z~~O;u1j i1tlC1'l'SS(llltC $OJ1P1·r che ('(I– S/1 il. Si(J/10/" (ftl•'~lor,} intr111f,: ["'I" JH'l'é,ÌU- 1liral1 1• 11r1• ).;"al:inluommi. /'l'r {'.ll"N/J)IU, ("S,W, il siynur {fl/f.'Slol'r, dic: O[Jlli 1wu,, caccia dentro, a .HUL co11fes– sio11e, qualche !falmftuomo, si crede egh un... yalantuanw 1 L'arresto degli amministratori CASALE :'IIO:\FEnRATO. - Su mamlnto cli cnlturn del Procuratore del He, nelle pri– mo 01·edel HJ agosto scorso sono stati ar– restali l'ex deputalo Giovanni Drusasca, amministratore delegato della Federazio– ne agraria casnlese, l'avv. 1'ielTo 'l'orchio, è~~.~~l~~'. 0 d:1~ 1 Ez!g~!~~a~~~in1~~n" ~ lscr~= genio Cat1ra, amministratori, l'ex dO!)u– lnlo Leopoldo Baracco e il signor 1'omas9 Sisto, sindaci. Il conte Ginnca_rl~ Callo~i, egli pure col padre coni~ Rameri. _amm1- 11istralore della Fedcn11.1one agrana, ac– compagnalo dal .mo avvocato, si ò presen– tato al Procuratore del Ile, rneltcnòo::;i a sua disposizione. Questi arresti sono •in rPiazione al fal– limento, recentemente dichiarato dal 'l',ri– J;unalc, della Federazione agraria casa– lese, il cui bilancio, come :.i ricorderà. recava un'attivi~à di Lre milioni e 701.700 l:re elle il curatore ridusse a lre milioni ~ 664.288 lire. Conlro la sentenza di falli– mento era stato interposto appello. La. notizia degli arresli ha prodotto grande. impressione in tullo il :'-[onferra– to. per quanLo fosse da molli preveduta ~~fl~ ~~oif~~i;~zt~dJiJ1~/;\'.~~~t~h~a l~u:,~e~ derazionc agraria casalese u a comineia~e dall'esercizio 1922-23 e flno a quello 1920- 1926,, lla sempre nei suoi bilanci dlst1•i– builo a!{li azionisti il cinque_ per ~ent_o sugli utili mentre ora. in <lcf1c1t. D1str1- ~~e3fs~rii~1lo ò~~g:~~l~i s~f~\~si~l{~~~n~;~~ la buona fede di terzi per ottenere nuovi depositi che accettò. si può dire, flno alla vigilia della domanda di concordalo"~ Un podestà destituito per rapporti coi confinati 7, J: 0 ;~:/!tl~sd\slig,~~~~c;~i g~i:,~~"J!~ creto. ha sospeso dalla ca1:iea il '()Odcstà del Comune di San Fele, signor Vmeenzo Maronc, il quale aveva rappo~ti con il con- rin~~~fi~~i!~?6iffr~,g~t~:~t~;t~ca~!féa~·at~~~= ministrazione è slata affidala ad un com– missario prefettizio. Intanto il segretario federale avv. Siniscalco ha sciolto il Diret– torio del Fascio locale ». IlMaresciallo Caviglia A Finale il m11rcsdollo Cavi(Jlia ha te– nuto 1111 discorso fa stile m11ssolù1io110 de– Jnocraticoidc i11coe1·e11te cd assurdo com– prensibile ,wltm1lo 11ell'ambicntc italiano. IL maresciallo ha sostenuto il colonialismo, l'imperialismo, ecc. E pr1;;iew:.a ! Poi ha so– ste1mto che nwn mano si intens?'fica il pro... 9resso bisogna intensificare il potere cen... tralc. "Oggi è necessario - lw detto - ilare allo Stato l'e11eryi<L politica accentra– trice che uon aa necessaria qurmdo si marciav(t lentamente n passo di formica n. Lo crede, veramente, l'esimio Maresciallo f Gli imperi asiatici acccritrato1•ierano quel– li ove il progresso si mostrava più cele– re ? Oppure il l!rogrcsso era r:d è più celere ... in Inuhiltel'ro,, per esempio, con le sue autonomie e le sue libcrtil. perso– nali? Non sì è mai sentito dire, fuorchè dai cortigiani del bonapartismo e del mus– solinismo, che l'accl'escime,ito tielle ener– !]ic si -verifichi accentrando 11elleman.i d.i un dome111•ddioterrestre tutti i poteri! :nl~~e~tgi-;[J:·g:;~,~~ 1 1it~te ~~-~;e;~;~:~~!~ ';;ione e ini;iat-iva ben combinate. /,<> stes– so Maresciallo ricorda il proverbio : « Aiutati, che Dio l-i ai1tta ». Ciò, se lt"a un senso; vuol dire clu; ogn1mo deve essere fabbro della sua fo_rJimaossia itevc avere la libertà e i nie.::i di farsi -valere. M(t per vivere e fare il u Jfa.resciallo » in Italia bisogna proclamare tali scimuni– taggini, anche 'se il siqnor Maresciallo non ci crede ... Che il Mal'escio.llo ,io11 ci creda si ricava aa uit'allra proposi.:ionc, <love l'uomo di JJ:Uerra rivela le sue preoccupa.ioni più rntimc e piìì sincere, quelle, diremo così., tecnico-professionali. "bi ,ma lunga guerra - eyli ha detto - qtumdo si dcvo1io chiedere sacn"fi:.i a tutti, è necessario che tutti siano parte– cipi della mttorità dello Stato». Ossia nun si fa l<iguerra, sen:a dare ai popoli la soddisfa.:ionc licmoc1·alicn.. Il Mm·esciaUo no" concepisce l.a. demo– crazia che in fun:io11e 'della {Juerra. E' a ]}OSIO, liti. Ma come conci~ia egli la democrazia per la guerra e la dittatura per la .pace? Concilia:ione non c'è. Si tratta di una a'i quelle contraddizio1ii che trad.iscono la ùtsincerifà, il bisogno di barca111P1tarsi, la ufficiositù 'dçUa corti9ia11eria obbligata. Che pena I Il Maresciallo h.aconcluso il suo discorso levando 11nbrindisi a Mussolini. Il poveta .r\'o,i Sape·te la 11oti.iia? Edmondo Rossoni, povc·ta no:ionafe, ha ultimato a 1Yapoli l'inno del lavo1·0, che sarà l'inno 11{ficiale delle Corpora.ioni. La cronaca aggirmge che l'inno iJ stato scritto in c0Uabora.;io1iecon Libero Bovio, deyno fratello di Corso e - ahimè ! - figliu di Giovanni .. 'ifa il poeta di Piedi– yt•otta ci 1·isutta essersi limi_lalo a porre in sesto le ri1ne. TtLtli gli onori ·1occan q1Li11'éli a l'in·teger– rimo Edmondo. Il qrtale Edmo,ùlo, essendo a Napoli, ha concesso, 11at1o·almc11te, rrna ùitervista a quel pre/accio spretalo ch'è Pre.iiosi e n'è venula fuori un'nlti-a con– fessione çhe i salal'i. . ri, sono calali a quota nova~ta, ma i prcz:.i, essi suno sem.pre a quo.ta centocinqua,1/0. CON LE MOLLE La fabbrica delle menzogne Nella fabbrica "dell,i111P11.:og11e (p('1•conto tli chi?) anticoncentra.z.irmislr. ci deve es– sere stato wt monwnto <li scrht preocc11va– zio11e per lo sporco lavoro che vi si sta facendo. col fine manifesto e fascisliss/1110 di screditare l'antifascismo. -,..; allora 11"(: venuto fuori queste ,tiic cr,se sbalor,liti·ve e che-non hanno biS0(/110 <licommenti: 1) che la famosa e mascal.:oncsca circo– lare contro la Co11ce11tra.:io11e l' ltmmo 1,ublJlica/a ... 9/i amici tiella Co11ce11tra.::io- 11e; 2) che la noti:ia del non 111cnofamoso colfoqnio o cunvcgao pCl' la ... normali:– za:ione siamo slati noi a tlivulyarla. Noi ;,~o,~/. 11 {~:~~i 1 ~:~ 0 m1 1 :. ;ig;i~:~,;•i. ,it a!,l~~~:,c:~= t,·a:iomsli )> cltr h<m,io porlcdpnto <1Uo Ìlll'lliSte11/cCOWJl'(J)lO che JI(! hanno di– villgala la 110/i.:ia. Ci si com,mica : J,,,'' 1,11ramentee s"111pli– rr111c11kfa.lsa ancJt,, !11rnli:ia JHtl,ùlicaf1i t/111! t•olf,·. ,hc ddlu !IOC'Ì"llt "J.n Terra u sin cf!nsigliere w1 'l"i:io, il erti 91·11p1>0 foto..- 11roficudi famig/.ia 11orebbPcomvarso sul Popolo d'llaha. Le recenti manifestazioni contro l'ese– cuzione di Sacco e VamelLi hanno fornito ;i. cerla !::llampa il pretesto per inscenare una nuova campagna xenofoba. L'ingiu– stizia di questa campagna risulla dal semJ plice esame dei fatti. La sel'a del 23 agosto accadevano a Pa– rigi dei conflitti fra la· folla e l._i.forza. pubblica. Alcuni giornali del mallmo 1o-: po asserivano senz'altr~ che q_ue~co?fh_th erano opera di clementi slrameri. ~ d1f-: ficile ammettere che i sopradet.Li g10rnah basassero le loro asserzioni su dati posi– tivi e controllai i poieh è l'ora. tarda. in cui erano accaduti i conflitli rendeva im– possibile ogni accerlame11to _se~·io.per de.i giornali stampati nelle pr11mss1me ore mattutine. Si sarebbe poluto supporre che si tr~t– lnssc d'una impressione erronea, ma sin– cera, se i sopradctti giornali aye.ssero ac– colto senza. sofisticare la smentita che loro infliggcvRno. i fatti. Invece, e!ò non _è~V• venuto : la lista. degli arrestata e le. ~1cl11a– razioni stesse del prefetto di polma, te– stimoniano che gli stranieri avevano a,·~– to una parlo assolutamente trascu~ab1ll:' nei con{lltLi del 23 e del 24 ago.sto. ~1 fa.tt.1 su alcune centinaia di arrestati ~ d1 ~er1t1, gli stranieri si contano sulle dita di una. mano. )!nlgrado questa prova non disc~tibile, i giornali di cui parlu!-mo han_no eont.muato e continuano a descrivere gli operai stra-: ~~~~1d1~srri~faà\s~~,c1~~: 0 ~i~oc~:ep~:~~1~~\_1 responsabili dei conflitti acca~u~i a _P~r1g1. reclamando -provvedimenti hmttaLl~i del diritto di.asilo che finora la. Repubblica ha generosamente riconosciuto e lealmente rispetLnto. Un altro fallo che dimoslra con quale serenità ceri i giornali parlano della que– stione è quello dell'olh.iggio che sarebbe slato inflitto alla Tomba del Soldato Igno– te, . .Anello questo oltraggio che noi rirro: viamo, come ogni anima ben nata - viene altribuito agli II stranieri n. Perchè? Se. non furono eseguiti arresti e non si è potu!o accertare nessuna responsabilità individuale. che cosa. autorizza. certi gior– nali ad attribuire agli st.ra.nieri i'olLrag– gio, se non il partilo preso deliberato, ohe non si cura di cercare un minimo di prova e nemmeno di verosimiglianza? Noi richiamiamo l'attenzione della Leg~ Francese dei Diritti dell'Uomo, dei partiti, dei giornali e degli uomini di ~ibertA ohe onorano la Francia ospitale su questa. campagna i cui scopi non è difficile scor– gere. Siamo troppo consape~o!i dei ~ove~i che ci impone la. nostra condmone d1 ospi– ti, per giustificare o scusare gli stranieri ~~e !~;~1~~d~stt;'l ~\~o~df~f • ar~::i:r:s~ genere. E se alcuno crede in determinati casi cl10 la. nobillil del movent:e possa mo– ralment-e assolverlo anche d'una vìolazio ... ne delle leggi dell'ospilalità, costui deve però a nostro avviso accetlnre le conse ... guenze legali del suo gesto. Ma. quando sentiamo invocare contro gli stranieri - e specialmente contro i rifu– g~t~lolitici - ,provvedi1!1enti che_po~ono ~~\~~n~ 8 d~ fJL ~~1~i ;oonvih:n:o ~~~~~o~ noi non possiamo impedirei di pensare che non si mira con questo a garantire alla Francia il doveroso rispetto dei suoi ospiti; ma a perfezionai-e la persecuzione imqua che ha caooiato nell'esilio coloro contro i quali i provvedimenti l'invocano. Noi ignorjamo che cosa nasconda l'at– tuale ca'tnpagna xenofoba, e se per avven .... lura non sia ispi.l'a.ta.dal desidCTio -di oon,– pìaccre •le VaJ"iedii lature ché hanno popo·... lato di proséritti 1Ja terra francese. Sap– piamo però con certezza, e lo dichiariamo senza ambagi, che questa campagna si fon– èa su un cattivo e mendace ·pretesto, Ma se taluno pensa di servirsi di tale cattivo e mcudace pretesto per far rin– uegare alla Francia quel che è stato ed è suq splendido onore, per farla complice dei carnefici e proscriltori, noi siamo ben sicuri che la. gran massa di que~to popolo saprà difendere il diritto d'asilo contl'o ogni attentato aperto o subdolo, nel nom~ delle sue grandi no_bilissime tra.dizioni. a.~- a. Concordiamo pienamente col nostro collaboratore. G~i .i1lcidenli, certo deplorevoli, di cui Pcmgt fu teatro la settimana scorsa, ·au""\ rcmle la protesta popolare per l'assassi..._ nio di. Sacco e Van:.etti, hànno offerto, pretesto .alla stampa di destra, per 'una del.le salile campagne contro gli stranieri. Stranieri gli liutori 'dei saccheggi de, Boulevard Sebaslopol? Stranieri gli autori del sacrilegio che si dice sia stato compiuto sulla tomba del milite ignoto•? gi:a 9 !:~::;~r~:;!~ti;o e -i~:~tb!l~~~:: cano erf,er9ichemisure. · Le "autorità.non sembrano, esse stesse mollo disposte a crederlo. Jl prefetto di polizia. Chictppe, intervistalo ·aall'Intran""\ sigeanf, ha tenuto a. dichiarare che s~ questo tema, si è molto esageralo. ' Stt:, ·d~fallo che non uno straniero, non _u!i tlal1an,o è stato arrt;slalo nelle ser~ ~t martedt e mercoled\ 'della ·scorsa set--1 ltm.ana ed appena una trenti11a di stra– nieri sono sta/i pescali nelle rafles d' questi ultimi giorni senza carte. .. Bisogne".~bbe quindi che certa. stampa! andasse _pm callta nel fa.re la cronaca e l.a slo1·ta. Che f1·a l'emigrazione si me– s~oli della feccia, è vero ed i: inevita– b~lr:: che_ la Francia abbia diritto di dtfcndersi da questa ff'ccia è indubita• bile\· che ne sia infastidita più, che 710 n: lo è ilella feccia riazionale, è umano·. ma vi sono in Francia tre milioni di la: vnratori stranieri, di cui quasì un terzo italiani, cJ!c ama110 i!- paese "che li ospita~ che sono, rn larga misura, partecipi della sua wosperità. Questi stranieri hanno delle idee. q1wlche volta, cd è naturale che ri_vendichi110 il diritto dì esprimerle, ma 9wcchè h_an110anche coscienza del loto dovere d'ospiti, così, 110n senfuno !~t~~~; 011 d;rl_'iceve1·c lezioni dai gior. I fogli fascisti ne prendano allo. LA STAMPAANTIFASCISTA IN SAVOIA _Avv~rtiam_o i nostri amici residenti nei D1partiment1 della Savoia e clell'. .\lta Sa– \'011\che La Libertà è in vendila: A Modu!ie .presso l'amico nossi Romolo e pr~s.<.r) l edicola della st.azione, della Li– br<'ria ì\louthaz e della rivcndìtn natel a ,.1\d J\mwnwssc pre<:;.so l'amico Biasini C.rn <:.cppee prcss.o l'edicola della stazione 9 presso la llbrei-!a Baudounct (Avenuc ùo la Gare, 19). .Pl'ec:-:o lr_lib_n-:rìc '.\loulhaz Pt BaudonneL (l~ ·'!~nema-...~e e III Vi'lldìta anche la Frm,cr d! l\izza. ~resso l'amico 11os.si Romolo d.i Modan~ .St tr~va_uo poi le pubblicazioni della. uasn Ed1!nce ,c&se'!.ia:-D di Tolosa.

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