la Libertà - anno I - n. 13 - 24 luglio 1927

ANNO 10 - NO 13 Il nemico puo' imprigionar– ci, torturarci, uccidere perii.– no molti di noi, ma non potrà mai distruggere l'idea, il di– ritto e le fede nella nostra causa. SACCO e Vru'iZETII. la • I er a Un Numero : 0.40 li fasci&mo domanda il con• trollo politico au Vienna. Ma il trattato di San Ger• mano non ha impiccato l'Au– stria alla sua ... indipendenza ? GIORNALE DELLA CONCJ;:NTRAZ,0NE ANTIFASCISTA ORDINARIO ) Per 50 Numc,i 20 h. ABBONAMENTI Per 25 Numeri IO 1r. ESTERO : IL DOPPIO SOSTINITORE 50 fr. 25 "· Il PARIGI 24 1/,UGLIO 1927 L'INSURREZIONE DI VIENNA Ancora nessuno, forse neanche colo– ro che si :::ano trovati nella mi.schia, può emelt_err un giudizio c~alto .sulla parlata de1 falli di Vienna. l'no. ca.sa . però è ccrla, cC'rlil5'-ima, la nota dominante di quel movimento di popol~, che gli uni hnnno chiamalo ri– voluzione, gli allri ::.ommo:::sa. è l'indi– gnazione maturala nrlla. clas.:ie layora– trice au~lriaca pC'r l'impunità ::,istema– licamentc- concr,-.. a ai mas.:,acratori de– gli apparlcncnli alla clas:--e lavoratrice, degli a-S.:iCl'lori dC'lla uguaglianza socin• le. Non v_'òdubbio che anche in que.:;;ta tragica circostanza coloro che si chia– mano comunbli hanno pC'~cato nel tor– bido, privi di ogni sentimento di re– sponsabilità, esecutori della volontà di ~fosca ·la _cl_li_ mira è sempre e dapper– tutto la ~1_v1~10ne delle forze prolclarie, è probab1h.ss1mo che es::i abbiano voluto dnre alla manifestazione un carattere dbiorme alle veduto e ai metodi del :r,,trlilo sociali.sia, ma il movimenlo è ~~~ ~~n 1 :~Fe 0 t~~et~~r~n~~/~\: 0 :i~W; protesta di classe solo per il profondo sentill!ento di indignazione covalo nelle ma~se austriache contro gli eccidi pro– letari. Esse sono fermissime a non con– cedere alle classi dirigenti dell'a5sassi– nio sporadico Ja impunità. che ha ge– ,nerato il fascismo italiano. L'insurrezione cli Vienna coi suoi stessi cadaveri ha voluto sbarrare la strada al fascismo, gridargli : ((Di qui non si passa ! ,,. Non si spiega l'insur– re1.iionc senza l'odio implacabile che il fascismo italiano suscita fra le masse coscienti. Quanti socialisti sono in Au– stria che preferirebbero la morie alla prospettiva che il proletal'iato del loro parse possa cadere sotto l'iniquo giogo del fascismo? Quanti proletari au– striaci, battendosi ieri per le strade non haano avuto dinnanzi ai loro occhi gli esempi dei martiri italiani? Quanl~ volte il nome di ~1attcotli sarà stato da– gli insorti pronunzialo, confondendo in un'unica vendetta le viltirne della rea– zione austriaca e quelle del fascismo italiano? E gli antifascisti italiani ac– comunano in una stessa gratitudine i marijri del proletariato austriaco e i martiri dPlla resistenza. ilalio.na al gio– go fascista ... b faséismo italiano è impensabile senza la mostruosa complicità. dei celi antiproletari ai quali esso deve lo svi- ~fcf,0 ~! 11 :u~f~pr~~e 0 ra8:cnd;:a~\t 00 èo~f~ 1a propria impunità. L'esperienza ammonisce che fino a ~~a1~1: ~f1/~cid!te1~tg1~ig~i~~z~l~r~ 0 srgg; detentori di tulli i privilegi, incluso ~uello della impunità, questi saranno n~~s~~ss~~fu~. ~~:r~~lc:5~.ic mc::~~ rena alle classi oppresse e sfruttate. E più le classi privilegiale sono indotte a credere - a torto od a ragione - ·vi– cino il momento della espropriazione, più I' impossibile divenla possibile. L'Italia in.:iegni. Il benemerito uomo di– rigente del socialismo austriaco Olio Bauer ba recentemente arricchito il ~::;,~~mya~~~os~~~Ni 0 ·J~~ri~Yo~~ 1 l~~ siriaca, che in dati periodi dello s,·i– lup~ sociale ,,i può essere un qua~i equilibrio nelle rispettive forze delle classi 1 la differenza essendo tanlo lie– ve da potersi spostare la bilancia da un momento alPallro in favore della clas– se ascendente. Tal'è la situazione crea– ta dopo la guerra in Austria, ed è que– sto (tragica ironia) che rende mollo clif– fieilc la posizionedei socialisti austriR• cì, aumentando la responsabilità. che essi sentono a cospetto del proletariato nazionale ed internazionale. Tale stato di qua'-i equilibrio delle classi in contesa, non può non gener.lrc fenomeni come quelli a. cui da qualche tempo in qua a5sistiamo nella Repub– blica au.:;triaca. Dato che gli esponenti ~~g~ittJ•~au~J11':,~\ ~SOl~~lZ~~;rineU~j~~~ di conc:c>gucnza l'inc>vitRbilit;,\ di con– flitti come quello dC'l 15. Nr\la. mi,..ura. in cui l'espropriazione delle cla::;si diri– genli dai loro privilegi politici ed eco– nomici assume carattere di realizza– zione più o meno immediata, cioè d~– vcnla probabile, concretamente possi– bile, la classe lavoratrice, diyentando più sicura di sè, della propria forza, della propria missione s!orica, d_iyenta altresì più in--otTcrcnte. d1 tutto_ c1~ ~hc è emanazione del regime cap1talistico. più atta a. reagire. conl\O sop:olTazioni_, wgiustizie e a scl11e~•ars1cogli .oppr~ss1 contro gli opprcs:ioor1.Le classi captltt– li:-tiche, r1~lrazion falla dal grado dt a,·– vedutezn :;oriale e di ogni altra diver– sità. ::ano tutte deci:--e a difendere con fJr,ni me.:::(I l'inalicnabililit. dei loro pri- ;;~~t1a ~i c:)~r~~ 1 ::r cIT~~n~ 1 :l ~id~~= te. Le cla~~i dirigenti austriache con– siderano come una minaccia ai loro privilrgi anch~ _il fotto rhc i proletari difendono il dmtto a non e::sere mas– ~acrati. La guerriglia dura. da anni, ogni lanto un operaio inerme, .un ra/>pre~e,:it,~nte del parlito prolcL.1r10 <'3( t'\\'l . ,·1thma delle provocazioni arn.rnt~ d'... tli avver– sari di cla~se. Gli alti d1 nolcnza ,·e– nivano sorpassali dalle commedie giucli· ziarir, dalle assoluzioni i-;pirale. a pa– lesi criteri di cla.:ise. I prolctar_1 mor– devano il freno. I diri,t"rnli seguitavano ad ammonire le claS'-i dirigC'nli a non su~cilare adì, vendette irrdrcnabili. La borghesia s:c creduta tani<? ~icura. che non s'è pe!'llala. neanche d1 fa~c a~~ol: vere l'assas::ino di un bimbo d1 8 ann.1 Koi non crediamo alla forza edurativa, alla misione sociale della condanna giuridira, m~ cs~i, i b~rghr:--.i,ci credono, o fln~ono d1 credere,. Dalla prna. che· ('~'-i inll_iµ-gono ?i può giudicare delJa r1prn,·az1011co meno che suscita in e.:isi un dclitl('I. L' .impun\là. concc:;:-a agli a~sa~:/ini d~gil Oj)('l'D I ha crealo nel proletariato di Vienna piì1 ~en~ibile e maturo uno sta– to cli animo di e~a~perazione che ha lrornlo In sua. csprc~ione nelle lultuo:;c giornale di sangue ùi que::.ti giorni. J~ ~unernl~ dcli~ ,·ittime del grande rcrulio conlrnua m proporzioni tragi– che il funerale di Schallenclorf. fo ric·o1,c10 quel giorno : la solennità vitlorio.-:a di quella manifestazione. II treno ::;pcciale ::n·eva portalo a Schalten– dorf numcro!:'e schiero di u difensori tiella Rrpubblica i, (<1 Republiknnbcher Schulzbund ", organizzazione csclusi– rnmenl(' proletaria socialista) e nume– ro~i dirigenti della socialdemocrazia. Lungo lutto il percorso i lavoratori si ammas::avano alle stazioni ferrovia– ri1\ interompevano·i larnri nei campi; donne e fanciulli s,·enlolavano i fazzo– letti e lè bandierine. ros~c, i ferrovieri ~~'rll~71~·n~~S>r,~!.~a 11i~~~;~~~ii~ 1 ~~ i p:ra)~ a~::a~::,iniQdelle due vilime inermi .una di 1t0 anni, l'altra •di... 8. lo che m'i ero unila. in viR pri\•ata .al com·Oglio per ~~n~l'~·~ti~&: Jrit~~!tò 1 ~~s;:S~i~na a f~~!: delle vittime del. fasci.smo sparse per l';!tlo il mondo. non ho potuto non fare rilrvare_ a.cl alcuni compagni la tragica rassom18l1auza fra questa cd analo~hc m~rnifestazioni italiane dell'era prèfa– sc1sta. l\'ell'alleggiamcnto religioso e rasse– gnato di quel perduto paese della fron– Liera unghere~c. ammulolito dal dolore, !fi~~'l:Je ii~ei~oe~ef.! 0 ~~~c~~rf: ~~f f~~= telli che da11a capitale roSsa erano ve– nuti a portare la parola. di conforto, la promessa della riscossa. Quando ci av– vicinammo alla casupola nella quale giaceva il cndaverino del bimbo truci– dato, fummo accolli da una IilnJTÌ'8.· in cui non si arriva,·a a distinguere le sin– gole parole, le singoli voci ; a misura che ci si avvicina,·a alla casa. mortuaria si sentiva un allro mormorio : preghie– re balbettate da. centinaia di donne ,.-e– stile di nero, ed il lugubre, nmnòtono rumore dei rosari. Nella lil]l()a came– retta del ferro,,iere orbato nel suo atTel– to più intimo, ·vedevasi non su un ca– tafalco, ma su un tavolo ade,Jobba(.o,una piccola cassn. bianca. coperta. di fiori sr– tificiali. ' . « Povera gente» disse un compagno viennese, educatore fervente delle gio– vani generazioni. « Il ,·ostro flgliuolelto non ~arà µiorto invano. Ve lo giuriamo!» -~1 cimil.cro, in presenza della popo– laz1011etutta quanta, il medesimo giu– ramcnlo fu ripetuto. I proletari au5lriaci hanno manlenulo il giuramento, rendendosi solidali coi loro fratelli, non ancora elevatisi alla compren~ionc esatta dei diritli e dei do– ,,cri di una dasse opprcs::a ... Ai'iGELICABALABANOFF. SBITZ Il borooma.stro socialista di. Vienna ILSALUTO DELLA CONCENTRAZIONE AL PROLETARIATO VIENNESE , · DireoUon du Parti Soelallsto Aulrlehlen: La Concenlralion anJifasciste !!J:~i:;};!/;~:lri~~a1ed!a::i~Jl,~;td! sa S/Jmpathie solidaire et de son admiration pour. le maonifique élan avcc leqnel 1l a répo11dtt aux provorations fasciste.s. En nu}mc lcmps la Concentrafion ~; 1 ,~~~~:::1~~cd!lt%u;;~nff;G;~~célii! sa prolestation indir,néc conlre la mcnace tl'inlervention armée de l'ltalie cn A tliriche, formulée par le gouverncmcnt de Rame, yen– danne dc la réaclion et co11trclCs appréciations failes par la presse fasciste sur les événemcnls dc iui:;t~:11:Pft~ti~!f:i1~:01i:;bfe 01 1 st f~ souveraincté de 'VOlrcpcuplr. Vi1Je le socialisine a11trichicn ! Vive la 60lidarilé polétarienne I P. la COIICt'ntratlon A»tlfa.sclslt, PJETllO NE.XNI LAPIUVERA VITTORIA , Non ì: possibile, non tributare un omay{Jio di solidarietà e di (lntmirazione al parlito sociali&la di Austria in questa ora di du– ri.1sima prova. f..,'insurre::ione è .!lata im- 7,rovuisa e fococrcibile, dct.,-niinata dalla indigw1;ionc 7,opolarcper ,m verdetto i11i– quo, che v:ctcndcva suooellarc l'impunità di un cfoplicc atsa.ui.nio di pretto stile fa– scista. Sarebbe ora inopportuno ricercare se estranee infliten::c abbiano giuocato, sia per lt;mciare il movimet1to sia per portorlo ad csprc11ioni. di non chiara meta. Certo è clte i dirigenti rcspo11sabtlidel parlito, con urande lorza e $agge:::a,con lucida co– scicn:a llPl tl propria respo111abilill1., sep– pero levarsi a <lifesadel prolçtariato, as– sumendo d.i 91tid11re il moto in 9ui1a.che_ it ristabilimento dell'ordine fosse atto della volontà della massa orgarùz::.aia ed opera della guardia repubblicana, evitando ciot quello ccmgiun;ione dèlle forie oovcrnative e di quelle fa&cisle iu agguato dai covi a- f:;g;j111:u: cFe 0 :!~16c c:~:1ir;al'al:";t pi;:: letariato socialista adde,isato nella capi- ~~:~a~:~.Y~~~~:Ch~t::::n;j:f:/:~t~d a~TUI costi.lu ;ione democratica, an;i all'allarga- ·~ J°-'t-~ OttoJJauer t FederieO Adltr, leaders dd parllto 1oclalltta aautrlaco; Cono Rtn-, Per salvare Sacco e Vanzetll ì ;;r~oCXu~~a ~ zc:.!!~::D:11et:=zi~i::t~ . UNK GRANDE COMIZIO A PARIGI -~-~nS/fono-t~~lotl ••~==~•ne dtl gou,,mo Up gqnde Oom'izio è orgailtzzato per · 'iF!iltò dei' pot~ri' 'dtt cO'n1iglid Nmi.ortale sabato prossimo 23 alle ore 20,30 nl Oir- d'~1c1c i J,,opµr.cscnta;1r~ ,socUl~istisono (or– que de Paris (18, avenuc de Ja '.\lotte-Pi.- temente raJ?prC~entut1. Se ctò ~ e{f~f~tva- quel). t~~::i. rz~r,:;~;f:r,/ia ~e:t;J~c::;e:O. 1 i~t Sotte la pres·dem:a di Severino pren- miti dello staio aitstritu!o.Mussolini che di- ~6i~~~~r~t.J:;:1;~11::i~t tYel:~ ;: e3e1~: r:ftbJ~,a J~~~::i't~:vt~i:."arfs'~~ ri~:~:r~,~: Dcmocra;ìe; Filippo Turali, · rappro?scn- voftll-scornalo nella sua ridicola jalttHua. tante della ConcC'nlrazione AnlÌfa;;ci!'lla f,'A11striasoqialista è nelt'E1tropa centrale Italiana; Durafour, doputalo cd ex minj- 1 ffm~~tt! f,~t,~he;,!:S/ 0 /tr{a~o{~sc_~s;;ghl{i';; ~~o 6o~~~;f~• p~~v~~~: ;e 8 {,~~~~it~'t; ~f';~~ ,ion è che un pretesto. L'anta9ouismo ,10n stare Jé;équct; Frossar{l, direttore del ;~l~~~ ei;~f;i::tl?a,'::g;~; 1 o/s~ 1 ~'\;"f 0 {:J~ 0 .:~ Soir; Giorgio Pioch. sc11;ialme11te in un fatto di pDlitica i11ter- •••-•••-••••--••··••••••••••••••••••••••••••••••••-••------••••• 1::~:i tot;'~! ,:i~~~"t: ,t~::ttt1:i t~ol!~ tarialo e deUa Nruione dal briganda(Jgio fascista interno cd e.sterno. L'Au1tria non farà ili finf' dell'Ungheria e: neppur~ del– l'Italia... lUSSOL'INl;E I DEBITI EUROP81 ,. ~ ' ..., . ., .. ---- In x\,merica c'è sempre qualche anima sen'erosa che sostiene l'annullarriento dei debiU dell'Europa. Che cosa, si risponde dagli avversari? Il senatore Borah ri~ondo che non si può pordonarc i debiti alla Europa., per– chc....nonsi gioverebbero del beneficio ame– ricanocho i governi militaristi. E aggiunge : "~fussolini, il dittatore dell'Italia, in un discorso ufflcinle e pubblico, ha dichiarato che sta preparando un escrcilo di cinque milioni di soldati "- E cosl ecco Mu:;.soliniostacolo al con– dono dei Oebili nll'Europa. LA COMUNE VIE NESE. - I nostri clichets riproducono la tragica scena de!!' incendio del Giustizia e la folla caricata dalla polL-ia. Nei tumulti di Vienna 100 lavoratori sono rimasti uccisi. Ai caduti ra oggi il memore pensiero degli antifascisti italiani. Il. D I R E Z I O N E E A'M M I N I S T R A Z I O N E 50, Ruc Labat. 50 • PARIS (I8' A,r') - Telefono , Bo/zari, 25-99 IL GIORNALE 51 PUBBLICA LA DOMENICA Dalla galera mussoliniana Mzmifestazioni operaieal gridodi : "Vogliamopane e lavoro" · sono segnalatein diverseprovincie ~elle provincie italiane aumentano quotidiamenle le ,segnalazioni di mo– dmenti di massa in difesa dei salari e degli elem~nlari diritti dell'uomo. Si tratta. ancora di mo,·imcnti limitp,ti, cui partecipano i nuclei più animosi. :\la il movimento ha una netta tendenza a generalizzarsi. A Padova Un migliaio di operai e di operaie hanno organiz7.ala. una manifeslazione contro l'intollerabile situazione falla ,1)– le classi lavoratrici. I manifestanti por– tavano un cartello con la scritta : « Vo– gliamo pane e lavoro li. li corico, attaccalo dalla polizia, si è sbandato davanti al caffè Pedrocchi. Qualt.ro donne -sono ·stat.e ferite, La poli– zia ha operalo un centinaio di arresti. A Torino . Là diSO('cia.zione cresce di giorno in •i~~n~-ui~adiciia!i!ranili~f;~i~~o ~lio~~= rai. Nei quartieri periferici c'è una igran-<le eccitazione. Un forte gruppo di 'operai ha improvvisata una manifesla– z.i..qne di protesta. Siccome ad essa par– teciJ)avano - Con tanto di. distintivo - molli organizzati nei sindacali fascisti, l'autorità non ha fallo intervenire la. po– lizia per paura di assistere ad un primo caso di... frafornizzazione. A Milano Nella notte di venerdi. scorso sono slaii arrestati nelle loro abitazioni 21 tranvieri di ).filano accusati di avere commentato con parole non sufficiente– mente devote l'opera del governo fa– scista. Nella. sera di sabato la polizia e la milizia hanno sorpreso in rione Tici– .ncse una riunione di operai. E' sfato sparato qualc·he colpo di rivoltella an– che da parte degli opera.i. Furono falli una trentina di arresti . Fra gli arrestati è l'ex assessore San– na. L'esa:,sper~iono in Città è al colmo ed orma.i i disoccupati si contano a deciae di migliaia. A Frassineto Po ~~liebeu~~zfGi~~aen~~~~~;!tet:~·ar;i~~ Giacomo, Antonio e Angelo, ed al fer– mo di Girino Garlo. Certo Zavallaro Ca– simiro, sapendosi ricercato, si eclissa– va. Continuano le indagini. A Treviglio A Urgnano le operaie della filanda Cavadini. che sono in numero di 350, appena entrate nello slabilimenlo insce– narono una dimostrazione contro la dit– ta reclama odo rannnllamento delle mul– te loro ianitte. Del fallo vennero subito informali i carabinieri, i quali provve– devano a darne avviso al comando di stazione di Treviglio. Più tardi giunse a Urgnano un camion carico di milili al comando del lenente Spodorno, che si a-– doperò afflnchè l'agitazione cessasse e le operaie riprendessero il loro lavoro. Da Bergamo venivano pure militi con un commissario di P. S. ed alcuni rappre– sentanti dei sindacati fascisti. L'agitazione ebbe termine nella serata. L'autorità procedette all'arresto di sette operaie ritenute istigatrici delle comp_a~ gne. Uqa minaccia fascista di occupazione~ fabbricqe ? Da indiscrc~ioni del 9en. Tardi/i, se– gretario politico fascista di Cuneo, siamo informati che nel cont:cgno dei segretari dell'Alta Italia, convocato telegrafica– mente lunedì scor&oa Bologna, im·alau- 9ustolo si è scaglialo contro gli indu– striali che ostacolano la politica mone– taria del governo, chiamandoli disfai• listi, accusandoli di $OVVC~ion.are la. campa9na straniera contro l'Italia e la stampa dei fuorusciti, e dichiarando Che se non si renderanno osaequienti alle direttive del fascismd, e,so fa.scismo procederà alla esprqpria:ione delle {ab-. :~ct~t::1~~:1;in3:;!e'!9~!:C:=: ~= micie fiere ,i tengano pronle -a"•ttuovi cimenti ncll'interesH supPemo tlella Pa– tria» !!I La Breda chiede il t:o,..,.;idato Una violenta manifestazione contro il All'ullimo momento siamo foformati Podestà ha avuto luogo a Frassineto che la SQcielà Anonima Breda, una dellt Po, necessitando l'invio di truppe da più. vecchie società metallurmche d'/– Casale ~1onferrato. talia e che occupa mi9liaia dt operai, t Ecco la versione ufficiale dei fatti. della quale erano note da tempo le c11.l– Fra 2 gruppi (fascisti cd antifascisti) hvc condi:wni di bilancio, ha chiesto nasceva un conOillo. Il Podestà Cardel- al Tribunale di Milano di procedere al lona, ~r sedare il con_nitlo, i ~v.ìt ~ certo I c'!,.tcordato ~u una percenl~ale che si Gucnz1 G. a seguerlo m :\1un1c1p10,ma r1lte11cassai bassa. Non si esclude il questi vi si rifiutò aiutato da compae- fallimento; al quale farebbe seguito sani sopraggiunti che diedero luogo ad quello di altre importanti aziende e di un secondo scontro fra le parli. Il pronto una banca milanese di secondaria im• intervento delle autorità. ristabiliva. la portan:a. LA MAGISTRATURA DELLAVORO AL LAVOROT La Sent """'nza I \'alo che il contralto ilei monilarisi non ;~ essendo conhnuahvo, ma ad opera ed ---- a tempo - per 40 giorni, non pote,·a La carte, pronu11clando sulla domanda. at:an- <'SSeretoccalo. Si può concepire che mu– :ata da.lla Conftdera:lone dtglt agrfcoltort fn tate le condizioni della produzione si fltrsona del Prulllcntc dolt. Cacciali contro muti ~nche. le condi~ioni del lavoro, ta CDnfedera:lonc dei Slnctacatl fasci.sti In per- non 51 capisce che SI rompa u.n con• sona del presldtnte on. Edmondo Rossonl, re- :~~~,:~,i~~tdt:~r; iedc~nodi:r:n:"at~~~= ltlta ogni contrarla lstan;a ca ecce.::lont. li della produzione. riduce te mercedi stabilite nel contratto col– leWvo J6 m.ar; o 192.7di centcslml 60 ptr tllltt lt! categorit dl mondariso a partire dal 7 01t1- [JIW 1921 col con.seguente obbligo da parte del datori. dl lavoro dtl rimborso dellt somme eventualmente tralttnt1te ; ordina alle parli d.t procedere alla llqulda– :fonc ed al con911af)flO tlellt somme depositate ; dJchlara compensate U spese. E' in funzione l'ideale dl Arnaldo Ri– gola : la magistratura del lavoro. La stampa. ila.liana è incaricala di lanciare ogni celebrazione di cotesta farsa come un avvenimento di perfetta giustizia, co– me la realizzazione della armonia so– cia.le dell'anno 2000 -secondo Bellamy. JI primo giudizio ebbe luogo a Firenze e segnalammo in che consistelle, nel di– chiarare appellabili davanti alla Magi– stratura. del Lavoro, do,·c non sono che magistrali professionali, ed esperti lau– reati, cioè padronali, i giudizi dati in primo grado dai rappre~entanti degli o– perai e dei padroni nei collegi dei probi– viri. Dicemmo ieri come la cacciata de11·e1emento opera.io in un appello, in cui resta rinforzato l'elemento tecnico– padronale signinca. semplicemente que– :,lo, che la magislratura del lavoro sop– prime la guarentigia dell'unica e nra magistratura del la,·oro che sono i pro– biviri. Il sécondo ha avuto luogo alla Gorle d'Appello di Boma. La questione qui non era di procedura e di co,tiluzionc, ma di merito: le paghe dei Ja,·oralori nell'applicazione del contralto di la\"0- ro dei mondari,-i. La Corte, 9cnerosa– m.cntc1 ridu::.::,e le paghe dei laYoralori un po' meno di quello che domandava la Confederazione degli agl'icollori, e pre– cbamenle nella misura che il sindacato (a..;ri~ta ayeva. proditoriamente tran ... atto tradendo i suoi miserabili associali per forza. li più cinico in tutto ciò è che la eccellentissima Corte non abbia osser- La magistratura del lavoro si è Così dichiarata un altro or~ano di sposliazio– ne dei Ia,·oratori italiani, che s1 inne– la nel si~lema generale corporativo cho è l?, ca~ici.a di forza infilala sul prole- lar1a_to 1lalwno, per paralizzarne ogni mov11nento affinchè gli imrrcnditori lo ! >Ossana sfruttare e ::,alas::are a. loro bel– 'agio. Ciò che rivolla in più nella )lagislra-: tura del lavoro è la sua impostura. Che b!:mgno c'è di que!)ta turpe commedia d1 ~ettcre dei 5edicenti magistrati a svisare, a rompere i contratti del la– voro in odio ai lavoratori ? Quando lo Stato che è ~lussolini che ha voluto au– mentare di un'ora il lavoro nelle fab– briche violandq la legge internazionale delle otto ore e f contratti di lavoro in curso, ha fallo semplicemente un de– creto con cui àutorizznva i datori di la– voro di pigliarsi un'ora di più di lavoro di quella !)fipulala. Quando non contento di avere allnn-: gato le giornate di hworo ha voluto ri""l durre le pa.~hc, I~ Stai~, cioè :\lussolini, ha dato ordrne a1 fa'-c1 cd alle camicie nere di ridurre le paghr. Allora. si vido persino gli operai che spontcrneamcntc domandavano, per caritù, che si ridu-– ce.sse loro la pagn, pcrchè ne avcva110 di troppo, e la ::,lampa indirava all'iunmi– razione pubblica quC':-li ammil'evoli pn– lriotli operai. (:i~ vuol dire che p<'r lo Slato di :\lus– ... ohn1, fl:-!:'arcle mercedi e le ~iornate de– gli operai è compilo ,-,110, dn ~::.ci:rnirsi atlrnn:-rso i soliti uffici burocrali,.i cen– trali. e_ locali.. ~i.;;?are inv('Ce i 71~(1fitti degli 111du~tr1ah e un'altra co-:a, ul!e.., .so~hè i profitti degli indu..,lriali ~ono in principio, patriottici e nazionali m~n– lre i ,tt,la1:i::,Ono,in principio, !)o,:vel'-ii\'l cd ego,~h. :Va i.nsomma se 1.egiferare le paghe e le giornate operaie è compito de!!o

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