la Libertà - anno I - n. 3 - 15 maggio 1927

LA LIBERTA LIOURGO FASOIST A La disciplina giuridica dei collettivi di lavoro rapporti I diritti riservati ai sindacati liberi : manganellatura collettiva, disoccu– pazione obbligatoria degli iscritti, domicilio coatto per i promotori. ticurgo fascista. Ecco una rubrica da e. La rivc/Q::ionc delle leggi fascisle - :o de!la PI"QI?agandaantifascista. Le leg– fasc1s1e ali estero non sono conosciute e allraverso i riassunti urtlciosi redatti 0 copo di apologia, e che soddisfano abil– ~nte, nel primo momento. la curiosilà I gran pubblico. Spenta tale curiosità, lesto vero delle leggi - quando arri– ·w• a comodo - non interessa più die i ~ii~~r l ole~~e~~~ul~i b~i~ 0 ~ 0 c~~r:t::~~ opinione mondiale a conoscere il rasci– ·o qual'è, e non quale si camuffa. Meno ignote (eppure certi detlngll me– lcranno che si torni su!) sono le due lcg- i I iiRi! 1 ~re=u~~?":t~ f i!~~v~~¼f m~~rep~; d'7esa dello Stato. E' invece quasi del lto sconosciuta, nella sua vera essenza, legge sindacale che s'intilola: « Diuipli– t fHuridica dei Rapporti Colfcttivi del la– ,ro "· E quasi nessuno ha ficcalo "lo viso fondo • nei vati codicilli che la comple– ano. (Regolamento e Statuti Corporativi). Un documento tartnfeeco E bisogna proprio parlarne in modo pre– iso, oggi che persino Alberto Thomas, il egretar10 generale del B. I. T., concede ,t..trvist.e apologetiche sulla Carta del, !,,a~ oro. Si direbbe che anche _tjberto Thomas onosca pqco la legislazione sindacale fa– cista italiana, se egli ha potuto accettare ;~~~~id~proo~~~~tC. 3 d~~u~e:,1:c~~ J~te~~~~ ~' 0 ~W~~ 1 0 :o:: 1 ta~~!f~e~!i Guardasigilli. Ma naturalmente non esporremo ciò che utLi sanno: il monopolio del riconoseimen- .~i1~tr:fl/1 :O:::t~"~li3efi~!o~~.p~:::~,~~ ! ài sindacati urflciali; l'obbligo P.Cr tutti li pagare determinate quote al smdaeato ·ispettivo: $iano o no in..~rltli (ed anche -e l'inscrizione sia stala rifiulat.a per ra– ~ioni..... politiche); la istituzione dell'arbi– tralo obbJigatorio deferito ad una magi– ;tratura speciale; il divieto d'ogni seiope– ro, pena la reclusione. Veniamo ai dettagli. un contralto. la quale logicamente dc\·c u– serc accelU\ta da chi abbia accettalo il c'Jn– tratto. La Magistratura del lavoro può del– lare ad imporre il contratto: e con quella sua costituzione e con quei suol periti ci vuol poco a capire che conlralli fabbri– cherà! E guai a ribellar.sì . Anche <:enzaeh~ ei sia sciopero, anche se la ribellione è indi– vidunle: " chi si rifiuta di eseguire le de– cisfoni del ma9istrato del lavoro è punito con la dcten;ion-: da 1111 mese O(l un ami,:, e con la multa da /,. 100 a 5.000 " (art. 22 ~~~~rl~~el~ ~tc,~1~~~v!\t d~~~o~f 1 J'i ~~ siffallo tribunale è l'opera di un sindacato 1 dirigenti po.ssono bu.scarsi fino a due an– ni. F.cl . anche su ciò vorremmo sn1,>ereda Alberto Thomas, cd ancor più pree1samen- ~~1e~~ si~~s;~~i~ni 0 ~;nc~~i~a8~~~v~~n i: libertà sindacale stipulata solennemente a Versailles. Si rivede... lo S&atuto ! E per oggi basta colla legge sindacale I C'è qualche cosa di più reeent.c, di ancor più gustoso e di ancor meno noto. Decreto-Legge 23 Dicembre 1926, n. 2268, art. I. Viene ordinala la revisione delle ma– tricole degli inacritti marittimi (marinai r:d urfleiali della marina mercantile). Po– tranno esser radiati (e cosl condannali a morire di fame) ., quegli in.scritti i quali per eO'ello di alli o di contegno {?) anche se giuridicam~te incen~urabili. {dice ~ro- fl~~o (~~?) r;~rr:~~1f 1 d~'\e~:~~:~~; l'opinione pub~lioa (quale_?) per la }~ro gravità e nolor1ctà, s1 trovino In condmo– ne di Incompatibilità morale col carattere nazionale della noSt!'a marina mercantile. .. Sono indiffcrent.i il tempo ed il luogo delfallo commesso e del conlegno tenuto "· lauti le ogni commento! Con altro decreto legge 17 Febbraio, 1927 n. 272 è stato imposto robblig-o del giura– mento a tutti gli uffleiali, di bordo e di macchina, della marina mercantile. Ii giu– ramento impegna nQ1t appartenere ad a.s– aoci~ioni o partii[ la cui attività. non ~ concili coi doveri del grado e con t acntr– menti eh.e debbono ispirare nell'eserci;io dell'ufficio. E tutt.i sanno ciò ehe questo vuol dire. :'ifae·P di più: il 1-("iuramrnloob– bliga alla fedeltà al rr>,ai ~uoi reali <aUC– CC!~oried allo ~t~tulo (lò chi .;:.irivr>(le!) persino nella condùlfa prirnw. E ;;iccc,me c'è anche l'impe'-'flOdi rcdellU..... pri\'ala a lu{te '"· le~.ti: Và 1110' a_ veclr!'c che CO$a puiJ cnp1tar4:. se un uHlc1ale marittimo al– zerà il µ-omilo 'son co.~,.che capitano! rra le parrti dome~liche o tra q11ellc ..... quasi domestiche di una casa da thè di Valle– Japesca. Tanto più, che il tempo e il luo90 non contano. ~fa gli ufficiali marittimi sono for(una– ti. Per loro basta la fedPltà al Re ad allo Statuto, che è una abiluciine vecchia. :'\on è eosi per tutt.L Quei poveri funzionari ! Per i Consiglieri di Stato (Dee. Legge 9 Gennaio 1927n. 16) per i professori di Uni– versità (Dee. Legge 13 Gennaio 102i n. 38) r:~g~li6 iGe~~1i:i 1:i~t~l-i 5if) ~~~efec~~ic~ glieri della Corte dei Conti, avvocati era– riali ecc. (Dee. Legge 13 Febbraio i927 n. ti 5 ~aflc[g~tp1~ ~!bib~roier:ii ~~gk\,1nè ormai stabililo che (ollre al diYieto di ap– partenere ad assoeiazioni incompatibili ccc. ecc.) essi possono esser dim.iuio11ati o~i qualvolta si siano posti in condi:ioni di rn– compatibilità con le generali dircllive po– litichi;_del governo. Per fortuna che il governo non muterà _fliùin Italia ... per qualche secolo: se no che imbarazzo per questi funzionari, alti e bas.– si, il Lenersi al corrente delle diretLive ge– nerali, ad ogni mular di governo! Ma fuori di celia: che umiliazione atro– ce, e non P.Cri soli colpili, que.sta condan– na al senr11ismo burocratico. Ab! se la ver– gogna colpisse tutti (s1: anche i ribelli che pur siano e vogliano restare italianiJ che soddisfazione ci sarebbe da provare a vede- dY;S:t~i ci~~1~f.a~~~eèhnee 1 ~1:~~r!~= al trionfo del fascfamo, in lutti gli uffici o\·e si annida la piccola e media borghe– sia. " L'hai voluta - sul dosso ti stà "· Ma la vergogna è in noi più forte del rancore; e non la nascondiamo: eome non confondiamo il dolore. Solo conforto, lo aiperare che da tanta vergogna qualche co– sa prorompa! ..\rt. 3 del Regolamento. E..<ttlude clai .sin– dacati dei datori di lavoro tutte le arnmini– ;trazioni pubbliche e subito aggiunge che le u•ocia:ioni c04tituite dogli operai •ala– riali degli •tabili1nenti mddelti non po•ao– no e11ere Legalmente riconoaciute. In altri termini, tuUi gli operai dipendenti. da am- ·--------------------·------------------------------------------- I RESIDUI DELLA STAMPA ITALIANA ~~~l~~?~sf~b~!~::d~sa~~0nl'rf;~1Z;_:l!) non possono creare nessuna orgamzzaLinne i:~~.er}:i~~~i ~~!~\:~~\:e~re1~~ Come . I prefetti dirigono i giornali oresi in tate esclusione. E' poi noto che le •ssociazioni di tutti questi operai esclµsi la ogni ~iritto aindacale, ~o ~te ali~ ·lirette dtpendeme del partito fase1sla e s1 imilan.o a compiti di asservimento polit.i– co e di assistenza mutualisl-ica segza vera efficacia. Il Gonrno fascista non è contento di a- :\~;fl~~saq~!1f~a~is~:o~pf~I~ri~a~~ Le comunicazioni " riservato " e « se– grete " dei prefetti ai giornali sono qua– Jli quotidiane: di questo non si può parlare, sul tal altro argomento non s'ha da dare Come fanziommo I llindarati che il comunicato « Slefani •, ecc.. Costituiti i sindacali ()'edremo la pro- d!~nig~er:i~:n:~t\nd~u~~f~lt~i!~lem~~i ~~te~!~fuel!~:perai e i:1N, 1~~;:i~i~} i :~~:t1f!:~0° a~:an~~ rat.Leristici•a "dimoslra.ziooedelle condizir,ni ;re_feU4?(se si lral~ di ~iazio~i )~li)\ ti~~ qi:~ ~:=.la ~~e 1 ~~a d~~n:mJ>t i~~ ~?ù 111:;:~~ ~a'ft\': fed:;;::.Ì~ 0 :~.) pot~!1/f9li~ 0 v:f~~ :uti\~~~~:t:~aL rotra~ ."domandare docum~Lt ~ m.for- siasi cenno sulla int.em ,isla concessa dal 1;~~i~~l~ ~~8ruExr:~~~tr d!i~e~:c:ci~ f:cj? ~?i~~~i !:~~r~~1:; ~~ueenii~~!e l~r~;= z1oni •· E Ya d_a sè, .che 11 mm1slr~ ~b fermaziom di amm1raz1one pel fascismo ~r:~rr~ =~b~sii:!i~~J~=):Z~t al~J~~~;t~ \°oi2f~a1ri~~fd!~~a:;:i· Con- te: leggi, ~l~ stat~h s1~a~a.h,p •.as~ 1 ~o- siglio ordina che nessun giornale si occu– ;;1 essenz1ah •. (;nel} d1 lah 1s~1lu~_1om. Nes- pi più del ritorno alla lira oro. nè in sen- ;~:~'::i~ da~°3~;e~. 11 .fa:toco3i~leij soJa~~oe~\~ 1 i•9~8 ~ ~~~(a~acf~\:r;:~uzio– i~nJ;;r~b<:"!ia~~ di~ r~~mf: 1 gl,~°eto 0 ~~ df ?~t;We:r1;~t\fcJ~ 0 ~~~~tol:~~~:lc~~pf~~ Sentiremo a Ginevra - alla prossima riunione del B, I. T. - se questa è libertà ;indacale! '.E siccome ta Carta del lavoro ha la srae– ;iataggine di ri_pe~ereeh~ s! po~ono eos~i– tuire anche dei smdacalt J1ber1, artrell1a– moei a precisare che questi sindacati " li– beri " (prede3tinali alla manganellatura coUettiva, ed ~Ila disoccupazione obbliga– toria degli asorilli, sema pre,Jiudizio del domicilio coat.to ~r i promotori), non pos.– -;onocompiere ne!suna azione sindacale u– tile. lnfaUi tutta l'azione sindacale tende alla stipulazione ... ~I contratto collettivo lei lavoro, ed a regolare le condizioni del lavoro. Ma J'art. -'17 del Regolamento slabi– U.soe splicitamente ebe qualunque contrat– to ,oUettir,o di lavoro concltuo da tuaocia– ,io■i non legalmente rico,unciute i nullo. E gli artico I i 56 e segg. del regolamento ;>recisano che la facoltà di stabilire nor– me generali di lavoro ~ ri~rvala ~SI.i. or– e-anicorporativi che..sono poi organi d1col– legamento fra le federazioni nazionali de– bitamente riconosciute. I sindacali liberi non essendo legalmente riconosciuti sono tag-liati fuori da tutto. La Magiatrata.ra del lavoro Ove nasca controver.sia dopo stipulato il contralto di lavoro, o se non si riesca nem– meno a stipulare jl contra.Uo, (caso eh~ non si veriOcberà quasi mai data l'obbed1em:a agli ordini superiori ehe è la prima quali– tà dei funZionari sindacali) si ricorre alla Magistratura del lavoro. Pochi sanno che si tratta di un tribuno.– le installato - ben lontano dalle. oftlcine e dai contrasti - presso le Corti di Appel– lo e compost.o di consiglieri di Corte di Appello i quali non sono ormai più dei giovani... bollenti! Pochi sanno che soltan– to i sindacali legali (non gli operai singo– li e nemmeno i sindacali liberi) possono meHere in molo questo t.ribunalc speeiale, per fare cessare una ingiustizia, o per ot– tenere un contralto migliore. Ma è il me– no. Come funzionano questi tribunali? ne!trrio~hehf;g:a~~~~i~:: e~;fz~o'f::t(~i giudici!) delle condizio!l,i ~i l_avoro ~ul}e quali debbono pronunc1ars1, s1 sono 1st1- tuite delle liste di periti incaricali di as– sisterli. E 9~i comincia l'incredibile! .La li– sta dei pe.r1t1 è proposta ( art. 61) dai Con– .sigli Economici Provinciali ove i datori cli lavoro delle varie categorie sono in stro.– bocehevole maggioranza. Per palei: aspir-J.– re alla nomina a periti della Magistratura el Lovoro bisogna possedere un titolo uni– versilario ed avere una condotta morale e politica asaolutame11te impeccabile (art. 64 ~i:n:i~!i~ J:i,1i~r~e~ji~;:efl~~ ~~i st vede: nessun operaio, e nessuno ehc non ~ia fa5eista, potrà mai essere compre~o nel– la lista. Si può dunque prevedere ~lr:1 ora qua-lisaranno" i lumi li che tali penti for- nir,mno in siITatli giudizj. . :\fa giudizi è parola 1mpropr1a, pcrchè - occorrendo - la Magistratura del lavo– ro può cmeltcre sentenze ehc tengono l,w– go di contratti collettivi di ùworo (arl. 87). Non dl!ci!1~soltan;9. della interpretazioce di sopprimere la coscrizione obbligatoria. 25 Agosto 1926 - Non parlare dell'inci– dente occorso ad una automobile del se– guito di Mussolini tra Parma e Sant'Ilario (Investimento di un carrettiere). 30 Agosto 1926- Vietato pubblicare no– tizie di acquisti di materiale bellico in Ita– lia da parte di stati e.sLeri. 3 Seltembre !926 - Vietalo di pubbli– care alcunehè sulla truffa di duecento mi– la lire operata a Milano da un awocato (fa..scista) addetto all'Gffleio LJ.!gale della Cassa di Risparmio di Milano, ai danni di questo Istituto. .\ Settembre i926 - Vietato riferire de– gli ineid~nli avvenuti in occai;ione della riapertura a Milano del Teatro Eden (In fe~~\~118f ~P~"~~~°-r~!f tifg:~d~~~~~~ care all'inizio, con una clamoro:<a dimo– strazione ostile, la rappresent.azione della RiTi.8La " Tout. pour toi, Milan! " della Compagni parigina Lamberl e Roger). t2 Settembre 1926 - Vietato riferire in– cidenti av..enuti dopo l'attentalo LueeUi con particolare dh·ielo delle dimosLraziOlii ostili ai Consolali francesi. t5 Settembre 1926 - La PrefcUura am– monisce di essere mollo cauti nel l'ipro– durre dai $'iornali esteri, specialmente francesi, art.1coli e commenli relativi alla polemico. tra la stampa francese e quella italiana. i5 Sctlemhre 1926 - D'ordine del Capo del Governo sospendere ogni polemica con la stampa francese. 21 Settembre 1926 - Ordine di non dnre notizia della visita a noma del Ministro de– gli Esteri d'Egitto per regolare la quest.io– ne di Giarabub. 23 Settembre 1926 - D'ordine del Capo del Governo: a) astenersi dal pubblicare le conclusio– ni del P. G. nel processo per l'uccisione del fascista Luporini e dell'an.tifaseista Nen– ciolini a Firenze: b) astenersi da qualunque cermo sulla penetra:.io-ne economica (inan:.iaria e poli– tica italiana ili .4.lbania. 24 Settembre 1926 - :7'Ulladevesi an– nunciare sui viaggi del Primo :\linistro. 1 Ottobre 1926 - Non occupar.si del li– bro del dodccanesino Jervos intitolalo: La questione del Dodecaneso e i suoi documen- ti f&fr::t;/~i926 - :\"ull::i. pubblicare sulla visita del Re a Trani domenica ventum. 13 Ottobre 192G - Divieto di pubblica– zione di notizie di furti avvenuti in alber– ghi di Merano per opera di soldati italiani. 6 Novembre 1926- Yielata qualsiasi di– scussiono sui rapporti tra Francia o lla– lia. Vietala la notizia del dissesto della Banca di Pordenone. 9 l'\ovembre 1926 - Divieto di pubbli– care notizie della occupazione dei circoli e deJrarrc.slo dei deputati. 10 Novembre 1926 - Confermato il di– vieto precedente {Si sa che nella notte dal- 1'8 al 9 molti deputali d'opposizione era– Lo stati arrestali, cioè prima ancora che venissero dichiarati decaduti). ca;: fi°'"1~Ti~i! i:;,6 ~p~iavti;tb~i 8~~"1bi~i (popolare) contenente la smenlita all;;ipub– blicazione della "Slefani" sul suo conto. (La StPfani aveva diramala la notizia che il De Gasperi ave,,a fallo ampio riconosci- mento. "dellebenemerente del fa.scisma). 29 !\ovembr,. 1926 - D'ordine del Capo del Governo fare opera dì propaganda per il Prestito del Lillorio, con ari icoli reòa– zionali. reelamc, e sopratutto dando mol– to spa"zio alle comunicazioni ;.!"Overnative (T~e t!fl~:i~ :~il ~~,t~~r~Wt~in. di- vieto: a) d'annunciare la partenza di S. E. Grandi, sottosegretario agli Esteri, recato– si" a S. Remo O conferire con Strescman; b) di anllunciare J'_arre$lOjn 8.l,rdegna i;li un franoo,;e che, sospetlalo di spionai;ii.o sarà ~eferilo al Tribunale Militare Fasci– sta. Come è facile capire, le condizioni fal– le alla stampa in ILalia, banco prodotto u– na diminulzione impressionante nella ti- ì:;t~~ ds~i fr:~p~ 5?~eu~:a;~~~f~~ sintomo: esso ha ra~iunlo il suo scopo, impedendo ai cittadini di Interessarsi dei problemi del paese, a risolvere i quali pensa per tutti la " élite n che detiene il potere. I cit.ladioi privali dei loro diritti si sentono sempre ·più estranei ai doveri verso lo Stato; le notizie più fantastiche circolano, unitamente alle esatte, con una velocità impressionante. Nell'animo sde– gnato di molti, chiusa ogni via legale per l'espres-sione dei loro dirilli, si matura la convinzione che non vi è modo di ottenere giustizia se non con la violenza. E si prepara cosi la riscossa! Lettoride la " Libertà " prima di piegare il Yodro giornale non dimenticate di comultare nell' ultima pagina l'annuncio GALERIES BARBÈS esao può interessarvi CRONACHE DELL'ALTRA SPONDA Co,uigli all'ambasciatore li conle :'lfanzoni. il nuovo amba;;cialore ò giunto da poco a Pari.':i. J,.'\ i-:ua per~!Onalil:i .;i è finorn rile,·ala in dur maniere: una intcr-vi,;ta pialtam,.n– te anlibol.:cr•vica cd una parl,.cipazionc un– tuo;a e Limidclla a<Iuna cerimonia religio– sa. Sla br.ni ,c~imo. :\la il conii' ~lanzoni dopo la lf'ggiadria di qlwo;tp batlute in IP,ar,. ha ben altro difficile corn1:iilo ,la 5volg(•r". Xoi ci per– mctl)amo di richiamarlo alla rPaltà <JpJfa ,;ituazione e di indicargli ri.:pcllo;amenl<– quella iilrada che sola pu,)' condurlo al succc~•o. Bisognn che il conl,. llanzoni c.ominci dal non far."i il/t15ioni: ,.~li non t, m Frantia iamba,-cialor-; "d'Italia <- tanto mene,- di ~. 31. \"iltorio Emanu,.lc lii. I::' ::=o!tanloil rappresentante della volon– la del fasehmo. QuP.Sto e un punto molto imporlanle e dilla csalla interprPlnzionr> di e.sso deve nm:ccre la Hn,.:1 politica della necessaria azione diplomatica. li conte ~anioni deve quindi rivolgere 1 suoi sforzi priaeipali alia r•secuzione di poco elevali servizi polizie.;chi: Peli rice– V{;rà da Roma ordini preci~i ; uno scagnoz– zo di questura glie li comunicherà YCr– balmcntc. Egli dovrà obbedire. Dovrà frequentare quoti<lianam,.ntc spioncelli arramati. uomini di affari equi– voci, donnine cosi cosi, giornalisti di ricat– to, falliti e biscazzieri. Dovrà coordinare i loro sforzi, ioteqrare le loro delazioni. incoraggiare e gmdare il loro zelo, distribuir,. rquam,.nte le mercedi. E' un laYoro pe!anle, difficile, paziente, disgustoso. Un ambasciatore d'Italia non potrebbe rarlo. li conte Manzoni ambasciatore del fasci– smo deve farlo. Sarà inollre suo dovere di spargere, su coloro che hanno rinunziato serenamente ad ogni interesse materiale, che hanno :i.f– frontalo il pericolo e la povertà in nome di una fede. ogni sorta d1 menzogne, ogni specie di calunnie. Questa è opera indispensabile ed il nuo– vo ambasciatore dovrà compierln. Dovrà poi ntlraverso infln1t.aoculi.la pa– zienza ialerpretare il concetto degli in– fiammo.li messaggi che ricever'J. da Roma: sarà sua cura dar forma aeceltab!lc e ra– gionevolo alle esaltate incoscienti ir.tima– zioni che la frenesia del duce affiderà al cifrario telegrafico. Ed allorchè, all'infuori della sua re– spon.sabilità, le orde. eui tutto? )ecilo com– metteranno ai danm del pN'sl 1g10fr.inccsc atti awentat.i ed assurdi, il conte '.\lanzo– ni dovrà trascinare nelle antical\1cre del Quai d'Orsay la sua tl'isle figura di accat– tone penLilo. Scusé ufficiali. scuse officio:c. spic_gazio– ni, J'ellifichc, chiarimenti : tulti i sinonimi della ritratL;;izione e della disonorevole am– menda. Un Ambasciatore d'llalia non potrebbe far questo. II conte '.\fanzoni amba,:eiatore del fa– scismo dovrà farlo, non potrà non farlo. L'esempio del suo predecessore deve es- seff~!i;o:"C~~~filo Romano che a furia di persever:rnza era riuscito a divenire il ba– rone Furio Romano Avezzana, ambasciato– re a Parigi, ha peccato. Si è fallo soverchiare dagli agenti della ~~~i:l~ ~~~l~c,p;~~e~fon~at 1 e~n~~t¼~·~tt,ot1l Garibaldi, ha osato protcslare timidamenlc contro alcune eccessive pretese del Go– verno del Duee. - )lai glie ne ~ incollo. . Il conte Manzoni saprà trarre eia questo. esempio ammaestramento per adempiere con fedeltà e disclplina i suoi singolari do– \·eri di..... ambasciatore. Scienza di Stato La rivista " I.es Annales " ci informa che un recenle decreto gòvernathéo ha dichia– ra.lo autentichi' cd indiseutibili (Farina~ oi direbbe canoniche) le povere umili tom– be romane che la tradizione chiamava "tomba di Virgilio", e "tomba di Cicero– ne "· ~laudiamo di Lutto cuore a questa ini– zi~t.h·a del goyeroo rascis(a. Le questioni scientifiche in .genere cd archeologiche in specie apri\'.lno finora la strada a ipotesi diverse, a supposizion1 di- scordi. · · Ma grazie a DiQBenito Mussolini ha po– sto fine a que;ta deplore,·olc anarchia. . Se lé-""nostre informazioni sono esatte, c0- mihcer-d pre.sto a funzionare prcs.so ogni nostra .imbasciata all'estero uno speciale ufflçio che fornirà su ogni que~tiorie con– tro\'ersa la decisione 'indiscutib!le, inopJ?U– s_nabile (Farinacci direbbe inequi.\'ocabiie). CU studiosi di lutti i paesi potranno co– si, senza alcuna spc.sa, otlcn-err. la solu– zione dei più torturanti problemi. Verginità di Maria. Questione Omerica. Quadraluro. del circolo, Vera regola pei- ~~':;!~fi:ls~~~0'E~?i~~c~\~ik05p~~f;~~~ del Xol confidiamo che l'incarico di reggere in Parigi un cosl delicato centro d'inform:1- zionì sia affidato al signor :'Ilario Panza sfovane diplomatico di nobilissimo çuore e di profonda cullura. Ii signor Pan1,a è infatti tra l'altro l'uomo che insegno' a :Mu.:;.solìni ruso dèllc ghelle bia.nche. WINKEL 1S MAGGIO 1927 = SPUNTI POLEMICI Cio' che abbiamo sempre domandato DEDICATO A RINALDO RIGOLA A chi, yjnlo, ,;j arrende noi diamo lut.– la la noslra commi<:erazione. ~el gran– de carcere che e falla l'Italia, comi:? i b~~~ior~~~~~e~~e a Ìfc°~Jt~~~f~~ii /ei 1 ~ ~ carcerieri? CJ'>mprcndiamo il movimento def!li t'X c.:,pi conredcrali come la espressione di una ~tanchezza di.:pcrala. Ci fa pen.:lj ma i.; umè'.lna. Ciò che- ci melle in collP-ra. è soltanto la perfidia dell'rquivoco. H_i– naldo Rigola. Yi fa proprio la parto più peno.~a. Quella. <:ua polemic<.1. f>ui " Pro~ blcmi riel /.,,,<wuro " dà i brividi. Quel ::mocnlu-:;.ia<:marsi che oggi in Italia, per il fallo delle Corporazioni dei reclusi, ci sia « almeno tanla organi:;;:.a=ione .sin– dacale nei 1)rcslatori d'opera, quanta t:e ne era al Jempo in cui il movimentp li– bero aveva raggiunto il.massimo svtlVJ)– po n dà il capo;riro. Cerlo oggi il numero degli organizzati in Halia è di mollo. su– periore o quello di.prima. Trionfo dt un (< principio », ~ida Rigola. « Più sinda– calismo oggi di ieri, malr1rado. la !]ucr– m ai Sindacali; sembra un -paradosso "· So, Rigola, non far i~ b~;la !n m<!teria co-=i dolorosa. Tu sai p11t di tutti ~be d~:~:7s!~, 1 \~~ht~~~ 0 i ~e 0 p:u~~ ~;~~ as:;ociazione. E' una pura « anagrafe ~i contribucnli operai n, dati dallo St~to 1~ pascolo ad una schiera di funz1onar1 famelici, che vi pappano ~entro pagh~ regali. Alla :stregua del ragionamento d1 Ri"'oia un militarista belira. durante la oc~upazione tedesca do\':"e~~ esalt<;\rs~ perchè in Belgio vi erano piu. soldal1 d1 prima. E' impossibile che Rigola ~0!1 comprenda che r " opposto li ~on. e tl « medesimo "; che un corporaz1omsmo senza dirillo di riunione, senza diritt~ di nomina dei propri rappresentanti, senza diritto di discussione tollett.i,;a je– gli inlcre,;si di contralto, senza neppure il dirillo di slobilire l'ammontare dl!lle quote dei soci non ~ ... un sindacali~m?· Xon è-una provocazione in. bocca d1 Ri– gola dire ... « più. » ~intj._O.Calismo ogyi .di irri, quando non c'e piu affatto? Ri,,.ola.non può confondere le« la.su n che fo Stato impone ai contribuenti col: le u quote ,, che il Sindacalo fissa. per 1 propri soci;. non può pensare che I ful"'!– zionari nominati datrallo possano so'-h– tuirsi agli organi7.zo.1.orinel fare gli iDf ter~~si dea-li organizzali. Patronato e schia\'ilù in uno Stato capitalista e, per– tanto. anti.;;indacalista. E Rigola dire: « PeTO lo Stato a riconosce » le Corpora– =ioni - quello Che noi abbiamo sempre chiesto - per cui i sindacalisti mm pos– so-nopiù desiderare di tornare indietro ». Viva, adunque, et_erna la sc~iavitù; viva la doppia soggezione del Sindacato al– lo Stato della classe padronale ed 31- Io Stato della tirannide poliziesca ... ~fa era proprio vero che quando i Sindacati domanda,·ano il riconoscimento, voleva– no proprio ..... questo? Se Rigola dice si, noi gli diciamo: men?.:Ogna! . Scrh·iamo in Francia col cuore 1~ I– talia Jn Francia i Sindacati sono r1co- 11Q.::ci4li, ~·è una legge sui Sindacati. Noi non vediitmo aUatto che questo ricono– scimento legale iàlplichi Ili galera del– le Corporazioni. QucS{a cosa or"ribile, in– \'ecc, secondo Rigola, è quella che si vo– leva in llalia allorchè si parlava di ri– conoscimento legale dei Sindacati da parte dello Stato. o: E i sindacalisti non posso,u, più desiderare di tornare indie– tro 11, cioè, al sindacalismo praticato in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Belgio, in Austria 1 in Olanda, in Scan– dinavia, dappertutto, cioè, dove c'è li– bertà e civiltà sindacale col sindacali– smo libero e riconosciuto; riconosci:.ito per essere libero ed autonomo. Ecco una propaganda di schiavitù ver– uognosa in sè, \·ergognosa doppiamente per essere condotta sulla trama di una voluta confusione di termini e di vo,;a– boli, che può imbrogliare gli ingenui. Rigola, Rigola, ma che sostieni? l\"on si può tornare al sindacalismo di prima perchè -si a;;pira,·a all'unità. li Corporali– \·ismo di Stato ha dato l'unità. Dun– que:?... Ah! imbroglione! Quella che si sognava era l'unità sindacale degli ope– rai, runilà della clas,;;e operaia organiz– zala. Quc:!la invece è Punità corporazio– nista dello Staio. Gli operai non ci entra– no c-he come prigionieri nella carcere sotto l'unità disciplinare del regolamen– to e del direttore; essa è la pastoia che bi– sogna infrangere per riprendere il di- ~1~r~i d~;~,;~i ci~ 1 0~1 d 5 ~efa1~~n~~~rc mantengono tulle le loro aspirazioni !Sin• dacali e con e5SC le foro antiche convin– zioni politiche e coofe5sionali, ciò che prova che la unità della servitù non sop- prime le di\•isioni della libertà. Gli ope"' rai italiani non hanno risollù il proble– ma della loro unila sindacale nella geenna del partito fascista. L'unità non può essere che l'opera di una persua.s:o.., ne e non di una coercizione: la per31Ja<1 sionP della sua ma.'-"ima efficacia a cli– fendne la causa, non la coercizione di un si--tema che nega. la clru:se e la con– se~na piedi e mani legate alla classe :;e""! ffilCéi. A oche sui lerreoo giudiziario. Ah! la map-islralura del 1avorQ ehe è p·er Rigo– la un punlo fermo e per cui va in sol– luchero. Una magistratura del lavoro contro il lavoro, do,·e cioè, la classe o– peraia a non Jw:rappresenlanli "· Eéco un plfnlo fermo che rimuoveremo. In maleria la unica magistratura del lavo– ro, ammi.ssibile è il « probivirato " esle– SQ opportunamente. Questo c'è già. se non lo aboliscono, questo c·è già oo;:-n– tuito dalla rappresentanza paritetica. degli interessi sotto la presidenza. d.el « neutro ». La magistratura del lavòro per cui va in solluchero Rigola mm è che la guardia al santo sepolcro del di~ ritto di sciopero incriminato e punito ris~a~;n~~\~alf~~~ ~hueJt~~ias~OO~l~l .Rigola, si fa, senza volerlo, a opera 'di conserva::ione ». Conservazione, - per~ chè no? - dei diriLti acquisiti. RiS')la preferisce muoversi colla reazione con– tro le garanzie pure scarse della classe lavoratrice. Dica che vi è costretto, che una forza feroce lo impone; diea che n0n si sente più di resistervi, che è sta.n:.., co e si arrende. ())mprendiamo e .com– passioniamo. Ma ci risparmi questa atroce, sinislr.t burla òi ricantarci 'sempre ... « ~a ~ questo e tutto quello che abbiamo d~ cli~n?,a~lfs:r~::i~. :tlranv~~ _r;orc:~: dei nostri migliori o gli incendi e le d~ vaslazioni delle nostre Camere del La~ voro e delle nostre Cooperati,·e, ba fi– nalmente attualo " - per cui quasi q~ .. si gli dobbiamo della riconoscenza. Nella sua solitudine Rinaldo Rigo!~ pregato atlenCamenle di penMre a ciò che avviene in Jlalia e a eiò che 8.\"-, viene dorn il mo,·imento operaio è libe– ro. E nella sua « antica ,. coscienza .si domandi come avviene tale isolamento italiano e se la questione operaia si ri– solverà mai in Italia senza che si ri50l– va nel mondo e viceversa. E tiri le debite conclusioni. Le speculazioni patriottiche I mutilati italiani nel Belgio Bruxelles, maggio~ L'arrivo dei mutilati italiani ia mil!– sione di propaganda fascista e muMOli– niana, dopo sei mesi di preparazione am– bientale, è stato una dolorosa delusione per i capoccia delle succursali locali del !~~i~iYnt~t~:t't• oecfl:!r~ur1 1 ~i ~~~ dgh; si affannano a partecipare rumoro~m~QU!– a tuJt~ lo n:t3mfc~lazioni palrio~~ftr' faro d1meot1care 11 loro passafo. Lla iu~tn .L'arri\·o è avvenuto tra l'indirterema più assoluta della popolazione. 'folto il battaglione di linea. non vi era– no - malgrado la giornata magnifica di sole - più di cento persone fra belgi e i– taliani sul pia21.ale della stazione a rice– vere gl"iovialì del duce. Il popolo belga., ~~r d~f6r8f~ 0 d!{ 3 17:1~~t~el,~:~i~~cri~;e pieno di riconoscenza per quanti concor.se– ro alla vitloria. non ha tuttavia ,·oluto-pre– sta~i a dar l'impressione di simpatizzare col fa~ismo e col regime dittatoriale d'I– talia al cui sen·izio si sono messi i dirigen– ti dell'Associazione mutilo.ti italiani. Amerigo Domini è morto ?! La noti.ia è comunicata dai flUIT"'A(Ùi di Francia in quelti giorni. Ma era attesa. Si può dire an;;i che la notf..:ia data da tempo: dal giorno, cioè, in cvi ai trovaro-.. no dei magistrati che condannarono Du– mir.i a H mesi di reclusione per offe•a al Duce. Pena a.,sai grave - apropor:iionata. Mo. la legge colpfacc tutti, in regime fascista. Anche i benemeriti - i complici del regi ... me, eh.e avanzano protelle e aciolgono lo acilinguagnol<J. E Dumini di bcnemeren:ie ne ave– ro I " Amcn·go Dumini, 12 omicidi J • era la formula di pre1enta:.io-ne, con una e'!tu.ria.stica stretta di mano, cori, fra bra– va camerati ftuci#i. Il fa8cismo appre.:– .ava simili creden;iali. E il Duce - in -ri- Con()Ucn;a - gli oflidm;o il comando del– la sua ceka, e la esecu:.ione delle alte ope– re di giu.sti:ia. Il grido di • Viva Dumini " echeggiato per le pia:.:;e d'Italia, e fin aolto la casa d~lla Vedova Matteotti, era bene la eaprca.... .uor.e della gratitudine fa.teista. Jla Dumi11i pretendeva una riconoscen– =o pi1ì tangibile. B aveva L'audacia che ar– ri.vò . pcrsin.o alla V'9ale notifica di uria d1//1da al Partito relativa aUc 1pe1e del P'.Oce.ssoMatteotti. Quelle, diamine, era, 10 di esclusiva spettoma del Partito! . u Se io h.o avuto quattro anni, il Pre– s1~lc1:tedeve aven1e trenta! » Voluta:.ionc da conoacitore e di competente. L'csatte:i– ;a del ragguaglio non può cs.rere duf>bia.. E perciò lo arrestarono e lo condonna- ;:.no. Me9lio: prepararono la aua acompar- . I co,~fronti sono umpl"e antipatici e pc ... rtco_lo11.E il Duce è sacro cd ha sempre rogtone. E sopratutto lo turba il penaiero ::J!\~f~~~;~:: 0 n~·~t~:::.pe ombre impla .. Il complice diventava dunque i.ncomodd E la sua sorte era decisa. • .Già primo del giudi;;io di appello Dnmi– m era stato traapol"toto alle carceri di Vi.. terbo. /.,,~- (Jr?uc mura dell'a,:tico edifi.:.W. erano pm d11crele di Regina Coeli. Ed .ora ~·giornali annunciano che è mor-. to. S1le11:;wsame11te - faacisticamente E' p,:,ssib~lcllfoi non ne .sappiamo ni~té. Quanti ~osi sono scomparsi '"I _ quanti scomp~r1ram1~ ancora? I 9iornaJ.i publ;li .. ~:enr~o~~.tanto m tanto, noti:.ie di morti m.i.. Pascismo__ for ever:! ~fa i morti pesanò. .4nche se 1l morto e lantico compli:c, lo esecutore appre:.:.ato dei delitti: ve "ai:r:: ;;,ut: .f. anni, il Presidente de .. ali~ c~;;~ro:~ilt:on~ ~!o~ 11 !v:hi,,:~ ~he : scltiocci il ~ivo col peso di tma ; 0 ~1:::: :r::~::e11ta:.ume della csaltezv.1 del con,.,

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