......... r .. ..._.■ _• ..._.._.r .. ..._. ■ ... ■ ....... - ... ■ ....... In realtà, anche la formazione di una più organica area laicosocialista e di un governo pentapartito implica l'apertura di un confronto senza pregiudiziali con i comunisti, per vedere fino a che punto costoro sono coerenti con se stessi, in politica estera non meno che in politica economica, quando dicono di cercare una sostanziale convergenza con i partiti socialisti e socialdemocratici dell'Occidenie, in un momento come questo che impone la massima chiarezza di posizioni. Certo è che non si può scaricare ogni onere e ogni responsabilità sulle spalle del Partito socialista. Non dobbiamo dimenticare che questo resta, almeno come aspirazione di fondo e nonostante i ripetuti errori, un grande partito di sinistra, il cui compito è quello di presentarsi come alternativa e non come eterno supporto al sistema di potere democristiano. Se i laici vorranno seguirlo lungo questa linea politica, non sarà difficile sanare la frattura che si è prodotta con la costituzione del secondo governo Cossiga. Ma occorre che ci si renda conto che una cosa è la difesa intransigente della propria autonomia e delle proprie scelte democratiche (non esistono fantomatiche terze vie e lo stesso eurocomunismo, se vorrà sviluppare fino in fondo le sue premesse, dovrà sfociare nell'eurosocialismo), tutt'altra cosa invece la trasformazione in un partito laico-moderato incapace di stabilire un rapporto costruttivo con forze politiche e sindacali che appartengono potenzialmente all'area socialista. Paolo Bonetti Abbonatevi al «Leviatano» Abbonamento annuo: L. 20.000 Conto corrente postale n. 58761008 intestato a «Il Leviatano» via dell'Arco di Parma 13 00186 Roma IL LEVIATANO UNIVERSITÀ Senza titolo SE C'È UN CONCEITO TANTO nobile quanto vago. esso è certo quello dell' «eguaglianza»: essendo una parola svila quale tutti possono essere d'accordo, perché ciascuno vi attribuisce un significato diverso, in nome di essa si possono compiere i peggiori delitti. Il caso dell'istruzione universitaria è esemplare: in nome della eguaglianza si è liberalizzato indiscriminatamente, qualche anno fa. l'accesso universitario; in nome dell'eguaglianza si è tentato di assicurare. altrettanto indiscriminatamente. una cattedra universitaria a tutti. Se il risultato che è sotto i nostri occhi è quanto ......... r .. ..._.■ - ......... davvero voleva chi era animato da tanto nobile ideale, non resta che ribadire «dagli amici mi guardi lddio». con quel che segue. Perché, se c'è una situazione ingiusta e regressiva, essa è certamente quella dell'università italiana che non solo fa pagare ai poveri per i ricchi, ma ha creato uno dei tipici «effetti perversi», a causa del quale tutti ci rimettono qualcosa e chi ci rimette meno lo può fare perché ha i soldi per pagarsi qualche soluzione alternativa. Qualche segno di resipiscenza comincia fortunatamente a manifestarsi: intanto. è stata finalmente varata la legge sulla docenza universitaria; in secondo luogo. si parla sempre più diffusamente della proposta di abolire il valore legale del titolo di studio lanciata tanti anni fa da Einaudi. fatta ora ufficialmene propria dalla Confindustria. già approvata dalla Uil, fieramente e costantemente contestata dal PCI. Una misura. per la verità. cui si sta arrivando di fatto, come tutte 5
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