(';l'abdicazione della soggettività dai suoi scopi più profondamente originari. Infatti, scrive Heidegger nella Lettera sul/' umanismo: «Il pensiero che nel corso della storia si è presentato col nome di "filosofia", noi lo cerchiamo nella forma dell'inabituale accessibile solo ad iniziati». Heidegger si dispone così, in una dimensione teologico-mistica, ad accogliere l'avvento del numinoso e dell'inaudito; per poi concludere, sulle orme della Poetica di Aristotele, che «il poetare è più vero che l'esplorazione metodica dell'essente». L·asse culturale che percorre il pensiero negativo fino ad Heidegger prende le mosse, mi sembra, da una malintesa e manipolata interpretazione di Kant. La lezione che esso trae dalla Critica della ragion pura è che l'intelletto umano produce nient'altro che finzioni, giacché non è in grado di conoscere la «cosa in sé•. Se non si vuole abbandonare la speranza di afferrarla, si presenta una sola possibilità: attingerla con mezzi diversi da quelli della scienza e dell'intelletto. Ed è quanto fa il pensiero negativo ricorrendo di volta in volta all'intuizione, al sentimento, all'ispirazione poetica, al mito. La conoscenza immediata di noi stessi, la nostra natura (concepita essa stessa come «cosa in sé»). è ritenuta condizione sufficiente per «disvelare l'Essere». Da ciò tutto è possibile, niente è escluso. Infalsificabile dall'esperienza. Se nel nostro volere ci intuiamo come volontà, allora la cosa in sé è la Volontà. Se, al contrario, nell'angoscia ci sentiamo come nullità, allora la cosa in sé diventa il Nulla, e così via. C'è da sottolineare che gran parte di questi temi si possono trovare nella filosofia programmaticamente irrazionalistica e vitalistica di un Bergson. Sia detto di sfuggita. che in proposito fa testo il paragrafo sull'ontologia negativa delle cose de La filosofia di Nietzsche di Fink. Non meraviglia, a questo punto, che Cacciari e Napoleoni finiscano con l'esaltare il concetto marxiamo di alienazione. •Oc- l::rre interrogarsi - dice Cacciari su «Pace e guerra» - su quali sono le condizioni che hanno costituito questa esistenza, contraddistinta da una radicale alienazione. È questo interrogarsi che costituisce la filosofia, quella uvera"». Questo tema aveva destato una particolare attenzione già nello stesso Heidegger. In un celebre passo della Lettera sul/' umanismo egli afferma: «La mancanza di patria diviene un destino mondiale. Per questo è necessario pensare questo destino secondo la storia dell'Essere. Ciò che Marx partendo da Hegel ha riconosciuto in un senso essenziale e significativo come alienazione dell'uomo affonda le sue radici nella mancanza di patria dell'uomo moderno( ... ). Marx, in quanto esperisce l'alienazione, raggiunge una dimensione essenziale della storia: è perciò che la concezione marxista della storia si pone al di sopra di ogni "storiografismo" (Historie)•. È il caso appena di ricordare che il concetto marxiano di alienazione richiama quelli del feticismo, dell'uomo totale, dell'unità originaria, di una filosofia dialettica della storia a disegno con tutto ciò che di profetismo escatologico essa evoca. «Heidegger si avvicina a Marx - osserva Lowith - allorché egli riduce tutta la precedente storia della metafisica, ricavata da Hegel, ad una preistoria, le cui estreme conseguenze incombono ancora e richiedono un mutamento radicale dell'uomo "sinora esistito" e del pensiero "avutosi fi. nora". Infatti il destino dell'essere consisterebbe nell'ostacolare. da lungo tempo, all'essere umano un rapporto originario con l'essere. La mancanza di tale rapporto e l'oblio di tale mancanza determinerebbero da molto tempo la moderna età del mondo. «Sebbene Marx, a differenza di Heidegger, abbia tentato di fornire una conoscenza scientifica della società e abbia anche posto in una luce positiva i fattori moderni che hanno messo in crisi il vecchio mondo, cioè la scienza, l'economia, l'industria. d'altro lato condivide con Heidegger l'aspirazione finale al raggiungimento di un7' totalità organica e significante di tipo utopistico-metafisica, fuori da ogni possibile dimostrazione storica o razionale. Usando una espressi9ne di K. Axelos: «Entrambi sanno che mondo e uomo (Essere ed esserci), così come sono, non sono parimenti niente; ci6 che essi cercano, è tutto, l'Uno-Tutto». O, in altre parole, «noi siamo nulla; ciò che cerchiamo è tutto». Ecco qui la «filosofia vera» di cui parla Cacciari, forse inconsapevolmente. essa consiste appunto, come egli stesso dice, nel «vedere abissi e paradossi dove il buon senso accattivante getta i suoi comodi ponti». Confesso di preferire il buon senso e la pluralità dei punti di vista dell'attività scientifica, che somiglia a una comunità democratica che decide sulla base del rispetto dei fatti e degli argomenti logico-razionali, alla facile suggestione dei paradossi più o meno abissali. Cosa dire, infine, dei nuovi approdi teorici di Napoleoni? Lo si conosceva bene come un valente scienziato dell'economia. Ora si deve malinconicamente constatare che invece dell'economia si è messo a studiare il Nulla! Come se in circolazione non ci fossero già abbastanza discorsi privi di senso ... comune, s'intende. Mauro Fraioli TRA I COLLABORA TORI DEL «LEVIATANO, GIOVANNI ALDOBRANDINI - GIUSEPPE ARE - DOMENICO BARTOLI - GIUSEPPE BEDESCHI - ENZO BETTIZA - PAOLO BONETTI - VENERIO CATTANI - LUCIO COLLETTI - FRANCESCO COMPAGNA • VEZIO CRISAFULLI - RENZO DE FELICE - PAOLO DEMARTIS - SIRIO DI GIULIOMARIA - GIANNI FINOCCHI ARO· ALOOGARO· SCI - ANTONIO MARTINO• PIER CARLO MASINJ - NICOLA MATTEUCCJ - RENATO MIELI - SANDRO PETRIC• CJONE - ALDO G. RICCI · ROSARIO ROMEO · ALBERTO RONCHEY · DO· MENICO SETTEMBRINI • EGIDIO STERPA · GIUSEPPE TAMBURRANO · PAOLO UNGARI· GUELFO ZACCARIA Regislrazionc presso il Tribunale di Roma n. ITI37 del 6 luglio 1979. Prezzo: lire SOO.Arretrato: il doppio. Abbonamenti: annuo lire 20.000, semcs1rale lire 11.000. es1ero annuo lire 30.000. Versamenti sul conio corrente postaJc n. 58761008 intc5tato a •Il Leviatano•. via dell'Arco di Parma 13 • 00186 Roma. Stampa SO.GE.MA. sr1. via di Santa Seconda 28 · 00166 Roma · Tel. 6960745. Spcd. abb. posi. gr. 2(100f,. Collaborazione fotografica di Beppe Forti • Progetto grafico di •FLONOO,. · Edizioni coop. a r.l. •Il Leviatano,. . Presidente prof. Rosario Romeo • Anno 11. n. 16 16 6 MAGGIO 1980
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