Il Leviatano - anno II - n. 16 - 6 maggio 1980

Rosse si è aggiunto alla pressione sindacale, gli investimenti privati in Italia sono praticamente scomparsi. Senza nuovi investimenti, il livello di vita è destinato a decrescere, creando nuovo scontento che i comunisti useranno per i loro scopi. Da quando mi sono dimesso dalla presidenza, cinque anni fa, la posizione militare dell'Unione sovietica rispetto a quella degli Stati Uniti non ha fatto che migliorare: i pericoli per l'Occidente sono notevolmente cresciuti. Negli anni ottanta, l'America dovrà confrontarsi con due realtà, per la prima volta nella storia moderna. La prima è che, se dovesse venire la guerra, noi potremmo perdere. La seconda è IL LEVIATANO che potremmo essere sconfitti perfino senza combattere. Il pericolo che è di fronte all'Occidente nei prossimi anni di questo secolo è meno quello di un olocausto nucleare che non piuttosto quello di scivolare in una situazione in cui la scelta sarà tra la resa e il suicidio: rossi o morti. Fino ai primi anni settanta, nessuno nel mondo metteva in discussione il fatto che gli Stati Uniti fossero la nazione più potente sul globo. L'esistenza della potenza americana scoraggiava ogni aggressione aperta e obbligava il comunismo a lavorare ai fianchi piuttosto che ad affrontare gli ostacoli di fronte. Gli Stati Uniti sono stati in grado, grazie a questa superiorità, a impedire l'intervento sovietico nella crisi di Berlino del 1948-49, nella guerra del Medio Oriente del 1956e nel Libano nel 1958, quando la superiorità navale americana in quel teatro giocò un ruolo decisivo. Nella crisi dei missili cubani, nel 1962, la superiorità americana nell'armamento nuclere, in un rapporto di 15a I, consentì a Kennedy di affrontare Chruscev. Nel 1973, quando ordinammo lo stato d'allerta generale per impedire che l'Unione sovietica intervenisse in Medio Oriente durante la guerra del Kippur, gli Stati Uniti e l'Unione sovietica erano circa pari sia nell'armamento nucleare strategico sia in quello di teatro. Da allora la situazione è cambiata drammaticamente. Gli Stati tendono a prediligere quegli strumenti nei quali eccellono e i sovietici preferiscono la forza militare come strumento di politica. Non solo i russi ma i comunisti in generale hanno coerentemente sottolineato l'importanza decisiva della forza militare. li presidente cinese Mao affermò. molto tempo fa. che •il potere nasce dalla canna del fucile•. Disse anche che «la politica è guerra senza spargimento di sangue; la guerra è politica con spargimento di sangue». I sovietici sono impegnati in una corsa agli armamenti con gli Stati Uniti che vogliono vincere. Non è una corsa tra due contendenti con lo stesso obiettivo. È, in realtà, piuttosto simile alla corsa tra un cacciatore e una preda. Se vince la preda, si salvano tutti e due; se vince il cacciatore, sopravvive lui solo. Per un quarto di secolo, la superiorità nucleare americana ha preservato la pace. Ora che la superiorità non c'è più, e se le tendenze attuali continuano, i sovietici raggiungeranno la superiorità nucleare alla metà degli anni ottanta. Che cos'è questa superiorità? Nelle nostre mani è il margine di sicurezza che garantisce che i sovietici non rischieranno un confronto nucleare nel perseguire i loro scopi di dominazione mondiale. Nelle mani sovietiche diventa il margine che conIl nuovo indirizzo del Leviatano è in via Cicerone 44 00193 Roma telefono 38.41.SS 11

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