Il Leviatano - annno II - n.13 - 8 aprile 1980

■a.a.-r.-a.a■ _ ■a.a.-r.-a.a■ ... ■ ....... - ... ■ ....... - bordo; era di recuperare la flessibilità sociale ed economica interna necessaria per mettersi nella impresa. L'adattamento di cui ho detto richiede, nello stesso tempo anche se non sempre necessariamente negli stessi rami, investimenti più massicci, ma soprattutto scelta più accorta e lungimirante dei settori a cui applicarli, manodopera più duttile e preparata, più elevate attitudini culturali e intellettuali liberamente applicate alla produzione e atteggiamenti istituzionali e sociali favorevoli all'innovazione. Non è la stessa cosa fare, secondo metodi collaudati, scarpe, tessuti, benzina, automobili, o invece progettare in proprio e fare calcolatori, aerei, impianti nucleari, sistemi elettronici, macchine utensili, etc. Passerà un bel po' di tempo prima che gli emergenti riescano a fare queste ultime cose. Non è dunque solo questione di investimenti. Se è per questo la SIR ne ha fatto di mastodontici. Ciò che sta diventando cruciale è invece l'avanzatezza delle tecnologie e, dietro di esse. la flessibilità dell'organizzazione sociale del lavoro e il dinamismo delle strutture culturali da cui sono generate. Un buon sistema scolastico fornisce non solo il personale indispensabile alle trasformazioni economiche a cui ho accennato, ma anche servizi culturali esportabili a tutto vantaggio della nazione che li produce. Il difetto di una cultura industriale (che è poi in sostanza predominio delle ideologie e incapacità di misurare realisticamente le compatibilità e incompatibilità economiche) è diventato il fattore preminente di arretramento politico ed economico di un paese fra i grandi mutamenti che sono in atto. È sullo sfondo di questa realtà che può apparire in piena luce il carattere fallimentare (per il paese) di molte vittorie dei sindacati italiani. Investire di più, usare più intelligentemente le risorse disponibili, avere manodopera più qualificata. introdurre più rapidamente le innovazioni, insomma adattarsi evolutivamente alle dette trasformazioni. è possibile solo se in un paese non si crea e si mantiene con la pressione politica un sistema di convenienze artificiali. È possibile solo se le relazioni economiche sono dominate dalla IL LEVIATANO verità, ossia dai prezzi reali. Il sistema delle retribuzioni interne non può attribuire al lavoro italiano un valore che invece va sempre più riducendosi in rapporto ai beni che dobbiamo importare. É in questo confronto che si possono valutare gli aspetti truffaldini, alla lunga per gli stessi lavoratori, dell'assoluta indicizzazione salariale rispetto all'andamento dei prezzi anche internazionali. Non solo nel tempo storico, ma anche nel medio periodo l'indicizzazione dei salari risulta non autolesionistica per l'efficienza economica e per l'utilizzazione ottimale delle risorse nel paese che la pratica, solo se con la stessa quantità di lavoro e capitali incorporati nelle esportazioni si può continuare a importare quanto si importava prima. Altrimenti è, finché può durare, un'estorsione a danno di altri connazionali, o presenti o futuri. Al di là dalla retorica da piazza nella politica reale dei sindacati italiani non sembra operare finora alcuna comprensione degli imperativi e dei dilemmi drammatici che le trasformazioni in corso nell'economia mondiale pongono al nostro paese. È vero che una revisione radicale di tutti gli assunti sbagliati su cui la triplice ha basato per dieci anni la propria strategia sarebbe sconvolgente per i suoi assetti interni, per i legami che ha stabilito con la sua base. etc. Ma è anche vero che ritardare un tale momento della verità potrebbe sèatenare frane subitanee, ancora più pericolose per la legittimità democratica del sindacato. La spirale delle scappatoie, inganni e illusioni non può durare indefinitamente. Giuseppe Are Il nuovo indirizzo del Leviatano è in via Cicerone 44 00193 Roma telefono 38.41.SS ABORTO Una legge da modificare La posizione di fondo dei radicali sull'aborto è sempre stata quella della depenalizzazioneentro le 12settimane e non dalla sua regolamentazione da parte dello Stato. Sostiene inoltre il Partito radicale dae l'assistenza gratuita per la donna ne deve derivare come logico corollario. Il referendum s'impone quindi per abolire •il carattere odioso delle procedure e quello aberrante di uno Stato che si attribuisce il monopolio teorico delle interruziooi di gravidanza con una -18 di casistica generalizzata•. AivcHE NEL CASO DELl'aborto il referendum appare lo strumento meno adeguato per ottenere un miglioramento della legge, che pure non è priva di difetti: il principale dei quali è appunto quello sottolineato dal Partito radicale e cioè il fatto che - unico caso in tutti i campi della chirurgia e della medicina - l'aborto non può essere praticato privatamente, presso un qualunque medico o una qualunque clinica, ma deve avvenire solo e unicamente nelle strutture sanitarie pubbliche o assimilate. e per forza gratuitamente. La logica di questa norma è del tutto stravagante: perché. per un verso, la certificazione dello stato di gravidanza e dell'esistenza delle condizioni previste dalla legge perché l'aborto possa operarsi avviene anche attraverso il medico di fiducia: per altro verso la materiale effettuazione dell'intervento deve avvenire, come si è detto. in ospedale. La pura demagogia dei partiti della sinistra ha quindi di fatto ostacolato l'applicazione della legge, anche per il concorrere dell'obiezione di coscienza che doverosamente è riconosciuta ai medici che per motivi ideali o religiosi non vogliono prestarsi a questi interventi. indebolendo la ragione fondamentale per la quale la legge doveva essere approvata: la constatazione cioè della diffusione degli abo11i apclandestini, che era diventata e che in larga parte rimane una vera piaga sociale. 5

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==