IMPERIALISMO I nuovi tolemaici I SEBBENE NON SI POSSANO affatto spiegare -con la dinamica ipotizzata dal marxismo, colonialismo, imperialismo e guerra sono fenomeni che hanno tuttavia funestato davvero l'epoca della straordinaria espansione su tutta la terra del capitalismo industriale. I marxisti ritengono anzi che l'evidenza incontrovertibile di questo fatto basti a garantire la validità della spiegazione che essi ne propongono, attribuendone la responsabilità al sistema economico basato sulla libera iniziativa. Di qui a scartare aprioristicamente qualsiasi altra interpretazione, bollandola come al servizio degli interessi guerrafondai e imperialistici del capitalismo, il passo è breve. Gli intellettuali che si vantano di avere introdotto il metodo delle scienze della natura nello studio dell'uomo, non si accorgono di comportarsi invece così esattamente come i tolemaici, i quali adducevano a prova inconfutabile dell"immobilità della terra il fatto, certo incontrovertibile, della stabilità delle cose sulla sua superficie. Se essa facesse quotidianamente un giro intorno al proprio asse, come pretenderebbe Copernico e Galileo, ragionavano questi precursori dei moderni simplicii, dovrebbe allora sprigionarsi un vento costante in direzione contraria, che trascinerebbe nella sua rapina tutte le cose. Così non è, dunque non è vero che la terra si muova intorno al proprio asse e intorno al sole. Se il capitalismo non fosse quel sistema contraddittorio e disumapo che è, ragionano a loro volta 'ljuei neo tolemaici che sono -i marxisti. l'aumento di produttività che ad esso si accompagna dovrebbe tradursi in un miglioramento costante delle condizioni di vita delle classi popolari dei \_:esi industrializzati, senza bisoIL LEVIATANO_ CULTURA I gno di assoggettare e sfruttare i paesi arretrati; con conseguente attenuazione quindi di tutte le tensioni sociali, sia interne che internazionali, e uno stato di pace sempre più generalizzata. Siccome la rissosità intestina e esterna va invece addirittura crescendo, man mano che si intensifica e si espande il capitalismo, dunque è vero che il capitalismo porta nel suo grembo la guerra come la nuvola l'uragano. Metodologicamente la risposta a questi schematismi è identica, anche se è certamente difficile lo possa capire chi ancor oggi si ostina a restare, in nome della scienza, discepolo di Marx. il quale nel Capitale, due secoli e mezzo dopo Galileo, interpretava il peso. secondo l'autorità di Aristotele, come una proprietà intrinseca di ogni singola massa. invece che come un rapporto gravitazionale tra masse diverse. Alla mentalità metafisica dei tolemaici e dei marxisti per cui peso, posizione, moto, guerra, pace, bene e male sociali sono entità assolute, si tratta cioè di contrapporre la mentalità relativistica della scienza. Fu proprio per rispondere ai tolemaici che Galileo introdusse infatti il principio che da lui prese il nome di relatività galileiana e che doveva poi ad opera di Einstein essere superato. ma non negato, nel quadro più ampio prima della relatività ristretta ( 1905)eppoi della relatività generale ( 1916). Le cose non vengono travolte da una rapina sulla superficie della Terra, eppure questa si muove - replicava Galileo ai tolemaici - perché costituendo la Terra e la sua atmosfera un sistema inerziale - due corpi che si muovono nella stessa direzione a velocità uniforme - essi sono l'uno rispetto all'altro perfettamente immobili, sicché gli unici venti possibili sono quelli che traggono origine da cause interne all'atmosfera stessa. Alla stessa stregua, prima di spiegare l'imperialismo e la guerra tra gli individui, le classi e i popoli con l'industrialismo capitalistico. come fanno i marxisti, occorrerebbe esaminare se quei fenomeni invece di essere propri .ARISTOTELE, TOLOMEO, COPERNlc:J 13
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==