Il Leviatano - anno II - n. 7 - 26 febbraio 1980

Maire fu il primo a trarre le conseguenze delle elezioni legislative del marzo del 1978. riesumando l'idea della negoziazione. •Il potere resta al suo posto. è con il potere che bisogna negoziare•, affermò non senza un certo cinismo. Senza farsi spaventare dalle critiche dei comunisti. e anche dei suoi amici socialisti, ha chiesto udienza a Giscard e ha ripreso il dialogo con il padronato. È stato a questo punto che assieme ai suoi seguaci. Jacques Moreau (oggi deputato socialista alr Assemblea europea) e Jacques Cherèque. ha lanciato la parola d"ordine del «riaccentramento• della strategia della CFDT. che consisteva nel passare dalrattendismo elettoralista a un'azione rivendicativa, ispirata dalla base operaia. Al congresso di Brest tenutosi lo scorso maggio Maire è riuscito a far adottare la sua nuova strategia alla maggioranza dei delegati. La cosa non è stata tra le più facili perché molti militanti. e precisamente quelli provenienti dalle regioni di maggior radicamento della CFDT - i paesi della Loira. la Bretagna e la Lorena - rimanevano molto politicizzati. attaccati alridea delrunità di azione con la CGT o sotto l"influenzadei •gruppuscoli• di sinistra e trotzkisti. Bisogna anche tener conto del fatto che tra tutti i sindacati è proprio la CFDT quella che è stata più marcata dalla tradizione anarco-sindacalista. Non a caso la CGT, che si regge sul «centralismo democratico•, ha più volte denunciato I" «avventurismo• e lo •spontaneismo• dei militanti della CFDT, che è in effetti la confederazione che ha maggiormente raccolto l'eredità del maggio del 1968. Molti quadri e militanti della CFDT affettano volentieri atteggiamenti ultrarivoluzionari, e praticano l"occupazione delle fabbriche come una festa che prefigura quella della Rivoluzione trionfatrice. Il problema che si trova ad affrontare Maire è quello di un generale lucido e realista che vuole portare alla battaglia delle truppe impazienti. vulnerabili alla demagogia, ossessionate dalla mistica rivoluzionaria. E' anche vero che nello spirito di Maire il senso acuto del reale e del concreto si trova a coesistere con sentimenti rivoluzionari. Se è un riformista, secondo le accuse dei suoi avversari, lo è, per cosi dire, •malgré lui•. a malincuore. a causa della sua ripugnanza per qualsiai forma di irreggimentazione. della sua irriducibile avversione nei confronti dei sistemi burocratici che dominano nei paesi comunisti. Pur affermando di non essere socialdemocratico, fa spesso riferimento agli scandinavi, i quali, secondo lui, •tentano di superare i limiti della socialdemocrazia•. Mantiene rapporti eccellenti con il 0GB della Germania Ovest, il cui presidente Oscar Vetter è andato a Brest per portare alla CFDT i saluti della Confederazione sindacale europea, che si rifiuta di accettare la CGT per via del suo virulento antieuropeismo, imposto dal PC: Al congresso di Brest, i contestatari gauchiste della linea di Edmond Maire chiedevano che tra i vari punti del programma della centrale venisse iscritto quello relativo alla •rottura con il capitalismo•. Maire rifiutò. Gli ho chiesto il perché di tale rifiuto. •Il fatto è, mi ha risposto sorridendo, che tale nozione non corrisponde al modo in cui vanno le cose•. (I) •Questa idea della rottura tende a far credere che un bel giorno si avrà un grande sciopero generale rivoluzionario o una grande vittoria elettorale, e l'indomani ci ritroveremo in una nuova società•. È evidente che Maire non crede al miracolo della rivoluzione, ed è ugualmente scettico verso la collettivizzazione. Il suo socialismo di autogestione è essenzialmente di tipo libertario, più vicino a Proudhon che a Marx. Rifiuta anche la nozione di partito d"avanguardia. e non si associa alla pretesa del PC di definire quello che nella pratica sindacale passa come •lotta di classe• ma che, al contrario. è una •Collaborazione di classe•. Maire non cessa di rimproverare alla CGT la sua sottomissione all'egemonismo del PC. Il suo cavallo di battaglia è rindipendenza totale del sindacalismo, la volontà di •riabilitare i problemi concreti dei lavoratori•. Ed è vero che il rafforzamento della CFDT e contemporaneamente di Force Ouvrière modifica sensibilmente la costellazione sociale della Francia. Certo, la CGT. con il suo apparato potente e ben rodato, continua a rimanere il sindacato più importante, ma l"ascesa della CFDT di Maire ha aperto una breccia nel suo dominio. Presi insieme. isindacati non comunisti. riformisti. rappresentano già la maggioranza degli iscritti - cosa che Giscard d·Estaing non ha tardato a rilevare. Jn un discorso pronunciato a settembre questi ha manifestato il suo interesse per una proposta di Maire, relativa alrintroduzione delrinformatica nelle imprese. Maire aveva richiesto che a questo tipo di trasformazioni venissero associati i lavoratori. •È una buona idea•, ha commentato Giscard. In tali affermazioni l'Humanité ha visto la prova del passaggio della CFDT al campo del «nemico di classe•. Ma Maire non si è lasciato né sedurre dagli uni né intimidare dagli altri. Non ammette che si avanzino dubbi sulla sua appartenenza alla sinistra, ma allo stesso tempo difende ferocemente da chiunque l'autonomia della sua centrale. La CFDT, così come la viene plasmando quest'uomo solido, è diventata una figura dai tratti un po' compressi. con uno sguardo vivo e un naso camuso - un partner sociale certo non fra i più comodi. Alcune delle sue posizioni, come quella sul nucleare (è assolutamente contro) o sulla diminuzione delle ore di lavoro seza diminuzione di salario, sono estremamente dure. Spesso il padronato preferisce dover trattare con la CGT, «più comprensiva•, che con la CFDT. imprevedibile. Detto questo, va riconosciuto che nel giro di dieci anni Maire ha saputo far uscire il sindacalismo francese dalle vie consolidate della routine. lo ha sollevato da uno stato di subordinazione e, ciò facendo, ha mutato il clima sociale del paese. Fra,u;ois Fejw I. Cfr. il testo della mia intervista a Mairc apparso sulla rivista •Esprit•. dicembre 1979. D nuovo indirizzo del Leviatano è in via Cicerone 44- 00193 Roma telefono 38.41.55 ..- p,aoa i Tribuoolo di - n. 1m1 dd 6 ...... 1979. ,-,.,, lire ,00. A,...,_: i .......... _,__, i;.. M.000• .._. strale lire 11.000. estero annuolire )0.000. Vcrsammti sul conto coneece pollalc •· '871IOOI inksta&o a •U Lcvialano-- via dell'Arco di Par-. I) - 00186 -· ~ SO.GE.MA. srl • .;. di Sana -- 21 • 00166 ...,_ • Td. 696074.! • Spod. abb. po,1. r,. 2/7f1re• C-.- ro. ,,.roca di Beppe Fo<li • Prot<tto.,.,-.,. di Carla V°"'"'° • - coop. a d. •U ~ • - pro(. - Romeo • A-, Il, n. 7 16 26 FEBBRAIO 1980 1

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==