CULTURA SOCIALDEMOCRAZIA Non basta Bad Godesberg Mi PARE CHE IN QUALCHE PARTE IL NOSTRO Leviatano venga meno alla sua funzione di critica .. Mi spiego: in generale ottima e spregiudicata è l'analisi critica che vi si legge delle contraddizioni del totalitarismo comunista e del corporativismo demo (e non solo demo) cristiano. Ma «prima caritas» e quindi «prima critica incipit ab ego», come recita il detto maccheronico: se non critichiamo e pungoliamo continuamente noi stessi. assegnandoci fini adeguati alle nuove situazioni, non servirà criti-· care gli altri; i quali, come è noto, prosperano sulle nostre debolezze. E per questa «prima critica» vorrei prendere lo spunto dalle conclusioni dell'ultima riunione dell'Internazionale socialista; conclusioni, che, per dirla in tutta franchezza, non mi sembrano poi tanto diverse da quelle del vertice franco-tedesco o, se così vuolsi, del Comitato centrale del PSI: conclusioni, come si diceva una volta (e non so se si dica tuttora) in gergo politico francese, «nègre-blanc», ossia assieme contraddittorie ed eclettiche: vigorose nelle condanne e deboli nei rimedi, tali da poter esser lette come «neutraliste europee» o «finlandizzanti» e assieme vigorosamente occidentali e liberali. Tanto che il meglio che se ne può trarre è dato non dalle conclusioni stesse ma dai commenti che vi hanno appo- LEON BLUM filoamericani, sebbene isolazionisti) senza responsabilità di governo; con l'evoluzione o evasione terzomondista costante, quelle conclusioni eran quel che ci si poteva aspettare di meglio e politicamente potevano venir utilizzate per respingere l'argomento, altrimenti non del tutto infondato, che i socialisti tedeschi fossero più d'accordo con gli eurocomunisti berlingueriani in politica estera che con i partiti italiani dell'Internazionale. E, in politica, tanto basta. Ma, nel fondo, chi come me si ricorda delle origini, nel dopoguerra, di quella che fu la nuova internazionale, sorta timidamente come «Comisco» (brutta parola, creata sullo stampo del «Cominfonn•, e che faceva dire a Silone: come si può dire alla gente: «Morremo per il Comisco!»), e poi ridiventata Internazionale, ma con l'attività dei laburisti allora in piena giovinezza di riforma, con la paziente abnegazione e saggezza di Léon Blum, del più grande Léon Blum fatto saggio dalle sventure del dopoguerra e che tendeva la mano non solo a Saragat e a Silone, ma ai compagni tedeschi, sganciandoli dal neutralismo pure profondamente liberale. di Kurt Schuhmacher, non può che rilevare la diminuita vitalità, la diplomatica crescente prudenza di questa nuova Internazionale. in seno alla quale un Kreisky prese l'iniziativa di riaccreditare in occidente l'OLP, che scelse, prima che la reazione ne facesse un martire, di accreditare in Cile l'esperimento di Allende (il cui partito non apparteneva neppure all'Internazionale) spingendolo o almeno non frenandolo sulla via che doveva portarlo alla rovina? E se penso che il segretario organizzativo dell'Internazionale di allora, Carthy, fu il primo a spiegarmi la pratica impossibilità, in tempo di pace, per gli Stati Uniti, di combattere la cospirazione interna, e ciò assai prima della contestazione. e sto Pietro Longo e Bettino ,----------------------~ come gli succedesse il dilettante Janischek. che per estendere l'Internazionale guardava al Bangla Desh, non posso non constatare che qualche cosa è venuto meno nella socialdemocrazia europea. un tempo colonna portante della politica delle riforme liberali e socialiste in Occidente. Craxi; proprio come per l'Italia. Poteva essere diversamente? Con alcuni partiti socialisti europei in posizione stabilmente neutralistica (anche idealmente neutralistica). secondo il modello imposto al partito svedese dell'aristocratico Olaf Palme quando succedette al vecchio leader operaio Tage Erlander; con i socialisti tedeschi ala marciante di una spinta •Ostpolitik». nella quale il governo appare (non dico che sia) più cauto del partito; con i francesi. i cui veri sentimenti ci sono ben noti. tuttavia prigionieri di un formale frontismo e ancor più delle tradizioni «gauchistes•; con gli inglesi (i più severamente atlantici finora, e u Ma perché ciò è accaduto o sta accadendo? Non solo per effetto di un mutato equilibrio internazionale, o delraddormentamento seguito alla «distensione». Mi pare che la verità sia da ricercare un po' piùa fondo. anche se qui vorrei dame solo uno spunto. La socialdemocrazia europea, con l'estendersi della sicurezza sociale, del We/fare State ha 26 FEBBRAIO 1980
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