REALTA' SOVIETICA Boicottare le Olimpiadi! Intervista con VLADIMIR BUKOVSKIJ VLADIMIR BUKOVSK/J NEL COMUNICATO CONGIUNTO EMESSO DOPO L'/Ncontro tra Brelnev e Btrllnguer avvenuto nello scorso !tlltmbre cl si rallegrava del «successi ttOOOlllicl•, oltre cht culluraH e ocltntllkl, ddJo «Stato 90Cialista 90vlttlco•. Cht cosa nt dice? Non capisco, in realtà, che cosa possa Enrico Berlinguer intendere per «successi economici». In realtà, nel momento attuale vi è in Russia una grave crisi, con un'impressionante penuria di generi di consumo di ogni tipo, compresi i prodotti alimentari. È uno dei momenti più 8 difficili, per il cittadino sovietico, di questi ultimi anni. Diffkile anche dal punto di vista della repres.<ione? A parte il caso Sacbarov, in gentrale la sua impressione è cht cl sia stata una rterudeocenza o una diminuzione della repressione Interna? Negli ultimi tre mesi sono state arrestate cinquanta persone. In Occidente si è reagito all'arresto di Sacharov; ma non c'è stata cognizione e quindi è mancata una reazione per una repressione che si estende e si aggrava. Come giudica le critiche all'URSS dei romunisli italiani, paragonate alla posizione, per esempio, dei comunisti rran. cesi? Quella dei comunisti italiani è una posizione almeno più decente. Ciò non significache il PCI abbia rotto ogni legame con l'URSS, né lascia prevedere che il suo atteggiamento subisca un repentino mutamento. \ Ma la posizione del PCI può essere di aiuto per i dissidenti? Certamente, quando il Partito comunista critica la posizione sovietica, questo ha un effetto sui governanti sovietici, esercita una certa pressione su di loro. Questo può essere d'aiuto anche per i dissidenti. La recrudescenza della repressione, in particolare a Mosca, può essere messa in relazione allo svolgimento delle prossime Olimpiadi? Non c'è dubbio. A parte le cinquanta persone arrestate di cui ho parlato prima, secondo le informazioni che abbiamo ricevute, decine di migliaia di persone sono espulse da Mosca e altre ancora saranno espulse nei prossimi mesi, in quanto la loro presenza nella capitale durante le Olimpiadi è considerata dalle autorità indesiderabile, o in quanto si tratta di cittadini nei quali le autorità «non hanno fiducia». Nelle fabbriche, nei commissariati di polizia vengono stilate le liste di coloro che verranno cacciati da Mosca, con motivi più disparati, dagli alcolisti, a coloro che hanno avuto precedenti penali o che hanno avuto qualunque genere di problemi con le autorità, naturalmente ivi compresi coloro che hanno avanzato critiche di ogni genere, i «dissidenti». Per valutare la gravità di questo provvedimento, bisogna considerare quanto sia importante per un cittadino sovietico vivere a Mosca e quanto sia difficile per chi ha vissuto a Mosca vivere altrove, dove mancano anche quelle poche cose che nella capitale si trovano. Vivere a Mosca, in realtà, è un privilegio. 12 FEBBRAIO /980
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