Il Leviatano - anno II - n. 5 - 12 febbraio 1980

«LOTTA CONTINUA» Non avendo la Sipra ... &CENSENDO IL LEVIATANO, •WTTA CONTInua• ha avuto l'idea poco felice di intitolare il suo articolo "Dalle stelle alle stalle,, quasi l'attività di Giulio Savelli fosse da considerare positiva solo finquando ha operato come «editore di sinistra», e che oggi, riconoscendosi in una tradizione ENRICO DEAGLIO culturale diversa, •sia caduto in basso». Per di più, l'articolista si domanda che tipo di società il Leviatano stia auspicando. Non sono certo d'accordo con il progetto politico che sembra sottendere la rivista, ma mi sembra che l'atteggiamento di «Lotta continua» sia, in questa vicenda, meno serio del solito. Con la tradizione liberal-democratica se si vuole una società pluralista bisogna avere il coraggio di misurarsi senza facili boutades sinistresi. Ed è per questo che ho accettato di scrivere per il Leviatano qualche riga proprio sulle difficoltà in cui versa «Lotta continua». Cominciamo con il dire che il quotidiano «Lotta continua» è, se non un quotidiano «molto venduto», certamente quello che si definisce un ,formatore di opinione,. A «Lotta continua,, alle sue tesi, al suo lavoro fra i giovani dal 1977inpoi, ha guardato più di un intellettuale o di un giornalista di sinistra. traendone spunti e indicazioni su quello che si muove e quello che esiste in una società diversa da quella ufficiale o da quella del Palazzo. Questo fa di • Lotta continua, 11nbene comune, un patrimonio nel campo dell'informazione che 11011 può assolutamente essere disperso. Con una drammatica conferenza stampa e con una campagna di informazione, durata diversi giorI FASTI D'ITALIA ni, i responsabili della cooperativa che gestisce la testata hanno lanciato l'allarme. ,Lotta continua• sta morendo. Chi la strozza? La strozza la società ufficiale, la strozza il mondo dei partiti, la strozza la burocrazia insuperabile dei crediii bancari concessi solo per •raccomandazione politica», la mafia delle società pubblicitarie, anche questa saldamente ancorata agli interessi politici. Insomma la prima società strozza con ogni mezzo l'unica sonda parziale che si immerge nella seconda società. Un esempio: il credito. ,Lotta continua• ha un fatturato annuo di due miliardi, non ha un passivo consistente, si vende abbastanza bene in edicola. Ebbene, tutto il credito di cui può disporre il giornale da parte di una banca, il Banco di Santo Spirito, è di circa dieci milioni. Qualunque bottegaio con una attività commerciale avviata riesce ad avere di più. Qualunque testata, anche quelle semiclandestine di alcuni fra i maggiori partiti politici italiani, ottiene cifre da capogiro, quasi sempre ,denaro a perdere, offerto graziosamente in nome di servitù e vassallaggi politici a questo o quel feudo. Stesso discorso vale per la pubblicità. Capita spesso ai lettori di cose politiche di vedere, sempre su quei quotidiani semiclandestini, intere pagine pagate da questo o quel wande inserzionista. Sono le mega-agenzie come la Sipra a dirottare su giornali, praticamente inesistenti sul piano della vendita e quindi nella società, grandi inserzioni. Le società pronte a garantire un ,minimo annuo, per i vassalli del Palazzo 11011 concedono nulla a • Lotta continua,. Altrettanto vale per i delegati ufficiali della società diversa, i radicali. Sulla sopravvivenza di ,Lotta continua• hanno sprecato fiumi di parole, su i giornali minori e sul pluralismo sono pronti a dire ogni bene possibile, ma anche loro, quando si è trattato di portare la mano dal cuore al portafogli, si sono tirati indietro. Dicono che dipende dall'indocilità di ,Lotta continua,, da/fatto che non è disposta ad ,appiattirsi• su questa o quella linea politica. Bambini indisciplinati, restate senza cena, in castigo, fino a quando non avrete dimostrato di sapervi piegare di sapere dire di sf. Mi auguro che • Lotta continua• sopravviva grazie alla sottoscrizione dei suoi lettori, e che ottenga finalmente quel credito che nessuno le vuole dare, mi auguro che i partiti di sinistra per una volta almeno dimostrino lungimiranza anziché settarismo. Ma non ci spero molto. Quello che spero è che i redattori di• Lotta continua, siano capaci di dire ancora •no~ per molto tempo. Ne vale la pena. Carw Rivo/Ja I di Venerio Cattani Angoscia Intervista di Zaccagnini. Dopo aver lavorato cinque anni per l'ingresso dei comunisti al governo, adesso scopre che l'ipotesi introduce •motivi di rischio e di angoscia politico-soc.iale•. Dunque non è un fatto politico, è un fatto psicologico ed estetico: a vedere il PCI la gente •si angoscia•, come se Incontrasse di notte il cagnaccio dei Baskerville o il gorilla della via Morgue. Come faccia il PCI a continuare a discutere di politica con elementi del genere risulta incomprensibile: via del• le Botteghe Oscure deve essere finita In maoo ai terziari franct"SCani. di genio, che, dopo aver trascorso la vita a f~re vetrine e lampioni, improvvisamente erediti un grande magazzino di cristalli di Murano e di ceramiche Rosenthal. Basta vedere la fotograria che illustra la sua intervista a •Repubblica•: gli scintillano gli occhi! Dissenso Carlo Ripa di Meana ha scritto per il «Corriere delJa sera11-l'intervento che non ha letto al Comitatò centrale del PSI. Insomma, dopo quella di Venezia sul dissenso sovietico, ora gU tocca organizzarsi la mostra del dissenso proprio. Il LEVIATANO Vandalismo Lombardi presidente del Partito socialista fa venire in mente un vandalo 7

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