Il Leviatano - anno II - n. 1 - 15 gennaio 1980

Castro, che si possa considerare una affermazione assurda quella della tortura, o delle ingiustizie a Cuba. Sa perché? Quando ero nella prigione dell'Isola dei Pini i miei famigliari mi venivano a trovare e mi dicevano: «Quel_liammazzano dei prigionieri. li ammazzano a colpi di fucile; prima li fanno lavorare come schiavi e poi gli sparano in mezzo ai campi. Succede tutti i giorni!». lo avevo allora diritto ad una visita ogni tre. quattro mesi e quando la mia famiglia mi dice.va questo. io gli rispondevo: «No. non ci credo. E propaganda contro il governo. propaganda diffusa da gente che è rimasta scottata dalla rivoluzione. A me sembra che Castro e quelli che hanno partecipato alla rivoluzione possano commettere delle ingiustizie e delle atrocità come quelle che io sto scontando oggi. ma non credo che possano oltrepassare ciò che è stato commesso al tempo di Batista. Tutto quello che mi dite mi sembra esagerato». Ma è successo che un giorno. alla prigione della Cabana, il 29 marzo 1966. capitai qualche ora con un centinaio di prigionieri trasferiti dall'Isola dei Pini. qualche ora soltanto perché la sera stessa mi rigettarono nella cella di isolamento. Ma quale non fu il mio stupore quando i prigionieri mi cominciarono a parlare delle cose terribili che succedevano all'Isola dei Pini. esattamente le stesse cose che mi raccontava la mia famiglia. Si rende conto! Ero prigioniero, ero nelle stesse prigioni e negavo, dubitavo, mi rifiutavo di credere a simili barbarie. E allora come vuole che in Francia, in Svezia, in Spagna, in Argentina, in Messico. e anche nelle stesse strade di Cuba, si possa credere che Castro e la sua gente commetta delle cose abominevoli. È difficile crederlo salvo quando si è testimoni o si hanno contatti con chi direttamente le ha subite. P.G.: Le autorità cuba11e afferma110 attualmente che le prigio11i rimarranno vuote quando avra11110 liberato il 3600 prigio11ieri politici che esse dete11eva110.Non 11erimarra11no che 400 ma di questi 400 non ce ne sara11no molti che potra11no essere liberati. H.M.: Castro è molto abile nel rimaneggiamento di certi affari. è diventato maestro nel fare apparire la menzogna come la verità, e guadagnarsi degli applausi per una menzogna travestita da realtà. Quando fu pubblicata la prima lista. quella del dicembre 1978. contenente più di 400 nomi. noi, in prigione. leggemmo questi nomi e li esaminammo uno ad uno e scoprimmo che tra questi non ce ne era nessuno che corrispondeva a quello di vecchi prigionieri. Era ben strano che nelle prigioni cubane. e lei ne ha esperienza. dopo averci vissuto per anni. non si fosse riuscito ad identificare quello e quell'altro nome della lista. Ma quel che più era strano è che prima di pubblicare la lista Castro annunciò che molti di quei prigionieri si rifiutavano di lasciare Cuba. Quando si pubblicano dei nomi che nessuno conosce non si può fare a meno di sospettare che si è messa in libertà gente che non è mai esistita. Erano nomi inventati per la propaganda. e ce ne sono tanti di prigionieri per la propaganda. «prigionieri fantasma>>! Si dice inoltre che un gruppo di prigionieri non uscirà mai. Ciò mi preoccupa perché so come si maneggiano le trappole della prigione e so la crudeltà del castrismo come infierisce nelle prigioni. Recentemente, hanno mandato un gruppo di uomini nella prigione di Boniato, vicino Santiago de Cuba, per essere precisi il 23 luglio scorso. Trasferendo questi uomini, le autorità hanno intenzione. oltre che di maltrattarli e distruggerli. di impedire la loro liberazione qualificandoli come terroristi. Le autorità cubane e i loro portavoce all'estero considerano LA DECLAAACID-N ÈJ.:~~~HABANA LAASA+MBLEA GENERNALCJONDAELPUEBLDOE C°UBPAROCtÀMAANTEAMÉRICA~ &DOKICI.UIS CiMP!S1~0AS lA TlfRU lll!Wll llll.•U /.I J •UIOOESUTRABAJO ~lltclll WlOS -) ..; fOUùCION ~~ . llfW •fl li CIAl Il LEVIATANO 13

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