LIBERALSOCIALISMO ENZO BETIIZA Marxismo e liberalismo IN UN RECENTE LUNGO DIALOGO CON UGO lntini, che continuava quello avviato sull' «Avanti!» e che prenderà presto la forma di un libro, abbiamo voluto prendere atto insieme, fin dallo inizio della conversazione dei tre grandi momenti di liberazione della coscienza moderna dell'uomo occidentale: il momento religioso, il momento civile. il momento sociale. Nel nostro tentativo di rintracciare una certa comunanza anche spirituale fra le matrici del liberalismo e del socialismo, abbiamo voluto vedere già in Lutero e in Erasmo due embrionali punti di convergenza. Questo tentativo spregiudicato d'intravedere qualcosa di comune già negli atti di rinascita della coscienza religiosa libera e della coscienza razionale libera dell'uomo occidentale ci era apparso interessante e stimolante perché coinvolgeva il nostro essere liberali o essere socialisti al di là della rivoluzione francese e delle stesse rivoluzioni industriali che si svilupperanno poi nell'800. Ma sarà soprattutto nel modo di pensare eretico e antiautoritario degli illuministi che una certa comunanza di matrice fra liberalismo e socialismo prenderà più consistenza. La rivalutazione dell'individuo contro lo strapotere delle monarchie assolute, l'affermazione polemica del suo diritto naturale di essere libero e di agire contro ogni innaturale sopraffazione politica e sociale, costituiranno l'ampia piattaforma culturale e ideale da cui il pensiero liberale e quello socialista prenderanno insieme le mosse nel '700 per poi incontrarsi e anche scontrarsi ne11'800. Detto ciò, soggiungo che, abbozzando le linee di una comune ascendenza culturale fra liberalismo e socialismo, non intendo affatto delineare uno schema filologico ottimistico o inventarne a posteriori uno utopico. Quel che mi premeva di stabilire è che all'origine del pensiero critico moderno non vediamo una contrapposizione fra i prodromi genetici dei due filoni, ma piuttosto una separazione che si diparte da una medesima matrice che definirei insieme, eretica e occidentale. La contrapposizione verrà dopo e sarà profonda quanto artificiosa. La prima rottura storica tra liberalismo e socialismo si consumerà nella metà dell'800, nel pieno della rivoluzione industriale, e sarà provocata da quel «fattore K» ottocentesco che si chiama Karl Marx. Sarà Marx, con l'autoritarismo congenito IL LEVIATANO non solo alle sue concezioni filosofiche ma al suo stesso carattere, il primo pensatore moderno a scavare una vera e propria trincea di guerra tra socialismo e liberalismo. Si tratterà di un fossato tanto profondo quanto artificioso, arbitrario, esasperato. Arbitrario ed esasperato direi, rispetto alle stesse ambiguità inerenti al pensiero di Marx che, considerato nella sua totalità, può apparirci tutt'altro che scevro di venature e di spunti liberali. Da molti Marx fu inteso come un fautore del capitalismo liberale. li Capitale fu divulgato come un vangelo di modernizzazione capitalistica. Si proclamò sulla scia del determinismo marxiano che esistono «leggi generali» dello sviluppo che l'uomo non può ostacolare, valide così per la Russia come per altri Paesi europei. Si prese alla lettera il peana alla borghesia elevato da Marx e da Engels nelle prime pagine del Manifesto: si inneggiò alla libera impresa, alla concorrenza, al mercato, all'evoluzione creativa delle forze produttive moderne, auspicandone l'avvento sulle macerie dell'ancestrale comune rurale slava. Direi che in nessun altro Paese come in Russia, dove il marxismo doveva rivelare più compiutamente che altrove ambedue le sue facce, la liberalriformistica e la totalizzante, Marx fu costretto a denudarsi in tutte le sue ambiguità. Il liberalismo russo che fino allora aveva vegetato timidamente negli zemstvo ai margini del populismo moderato, risorgeva con insolita quanto paradossale vitalità in vesti marxiste. Come ha notato Alain Besançon, «mentre in Occidente il marxismo era stato la tomba del L'ANNUNCIO DELLA MORTE DI MARX ?~: IDtr ~o 1 ialbemokrat; - ~-:-- . ~traf-@rgnn ba bfuff~ ~&ialbnnofiralit-.::::::-- w.- H. --~ -..-.... ------OU:- ~-•......,·- ..,...-~~ I~- i;,;'~ . ~~- . ' -··- - = ~;e;?~ ~g--:~.: ~¾:-:?.~=~ ~~~~~ ~--~:(::-: ~~~~ i~~~tFa!~ ~#.~~~~];~~i~ ~~-=--:-~==-=rs 5~?~~= ~~È~'?.] ;;.:;,.:;:-=-r=.::::E: c.:--.~E-.:-::-.:-:-.::.·.: =-=.-...:::.-:.=..-...:-: 9
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