tanta enfasi viene posta sulla prossima entrata in vigore del nuovo Codice Penale. prevista per il I gennaio 1980. che viene indicato come lo strumento essenziale per riportare ordine nel Paese. A proposito del nuovo Codice. occorre rilevare che anche esso interpreta lo sforzo di normalizzazione e di ordine che guida la leadership cinese. All"incertezza del diritto che caratterizzava la situazione precedente. che contemplava l'esistenza di reati politici e condizionava la pena alla rapidità di ravvedimento del colpevole. si sostituisce un Codice in piena regole. nel quale non sono previsti reati politici. ma solo delitti comuni. In nome di queste nuove regole. Wej jinsheng. responsabile del giornale •Tan Suo•. è stato recentemente condannato a 15 anni di prigione. non per le sue opinioni. ma per aver dato informazioni riservate alla stampa straniera. Parallelamente a queste misure di ordine pubblico. la stampa dedica ampio spazio anche agli interventi per accrescere la produzione nel campo dell"industna leggera e alle misure prese per incrementare il commP.rcio privato. piccolo e medio. Si tratta. evidentemente di una coincidenza significativa. che dà alla svolta determinatasi a Pechino in questi anni molte carntteristiche di una moderna NEP cinese. Se la politica e l'utopia non sono più al primo posto e vengono sostituite dall'economia e dalla tecnica. se l'internazionalismo rivoluzionario cede il posto alla diplomazia internazionale. se l"austerità in nome dell'ideologia viene sostituita dall'incremento dei consumi. queste novità non possono non riflettersi anche nel campo dell'ordine pubblico. E' quindi conseguente che alla «vigilanza rivoluzionaria» delle guardie rosse e dei comitati rivoluzionari si sostituisca la legge impersonale del nuovo Codice Penale. che non riconosce più avversari politici. ma solo delinquenti comuni. La repressione rivoluzionaria cede il posto alla più tradizionale. consolidata ed efficiente repressione burocratica. Carter-Kennedy: 1-0 LA CRISI IRANIANA SI È INSERITA IMPROVVlsamente nella bauaglia eleuorale americana. Causa scatenante sono state le dichiarazioni di Ted Ken• nedy, il quale ha definito lo Stato iraniano durante il regno dell'ex-scià «uno dei pitì via/emi regimi nella storia del genere umano, dal punto di vista del terrorismo e della totale violazione dei dirilli umani• GLI OSTAGGI DI TEHERAN 10 e ha quindi affermato I' i11opport1111itàdi accogliere negli Stati Uniti Reza Pahlevi. Le dichiarazioni di Ke1111edyhanno sollevato 1111 vespaio di critiche. Vance e Mondale lo hanno accusato di aver spostato I' a11e11zio11edal problema centrale degli ostaggi a quello dei crimini dello scià, e di essere venuto meno alla richiesta di 11011introdurre la crisi iraniana nelle polemiche elellorale per 11011indebolire il governo. I repubblicani lo ha11110accusato di aver incoraggiato e giustificato così il processo degli ostaggi. Ke1111edy si è difeso invocando la sua coscienza e la necessità di 1111dibauito pubblico sui crimini dello scià e sulla politica americana i11 Iran come mezzo migliore per 01te11erela liberazione degli ostaggi. /11 ogni caso la polemica è destinata a proseguire e a lasciare il segno. Già nei pitì recemi sondaggi di opinione si è manifestata una nella inversione di tendenza nelle preferenze degli americani, a 111110vantaggio, naturalmente, di Carter. Queste tensioni e oscillazioni del/'opi11io11epubblica, legate alla questione iraniana, co111i1111era11110 a esercitare la loro i11fl11e11za durante tu/la la campagna eleuorale, co11dizio11a11do quindi pesall/emente il comportame1110dei candidati. Già Kem1edy, per esempio, ha moltiplicato i11 questi giorni le dichiarazioni imprudemi anche i11 altre direzioni allo scopo di rimontare lo svantaggio receme. Carter invece ha colto il bisogno di sicurezza che assilla il Paese e ha preso allo della svolta che l'Iran segna nella politica estera americana (come d'altra parte avevamo facilmeme previsto in 1111 articolo precedente); ha affermato il superamento del «complesso• del Vietnam e ha prea1111u11ciato I' illlervento militare americano in tulle le si111azio11i nelle quali la sicurezza degli Stati Uniti lo richieda. Sono dichiarazioni impegnative, che mostrano quanto profondo sia stato il segno che gli ultimi avvenimenti hanno lasciato sull'America. l'irresolutezza che Carter ha mostrato negli anni passati ha spesso contribuito a creare situazioni di crisi e di instabilità, ponendo essa stessa le premesse per una svolta brusca e radicale come è appunto quella segnata dalle sue ultime dichiarazioni. Cambiamenti così profondi e improvvisi po11go110evide111eme111eproblemi di credibilità e di prospelliva. sui quali si deciderà la legillimità delle aspirazioni di Carter a conservare la guida degli Stati Uniti. Ma i11 ogni caso è certo che l'improvvisazione. la strumentalità e l'avvematezw delle dichiarazioni di Ke1111ed)', i11 1111 momelllo di pericolo nazionale del suo PÒese, lasciano forse ancora pitì perplessi sulle capacità di governo del pitì giovane della dinastia Ke1111edy,ji110 a ieri (prima della crisi iraniana) candidato piti sicuro alla successione della Casa Bianca. 25 DICEMBRE 1979
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