rafforzare i dubbi, con il pretesto di reclamare giustizia. Ora che, invece, i sospetti si addensano sugli amici, si pretendono prove di ferro, documenti inoppugnabili, testimoni oculari. Quando addirittura non si avanzano argomenti vergognosi, come quello secondo il quale, essendosi il petrolio ottenuto, e a buon prezzo, sarebbe irrilevante domandarsi se si sia rubato o no. Era conveniente comprare il petrolio a 19 dollari al barile? E allora si chiuda un occhio se un dollaro è finito in qualche tasca non pertinente. La moralità pubblica non può essere oggetto di scambio per favorire l'affermarsi della linea politica che più ci piace. Dove non c'è moralità civile le comunità periscono. scriveva Bertrand Russell. Da noi l'immoralità e così diffusa che milioni di persone, migliaia di aziende, sterminate legioni di burocrati di ogni specie vivono e si arricchiscono grazie al rapporto privilegiato con un potere arrogante. La gente pensa, quasi sempre a ragione, che larga parte della classe politica sia corrotta. Manca solo che, come sta accadendo, qualcuno teorizzi, oltreché pratichi, la corruzione perché le nostre istituzioni, già fragili per tanti motivi, non crollino miseramente. Naturalmente, queste considerazioni di principio non ci impediscono di vedere come il velo sulla vicenda dell'ENI sia stato sollevato non per amore di pubblica moralità, ma per convenienze e calcoli di natura politica. Lo scandalo vede la luce quando una faticosa alleanza interna al Partito socialista si trasforma in guerra aperta e quando due ex-amici, diventati avversari, lottano per il controllo del partito e per far prevalere la propria. anziché l'altrui. linea. Su DISEGNO DI RAFFAEILA 01TAVIA!jl IL /.EVIATANO I I questa controversia specificatamente politica la nostra posizione è chiara: noi crediamo necessario che i partiti dell'area laica - socialisti, repubblicani, socialdemocratici, liberali - ricerchino la via di una collaborazione e di un accordo per costruire un rinnovato polo di attrazione per quei cittadini che per un verso sono stanchi del più che trentennale monopolio del potere democristiano, e che per un altro verso rifiutano il Partito comunista come alternativa di governo alla DC, in quanto giudicano del tutto insufficiente il processo revisionistico che pure, in qualche modo, in quel partito si è avviato. Perché questo progetto si traduca in realtà, il contributo dei socialisti è indispensabile; affinché i socialisti siano disponibili, è necessario che nel PSI prevalgano le tendenze socialiste democratiche di tipo europeo su quelle legate alla tradizione massimalistica o influenzate dai comunisti. Noi preferiremmo che questo scontro all'interno del Partito socialista avvenisse alla luce del sole, idee contro idee, proposte contro proposte, programmi contro programmi. Ma se nel corso di questa battaglia vengono fuori anche denunce di malversazioni o altre malefatte, non possiamo che rallegrarcene. Con l'avvertenza, tuttavia, che se malversazioni o malefatte dovessero venire alla luce a carico di coloro che, per la linea politica che esprimono, sono più vicini alle nostre posizioni, non chiuderemmo gli occhi, come fanno oggi i nostri avversari, sull'immoralità degli amici, ma terremmo fede al principio enunciato, secondo il quale la moralità pubblica non è oggetto di baratto. /j I I I 3
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