proprio regolamento, le proprie, severe, punizioni. I russi possono intervenire a Kabul ben sapendo che all'interno non si leveranno voci di protesta, roghi di cartoline-precetto, dilanianti campagne elettorali. pressanti richieste isolazioniste. 11 secondo è la compattezza del blocco di nazioni intorno alla nazione leader. Bastò la primavera di Praga per avere dieci anni di occupazione russa del suolo cecoslovacco; la rivoluzione ungherese fu repressa con i carri armati; Berlino Est, Poznan ricordano a tedeschi-orientali e polacchi che l'indipendenza delle loro nazioni è solo di facciata. In Occidente, invece, un gruppo di Paesi liberi e sovrani, con i propri diversi interessi, la concorrenza sui mercati, l'affannosa ricerca delle materie prime. le legittime aspirazioni nazionali, come quelle tedesche, oppongono all'offensiva sovietica uno scudo pieno di crepe. La libertà e la democrazia offrono un modello di Stato per cui vale la pena di combattere, ma non costituiscono lo strumento più efficiente per farlo; la tirannia è invece solo un modello da abbattere, ma intanto appare come un blocco di granito difficile da scalfire. Tra l'una e l'altra la scelta non può essere dubbia, ma è bene essere consapevoli di quanto più ardua, dove c'è la libertà, la democrazia, l'effettiva indipendenza nazionale, sia la difesa delle conquiste essenziali della nostra civiltà. Certo, vi sono punti di forza dell'Occidente: il sistema economico, che nonostante la bufera che attraversiamo da sei anni, conserva la sua superiorità sul collettivismo burocratico; la teeDISEGNO DI RAFFAELLA 01TA V/ANI IL LEVIATANO nologia, spinta a sempre nuove conquiste dalle pressioni democratiche del mercato; la scienza e la cultura, che non possono vivere dove non c'è libertà; la libera circolazione degli uomini, che ha avvicinato popoli a lungo lontani e ostili. Ma non sarebbe la prima volta, nella storia del mondo, che una: civiltà superiore viene attaccata e distrutta dalla barbarie. Alle minacce che gravano sull'Occidente, delle quali il ricatto di Khomeini è solo quella che in questo momento occupa il proscenio, l'Occidente non può rispondere tradendo i propri valori, i segni distintivi della propria civiltà. All'attacco alla democrazia e alla libertà, si dice giustamente, non si può rispondere annullando la democrazia e la libertà. All'attacco al nostro costume di vita non si può rispondere cancellandolo e assumendone uno che riteniamo peggiore. L'Occidente ha un'unica risposta: uno sforzo volontario di solidarietà e di coesione. Solidarietà tra tutti i Paesi dell'Occidente, e in primo luogo tra i Paesi europei; coesione all'interno di ciascun Paese. perché - quali che siano le divergenze, le lotte intestine, i contrasti anche più aspri - sia sempre presente il pericolo che sovrasta: la fine non solo di ogni contrasto, di ogni divergenza, di ogni dissenso, di ogni libertà, di tutto ciò per cui vale la pena di battersi, ma la fine, forse, della stessa ragione di vivere. Finché esiste l'Occidente c'è anche una speranza per chi vive sotto il giogo dei più feroci dittatori; quando anche l'Occidente dovesse soccombere, i profughi del mondo non saprebbero più dove andare. 3
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