Pure, sembra che un avvicinamento tra partiti fino a ieri così diversi sia in qualche misura realizzabile. Anzitutto tutti i partiti dell'area laico-socialista sono ormai fermamente legati e ideologicamente affini al resto del mondo occidentale. In secondo luogo, pur rimanendo da una parte o dall'altra una preferenza a più o meno estendere la presenza dello Stato nella vita pubblica, nessun liberale penserebbe oggi possibile, secondo i canoni ideologici, di affidare allo Stato solo i compiti di polizia e di giustizia, come nessun socialista penserebbe utile affidare allo Stato non solo, che so, l'assistenza sanitaria e previdenziale o la gestione delle fonti di energia, ma anche le imprese che possono operare in regime di concorrenza. In terzo luogo tutti i partiti intermedi sono sensibili al malcontento per la forma in cui il sistema è stato retto finora e traducono questa spinta in una rinnovata aspirazione a un grado maggiore di autonomia. Infine. se pure. come è certo. le divisioni nascono da motivi profondi, o comunque oggettivi, esse si sono per lungo tempo cristallizzate nella figura dei capi storici dei singoli partiti; la scomparsa o il «pensionamento» di questo capi storici e l'emergere di gruppi dirigenti nuovi, meno psicologicamente legati alle polemiche del passato, dovrebbe consentire almeno la riapertura di un dialogo. Un avvicinamento tra i partiti laici e socialisti appare dunque non solo auspicabile, ma anche più realizzabile di quanto non sia stato nel passato. Non mancano tuttavia gli ostacoli, sia DISEGNO DI RAFFAELLA OTTAVIANI IL LEVIATANO di natura storica, psicologica, sociale, ai quali ora neppure si può accennare, sia relativi alle attuali posizioni politiche, su molte questioni ancora molto divergenti. In queste condizioni, la strada sembra più facilmente percorribile se, evitando le fughe in avanti o le nette chiusure, si procede nella ricerca di possibili punti di contatto, sia pure parziale e limitati, nella definizione di alcuni possibili comportamenti parlamentari e politici comuni, come già nel passato, a volte, si ottenne, per esempio con la battaglia per l'introduzione del divorzio in Italia. Dai diritti civili è possibile passare alla ricerca di punti programmatici comuni nel campo dell'economia, della politica sociale, della scuola. della moralità pubblica. Alla ricerca di questi punti comuni, anziché alla sottolineatura delle divergenze, offrirà un proprio contributo anche questo giornale, sia con contributi propri, sia stimolando interventi esterni al gruppo dei collaboratori abituali, dell'area e fuori dell'area. In questa prospettiva si situa l'intervista che il segretario del Partito repubblicano, senatore Giovanni Spadolini, ci ha rilasciato per questo numero del «Leviatano»: le sue risposte, per la verità, sembrano più voler ricordare i motivi di divergenza che non quelli di convergenza tra i partiti dell'area laicosocialista. Ma partendo dalla consapevolezza delle diversità è forse più agevole anche un proseguimento del dialogo, nel quale, nelle prossime settimane, interverranno altri autorevoli esponenti dei partiti laici e socialisti. J
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