Il Leviatano - anno I - n. 5 - 4 dicembre 1979

SCUOLA Chi rimanda e chi si a"ende CoN IL RINVIO DELLA coNSULTAZIONE ELET1ora1e scolastica (sia pure limitatamente alla componente studentesca) il PCI ha segnato un punto a suo favore. Viene confermato che esso. come ai bei tempi dei governi Andreotti, conserva una sorta di diritto di veto; si accetta ancora una volta che la legge sia sospesa di fronte agli schiamazzi di piazza, e che i cortei e le processioni possano manifestare la volontà delle masse meglio che le procedure elettorali. Che tutto ciò vada bene ai comunisti è comprensibilissimo; ben diverso è il caso dei socialisti e dei repubblicani, che sembrano affannati a smentire con la prassi politica la loro adesione, a livello ideologico. alle regole e ai valori dello Stato di diritto liberaldemocratico. L ·•Avanti!• parla di assurdo braccio di ferro che il governo ha voluto ingaggiare con gli •studenti» (e non. come potrebbe pensare il volgo. con la FGCI). evidentemente perché ha tardato un po· a cedere invece di capitolare subito. Il segretario dei giovani socialisti. Boselli. scrive •di una mobilitazione e di una lotta che debbono continuare•. L"onorevole Andò. parlando alla Camera, sembra non aver dubbi che la gita di week-end di ventimila ragazzi a Roma abbia espresso la Volontà degli Studenti. Ma Andò e Boselli avranno pur letto il saggio di Craxi dell"estate 1978 e qualche scritto di Bobbio e di Pellicani. Non si rendono conto di trovarsi di fronte a uno di quei casi di autoinvestitura dell"é/i;e politica alla rappresentanza di gruppi e classi. che sono tipici del rivoluzionarismo totalitario? E. a parte la cultura e l"ideologia. non li sfiora il dubbio che a fare da amplificatore al PCI nuoce loro anche in termini di potere. facendo perdere consensi a destra senza acquistarne a sinistra? Quanto al PRI, la sua vocazione. si sa, è da tempo quella di mediare. Più di un rinvio di prove elettorali - dalle amministrative parziali del 1977 alle elezioni universitarie del 1977-78- è già avvenuto sotto l"alto patrocinio repubblicano. Certo. l'intenzione è quella di salvare la democrazia. e di coinvolgere in questa operazione il PCI. Ma per un piano così spericolato si pagano prezzi troppo cari. con un graduale cedimento psico-ideologico al PCI, fino a trovarsi tra i piedi organizzazioni giovanili devastate dai peggiori luoghi comuni sinistresi. che è la sorte comune al PRI e al PSI. Per di più. dopo essersi sciroppati la compagnia degli stalinisti del MLS (quelli, per intenderci, che portavano in processione il ritratto di Berija), adesso hanno avuto la sorpresa di trovarsi a votare in compagnia del MSI, che evidentemente gioca anche esso. come già nel 1968. sulla destabilizzazione. «L'Unità» e !'«Avanti!» hanno pudicamente ignorato i voti dei fascisti. Quanto al governo. e alla DC in particolare. un po' più di fermezza da parte loro era possibile. Sia perché vasti settori di opinione pubblica organizzata, interni ed esterni al mondo cattolico. si opponevano al cedimento. sia perché alla pubblica istruzione c'era un ministro impegnato in una linea di dignità e di fermezza. C'erano tutte le condizioni per contrattaccare con energia. Invece ci si è tenuti su una difensiva piuttosto scialba e. pur di non drammatizzare. si è lasciato che il ministro parlasse alla Camera da banchi di governo vuoti e fosse obbligato a scegliere tra la questione di principio. che lo avrebbe portato alle dimissioni. e la responsabilità politica verso il governo e la scuola. La DC ha alle spalle dieci anni di atteggiamenti subalterni di fronte alle tematiche e alle proposte demagogiche del PCI. C"è da sperare che essa. e la classe politica democratica nel suo complesso. si decidano a un ·autocritica seria. e vogliano evitare. nella prossima revisione dei decreti delegati. di apri• re la strada al caos assembleare istituzionalizzato. Per troppo tempo la dignità degli insegnanti e le vicende della scuola sono state subordinate ai giochi di equilibrio della classe politica e ai buoni rapporti con il PCI. Sarebbe ora di smetterla. tanto più che manca questa volta un'ultrasinistra su cui scaricare le colpe di tutto. Paolo Demartis I LETTERE I La carta cinese Caro Savelli. bando ai complimenti ed ai consensi vengo subito al dissenso: nel numero due del 13 novembre del vostro giornale. in occasione della visita in Italia del •leader- cinese Hua Guofeng. avete dedicato tre pagine del giornale all'avvenimento ma senza cogliere il senso politico di esso. li Presidente cinese non cessa di essere un comunista. né mostra simpatia per l'ordine sociale interno all'Europa; ma mostra di avere quel senso politico che a voi è mancato dilungandovi sui dirilli civili in Cina e su futili argomenti come la bandierine di Formosa. Il capolavoro diplomatico di Churchill fu proprio l'alleanza con Stalin nonostante la miopia •ideologica• degli alleati: c'è già il partito filosovietico, col nuovo iscri110Andreotti. a vedere la Cina come il fumo negli occhi, non c'è bisogno anche delle miopie di quegli europeisti che non vedono che la •carta cinese• va giocata non solo per contenere la minaccia sovietica, ma anche per uscire dall'incerto protellorato americano. gambero? Non sarebbe più utile e più esatto definirlo un conservatore?» Ora. a parte la risibile rappresentazione dell'umanità divisa in gamberi e lepri (Ira le quali l'iman Khomeini è solo l'ultimo arriYato), secondo Trombadori la storia si riduce ad una ottocentesca vaporiera con su scrillo •progresso e socialismo•. come nelle vignelle di Scalarini. che i benintenzionati spingono avanti e i malintenzionati indietro. Le cose non stanno così: i comunislisannobenissimocosa voglia dire andare avanti male e indietro bene, come dimostrano il Lenin della NEP e il Toglialli di Salerno; perciò hanno coniato la categoria politica dell'estremismo. con la quale hanno giustamente bollato anarcosindacalisti allora e brigatisti rossi oggi. I quali avrebbero tulle le ragioni di rivolgere contro il PCI l'arma scagliata contro li Levia1a110, cioè di essere dei conservatori. 16 Gerardo Sparaco. Pisa L'ottocentesca vaporiera Caro Savelli, leggo sull'•Unità• del 23 novembre in terza pagina un articolo sul Leviatano a firma di Duccio Trombadori che ci conclude così. •. .. come è possibile, professor Colle11i.chiamare "liberale" uno che invece di andare avanti. si muove rapidamente come il Adolfo Costa, Roma 4 DICEMBRE 1979

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