GIORNALI Scusi, ministro, posso stampare? D OPfJ,UN ITER AVVIJNTUROSO DI DISCUSSIOni e modifiche, /ronca/o dall'interruzione anricipata della se/lima legislalura, il disegno di legge sulla riforma dell'editoria, riba//ezzato col n. 377, è staiO definitivamente varato dalla commissione interni della Camera e affronra l'aula. Nulla è cambiato rispe//o al testo precedente, al quale avevano messo mano un po' ;u;;i i partiti e i «tecnici» e tuttavia non sembra che la nuova navigazione parlamentare sarà meno perigliosa della precedente, stando alle avvisaglie di emendamenti che molti parlamentari hanno promesso di presentare. Frattanto, scadute le provvidenze della 172, gli editori si sono posti il problema se continuare o meno a mantenere gli impegni di quella legge ovvero se pubblicare o no i bilanci dell'esercizio /978. Alla fine è prevalsa la tesi affermativa nella convinzione che, se non vi sarà una legge di riforma del/' ediiOria, non vi è dubbio che avremo una nuova 172. La le/tura dei bilanci, pubblicati con la canicola di agosto, non sembra però aver interessato nessuno mentre tutti continuano a gridare che l'editoria è in crisi senza preoccuparsi di verificare le loro affermazioni, senza domandarsi se è poi vero e se è vero che tulta l'editoria è in crisi o se sono in crisi solo determinate aziende e perché. Se esistono aziende che chiudono i loro bilanci in a//ivo come è possibile che la crisi sia del settore e non di certe conduzioni aziendali? Di inrerrogativi potremmo aggiungerne molti altri ma vorremmo che se li ponessero soprattutto i grandi assertori della riforma «democratica» de/l'informazione. Le provvidenze si muovono su Ire campi: integrazioni del prezzo della carta, sgravi fiscali e mutui agevolati. Il criterio ispiratore degli aiuti caria è quello di favorire maggiormenre i piccoli giornali' i quotidiani_ provinciali con poche pagine e limitala tiratura. E il criterio su cui è naia la 172, ora più accentuato nella 377. Si traila, in pratica de/l'impegno dello Stato a rimborsare alle aziende l'85 per cento del prezzo della carta per le prime otto pagine e per le prime 50 mila copie prevedendo per tirature maggiori e per le altre pagine contributi ridotli. Vi sarà infaui il rimborso del/'80 per cenro per le pagine comprese tra la ottava e la dodicesima fino a un massimo di tiratura di cenromila copie e sempre del/' 80 per cento per le prime otto pagine per le tirature tra cinquantamila e centomila, percentuale che scende al 55 per cento per le tirature da centomila a 300 mila e al 45 per cento per le quote di tiratura eccedenti le 300 mila copie. Tulle queste percentuali saranno maggiorale di IOpunti a favore delle aziende editrici di giornali che siano cooperative; quindi una cooperativa che edita un quotidiano provinciale o locale con meno di 50 mila copie e con solo otto pagine può contare su una riduzione del costo carta ciel 95 per cento, cioè carta quasi gratis. Con misure diverse ma ispirate agli stessi criteri la legge prevede contributi per l'integrazione del prezzo della carta anche ai giornali periodici e 23 miliardi di lire, nell'arco dal 1979al 1983, per le agenzie di stampa. Gli sgravi riguardano le spese telefoniche e telegrafiche, compresa la teletrasmissione infac-simile, che saranno ridotte del 50 per cento e che si aggiungeranno alle riduzioni attualmente esistenti; mentre il ministero delle poste è impegnato ad istituire ttn servizio speciale di trasporto per i giornali quotidiani e i periodici. Articoli di rilevante interesse sono poi quelli che estendono anche ai giornalisti la possibilità di essere messi in cassa integrazione (come potrebbe essere diversamente visto che la legge si giustifica con l'affermazione dell'esistenza di una grave crisi del settore?) e prevedono la possibilirà da parte delle aziende di risolvere il rapporro di lavoro dei poligrafici con particolari garanzie per quesri ultimi. L'esodo incentivato si dovrebbe o/tenere non solo con il ricorso al prepensionamento ma anche concendendo crediti agevolali che consentano al poligrafico di «rilevare o costituire un'azienda artigiana nel settore grafico». Questo complesso di norme è coronaiO dalla previsione di spesa di due miliardi negli anni '79 e '80 a favore di nuove aziende editoriali e di nuove testate .. Questa in sintesi la legge. Ancora due annotazioni. Il CIP dovrà stabilire il prezzo massimo dei giotnali; le regioni sono chiamate ad una complicata e ferraginosa normativa per autorizzare l'allargamento della rete di vendita. Riuscirà la legge a salvare l'editoria in crisi? Non lo sappiamo e non siamo cosi oitimisti come i suoi fautori. Vorremmo però che qualcuno si leggesse meglio i bilanci aziendali e ci spiegasse che bisogno c'è di prevedere aiuti statali ai periodici, che chiudono i loro esercizi con miliardi di attivo e perché vi sono quotidiani in aitivo o in pareggio (molti) e quotidiani con passivi paurosi (pochi). Vorremmo anche sapere perché non si liberalizzano i punti di vendita e perché, invece di stabilire il prezzo massimo, non si stabilisce il prezzo minimo, che garantirebbe da sleale concorrenza lasciando al mercato e alle condizioni aziendali la fissazione del prezzo ottimale. Ultima osservazione. Ci si lamenta che la carta, tutta di importazione, aggrava i costi editoriali fortemente. Perché la legge non prevede alcuno stanziamento a favore della ricerca scientifica nel settore? Perché nessuna norma è stata dettata per invogliare ad una migliore e maggiore produzione sul territorio nazionale di pasta di cellulosa? Ma già, la morale rimane quella di sempre: «La stampa di opinione? I Dio, patria e sovvenzione. I In quella di partito I guai a chi mette il dito. I Basti ali' ebdomadaria I gonfiar la pancia di aria ... ». Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 17737del 6 luglio 1979. Prezzo: lire 500. Arretrato: il doppio. Abbonamenti: annuo lire 20.000. semestrale lire 11.000. Versamenti sul conto corrente postale n. 58761008 intestato a •Il Leviatano• via dell'Arco di Parma 13 - 00186 Roma•. Stampa SO.GE.MA. srl., via di Santa Seconda. 28 • 00186 Roma• Tel. 6960745• Sped. abb. post. gr. 2/7'-Y?- o Progetto grafico di Carla Volpato - Edizioni coop. a r.l. •li Leviatano,. - Presidente prof. Rosario Romeo - Anno I, n.$ IL LEVIATANO ]J
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