Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

za è certamente causa di gravissinii inconvenienti soc'iali: è quindi nefasta e perseguibile. Ma l'esatta distinzione tra l'una e l'altra ricchezza è poi nella realtà quotidiana som11ia1nente diffìcile, tanti sono i fattori collettivi e personali in gioco: le interferenze tra l'una e l'altra, per cui ci urteremmo contro ad una quasi impossibilità di equa soluzione: sia che essa assolva integralmente il sistema capitalistico, sia che radicalmente lo condanni. La collaborazione: soluzione Intermedie Si può quindi logicaniente dedurre che i conflitti econo1nici sussisteranno sempre, anzi si acutizzeranno, quanta più le esigenze della società si faranno coniplicate, e saranno prodotte da se1npre più nuove e giovani energie, e svariate attività; ed allora, posto che il divorarsi a vicenda non scioglie il problema - co1ne si è visto in Russia - la collaborazione di classe rappresenta ancora una intermedia soluzione, se non risolutiva, certa111,e11,te pacificatrice ed abbastanza cristiana. Certo che per collaborare bisogna essere in due: cioè che vi sia un punto d'accordo e d'incontro tra le due parti; incontro che deve avvenire non soltanto nel campo delle idee e della morale astratto, ma in quello tangibile della applicazione pratica. Questo è sempre il punto difficile: l'ignoto autore della 22 Bibllote.ca Gino Bianco lettera trova che ormai tale punto è già superato dalle non più sufficienti - secondo lui - forme di compartecipazione nei mezzi sia naturali che tecnici, essendo ormai il capitale espresso dal trust anonimo, entità incontrollabile ed insindacabile, 1nateriata dallo sforzo quotidiano di ignoti lavoratori, che si raccoglie in poche mani occulte che se ne servono a fini egoistici influenzando pericolosaniente la vita stessa delle nazioni, la loro politica di pace e di guerra, i cambi, le materie prime, etc. Forse l'ignoto autore generalizza un pò troppo, nè del resto è facile trattare di lOSÌ colossali questioni in poche righe: certamente condivido il suo severo giudizio per certi monopoli e certi accaparranienti di ricchezza e di materie prime e ciò tanto da parte di alcuni Stati ultrapotenti, che da parte di vaste e concatenate consorterie plutocratiche: è un soffocamento morale e materiale contro cui bisogna reagire in tutti i modi: ma non dobbiamo considerare il niondo come solo diviso in due parti: quella che ha e che domina, quella che non ha e che serve: la parte proletaria ed operaia e quella proprietaria e non operaia. Distinzionisenza slgnlllcato Ogni giorno che passa le antiche distinzioni classiste e le loro denominazione non hanno più alcun significato concreto: dove comincia oggi l'operaio e dove finisce il borghese? quale

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