Lettere ai lavoratori - anno I - n. 11 - 30 novembre 1952

a) provocare in tutti i corpi sociali la più grande diffusione possibile della proprietà, compatibilmente con la buona utilizzazione dei beni, e con il compito a ciascuno di doversi rendere utile per un lavoro personale; b) evi tare una concentrazione eccessiva delle ricchezze nelle mani di una minoranza o anche dei poteri pubblici; e) rispettare l'es-senza del diritto alla proprietà come uno degli elementi necessari e fondamentali della proprietà privata assicurando a ciascuno, nell'uso dei suoi beni, la più larga autonomia compatibilmente con il bene collettivo. II) LAVORO 1) Il lavoro deve essere organizzato in maniera che salvaguardi quanto è possibile la forza, la salute, la moralità e la dignità dell'operaio e non gli impedisca di sviluppare le sue qualità, e gli permetta di compiere perfettamente tutti i suoi doveri individuali, familiari e sociali; 2) Noi, basandoci su questo principio fondamentale e te .. nendo conto degli abusi da ridurre ,sempre, riteniamo necessaria la seguente regolamentazione: a) interdizione di ogni lavoro professionale prima dell'età di 14 anni compiuti; b) possibilità della pensione all'età di 60 anni; e) giornata normale di 8 ore, con un minimo di 45 o 48 ore per settimana e di 300 giorni per anno; d) interdizione del lavoro notturno e domenicale; e) regime speciale per i lavoratori dei due sessi dai 14 ai 18 anni compiuti, con insegnamento professionale obbligatorio; f) regime speciale per il lavoro delle donne adulte. Da « Il Domani Sociale » del 1 m,aggio 1921. ~-· La Confederazione !Internazionale dei Sindacati 'Cristiani (altrimenti chiamata la « Internazionale 'bianca ») venne fondata all'Aia nel giugno del 1920. Per l'Italia partecipò G. B. Valente. La sede venne fissata ad Utrecht. Bi 586 ,a Gino Bianco

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