paesi anglosassoni hanno dato ottima p:-ova, anche nel recentissimo periodo bellico, i Comitati misti. Nè si impressionino i 1a.. voratori ed alcuni dei loro organizza tori - non della corrente cristiana - se la legge pensasse dl darci un istituto non rispondente alle loro spettazioni - od illusioni-; quel che conta è avviare , i lavoratori gradualmente verso i nuovi con1piti. La classe lavoratrice non ha niente de. perdere da una sana gradualità e da un sa.no progressismo. In nessuna circostanza, forse, più di questa vale l'adagio: « andare piano per e.ndare lontano ». • DOCUMENTH 1947 Il Presidente del consiglio dei Ministri di concerto con i Mini- .stri per l'Industria e commercio e il Lavoro e la Previdenza So~cale sentito il Consiglio dei Ministri; Decreta Art. 1 E' hstituita una Commissione per la fo:mulazione di proposte sui modi e i limi ti della colla borazione dei lavoratori alla gestione delle aziende industriali, ai fini di potenziare la produzione e di elevare il benessere economico e sociale del lavoratori. Art. 2 La Commissione indicata dallo articolo precedente è composta di nove memb:-i designati dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro, nove dalla Conf edeBi ,,uLecaGino Bianco razione Generale dell'Industria Italiana, cinque esperti del quali due dirigenti di aziende ed uno dell'Istituto della Ricostruzione Industriale e di due rappresentanti per ciascuno dei Ministeri dell'industria e comme:cio e del lavoro e la previdenza sociale. La segreteria della CommiSsione è costituita da funzionari qel Ministero dell'industria ed il commercio. Art. 3 La Commissione è nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di conoo::-- to con i MiniStri per l'industria e il commercio, e per il lavoro e la previdenza sociale . II presidente della Commissione è nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri fra persone estranee ai componenti indicati nell'a:t. 2. Roma, addl 27 novembre 1947 De Gasperi - Togni - Fanfani Sei mesi fa, il 30 ottobre 1951, la camera det Deputati, alla quasi unanimità, approvava un ordine del giorno degli onorevoli democristiani Rapelli, Sabatini, Colleoni in 1;ui il Governo ( che a mali ncuore accettava) era imf)egna- !o a tirar fuori dai cassetti il clecreto del 27 noi;embre 1947 e a darne attuazione. La m utata $ituazione organi~zativa operaia non può costituire un T)dtacolo, perchè implicherebbe solo di suddividere fra le varie confederazioni formatesi succe&sivamente i rappresentanti. E' però la Con finàustria, r~- 1r.asta unitaria, a costituire il maggior ostacolo da 3uperare. 223
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