SPAZIO IDEOLOGICO neralizza, addirittura « fa fino » impiegarla tra gente progressista. Lo spazio delle ideologie complementari all'ideologia dominante si apre ampliamente sull'autogestione e consente, come sulla pista di un circo, le acrobazie degli intellettuali ansiosi di non perdere il carro della storia. I partiti politici di sinistra la mettono nei loro programmi elettorali ed arriva a coabitare in seno al Partito Comunista Francese, con il centralismo democratico. E' allora evidente che l'autogestione copre concetti differenti, divergenti e addirittura opposti, a seconda del contesto politico-teorico in cui viene inclusa. E tuttavia, che vi è in essa che fa sì che tanti la reclamino e vi si pavoneggiano? Se le differenti concezioni dell'autogestione incontrano un favore particolare nei paesi industriali avanzati (1 ), possiamo supporre che esse siano espressione a livello intellettuale di una crisi dei valori tradizionali di quelle stesse società. L'autogestione appare come un'alternativa libertaria al fallimento dei presupposti autoritari e giacobini dello stato nazionale e del sistema di sfruttamento di una classe sulle altre. E' l'espressione di una crepa apertasi nel cemento ideologico della società gerarchica statale e patriarcale. Non solo s'è persa nella notte dei tempi l'etica puritana delle origini del capitalismo industriale, ma poco a poco vanno finendo nell'armadio dei vecchi arnesi anche la sacralizzazione del lavoro - in passato fortemente radicata anche nel movimento operaio rivoluzionario -, la famiglia monogamica, la subordinazione della donna, la feticizzazione del potere (autorità-padre-stato). A nostro avviso vi è una crisi profonda perché, sebbene tutte queste istituzioni continuino a funzionare, sono tuttavia come involucri senza contenuto, da cui è fuggito lo spirito che le animava, per dirla con Landauer. La gente non ci crede più, anche se sopravvive un certo consenso basato sulla sfiducia, sull'incapacità di concepire alternative considerate praticabili dalla maggioranza di una popolazione atomizzata, solitaria, timorosa di perdere i beni di consumo, rimbambita dal martellamento pubblicitario ( 1) Se attualmente il discorso autogestionario si va estendendo nelle società industriali avanzate, non è stato sempre così, non lo è stato per gli esempi storici concreti che si possono collegare all'autogestione: i soviet in Russia (1905, 1917-21), i consigli di fabbrica in Italia (1920), le collettivizzazioni in Spagna (1936-38), la rivoluzione ungherese (1956). Però si deve tenere in conto l'elemento fondamentale di tutte queste esperienze che è Io svilupparsi in situazioni insurrezionali e rivoluzionarie. 61
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