TEORIA DEI BISOGNI Ovviamente, l'efficacia del modello è subordinata al fatto che nei singoli settori" si realizzi una profonda democratizzazione. Poiché ogni settore presenta una notevole complessità, è inevitabile che vi compia una differenziazione funzionale. Questa a sua volta implica che esistano cariche direttive. Per ottenere una reale partecipazione alle decisioni di tutti i membri dei settori occorre che le cariche siano: a) in massima parte elettive; b) sempre revocabili; c) che nessuna carica possa essere permanente o di lunga durata; d) che nessuna carica infine comporti l'acquisizione definitiva di uno status formale o informale privilegiato. Il principio di carriera va eliminato o limitato ad avanzamenti minimi. Al contrario va affermato quello di uguale dignità di tutte le funzioni. Esaurito il mandato, la persona elevata ad un ruolo direttivo deve ritornare al suo ruolo base senza conservare alcun privilegio. L'introduzione di nuovi principi di organizzazione, democratici e antigerarchici, è la condizone primaria perché esista un reale processo di partecipazione. In pari tempo l'impresa deve realizzare un metodo di assegnazione dei ruoli fondato sulla reale capacità degli aspiranti. In altri termini, la determinazione della competenza, da cui deriva essenzialmente l'assegnazione di un ruolo, va riferita alla qualità della « prestazione effettiva » anziché a fattori trascendenti come i diplomi, le credenziali, i titoli accademici, ecc. Tutto ciò che riguarda l'apprezzamento delle qualità dev'essere sottratto a condizionamenti esterni, anche se non va ovviamente esclusa la collaborazione di strutture culturali e tecniche di preparazione come le scuole, le università ecc. (27). Un'inventività sociologica di orientamento democratico dev'essere posta in atto per fare della media impresa un'organizzazione non gerarchica, fondata sulla collaborazione e il senso della responsabilità. Affinando via via i principi organizzativi nella direzione accennata, è possibile creare strutture di media portata in cui l'autogestone superi le attrezzature e le genericità che le sono rimproverate, talvolta fondatamente, tanto dalla critica capitalistica quanto da quella marxista. aprile 1979. (27) Mi sono occupato di questi problemi in Felicità e serietà, Edizioni di Comunità, Milano 1978,cap. 4. « Conoscenza e struttura. Per una organizzazione non autoritaria dei ruoli ». 153
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