ECONOMIA pressione della moneta non è dunque possibile in una società organizzata, poiché la necessità di confrontare le cose e di scambiarle è evidente per l'uomo». E si aggiunge che« Bisogna comprendere che sostituire il sistema monetario attuale con un sistema di buoni-scambio non significa sopprimere la moneta: è semplicemente sostituire la base arbitraria attuale con un'altra base arbitraria di scambio ». Dopo aver analizzato la funzione della moneta il documento propone che « ... La riforma monetaria radicale ... deve fondarsi sulla separazione pratica ed effettiva di queste due concezioni: beni di consumo e mezzi di produzione». Da ciò discenderebbero due differenti tipi di moneta: moneta di consumo e moneta di produzione. La moneta di consumo servirà per tutte le transazioni relative ai bisogni, ma non darà diritto all'acquisto di mezzi di produzione. Essa avrà una circolazione visibile sotto forma di carta moneta. La moneta di consumo sarà convertita in moneta di produzione quando, terminato il suo ciclo particolare, entrerà nelle casse delle imprese di produzione. La moneta di produzione servirà, invece, come unità di scambio per tutte le transazioni dei mezzi di produzione. Essa non avrà una circolazione visibile, ma avverrà tramite forme particolari di assegni, lettere di credito, ecc. e la regolazione tra imprese si effettuerà con compensazioni. Pur nella forma condensata con cui l'ho riportata, la proposta dei cenetisti del tessile, mi sembra dimostri abbastanza chiaramente la propria portata innovatrice. Soprattutto perché in essa si intuiscono gli intenti di modificare la natura dei rapporti legati alla moneta e di modificarne altresì il ciclo. In questo caso infatti il ciclo non è più quello capitalistico (32), la moneta non può trasformarsi in capitale e serve unicamente come strumento negli scambi e anche a livello di imprese non sussistono problemi stante la diversa natura dell'impresa stessa. Dopo queste necessarie premesse è opportuno riportare la analisi sulle relazioni tra imprese e tra queste e i consumatori. Il mercato « Il mercato è il luogo dove, dall'incontro dell'offerta con la domanda, viene fissata la quantità da scambiare di un bene a (32) cfr. B. Rizzi, Il contratto sociale, vol. V de Il socialismo dalla religione alla scienza, Editrice Razionalista, Milano 1946, pag 17.. 121
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