L. LANZA presentano come una combinazione più o meno accentuata delle due (21). Nei due casi comunque « il valore è la pietra angolare dell' edificio economico » (22). Il valore è la quantificazione dell'utilità di un bene, comunemente viene chiamato valore d'uso. E' a questo valore che tutte le teorie socialiste e anarchiche fanno riferimento per la soddisfazione dei bisogni per arrivare a superare il valore di scambio (determinato dalla quantità di un bene che può essere scambiata con il bene desiderato). Il valore di scambio si trasforma in prezzo quando uno dei due beni è la moneta. Questo grosso nodo non è mai stato superato, anzi il pensiero marxista pur ritenendo concordemente « ... che la produzione per il valore di scambio e non per il valore d'uso, che il mercato porta con sé, è uno stravolgere l'ordine naturale delle cose, ed è causa dell'alienazione dell'uomo» (23), laddove ha trovato la sua realizzazione (U.R.S.S., Cina, ecc.) ha dovuto reintrodurre forme simulate per la misurazione del valore di scambio. Proudhon previde con intuizione a dir poco geniale questo fatto: « Il comunismo, diciamolo così di volo, non supererà giammai questa difficoltà » (24 ). Anzi egli arriva a comprendere che « ••. l'idea contraddittoria di valore, messa così bene in luce dall'inevitabile distinzione tra il valore d'uso e il valore di scambio non viene da una falsa percezione ... ma è insita alla natura delle cose e s'impone alla ragione come forma generale del pensiero, cioè dire come categoria», (25) per concludere che nella pratica economica « ... il valore d'uso e il valore di scambio sono inseparabili ... » (26 ). Da questa chiara visione del problema Proudhon anticipa di oltre cento anni tutta la critica alla teoria del valore-lavoro di Marx: « Notiamolo bene, il rialzo e il ribasso delle merci sono indipendenti dalla quantità di lavoro impiegata nella produ- (21) Tralascio di considerare, per il momento, la terza soluzione: la presa dal mucchio, perché ritengo che nella prima fase post-rivoluzionaria sia impossibile realizzarla. Rimane altresì da verificare (e questo lo permetterà solo la pratica) l'effettiva attuabilità di questa soluzione. (22) cfr. P. J. Proudhon, Sistema delle contraddizioni economiche - Filosofia della miseria, Edizioni Anarchismo, Catania 1975, pag. 59. (23) cfr. B. Jossa, Socialismo e mercato, Etas, Milano 1978, pag. 40. (24) cfr. P. J. Proudhon, Sistema ..., op. cit., pag. 64. (25) cfr. idem, pag. 65. (26) cfr. idem, pag. 66. 118
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