MILITARISMO E SINISTRA tare ii ruolo di guida paternalistico-repressiva loro demandato dal « Regolamento di disciplina ». In esso si traccia un modello ideologico e culturale per gli appartenenti alle Forze Armate che parte da un'astrazione della realta sociale - la Nazione - che andrebbe difesa da tutti i nemici interni ed esterni. Attraverso una operazione di una mistica si crea poi un'entita superiore - la Patria - rappresentata da un simbolo sacro e venerabile - la Bandiera. La « superiorita » di questi valori, che trascendono la volonta individuale per porsi su un piano di ideale irrazionale e metastorico, comporta una logica estraneita dal contesto sociale dove vige una logica competitiva su un terreno bassamente materialistico: da cio discende la presunta « apoliticita » dell'istituzione e <lei suoi appartenenti i quali attendono all'essenziale funzione di preservare le basi fisiche dell'esistenza di una collettivita altrimenti preda di invasioni e devastazioni straniere. Un cosi alto compito presuppone ovviamente un rituale di funzionamento particolare nel quale i « valori » esterni vanno tenuti esclusi: ii dovere, la disciplina, la gerarchia sono i pilastri organizzativi di questa istituzione che, mentre mutano i governi e le mode civili, mentre cambiano la mentalita sociale e le opzioni partitiche, resta uguale a se stessa. La sanzione e un corollario giuridico a questo sistema che pretende di plasmare ii cosiddetto materiale umano ovviando ai casi singoli di elementi non integrati con punizioni esemplari. Questo sarebbe ii tipo di funzionamento sostenuto dalle norme scritte e che di fronte alla prova <lei fatti si rivela una pura illusione nostalgica. In pratica una simile regolamentazione trova applicazione in una routine burocratica che spesso al formalismo sostituisce un piu concreto rapporto di controllo e di condizionamento gerarchico. Quasi sempre l'adesione della coscienza del soldato ad un siffatto modello non e nemmeno ricercata, si ripiega invece su una piu tangibile valutazione <lei comportamenti quotidiani. 11 mondo della caserma, diviso in chi comanda e chi obbedisce, e presentato come un momento obbligatorio, ma in fin <lei conti transitorio, della vita <lei giovani. Parallelamente la cultura del graduato e dell'ufficiale di tipo tradizionale punta piuttosto ad una scarsa assunzione di responsabilita per favorire lo svolgersi regolare della carriera militare che, in tempi di pace, puo procedere con ii semplice passare del tempo purche non vi siano episodi traumatici. Quanto piu la struttura resta chiusa ai conflitti sociali, tanto piu la gestione del personale non creera problemi, ii proprio 87
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