Interrogations - annno V - n. 15 - luglio 1978

MILITARISMO E SINISTRA te volonta anti-istituzionali di tipo teorico-generale ed esigenze di miglioramento immediato e settoriale, sia delle condizioni di vita in caserma (salute, cibo, licenze, soldi, ...) sia del riconoscimento giuridico dell'obiezione di coscienza e del servizio civile. Rispetto a queste rivendicazioni la lotta ha evidenti connotati legalitari e offre l'occasione alle forze politiche egemoni nelle classi popolari per intervenire con tutto ii loro peso organizzativo, sindacale e parlamentare. Anzi, seguendo la tattica di agire sulla base e sulle strutture del partito comunista (e marginalmente su quelle del partito socialista), per portarle su posizioni pill « correttamente » marxiste e per aumentare ii proprio spazio politico, i gruppi extraparlamentari invocano in ogni circostanza la presenza dei partiti e dei sindacati richiedendo altresi un aggiornamento delle loro linee politiche sulla questione militare (7). II ritardo della elaborazione dovuto ad una scarsa funzionalita dell'apparato teorico-interpretativo rispetto al nuovo fenomeno antiautoritario del '68 viene indicato come un ostacolo da superare per procedere insieme - marxisti delle varie tendenze - nella trasformazione dell'esercito (e delle altre istituzioni) in struttura « al servizio delle masse popolari ». Ad ogni modo nei primi anni '70 prende avvio un interesse particolare della sinistra italiana verso le forze armate, interesse che si manifesta non solo in azioni ma anche nelle prime analisi complessive sulla storia, ideologia, funzioni e prospettive dell'istituzione. Sono proprio alcuni « esperti » a sinistra del PCI a produrre i primi studi sull'esercito non impostati secondo schemi puramente conservatori o nostalgici anche se gia esistevano ricerche sociologiche specializzate ma a scarsa diffusione. In un primo tempo ii PCI si trova chiaramente spiazzato sul tema e assume atteggiamenti contraddittori; in alcune situazioni locali da perfino un appoggio critico alle agitazioni dei soldati. La rivista teorico-politica « Rinascita » compie ii primo passo nel giugno del 1971 (9) con una tavola rotonda tra (7) Si veda ibidem, pp. 5-9. (8) Si considerino i saggi del 1971 di Massimo Bonanni e di Gianfranco Pasquino su « Rassegna Italiana di Sociologia » e quelli di Enrico Pozzi su « La Critica Sociologica ». (9) Vedi « Rinascita », Tavola rotonda con i dirigenti dei movimenti giovanili della DC, PSI, PSIUP, PRI e del PCI. Democrazia nell'esercito: ma come?, 4 giugno 1971, pp. 13-16.Significativamente il rappresentante della FGCI ritiene che la situazione di scarsa diffusione della tendenza democratica fra gli ufficiali « si spiega anche con i nostri errori » (p. 14). 81

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