Interrogations - annno V - n. 15 - luglio 1978

Milltarismeosinistrain Italia: dalladiffidenza alla collaborazione CLAUDIO VENZA * L'antimilitarismo - inteso nel senso di lotta all'istituzione militare sotto qualsiasi forma con la prospettiva del suo abbattimento - rappresenta un momenta qualificante della piu generale insubordinazione degli sfruttati al comando statale, insubordinazione che si manifesta in termini di autonomia reale dallo stato, cioe di logica non settoriale ma complessiva, non riformista ma di rottura, non collaborazionista ma distruttiva dell'ordine gerarchico. Se questa e una caratteristica che rende l'antimilitarismo parte integrante del movimento rivoluzionario in senso lato, e altresi vero che le spinte politiche di riqualificazione delle forze armate si possono ricondurre al campo del potere istituzionale del quale costituiscono la spinta innovativa, di aggiornamento e di ristrutturazione. 11riformismo, piu o meno parlamentare, diviene cosi una componente essenziale del militarismo in uno stato a democrazia integrata, progressista e con fortissime tendenze totalitarie. Nell'Italia di questi ultimi anni il gioco, controverso ma evidente, di rinnovamento degli apparati di stato con l'immissione in esso di quadri dirigenti, sia tecnici che politici, della sinistra piu o meno marxista, procede spedito e con le apparenze di un processo irreversibile. In alcune istituzioni la presenza di uomini e di logiche conseguenti alle politiche dei « partiti operai » e un elemento caratterizzante da non poco tempo (es. universita, cooperative, amministrazioni locali, editoria, ...). In altre la nuova gestione del potere deve ancora fare i conti con una certa vischiosita ed inerzia di meccanismi burocratici arre- * 32 anni. Assistente di Storia Contemporanea nell'Universita di Trieste. Membro della Commissione Antimilitarismo della F.A.I. dal 1973 al 1976. 76

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