AMEDEO BERTOLO tare privato, sottratto con lo strumento fiscale al profitto capitalistico e parzialmente passato al settore pubblico ed ai suoi managers attraverso i fondi di dotazione, il ripianamento dei bilanci, eccetera. Più accentuato ancora dell'intreccio tra alti burocrati e managers negli organi di amministrazione e controllo dell'impresa pubblica è lo stupefacente intreccio di presenze degli stessi managers di stato nei consigli d'amministrazione delle varie imprese e gruppi. Questo, unitamente al fatto che la carriera del manager di stato avviene prevalentemente nell'ambito dell'impresa stessa (con limitati scambi, da un lato con l'alta burocrazia e dall'altro con il management dell'impresa privata) ed ai legami stretti con l'élite politica (in particolare con la Democrazia Cristiana), è il cemento unificante di questo gruppo sociale, abbastanza compatto ed omogeneo nonostante le rivalità personali e di clan. Tra gli altri paesi tardo-capitalistici, solo l'Austria supera l'Italia quanto a peso relativo del settore pubblico dell'economia e nessun altro paese vi si avvicina da presso. Ovunque, tuttavia, e soprattutto in Europa esso mostra la indiscutibile tendenza di lungo periodo ad accrescere la sua importanza e quella della corrispondente categoria tecnoburocratica, anche se non è ancora chiaro se prevarrà il modello delle partecipazioni statali ( « all'italiana ») o il modello della statalizzazione diretta. 17. Il settore pubblico dell'economia sfuma, dicevamo, in quello privato in modo difficilmente percettibile e la figura sociale del manager di stato sfuma e in parte si intreccia, nella zona di frontiera delle partecipazioni statali, con quella del manager della grande impresa capitalistica. Quest'ultimo nasce, come gestore del potere economico e non più come suo strumento, dalla già vista scissione di proprietà e controllo nella grande impresa oligopolistica. Lo stesso Milliband, che pure non vede nel fenomeno elementi sufficienti per definire una nuova classe, deve ammettere che « alla testa delle società più grandi, vi saranno sempre più in futuro - managers e dirigenti esecutivi che debbono la loro posizione non alla proprietà ma alla nomina ed alla cooptazione, tendenza che non è uniforme, ma è molto accentuata e assolutamente irreversibile ». Il diluvio di letteratura marxista sull'argomento mostra grande abilità e sottigliezza scolastica, distinguendo o confondendo a seconda delle esigenze dialettiche, proprietà giuridica 54
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